Buonasera. Soffro di ansia da quando sono piccola, che alle medie e al liceo è diventata ingestibil

24 risposte
Buonasera.
Soffro di ansia da quando sono piccola, che alle medie e al liceo è diventata ingestibile.
Quando dovevo dormire fuori casa, sia da amiche o per gite scolastiche, nel momento del dormire iniziavo a tremare molto forte e con il battito accelerato, che mi portava sempre a rimettere.
Sono passati diversi anni dal liceo, ho sempre cercato di evitare il dormire fuori.
Tre anni fa decisi di iscrivermi all’università, l’ansia è ritornata. Pur lavorando sono riuscita a laurearmi alla triennale in corso, attualmente sono iscritta al primo anno della magistrale( sempre lavorando) .
Ho sempre paura di dormire fuori casa, soprattuto se in casa è presente un uomo. Le crisi però non riguardano più solo il dormire fuori, ma anche esami universitari, ecc . Vorrei intraprendere un percorso, ma non so a chi rivolgermi e sopratutto che professionista scegliere.
Vi ringrazio molte
Buongiorno, dalle sue parole si sente la difficoltà che sta incontrando nel gestire la sua vita al meglio. La scelta di un appoggio, uno psicoterapeuta che possa sostenerla in questo passaggio difficile, spetta a lei, non esiste un approccio migliore di un altro, ciò che conta maggiormente è che possa sentirsi accolta e sicura nella relazione che si verrà a creare. Si fidi delle sue sensazioni. Le auguro di trovare la persona adatta, e non demorda perché la sua richiesta merita tanta attenzione. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini

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Gentile Utente,
vive un forte stato ansioso che ha un'origine antica, e col passare del tempo sta ampliando il suo raggio di azione, perché investe dimensioni che inizialmente erano preservate. E' segno di una difficoltà in evoluzione e che ha bisogno di essere risolta per non aumentare le attività alle quali dovrà rinunciare per proteggersi da quest'ansia. A proposito di soluzioni la Psicoterapia è la più efficace. Ci sono molti approcci diversi, e la scelta appartiene alla sensibilità individuale. Per quanto mi riguarda sono un terapeuta cognitivo comportamentale, e seguo un approccio centrato sul sintomo, che da subito mira a recuperare controllo mentre ad ampio raggio va poi a cercare i motivi che hanno originato quel sintomo. Se avesse bisogno di altre informazioni sarò felice di risponderle. Un caro saluto
Gentilissima,
il quadro che descrive necessita di essere affrontato in un percorso terapeutico e il fatto che ci sia consapevolezza da parte sua è già un aspetto importante. Per quanto mi riguarda utilizzo l'Analisi Transazionale e la terapia EMDR. Ma, a prescindere dall'approccio utilizzato, ciò che conta è instaurare una buona relazione di fiducia con il proprio terapeuta. La scelta spetta solo a Lei. Su questa piattaforma ha la possibilità di visionare diversi profili e valutare se e a chi rivolgersi. C'è anche la possibilità di effettuare sedute a distanza. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Gentilissima utente, l'ansia è un'emozione che tutti sperimentiamo e che in alcuni momenti della nostra vita è fondamentale in quanto ci aiuta ad individuare i pericoli e ad attivarci per proteggerci da essi. Tuttavia, quando diventa troppo presente, attivandosi troppo spesso, talvolta anche in assenza di una minaccia "reale", va a ripercuotersi sul nostro normale funzionamento, impedendoci delle cose o influendo sul nostro rendimento. In questo caso diventa necessario apprendere a conoscerla e gestirla.
In psicologia esistono molteplici orientamenti, diversi nella modalità in cui si approcciano alla problematica sperimentata. Io sono una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Provo a spiegarle in breve di cosa si tratta! La terapia Cognitivo Comportamentale va a lavorare su due "livelli", quello comportamentale, fornendo delle tecniche per aiutare il paziente a gestire al meglio la sintomatologia sperimentata, e quello cognitivo che va a lavorare sui pensieri e sui processi mentali che attivano lo stato emotivo negativo e che nel tempo lo mantengono. Tutto questo con l'obiettivo di rendere il paziente "terapeuta di se stesso", ovvero ben consapevole del proprio funzionamento e delle strategie che può nel tempo utilizzare per aiutarsi nei momenti di difficoltà.
Se può esserle utile, sono anche terapeuta EMDR, una tecnica ideata e sviluppata con lo scopo principale di aiutare il paziente ad elaborare quelle situazioni e quei vissuti che sono stati esperiti con una tale intensità da essere rimasti impressi nella mente al punto di "bloccare" il normale funzionamento dell'individuo.
Le informazioni che ho provato a fornirle sono tante, per cui se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti resto a sua completa disposizione!
Con affetto,
Dott.ssa Ilaria Barbetti
Buonasera. Mi pare che tra le righe lei voglia dirci: posso farcela come ho fatto sempre, ma voglio farmi aiutare perché ne ho diritto! Il mio parere è quello di non affrettarsi subito a trovare questo aiuto, ma capire quanto realmente sente di volersi affidare a qualcuno con tutto ciò che questo tema (la fiducia) implichi
Gentile utente, grazie di aver condiviso il suo pensiero ed il suo stato d'animo. Da quello che scrive, sembra emergere una storia, un percorso fatto di fatica che l'ha condotta "nonostante tutto" a obiettivi importanti.
Credo che ogni momento sia un buon momento per iniziare un percorso psicologico o terapeutico, anzi, in molti casi, prima lo si inizia, prima si ottengono risultati. Il punto è la volontà di fare il primo passo e di investire su di sè. Si dia questa possibilità. Chieda una consulenza ad uno psicologo per definire meglio la situazione e valutare il da farsi. Un caro saluto, Luigi.
Buonasera, complimenti per i traguardi raggiunti e per aver maturato la consapevolezza di voler costruire un maggior benessere. Sicuramente le consiglio la terapia cognitivo comportamentale con approccio Act che oltre a lavorare sulla riduzione dei sintomi ansiosi aiuta a focalizzarsi sul costruire un percorso di vita in linea con i propri valori e quindi ricco e soddisfacente. Se vuole rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Cordiali saluti
Elisa Zocchi
Buonasera, nonostante le sue difficoltà è comunque riuscita a raggiungere obiettivi importanti. Molto bene. Questo indica che ha risorse e potenzialità su cui fare affidamento e che potranno aiutarla nel percorso che vuole intraprendere.
La scelta del terapeuta è molto particolare.
Può consultare i diversi profili presenti su questo sito e scegliere il terapeuta che le ispira più fiducia oppure farsi consigliare da qualcuno a lei vicino o ancora dal suo medico di fiducia.
Un sincero augurio
Dr.ssa Patrizia De Sanctis

