Buonasera sarò breve. Mi sono cominciati gli attacchi di panico tipo uno mese e mezzo fa. Il mio dot

18 risposte
Buonasera sarò breve. Mi sono cominciati gli attacchi di panico tipo uno mese e mezzo fa. Il mio dottore mi ha prescritto il citalogram e lo xanax. Ho cominciato con metà di entrambi al mattino,metà xanax dopo pranzo e uno xanax intero dopo cena. Dopo 10 giorni ho cominciato con il citalogram intera la mattina,dopo pranzo invece metà xanax e dopo cena uno xanax intero. Il problema è che nonostante tutto mi sono ricominciati gli attacchi di panico, uno stanotte x esempio è durato poco però ho cominciato a sudare e avevo la tachicardia. Cosa devo fare ? Anche adesso ho paura il 23 ho di nuovo il controllo dal dottore.
Buonasera, la cura farmacologica dovrebbe essere accompagnata da dei colloqui psicologici per trovare delle strategie per fronteggiare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti

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Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa impattare sulla sua vita quotidiana. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia più efficace sia costituita da farmaco più psicoterapia dunque Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
capisco che a fronte di una terapia farmacologica, lei si interroghi sulla presenza dei sintomi, ma non deve assolutamente perdere la speranza e la pazienza di continuare e, se ancora non ha tenuto conto dei significati di ciò che le accade, occorre iniziare a riflettere su questo. E' importante che lei comprenda le motivazioni dell'attacco e dei suoi sintomi, per cui,le consiglio di ragionare con il suo medico e cercare uno psicoterapeuta di fiducia per intraprendere un percorso di senso a ciò che le accade. La saluto cordialmente Dott.ssa Mirella Pepi
Buonasera, sicuramente il primo passo è confrontarsi con il medico che la ha in cura, però per esperienza clinica mi sento di suggerirle un percorso di psicoterapia per comprendere le cause del suo malessere. Quindi non solo tamponare il sintomo ma anche ascoltarlo.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera, concordo con i colleghi, solitamente la cura farmacologica per gli attacchi di panico è affiancata a un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere la causa dell'insorgere del sintomo. Un caro saluto
Buonasera e grazie per la sua condivisione.
Concordo con i miei colleghi, affianchi pure il farmaco ad un sostegno psicologico. E lo faccia con una certa tempestività. Il farmaco può aiutare ma non agisce sulla causa e dunque iniziare un percorso le farà la differenza.
Scrivendo ha già fatto un primo passo coraggioso, vada avanti.
Se ha bisogno ci sono.
Un caro saluto.
Raffaella
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Gentilissima, grazie per aver condiviso il suo malessere, è già un passo avanti per poterlo affrontare. Le consiglierei di affiancare la cura farmacologica a un percorso di psicoterapia che la aiuti a capire le cause della sua sofferenza e quali pensieri, rigidi e disfunzionali, la alimentano e le impediscono di vivere uno stato di benessere. Tenga anche in considerazione che può affiancare a quanto indicato anche l'uso di tecniche di rilassamento per riuscire pian piano a controllare la sua ansia, ridurre lo stress e imparare a gestire gli attacchi di panico. La combinazione delle diverse forme di aiuto potrà permetterle di affrontare il suo malessere e di avvicinarsi al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Buonasera. Ritengo sia molto importante affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia con uno/a psicoterapeuta, al fine di lavorare sulla consapevolezza di sé e poter utilizzare le proprie risorse per affrontare a 360 gradi le difficoltà che sta vivendo e che descrive. Ritengo inoltre che sia opportuno confrontarsi direttamente con il medico che le ha prescritto il farmaco in merito agli effetti che riferisce, e più precisamente, nel caso in cui la terapia che sta seguendo l'abbia prescritta il suo medico di base, di confrontarsi anche con uno/a psichiatra in quanto medico specialista nel campo. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, La psicoterapia cognitivo comportamentele la può aiutare a comprendere e gestire i meccanismi alla base dell'attacco di panico.
Su questa piattaforma MioDottore trova diversi professionisti che offrono il primo colloquio gratuito così da poter avere maggiori informazion
Resto disponibile
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
Buongiorno, mi dispiace per il malessere che sta vivendo. Le consiglio d'iniziare un percorso psicologico per scoprire la causa di questo suo stato d'ansia. I farmaci curano i sintomi, non la causa, per questo è importante associare alla terapia farmacologica una terapia psicologica. Grazie a questa potrà lavorare su se stesso, imparare tecniche di respirazione utili ad abbassare la sintomatologia e ritrovare quelle strategie e risorse personali per ricominciare a vivere le situazioni e la sua vita in modo funzionale.
Resto a disposizione, mi può contattare quando vuole. Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buonasera gentile utente, le consiglio di iniziare un percorso psicologico per indagare la causa degli attacchi di panico. Una terapia farmacologica deve essere sempre affiancata ad un percorso psicologico! Sono a disposizione anche online, le auguro una buona serata, dottoressa Nibbioli.
Buonasera, cerchi di affiancare la cura farmacologica ad un buon per l corso di psicoterapia.
La psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale le permetterà di acquisire strumenti per gestire tali sensazioni che oggi molto probabilmente hanno un impatto negativo sulla sua vita.
Resto a disposizione.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile utente di mio dottore,

