Buona sera , sono un ragazzo di quasi 20 anni e vorrei sfogarmi con qualcuno .Mi sono appena lasciat
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Buona sera , sono un ragazzo di quasi 20 anni e vorrei sfogarmi con qualcuno .Mi sono appena lasciato con la mia ragazza ,ultimamente le cose non andavano benissimo,che poi ultimamente, ci siamo rifidanzati un mese e mezzo fa ,eravamo gia stati insieme 7 mesi e poi lei mi aveva lasciato per le stesse motivazioni, io ho sempre creduto che le cose si potevanofar funzionare ma lei dopo così poco mi ha detto che non ci credeva piu fino in fondo nonostante tutto l'amore che provasse, mi ha lasciato perche secondo lei per delle differenze che abbiamo nelle nostre personalità le cose non potrebbero funzionare e cambiando quelle cose che ci fanno "scontrare" cambieremmo le nostre personalità e non andrebbe bene, io ho detto che è una questione di accettazione e punti di incontro ,lei non mi aveva mai parlato di alcune cose che della mia personalità/modo che la turbavano, e lo ha fatto all'ultimo, prima di lasciarmi ,in pratica la volta prima era successa la medesima cosa, lei ha sempre scelto di andare via , io ho sempre scelto di rimanere. In piu, ieri sera mentre ero con il mio migliore amico ho scoperto che lei ,che è molto amica con la ragazza del mio migliore amico, le aveva detto, qualche mese fa,che voleva che io fossi diverso sopratutto riguardo al parlare perche mentre lei è molto logorroica io sono uno che spesso ascolta e non dice niente ,quando non so cosa dire ,invece che dire una cavolata sto in silenzio,sono piu introverso,ogni tanto quando qualcuno mi parla (di cose leggere) io mi perdo perché sono sulle nuvole soprattutto quando ho molti pensieri,ovviamente ho i miei spunti e so conversare ma la mia natura è piu quella , da sempre. Le ha detto inoltre, quando ci siamo ricominciati a frequentare, che mi vedeva cambiato che ero piu propenso a quelle cose li . Il fatto è che lei non mi aveva mai parlato di questa cosa se non proprio me lo ha accennato all'ultimo, quando in realtà era la cosa principale e quando siamo tornati insieme io non so perche lei ha pensato fossi diverso, ero sempre io e non sapevo nemmeno che le desse fastidio quella mia caratteristica. Poi non lo so evidentemente ha capito che ero ancora cosi e ha deciso di lasciarmi.(ovviamente io sto dicendo come sono andate le cose forse per me, cose plausibili ,perche non so se le cose siano davvero andate cosi). Lei ha un carattere e una personalità molto particolare e mi ha sempre detto che avesse paura che io non la accettassi ,ma alla fine mi rendo conto che forse era lei che non mi aveva accettato per come ero. Anche quando ci siamo lasciati, l'altro giorno lei ha fatto un discorso molto generale del tipo :sia per me sia per te è meglio cosi perche a causa delle nostre personalità cosi diverse non possiamo chiedere di cambiarci completamente , in realta la cosa era unilaterale da quanto sembra perche nonostante la sua molto diversa personalità io la ho sempre accettata e anche questa volta avevo scelto di rimanere , lei invece non ha fatto lo stesso con me. Il mio migliore amico mi ha detto queste cose perche ha visto come stavo anche se la sua ragazza aveva detto di non dirmele perche la mia ex non voleva. Mi ha detto che io sono circondato di persone che mi vogliono bene e mi accettano perche io sono cosi come ero con lei anche con i miei amici ovviamente , sempre me stesso,che il problema non sono io . Io non capisco perché nonostante tutto l'amore che provasse per me non è riuscita ad accettare questo lato di me. Mi chiedo se era amore davvero, perche io mi sono sentito amato ma questa cosa non lo so mi sta facendo riflettere molto . Mi fa stare male il fatto che lei non sia stata del tutto sincera fino all'ultimo anche quando ci siamo lasciati , forse lo ha fatto per non farmi sentire in difetto non lo so ma avrei preferito mi dicesse le cose piu chiaramente(sempre che la motivazione fosse davvero quella ma ormai mi viene da pensare cosi). Anche perche aveva proposto una pausa affianco alla proposta di lasciarci, che io ho rifiutato, tanto i problemi una volta tornati sarebbero stati sempre li .
