Buonasera ho un fratello obeso di 200/250 kg. Dentro e fuori da cliniche x obesità. Quando torna a c
23
risposte
Buonasera ho un fratello obeso di 200/250 kg. Dentro e fuori da cliniche x obesità. Quando torna a casa mangia più di prima. Soffre di depressione, di disturbi comportamentali, psichiatrici ecc.. dal 2010. Ultima spiaggia per controllare la fame ossessiva sarebbe l'ipnosi. Potrebbe essere utile? Potreste darci indicazioni? Abitiamo a Ferrara.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e l'impatto che la situazione ha sulla sua vita quotidiana. Non pratico l'ipnosi per cui non so darle un aiuto, conosco l'approccio EMDR il quale può costituire un valido aiuto in questa situazione. Ritengo fondamentale che si possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare vissuti e pensieri emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione si irrigidisca ulteriormente.
Credo che un consulto con un professionista possa anche aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un professionista possa anche aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente,
Mi dispiace per suo fratello e penso che il giusto trattamento richieda un approccio multidisciplinare che si prenda cura di tutti gli aspetti di sofferenza che suo fratello si porta. Avete un centro di salute mentale di riferimento? Sta a loro valutare, dopo aver ricostruito il quadro clinico del paziente, se l'ipnosi è adeguata o no. Valutarlo da qui, sulla base di poche informazioni, sarebbe inopportuno. Un abbraccio
Mi dispiace per suo fratello e penso che il giusto trattamento richieda un approccio multidisciplinare che si prenda cura di tutti gli aspetti di sofferenza che suo fratello si porta. Avete un centro di salute mentale di riferimento? Sta a loro valutare, dopo aver ricostruito il quadro clinico del paziente, se l'ipnosi è adeguata o no. Valutarlo da qui, sulla base di poche informazioni, sarebbe inopportuno. Un abbraccio
Salve, sono d'accordo con la Dott.ssa Miletta, dovrebbe confrontarsi con un centro di salute mentale della sua zona per avere più informazioni possibili.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, senza visitare suo fratello e approfondendo la situazione non è possibile rispondere. L'ipnosi è uno strumento, tutt'altro che "magico".
La mia idea è che bisogna prima di tutto abbassare i livelli di ansia e depressione e su questo, punterei su una terapia cognitivo-comportamentale.
Noi siamo un centro su Torino, ma organizziamo anche a domicilio e online.
dott Tealdi
La mia idea è che bisogna prima di tutto abbassare i livelli di ansia e depressione e su questo, punterei su una terapia cognitivo-comportamentale.
Noi siamo un centro su Torino, ma organizziamo anche a domicilio e online.
dott Tealdi
Prenota subito una visita online: Consulenza online
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno e grazie per aver portato alla nostra attenzione la situazione che state affrontando. Non sono un esperto di ipnosi, quindi preferirei non esprimermi al riguardo, ma posso dirle che l'obesità spesso diventa un sintmo di una sofferenza interiore molto profonda. Al di là dell'ipnosi e dell'obiettivo che essa si pone è bene esplorare il senso della sofferenza che sta alla base della depressione e dell'ansia di cui lei ci ha gentilemente parlato. Dietro ad ogni sintono si nasconde un dolore che non è stato ancora compreso nella sua misura più intima e profonda. Sarei ben felice di poter lavorare con voi, ovviamente online data la distanza, al fine di poter aiutare suo fratello ad esplorare il suo sentire ed il suo vissuto. Così da potergli concedere uno spazio tutto suo in cui ascoltarsi e sentirsi ascoltato. Un luogo in cui essere accolto per il suo essere e nella dignità della sua sofferenza. Resto a disposizione, come dicevo, per dei colloqui online. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Gentile utente, penso che l'ideale per suo fratello sia quello di essere accompagnato da più specialisti in un percorso multidisciplinare, che tenga conto anche dei periodi fuori dalle cliniche. E' improtante che venga costantemente supportato e monitorato per riuscire a superare le problematiche isiche e psicologiche, fortemente connesse. Le consiglio di rivolgersi al centro che lo ha avuto in carico l'ultima volta per maggiori informazioni. Saluti
Gentile utente, rispondere alla sua domanda senza conoscere la storia di suo di fratello è piuttosto difficile. L’ipnosi affiancata ad un approccio multidisciplinare potrebbe anche essere utile, tanto quanto un percorso di psicoterapia. Le consiglio di confrontarsi con i curanti
Cordialità
Dott.ssa Zena Ballico
Cordialità
Dott.ssa Zena Ballico
Salve, mi spiace molto per la situazione che vive lei e la sua famiglia. Le scrivo in quanto sono a conoscenza di una struttura molto famosa e funzionale che pratica l'ipnosi come strumento di risoluzione o aiuto di alcune problematiche anche psicologiche. Il quadro clinico di suo fratello sicuramente è un quadro molto complesso e delicato e penso che insieme all'ipnosi occorrerebbe sempre una psicoterapia di supporto.
