Buonasera dottore Ho un problema che mi sta causando particolari problemi ultimamente. Tutto e ini

23 risposte
Buonasera dottore
Ho un problema che mi sta causando particolari problemi ultimamente.
Tutto e iniziato in modo più pronunciato il 31 luglio, giorno in cui partivo con aereo per l’Italia. Arrivai in aeroporto 3 ore prima del volo dato il caos auriate, durante il periodo di attesa Ho iniziato ad avere la necessità di minzione frequente anche se non avevo bevuto quasi nulla. Nel giro di 3 ore ci andai almeno 7 volte in bagno. Non appena mi ero seduto in aereo ebbi ancora bisogno di recarmi in bagno, durante il volo è all‘atterraggio.
Il fenomeno si presenta come un imminente bisogno di minzione che sembra non riesco a controllare tanto che mi aumenta anche la frequenza cardiaca oltre i 120battiti al minuto.
Il problema si è presentato quasi tutti i giorni durante il mese di agosto e ancora a tutt’oggi ho ancora problemi quando sono per strada o specialmente in mezzi pubblici, sembra veramente che devo urgentemente urinare faccio fatica a trattenere poi quando trovò una toilette un po‘ mi riprendo dopo la minzione ma dopo una mezzoretta o oretta si ripresenta.
Se sono sdraiato in stanza sul letto non ho problemi sembra come se sparisce. Questo problema mi è capitato anche in passato ma sporadicamente forse per qualche ora ma mai di più ma non mi ha dato problemi per cui rivolgermi a un medico, avevo pensato alla creatina che prendevo per la palestra. Adesso non mi lascia in pace e l‘unico sollievo e quando sono in camera o a casa.
Questo mese Porto anche dolori al basso ventre che vanno e vengono e che si affievoliscono molto sempre quando sono sdraiato. Di notte dormo tranquillamente e non mi sveglio mai per andare in bagno.
Cosa può dirmi a riguardo e cosa potrei fare per ritornare a una vita piu normale?
Dott.ssa Paola Martinelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, per prima cosa potrebbe rivolgersi al medico di base per escludere una causa medica. Una volta esclusa, i sintomi che descrive potrebbero essere riconducibili a uno stato d'ansia. Provi a pensare se prendere l'aereo le genera paura. E se questi sintomi si presentano quando si trova in mezzo in altre persone per strada o sui mezzi pubblici, come dice, o anche se è da solo. Quello che può fare nell'immediato momento in cui ha i sintomi è provare a respirare profondamente, inspiri mentre gonfia la pancia ed espiri mentre la sgonfia e si ripeta che quella sensazione è dovuta alla sua paura e non al reale bisogno di andare in bagno e che passerà. Non è facile, lo so, ma provi a far passare qualche minuto e a recarsi in bagno meno volte di quelle che sente. Se si rende conto che non riesce a gestire la situazione, si rivolga a uno psicologo che la aiuterà nel controllare la sua ansia. Buona giornata, Dott.ssa Paola Martinelli

