Buonasera, sono una ragazza di 24 anni, di base ansiosa. Sono infatti seguita da una psicoterapeuta

17 risposte
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni, di base ansiosa. Sono infatti seguita da una psicoterapeuta per meglio gestire le mie manifestazioni d’ansia, che molto spesso sono somatiche e quindi emergono sotto forma di sintomi fisici svariati. Nello specifico da 2 settimane ho delle difficoltà di deglutizione (mai avute prima). I pasti sono diventati molto lunghi, mastico moltissimo e ho fatica nell’atto di deglutizione (questo non accade per le cose liquide) con sensazione che il cibo non vado giù bene ma rimangano dei rimasugli nelle pareti della gola. Inoltre, negli ultimi giorni, ho una produzione di leggero muco retronasale trasparente molto fastidiosa che mi fa avvertire una sensazione di gola chiusa/costretta. Ovviamente il fatto di non riuscire più a mangiare serenamente per questa difficoltà crea in me ulteriore ansia e il pensiero “non riesco a deglutire/mangiare” ormai è diventato fisso..proprio perché io vorrei poterlo fare serenamente
Mi chiedo se tutto questo possa davvero essere l’esito di un periodo emotivamente difficile per me è quindi una somatizzazione ansiosa o se invece alla base può esserci qualche problema organico. Quale sarebbe la modalità migliore di intervenire? Nel caso sia effettivamente un disturbo che ha origine psicologica, ripristinando una mia serenità interiore dovrebbe scomparire?

Ringrazio in anticipo a chi risponderà
Salve, credo che sia più opportuno per lei continuare a confrontarsi con la psicologa che già la segue, per evitare di confondersi.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buonasera, potrebbe essere sia un fattore ansiose, forse in questo momento sta passando un momento particolare nella sua vita, che nella sua domanda non ci scrive. Inoltre potrebbe essere anche un fattore organico per quanto riguarda il muco che le si ferma in gola. Quindi potrebbe continuare la sua terapia con la psicoterapeuta che la conosce sicuramente molto meglio di noi. Inoltre fare una visita da un otorino per capire il xché del disturbo del suo muco. Cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, lei è seguita da una psicoterapeuta per il suo disturbo d'ansia, perchè tale mi sembra l'origine dei problemi rilevati. Il mio consiglio è di continuare il percorso intrapreso. Stabilendo un adeguato rapporto di fiducia con che la sta aiutando potrà ottenere buoni risultati. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, assolutamente deve andare a fare visita sul profilo organico, il resto verrà da sé. Ha una terapia in corso che dovrebbe supportarla anche in questo.
Saluti
Salve. L'ansia, lo stress, le emozioni trattenute possono causare delle tensioni fisiche che si manifestano con varie sintomatologie, tra cui quelle che descrive. Ma alla base potrebbe anche esserci un problema deglutitorio che si è manifestato a causa del vissuto ansioso del momento. I cibi solidi creano più difficoltà di quelli liquidi e cremosi. Ci sono degli esercizi specifici per affrontare questo problema, la terapia miofunzionale che si occupa di riabilitazione deglutitoria. Distinti saluti
Cara ragazza,
i sintomi da lei descritti caratterizzano alcuni specifici disturbi d’ansia. Per questi ultimi il trattamento più adeguato consiste proprio nella psicoterapia con la quale é possibile individuare le funzioni relazionali del sintomo guardando così ad un benessere più a lungo termine. Continui pure il percorso cominciato, vedrà con il tempo acquisirà gli strumenti di cui ha bisogno per poter affrontare le fasi della sua vita particolarmente complesse.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gent.le utente, credo sia opportuno per una coerenza col suo lavoro terapeutico, porre questi quesiti alla sua terapeuta. Per quanto riguarda i sintomi relativi alla deglutizione possono certamente essere dovuti al disturbo d' ansia, ma anche di questo sarebbe opportuno parlare con la sua terapeuta o ancora valutare degli accertamenti medici.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Buongiorno, lei avrà senz'altro una certa somatizzazione della sua ansia, ed in questo momento come lei stessa ammette, ha qualche preoccupazione in più. Ma il lavoro sulla gestione della sua ansia è opportuno farlo con la sua psicoterapeuta, con la quale diventa significativo potersi confrontare riguardo i suoi pensieri, le sue angosce. Pertanto ne parli con la sua terapeuta, in modo da validare anche l'alleanza terapeutica.
Saluti,
Dr. Vittorio Cameriero
Gentile utente, per verificare se ci siamo o meno alla base del disturbo delle eziologie organiche è opportuno chiedere al medico di base quale esami specialistici può fare. Se il problema dovesse essere di natura psicologica, cambierà e scomparirà con la psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Mi spiace molto per il suo disagio. Da quello che racconta potrebbe assolutamente essere un sintomo causato dalla forte ansia e poca serenità emotiva che riporta. Escluderei un ogni caso prima una causa organica andando a parlare con il suo medico di base.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Salve,
credo che la risposta potrà ottenerla con il suo terapeuta.
la terapia ha un valore ed effetto quando è presente una buona relazione terapeutica fondata sulla fiducia. Si fidi
provi a monitorare l'andamento, e in caso il periodo si protragga oltre le 4 settimane, è necessario pensare a un intervento differente.
Sposti l'attenzione il più possibile dal canele alimentare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Helen Fioretti
Buonasera, da quello che ho letto con particolare riferimento al disturbo della deglutizione, se si esclude un fattore organico, la componente è sicuramente emotiva.
Le consiglio un percorso di psicoterapia familiare per capire al meglio le dinamiche (che probabilmente coinvolgono anche i suoi familiari) che stanno dietro al suo disturbo.
Buonasera, sicuramente il percorso che ha intrapreso la aiuterà ad affrontare il suo disagio; le consiglio di portare le sue domande alla sua terapeuta in modo da potervi confrontare e lavorare su esse.
Buongiorno signora, perchè non pone questa stessa domanda alla sua terapeuta? Penso sia la cosa migliore visto che conosce tutta la sua storia.
Si fidi del suo terapeuta e magari chieda un consulto al suo medico per escludere cause fisiche.
Saluti, dott.ssa Marini
Per intervenire in modo efficace sulle somatizzazioni le suggerisco di rivolgersi a un medico esperto in NeuroRiflessoTerapia personalizzata nell’ambito della quale è compresa anche l’Agopuntura riflessogena. Si tratta di una cura veramente efficace in quanto innovativa, completa poiché somato-psichica/psico-somatica, innocua perché usa tecniche non intossicanti, integrabile con rimedi naturale. La NeuroRiflessoTerapia è una metodologia curativa personalizzata in quanto è il paziente stesso a indicare la zona in cui si trovano i punti su cui agire; si utilizzano contemporaneamente varie tecniche riflessogene tra cui l'agopuntura; gli stimoli raggiungono in tempo reale il cervello e le altre strutture del corpo; subito si mette in atto un’autoproduzione di molecole fisiologiche e di un riassestamento bioenergetico naturale ed è, perciò, priva di qualsiasi controindicazione ed effetto collaterale negativo. La NeuroRiflessoTerapia personalizzata è, in ultima analisi, una cura medica veloce, efficace, ampia e duratura, poiché altamente personalizzata, ingegnosa, flessibile, creativa, olistica, naturale, ecologica, economica e innocua. Io pratico questa metodologia terapeutica a Roma, ma le posso segnalare colleghi che la svolgono in altre parti di Italia. Nel salutarla la informo che sono disponibile telefonicamente o tramite messaggio per ulteriori informazioni. Salve!

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