Buonasera, ho 62 anni e sono praticamente 40 che vivo come un'automobile che non ha oltre alla terza

20 risposte
Buonasera, ho 62 anni e sono praticamente 40 che vivo come un'automobile che non ha oltre alla terza marcia, o un disco a 33 giri suonato a 45: Non è vivere! Ho un passato pieno di psichiatri, psicologi, farmaci e psicoterapie, niente. La mia famiglia d'origine non era priva di problemi mentali, anche se nel complesso apparisse normale, la classica famiglia "per bene". I conoscenti più semplicisti sostengono che non ho voglia di fare nulla, nemmeno divertirmi. Adesso lo smarrimento sta diventando tale da far sentire tutti in diritto di aggredirmi, persino chi mi ha visto nascere, e non pensiate che io sia un tipo spinoso, tutt'altro! Questa umanità mi fa ribrezzo! Non riesco a capire come possa esistere gente così rozza e superficiale: vivono come le bestie non vivrebbero mai.
Ho pensato spesso che i miei problemi possano essere di natura prettamente fisica, ma eccetto il soffrire gravemente di apnee notturne, non è emerso niente di significativo. Il mio vecchio medico era un prete.. "vai con Dio..." Quello attuale, acuto diagnostico, ha però un carattere negativo e disponibilità quasi zero. Ogni cosa diventa un problema e ci rimetto sempre io! A neanche 40 anni mostra già segni di insofferenza: è dura oggi la vita del medico di base che lavora solo su appuntamento, mai a domicilio e neppure nei prefestivi, mica come quella degli altri "fortunati" che fanno lavori umilianti e non ci vivono quasi. Piove sempre sul bagnato, come si dice.
Visto che ho strapazzato la categoria, adesso c'è qualcuno di voi che abbia qualcosa da suggerirmi, a parte andare da un'esorcista?
Dott.ssa Jessica Sesti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vimodrone
Buonasera,

prima di tutto, voglio dirti che sento il peso e la frustrazione che emergono dalle tue parole. È evidente che stai vivendo una sofferenza profonda, che non è stata compresa né alleviata da anni di tentativi con medici, psicologi e terapie. Il senso di smarrimento che descrivi, unito alla percezione di essere giudicato e aggredito dagli altri, dev’essere estremamente faticoso da sostenere.

Il tuo vissuto sembra quello di chi ha cercato risposte e aiuto per molto tempo senza trovarli, e posso solo immaginare quanto questo possa alimentare una sensazione di ingiustizia e isolamento. A volte, quando il dolore si trascina per così tanti anni, è naturale provare un senso di estraneità rispetto al mondo e alle persone che ci circondano.

La tua ipotesi che il problema possa avere una base fisica è interessante. Le apnee notturne gravi, per esempio, possono avere un impatto significativo sull’umore, sulla lucidità mentale e sulla capacità di affrontare la vita con energia. Un sonno frammentato può portare a una fatica cronica che amplifica il senso di impotenza e frustrazione. Hai mai approfondito questo aspetto con uno specialista del sonno? Magari un trattamento mirato potrebbe almeno alleggerire un po’ il carico che porti.

Per quanto riguarda il senso di estraneità verso la società e le persone, può essere utile provare a cambiare il modo in cui ti connetti con il mondo. Non per “sforzarti” di essere diverso, ma per trovare contesti più in sintonia con la tua sensibilità. Esistono comunità di persone che condividono una visione più profonda e riflessiva della vita, dove il contatto umano può essere meno superficiale e più arricchente.

So che potresti sentirti stanco all'idea di tentare ancora, e non voglio suggerirti soluzioni semplicistiche. Ma se negli approcci seguiti finora non hai trovato beneficio, forse potrebbe essere utile esplorare modalità diverse: una terapia basata sulla mindfulness, un percorso di terapia corporea che aiuti a elaborare emozioni bloccate, o semplicemente una ricerca di ambienti in cui sentirsi meno soli e fuori posto.

Non sei solo in questa sensazione di alienazione. E non è un fallimento tuo se finora non hai trovato una via d’uscita. Se senti che ne vale ancora la pena, ci sono ancora strade da provare. E, nel frattempo, sappi che la tua voce, la tua esperienza e il tuo dolore meritano ascolto e rispetto.

Ti mando un sincero augurio di trovare, poco alla volta, un po’ di sollievo.







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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Da quanto racconta, sembra che la sua sofferenza si sia protratta per molti anni senza trovare un reale sollievo, nonostante i vari tentativi con specialisti, terapie e farmaci. È comprensibile il senso di smarrimento e frustrazione che sta vivendo, così come il disagio nel rapporto con le persone intorno a lei.

Spesso, quando il malessere è così radicato, può essere utile provare un approccio terapeutico diverso o combinato, che tenga conto sia degli aspetti psicologici sia di quelli fisici. Il fatto che soffra di apnee notturne potrebbe avere un impatto significativo sul suo umore e sulle sue energie quotidiane: la qualità del sonno influisce notevolmente sulla regolazione emotiva e sul benessere psicofisico. Potrebbe essere utile approfondire questa problematica con uno specialista del sonno, in parallelo a un supporto psicoterapeutico mirato.