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli.
Cordiali saluti
dr.ssa Bellavia
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli.
Cordiali saluti
dr.ssa Bellavia
Buonasera Gentile utente, si tratta evidentemente di una situazione incresciosa e svilente poiché nonostante i ripetuti interventi non si è giunti alla soluzione auspicata. Probabilmente, trattandosi di un disturbo del comportamento alimentare altamente complesso, come tale deve essere trattato ossia ponendo il quadro clinico all’ attenzione di più specialisti in modo da coordinare un trattamento che coniughi interventi farmacologici e psicologici. Come lei stesso nota vi sono sfumature di approccio al cibo, da parte di suo fratello, tra fuori e dentro la clinica ciò potrebbe essere indice della matrice relazionale del sintomo, in questa direzione la psicoterapia da senz’altro dei buoni risultati nell’ attivazione di comportamenti sani.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Salve, non credo si possa valutare con correttezza il disagio di suo fratello e dare risposte potrebbe essere motivo di confusione ed errore. Le consiglio di rivolgersi a un centro dove sarà possibile valutare tutte le " zone" su cui intervenire , dalla psicoterapia all'approccio medico che è assolutamente necessario . Auguri. Studio Professor Antonio Popolizio
Gentile Utente, non praticando l'ipnosi non le saprei dare una risposta certa. Lavorando dentro un servizio che si occupa di Disturbi del Comportamento Alimentare le consiglio di avere un approccio multidisciplinare alla problematica (psicologico, medico nutrizionale, psichiatrico). Esistono diversi centri che si occupano della problematica. Un cordiale saluto. Dott. Damiano Spinali
Buonasera ,questi disturbi richiedono centri specializzati multidisciplinari .Ne conosco alcuni negli ospedali milanesi oppure qualche centro privato come l auxologico.Difficile affrontare questo problema che ha tanti aspetti anche organici in modo individuale Non conosco a Ferrara,provi a cercare Centri per disturbi del comportamento alimentari.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera a Milano c'è la dottoressa Maria Zaccagnino specializzata in disturbi alimentari e lei è fa anche ricerca su questi disturbi per cui molto aggiornata. Inoltre a Verona c'è un ottimo centro che si occupa di questo. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera. Mi spiace per la situazione di difficoltà e di disagio in cui si trova suo fratello. È a mio avviso difficile rispondere in modo chiaro ed esaustivo alla sua domanda attraverso questo spazio ed in base agli elementi forniti. In linea generale, se suo fratello non lo avesse già fatto, credo sia opportuno rivolgersi, al Centro di salute mentale del suo territorio o ad un Centro specialistico che si occupi delle problematiche specifiche inerenti l'obesità che abbia al suo interno un'equipe multidiplinare di professionisti per valutare quali siano gli interventi più efficaci per trattare i diversi aspetti implicati nelle difficoltà descritte. Inoltre ritengo sia importante al contempo definire interventi/percorsi/attività a lungo termine che possano sostenere e supportare suo fratello nel miglioramento della propria salute nel corso del tempo. Con l'aiuto dei professionisti presenti nelle strutture si potrà valutare l'utilizzo dell'ipnosi come strumento terapeutico nella situazione descritta. Un caro saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,
il malessere di so fratello e i suoi sintomi sono ciò che generalmente spinge una famiglia a chiedere una psicoterapia.
