Buonasera. Se fosse possibile vorrei un Consiglio. Nn so perché e nn mi era mai successo in preced
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Buonasera.
Se fosse possibile vorrei un Consiglio.
Nn so perché e nn mi era mai successo in precedenza,ma con la mia nuova compagna,stiamo insieme da 7 mesi ,forse credo di essere affetto da gelosa retroattiva,e quello che mi fa più rabbia che le sue tre storie passate sono state un disastro sotto il punto di vista sessuale. Glu ultimi due addirittura con problematiche di erezione, e pochissima fantasia nel rapporto. Per sua ammissione mi ha sempre detto che con me ha conosciuto il vero sesso,il fare l amore on maniera totale,nei modi,nella fantasia e tanto altro. Me lo ha sempre ammesso anche prima che fossi cosi geloso, nei suoi racconti mi ha sempre detto che si sentiva ina ferrari parcheggiata, nn ha potuto mai esprimersi come avrebbe voluto,e che ora è talmente Felice di sentirsi Donna a tutti gli effetti!. Questa è la premessa, e appunto e disperatamente chiedo, ma perché lo sono comunque geloso del passato,visti anche i trascorsi deludenti della mia partner?. Mi da fastidio e soffro questa cosa,noo stiamo benissimo ma nn vorrei peggiorasse questo aspetto, vorrei che ki diceste qualcosa,grazie!
Se fosse possibile vorrei un Consiglio.
Nn so perché e nn mi era mai successo in precedenza,ma con la mia nuova compagna,stiamo insieme da 7 mesi ,forse credo di essere affetto da gelosa retroattiva,e quello che mi fa più rabbia che le sue tre storie passate sono state un disastro sotto il punto di vista sessuale. Glu ultimi due addirittura con problematiche di erezione, e pochissima fantasia nel rapporto. Per sua ammissione mi ha sempre detto che con me ha conosciuto il vero sesso,il fare l amore on maniera totale,nei modi,nella fantasia e tanto altro. Me lo ha sempre ammesso anche prima che fossi cosi geloso, nei suoi racconti mi ha sempre detto che si sentiva ina ferrari parcheggiata, nn ha potuto mai esprimersi come avrebbe voluto,e che ora è talmente Felice di sentirsi Donna a tutti gli effetti!. Questa è la premessa, e appunto e disperatamente chiedo, ma perché lo sono comunque geloso del passato,visti anche i trascorsi deludenti della mia partner?. Mi da fastidio e soffro questa cosa,noo stiamo benissimo ma nn vorrei peggiorasse questo aspetto, vorrei che ki diceste qualcosa,grazie!
Buongiorno,
la ringrazio per la fiducia con cui ha condiviso questo vissuto complesso ma molto comprensibile. Quella che descrive, la cosiddetta gelosia retroattiva, è una forma di disagio emotivo che può emergere anche quando il presente della relazione è positivo e soddisfacente, proprio come lei racconta.
La razionalità, infatti, spesso non basta a calmarci: sebbene lei sappia che le esperienze precedenti della sua compagna siano state deludenti e che oggi sia felice con lei, può comunque accadere che la mente si soffermi sul passato, dando vita a pensieri intrusivi, confronti, o insicurezze.
Questa gelosia non è necessariamente legata al comportamento della sua compagna (che anzi appare chiara e gratificante nel comunicarle il suo apprezzamento), quanto piuttosto a bisogni più profondi: il desiderio di sentirsi unico, sicuro, “abbastanza” rispetto a ciò che è stato prima.
È importante sapere che provare questi sentimenti non significa essere una persona possessiva o sbagliata. Tuttavia, riconoscerli è il primo passo per non lasciarsi guidare da essi. Il rischio, come giustamente teme, è che questa gelosia, se non elaborata, possa interferire con la qualità del legame.
Le suggerirei, se lo desidera, di riflettere (anche con l’aiuto di uno psicologo) su quali significati attribuisce al passato della sua partner, e su cosa attiva in lei il bisogno di controllo o di confronto. Spesso lavorare su queste emozioni consente non solo di liberarsene, ma anche di consolidare la relazione con maggiore serenità.
La sua consapevolezza e il desiderio di proteggere ciò che ha costruito sono già un ottimo punto di partenza.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Beatrice Moro
Psicologa e Sessuologa clinica
la ringrazio per la fiducia con cui ha condiviso questo vissuto complesso ma molto comprensibile. Quella che descrive, la cosiddetta gelosia retroattiva, è una forma di disagio emotivo che può emergere anche quando il presente della relazione è positivo e soddisfacente, proprio come lei racconta.
La razionalità, infatti, spesso non basta a calmarci: sebbene lei sappia che le esperienze precedenti della sua compagna siano state deludenti e che oggi sia felice con lei, può comunque accadere che la mente si soffermi sul passato, dando vita a pensieri intrusivi, confronti, o insicurezze.
Questa gelosia non è necessariamente legata al comportamento della sua compagna (che anzi appare chiara e gratificante nel comunicarle il suo apprezzamento), quanto piuttosto a bisogni più profondi: il desiderio di sentirsi unico, sicuro, “abbastanza” rispetto a ciò che è stato prima.
È importante sapere che provare questi sentimenti non significa essere una persona possessiva o sbagliata. Tuttavia, riconoscerli è il primo passo per non lasciarsi guidare da essi. Il rischio, come giustamente teme, è che questa gelosia, se non elaborata, possa interferire con la qualità del legame.
Le suggerirei, se lo desidera, di riflettere (anche con l’aiuto di uno psicologo) su quali significati attribuisce al passato della sua partner, e su cosa attiva in lei il bisogno di controllo o di confronto. Spesso lavorare su queste emozioni consente non solo di liberarsene, ma anche di consolidare la relazione con maggiore serenità.