Quando ci siamo messi insieme di nuovo le mi disse che lasciarmi andare era stato uno dei suoi piu grossi sbagli . Quando ci siamo lasciati io le ho detto che questa volta sarebbe stata l'ultima insieme , che questa volta mi avrebbe dovuto lasciare andare . Ma io adesso non faccio altro che pensare che vorrei stare con lei e vorrei risolvere tutti i problemi insieme, abbiamo una connessione cosi intima, visto che c'è ancora amore io faccio fatica a dire basta ora vado avanti,sento che nonostante tutte le nostre diversità io non voglio qualcun'altra e non voglio provare a fare finta che sia cosi . D'altra parte già l'ultima volta che ci siamo lasciati io ho trascorso mesi a provare a vedere se cera un'altra possibilità inoltre io le ho detto chiaramente che questa volta non saremmo piu tornati insieme. Adesso io non so cosa fare,sono passati 4 giorni , i miei amici mi dicono che questa volta devo andare avanti , di andare e conoscere nuove ragazze ma io ho un blocco dentro perché so che farei finta. Se lei mi avesse detto che non mi amava io avrei lasciato perdere finalmente , ma visto che di quello non ne ha mai parlato io faccio fatica a lasciare perdere . So che sono una testa dura ma l'amore per me è qualcosa di cosi raro e puro che quando si ha bisogna tenerlo stretto stretto. Chiedo un vostro sincero parere
Quando ci siamo messi insieme di nuovo le mi disse che lasciarmi andare era stato uno dei suoi piu grossi sbagli . Quando ci siamo lasciati io le ho detto che questa volta sarebbe stata l'ultima insieme , che questa volta mi avrebbe dovuto lasciare andare . Ma io adesso non faccio altro che pensare che vorrei stare con lei e vorrei risolvere tutti i problemi insieme, abbiamo una connessione cosi intima, visto che c'è ancora amore io faccio fatica a dire basta ora vado avanti,sento che nonostante tutte le nostre diversità io non voglio qualcun'altra e non voglio provare a fare finta che sia cosi . D'altra parte già l'ultima volta che ci siamo lasciati io ho trascorso mesi a provare a vedere se cera un'altra possibilità inoltre io le ho detto chiaramente che questa volta non saremmo piu tornati insieme. Adesso io non so cosa fare,sono passati 4 giorni , i miei amici mi dicono che questa volta devo andare avanti , di andare e conoscere nuove ragazze ma io ho un blocco dentro perché so che farei finta. Se lei mi avesse detto che non mi amava io avrei lasciato perdere finalmente , ma visto che di quello non ne ha mai parlato io faccio fatica a lasciare perdere . So che sono una testa dura ma l'amore per me è qualcosa di cosi raro e puro che quando si ha bisogna tenerlo stretto stretto. Chiedo un vostro sincero parere
Buongiorno, a ringrazio per la fiducia e per aver scelto di condividere un momento così delicato e personale.
Capisco quanto possa essere doloroso vivere la fine di una relazione in cui si è investito tanto, soprattutto quando si sente di aver dato tutto sé stessi e di essere stati sinceri nel proprio modo di amare.
Da quanto scrive, emerge con chiarezza la profondità dei suoi sentimenti, il bisogno di comprensione e il desiderio autentico di far funzionare le cose. Allo stesso tempo, è evidente che ci siano stati dei fraintendimenti o delle difficoltà di comunicazione che hanno reso difficile il confronto aperto su aspetti importanti della relazione.La sofferenza che prova in questo momento è comprensibile e legittima. Amare qualcuno e sentirsi rifiutati non per mancanza d’amore, ma per aspetti legati alla propria personalità, può lasciare un senso di ingiustizia e spaesamento. Tuttavia, il fatto che lei continui a riflettere su quanto accaduto è già un segno di grande maturità emotiva.