È importante anche distinguere tra la sua sofferenza personale e il modo in cui percepisce il mondo esterno. Quando il disagio interiore è forte, la realtà circostante può apparire ancora più ostile e deludente. Lavorare su questo aspetto, magari con un percorso terapeutico che integri tecniche di consapevolezza o di regolazione emotiva, potrebbe aiutarla a ritrovare un senso di equilibrio e maggiore tolleranza verso il contesto in cui vive.

Considerando la complessità della sua situazione, sarebbe utile e consigliato approfondire il tutto con uno specialista, che possa aiutarla a trovare un percorso adatto alle sue esigenze.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Chiara Maria Margutti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Capriate San Gervasio
Buongiorno signora, piacere di conoscerla! Non deve essere semplice sentirsi sola in questa situazione così come non è semplice trovare il medico o lo specialista giusto. Purtroppo in una semplice risposta su uno schermo non si può fare molto se non empatizzare con la sua situazione. Se desidera approfondire le sue problematiche possiamo iniziare una consulenza, lavoro sia in presenza che online.
Dr. Adriano Trono
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Taranto
Buongiorno. Mi dispiace molto la situazione che sta passando. Non é possibile darle una risposta netta sul come trattare la sua problematica, ma indubbiamente iniziare un percorso di psicoterapia é la scelta migliore. Probabilmente in passato non ha trovato il terapeuta che faccia al caso suo. Si fidi che col giusto sostegno e con la giusta terapia psicologica avrá netti miglioramenti. Spero di averla aiutata e buona giornata.
Dott.ssa Emanuela La Marca
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Caserta
Salve, portare l'auto in città con la terza marcia inserita potrebbe andare bene, in autostrada probabilmente brucerebbe il motore. La mia domanda è: che strada vuole prende? Non c'è risposta giusta o sbagliata, c'è una scelta con annessa valutazione del rischio, ci pensi.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, comprendo lo sconforto e la disillusione nel genere umano. Non scrive però quali siano le sue difficoltà e senza questo elemento è difficile darle ulteriori suggerimenti.
Banalmente le direi di aprirsi ad altri esseri umani, più simili a lei e di cambiare medico curante se non si sente assistito in modo adeguato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera! Nel leggerla ho provato sensazioni piuttosto contrastanti: "Non cascarci, mi sono detto… Ma se non ci caschi, lui si sentirà ancora più solo". Allora caschiamoci insieme. Considerato i limiti del contesto e delle strumento, proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. Le sue parole mi hanno fatto provare rabbia, tristezza, solitudine. “Un passato di psichiatri, psicologi, farmaci e psicoterapie”, ma nessun artigiano. L’etimologia di artigiano rimanda a colui che esercita un’arte, una persona capace di appassionarsi, di incuriosirsi, di sentire una profonda connessione con il proprio oggetto artistico. Al contrario, i “semplicisti” non vedono, non riconoscono, non sono interessati, non amano in modo incondizionato. La cosa più triste è sentire che, forse, lei non spera più. La speranza è un vissuto tanto prezioso quanto fragile, soffre l'indifferenza, la superficialità, il disinteresse. La speranza merita di essere curata. Allora, io spero che lei possa avere finalmente l'occasione per essere pienamente sé stesso. Oggi piove anche qui. In bocca al lupo
Dott.ssa Lucia Taddei
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Credo che alla base ci sia una bassa autostima, se ho 5 marce perché usarne solo tre? Non è osare ma lasciare che i potenziali possano esprimersi.
Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno.
Rinunci all'orgoglio, al rancore e alla vanagloria. Vedrà che in questo modo i mali che ha nella mente smetteranno di tormentarla.

Dott. Simone Festa
Dott. Nicolò Paluzzi Monti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Firenze
La sua condizione di sofferenza, frustrazione e sconforto è palpabile. La domanda che posso porle io è se sente di aver veramente già fatto di tutto per il suo benessere o se si è solo affidato a varie figure professionali che prendessero in carico il suo problema?

