Buonasera gentili dottori, ho un dubbio che riguarda la logistica nella cura della mia bambina di qu

24 risposte
Buonasera gentili dottori, ho un dubbio che riguarda la logistica nella cura della mia bambina di quasi un anno. Ho preso degli impegni lavorativi che mi occuperanno due giorni pieni al mese (sabato e domenica) in cui staró fuori tutto il giorno, tornando la sera a cena. Non ho lavorato fin ora e la piccola è sempre stata con me e qualche ora con la nonna. Il dubbio è: faccio venire la nonna con me in un ambiente che la bambina non conosce e durante la pausa pranzo sto con lei oppure la lascio tranquilla a casa con la nonna ma stando tutto il giorno senza di me? Premetto che spesso ci muoviamo e non abbiamo una vita molto stabile e lineare, che la bambina sta molto volentieri con la nonna e c’è stata anche molte ore, che la allatto ancora, soprattutto per addormentarsi. Grazie se avrete consigli o idee migliori. Un caro saluto, Cristina
Salve Alessia, la questione che ci sottopone probabilmente riguarda molte donne che dopo la nascita di un figlio rientrano nel mondo del lavoro. Credo che non sia tanto la quantità di tempo che può trascorrere con sua figlia, magari facendole frequentare il suo ambiente di lavoro, ma la qualità delle cure da dedicarle al suo rientro a casa. È comprensibile che la separazione da sua figlia dopo tanto tempo trascorso insieme, faccia emergere dei vissuti che teme di non riuscire a gestire, in questi casi avvalersi del sostegno psicologico può darle un’aiuto in questa fase. Spero che la mia risposta le sia di aiuto.
Cordialmente
Dott.ssa Elisa Taverniti

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Buonasera Alessia, è giusto porsi questa domanda, anche se la risposta può essere variabile in base alle situazioni. In questo caso, penso che, vista anche l'età della bimba, sia preferibile lasciarla a casa per quei due giorni al mese solo con la nonna. Veda come va (la bambina, ma anche lei) e poi eventualmente si può provare più avanti a portarla sul lavoro (anche se chiaramente ci aspettiamo un uso di risorse maggiori: la nonna deve seguirci, la bambina è in un ambiente nuovo, lei potrebbe distrarsi più facilmente sul lavoro...ecc)
Se i dubbi persistono, contatti uno psicologo di fiducia e ne parli .
dott Tealdi
Salve, sono d'accordo con i miei colleghi che mi hanno preceduto nel rispondere alla sua domanda. Sicuramente la bimba starà molto bene con la nonna, dato che ci sarà anche abituata, farla spostare per due giorni non vale la pena, per la bimba sarebbe solo stress. Forse é più un problema per lei, allontanarsi dalla bimba, si consigli anche con una psicoterapeuta ed elabori questo distacco, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. Sono in linea di massima d'accordo coi colleghi. La bambina preferibilmente la lasci con la Nonna. Secondo me poco importa dove. I legami di attaccamento si sviluppano con le persone, se sua figlia è abituata alla presenza della nonna e si sente a suo agio con lei l'ambiente conta poco.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
È sempre difficile scegliere di allontanarsi per un' intera giornata da un bambino ma, come già detto dai colleghi, quello che veramente conta alla fine è la qualità del tempo che si trascorre con i propri figli. Ciò che è fondamentale è assicurare e conservare un ambiente sicuro e tranquillo per il piccolo (possibilmente privo di troppi sballottamenti, passaggi e spostamenti) , e vivere serenamente i momenti di vicinanza. Il momento serale dell'allattamento sarà per voi un bellissimo spazio in cui parlarsi e ritrovarsi. Scelga con tranquillità.