Secondo noi psicoterapeuti sistemico-relazionali, sarebbe un grave errore osservare il soggetto singolo estrapolandolo dal suo contesto di vita, sempre che questo sia possibile farlo.
Ogni individuo, infatti, oltre ad avere una propria identità e personalità distinta, ha anche un ruolo specifico all'interno dei vari sistemi di cui fa parte, primo fra tutti il sistema familiare.
Per comprendere ciò che ha prodotto il malessere di suo fratello, dunque, è essenziale procedere all'osservazione dell’intero gruppo famiglia, dando particolare valore al tipo di interazioni che si creano tra tutti voi membri del sistema
Studiare la vostra famiglia nella sua totalità permetterebbe di individuare quali tipi di transizioni relazionali possono aver portato allo sviluppo dei problemi di so fratello e che concorrono al suo mantenimento nel tempo. Spesso Il figlio sintomatico, o problematico se così si può dire è il portavoce della sofferenza che affligge l’intera famiglia.
L’espressione di alcuni sintomi psicopatologici molto spesso non sono altro che una richiesta di aiuto per sé e per la propria famiglia.
Contatti quanto prima uno specialista della sua zona prendendo un appuntamento per voi tutti, vedrà con il tempo potrete tutti trovare un nuovo equilibrio e riuscire a raggiungere il benessere che meritate.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
il malessere di so fratello e i suoi sintomi sono ciò che generalmente spinge una famiglia a chiedere una psicoterapia.
Secondo noi psicoterapeuti sistemico-relazionali, sarebbe un grave errore osservare il soggetto singolo estrapolandolo dal suo contesto di vita, sempre che questo sia possibile farlo.
Ogni individuo, infatti, oltre ad avere una propria identità e personalità distinta, ha anche un ruolo specifico all'interno dei vari sistemi di cui fa parte, primo fra tutti il sistema familiare.
Per comprendere ciò che ha prodotto il malessere di suo fratello, dunque, è essenziale procedere all'osservazione dell’intero gruppo famiglia, dando particolare valore al tipo di interazioni che si creano tra tutti voi membri del sistema
Studiare la vostra famiglia nella sua totalità permetterebbe di individuare quali tipi di transizioni relazionali possono aver portato allo sviluppo dei problemi di so fratello e che concorrono al suo mantenimento nel tempo. Spesso Il figlio sintomatico, o problematico se così si può dire è il portavoce della sofferenza che affligge l’intera famiglia.
L’espressione di alcuni sintomi psicopatologici molto spesso non sono altro che una richiesta di aiuto per sé e per la propria famiglia.
Contatti quanto prima uno specialista della sua zona prendendo un appuntamento per voi tutti, vedrà con il tempo potrete tutti trovare un nuovo equilibrio e riuscire a raggiungere il benessere che meritate.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi nel ritenere fondamentale passare prima dal CSM di zona per valutare al meglio la situazione.
Saluti
MT
Saluti
MT
Buona sera,
Credo che dare delle indicazioni in questo modo potrebbe essere estremamente rischioso e assolutamente inefficace. La scelta degli strumenti tipici della professione avviene attraverso una attenta valutazione che in questo caso necessita di un equipe multiprofessionale. Provi a chiedere al centro di salute mentale della sua zona indicazioni ulteriori su eventuali strutture specializzate o percorsi mirati.
Sono lotte durissime, specialmente per la famiglia.
Cordialmente Alessandro Esposito Psicologo
Credo che dare delle indicazioni in questo modo potrebbe essere estremamente rischioso e assolutamente inefficace. La scelta degli strumenti tipici della professione avviene attraverso una attenta valutazione che in questo caso necessita di un equipe multiprofessionale. Provi a chiedere al centro di salute mentale della sua zona indicazioni ulteriori su eventuali strutture specializzate o percorsi mirati.
Sono lotte durissime, specialmente per la famiglia.
Cordialmente Alessandro Esposito Psicologo
Buongiorno.