La sua consapevolezza e il desiderio di proteggere ciò che ha costruito sono già un ottimo punto di partenza.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Beatrice Moro
Psicologa e Sessuologa clinica
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Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Comprendo la problematica che sta portando, alle volte il passato può risultare difficile da accettare, anche se il presente non esplicita dei problemi conclamati. La gelosia che esprime, inoltre, potrebbe essere una fatica ulteriore, sia a livello personale, sia a livello della coppia. La inviterei a prendersi cura di questa emozione perchè alle volte lasciare troppo spazio ai "fantasmi del passato" senza comprenderne il motivo nell'attualità può essere "fastidioso" (per citarla). Le cause di questa sofferenza potrebbero essere molteplici e la inviterei a parlarne con un/una professionista per intraprendere, eventualmente, un percorso psicologico. Resto a disposizione, Dott.ssa Lucrezia Giuliani.
Gentile
come Lei stesso nota, anche se le esperienze passate della sua compagna sono state deludenti, non è condizione sufficiente perchè in lei la gelosia in qualche modo diminuisca o addirittura svanisca. Questo perchè, molto probabilmente, la sua gelosia ha più a che fare con il suo personale livello di autostima, su quanto Lei creda in se stesso, a prescindere da quello che Le possano raccontare gli altri. Mi sentirei di suggerirLe un percorso di sostegno psicologico improntato su questo, sul rafforzare quelle che sono le sue "basi" in modo tale da vivere con serenità il suo rapporto
come Lei stesso nota, anche se le esperienze passate della sua compagna sono state deludenti, non è condizione sufficiente perchè in lei la gelosia in qualche modo diminuisca o addirittura svanisca. Questo perchè, molto probabilmente, la sua gelosia ha più a che fare con il suo personale livello di autostima, su quanto Lei creda in se stesso, a prescindere da quello che Le possano raccontare gli altri. Mi sentirei di suggerirLe un percorso di sostegno psicologico improntato su questo, sul rafforzare quelle che sono le sue "basi" in modo tale da vivere con serenità il suo rapporto
Buongiorno, la gelosia ahimè ha sempre ha che fare con l'insicurezza personale anche quando razionalmente sappiamo che non sarebbe il caso, visto i racconti della sua compagna. Le emozioni vincono sulla razionalità, emozioni probabilmente suscitate da racconti troppo dettagliati della vita sessuale con i partner precedenti che dovremmo imparare ad ignorare: ogni racconto stimola la nostra fantasia e di conseguenza le nostre insicurezze se poi queste ci conducono a chiedere rassicurazioni indagando ulteriormente nel passato sessuale della partner ci infiliamo in un circolo vizioso di sicura sofferenza e gelosia. Le consiglio di interrompere l'indagine e il confronto sul passato anche se è la sua compagna a proporglielo. Se cosi facendo la sua gelosia non si risolvesse, chieda aiuto ad uno specialista.
Buongiorno gentile Utente, quello che mi racconta è una testimonianza sincera e sentita di una difficoltà che, seppur spesso vissuta con un certo senso di vergogna o frustrazione, è in realtà più diffusa di quanto si possa pensare. La cosiddetta gelosia retroattiva, ovvero quella centrata sul passato sentimentale e sessuale del proprio partner, ha poco a che fare con la razionalità. Infatti, anche quando la persona davanti a noi ci rassicura, ci ama, e ci conferma con le parole e con i fatti che il presente è costruito su basi solide e soddisfacenti, può comunque attivarsi dentro di noi un senso di fastidio, competizione, o perfino una sofferenza che sembra incoerente ma è molto reale.
Nel suo caso, mi pare che la sofferenza non derivi tanto dalla paura che la sua compagna possa avere ancora legami emotivi con figure passate, quanto piuttosto da una difficoltà a “lasciare andare” l’idea che qualcun altro abbia comunque abitato la sua storia prima di lei. Questo è spesso legato a vissuti di autostima, al bisogno di sentirsi unici e imprescindibili, o in altri casi può essere la spia di un bisogno profondo di controllo che si attiva nelle relazioni affettive, anche in contesti di grande intesa come quello che lei descrive. Il paradosso è proprio questo: anche quando ci sentiamo rassicurati, valorizzati, appagati nella relazione presente, possono riemergere paure e insicurezze che non riguardano direttamente il partner, ma piuttosto noi stessi e il modo in cui ci rappresentiamo all’interno di una storia.
Ciò che la sua compagna le ha raccontato, anzi, sembra andare in una direzione molto chiara: con lei sta sperimentando qualcosa che non aveva mai vissuto prima, qualcosa che le ha dato la possibilità di sentirsi finalmente libera e pienamente sé stessa anche sul piano corporeo e relazionale. Il fatto che lei oggi ne soffra, nonostante tutto questo, indica che il dolore non è legato alla realtà dei fatti, ma a una ferita o a un vissuto interno che probabilmente meriterebbe di essere esplorato con più calma, magari in uno spazio protetto e professionale.
La buona notizia è che questo tipo di vissuto può essere compreso e trasformato, proprio a partire dalla consapevolezza che lei ha già messo in campo. È molto positivo, infatti, che lei senta il desiderio di affrontarlo, di non permettere a questa gelosia di erodere un legame che ha valore. Il primo passo è proprio questo: accorgersi di ciò che accade dentro di sé, e smettere di giudicarsi per come ci si sente. La gelosia, in questi termini, non è una colpa, ma un segnale. Può diventare un’occasione per conoscere meglio sé stessi, e per rafforzare ancora di più il rapporto che si sta vivendo.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Nel suo caso, mi pare che la sofferenza non derivi tanto dalla paura che la sua compagna possa avere ancora legami emotivi con figure passate, quanto piuttosto da una difficoltà a “lasciare andare” l’idea che qualcun altro abbia comunque abitato la sua storia prima di lei. Questo è spesso legato a vissuti di autostima, al bisogno di sentirsi unici e imprescindibili, o in altri casi può essere la spia di un bisogno profondo di controllo che si attiva nelle relazioni affettive, anche in contesti di grande intesa come quello che lei descrive. Il paradosso è proprio questo: anche quando ci sentiamo rassicurati, valorizzati, appagati nella relazione presente, possono riemergere paure e insicurezze che non riguardano direttamente il partner, ma piuttosto noi stessi e il modo in cui ci rappresentiamo all’interno di una storia.