Salve, il momento del primo distacco è sempre molto delicato, soprattutto per la mamma! Mi sembra che lei possa contare su un buon legame della bambina con la nonna e che questo possa aiutarla a sentirsi più serena nel lasciarla. Se la bambina percepirà questa tranquillità da parte delle figure di riferimento vedrà che andrà tutto bene. Non spezzare la routine della bambina, lasciandola tranquilla a casa sua, contribuirà inoltre a rendere il distacco sempre più naturale, per sua figlia e soprattutto per lei. Saluti. Dott.ssa Aloisi
Buongiorno Alessia,
Come già suggerito da diversi miei colleghi credo che quello che conta è il clima di serenità e tranquillità che la bimba sperimenta con le figure che si prendono cura di lei. Mi sembra di capire che con la nonna stia bene perciò non le farei sperimentare un ulteriore distacco dalla figura della mamma. Le prime separazioni sono difficili per molte mamme ma vedrà che se riuscirà lei per prima ad affrontare bene questo distacco ne trarrete tutti beneficio. Se i dubbi dovessero permanere una consulenza psicologica potrà sicuramente aiutarla. Un saluto.
Gentile signora, non ci sono risposte univoche a questo tipo di domande, perché molto dipende dalla qualità della relazione che si è instaurata. In ogni caso i bambini quando sono così piccoli “ascoltano” i segnali più profondi della madre quindi più lei sarà serena nella separazione maggiormente la bambina percepirà la sua serenità . Con la nonna lei dice che sta bene e conosce bene l’ambiente, lei può rassicurare sua figlia sul suo ritorno. Cordiali saluti
Buongiorno Alessia. Comprendo perfettamente la sua preoccupazione. Separarsi dai propri figli ,soprattutto le prime volte crea in noi molte ansie ed angosce. Ma quello che lei ci ha descritto mi rassicura, sembra che si sia instaurato un buon legame con la nonna, la bambina passa del tempo sicura e protetta, per questo mi sento di dirle di lasciarla a casa in un ambiente familiare, nei giorni in cui deve lavorare. Viva questo suo tempo lontano dalla figlia con serenità e vedrà che non ne risentirà.
La saluto, dott.ssa Matteucci Claudia
Buongiorno Cristina. Come specificato da lei, La sua bambina ha quasi un anno e lei sta ancora allattando. Mi sembra di capire che fino ad ora non si sia mai allontanata per lavorare, ma per qualche ora si, e si è sempre servita dell’aiuto della nonna con cui la piccola ha instaurato un buon rapporto. Riacquisire una realtà e identità lavorativa è molto importante per lei e se lei sente di esser contenta trasmetterà alla sua bambina adeguata fiducia e positività in qst scelta. L’importante è chiaramente la gradualità. Due giorni al mese non sono molti ma dovrà lei abituare la sua bambina gradualmente alla sua uscita rassicurandola. Se lei è tranquilla e serena la sua bambina lo sarà, lei è lo specchio emotivo di sua figlia, che sentirà tutto quello che lei sente. Inoltre è importante precisare che i bambini hanno bisogno di una routine e della ripetitività di abitudini ed orari che danno loro la sicurezza. Sicuramente come hanno sottolineato anche i miei colleghi un sostegno psicologico in questo periodo potrà aiutarla. Buon lavoro drssa Ajraldi
Buongiorno signora, io penso che possa tranquillamente lasciare la bambina con la nonna per l’ intera giornata. Tornerà per cena, quindi riuscirà a salutarla e a metterla a letto allattandola, se lo riterrà opportuno.
Le auguro buon lavoro e tanta serenità.
Cordiali saluti
Cecilia Bertagna
Buongiorno Alessia, è sempre difficile per le mamme riprendere il lavoro ed allontanarsi dal proprio bambino, tuttavia questa occasione lavorativa può trasformarsi anche in uno strumento che dà inizio ad un percorso per lei di ripresa dei suoi spazi di vita gratificanti (oltre alla maternità) e alla bimba di sperimentare la presenza e l'assenza materna (fattore questo molto importante nell'evoluzione psicoaffettiva). Proprio perché parla di situazioni non sempre stabili e chiare forse sarebbe meglio che la bimba stesse con la nonna i giorni in cui lei lavora, proprio per evitare ulteriori confusioni e mescolanze. Potrebbe facilitare il distacco aumentando il tempo che la bimba passa con la nonna, oltretutto questo sembra essere gradito a sua figlia. Se si sente in colpa perché sottrae del tempo a sua figlia ricordi che non ne ha motivo, come già detto dai colleghi è molto importante la qualità del tempo dedicato.
