Buonasera. Tutto è iniziato qualche anno fa, quando mi sono diplomata. Ho sempre desiderato diventar

22 risposte
Buonasera. Tutto è iniziato qualche anno fa, quando mi sono diplomata. Ho sempre desiderato diventare una pediatra o una ginecologa, così ho deciso di tentare il test in medicina e in professioni sanitarie (contro il parere dei miei genitori che hanno sempre creduto io fossi più portata per le lingue). Non entro nè in medicina (così mi scoraggio e non provo più il test) nè in prof sanitarie e mi iscrivo in biologia. Pessima idea: a fine anno mi ritiro e,dietro pressioni da parte di mia madre,riprovo quello per paramedico. Entro in infermieristica pediatrica,ma capisco fin da subito che non è il corso giusto per me. Inizio a stare sempre male e ad avere attacchi di panico,ma per non deludere i miei genitori decido comunque di portare a termine il percorso iniziato. Adesso mi ritrovo a 24 anni pienamente infelice e senza aspirazioni. Questa laurea non da lavoro (lavoro che neanche mi piace). Ero convinta che avrei continuato con medicina o almeno ostetricia, ma niente. Non so il perché! Ho sempre amato questo mondo e adesso,invece, non voglio più saperne di ospedali. Mi è crollato il mondo addosso. Mi sono sempre fatta in quattro per inseguire il sogno della medicina e adesso quel sogno non c'è più. Non che cosa inseguire. Non ho una ragione per alzarmi al mattino. Vedo gli altri che lottano e che si realizzano e io non so neanche cosa voglio. Ultimente ho ricominciato a stare male (vertigini,vomito,perdita di peso) e tutti gli esami diagnostici sono negativi. Più di un medico pensa sia un fattore emotivo e qualcuno mi ha prescritto ansiolitici. Io non so che pensare e non so come uscirne. Non voglio neanche lamentarmi perché so che ha molti più problemi di me. Non so se questo può influire,ma sono stata vittima di bullismo per otto anni (medie e liceo) e non l'ho mai detto a nessuno,neanche ai miei genitori. A casa la situazione non è semplice,mio padre ha un carattere difficile e litiga spesso con mia madre. A volte va via di casa e quando torna se la prende con me e con mia sorella perché vorrebbe che prendessimo le sue parti. Mia nonna è stata male per tanti mesi e poi è morta. Mia mamma ha passato un periodo difficile e ha cambiato lavoro. Sento di non poter fare affidamento su di lei come prima. Due anni fa è morta una mia amica e ho avuto una delusione amorosa.
Mi scuso per lo sfogo,ma spero possiate darmi un consiglio
Gentile utente, a primo impatto ho avuto come la sensazione che gli eventi dell’ultimo periodo abbiano colorato di “nero” ogni ricordo della sua vita, facilitando per di più l’emergere delle memorie più drammatiche: la perdita di un’amica, il bullismo, una delusione amorosa, l’instabilità sul piano familiare. Riferisce che avrebbe voluto intraprendere gli studi in Medicina oppure Ostetricia: ha provato a contattare le segreterie universitarie per richiedere la valutazione del suo piano di studi ai fini di un’ipotetica convalida degli esami? Potrebbe scoprire, ad esempio, che i corsi di laurea in Infermieristica Pediatrica e Ostetricia condividono numerosi esami del medesimo settore disciplinare, rendendole più semplice il conseguimento di una seconda laurea. Ad ogni modo, al di là delle soluzioni di carattere pratico, si affidi alla guida di uno psicologo per comprendere il significato di questo suo stato: dietro ogni malessere c’è un bisogno frustrato. Quali difficoltà incontra nel soddisfare i suoi bisogni? Quali tentativi ha messo in atto nell’affrontare tali difficoltà? Vale la pena partire da queste due domande per riprendere un percorso evolutivo in stallo e che le impedisce di sentirsi realizzata.