Ciò che la sua compagna le ha raccontato, anzi, sembra andare in una direzione molto chiara: con lei sta sperimentando qualcosa che non aveva mai vissuto prima, qualcosa che le ha dato la possibilità di sentirsi finalmente libera e pienamente sé stessa anche sul piano corporeo e relazionale. Il fatto che lei oggi ne soffra, nonostante tutto questo, indica che il dolore non è legato alla realtà dei fatti, ma a una ferita o a un vissuto interno che probabilmente meriterebbe di essere esplorato con più calma, magari in uno spazio protetto e professionale.
La buona notizia è che questo tipo di vissuto può essere compreso e trasformato, proprio a partire dalla consapevolezza che lei ha già messo in campo. È molto positivo, infatti, che lei senta il desiderio di affrontarlo, di non permettere a questa gelosia di erodere un legame che ha valore. Il primo passo è proprio questo: accorgersi di ciò che accade dentro di sé, e smettere di giudicarsi per come ci si sente. La gelosia, in questi termini, non è una colpa, ma un segnale. Può diventare un’occasione per conoscere meglio sé stessi, e per rafforzare ancora di più il rapporto che si sta vivendo.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Gentile utente, grazie per la fiducia nel condividere qualcosa di così personale.
Quello che stai vivendo è più comune di quanto si pensi, anche se se ne parla poco: si chiama gelosia retroattiva o gelosia del passato. Non è tanto legata a un vero pericolo attuale, ma piuttosto a qualcosa che accade dentro di te, a livello emotivo e simbolico.
La gelosia retroattiva non risponde alla logica. Puoi sapere perfettamente che il passato non è minaccioso, che sei “il migliore” per lei sotto ogni punto di vista. Ma la mente emotiva non ragiona: sente. E quello che sente, probabilmente, è:
- Che lei ha condiviso qualcosa di intimo con altri, anche se meno soddisfacente.
- Che tu sei arrivato “dopo” e questo, a volte, può ferire l’ego.
- Una forma di confronto implicito, anche se lo vinci: il solo fatto che ci siano stati “altri” prima, può attivare un senso di insicurezza profonda.
Lei ti ha detto che con te ha scoperto il vero piacere, la vera intimità. Questo ti fa piacere, ovviamente, ma può anche metterti sotto pressione.
La gelosia retroattiva nasce spesso da un bisogno di esclusività. Vorresti che quel tipo di amore, di passione, fosse stato solo tuo. È umano. È un desiderio quasi infantile: voler essere il primo, l’unico, lo speciale in ogni senso. Ma nella vita reale, l’amore arriva spesso “dopo” altre esperienze. E l’autenticità non sta nell’essere i primi… ma nel fatto che, adesso, lei ti ha scelto con consapevolezza, proprio dopo quelle esperienze. Spero di esserti stato d'aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia.
Quello che stai vivendo è più comune di quanto si pensi, anche se se ne parla poco: si chiama gelosia retroattiva o gelosia del passato. Non è tanto legata a un vero pericolo attuale, ma piuttosto a qualcosa che accade dentro di te, a livello emotivo e simbolico.
La gelosia retroattiva non risponde alla logica. Puoi sapere perfettamente che il passato non è minaccioso, che sei “il migliore” per lei sotto ogni punto di vista. Ma la mente emotiva non ragiona: sente. E quello che sente, probabilmente, è:
- Che lei ha condiviso qualcosa di intimo con altri, anche se meno soddisfacente.
- Che tu sei arrivato “dopo” e questo, a volte, può ferire l’ego.
- Una forma di confronto implicito, anche se lo vinci: il solo fatto che ci siano stati “altri” prima, può attivare un senso di insicurezza profonda.
Lei ti ha detto che con te ha scoperto il vero piacere, la vera intimità. Questo ti fa piacere, ovviamente, ma può anche metterti sotto pressione.
La gelosia retroattiva nasce spesso da un bisogno di esclusività. Vorresti che quel tipo di amore, di passione, fosse stato solo tuo. È umano. È un desiderio quasi infantile: voler essere il primo, l’unico, lo speciale in ogni senso. Ma nella vita reale, l’amore arriva spesso “dopo” altre esperienze. E l’autenticità non sta nell’essere i primi… ma nel fatto che, adesso, lei ti ha scelto con consapevolezza, proprio dopo quelle esperienze. Spero di esserti stato d'aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia.
Gentile utente,
quella che descrive è una forma di gelosia retroattiva, ovvero il fastidio o il dolore legato al pensiero delle relazioni passate del proprio partner. È più comune di quanto si pensi e non dipende necessariamente da ciò che è accaduto realmente, ma da come lei lo immagina o lo interpreta emotivamente.
Il fatto che i partner precedenti della sua compagna siano stati deludenti sul piano sessuale non sembra placare il suo disagio, e questo è comprensibile: la gelosia retroattiva non è razionale, ma spesso legata a insicurezze profonde, come il timore di non essere “abbastanza” o il bisogno di esclusività assoluta.
Va sottolineato che la sua compagna le ha dato conferme importanti, sia a livello emotivo che sessuale. Questo indica che non è il suo comportamento a scatenare la gelosia, ma qualcosa che nasce dentro di lei, e che forse merita uno spazio di ascolto e comprensione più profondo.
Le suggerisco di non vergognarsi di questi pensieri, ma di considerarli un’occasione per conoscersi meglio. A volte, un breve percorso con uno psicologo può aiutare a comprendere le origini di certe insicurezze, imparare a regolarle e a vivere la relazione con maggiore serenità e libertà.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
quella che descrive è una forma di gelosia retroattiva, ovvero il fastidio o il dolore legato al pensiero delle relazioni passate del proprio partner. È più comune di quanto si pensi e non dipende necessariamente da ciò che è accaduto realmente, ma da come lei lo immagina o lo interpreta emotivamente.
Il fatto che i partner precedenti della sua compagna siano stati deludenti sul piano sessuale non sembra placare il suo disagio, e questo è comprensibile: la gelosia retroattiva non è razionale, ma spesso legata a insicurezze profonde, come il timore di non essere “abbastanza” o il bisogno di esclusività assoluta.
Va sottolineato che la sua compagna le ha dato conferme importanti, sia a livello emotivo che sessuale. Questo indica che non è il suo comportamento a scatenare la gelosia, ma qualcosa che nasce dentro di lei, e che forse merita uno spazio di ascolto e comprensione più profondo.
