Buonasera. Questa è la seconda volta che cerco consiglio su questo sito, è da qualche giorno che ci

21 risposte
Buonasera. Questa è la seconda volta che cerco consiglio su questo sito, è da qualche giorno che ci penso e credo che possa essermi utile quantomeno nel parlarne con qualcuno. Vengo da una relazione molto complessa, lui geloso patologico, che negli ultimi mesi trovava qualsiasi scusa plausibile per trattarmi male e sminuirmi. Piangevo ogni giorno, cominciando a credere che tutto ciò che dicesse di me non fosse altro che la verità. Abbiamo sperimentato episodi di violenza da ambedue le parti, ci terrei ad aggiungere per avere un quadro completo della situazione.
Circa un mese fa ci lasciamo, stranamente per la prima volta dopo due anni era lui a pregarmi di tornare insieme, perché senza di me non era nulla, mi amava, aveva sbagliato... Ci ho creduto, perché purtroppo o per fortuna lo amo da impazzire. Torniamo insieme e lui sembra essere ritornato quello di prima. O meglio, lo è per certo. Non litighiamo quasi mai se non per banali sciocchezze, non mi insulta né sminuisce più. Sembra essere ritornato quello di un tempo. Il problema ora è un altro... Credo si siano invertiti i ruoli. Adesso sono io quella che fa di una briciola una questione di Stato, si arrabbia ed urla come una pazza, cerca di insultarlo senza motivo... E a volte senza successo perché non è da me. Non mi sento più me stessa, che diavolo è successo? Invece di essere felice del suo cambiamento mi accorgo di essere cambiata io. Sono esattamente ciò che era lui mesi fa. Perché questo? Io lo amo, tantissimo, e in alcuni momenti di lucidità penso che non se lo meriti, perché ci siamo sempre voluti bene e nonostante tutto e tutti i suoi atteggiamenti passati abbiamo sempre fatto l'impossibile per stare assieme. Da cosa scaturisce questo mio radicale cambiamento? Ho paura di non uscirne. A volte sembra quasi che mi diverta nel vederlo soffrire delle mie parole. A volte gli rido in faccia, come se nulla fosse. Esattamente come faceva lui con me. Se ci ripenso mi sento orribile e sbagliata. Ho bisogno di aiuto, non posso fargli quello che lui ha fatto a me. Non se ne esce più. Io ho sofferto, so bene cosa vuol dire sentirsi sbagliati e sotto processo tutti i giorni, come se ti mancasse l'aria.
Giusto per info, io ho 22 anni, lui 27. Grazie in largo anticipo per qualsiasi risposta.
Salve, mi spiace per il disagio espresso e per la situazione manifestata. Credo che intraprendere un percorso di terapia possa esserle d'aiuto per cercare origini e fattori di mantenimento dei sintomi da lei riportati. Soprattutto ciò potrebbe aiutarla a capire i cambiamenti avvenuti dentro di lei e trovare le risposte alle domande che pone.
Cordialmente, dott. FDL

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Gentile ragazza,
parlando della relazione con il suo fidanzato, la descrive come complessa. Sembra che "trattare male" e "sminuire" siano due aspetti che hanno organizzato il vostro rapporto fino ad ora, al punto che adesso si sono invertite le parti. Forse è utile per lei, che sta rendendosi conto delle criticità di questa relazione, provare a capire, con chiavi di lettura diverse, i motivi che la spingono a rimanere con lui (dice di amarlo tantissimo, da cosa è attratta?) e se vuole, a riflettere se potete/volete o riuscite a costruire un modo diverso di stare insieme. Per questo, il confronto con uno psicologo può essere utile. Un cordiale saluto
Gentile Utente,
la rabbia e la violenza sono tentativi di comunicare, un "andare verso", che nella vostra coppia non riesce ancora ad esprimersi in altri modi. Alla base di tutto sembra ci sia un'elevata sensibilità da parte di entrambi che fa da miccia agli scontri, dove alternativamente vestite entrambi i panni ora della vittima, ora del carnefice. E' una dinamica complessa che meriterebbe la giusta attenzione per essere approfondita, e per questo la incoraggio a rivolgere queste domande in un consulto psicologico. Sarà in quell'occasione che sarà possibile esplorare cosa generi una rabbia cosi' calda che sembra cercare necessariamente qualcuno di sbagliato all'interno della coppia. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera,
può capitare che alcune relazioni possano diventare distruttive, nonostante l'intenzione, proprio perchè si instaurano dei "giochi di ruolo" tra chi fa la vittima e il persecutore. Questi ruoli si attivano quando si entra in conflitto e possono scambiarsi all'infinito. Quindi diventa importante capire come affrontare e gestire il conflitto, partendo dalla conoscenza di se stessi, della coppia e delle forme di comunicazione. Il consiglio che posso dare alla coppia è una terapia di coppia. Se invece è interessata a capire come mai è lei , adesso, ad assumere un ruolo diverso e a comportarsi in maniera diversa, le consiglio una terapia personale.C'è qualcosa che le fa scattare questo atteggiamento che non riconosce. Questo va ricercato e compreso. Spero di essere stata d'aiuto, se vuole approfondire non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Chiara Pavia
Buonasera, senz'altro racconta una situazione molto delicata per la quale immagino un profondo stato di sofferenza da parte sua. Le nuove reazioni che ha descritto (nonché nuovi stati d'animo) le stanno comunicando preziose informazioni su quello che desidera per sé stessa in questo momento. La invito a contattare uno psicologo affinché il "parlarne con qualcuno" possa essere concretizzato in aiuto effettivo ed utile al suo benessere. Rimano a disposizione, un saluto
Salve, purtroppo a volte si entra in giochi relazionali complessi e malsani nei quali si rimane imprigionati. Le consiglio di contattare una psicoterapeuta, che le permetta di comprendere le dinamiche sottostanti questo rapporto e la aiuti ad uscire da questo circuito non positivo, per trovare un modo più sereno di vivere il suo rapporto con il partener. E' molto giovane e ritengo importante che già ora lei abbia la possibilità di sperimentare la relazione affettiva nei suoi aspetti migliori, come crescita e condivisione.