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Buonasera, da quello che ci ha raccontato si possono percepire molte delusioni e dispiaceri, che ora le stanno impedendo di guardare in avanti in maniera serena. In più ora ci sono preoccupazioni che le rendono ancora meno semplice impegnarsi all'esterno della sua famiglia. Personalmente non penso esista la bacchetta magica, per cui prima di dirle qualcosa preferirei conoscerla meglio. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, non si scusi per quello che definisce “sfogo” e mettiamo da parte il fatto che anche altra gente ha tanti problemi: al momento lei sta affrontando un periodo difficile e si sta aprendo con una richiesta di aiuto, è un passaggio molto importante. È giusto, come in questo caso, escludere fattori fisici come cause e per quanto riguarda l’ansiolitico prescritto potrà aiutarla a livello sintomatologico ma col rischio di portarsi avanti il vero problema più a lungo; per questo e soprattutto per il livello di sofferenza che ci riporta le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per indagare meglio cosa c’è dietro. Inoltre, approfondendo e facendo chiarezza sui suoi obiettivi -e, se non sembra che ce ne siano al momento, ragionarci su insieme e crearne eventualmente di nuovi- si possono studiare strategie che la portino ad agire secondo questi e sentirsi più realizzata concretamente. Un saluto
Buongiorno, quello che il suo racconto trasmette è un senso profondo di insoddisfazione e angoscia esistenziale, che la porta a concentrarsi su ciò che non è andato come Lei avrebbe desiderato e sugli aspetti più bui o drammatici dell'esistenza. Certo, i recenti lutti, la situazione familiare e la delusione amorosa possono aver contribuito, ma questo potrebbe essere l'esito di un percorso ben più lungo nel quale progressivamente Lei sembra avere perso la direzione ed il senso della propria esistenza, allontanandosi da ciò che le procura piacere, gioia e motivazione. Un percorso psicologico/psicoterapeutico può essere di grande aiuto, per comprendere quali sono le "lenti" attraverso le quali sta guardando al mondo, alle relazioni ed al futuro.
A volte, il mondo esterno e interno acquistano significati in virtù di una sorta di legame di similarità analogica tra gli accadimenti “nuovi” e quelli “vecchi”, stratificati nel corso del tempo. Ripercorrere gli eventi importanti presenti e passati con l'aiuto di un professionista le permetterà di individuare quegli schemi di pensiero, solo in parte consapevoli, che guidano la sua esistenza e che ora le causano tanto malessere. Un caro saluto. sr
Buongiorno,
quello che appare dal suo racconto è come se avesse perso una parte del "senso di sè" composto dalle sue passioni come medicina o le professioni sanitarie. Gli ultimi avvenimenti e la situazione famigliare hanno esacerbato tale condizione ma penso che il provare ad osservare tutto quello che è accaduto da una 'altra prospettiva attraverso un percorso psicologico/ psicoterapico possa aiutarla a dare un nuovo significato a tutto quello che la porta ad oggi a tale sofferenza. Non si deve scusare dello sfogo, sta attraversando un momento di grande fatica quindi se sta male di permetta di stare così indipendentemente dai problemi delle altre persone.
Un caro saluto
Buongiorno, nel modo in cui parla delle sue difficoltà rispetto alle scelte che ha fatto ci sono molti aspetti che si intrigano tra loro creando un vero e proprio groviglio: le aspettative, i desideri, le opinioni dei suoi genitori, i problemi di relazione tra i suoi genitori, quelli che lei ha con suo padre, quelli che lei ha con sua madre, quelli specifici di sua madre ... Lei sta dentro al groviglio e più si muove più si avvolge e perciò si immobilizza. Il primo passo potrebbe essere quello di cercare di trovare il proprio filo in questa matassa altrimenti inestricabile. Solo così potrà arrivare a comprendere quello che vuole fare, a livello professionale e nella vita. Mi sembra che nel suo caso sia più che necessaria una psicoterapia perché ha bisogno che qualcuno la ascolti e la aiuti a dire a modo suo quello che la tormenta e a separare il suo tormento da quello degli altri, soprattutto da quello di sua madre e di suo padre. E' ancora molto giovane e ha ancora molte possibilità di fronte a sè. Cordiali saluti PG
Buongiorno, le sue parole traspirano sofferenza in ogni ambito della sua vita da lungo tempo e sembra, almeno dalla sua lettera non compare, non avere nessuna persona con cui confrontarsi, sentirsi appoggiata e compresa. Questo suo mondo personale fatto di bisogni, di sentimenti, di desideri espressi ma, ad oggi non conseguiti, necessita di un aiuto professionale che la possa aiutare a riprendere in mano la sua vita presente e futura. Rivolgersi ad un terapeuta comporta sempre una iniziale fatica emotiva legata al mettersi in contatto con le proprie paure e le proprie convinzioni ma, per quello che scrive, sembra essere una strada necessaria per ritrovare il suo benessere.