Le suggerisco di non vergognarsi di questi pensieri, ma di considerarli un’occasione per conoscersi meglio. A volte, un breve percorso con uno psicologo può aiutare a comprendere le origini di certe insicurezze, imparare a regolarle e a vivere la relazione con maggiore serenità e libertà.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, è complesso, considerando le poche informazioni, poterle fornire una risposta esaustiva. Da quanto tempo è geloso della sua compagna? Nelle sue relazioni precedenti provava gelosia? Provi a riflettere. La gelosia retroattiva può avere diverse cause: insicurezze, esperienze passate, bisogno di controllo, paura di essere lasciati o abbandonati. Prenda in considerazione la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo, potrebbe aiutarla a comprendere le cause della gelosia e fornirle adeguati strumenti per gestirla.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Siria Dal Santo
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Siria Dal Santo
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con sincerità ciò che sta vivendo. La gelosia retroattiva, anche in presenza di racconti rassicuranti da parte del partner, può nascere da aspetti emotivi profondi legati all’autostima, al confronto o alla paura di perdere l’altro. Comprendere meglio da dove nasce questo disagio può aiutarla a vivere con più serenità il rapporto. Le consiglio di valutare un colloquio con uno psicologo, anche solo per un confronto iniziale.
Un caro saluto. dott.ssa Elena Dati
grazie per aver condiviso con sincerità ciò che sta vivendo. La gelosia retroattiva, anche in presenza di racconti rassicuranti da parte del partner, può nascere da aspetti emotivi profondi legati all’autostima, al confronto o alla paura di perdere l’altro. Comprendere meglio da dove nasce questo disagio può aiutarla a vivere con più serenità il rapporto. Le consiglio di valutare un colloquio con uno psicologo, anche solo per un confronto iniziale.
Un caro saluto. dott.ssa Elena Dati
Salve,
la sua gelosia probabilmente non ha a che fare con la relazione che sta vivendo adesso, ma qualcosa rispetto al suo passato, un suo vissuto latente che ora torna a "bussare". Le consiglierei di indagarla in un percorso psicologico, capire cosa realmente dice di lei e cosa c'è dietro.
Un saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
la sua gelosia probabilmente non ha a che fare con la relazione che sta vivendo adesso, ma qualcosa rispetto al suo passato, un suo vissuto latente che ora torna a "bussare". Le consiglierei di indagarla in un percorso psicologico, capire cosa realmente dice di lei e cosa c'è dietro.
Un saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
Salve, ho letto attentamente la sua storia e capisco il suo disagio e preoccupazione. Secondo me i rapporti precedenti della sua partner centrano poco o nulla con la sua "gelosia retroattiva", come l'ha chiamata. Provare un pò di gelosia per la/il partner in situazioni particolari è normale, ma quando diventa troppa ed immotivata dipende dalla sicurezza di se stesso che lei ha. Non di essere un bravo partner, ma una sicurezza di se più profonda e personale che coinvolge vari aspetti della sua vita...Deve quindi pensare nel momento in cui prova questo spiacevole sentimento, che ci sono dentro di lei dei meccanismi ormai automatici che la rendono insicuro e la mettono all'erta anche quando non ce n'è bisogno. Le consiglio di approfondire e risolvere queste sue insicurezze, quando vuole mi può contattare per parlarne, intanto le auguro il meglio ed una buona giornata.
Manuela Cecchetti
Manuela Cecchetti
Buonasera,
grazie per aver condiviso qualcosa di così intimo e delicato.
La gelosia retroattiva, ovvero quella rivolta al passato sentimentale o sessuale del partner, è un fenomeno più comune di quanto si pensi, anche se spesso vissuto con vergogna o senso di colpa. In realtà, questa forma di gelosia ha poco a che fare con ciò che la persona amata ha fatto realmente, e molto più con come noi interpretiamo quel passato e con ciò che attiva dentro di noi.
Nel suo caso, colpisce il fatto che, nonostante i trascorsi deludenti della sua compagna con altri uomini e l’esplicito riconoscimento da parte sua del valore e della soddisfazione che trova nella vostra relazione, lei senta comunque una forte gelosia. Questo può succedere perché la mente non sempre ragiona in modo razionale: spesso emozioni profonde come l’insicurezza, la paura del confronto o del “non essere abbastanza” possono scatenare pensieri ossessivi e dolore, anche in assenza di una vera minaccia.
È possibile che questa gelosia nasca da un bisogno di esclusività assoluta, o da un’idea (molto comune) secondo cui l’amore "vero" dovrebbe cancellare completamente ogni traccia del passato. Tuttavia, ogni persona ha una storia e ogni storia è parte integrante del percorso che l’ha portata ad essere ciò che è oggi — compresa la sua compagna, che oggi è in grado di vivere con lei una relazione piena e appagante proprio grazie anche a ciò che ha vissuto e imparato prima.
Il suo disagio è comprensibile, e il fatto che se ne renda conto è un segnale molto positivo: è consapevole del rischio che questa gelosia possa interferire con il benessere della coppia. Questo è un primo passo fondamentale.
Per andare oltre e comprendere più a fondo le origini di questa gelosia — che spesso affondano nelle proprie esperienze, nella propria autostima o nel proprio modello d’amore — sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso qualcosa di così intimo e delicato.
La gelosia retroattiva, ovvero quella rivolta al passato sentimentale o sessuale del partner, è un fenomeno più comune di quanto si pensi, anche se spesso vissuto con vergogna o senso di colpa. In realtà, questa forma di gelosia ha poco a che fare con ciò che la persona amata ha fatto realmente, e molto più con come noi interpretiamo quel passato e con ciò che attiva dentro di noi.
Nel suo caso, colpisce il fatto che, nonostante i trascorsi deludenti della sua compagna con altri uomini e l’esplicito riconoscimento da parte sua del valore e della soddisfazione che trova nella vostra relazione, lei senta comunque una forte gelosia. Questo può succedere perché la mente non sempre ragiona in modo razionale: spesso emozioni profonde come l’insicurezza, la paura del confronto o del “non essere abbastanza” possono scatenare pensieri ossessivi e dolore, anche in assenza di una vera minaccia.
