Buonasera, ho 25 anni e mi sento come ne avessi 60. Sento di aver giá vissuto tutta la mia vita,mi

18 risposte
Buonasera,
ho 25 anni e mi sento come ne avessi 60.
Sento di aver giá vissuto tutta la mia vita,mi sento vuoto ed esausto dentro.
Ho lasciato l'università e i miei interessi per fare un lavoro schifoso,pericoloso e in cui vengo trattato come un cane,per aiutare la mia famiglia ad arrivare a fine mese.
Probabilmente anche i miei soldi finiranno in una sorta di buco nero come quelli dei miei genitori,e se smettessi di lavorare forse non avremmo neanche una casa.
Ho lasciato la mia vita sociale ormai da anni per pensare ai miei fratelli come fossero miei figli,fin dai tempi del liceo,quando i miei si separarono per poi ricongiungiersi.
Non riesco a trovare un senso alla vita,sono letteralmente stufo,avrei voglia un giorno di spaccare tutto e partire per chissa dove e dissolvermi,l'unica cosa che mi frena è la paura stessa che senza di me,la mia famiglia e i miei fratelli non vadino avanti.
Cosa devo fare?
Carissimo, sono felice di avere la possibilità di risponderle per prima. Per prima cosa mi dispiace enormemente che a 25 anni lei si senta così: vuoto, esausto, senza senso, stufo, arrabbiato. Descrive una situazione pesante e complessa anche perché gli attori sono molti, i legami sono molti, le preoccupazioni sono molte. Trovare la propria autonomia, la propria strada, la propria realizzazione e con esse la serenità e anche la gioia di vivere può essere una conquista faticosa, lo è sicuramente nel suo caso ma, la difficoltà non deve trattenerla dal provare. Ha bisogno di un sostegno, di un aiuto, ha bisogno di condividere tutta questa fatica e poter vedere oltre a ciò che vede adesso, deve poter "vedere" ciò che è stato prima di lei (la storia della sua famiglia) e ciò che potrà essere (la sua vita vissuta per realizzare se stesso) per trovare il coraggio di intraprendere la SUA via, la SUA vita. Non si tratta di abbandonare la famiglia, ma di redistribuire responsabilità, lei può farsi carico solo di alcuni aspetti. La invito di cuore a trovare il modo di dedicare a se stesso il tempo e il denaro necessari a intraprendere un percorso di psicoterapia per smettere di sopravvivere e tornare a vivere! Coraggio! Sono a sua disposizione nel caso in cui volesse approfondire.
Un caro saluto, Dott.ssa Giuditta Fagnani

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Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Quello che ci presenta dal suo racconto è una storia che non va assolutamente sottovalutata e che necessita di intervento. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista, psicologo/a o psicoterapeuta, con il quale iniziare un percorso individuale ed approfondire meglio ogni singolo aspetto che ci ha presentato. Mi rendo disponibile per una serie di colloqui conoscitivi online oppure per darle ulteriori consigli su come muoversi per trovare un professionista che possa provare ad aiutarla. Cordialmente, dottor Moraschini.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che racconta, macchiata da esperienze faticose. Comprendo la visione negativa della vita, ma penso sia fondamentale che lei si metta un po' di più al primo posto, prendendosi cura di queste ferite. Se fa fatica economicamente potrebbe immaginare di affidarsi a un CSM o ad associazioni che offrono servizi gratuiti, però è importante che chieda aiuto. Rimango a disposizione se ha altri dubbi, domande o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Caspita, dev'essere un periodo difficile per lei. Leggendo le sue parole traspare tutta la responsabilità di cui si è fatto carico, ed è comprensibile che lei sia stufo. Al contempo è visibile anche la sua percezione di essere bloccato: lei ci racconta essere il perno della sua famiglia che non può sottrarsi ai suoi doveri. Ha bisogno da un lato di alleggerirsi da questo fardello trovando le strategie giuste per delegare un pò del lavoro anche alle persone che la circondano, dall'altro di imparare a pensare in maniera meno negativa, per non essere sopraffatto dai suoi pensieri che generano rabbia, frustrazione, tristezza, e riprendere il timone. Sarebbe indicato che lei inizi un percorso con uno psicoterapeuta. Se non riesce a sostenere la spesa delle sedute private, è importante che provi a consultare il servizio territoriale più vicino a casa sua. Se vuole maggiori dettagli non esiti a contattarmi, Dott.ssa Eleonora Galletti