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo innanzitutto utile un approfondimento medico per escludere eventuali cause organiche; successivamente ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Buongiorno,
quello che posso consigliare è di fare degli accertamenti per andare ad escludere possibili cause organiche.potrebbe poi esserci in tutto questo anche una componente ansiosa per cui potrebbe essere utile chiedere un consulto psicologico per andare a identificare le cause e trovare le strategie per far fronte a questa situazione.
Resto a disposizione online.
Dott. Michele Arnaboldi.
Dott.ssa Rachele Ghirardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vigevano
Buongiorno,
mi spiace per la situazione di disagio che prova.
Per prima cosa le consiglierei di rivolgersi al suo medico curante, e qualora vengano escluse potenziali cause fisico-organiche potrebbe essere il caso di rivolgersi ad uno psicologo -Psicoterapeuta, in quanto ciò che descrive è una reazione spesso associata ad uno stato d'ansia.
Rimango a sua disposizione, anche on line.
Cordialmente
GR
Dott.ssa Luisa Catalano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile Utente, sono d'accordo con i colleghi: prima di tutto bisogna escludere cause organiche quindi il primo passaggio è dal medico curante. Qualora vengano escluse cause organiche, potrebbe valutare un primo colloquio con uno psicoterapeuta.
Buona giornata, Luisa
Dott.ssa Alexandra Giakoumi
Psicologo, Professional counselor
L'Aquila
Gentile utente di mio dottore, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto. Concordo con i colleghi, riguardo il consulto con un medico. Qualora siano escluse cause mediche, si possa approfondire attraverso un percorso psicologico quale potrebbe essere la funzione di questa difficoltà che ci descrive, a che potrebbe servire, magari per evitare oppure ottenere che cosa?
Rimango a sua disposizione. Dr.ssa Giakoumi Alexandra
Dott.ssa Marta Cavagna
Psicologo, Psicologo clinico
Treviglio
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione e mi spiace che si trovi a sperimentare questo disagio. Pur essendo possibile che i sintomi che riporta siano riconducibili ad una situazione ansiosa, ritengo innanzitutto di primaria importanza che si rivolga al suo medico curante per escludere eventuali cause organiche. Nel caso in cui la causa del suo malessere non dovesse essere legata a particolari patologie, allora sarebbe opportuno indagare se sul piano psicologico vi sono delle situazioni o eventi specifici in cui questa frequente urgenza alla minzione si verifica. Sono certa che uno psicologo/psicoterapeuta la possa aiutare a comprendere meglio il motivo per il quale si scatenano questi sintomi e quali fattori concorrono al mantenimento di questo “segnale” fisico rispetto alle emozioni vissute. Resto a disposizione per eventuali dubbi e chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Marta Cavagna
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera

Le consiglio un consulto con una psicoterapeuta per valutare diagnosi ed eventualmente trattamento psicologico .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Noemi Carrieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno, reputo che in questo quadro sintomatologico la cosa in primis più opportuna da fare sono degli accertamenti per escludere possibili cause organiche.
Una volta fatto ciò, potendo escludere cause fisiologiche, si potrebbe considerare una componente più psicologica, e potrebbero essercene di diverse (emotività? comportamenti ritualizzati? Paure?). La cosa che reputo interessante è che prima di Luglio in problema non si è mai presentato, ma continua ora...in questo caso è sicuramente utile un consulto psicologico per meglio approfondire la dinamica.
Per qualsiasi dubbio sono a disposizione,
Dr.ssa Noemi Carrieri - Firenze (online)