È possibile che questa gelosia nasca da un bisogno di esclusività assoluta, o da un’idea (molto comune) secondo cui l’amore "vero" dovrebbe cancellare completamente ogni traccia del passato. Tuttavia, ogni persona ha una storia e ogni storia è parte integrante del percorso che l’ha portata ad essere ciò che è oggi — compresa la sua compagna, che oggi è in grado di vivere con lei una relazione piena e appagante proprio grazie anche a ciò che ha vissuto e imparato prima.
Il suo disagio è comprensibile, e il fatto che se ne renda conto è un segnale molto positivo: è consapevole del rischio che questa gelosia possa interferire con il benessere della coppia. Questo è un primo passo fondamentale.
Per andare oltre e comprendere più a fondo le origini di questa gelosia — che spesso affondano nelle proprie esperienze, nella propria autostima o nel proprio modello d’amore — sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera, grazie per aver condiviso una parte così personale della sua esperienza. La gelosia retroattiva, ovvero la sofferenza legata al passato sentimentale o sessuale del partner, è una dinamica più comune di quanto si pensi, anche quando – come nel suo caso – non c’è un motivo “razionale” per provarla, soprattutto considerando che la sua compagna le ha più volte espresso quanto si senta finalmente appagata e felice nella relazione attuale.
Quello che lei descrive, infatti, non è tanto legato al passato in sé, ma al significato emotivo che lei attribuisce a quel passato. A volte può emergere il timore – spesso inconscio – che il proprio valore venga "messo a confronto", anche se il confronto non è realistico o fondato. Oppure può esserci la difficoltà ad accettare che la persona che amiamo abbia vissuto esperienze intime con altri, anche se queste sono state insoddisfacenti. Le consiglierei, di valutare un breve percorso di supporto psicologico individuale, che può aiutarla a comprendere meglio queste emozioni e a viverle in modo più sereno, senza giudicarle. In bocca al lupo!
Quello che lei descrive, infatti, non è tanto legato al passato in sé, ma al significato emotivo che lei attribuisce a quel passato. A volte può emergere il timore – spesso inconscio – che il proprio valore venga "messo a confronto", anche se il confronto non è realistico o fondato. Oppure può esserci la difficoltà ad accettare che la persona che amiamo abbia vissuto esperienze intime con altri, anche se queste sono state insoddisfacenti. Le consiglierei, di valutare un breve percorso di supporto psicologico individuale, che può aiutarla a comprendere meglio queste emozioni e a viverle in modo più sereno, senza giudicarle. In bocca al lupo!
Buonasera, quello che descrive ha un nome preciso, come lei stesso ha intuito: si parla di gelosia retroattiva, ovvero quella forma di disagio legata al passato sentimentale e sessuale del partner. È molto più comune di quanto si pensi e, soprattutto, non è sinonimo di insicurezza o immaturità. Piuttosto, è un segnale: qualcosa dentro di lei ha bisogno di essere ascoltato.
Partiamo da un dato importante: la sua compagna non solo le ha raccontato un passato privo di soddisfazione, ma ha anche scelto di condividerle quanto ora si senta finalmente viva, desiderata, pienamente donna. Le sue parole non contengono paragoni svalutanti verso di lei — al contrario, sembrano volerle dire: con te ho scoperto chi sono davvero. Eppure, nonostante tutto questo, lei sente un fastidio, un dolore, una rabbia difficile da spiegare.
Perché succede?
Perché la gelosia retroattiva non nasce dal passato della partner, ma dal significato che attribuiamo a quel passato. È come se una parte di lei sentisse che, nonostante le sue qualità, il solo fatto che "ci sia stato qualcuno prima" intacchi la sua unicità o il valore del legame. A volte scatta il pensiero irrazionale: "perché non sono stato il primo?", oppure "e se dentro di lei ci fosse ancora traccia di quelle esperienze, anche se negative?". È un confronto immaginario, alimentato da idealizzazioni o da ferite non ancora riconosciute.
Cosa può fare, allora?
Accetti il suo sentimento senza giudicarlo. Non c'è nulla di sbagliato nel sentire gelosia: il problema non è provarla, ma lasciare che diventi una gabbia. Guardare questa emozione con curiosità — invece che con vergogna o senso di colpa — è il primo passo per trasformarla.
Si interroghi su che bisogno profondo si nasconde dietro. Sicurezza? Esclusività? Paura dell’abbandono? Il desiderio di essere "l’unico" in assoluto è naturale, ma può diventare un'illusione tossica se non accettiamo che l'altro ha avuto una storia prima di noi.
Consideri il valore della relazione presente. La sua partner le sta dicendo, in modo chiaro e coerente, che con lei ha trovato pienezza, piacere, libertà. Non si tratta solo di prestazione sessuale: lei è il primo con cui si sente davvero sé stessa. Questo ha un valore enorme, che nessun passato può cancellare.
Eviti di rientrare nella trappola del controllo. Più cerca di "dominare" o tenere a bada questa gelosia da solo, più rischia di alimentarla. A volte parlarne in modo maturo, anche con la partner (senza accusarla, ma condividendo la sua vulnerabilità), può rafforzare il legame.
Se il malessere persiste, consideri un breve percorso di consulenza individuale. Bastano poche sedute, in alcuni casi, per far luce su meccanismi profondi che da soli facciamo fatica a sciogliere. Un terapeuta può aiutarla a leggere questa gelosia come un'occasione per crescere, non come un nemico da reprimere.
Dr. Giuseppe Mirabella
Partiamo da un dato importante: la sua compagna non solo le ha raccontato un passato privo di soddisfazione, ma ha anche scelto di condividerle quanto ora si senta finalmente viva, desiderata, pienamente donna. Le sue parole non contengono paragoni svalutanti verso di lei — al contrario, sembrano volerle dire: con te ho scoperto chi sono davvero. Eppure, nonostante tutto questo, lei sente un fastidio, un dolore, una rabbia difficile da spiegare.
Perché succede?