per gli attacchi di panico è importantissimo sia il supporto farmacologico che quello psicoterapico. Il primo per poter tamponare ad una sintomatologia ansiosa troppo forte, che limita la vita nel quotidiano, mentre la seconda per approfondire gli aspetti della sua vita che in qualche modo hanno nel tempo potuto far emergere questo malessere. La psicoterapia le consentirà di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Contatti quanto prima uno specialista della sua zona. Nella speranza di aver potuto orientare la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno gentile Utente, capisco la sua sofferenza e mi spiace per il periodo difficile he sta passando.
Gli attacchi di panico non sono, in realtà, il problema, ma sono si segnale di un problema che sta sotto e che per mille e una ragione non viene affrontato in modo risolutivo.
La terapia farmacologica, sebbene sia un valido supporto, da sola potrebbe non essere risolutiva poiché lascia intatte le cause che l'hanno portata a sviluppare questo disturbo.
Le suggerirei di prendersi cura di sè anche dal punto di vista emotivo iniziando un percorso psicologico ad integrazione della terapia che le ha prescritto il suo medico.
Resto a sua disposizione per qualsiasi approfondimento.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buongiorno la ringrazio per la condivisione e la sua ricerca di supporto. Ritengo appropriata una integrazione delle due metodiche ovvero il supporto psicofarmacologico e con lo psicoterapeuta.
Per gli attacchi di panico, le ricerche hanno mostrato questo. In questi casi gli psicofarmaci contribuiscono ad attenuare i sintomi critici di cui soffre la persona, cosicché poi questa diviene maggiormente capace di entrare in relazione e di lavorare in psicoterapia sugli eventi stimolo che provocano il malessere. Qualora volesse applicare delle strategie trasversali alla terapia farmacologia mi rendo disponibile, cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara.
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I disturbi d'ansia dovrebbero essere trattati con farmaci solo nelle situazioni di emergenza. E' fondamentale richiedere una valutazione psicodiagnostica e valutare un piano psicoterapeutico. Importante sapere che le benzodiazepine oltre a creare rapidamente dipendenza, non aiutano sicuramente a sviluppare risorse alternative ai farmaci per affrontare i disturbi di ansia.
Le suggerisco l'ascolto del Podcast LE STANZE DELLA PAURA, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari. Troverà informazioni, approfondimenti e strumenti di auto aiuto per ridurre il livello di ansia.
Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile utente, mi dispiace molto per il disagio che sta vivendo. Il mio suggerimento è quello di abbinare al percorso farmacologico anche un percorso di psicoterapia per comprendere le cause del suo malessere e per trovare delle strategie utili e funzionali per fronteggiare la situazione. Rimango a disposizione. Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Buongiorno, come lei ha potuto constatare i farmaci non sono sufficienti a superare il problema. Occorre andare alle cause e lavorare sul suo modo di percepire e sentire ciò che la circonda. Perciò è necessario abbinare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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