È possibile che, pur provando affetto, la vostra relazione non avesse le basi giuste per proseguire serenamente nel tempo. L’amore non sempre basta, soprattutto se non è accompagnato da comunicazione trasparente, accettazione reciproca e una reale volontà comune di crescere insieme, anche nelle differenze.Le consiglio di prendersi del tempo. Non per cercare subito qualcun altro, ma per tornare a se stesso, per capire cosa desidera davvero in una relazione e soprattutto per continuare a valorizzare chi è, senza sentirsi “sbagliato”.
Essere una persona introversa, riflessiva e attenta non è un limite: è una parte preziosa della sua identità. Chi le sarà accanto, in futuro, dovrebbe riconoscerlo e apprezzarlo.
Se sente che questo momento sta diventando troppo pesante da affrontare da solo, consideri la possibilità di parlarne con uno psicologo o una figura di supporto. A volte un confronto professionale può offrire prospettive nuove e alleggerire il peso che si porta dentro.
Le auguro con sincerità di trovare presto un po’ di pace in questo percorso. Non è facile, ma da momenti come questi spesso nasce una consapevolezza nuova, più solida e più libera.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alessandra Avenale
Psicologa esperta in CBT
Capisco quanto possa essere doloroso vivere la fine di una relazione in cui si è investito tanto, soprattutto quando si sente di aver dato tutto sé stessi e di essere stati sinceri nel proprio modo di amare.
Da quanto scrive, emerge con chiarezza la profondità dei suoi sentimenti, il bisogno di comprensione e il desiderio autentico di far funzionare le cose. Allo stesso tempo, è evidente che ci siano stati dei fraintendimenti o delle difficoltà di comunicazione che hanno reso difficile il confronto aperto su aspetti importanti della relazione.La sofferenza che prova in questo momento è comprensibile e legittima. Amare qualcuno e sentirsi rifiutati non per mancanza d’amore, ma per aspetti legati alla propria personalità, può lasciare un senso di ingiustizia e spaesamento. Tuttavia, il fatto che lei continui a riflettere su quanto accaduto è già un segno di grande maturità emotiva.
È possibile che, pur provando affetto, la vostra relazione non avesse le basi giuste per proseguire serenamente nel tempo. L’amore non sempre basta, soprattutto se non è accompagnato da comunicazione trasparente, accettazione reciproca e una reale volontà comune di crescere insieme, anche nelle differenze.Le consiglio di prendersi del tempo. Non per cercare subito qualcun altro, ma per tornare a se stesso, per capire cosa desidera davvero in una relazione e soprattutto per continuare a valorizzare chi è, senza sentirsi “sbagliato”.
Essere una persona introversa, riflessiva e attenta non è un limite: è una parte preziosa della sua identità. Chi le sarà accanto, in futuro, dovrebbe riconoscerlo e apprezzarlo.
Se sente che questo momento sta diventando troppo pesante da affrontare da solo, consideri la possibilità di parlarne con uno psicologo o una figura di supporto. A volte un confronto professionale può offrire prospettive nuove e alleggerire il peso che si porta dentro.
Le auguro con sincerità di trovare presto un po’ di pace in questo percorso. Non è facile, ma da momenti come questi spesso nasce una consapevolezza nuova, più solida e più libera.
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Buona sera,
innanzitutto ti ringrazio per la fiducia con cui hai condiviso il tuo vissuto. Quello che stai attraversando è un momento molto delicato e doloroso: la fine di una relazione, soprattutto quando si prova ancora amore, può generare una profonda sofferenza, confusione e un senso di smarrimento.
Da ciò che racconti, emerge chiaramente che hai investito molto in questa relazione, non solo in termini affettivi, ma anche nel desiderio di farla funzionare, accogliendo l'altra persona con i suoi pregi e difficoltà. Il fatto che tu abbia scelto di rimanere, mentre lei ha scelto di andare via, ti ha inevitabilmente ferito, lasciandoti con tante domande aperte.
Le differenze di personalità, come l’introversione e la tendenza all’ascolto che tu descrivi, non sono difetti: sono tratti che fanno parte di chi sei e che meritano rispetto. In una relazione sana, l’amore non dovrebbe significare “cambiare l’altro”, ma accogliersi reciprocamente, cercando punti di incontro autentici. Il fatto che lei ti abbia chiesto inconsapevolmente di essere “diverso” senza mai affrontare davvero il tema insieme, ha creato una distanza che tu non hai potuto colmare, perché ti mancavano gli strumenti e la piena consapevolezza del problema.