Perché la gelosia retroattiva non nasce dal passato della partner, ma dal significato che attribuiamo a quel passato. È come se una parte di lei sentisse che, nonostante le sue qualità, il solo fatto che "ci sia stato qualcuno prima" intacchi la sua unicità o il valore del legame. A volte scatta il pensiero irrazionale: "perché non sono stato il primo?", oppure "e se dentro di lei ci fosse ancora traccia di quelle esperienze, anche se negative?". È un confronto immaginario, alimentato da idealizzazioni o da ferite non ancora riconosciute.
Cosa può fare, allora?
Accetti il suo sentimento senza giudicarlo. Non c'è nulla di sbagliato nel sentire gelosia: il problema non è provarla, ma lasciare che diventi una gabbia. Guardare questa emozione con curiosità — invece che con vergogna o senso di colpa — è il primo passo per trasformarla.
Si interroghi su che bisogno profondo si nasconde dietro. Sicurezza? Esclusività? Paura dell’abbandono? Il desiderio di essere "l’unico" in assoluto è naturale, ma può diventare un'illusione tossica se non accettiamo che l'altro ha avuto una storia prima di noi.
Consideri il valore della relazione presente. La sua partner le sta dicendo, in modo chiaro e coerente, che con lei ha trovato pienezza, piacere, libertà. Non si tratta solo di prestazione sessuale: lei è il primo con cui si sente davvero sé stessa. Questo ha un valore enorme, che nessun passato può cancellare.
Eviti di rientrare nella trappola del controllo. Più cerca di "dominare" o tenere a bada questa gelosia da solo, più rischia di alimentarla. A volte parlarne in modo maturo, anche con la partner (senza accusarla, ma condividendo la sua vulnerabilità), può rafforzare il legame.
Se il malessere persiste, consideri un breve percorso di consulenza individuale. Bastano poche sedute, in alcuni casi, per far luce su meccanismi profondi che da soli facciamo fatica a sciogliere. Un terapeuta può aiutarla a leggere questa gelosia come un'occasione per crescere, non come un nemico da reprimere.
Dr. Giuseppe Mirabella
Buongiorno, spesso la gelosia nasconde una più profonda insicurezza, che porta a un bisogno di confronto e di continua conferma di essere “migliore” degli ex partner, non tanto e non solo dal punto di vista sessuale, ma da quello relazionale. Sicuramente il fatto che la vostra relazione vada bene sotto diversi aspetti è un punto a favore ma ti suggerisco di approfondire e di provare a chiederti qual è la vera preoccupazione che muove la tua gelosia. Su cosa desideri confrontarti con gli ex di lei? Che valore dai alla tua persona e alla vostra relazione? Cosa non accetti delle relazioni passate di lei? Qual è il bisogno di sottolineare nel tuo messaggio che la sessualità è vissuta così bene da lei?
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso qualcosa di così intimo e profondo. Spesso, questo tipo di gelosia non nasce tanto da ciò che l’altro ha vissuto, quanto da un nostro bisogno profondo: il desiderio di sentirsi unici, irrinunciabili, e al riparo da qualunque confronto. Anche se la sua compagna le ha trasmesso stima, desiderio e gratitudine per la qualità della vostra intimità, una parte di Lei continua forse a chiedersi: "E se non bastasse?", oppure "E se quel passato lasciasse ancora un’ombra che io non riesco a controllare?"
È proprio in questi momenti che può diventare prezioso fermarsi e guardare dentro di sé, con dolcezza e senza giudizio. Le emozioni, anche quelle che ci sembrano “ingiustificate”, meritano attenzione. Solo così possono trasformarsi, anziché accumularsi e rischiare di interferire nella relazione.
Se desidera, possiamo affrontare questo tema in un colloquio. A volte, bastano pochi incontri per dare voce a queste insicurezze, comprenderne l’origine e imparare a vivere il presente con più leggerezza, libertà e fiducia.
Mi scriva quando si sente pronto.
Sono qui.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
È proprio in questi momenti che può diventare prezioso fermarsi e guardare dentro di sé, con dolcezza e senza giudizio. Le emozioni, anche quelle che ci sembrano “ingiustificate”, meritano attenzione. Solo così possono trasformarsi, anziché accumularsi e rischiare di interferire nella relazione.
Se desidera, possiamo affrontare questo tema in un colloquio. A volte, bastano pochi incontri per dare voce a queste insicurezze, comprenderne l’origine e imparare a vivere il presente con più leggerezza, libertà e fiducia.
Mi scriva quando si sente pronto.
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Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Buonasera, la gelosia verso il passato del partner, anche quando questo è stato oggettivamente insoddisfacente, non dipende solo dalla qualità di quelle esperienze, ma dal significato che esse assumono per lei oggi.
Tutto ciò richiederebbe un'attenzione maggiore e andrebbe approfondito.
Tutto ciò richiederebbe un'attenzione maggiore e andrebbe approfondito.