Mi dispiace per la condizione del fratello, che è sicuramente molto disagevole e dolorosa. In questo caso, così come per altre problematiche, non è possibile discutere dell'utilità o meno di tecnica come l'ipnosi: il percorso e lo strumento migliore per aiutarlo devono essere frutto di un'attenta valutazione che consideri la soggettività di suo fratello, le condizioni che possono aver creato il disturbo e il suo modo di essere. Penso quindi che un percorso di psicoterapia sia la cosa migliore: sarà poi il/la professionista a scegliere che strumenti utilizzare a seconda dei bisogni di suo fratello. Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Castellan
Mi dispiace per la condizione del fratello, che è sicuramente molto disagevole e dolorosa. In questo caso, così come per altre problematiche, non è possibile discutere dell'utilità o meno di tecnica come l'ipnosi: il percorso e lo strumento migliore per aiutarlo devono essere frutto di un'attenta valutazione che consideri la soggettività di suo fratello, le condizioni che possono aver creato il disturbo e il suo modo di essere. Penso quindi che un percorso di psicoterapia sia la cosa migliore: sarà poi il/la professionista a scegliere che strumenti utilizzare a seconda dei bisogni di suo fratello. Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Castellan
Salve, sono d'accordo con i colleghi, è fondamentale passare prima dal Centro di Salute Mentale di zona per valutare al meglio la situazione.
Resto comunque a sua disposizione,
Dott.ssa Fazzina
Resto comunque a sua disposizione,
Dott.ssa Fazzina
Buonasera sarebbe molto utile parlare con un professionista per sapere quale trattamento è più indicato per la situazione di suo fratello. Esistono diversi trattamenti per questo disturbo.
Buonasera, l'ipnosi può essere uno strumento complementare per gestire la fame ossessiva, ma non una soluzione autonoma.
È essenziale un approccio multidisciplinare che includa psicoterapia, supporto nutrizionale e, se necessario, interventi psichiatrici.
L'ipnosi può aiutare a modificare le abitudini alimentari e a ridurre lo stress, ma va integrata in un percorso terapeutico globale.
Le consiglio di consultare il suo medico curante o un centro specializzato per valutare il trattamento più adeguato.
A Ferrara potrebbero esserci strutture che offrono ipnosi terapeutica per disturbi alimentari.
Un percorso strutturato con il supporto di esperti può portare a risultati più duraturi.
È importante monitorare attentamente la situazione e adottare un trattamento integrato.
Consideri l'ipnosi come parte di una strategia terapeutica complessiva.
È essenziale un approccio multidisciplinare che includa psicoterapia, supporto nutrizionale e, se necessario, interventi psichiatrici.
L'ipnosi può aiutare a modificare le abitudini alimentari e a ridurre lo stress, ma va integrata in un percorso terapeutico globale.
Le consiglio di consultare il suo medico curante o un centro specializzato per valutare il trattamento più adeguato.
A Ferrara potrebbero esserci strutture che offrono ipnosi terapeutica per disturbi alimentari.
Un percorso strutturato con il supporto di esperti può portare a risultati più duraturi.
È importante monitorare attentamente la situazione e adottare un trattamento integrato.
Consideri l'ipnosi come parte di una strategia terapeutica complessiva.