In bocca al lupo, un abbraccio
dott. ssa Chiara Barlini
Gentile utente,
ho letto la sua domanda in merito alla situazione che vive con il suo ragazzo. Sicuramente vivere l'intimità di coppia non è facile, poiché ciascuno porta con sé un bagaglio di esperienze personali, familiari e sociali negative, ove si sono vissute dell'esperienze dolorose che hanno lasciato delle ferite. Nella vostra relazione, involontariamente, vi siete feriti. In questa dinamica mi sembra di capire che lei involontariamente sta mettendo in atto una dinamica di vendetta "ora tocca a te provare ciò che mi hai fatto provare!". Non è sempre consapevole l'atteggiamento di vendetta. Evidentemente una parte di te ha scelto di far sperimentare a lui ciò che hai vissuto lei in precedenza. Questa dinamica è pericolosa non soltanto perché la storia potrebbe finire, ma anche per il male e le ferite che ancora perpetuate tra di voi. E' necessario, se lo ama, interrompere questo circolo vizioso, e perdonarlo. E' necessario che possa esaminare veramente la personalità del suo compagno per capire se è veramente la persona giusta per lei o è solo un'esperienza che le ha permesso di crescere. Se ha una possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, sarebbe opportuno, e la aiuterà a guarire su alcuni aspetti della sua vita e poter comprendere su "cosa è meglio per lei".
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Buongiorno,
vista la complessità della situazione credo che ci sia la necessità di un approfondimento terapeutico individuale e/o di coppia. Siete entrambi molto giovani e ritengo sia fondamentale sciogliere dei nodi problematici che non vi stanno permettendo di godere appieno della vostra relazione, ne beneficerete per tutta la vita anche aldilà della vostra relazione.
Detto questo provo a formulare delle ipotesi per cui in questo momento sia diventata lei quella giudicante e aggressiva: ha degli aspetti reattivi e rabbiosi che potrebbero non essere stati sufficientemente elaborati? Inconsapevolmente potrebbe ancora non fidarsi e quindi aver bisogno di "mettere alla prova il suo fidanzato"?
Cordialmente
Dott.ssa Arianna Sala
Cernusco sul Naviglio
Gentile utente, il suo racconto mi colpisce molto, specialmente quando parla di violenza da entrambe le parti, dei dubbi nei confronti dei suoi stessi pensieri e di inversione delle parti che ora la fa sentire "orribile e sbagliata". Credo potrebbe essere importante per lei richiedere una consulenza psicologica che la sostenga a vedere più chiaramente sia quali sono le condizioni ambientali e personali che ora le fanno vivere questo rapporto in modo diverso, sia che cosa sia nutriente per lei in questo momento. Un caro saluto.
Buongiorno, quando nella coppia chi era nella posizione di amante passa nella posizione di ato, la relazione di amore odio si rovescia. Adesso è lei ad essere amata e lui è l'amante. Lui è nel posto dove era lei, posto nel quale si rispecchia, lei lo maltratta in quanto si è fatto bisognoso d'amore.dinamica complessa che potete sciogliere in sede di psicoterapia, meglio se individuale, perché riguarda il modo di amare di ciascuno di voi. Cordiali suti.PG
Gentile ragazza , le relazioni di coppia sono un pò uno specchio di quello che siamo noi, Cesare Pavese diceva appunto che " L'Amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma CIASCUNO DEI DUE DAVANTI A Sè". Ecco che questa dinamica di vittima e carnefice che sembra che si sia innescata tra lei e il suo ragazzo, dice molto di lei, e varrebbe la pena andarla ad indagare attraverso un percorso di terapia, perché potrebbe essere una modalità che si ripresenta in tutte le sue relazioni intime , indipendentemente dalla persona con cui sta insieme. In psicologia si parla di "coazione a ripetere", ovvero una costrizione a ripetere una modalità di comportamenti che ci portano a vivere situazioni di infelicità e sono controproducenti per il nostro benessere. Ci rifletta.