Buonasera, la ringrazio per aver scritto con tanta sincerità e apertura. È evidente dalle sue parole che lei tiene molto alla sua relazione e alla sua compagna e che sta cercando, con grande lucidità, di comprendere un disagio che la sta turbando, proprio perché non vuole che questo possa in qualche modo rovinare qualcosa di bello e prezioso che sta vivendo. Quello che descrive, la cosiddetta gelosia retroattiva, è una condizione più comune di quanto possa pensare e non ha nulla a che vedere con il reale valore della relazione attuale o con la persona che ha accanto. Al contrario, spesso si manifesta proprio quando ci si trova in un legame significativo, in cui si sente di avere molto da perdere. Lei stesso ha messo in luce un aspetto importante: la sua compagna ha avuto esperienze passate poco soddisfacenti, e con lei invece ha scoperto una dimensione intima e autentica, che le ha permesso di sentirsi finalmente appagata e realizzata. Questo dovrebbe rappresentare un motivo di rassicurazione, e razionalmente credo che lei ne sia consapevole. Tuttavia, quando si tratta di gelosia retroattiva, le emozioni non seguono sempre la logica. Ciò che spesso accade è che la mente inizia a focalizzarsi su immagini o pensieri legati al passato del partner e questi pensieri, anche se non corrispondono a una minaccia reale, iniziano a generare ansia, fastidio, tristezza o insicurezza. È come se, in un angolo della mente, si attivasse la paura di non essere abbastanza o il timore che quel passato possa in qualche modo sminuire ciò che si sta costruendo nel presente. L’orientamento cognitivo-comportamentale ci insegna che questi pensieri sono il frutto di schemi e credenze che spesso affondano le radici nelle nostre insicurezze o in aspettative molto rigide che possiamo avere su noi stessi e sulle relazioni. La buona notizia è che si possono affrontare. Il primo passo è proprio riconoscere che ciò che sta provando non è un segnale che qualcosa non va nella sua relazione, ma un fenomeno interno, una sorta di rumore di fondo generato dall’ansia o dal bisogno di controllo. Imparare a osservare questi pensieri senza alimentarli, senza cercare di combatterli o di confutarli continuamente, ma lasciandoli scorrere come nuvole nel cielo, può essere un passo utile. Lavorare sulla consapevolezza delle emozioni e sull’autostima aiuta poi a ridurre l’impatto che queste immagini o ricordi costruiti dalla mente possono avere su di lei. Lei dimostra già una grande risorsa: la volontà di non lasciarsi sopraffare e di capire come affrontare la situazione. Questo è un ottimo punto di partenza. Se dovesse accorgersi che questi pensieri diventano sempre più invasivi o fonte di malessere significativo, consideri l’idea di rivolgersi a un terapeuta cognitivo-comportamentale. Un percorso mirato potrebbe aiutarla a sviluppare strategie concrete per gestire queste emozioni e vivere più serenamente la sua relazione. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, è normale provare gelosia...è un'emozione, e come tutte le emozioni non sono né positive né negative. Detto questo, quando però ce n'è troppa spesso provoca malessere, disagio, rimuginio continuo, come quello che ha descritto lei. Le cause possono essere diverse: insicurezza, bassa autostima, paura dell'abbandono. Provi a scavare più in profondità per capire cosa dice di lei questa gelosia e, se sente la necessità, chieda consulto ad uno psicologo o psicologa.
Buongiorno,
la ringrazio per aver scritto con tanta onestà e per la fiducia che mostra nel voler riflettere su qualcosa di così personale. Le sue parole fanno emergere chiaramente che è coinvolto in una relazione importante, intensa, in cui sente di vivere qualcosa di profondo, anche sul piano dell’intimità. E proprio per questo, è comprensibile che alcune emozioni, come la gelosia retroattiva, possano sorprendere e fare male, anche quando razionalmente non sembrano avere motivo di esistere.
Lei stesso dice una cosa molto vera: “non mi era mai successo prima”. Questo ci dice che forse non è un tratto del suo carattere, ma una reazione che nasce proprio dalla specificità di questa relazione. Quando ci troviamo davanti a una persona che ci tocca in profondità, che ci fa sentire davvero “a casa” o davvero visti, può emergere anche una paura nascosta di perdere tutto questo, o di non essere abbastanza. In altre parole: più qualcosa ci importa, più il nostro sistema emotivo si attiva per “difenderla”, anche in modi poco razionali.
La gelosia retroattiva, in particolare, ha a che fare con il bisogno di esclusività assoluta, spesso legato all'immaginario o al confronto con scenari passati della persona amata. Anche se la sua compagna le ha sempre trasmesso sicurezza e gratitudine, la mente può costruire fantasie o interrogativi che fanno nascere un senso di minaccia. Ma ciò che lei prova non significa che non si fidi di lei o che ci sia qualcosa di “sbagliato” in lei: significa piuttosto che c’è una parte di sé che ha bisogno di sentirsi rassicurata, riconosciuta, e forse anche un po’ protetta.
È importante sottolineare che lei ha già fatto un passo fondamentale: non sta agendo la sua gelosia contro la partner, ma la sta osservando, interrogandosi su di essa, e cercando aiuto per gestirla prima che possa diventare un problema. Questo è un segno di maturità emotiva e responsabilità.
Può essere molto utile, se sente che questa emozione continua a creare sofferenza, approfondirla in uno spazio terapeutico. Un percorso psicologico non serve solo “quando si sta male”, ma anche quando si vuole proteggere ciò che si ama, evitando che piccole crepe diventino fratture.
In fondo, lei ha già tutte le risposte davanti: una partner che lo sceglie, che si sente finalmente libera e pienamente donna accanto a lui, una relazione che funziona. Ora si tratta solo di lavorare su quel senso di insicurezza che non ha a che fare con lei, ma con come, forse, si sente lei dentro quando immagina di non essere unico nel suo ruolo.
Eppure, da quel che scrive, lei è davvero unico per la sua compagna.
Forse può iniziare a crederci un po’ di più anche lei.
Resto a disposizione se vuole parlarne ancora.
Un caro saluto.
Dott. Tommaso Thibault
la ringrazio per aver scritto con tanta onestà e per la fiducia che mostra nel voler riflettere su qualcosa di così personale. Le sue parole fanno emergere chiaramente che è coinvolto in una relazione importante, intensa, in cui sente di vivere qualcosa di profondo, anche sul piano dell’intimità. E proprio per questo, è comprensibile che alcune emozioni, come la gelosia retroattiva, possano sorprendere e fare male, anche quando razionalmente non sembrano avere motivo di esistere.
Lei stesso dice una cosa molto vera: “non mi era mai successo prima”. Questo ci dice che forse non è un tratto del suo carattere, ma una reazione che nasce proprio dalla specificità di questa relazione. Quando ci troviamo davanti a una persona che ci tocca in profondità, che ci fa sentire davvero “a casa” o davvero visti, può emergere anche una paura nascosta di perdere tutto questo, o di non essere abbastanza. In altre parole: più qualcosa ci importa, più il nostro sistema emotivo si attiva per “difenderla”, anche in modi poco razionali.
La gelosia retroattiva, in particolare, ha a che fare con il bisogno di esclusività assoluta, spesso legato all'immaginario o al confronto con scenari passati della persona amata. Anche se la sua compagna le ha sempre trasmesso sicurezza e gratitudine, la mente può costruire fantasie o interrogativi che fanno nascere un senso di minaccia. Ma ciò che lei prova non significa che non si fidi di lei o che ci sia qualcosa di “sbagliato” in lei: significa piuttosto che c’è una parte di sé che ha bisogno di sentirsi rassicurata, riconosciuta, e forse anche un po’ protetta.