Caro utente, è davvero toccante il dolore che si evince dalle sue parole. Credo sia normale che si senta così: ha messo completamente da parte i suoi desideri, i suoi bisogni, le sue aspirazioni, insomma la parte più vitale di sè, per prendersi cura della sua famiglia. Credo sia importante però che dia a se stesso la stessa cura e premura che rivolge ai suoi cari, non solo per loro, ma innanzitutto per sè. Cerchi aiuto presso qualche servizio sociale, si informi presso servizi di volontariato oppure tramite l'ASL del suo territorio. Chieda aiuto al Centro di Salute Mentale di riferimento. Sono a disposizione per qualsiasi informazione o aiuto. Abbia cura di sè, le auguro ogni bene. Un cordiale saluto, Dott.ssa Sonia Gallo
Caro ragazzo mi dispiace tanto, comprendo le enormi difficoltà. Con chi vive lei adesso? Che rapporto ha con i suoi genitori? Che età hanno i suoi fratelli. Inizi a fare qualcosa che la faccia stare un pochino meglio perchè così non può essere veramente di aiuto ai suoi fratelli. Lei è l'esempio che loro hanno. Si faccia aiutare da uno psicologo anche nel servizio pubblico se non ha possibilità privatamente.
Mi dispiace sentire che sta vivendo un periodo così difficile. È comprensibile che le sue responsabilità familiari e le circostanze lavorative abbiano un impatto significativo sulla sua vita e sul suo benessere emotivo. Cercherò di offrirti alcune linee guida generali, ma ricorda che solo attraverso un supporto costante attraverso un percorso terapeutico potrà trovare un sollievo e una soluzione. È importante che lei non affronti tutto da solo. Condivida i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni, parli delle sue esperienze può offrirle un punto di vista diverso e aiutarla a trovare soluzioni. Cerchi di analizzare la sua situazione attuale e di stabilire delle priorità. Identifichi cosa è essenziale per la sua famiglia e cosa potrebbe essere modificato o migliorato. Potrebbe considerare l'opzione di cercare un lavoro migliore o di sviluppare abilità che possano offrirle maggiori opportunità nel futuro. È fondamentale che si prenda cura di se stesso nonostante le difficoltà. Non trascuri la sua salute fisica e mentale durante questo periodo stressante. Se sente che il suo attuale lavoro non le offre prospettive soddisfacenti, potrebbe esplorare altre possibilità professionali. Cerchi opportunità che siano più in linea con i suoi interessi e le sue aspirazioni. Potrebbe essere utile acquisire nuove competenze o cercare formazioni specifiche per ampliare le sue prospettive lavorative. Cerchi organizzazioni locali o istituti che possano offrirle supporto finanziario, consulenza o risorse per aiutare lei e la sua famiglia. Potrebbe scoprire che esistono risorse a cui non aveva pensato e che potrebbero alleviare il peso delle sue responsabilità.
Io vorrei aiutarla a esplorare più a fondo i suoi sentimenti di vuoto e insoddisfazione. Fornendole strumenti e strategie per gestire meglio lo stress e sviluppare una prospettiva più positiva sulla vita.
Ricorda che ogni situazione è unica, quindi è importante trovare le soluzioni che funzionano meglio per te. Non avere paura di cercare aiuto e di apportare cambiamenti positivi nella tua vita.Attendo un suo messaggio in chat privata qualora volesse approfondire con più dettagli.
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Buongiorno, mi dispiace molto per la sua condizione e il suo stato d'animo.
Alcune volte ci sono condizioni di vita che ci mettono a dura prova e per cui "non possiamo sottrarci" se non con un forte contraccolpo.
Ritengo importante che lei riesca ad affrontare i doveri che lei stesso si impone con uno stato emotivo meno invalidante per se, e riesca a trovare il giusto equilibrio per riuscire comunque ad avere una vita soddisfacente per lei.
Ritengo che una psicoterapia la possa aiutare in questo senso.
Rimango a disposizione.