Dott. Stefano Carinci
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Salve, mi dispiace molto che lei stia vivendo questi momenti di disagio a causa di questa difficoltà. Mi sembra di capire che la reazione di una frequente minzione e accelerazione del battito cardiaco sia collegata in maniera psicosomatica a delle condizioni di possibile ansia nei contesti in cui lei sembra sia a contatto con più persone o in ambienti affollati in generale. Infatti lei dice che quando è rilassato a casa non ha questa urgenza. In ogni caso è importante considerare degli esami clinici per valutare la presenza o meno di problematiche organiche. Potrebbe essere utile per lei esplorare quali dinamiche psichiche interne si attivano nel momento in cui si presenta questo bisogno urgente di minzione per poter comprendere meglio il processo che ne è alla base. Un caro saluto
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente,
è necessario in prima battuta rivolgersi al medico curante per accertarsi che non vi sia un processo infiammatorio. In caso di esito negativo a tutti gli accertamenti le suggerisco un consulto psicologico in quanto i sintomi descritti sono compatibili con uno stato ansioso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Ilaria Beatrice Villa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno da queste poche righe si percepisce quanto debba essere faticosa la situazione che sta vivendo, grazie per averla condivisa. Tuttavia sarà fondamentale rivolgersi ad uno specialista attraverso il suo medico di base per far sì che vengano approfondite tematiche organiche che le causano questi sintomi. Successivamente si potrà indagarle da un punto di vista psicologico, pertanto resto a disposizione per un colloquio in presenza o se preferisce da remoto. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Non sempre riusciamo a riconoscere i segnali che il corpo ci invia per indicarci che stiamo accumulando un carico di stress o ansia eccessivo. Frequentemente il bisogno urgente di fare spesso pipì ha origine psicologica.
I sintomi di vescica iperattiva possono essere un campanello d’allarme per capire se stai vivendo un periodo di preoccupazione eccessiva e ricorrente; osservarli e riconoscerli può indicarci che è il momento di intervenire per riprenderci il nostro equilibrio.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Elvira Vitale
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ribadisco la raccomandazione dei colleghi sui necessari accertamenti medici. Ciò che possiamo fare indirizzandoti da uno/a psicologo/a è ripercorrere tutto il collegamento che hai accennato riguardo gli episodi passati, le situazioni in cui accade e quelle in cui no (casa, di notte). L'obiettivo potrebbe essere comprendere se dietro questa difficoltà c'è una risposta allo stress, indirizzata al corpo attraverso questo bisogno fisico, o se si tratta di altro. A me sembra che la vita normale a cui vorresti tornare contenesse già questa problematica, anche se si è verificata in passato. Il tema, secondo me, è scoprire insieme che cosa rappresenta questa difficoltà per te, se appunto parliamo di una modalità psicosomatica di gestire delle emozioni in determinati periodi della tua vita, o qualsiasi altro sia il senso di questo fenomeno. Mi sembra necessario ricollegare il filo rosso tra mente e corpo, per scoprirlo.
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che stai attraversando questa situazione problematica con l'urgenza di urinare frequentemente. Sembra che tu possa essere affetto da una condizione nota come sindrome della vescica iperattiva, che si caratterizza per la presenza di urgenza urinaria, spesso accompagnata da un bisogno impellente e difficile da controllare di urinare, anche se la vescica non è piena. Questa condizione può essere molto fastidiosa e influenzare la qualità della vita quotidiana.