Gentile ragazza. Ha descritto più situazioni che sicuramente sono per mie causa di forti vissuti di sofferenza. Leggendo le sue parole si evince come sia molto difficile e forse non producente affrontare da sola questa situazione. La inviterei a riflettere se non sia il caso di intraprendere un percorso di Psicoterapia individuale al fine di conoscersi meglio e maggiormente entrare in contatto con le sue risorse che sembra al momento non vedere e non riconoscere. Quello che le posso dire è coraggio perché si può trovare il proprio equilibrio e benessere psicofisico. Cordialmente Gian Piero Dott Grandi
Gent.ma, il vissuto che descrive è comprensibile alla luce degli eventi che ha riportato. Sarebbe importante lavorare sia sullo stato attuale e sui sintomi che sperimenta sia capire quali siano state le esperienze collegate al suo sviluppo attraverso cui ha costruito la sua organizzazione di significato personale. Potrebbe consultare uno psicoterapeuta per far ciò. Cordialmente.
Gentile utente, la contatto e le rispondo perché credo che il suo sfogo contenga in maniera trasparente il pensiero che abbia bisogno di una persona con la quale condividere il suo peso. Credo che sia importante " cercare la propria voce", credo sia un diritto umano trovare quella strada che ci rende spontanei, autonomi e intimi con le persone in cui crediamo e ci facciamo accompagnare nel cammino. Abbiamo il diritto di " sentirci ok". La sua richiesta mi ha colpito, quando mi ha parlato del suo percorso universitario, la scelta e l' età in cui propone attraverso questo messaggio la sua richiesta. Credo possa trovare delle valide risposte attraverso una psicoterapia, dove potrà seguire accompagnata una direzione terapeutica verso il raggiungimento di un risultato che la farà stare meglio, sicuramente più a contatto con ciò lei è, con sé stessa, gli altri e il mondo!
Un caro saluto
Rossella De Francesco
Gentilissima,
dal suo scritto sembrerebbe che la delusione per il sogno universitario infranto abbia aperto un Vaso di Pandora colmo di vissuti negativi. Credo che sia necessario un percorso psicoterapico che la aiuti a fare ordine e a rimettere i tasselli della sua vita a posto. Sono certa che tutto si possa sistemare, con un po' di pazienza ma soprattutto con una prospettiva di sguardo differente da quella che sta utilizzando in questo momento.
Se ha bisogno di approfondire sono disponibile sia per incontri di presenza che online, diversamente si faccia consigliare un professionista nella sua zona.
Cordialmente
Dott.ssa Arianna Sala
Cernusco sul Naviglio
Cara, dice Recalcati che la nostra vita è spinta eal desiderio e che quando qualcuno rinuncia ad ascoltare la chiamata del proprio desiderio, lì la vita si ammala. I tuoi sintomi sono espressione di questo allontanamento da un desiderio molto forte di studiare medicina per esempio. L'ansia emerge quando facciamo cose che che non vorremmo fare, per soddisfare magari desideri altrui. Questo è accaduto a te. Inoltre ci sono tanti traumi ripetuti importanti di cui, se tu " desideri" lavorare in terapia, si può ridurre il disturbo. A volte si tratta di riprendere semplicemente la strada giusta o quella che è più vicina a noi, risanando le ferite: la traccia negativa che ha lasciato il bullismo, ma anche i continui litigi tra i tuoi e gli abbandoni, i lutti. Con la terapia edmr si può lavorare molto bene sulla tua storia e se hai scritto qui già hai iniziato un percorso di cambiamento " desiderato" . buon proseguimento in salita.
Gentilissima, dal suo racconto si evidenzia un senso di delusione profondo dovuto alle esperienze passate, e al contempo una difficoltà a rimettere in moto l'energia e le risorse che fin'ora ha comunque dimostrato di possedere..un percorso terapeutico credo sia utile per ritrovare il desiderio nel perseguire degli scopi e per riorganizzare una sua progettualità di vita in vista di scopi soddisfacenti per lei.
Buonasera,
Si prenda uno spazio dove poter meglio ri-pensare al suo futuro professionale, al rapporto con la sua famiglia e dove poter parlare, senza vergogna, dei momenti in cui ha subito comportamenti spiacevoli da parte di altri (mi riferisco agli episodi di bullismo). Purtroppo non è possibile dare un consiglio ma invece è utile parlarne con uno psicologo che può aiutarla a superare queste difficoltà. Un cordiale saluto
Gentile Signora raccontare i vissuti dolorosi non è mai una cosa semplice. Ora che ha fatto il primo passo perché non prosegue su questa strada lavorando con un specialista o meglio con uno psicoterapeuta. Solitamente queste situazioni possono essere approfondite e pian piano le loro valenze emotive posso cambiare. Quale sarà il risultato finale si vedrà solo alla fine ma di soliti ci sono dei cambiamenti emotivi. Ovviamente solo lei può decidere cosa fare ma sicuramente avrà valutato quanta attenzione ha suscitato la sua richiesta. Se vuole faccia un piccolo esercizio, divida in due colonne un foglio di carta su una scriva le ragioni per cui è utile contattare uno psicoterapeuta e sull'altra scriva i motivi per cui non è opportuno e poi valuti da sola i risultati. Un cordale saluto
Salve, credo che per lei sia importante intraprendere un percorso di psicoterapia, per sfogarsi e riflettere su alcune cose.
Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Utente,
Dalla sua richiesta emerge un profondo senso di scoramento. In un momento in cui rispetto al ciclo di vita dovrebbe andare in avanti verso una maggiore individuazione e definizione dei suoi obiettivi risulta bloccata in una stagnante insoddisfazione che oscura ogni orizzonte. Probabilmente quello che nella sua richiesta viene prima e ciò che fugacemente accenna dopo andrebbero invertiti. Ritengo che saprebbe per lei fondamentalmente richiedere una consulenza psicologica proprio per mettere a fuoco le questioni di oggi con quelle di ieri in modo da riavviare un percorso di benessere che si è inceppato. Un caro saluto, Dott.ssa Piantelli
Gentile Utente,
il suo percorso di studi e le sue aspirazioni sono legate ad ambiti in cui ci si prende cura degli altri. Questa predisposizione, comune anche al nostro mondo di psicoterapeuti, rischia talvolta di mettere pericolosamente in secondo piano la nostra necessità di cura. Il consiglio che le posso dare, e che credo stia in parte iniziando a sentirne l'urgenza, è dare spazio a questi suoi bisogni di cura.
Una possibile strada è quella della psicoterapia.
Cordiali Saluti
Gentile Utente,
sembrerebbe che lei stia attraversando una sorta di crisi di identità: si sta chiedendo cosa le piace, cosa veramente la appaga, se vuole fare dell'aiuto alle persone la sua professione, se è giusto seguire i propri desideri o assecondare le richiesta dei suoi genitori... Domande importanti che le creano un senso di smarrimento e che, se ben comprendo, la accompagnano da molto tempo, sommandosi poi, nell'ultimo periodo, alla perdita della nonna e dell'amica e alle tensioni in cui è coinvolta in casa. Accenna anche al bullismo subito per molti anni, cui ritiene sia possibile ricondurre parte della sua sofferenza attuale e del quale non ha mai avuto la possibilità di parlare con nessuno.
Credo che questo sia un momento di grande sofferenza per lei: varrebbe senza dubbio la pena che si fermasse e si concedesse un tempo e uno spazio per rispondere a questa domanda: "dove mi colloco io in tutto questo?". Scoprirsi, ritrovarsi, sono processi complessi che solo in parte si possono condurre da soli: uno psicologo potrebbe accompagnarla in questo percorso, che le consentirebbe di conoscere più a fondo sé stessa, di rileggere il suo passato con lenti nuove e di ritrovare la spinta vitale che sembra essersi affievolita.
Rimango a disposizione.
I migliori auguri,
dott Stefano Carrera
Buonasera, credo sia molto pesante, difficile e comprensibilmente fonte di dolore prendere determinate scelte per soddisfare la felicità altrui. Mi chiedo come ti saresti sentita se, come scrivi, avessi deluso i tuoi genitori e cosa cosa vuol dire farlo. Hai vissuto molti eventi importanti, tanto ravvicinati che merita voce e condivisione. Ciò che voglio rimandarti è che 24 anni non sono un punto di arrivo, ma di continua partenza: hai ancora la possibilità di darti il permesso di seguire e soddisfare i tuoi desideri più profondi. Probabilmente sai ancora che cosa vuoi ed è al momento "coperto" da un sentire emotivo pesante di cui se vorrai, potrai prenderti cura in uno spazio a te dedicato. Rimango a disposizione, un caro saluto
Salve,
ha davvero tante cose da dire e considerare. Il suggerimento è di farlo in un setting proteggo con un professionista.
Un saluto,
MMM
Gentile utente
Da ciò che ha descritto ho percepito tanta delusione, malessere interiore e dispiacere per gli eventi che ti sono successe.
Scusami se ti do del tu, mi viene meglio per instaurare già da adesso un pre-contatto.
Per quanto riguarda il suo percorso di studi ovvero quello universitario, dovresti pensare cosa ti ha portato a non avere più interesse per la medicina che prima era il suo grande sogno. Prenditi del tempo necessario per capire veramente ciò che desideri, ciò che vuoi essere e diventare e dopo potrai fare delle scelte più consone a ciò che ti addice. Se i tuoi genitori continuano a non approvare di portare al termine il suo sogno prova a parlarne con calma.
A presto
Dott.ssa Valentina

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