Cordiali saluti
Anna Ambiveri
Psicologa-Psicoterapeuta
Salve Alessia, partendo dal presupposto che la sua domanda è più che lecita per una neo mamma in allattamento che fin'ora ha sempre condiviso il suo tempo con la neonata, credo che possa essere una bella prova per lei e la sua bambina sperimentare una breve separazione in cui lei può ritrovare uno spazio che sia suo in cui viversi le sue competenze e il suo essere donna e donna lavoratrice e in cui la sua bambina possa stare in un ambiente protetto e familiare dove sviluppare un sano senso di separazione. In fin dei conti si tratta di due giorni al mese e la bimba rimane con una persona fidata e familiare. Provi a vedere come va e come vivete entrambi la situazione e poi valuti, ascoltandosi, cosa è meglio per lei e per voi! In bocca al lupo per la sua nuova esperienza di mamma lavoratrice!
Cordiali saluti
Simona Fabro
Buonasera Alessia, in accordo con quanto detto già da diversi colleghi, la domanda che lei si pone è lecita e comprensibile in quanto non è facile separarsi e riprendere il lavoro dopo il parto, specialmente, se è richiesto un "allontanamento"maggiore come nel suo caso. E' una questione che ha che fare più con se stesse che, realmente, con i propri figli poiché riprendere a lavorare vuol dire anche rivedersi in altre "vesti" ossia di donna lavoratrice oltre quella di mamma. Il mio consiglio è quello di lasciare la bimba alle cure della nonna a cui, inoltre, è anche molto legata non cambiandole abitudini e orari cosa molto importante per la sua bambina. Il distacco temporaneo fa parte della crescita ed è importante non viverlo con sensi di colpa ma pensandolo come a qualcosa che possa fare bene ad entrambe. In primis perché ciò che conta è la qualità del tempo che si passa con i figli piuttosto che la quantità, in secondo luogoperchè ritagliarsi del tempo per se stessa è qualcosa che può giovarle a livello personale che non potrà che riflettersi positivamente nella relazione con sua figlia!
In bocca al lupo per tutto.
Un saluto. Dott.ssa Gemma Bosco
Buonasera sig.ra Cristina, sono in accordo sull’indicazione proposta, dai colleghi, ovvero lasciare sua figlia a sua madre, in virtù del legame che si è venuto a creare, cioè di accudimento e serenità. Inoltre eviterebbe a sua figlia gli stressanti spostamenti, visto la tenera età della bambina.
Cordiali saluti

Cordiali saluti
Dr.ssa Lorita Magurno
Le hanno già risposto molte colleghe quindi sarò brevissima. L' autonomia, indispensabile per un adulto equilibrato, comincia dalla culla, con il solito monotono buon senso. Lasci la bambina a casa con la nonna e smetta di allattare. È semplice, quando crescono i denti non è più tempo di allattare, ce lo dice la natura!
Buonasera Alessia,
il distacco dal proprio figlio quando è ancora molto piccolo non è sempre facile, soprattutto quando nei primi mesi di vita la mamma trascorre molto tempo con lui, come ha fatto lei. La bambina sta volentieri con la nonna e questo è un primo importante aspetto che può prendere in considerazione. Lei sarà fuori casa per due giornate intere (solo una volta al mese) ma la sera avrà la possibilità di ritornare, addormentarla o stare con lei. Ci sono buoni presupposti per decidere di lasciare la bambina a casa e poter svolgere il suo lavoro con serenità. Valuti i pro e i contro di ciascuna scelta e prenda la decisione che le sembra più adatta pensando al benessere di sua figlia in primis, ma anche alla sua serenità in questo momento di ripresa del lavoro. Per alcune mamme riprendere il lavoro vuol dire riappropriarsi di uno spazio personale, a volte questa scelta può essere vissuta con difficoltà o con sensi di colpa. Forse non è il suo caso ma provi a interrogarsi anche su questo, perché può influire sulla decisione che prenderà.
Un cordiale saluto
Cara Cristina,
prima di tutto complimenti per i suoi nuovi impegni di lavoro! Per le neo-mamme è sempre una bella sfida far conciliare lavoro e accudimento. Io credo che sia un'ottima soluzione quella di far passare alla bambina il tempo della sua assenza con la nonna. E' probabile che, con l'inizio della nuova routine, la bimba chieda qualche poppata extra nei momenti insieme e questi saranno momenti speciali per ritrovarvi e coccolarvi.