Ti consiglio di consultarti con un professionista, come un urologo o un nefrologo, per una valutazione accurata e una diagnosi precisa. Un medico potrà eseguire esami appropriati, come un'analisi delle urine, un esame fisico e altre indagini, per escludere altre possibili cause dei tuoi sintomi e confermare se si tratta effettivamente di una sindrome della vescica iperattiva.

Il trattamento per la sindrome della vescica iperattiva può variare a seconda della gravità dei sintomi e delle cause sottostanti. Alcune opzioni di trattamento possono includere terapie comportamentali, modifiche della dieta e del consumo di liquidi, farmaci e, in alcuni casi, terapie più invasive come la terapia con stimolazione nervosa o la terapia farmacologica intravescicale.

Nel frattempo, potresti provare a fare alcune modifiche nello stile di vita, come evitare bevande che possono irritare la vescica (come caffeina, alcol o bevande gassate), seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolarmente e cercare di gestire lo stress.

Ti incoraggio vivamente a cercare una valutazione medica approfondita per ottenere una diagnosi e un trattamento adeguati. Non ignorare i sintomi o cercare di gestirli da solo, poiché un intervento professionale può aiutarti a trovare sollievo e migliorare la tua qualità di vita.
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Dott. Fabio Bellasio
Psicologo
Buccinasco
Buonasera. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile per comprendere dettagliatamente le ragioni per cui la minzione da quasi quattro mesi le causa questo tipo di disagi quando è fuori casa.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Il problema che stai descrivendo potrebbe essere legato all'ansia e al nervosismo che provi in situazioni pubbliche o in luoghi affollati, come ad esempio gli aeroporti o i mezzi pubblici. Questo tipo di sintomi, come il bisogno frequente di urinare e il aumento della frequenza cardiaca, potrebbero essere manifestazioni fisiche dell'ansia e del disagio che provi in determinate situazioni.
Potremmo ipotizzare che ci sia un legame tra il tuo disagio psicologico e il sintomo fisico che stai sperimentando. Potrebbe essere utile esplorare insieme a uno psicologo le dinamiche relazionali e familiari che potrebbero essere all'origine di questo problema. Ad esempio, potrebbe essere utile comprendere se ci sono stati eventi passati o dinamiche relazionali che hanno contribuito a generare ansia o disagio in determinate situazioni.
Inoltre, potresti valutare l'opportunità di consultare un medico per escludere eventuali cause fisiche del tuo sintomo e ricevere un supporto nella gestione dei sintomi, come ad esempio la terapia farmacologica.
In generale, per ritornare a una vita più normale potresti considerare l'ipotesi di iniziare un percorso psicoterapeutico per affrontare l'ansia e il disagio che stai vivendo, oltre a cercare strategie di gestione dello stress e dell'ansia che possano aiutarti a gestire meglio la situazione. Rimango a tua disponibilità per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Evelina Andreeva
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,

mi dispiace sapere che sta vivendo questo problema che le sta causando tanto disagio.
Il problema che sta vivendo potrebbe essere legato a un mix di fattori fisici ed emotivi. Le consiglio di rivolgersi a un medico per escludere problemi fisici come infezioni o disturbi alla vescica o alla prostata, e contemporaneamente riflettere sull’aspetto psicologico, dato che l’ansia può giocare un ruolo importante in questi sintomi. Ci sono diverse soluzioni e trattamenti che possono aiutarla a gestire meglio questa condizione e a tornare a una vita normale senza questo fastidio costante.
Non esiti a consultare un medico il prima possibile, perché una valutazione accurata sarà il primo passo per capire la causa e trovare una soluzione adeguata.