Buonasera. Concordo con lei sull’utilità di un percorso. Non saprei però quale tipo suggerirle. Ci sono diversi approcci e diverse metodologie, cerchi quella più adatta a lei. Magari cerchi un terapeuta esperto in disturbi d’ansia. Buona serata
Buonasera, il disturbo d'ansia di cui soffre va trattato da un professionista in un percorso psicoterapeutico. Probabilmente vi è stato un evento scatenante che va indagato e nel tempo lei ha operato una sorta di generalizzazione del disturbo, allargandolo anche ad altre aree. Essendo di formazione cognitivo comportamentale mi verrebbe da consigliarle questo indirizzo, in realtà ritengo che vi siano anche altri approcci validi, purchè lei scelga un professionista col quale stabilire una buona alleanza terapeutica e senta di accordargli fiducia. Tanti cari auguri, dr.ssa Daniela Benvenuti
Cara utente, congratulazione per il coraggio, la tenacia e la costanza con cui ha raggiunto i suoi obiettivi nonostante al suo fianco avesse un nemico spietato:l'ansia! Ha fatto bene a scrivere per chiedere un parere, la cosa più importante oltre alla professionalità dovrà essere l'empatia, si dovrà trovare pienamente a suo agio. Se vive a Roma può contattarmi e con piacere la potrò aiutare, se è di un'altra città le consiglio di cercare un collega, guardando qualche profilo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera credo anche io come i miei colleghi che più dell’approccio è importante che lei trovi il professionista con cui possa sentirsi comoda nella relazione terapeutica.
È evidente che lei voglia rivedere diversi aspetti della sua vita e questo mostra già una buona consapevolezza rispetto all’ansia come sintomo importante di un disagio che necessita di essere meglio definito. Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Buonasera, credo che lei abbia già inquadrato il suo bisogno e quali sono le problematiche che vuole affrontare. Di certo l'emozione prevalente che descrive è quella dell'ansia, che si esprime in diversi contesti. Tale vissuto può essere affrontato in psicoterapia. Le consiglio di cercare qui uno psicologo- psicoterapeuta. Gli indirizzi di specializzazione sono diversi e sono indicati nelle descrizioni. Si lasci guidare dalla fiducia che le inspira il professionista da lei scelto, a prescindere dall'approccio. Oppure se è incuriosita da un certo tipo di psicoterapia si lasci guidare anche da questo nella scelta. Esistono diversi tipi di psicoterapia: la Gestaltica, l' Analitico transazionale, la Cognitivo-comportamentale, la Sistemico- familiare, la Psicoanalitica, per citarne alcune.
Saluti e buona scelta.
Buonasera. Per comprendere i motivi della Sua ansia è necessario declinare la Sua sintomatologia entro la Sua storia di vita: servirebbe indagare il contesto esistenziale, situazionale, la Sua progettualità, i Suoi modi di essere con l'altro e nel mondo, i Suoi modi di emozionarsi. Altrimenti, la risposta sarà asettica e non dirà nulla dei significati che per Lei sono sottesi a questa difficoltà; pertanto, sarà impossibile per Lei trarne beneficio e risolverla. E' pertanto la scelta corretta quella di rivolgersi a uno psicoterapeuta con cui indagare i significati sottesi. Fermo restando che non esiste un approccio migliore o più corretto, il consiglio nel Suo caso è sceglierne uno rivolto al futuro e non al passato; più che motivi pregressi, Le interessa sbloccarsi in vista di una progettualità identitaria e possibile. Le interessa riprendere a uscire di casa, a dormire fuori, a dare gli esami, e permettersi di scegliere per sè stessa in base a ciò che vuole e non a ciò di cui non ha paura. Un approccio cognitivo o cognitivo comportamentale, ad esempio, potrebbe essere una scelta da tenere in considerazione. E' poi fondamentale che Lei si trovi bene con il terapeuta a livello relazionale, economico, ecc. Molti offrono un primo contatto gratuito, può provare a vedere come si sente in esso. Anche la scelta della terapia online è da valutare. A disposizione, cordialmente. DP
Gentile utente,
Per poter ricevere una risposta puntuale sulla sintomatologia e i vissuti che riporta, dovrebbe fare 3-4 colloqui psicologici, in modo che il professionista abbia diverse e più dettagliate informazioni utili a restituirle una valutazione clinica.
La scelta del terapeuta dipende un po’ da chi e cosa Cerca e la fa sentire più comoda nella terapia, se ad esempio preferisce un uomo o una donna, più giovane o meno giovane, il tipo di approccio al quale si è formato, lo stile terapeutico che ha, e via dicendo. Per potere avere risposte in tal senso o si rivolge a qualcuno che conosce, il quale fa o ha fatto un percorso di psicoterapia e le può riportare la sua esperienza, oppure può utilizzare questo portale per orientarsi attraverso la lettura dei profili che le interessano.
Le auguro di riuscire a trovare quanto prima il suo terapeuta e iniziare il percorso che vuole per se stessa.
Cordiali saluti. Dr.ssa Marta Fuscà
Buongiorno! Trovo che sia saggia la sua decisione di porre fine alla sua ansia che nel tempo tende ad essere sempre più invalidante. La scelta del professionista va fatta "di pancia" o consultando le recensioni e le informazioni che trova su questo sito. S Il resto verrà da sé. In bocca al lupo per il nuovo percorso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Se dopo un attenta analisi di quanto, in termini di tempo e di risorse, questi indichino che il momento di trattare questi disturbi è arrivato, le consiglio di orientarsi verso un trattamento CC integrato con l'ipnosi. A disposizione per ulteriori informazioni.