Se vivesse questo momento di separazione con tristezza o ansia troppo intense, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per ricevere un sostegno adeguato, di cui gioverà certamente anche la sua piccola!
Un saluto,
Marcella
Buonasera Cristina,
Sono in linea di massima d'accordo coi colleghi.
Ciò che conta è il clima di serenità e tranquillità che la bimba sperimenta con le figure che si prendono cura di lei. Da quanto scrive emerge che con la nonna stia bene. Inoltre, per quanto riguarda il rapporto con lei, ciò che conta è essenzialmente la qualità del tempo trascorso insieme. Le prime separazioni sono difficili per molte mamme ma vedrà che se riuscirà lei per prima ad affrontare bene questo distacco ne trarrete tutti beneficio. Se i dubbi dovessero permanere una consulenza psicologica potrà sicuramente aiutarla. Un cordiale saluto. Antonella
Buongiorno Cristina, i momenti delle prime separazioni sono molto delicati. Il neonato attraversa un periodo di intense e cruciali trasformazioni tra i 6 e i 18 mesi. Ha dunque bisogno di molto stabilità, di poter ritrovare il volto della madre la sua voce, persino il suo odore, durante i momenti di discontinuità della giornata, ad esempio all'addormentamento, al risveglio , nei momenti in cui le sue stesse sensazioni corporee sono per lui un elemento di discontinuità rispetto a se stesso. Quello che mi sento di consigliarle è di tornare a lavorare con una certa gradualità, lasciando che sua figlia si abitui alla presenza della nonna un po' alla volta, magari facendole dare i pasti da lei. Se può, cerchi di evitare una brusca separazione da un giorno all'altro. Quando se ne va cerchi di salutarla, forse piangerà un po', le parli, la consoli. Soprattutto le parli con tenerezza, anche se così piccola, ne sarà rassicurata.La sua preoccupazione per la sua piccola figlia non ha nulla di patologico, semmai testimonia del fatto che considera sua figlia un soggetto con delle esigenze e dei desideri non coincidenti coni suoi. E questo è sempre un bene. Cordiali saluti PG
Buonasera Cristina, è sempre molto difficile separarsi dai propri bambini per riprendere il lavoro, per cui capisco il suo desiderio di portare con sé la sua bimba, seppure accompagnata dalla nonna. Mi sembra di percepire che questa opzione la farebbe sentire più tranquilla e, mi passi il termine, "meno in colpa" per aver "abbandonato" la sua bambina. Tuttavia un sano processo di separazione è del tutto fisiologico oltre che necessario per un corretto sviluppo psico-affettivo. Per cui non abbia paura di ferire in modo irreparabile la sua bambina. È vero, probabilmente all'inizio "soffrirete" entrambe, ma credo che questo vi permetterà di crescere sia come singole persone che nella vostra relazione. Si ricordi infatti che per una mamma è importante ritrovare i suoi spazi e realizzarsi anche come donna e lavoratrice. Portare la bambina sul lavoro a chi gioverebbe? Lei riuscirebbe a lavorare serenamente sapendola nella stanza accanto? La bambina sarebbe veramente più serena in un ambiente nuovo, senza i suoi spazi e le sue routines? Sinceramente non lo so. Di certo c'è il fatto che con la nonna la bimba è serena e che rappresenta per lei un importante punto di riferimento. Questo credo sia un elemento da non sottovalutare.
Cordiali saluti, Simona Cavallaro.
Buongiorno Cristina, separarsi da chi si ama può ’ essere a volte difficile ma necessario per garantire uno sviluppo armonico per sua figlia, un percorso che la possa aiutare in questo è sicuramente consigliato, una mamma tranquilla che saluta la figlia per occuparsi di se’ e poi ritornare nel momento del bisogno garantisce benessere anche a lei e alla bambina. In quei momenti di separazione la bambina imparerà a pensarla, a tenerla in mente e a mettere piano piano in pratica i suoi insegnamenti. La saluto e l’abbraccio. Dott.ssa Palmieri
Salve, mi accodo all'opinione data dai colleghi. Se la bambina è serena in compagnia della nonna, poco importa l'ambiente n cui si trovano. Stia serena. Le auguro buone cose.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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