Il dolore che stai provando è legittimo, così come il bisogno di capire cosa sia successo e perché l’amore non sia bastato. Ma l’amore, per durare, ha bisogno anche di comunicazione sincera, di volontà condivisa, e di accettazione reciproca. Se una delle due parti non è pronta o disposta a restare e lavorare insieme, nonostante i sentimenti, allora non dipende solo da te.
Ti stai ponendo domande profonde e vere: era amore da parte sua? perché non sono stato accettato? cosa avrei potuto fare di diverso?
Ma, a volte, anche le risposte più sincere non riescono a cambiare il corso delle cose, perché in una relazione si è sempre in due, e l'equilibrio non può essere sostenuto da una sola persona.
In questa fase può essere utile non forzarti a “voltare pagina” troppo in fretta, ma neanche restare bloccato nella speranza. Concediti il tempo di sentire il tuo dolore, ma anche quello per riscoprire te stesso, i tuoi valori, e ciò che vuoi davvero da una relazione.
Parlarne con uno psicologo potrebbe esserti di grande aiuto per chiarire i tuoi sentimenti, elaborare la fine della relazione, e comprendere meglio il tuo modo di vivere l’amore e le relazioni.
A volte, uno spazio di ascolto professionale può offrire quella prospettiva che gli amici, per quanto affettuosi, non riescono a dare.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
innanzitutto ti ringrazio per la fiducia con cui hai condiviso il tuo vissuto. Quello che stai attraversando è un momento molto delicato e doloroso: la fine di una relazione, soprattutto quando si prova ancora amore, può generare una profonda sofferenza, confusione e un senso di smarrimento.
Da ciò che racconti, emerge chiaramente che hai investito molto in questa relazione, non solo in termini affettivi, ma anche nel desiderio di farla funzionare, accogliendo l'altra persona con i suoi pregi e difficoltà. Il fatto che tu abbia scelto di rimanere, mentre lei ha scelto di andare via, ti ha inevitabilmente ferito, lasciandoti con tante domande aperte.
Le differenze di personalità, come l’introversione e la tendenza all’ascolto che tu descrivi, non sono difetti: sono tratti che fanno parte di chi sei e che meritano rispetto. In una relazione sana, l’amore non dovrebbe significare “cambiare l’altro”, ma accogliersi reciprocamente, cercando punti di incontro autentici. Il fatto che lei ti abbia chiesto inconsapevolmente di essere “diverso” senza mai affrontare davvero il tema insieme, ha creato una distanza che tu non hai potuto colmare, perché ti mancavano gli strumenti e la piena consapevolezza del problema.
Il dolore che stai provando è legittimo, così come il bisogno di capire cosa sia successo e perché l’amore non sia bastato. Ma l’amore, per durare, ha bisogno anche di comunicazione sincera, di volontà condivisa, e di accettazione reciproca. Se una delle due parti non è pronta o disposta a restare e lavorare insieme, nonostante i sentimenti, allora non dipende solo da te.
Ti stai ponendo domande profonde e vere: era amore da parte sua? perché non sono stato accettato? cosa avrei potuto fare di diverso?
Ma, a volte, anche le risposte più sincere non riescono a cambiare il corso delle cose, perché in una relazione si è sempre in due, e l'equilibrio non può essere sostenuto da una sola persona.
In questa fase può essere utile non forzarti a “voltare pagina” troppo in fretta, ma neanche restare bloccato nella speranza. Concediti il tempo di sentire il tuo dolore, ma anche quello per riscoprire te stesso, i tuoi valori, e ciò che vuoi davvero da una relazione.
Parlarne con uno psicologo potrebbe esserti di grande aiuto per chiarire i tuoi sentimenti, elaborare la fine della relazione, e comprendere meglio il tuo modo di vivere l’amore e le relazioni.
A volte, uno spazio di ascolto professionale può offrire quella prospettiva che gli amici, per quanto affettuosi, non riescono a dare.