Buonasera, comprendo il suo profondo senso di preoccupazione e anche la fatica emotiva che può accompagnare una situazione così complessa come quella che sta vivendo suo fratello, e che inevitabilmente coinvolge tutta la famiglia. La sua domanda, così diretta e sincera, riflette la ricerca di una speranza, di un’alternativa, forse anche di un’ultima possibilità per aiutare una persona a lei cara che sembra trovarsi in una condizione di grande sofferenza. L’obesità grave, come quella che descrive, soprattutto quando accompagnata da depressione e disturbi psichiatrici, non può essere ridotta a una semplice questione di volontà o di controllo del comportamento alimentare. Si tratta piuttosto di un disturbo complesso e multifattoriale, che coinvolge aspetti biologici, psicologici e ambientali. Quando si parla di “fame ossessiva”, spesso ci si riferisce a un comportamento alimentare che è diventato un modo per gestire emozioni intense, per regolare l’ansia, la tristezza, la rabbia o il vuoto. Ed è proprio qui che un intervento psicologico mirato può fare la differenza. Per quanto riguarda l’ipnosi, le posso dire che alcune forme di ipnosi clinica, quando utilizzate da professionisti qualificati (psicologi o medici con formazione specifica), possono essere d’aiuto nel ridurre l’impulsività alimentare, migliorare la consapevolezza corporea e potenziare la motivazione al cambiamento. Tuttavia, l’ipnosi da sola non rappresenta una “cura” per l’obesità. Sarebbe importante inserirla all’interno di un percorso terapeutico più ampio, che preveda il coinvolgimento di un’equipe multidisciplinare: medico, nutrizionista, psicologo e, se necessario, psichiatra. Questo è particolarmente importante nel caso di suo fratello, data la presenza di problematiche psichiatriche in comorbidità. In ottica cognitivo-comportamentale, esistono protocolli specifici per il trattamento del disturbo da alimentazione incontrollata e dei comportamenti alimentari disfunzionali. Questi percorsi aiutano la persona a riconoscere i pensieri automatici disfunzionali legati al cibo, alle emozioni e all’immagine corporea, insegnando strategie concrete per interrompere il circolo vizioso tra emozione, pensiero e comportamento. Spesso si lavora anche sull’autostima, sulla regolazione emotiva e sulla costruzione di alternative sane al comportamento alimentare compulsivo. Per quanto riguarda il territorio di Ferrara, le consiglierei di rivolgersi ai servizi di salute mentale della sua ASL per chiedere informazioni su centri specializzati nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Esistono inoltre centri privati con équipe multidisciplinari dove è possibile ricevere un supporto integrato. Se decide di valutare l’ipnosi, è fondamentale accertarsi che il professionista abbia una formazione riconosciuta in ipnosi clinica e sia iscritto all’Ordine degli Psicologi o all’Ordine dei Medici. Ciò che sta facendo lei, chiedere aiuto e cercare strade possibili, è già un atto di grande amore e responsabilità. Ricordi, però, che in questi percorsi il cambiamento non può essere imposto dall’esterno: è necessario che anche suo fratello, per quanto possibile, venga coinvolto in modo attivo e rispettoso dei suoi tempi e limiti. Se sente il bisogno di approfondire ulteriormente o di essere indirizzata a professionisti sul territorio, può valutare una consulenza psicologica anche come familiare, per essere supportata nella gestione emotiva di questa difficile situazione. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, non pratico l'ipnosi anche se la conosco; è una pratica oggi poco diffusa anche se qualcuno ancora la utilizza. Io credo che per tutti i tipi di disturbi alimentari sia necessaria l'associazione tra psicoterapia ed equipe medica (psichiatra, nutrizionista, ecc.) per lavorare da una parte sui significati (il senso di questi comportamenti così auto-distruttivi e masochisti) e dall'altra sulla parte organica e psichiatrica. Resto a disposizione, anche da remoto, qualora lei lo ritenesse opportuno.
Esperti
Domande correlate
- Buongiorno vorrei sapere se una depressione postrauma infantile può essere trattata con ipnosi su un ragazzo di 17 anni quasi 18, è se eventualmente posso avere dei contatti in provincia di Modena. Grazie
- Per cortesia, al referto di EEG leggo: alfa a 9 sec bliaterale, simmetrico, reagente. Presenza di artefatti.brevi bouffleés di attività theta a circa 5c/sec sulle derivazioni fromto-centro-temporali dei due emisferi e vertice. L' iperpnea e la SLI non modificano il tracciato. Conclusioni: modesta attività…
- Vorrei sapere se l'ipnosi può risolvere l'obesità legata alla fame nervosa?
- Si può curare con l'ipnosi l'ansia che non fa dormire?
- L'ipnosi medica può curare la ciclotomia? Se no, quale è la soluzione più efficace e rapida?
- Quanto è efficace l'ipnosi medica?
- La visualizzazione creativa può curare malattie e disturbi psicosomatici?
- Cosa è la visualizzazione creativa?
Hai domande?
I nostri esperti hanno risposto a 9 domande su ipnosi
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.