Dott.ssa Evelina Andreeva


Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco quanto questa situazione possa essere fonte di disagio e stress, e la ringrazio per aver deciso di condividere il suo problema. Da ciò che racconta, il sintomo principale sembra essere una necessità urgente e frequente di urinare, che si intensifica in situazioni specifiche, come quando si trova fuori casa o in contesti potenzialmente stressanti, ma si attenua significativamente quando è rilassato, come a casa o sdraiato. Questo suggerisce che il fenomeno potrebbe avere una componente psicofisiologica, legata a una risposta del corpo allo stress o all'ansia. Quando si è sotto pressione o in situazioni che il cervello percepisce come potenzialmente minacciose o scomode, il sistema nervoso può attivarsi in modo eccessivo, stimolando la necessità di urinare anche se la vescica non è realmente piena. Il fatto che i sintomi siano accompagnati da un aumento della frequenza cardiaca e che spariscano in un ambiente rilassante come la casa sembra confermare questa ipotesi. Detto questo, è importante non trascurare anche possibili cause fisiche. Sarebbe utile escludere condizioni come un'infezione delle vie urinarie, un'irritazione della vescica, o altri disturbi urologici. I dolori al basso ventre che descrive potrebbero avere un’origine muscolare o essere legati a una tensione cronica. Per questo motivo, le consiglierei di rivolgersi innanzitutto al suo medico di base o a uno specialista, come un urologo, per escludere qualsiasi causa organica. Se le analisi mediche non evidenziano nulla di rilevante, potrebbe essere utile considerare un approccio psicologico per affrontare l’eventuale componente ansiosa. Ad esempio, un percorso di terapia cognitivo-comportamentale (TCC) potrebbe aiutarla a identificare e modificare i pensieri o le credenze che alimentano il circolo dell’ansia. Attraverso tecniche specifiche, come la desensibilizzazione o il rilassamento muscolare progressivo, si potrebbe lavorare per ridurre la sensazione di urgenza e sviluppare una maggiore capacità di gestione delle situazioni che attualmente la mettono a disagio. Un altro strumento utile potrebbe essere il monitoraggio dei sintomi con un diario, annotando le situazioni in cui i sintomi si presentano, l’intensità, e i suoi pensieri o emozioni in quel momento. Questo potrebbe aiutarla a individuare eventuali schemi o situazioni scatenanti. Infine, le suggerisco di non giudicarsi per ciò che sta vivendo. È un problema reale e comprensibile, ma con il giusto approccio può essere affrontato e migliorato. Non esiti a cercare il supporto necessario per riprendere una vita più serena. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentile utente comprendo il suo smarrimento ed allarme per i suoi disturbi . Primo passo da fare e' quello di recarsi dal suo medico curante e descrivere tutti i suoi sintomi somatici. Dopo aver fatto tutti gli accertamenti del caso, prescritti , e' importante vedere i risultati e cioe', se sono tutti negativi puo' pensare ad un percorso psicologico . Questo perche' la causa dei suoi disturbi sarebbe psicogena . Sarei lieta di accompagnarla in un percorso di consapevolezza ,per poi proseguire con una eventuale psicoterapia , per il trattamento dei disturbi ,con un collega psicoterapeuta a sua scelta.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Chiara Ilardi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
Ho letto il suo messaggio e ci tengo in primis a dire che non si può fare una diagnosi corretta al suo problema perché per farla sarebbe necessario fare un'esame e Valutazione più approfondita analizzando e indagando diversi aspetti. Da ciò che lei racconta si potrebbe però presumere che la minzione frequente e i sintomi da lei accusati talvolta al basso ventre siano dovuti ad un disturbo d'ansia. Il fattore che una volta sdraiato tendono ad attenuarsi potrebbe essere dovuto al fatto che quando noi ci sdraiamo il nostro corpo si rilassa e di conseguenza anche l'ansia può diminuire momentaneamente.
Io le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta per poter valutare la presenza di un disturbo d'ansia o di altro genere e se fosse iniziare un percorso di sostegno psicologico che la possa aiutare la causa di questo suo problema, se vi sono dei fattori di mantenimento ed aggravamento e da qui provare a risolverlo e/o imparare a gestirlo.
Per qualsiasi domanda o informazione resto a sua completa disposizione.
Inoltre se vuole io lavoro a Roma presso lo studio ogni mercoledì e venerdì mentre dal lunedì al venerdì lavoro anche tramite modalità online sia con pazienti e/o clienti della mia città sia di altre città. Prima consulenza sempre gratuita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Dott.ssa Veronica De Iuliis
Psicologo, Psicologo clinico
Cogliate
Buonasera,
da quanto descrive, i sintomi che sta vivendo sembrano comparire in situazioni di stress o mobilità (viaggi, mezzi pubblici, stare fuori casa) e migliorare quando è a riposo o a casa. L’aumento della frequenza urinaria accompagnato da tachicardia e senso di urgenza può essere legato a una componente ansiosa o di attivazione del sistema nervoso autonomo, soprattutto se i sintomi non si presentano durante la notte o a letto.

È comprensibile che questa situazione stia interferendo con la quotidianità e generi disagio. Alcune strategie iniziali che possono aiutare:

Riconoscere e calmare l’ansia: respirazioni profonde o tecniche di grounding nei momenti in cui compare il bisogno urgente;

Pianificare pause e spazi sicuri: sapere dove si trovano i bagni può ridurre la sensazione di urgenza costante;

Limitare stimoli che amplificano l’ansia: caffeina, eccessiva attenzione ai sintomi, preoccupazioni anticipatorie;

Registrare i sintomi: annotare orari, contesto e eventuali emozioni aiuta a distinguere pattern fisici da reazioni ansiose.

Rimane importante valutare anche una componente fisica, quindi una visita medica generale o urologica può escludere problemi organici. Contemporaneamente, un supporto psicologico può aiutare a gestire l’ansia e il circolo di preoccupazione, restituendo serenità nella vita quotidiana.

Un caro saluto,
Veronica De Iuliis

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