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Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Francesco Paolo Coppola, (Napoli on line o in presenza), 17 giugno 2025
psicologonapoli.org – Psicologo e Psicoterapeuta
Ricevo a Napoli (in presenza) o online in tutta Italia.
Per conoscere meglio il mio metodo e i miei scritti, visita il mio profilo MioDottore.
Parole: 328
Hai scritto: «Io ho sempre scelto di restare, lei ha sempre scelto di andare».
Ed è vero che spesso soffriamo di più quando abbiamo dato tutto, e non siamo stati scelti.
Ma questo non significa che hai sbagliato. Significa solo che hai amato.
Come scrive Lacan, «L’amore è dare ciò che non si ha a qualcuno che non lo vuole».
È crudele? Sì. Ma anche profondamente umano.
Lei forse cercava un tipo di presenza diversa, più estroversa, più brillante…
Ma tu non devi barattare la tua verità per piacere a qualcuno.
Ora ti senti “bloccato”. Ma questo dolore che vivi non è un errore da correggere, è il prezzo dell’intensità.
E se lo lasci essere, se non lo copri con la fretta, se lo guardi dritto… ti condurrà altrove.
Un piccolo esercizio
Ogni volta che ti accorgi che la mente torna a inseguirla – con rimpianto, colpa, o immaginazioni su come sarebbe potuto andare –
fermati un momento e scrivi solo tre parole:
“Rimpianto, colpa, inseguimento”.
Sono tre lestofanti travestiti da pensieri utili. Ma ti fanno solo perdere nel bosco.
Scrivili. Poi richiudi il quaderno.
E torna a te, al tuo corpo, alla giornata che hai davanti.
Lì, lentamente, torna la vita.
E, con essa, forse un giorno anche un amore che non ti chieda di essere diverso.
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Hai scritto: «Io ho sempre scelto di restare, lei ha sempre scelto di andare».
Ed è vero che spesso soffriamo di più quando abbiamo dato tutto, e non siamo stati scelti.
Ma questo non significa che hai sbagliato. Significa solo che hai amato.
Come scrive Lacan, «L’amore è dare ciò che non si ha a qualcuno che non lo vuole».
È crudele? Sì. Ma anche profondamente umano.
Lei forse cercava un tipo di presenza diversa, più estroversa, più brillante…
Ma tu non devi barattare la tua verità per piacere a qualcuno.
Ora ti senti “bloccato”. Ma questo dolore che vivi non è un errore da correggere, è il prezzo dell’intensità.
E se lo lasci essere, se non lo copri con la fretta, se lo guardi dritto… ti condurrà altrove.
Un piccolo esercizio
Ogni volta che ti accorgi che la mente torna a inseguirla – con rimpianto, colpa, o immaginazioni su come sarebbe potuto andare –
fermati un momento e scrivi solo tre parole:
“Rimpianto, colpa, inseguimento”.
Sono tre lestofanti travestiti da pensieri utili. Ma ti fanno solo perdere nel bosco.
Scrivili. Poi richiudi il quaderno.
E torna a te, al tuo corpo, alla giornata che hai davanti.
Lì, lentamente, torna la vita.
E, con essa, forse un giorno anche un amore che non ti chieda di essere diverso.
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso in modo così autentico e profondo quanto sta vivendo. Il dolore che emerge dalle sue parole è quello di chi ha amato con sincerità, ha investito emotivamente, e ora si ritrova a fare i conti non solo con la fine di una relazione, ma con la fatica di dare un senso a quanto accaduto. Le sue riflessioni mostrano una notevole capacità di introspezione, soprattutto per la sua giovane età. A vent’anni è già molto essere capaci di osservare le dinamiche relazionali con tale lucidità.
Il punto centrale che solleva – il perché lei non sia riuscita ad accettarlo per ciò che è – è in effetti un nodo molto significativo. In amore, spesso si tende a pensare che il sentimento debba bastare a far funzionare una relazione. Ma l’amore, seppur necessario, non è sempre sufficiente. Servono anche accettazione reciproca, compatibilità emotiva e capacità di comunicare i propri bisogni in modo trasparente. È vero che le relazioni si costruiscono anche nei punti di incontro tra le differenze, ma perché questo accada entrambe le persone devono essere disposte a fare quel percorso, senza nascondersi dietro aspettative implicite.