Gentile ragazza, adoperare questo sito per porre questioni che possono essere alla base di vissuti di sofferenza è certamente utile. Le relazioni di coppia come hanno affermato i miei colleghi non sono sempre semplici da gestire e possono portare emergere di diversi vissuti contrastanti. Mi spiace sentire che si definisce sbagliata in quanto non ritengo possibile che una persona possa pensare questo di sé. Credo sia invece opportuno provare a pensare e riflettere sui nostri comportamenti più o meno disfunzionali. Quello che mi viene da consigliarLe oltre a continuare tranquillamente a scriverci è prendere in considerazione l'ipotesi di iniziare un percorso di psicoterapia individuale per provare a conoscersi meglio e ricercare dentro di sé quelle risorse che le permetterebbero di meglio affrontare le situazioni che le generano contrastanti vissuti. Coraggio. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi.
In una relazione si mette non solo razionalità e sentimento, ma anche una dimensione inconsapevole più o meno ampia.
Più è ampia questa dimensione, meno la relazione è gestibile.
In questi casi possono funzionare sia la terapia individuale che di coppia.
Una relazione d'amore non può portare sofferenza in questo modo.
L'amore fa felici, almeno la maggior parte del tempo.
Sono a disposizione se vuole o volete cercare un modo più sereno di stare in intimità.
Cordialmente
M Adelaide Paolucci
Cara utente, come valutava se stessa dopo essere “sminuita” dal suo partner? Quali emozioni e con quale intensità si presentavano? Ed ora, in seguito agli episodi che racconta, come valuta se stessa? E quali emozioni prova?
Gentile utente, mi sembra si sia attivata una dinamica relazionale in cui ci sono sempre una vittima e un carnefice. Il fatto che Lei sia consapevole del "problema" è un punto di forza che sarebbe utile approfondire in un percorso psicoterapeutico. Potrebbe essere utile essere consapevole da dove arriva questa dinamica.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento, resto a disposizione.
Cordialmente.
Salve, è sano che lei voglia capire cosa sta accadendo dentro di lei perchè si sta vendicando del suo ragazzo che l ha tormentata finora. Non è sano che lei persista in questo comportamento per cui ne parli con uno psicologo, anche con videoconsulto online. L' aiuterà a fare chiarezza dentro di sè.
Buonasera, come lei ha ben delineato, e come sottolinea la recente ricerca su questo tema, spesso all'interno delle relazioni violente si crea un circolo vizioso: siamo tutti portati a rispondere alla rabbia con altra rabbia e questo non fa altro che indurre una escalation di questi comportamenti. Spesso nelle sedute descrivo la rabbia con la metafora dell'olio in un bicchiere di acqua: se lo si guarda dall'alto si vedrà solo la rabbia, ma se si gira il bicchiere ci si accorge che al di sotto si trova qualcos'altro. La rabbia e l'aggressività celano spesso altre emozioni e pensieri che hanno trovato la loro origine proprio all'interno della relazione.
C'è quindi un controsenso: da un lato si sente questa attivazione emotiva e la si veicola con la rabbia, dall'altro questa non ci permette di comunicare in maniera efficacie il nostro bisogno.
Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a capire il funzionamento di questo tipo di relazioni, eventuali emozioni e pensieri che le inducono rabbia e valutare quale comportamento è più appropriato per il suo obiettivo relazionale.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno gentile utente il malessere e la sofferenza che sta provando in questa relazione le stanno dando dei segnali molto importanti per capire cosa veramente desidera. Le suggerisco di parlarne con uno psicologo affinché possa aiutarla a fare chiarezza dentro di lei. Rimango a disposizione. Cordiali Saluti. Dott. Andrea Maldifassi
Salve, questa relazione è importante per lei per cui merita che cerchi di capire come e sé è possibile viverla senza sofferenza. Credo che sia importante e possibile rispondere alle sue domande entrando in relazione ad un professionista psicologo, che in questo modo potrà aiutarla. Credo che sia importante provare a trovare delle soluzioni autonomamente facendo delle domande online, le consiglio però, anche a fronte del fatto che è già il secondo tentativo di prendere in considerazione la possibilità di parlarne di persona con uno psicologo, sarà sicuramente un buon investimento! Sono disponibile ad approfondimenti. Intanto le auguro una buona giornata
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso con uno specialista, per capire la motivazione dietro questi atteggiamenti. Successivamente potrebbe far bene anche un colloquio presso un terapista di coppia, che vi aiuti a capire meglio le vostre esigenze affettive.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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