
Dott.ssa
Marina Taralli
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Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
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20 recensioni
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Colloquio psicologico (descrizione) • 90 €
Psicoterapia breve strategica • Da 80 €
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Consulenza online • 80 €
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Esperienze
Su di me
Sono psicologo-Psicoterapeuta e ricercatore ufficiale del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, diretto dal Prof. Giorgio Nardone, dal 2001.
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Formazione
- Specializzata in Psicoterapia Breve Strategica presso la Scuola di Arezzo diretta dal prof. Giorgio Nardone
- Specializzazione in Psicoterapia ipnotica Ericksoniana presso l’A.M.I.S.I. di Milano nel 1996
- Università degli Studi di Padova anno 1990
Specializzazioni
- Psicoterapia
- Ipnoterapia
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Spagnolo
Prestazioni e prezzi
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Via Gaspare Aselli 5, Milano
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Studio di Psicoterapia della Dott.ssa Marina Taralli
Terapia Breve Strategica (Nardone Model's). Tempo della seduta 45 minuti
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Studio di Psicoterapia della Dott.ssa Marina Taralli
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20 recensioni
Punteggio generale
Fabio
Professionista cortese e puntuale. Disponibilità nell’ascolto del problema, lasciando molto spazio al paziente di esprimere il proprio disagio/problema.
Paziente
Il servizio che ho ricevuto è stato professionale. Mi sono trovata subito a mio agio e sono molto soddisfatta.
A. B.
Ottima professionista sempre in grado di mettersi nei panni di chi ha di fronte.
Vi aiuterà a raggiungere i vostri obiettivi.
Marco
Una professionista preparata, sempre disponibile ed attenta alle richieste e pronta ad ascoltare.
Capace di mettere a suo agio subito la persona ed accompagnarla nel percorso di cui necessità con professionalità ed esperienza.
Paola
La dottoressa Marina Taralli è una professionista puntuale e generosa. Durante le sedute ho sempre trovato non solo attenzione e competenza professionale, ma anche umanità ed empatia, per le quali la ringrazio.
CC
La psicoterapia breve strategica che la Dottoressa Taralli propone è efficace e puntuale ad entrare nel vivo delle problematiche che si stanno attraversando, puntando a risolverle.
E.F.
Professionista attenta e competente. Ho apprezzato e continuo ad apprezzare molto la sua gentilezza, la sua empatia e la sua disponibilità. Decisamente risolutiva rispetto a situazioni che mi trascinavo da troppo tempo.
VM
Consiglio la dottoressa Taralli. Professionale, preparata e capace di far sentire il paziente a proprio agio e in mani sicure. Tra le tante cose che ho apprezzato vi e' la passione per il suo lavoro, la sua disponibilita' in ogni momento di bisogno e il fatto che le sedute non siano moncate allo scadere di un certo limite temporale (come molti altri suoi colleghi fanno) ma siano condotte a termine seguendo anche le esigenze del paziente. Per me la dottoressa Taralli e' un punto di riferimento.
Selin Kaya
Subito dalla prima seduta mi sono trovata a mio agio, ogni seduta finisce quando finisce l’argomento la durata della seduta non è mai è stata un problema. Dottoressa da dei suggerimenti e esercizi mirati da fare per poter superare il tuo problema. Una persona dolce.
R.A.
Persona gentile e particolarmente disponibile, sempre puntuale e attenta alle esigenze dei pazienti.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
FETICISMO, SOTTOMISSIONE E DISTURBO OSSESSIVO. A CHI DEVO RIVOLGERMI?
Salve, cerco di essere il piú breve possibile.
Ho 30 anni e soffro da sempre di feticismo dei piedi e desiderio di sottomissione alle donne, cosa che non mi ha mai permesso di avere un rapporto sessuale, non provando eccitazione con i metodi diciamo cosí tradizionali.
Oltre a ciò, si aggiunge il disturbo ossessivo compulsivo, che mi ha sempre fatto nascere paure e pensieri assolutamente irrazionali, illogichi e appunto ossessivi, con diversi alti e bassi.
Quasi un anno fa ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia, tramite ipnosi vigile regressiva.
Ho fatto oramai centinaia di sedute, ho avuto molti e importanti miglioramenti sotto il lato sessuale, inziando a provare interesse e piacere verso le zone erogene tradizionali e riuscendo finalmente ad avere il mio primo rapporto sessuale circa 1 mese fa, seppur con l'aiuto del viagra, senza raggiungere l'orgasmo e con molte difficoltà dovute all'assoluta inesperienza.
A volte però tornano fuori i pensieri di feticismo, sottomissione, eccetera, soprattutto quando si scatena il DOC, che con i miei pensieri, paure e convinzioni irrazionali mi butta giú, mi toglie la serenità, e quando sono giú e infelice ecco che il pensiero torna ai piedi, alla sottomissione.