È doloroso quando scopriamo, magari solo dopo la rottura, che l’altra persona aveva vissuto dei dubbi o dei disagi di cui non ci aveva mai parlato. E può lasciare dentro una sensazione di inganno, o quantomeno di mancanza di chiarezza. Ma non necessariamente chi tace lo fa per cattiveria: a volte lo fa per paura, confusione, o perché non ha gli strumenti per affrontare il conflitto in modo diretto. È comprensibile che oggi si senta ferito anche da questa parte non detta.
Ha ragione a dire che quando si ama davvero si desidera restare, impegnarsi, provare a superare le difficoltà. Ma è proprio questo che ha fatto lei. E ciò che oggi può apparirle come una “testardaggine” è, in realtà, una fedeltà profonda al suo modo di amare, che non va cambiata, ma riconosciuta e valorizzata. Semmai, ciò che può aiutarla ora è accettare che, nonostante tutto l'amore, a volte non si è in due a volerlo far funzionare.
Prendersi il tempo per elaborare questa esperienza, senza affrettare il processo, è fondamentale. Non si tratta di “trovare subito un’altra ragazza” come le dicono gli amici, né di dimenticare forzatamente. Si tratta, invece, di restare un po’ con il dolore, per poterlo comprendere, e poi lentamente trasformarlo in consapevolezza. Le relazioni che ci segnano (anche quelle che finiscono) ci formano, ci mostrano chi siamo, cosa desideriamo, cosa siamo disposti a donare e cosa ci fa soffrire. Non sono tempo perso, anche se il cuore oggi grida il contrario.
È giusto onorare l'amore che ha provato, ma è anche giusto chiedersi se la persona che ha davanti è in grado di accogliere quel suo modo profondo di amare. Da quanto scrive, sembra che lei abbia già fatto molto, e che ora il passo più difficile sia lasciar andare non solo lei, ma l’idea che quel tipo di amore potesse bastare a entrambi. E, a volte, proprio questa accettazione rappresenta il vero atto d’amore verso se stessi.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il punto centrale che solleva – il perché lei non sia riuscita ad accettarlo per ciò che è – è in effetti un nodo molto significativo. In amore, spesso si tende a pensare che il sentimento debba bastare a far funzionare una relazione. Ma l’amore, seppur necessario, non è sempre sufficiente. Servono anche accettazione reciproca, compatibilità emotiva e capacità di comunicare i propri bisogni in modo trasparente. È vero che le relazioni si costruiscono anche nei punti di incontro tra le differenze, ma perché questo accada entrambe le persone devono essere disposte a fare quel percorso, senza nascondersi dietro aspettative implicite.
È doloroso quando scopriamo, magari solo dopo la rottura, che l’altra persona aveva vissuto dei dubbi o dei disagi di cui non ci aveva mai parlato. E può lasciare dentro una sensazione di inganno, o quantomeno di mancanza di chiarezza. Ma non necessariamente chi tace lo fa per cattiveria: a volte lo fa per paura, confusione, o perché non ha gli strumenti per affrontare il conflitto in modo diretto. È comprensibile che oggi si senta ferito anche da questa parte non detta.
Ha ragione a dire che quando si ama davvero si desidera restare, impegnarsi, provare a superare le difficoltà. Ma è proprio questo che ha fatto lei. E ciò che oggi può apparirle come una “testardaggine” è, in realtà, una fedeltà profonda al suo modo di amare, che non va cambiata, ma riconosciuta e valorizzata. Semmai, ciò che può aiutarla ora è accettare che, nonostante tutto l'amore, a volte non si è in due a volerlo far funzionare.
Prendersi il tempo per elaborare questa esperienza, senza affrettare il processo, è fondamentale. Non si tratta di “trovare subito un’altra ragazza” come le dicono gli amici, né di dimenticare forzatamente. Si tratta, invece, di restare un po’ con il dolore, per poterlo comprendere, e poi lentamente trasformarlo in consapevolezza. Le relazioni che ci segnano (anche quelle che finiscono) ci formano, ci mostrano chi siamo, cosa desideriamo, cosa siamo disposti a donare e cosa ci fa soffrire. Non sono tempo perso, anche se il cuore oggi grida il contrario.