Cordialità

MT
Gentile utente,
Da ciò che scrive posso immaginare quanto l’ansia che prova e che l’accompagna da diversi anni possa compromettere lo scorrere della sua vita. Sembra che i sintomi di cui soffre siano in qualche modo legati al dormire fuori casa e forse anche influenzati dalla presenza di uomini, anche se negli ultimi anni ne risente anche nei periodi stressanti come le sessioni d’esame.
A mio parere troverebbe giovamento in un percorso psicologico che le consenta di esplorare ciò che sta accadendo dentro di lei.
La scelta del professionista cui rivolgersi è una questione delicata ed è comprensibile che desti qualche confusione e preoccupazione: tuttavia non esiste lo psicologo né l’approccio psicologico “migliore” in assoluto, ma esiste lo psicologo (e l’approccio) che più si adatta a lei. Non è facile saperlo a priori, molte persone si rivolgono ad un certo psicologo perché ne hanno sentito parlare bene oppure dopo averlo scelto “ad intuito”. Dal punto di vista concreto, la cosa importante è che lo psicologo sia abilitato all’esercizio della professione ed iscritto al relativo albo professionale. Da un punto di vista più personale, è essenziale che lei si senta accolta, compresa e libera di parlare di sé a quello specifico psicologo.
Tenga presente che generalmente i primi colloqui sono di conoscenza reciproca, tesi appunto a capire se si può e si vuole lavorare insieme e in che modo farlo.
Il primo passo lo ha già compiuto decidendo di ascoltare il suo bisogno di un percorso psicologico e scrivendo su questo portale, ora viene il secondo, ovvero contattare uno psicologo: il resto verrà da sé.
I migliori auguri,
Dott Carrera
Buonasera, nelle sue parole si legge sofferenza e voglia di superare questo disagio che si porta dietro ormai da parecchio tempo. Sono interessanti alcune sue affermazioni, come paura se c'è un uomo in casa, l'ansia che si è allargata anche ad altri eventi della sua vita. Il consiglio che posso darle è affidarsi a uno psicologo con il quale affrontare il suo malessere e trovare così supporto e una nuova serenità nella sua vita. Resto a disposizione per qualunque dubbio o informazione ulteriore.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, comprendo benissimo che l'evitamento possa essere stato/essere funzionale ad evitare l'ansia. Questa però comunica qualcosa che deve essere portato a consapevolezza per comprendere le motivazioni. Le consiglio di scegliere un professionista di cui si possa fidare e con cui possa prendersi cura di questo aspetto. Rimango a disposizione, un saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che sta attraversando.
Se il problema è l’ansia le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Scelga un professionista che le trasmette fiducia e con il quale si sente a suo agio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, un terapista saprà sicuramente seguirla in questo suo percorso. Ha già compiuto il primo passo per la guarigione, ossia la decisione di chiedere un aiuto.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, per sceglierlo le consiglio di guardare vari siti di professionisti della sua città e di andare un po' a "sentimento".

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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