È importante sottolineare che lei ha già fatto un passo fondamentale: non sta agendo la sua gelosia contro la partner, ma la sta osservando, interrogandosi su di essa, e cercando aiuto per gestirla prima che possa diventare un problema. Questo è un segno di maturità emotiva e responsabilità.
Può essere molto utile, se sente che questa emozione continua a creare sofferenza, approfondirla in uno spazio terapeutico. Un percorso psicologico non serve solo “quando si sta male”, ma anche quando si vuole proteggere ciò che si ama, evitando che piccole crepe diventino fratture.
In fondo, lei ha già tutte le risposte davanti: una partner che lo sceglie, che si sente finalmente libera e pienamente donna accanto a lui, una relazione che funziona. Ora si tratta solo di lavorare su quel senso di insicurezza che non ha a che fare con lei, ma con come, forse, si sente lei dentro quando immagina di non essere unico nel suo ruolo.
Eppure, da quel che scrive, lei è davvero unico per la sua compagna.
Forse può iniziare a crederci un po’ di più anche lei.
Resto a disposizione se vuole parlarne ancora.
Un caro saluto.
Dott. Tommaso Thibault
Buonasera,
Da dove deriva la sua gelosia?
Lei si sente soddisfatto dei rapporti che ha con la sua compagna?
E se non fosse geloso degli ex della sua compagna ma avesse dubbi su aspetti di sé? Forse sono aspetti legati alle sue relazioni precedenti?
Per rispondere alla sua domanda è necessario capire come lei vive la sua relazione attuale e che idea ha della sua compagna. Inoltre, vanno analizzate le emozioni correlate. Potrebbe anche essere paura di non performare sessualmente come suo solito e quindi non essere "all'altezza" della sua compagna.
Le ipotesi sono molteplici ma è necessario conoscere bene la sua storia per individuare la strada più giusta per rispondere al suo dubbio.
Resto in attesa di ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Da dove deriva la sua gelosia?
Lei si sente soddisfatto dei rapporti che ha con la sua compagna?
E se non fosse geloso degli ex della sua compagna ma avesse dubbi su aspetti di sé? Forse sono aspetti legati alle sue relazioni precedenti?
Per rispondere alla sua domanda è necessario capire come lei vive la sua relazione attuale e che idea ha della sua compagna. Inoltre, vanno analizzate le emozioni correlate. Potrebbe anche essere paura di non performare sessualmente come suo solito e quindi non essere "all'altezza" della sua compagna.
Le ipotesi sono molteplici ma è necessario conoscere bene la sua storia per individuare la strada più giusta per rispondere al suo dubbio.
Resto in attesa di ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Buonasera,
la ringrazio per la sincerità con la quale ha condiviso pensieri così personali. Dalle sue parole emerge una forte connessione con la sua compagna, un legame che sembra ricco, appagante, e nel quale lei si sente profondamente coinvolto.
Quando, in una nuova relazione, sentiamo di avere qualcosa di bello e importante tra le mani, può capitare che emergano paure più profonde: il passato dell’altro/a può diventare il simbolo di qualcosa che ci sfugge, che non possiamo controllare, o che tocca il nostro senso di valore personale. Non è raro, in questi casi, che la mente cerchi di “comprendere” o “controllare” ciò che è già stato, anche se razionalmente sappiamo che non dovrebbe minacciarci. A volte ciò potrebbero portare con sé il desiderio implicito di proteggere il legame o di sentirsi pienamente visti e riconosciuti all’interno di esso. Lei dice di stare molto bene con la sua compagna, e questa è una base preziosa. Forse potrebbe essere utile partire con il domandarsi: quali sensazioni e vissuti attiva, in me, questo passato? Cosa ad oggi desidero sentirmi dire o confermare per stare più tranquillo?
Le sue emozioni meritano spazio e ascolto, senza giudizio. Il fatto che lei ne parli già con consapevolezza e voglia comprenderle è un passo importante. Se dovesse sentire che questo vissuto persiste o inizia a condizionare la qualità della relazione, confrontarsi con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare questi temi con maggiore profondità e in sicurezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Moriggi Beatrice
la ringrazio per la sincerità con la quale ha condiviso pensieri così personali. Dalle sue parole emerge una forte connessione con la sua compagna, un legame che sembra ricco, appagante, e nel quale lei si sente profondamente coinvolto.
Quando, in una nuova relazione, sentiamo di avere qualcosa di bello e importante tra le mani, può capitare che emergano paure più profonde: il passato dell’altro/a può diventare il simbolo di qualcosa che ci sfugge, che non possiamo controllare, o che tocca il nostro senso di valore personale. Non è raro, in questi casi, che la mente cerchi di “comprendere” o “controllare” ciò che è già stato, anche se razionalmente sappiamo che non dovrebbe minacciarci. A volte ciò potrebbero portare con sé il desiderio implicito di proteggere il legame o di sentirsi pienamente visti e riconosciuti all’interno di esso. Lei dice di stare molto bene con la sua compagna, e questa è una base preziosa. Forse potrebbe essere utile partire con il domandarsi: quali sensazioni e vissuti attiva, in me, questo passato? Cosa ad oggi desidero sentirmi dire o confermare per stare più tranquillo?
Le sue emozioni meritano spazio e ascolto, senza giudizio. Il fatto che lei ne parli già con consapevolezza e voglia comprenderle è un passo importante. Se dovesse sentire che questo vissuto persiste o inizia a condizionare la qualità della relazione, confrontarsi con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare questi temi con maggiore profondità e in sicurezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Moriggi Beatrice
Buonasera, intanto spero che la sua relazione stia procedendo al meglio. Quello che scrive può accadere, nonostante le rassicurazioni da parte della sua compagna riguardo alle storie precedenti che non calmano la sua gelosia. Talvolta è difficile immaginare la vita del proprio partner senza di noi, questo apre a tanti interrogativi sul "prima di noi" e sui pensieri e le emozioni che questo genera. Dott.ssa Francesca Stanca
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