Buona giornata
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che vivi. Sicuramente ti sei trovato ad affrontare delle sfide impegnative in cui sembra che lo spazio per i tuoi desideri non trovi posto. Quello che stai facendo però fa parte di un prenderti cura dei tuoi cari e partendo da questo puoi comprendere pian piano cosa puoi fare per ritrovare un senso in quello che stai facendo e soprattuto riuscire a ridefinirlo e trasformarlo.
Hai fatto molto bene a scrivere qui e penso sia importante però poter intraprendere un percorso, perché ritrovare la speranza, il sentirsi "pieni", è possibile, solo che immersi nelle cose che ci ritroviamo a fare spesso ci sembra di averli persi per strada.
Spero che troverai il tuo percorso e le risposte che crerchi.
Un saluto
Gentilissimo,
grazie per aver condiviso una situazione così difficile per lei.
A 25 anni ha già fatto ciò che fa una persona di 60 come dice lei ed è comprensibile che si senta vuoto ed esausto. Ma non rinunci alla sua vita per colpa di due genitori che non riescono a prendersi le proprie responsabilità.
Se lei non ci fosse probabilmente loro dovrebbero rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione. È responsabilità dei genitori crescere ed aiutare i figli finché non sono autonomi e non viceversa. Potrà sempre aiutare la sua famiglia come può ma prima deve mettere sé stesso al primo posto e tornare a vivere per lei, tutto il resto è un di più che offre alla sua famiglia.
Finché ci sarà lei a risolvere tutti i problemi, i suoi genitori non cresceranno mai.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Ha bisogno di un percorso di psicoterapia per poter rimettere tutto in discussione.
Gentilissimo, grazie innanzitutto per la profonda e difficile condivisione. Capisco la situazione che descrive, e posso solo immaginare le fatiche mentali ed emotive che questa le richiede. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla e sostenerla in questo difficile momento.
Resto a disposizione!
AV
La ringrazio per aver condivisola sua situazione, che da anni con forza è chiamato ad affrontare.
Ora è arrivato il momento di riappropriarsi della propria vita è del proprio ruolo.
Credo sia arrivato il momento di prendersi cura di se stesso, e risolversi ad un professionista, sia sul territorio nel pubblico o nel privato.
Per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione.
Dr.ssa Tiziana Liverani
Carissimo, sulle sue spalle sembra esserci un peso enorme che la schiaccia e la frena, che le impedisce di fare scelte evolutive per la sua vita. Le suggerisco di avviare una consulenza di tipo psicologico per alleggerirsi, comprendere come si è generata questa situazione e soprattutto quali strategie poter mettere in campo per riprendere in mano la sua vita con entusiasmo e fiducia. Sono a sua disposizione, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buonasera mi dispiace molto leggere di questa situazione così difficile. È molto importante che cerchi, assieme ad un professionista, le motivazioni di questa sofferenza, per permetterle di prendere in mano la sua vita senza sensi di colpa verso nessuno, e per darle la possibilità di trovare la sua strada.
Si affidi all’aiuto di uno psicologo.
In bocca al lupo.
Cordialmente
Dott.ssa Emanuela Graziano
Buongiorno,

lei porta un tema importante, che è quello della difficoltà a svincolarsi dalla famiglia di origine; la sua sofferenza deriva dal non sentirsi libero di prendersi cura di sé e della propria vita come se ci fosse un senso del dovere e di lealtà verso la sua famiglia che la schiaccia. Credo valga la pena approfondire tutto questo all'interno di uno spazio più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, sembrerebbe che su di lei siano ricadute responsabilità e doveri che non le appartenevano come figlio. Non conoscendo nulla del suo passato e della sua storia è difficile fare un'osservazione oltre quella che le ho scritto. Comprendo il suo dolore che forse è proprio la spia che sta vivendo una vita che non vuole appieno. Cambiare lavoro e legittimamente intraprendere la sua strada, sono desideri naturali di una persona che ha ormai 25 anni. Forse la sua famiglia avrebbe avuto necessità di un supporto.... Intanto pensi a lei e chieda aiuto ad un professionista per alleggerirsi di questi pesi e vissuti e per trovare la forza di cambiare. A volte bisogna "muovere qualcosa" per stimolare gli altri a fare qualcosa di diverso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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