Immagino la descrizione della sua problematica vada ben oltre ciò che leggo quì o che potrei risponderle io in queste poche righe. Perciò, quello che posso suggerirle è un lavoro mirato su di sè, con serietà e consapevolezza in un contesto psicologico, all'origine del blocco di queste marce o anche per ascoltare questi dischi alla sua giusta velocità

Cordiali Saluti
Nicolò Paluzzi Monti
Dott.ssa Gaia Parenti
Psicoterapeuta, Psicologo
Castelfiorentino
Salve, forse affidarsi (con un pochina di fortuna dico smorzando) ad un medico di base che sia più nelle sue corde e soprattutto ad un/una psicoterapeuta che prenda in carico il suo vissuto e le difficoltà che porta. La ringrazio per la condivisione, cari saluti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Federica Zunino
Psicologo, Psicologo clinico
Albisola Superiore
Buongiorno,

Dalle sue parole emerge una percezione di mancata accettazione da parte degli altri soprattutto della sua famiglia. In realtà, le persone potrebbero cercare di stimolarla anche se con modalità non funzionali, scatenando così le sue sensazioni di essere attaccato. Le consiglio un percorso terapeutico di tipo cognitivo comportamentale che sia in grado da un lato di darle sollievo dall'altro di sviluppare una maggioro accettazione dei limiti degli altri ed anche di noi stessi, in modo da leggere gli eventi con una modalità più accogliente e che le crei meno frustrazione.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o delucidazione.
Dott.ssa Federica Zunino
Dott.ssa Laura Rivoiro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Pinerolo
Buongiorno, capisco che non sia facile fidarsi e affidarsi dopo tutto quello che ha descritto. Il mio condiglio è, tuttavia, quello di intraprendere un percorso psicoterapico con una cadenza regolare e ravvicinata, in cui prova a lavorare portando molto anche le sue emozioni rispetto alla terapia, alla relazione con lui. Il lavoro in psicoterapia può essere un'esperienza emotiva ricostruttiva, che la aiuterebbe per i rapporti umani e per i suoi sintomi
Dott. Fabrizio Capra
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Gentile utente, a parte una lunga lista di elementi negativi che la insegue e che da tempo prova a curare, accompagnata da un comprensibile senso di smarrimento e sfiducia in una qualsivoglia soluzione, la sua descrizione appare più come uno sfogo: Risulta complicato dare qualche suggerimento. Forse deve partire da questo: è stanco, smarrito e a ogni tanto non ha più voglia di mettersi in gioco. Si conceda di fermarsi e di dedicare tempo a questa triste condizione. Dobbiamo passare dalle nostre emozioni, anche quelle negative per poter andare oltre. Non ascoltarle, significa non ascoltare quello che ci abita. Mi spiace di non poter dire qualcosa di più ma avrei bisogno di qualche altra informazione. Se vuole mi trova online o, se si trova vicino a Padova, in studio.
Le auguro il meglio.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore, é comprensibile il suo malessere profondo che incide significativamente sulla sua vita. Sarebbe opportuno approfondire alcuni aspetti della sua stessa storia attraverso una psicoterapia. Un percorso all’ interno del quale si possa mettere a nudo affidandosi completamente ad uno specialista potrebbe aiutarla con il tempo a stare meglio. L'importante sarebbe non interrompere il trattamento. Cordiali saluti Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Maria Caterina Boria
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Comprendo la sua sofferenza e la frustrazione nel sentirsi inascoltato. Forse, più che cercare una soluzione immediata, potrebbe essere utile esplorare il significato di ciò che sta vivendo e i bisogni nascosti dietro la sua rabbia e solitudine. Nessuno è “rotto”, e anche nelle difficoltà possono emergere nuove prospettive. Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera caro utente, comprendo profondamente la sua frustrazione e il senso di impotenza che traspare dalle sue parole. 40 anni di difficoltà sono un peso enorme da sopportare, e il fatto che lei abbia cercato aiuto in così tanti modi dimostra la sua determinazione a trovare una soluzione. Le apnee notturne possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, ed anche la storia familiare di problemi di salute mentale può aumentare la predisposizione a sviluppare disturbi simili. Tuttavia, questo non significa che non ci siano possibilità di miglioramento. Consideri la possibilità di sottoporsi a una valutazione medica completa per escludere eventuali cause fisiche dei suoi sintomi, e nonostante le esperienze passate, non escluda la possibilità di una nuova terapia. Potrebbe essere utile provare un metodo terapeutico diverso; sono una psicoterapeuta con approccio fenomenologico trasformazionale, quindi per qualsiasi dubbio o informazione non esiti a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. C'è sempre tempo per ritrovare la serenità. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Giuditta Di Meo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bacoli
Gentile utente chiede un suggerimento..difficile poter "consigliare" qualcosa che possa esserle davvero utile senza sapere molto di lei. Parla di una sofferenza che va avanti da molti anni senza tuttavia riuscire a trovare la matrice di tutto ciò. Capisco si senta molto sfiduciato, se non arrabbiato anche, ma forse l'unica strada è concedersi un'altra opportunità per conoscersi meglio e ascoltare da dove arriva quel grido di dolore. Riprenda la psicoterapia con fiducia e coraggio;)
Saluti , dott.ssa Giuditta Di Meo
Dr. Maria Tiziana Maricchiolo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Giovanni la Punta
Buongiorno, potrebbe essere utile un lavoro psico-corporeo e l'approccio psicoterapeutico fornito dall'analisi bioenergetica che la aiuti a rilasciare le memorie corporee collegate ad eventi traumatici e restituirle ritrovata energia e vitalità. Resto a disposizione per eventuali altre specifiche anche online.

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