DOC che magari mi blocca anche da un momento all'altro anche senza finire sul feticismo, prima magari della possibilità di un rapporto sessuale, sono sereno, sicuro, ecco che arriva il pensiero o la paura irrazionale ed ecco che scompare tutto, serenità, sicurezza, eccitazione...
E DOC che chiaramente influisce anche in tutti gli altri ambiti della mia vita.
Purtroppo se la psicoterapia che ho intrapeso ha dato ottimi frutti sul discorso sessuale, non posso dire lo stesso per quanto riguarda il DOC, che sembra quasi non essere migliorato per niente.
La mia domanda è, a chi posso rivolgermi per risolvere i miei problemi sessuali, che comunque esistono ancora seppur migliorati, e contemporaneamente per risolvere il disturbo ossessivo? Ho cercato molto ma non ho trovato nessuno specializzato in entrambi i campi.
E a quale tipologia di terapia devo affidarmi (congitivo-comportamentale, breve strategica, ecc...)?
Grazie.
Gentilissimo utente di Mio dottore, grazie per la sua domanda. Quando è presente un disturbo ossessivo -complulsivo è necessario prima intervenire su di esso fino alla sua totale estinzione in quanto, essendo un disturbo dominante, finché presente, influisce anche sulle altre funzioni, in questo caso la sfera sessuale. Le consiglio la Terapia Breve Strategica del Prof. Nardone, considerata la più efficiente per questo tipo di disturbi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Marina Taralli

E ci risiamo.
Mai cantare vittoria con un disturbo mentale. Proprio ieri sono stato dallo psichiatra che mi sta seguendo, per un follow up ; mi sembrava sinceramente di stare meglio, dopo quattro mesi di sertralina, almeno sul piano dell'ansia, che è scesa rispetto alle prime settimane di terapia, in cui è prevedibile una fase di assestamento. È vero che l'umore tende ancora verso il basso, perché iniziativa, determinazione nel decidere e voglia di fare non hanno visto passi avanti, ma da un mesetto circa riuscivo a lasciar passare i pensieri intrusivi (ad esempio quello, angosciante, di temere di non riconoscere più come reali le cose intorno a me, ma di interpretarle come minacciose, e quindi di soffrire di deliri di riferimento...) senza dar loro peso eccessivo. E invece, oggi mi sembra di essere tornato alle prime settimane in cui assumevo il farmaco: da stamane provo una tristezza che non so a quale causa attribuire, e soprattutto un sentimento di paura che mi serra il petto e lo schiaccia come un macigno. Ero sicuro che certi tormenti fossero passati e che grazie alla copertura farmacologica e alla tcc non avrei avuto piu motivo di preoccuparmene, per cui non mi spiego il loro così improvvido ritorno... Tento di razionalizzare, dicendomi che non c'è in vista alcun pericolo che giustifichi questo mio sentirmi impaurito, ma i miei ragionamenti non bastano a fugare queste nuvole... Mi rammarico soprattutto che mi stia sentendo di nuovo male adesso, invece che prima di andare dallo psichiatra, perché sicuramente gli avrei parlato di questa ricaduta, che pare mettere in discussione l'efficacia terapeutica del farmaco attualmente in uso. Farmaco che appena sei anni fa, a queste dosi, mi guarì, mentre ora sembra aver perso potere curativo su di me, oltre a procurarmi effetti collaterali ben più pesanti. Cosa si fa in casi del genere? Il medico mi ha detto di andare avanti al dosaggip attuale fino al prossimo consulto, previsto a fine marzo; ma se una terapia non mi fa ritrovare la serenità di cui ho bisogno, come mi comporto? Ho inoltre letto in internet che in alcune forme depressive il malato sviluppa un delirio congruo allumore e crede di udire voci che gli comandano di farla finita... E se cadessi anche in questa trappola? Il solo pensiero di poter nuocere a me stesso mi fa soffrire molto, mentre fino a pochi giorni fa mi illudevo di esser diventato capace di non farmene allarmare, perché, appunto, nient'altro che un pensiero...
Gent.mo utente, per quanto gli psicofarmaci in alcuni momenti siano delle valide stampelle, in quanto diminuiscono le componenti fisiologiche della paura, non possono modificare la rigidità del pensiero che mantiene le ossessioni, per il quale è necessario un lavoro psicoterapico. Mi sembra di capire che lei abbia già scelto una terapia cognitivo-comportamentale, le consiglio di affrontare la ricaduta, con il suo terapeuta evitando le dannose ricerche in internet, che possono solo spaventarla di più. Le ricadute fanno parte del percorso, sono quel passo indietro che ci può dare lo slancio per fare un balzo in avanti.
Buona serata. Dott.ssa Marina Taralli

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- Specializzazione in Psicoterapia ipnotica Ericksoniana presso l’A.M.I.S.I. di Milano nel 1996
- Università degli Studi di Padova anno 1990
Specializzazioni
- Psicoterapia
- Ipnoterapia
Tirocini
- Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto
- Istituto Moresco - Istituto per minori di Don Orione (Bogliasco (GE)
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Spagnolo
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