È giusto onorare l'amore che ha provato, ma è anche giusto chiedersi se la persona che ha davanti è in grado di accogliere quel suo modo profondo di amare. Da quanto scrive, sembra che lei abbia già fatto molto, e che ora il passo più difficile sia lasciar andare non solo lei, ma l’idea che quel tipo di amore potesse bastare a entrambi. E, a volte, proprio questa accettazione rappresenta il vero atto d’amore verso se stessi.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buonasera, il suo post mi colpisce perché racconta bene quanta profondità e autenticità ci siano nei suoi sentimenti e quanta fatica stia facendo nel cercare di dare un senso a quello che è successo. Quando una relazione finisce, soprattutto quando c’è ancora amore e quando una parte avrebbe voluto restare, è normale sentirsi confusi, arrabbiati, smarriti. Le sue domande mostrano lucidità e insieme un grande bisogno di capire, perché quando si ama davvero si cerca sempre di aggiustare, di tenere stretto ciò che si teme di perdere. Dal suo racconto emerge chiaramente che lei ha fatto la sua parte per mantenere viva questa relazione, scegliendo di restare, di ascoltare, di adattarsi dove poteva, senza mai rinunciare a se stesso. È importante dare valore a questo: lei non ha rifiutato la diversità, ha provato a costruirci sopra, accettando la personalità dell’altra persona così com’era. Questo è un segno di maturità emotiva. Dall’altra parte, la sua ex compagna sembra aver avuto difficoltà a fare lo stesso percorso. Molte volte, quando si è insoddisfatti di aspetti dell’altro che toccano la sua natura più profonda, si cerca di ignorarli o si spera che possano cambiare con il tempo. Ma poi ci si scontra con la realtà: non possiamo chiedere a qualcuno di snaturarsi per rassicurarci o per renderci felici. Lei stesso l’ha detto: la sua introversione non è un difetto, è un tratto di personalità che la rende autentico, riflessivo, capace di ascoltare. È una qualità, non un limite. Il dolore più grande nasce proprio dal sentire che questa parte, così vera, non è stata accolta. Quando lei si chiede se fosse davvero amore, la risposta non è semplice. È possibile che la sua ex le abbia voluto bene sinceramente, ma che non fosse pronta o capace di amare anche quei lati di lei che non rispondevano a ciò che avrebbe voluto. Non è cattiveria, a volte è immaturità emotiva, a volte è paura, a volte è un bisogno di sentirsi capiti che sfocia nella pretesa di cambiamento. Lei si è sentito amato perché probabilmente un amore c’è stato, ma non sempre l’amore è sufficiente a renderci compatibili o a farci restare. E non sempre chi se ne va riesce a spiegare bene le proprie ragioni, perché ammettere di non riuscire ad accettare davvero qualcuno è difficile, doloroso anche per chi lo fa. Capisco bene anche la sua fatica a lasciarla andare. Non è una debolezza, è il segno che per lei questa relazione aveva un significato profondo. Ma l’amore, per essere sano, ha bisogno di reciprocità: non può reggersi solo sulla volontà di uno. E lei stesso lo ha detto con lucidità: ha scelto di non accettare la proposta di pausa perché sapeva che non avrebbe risolto nulla. La sua parte razionale lo sa, ma il cuore fatica a staccarsi dall’idea di ciò che avrebbe voluto fosse possibile. In questo momento non deve forzarsi a dimenticare in fretta, non serve fingere di stare bene o di voler qualcuno solo per riempire un vuoto. Piuttosto, le suggerisco di concedersi di stare nel dolore, di ascoltarlo, di lasciar andare piano piano l’illusione che tutto si possa aggiustare da solo. È una strada che richiede tempo, ma è l’unica che permette davvero di ritrovare sé stessi, senza rimpianti. Le sue parole mostrano chiaramente che lei è capace di dare amore, di impegnarsi, di riflettere. Non perda mai questa parte di sé: un giorno, quando incontrerà una persona che saprà accoglierla per intero, anche nei suoi silenzi, capirà che nulla di ciò che ha vissuto sarà stato inutile. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Ciao, mi permetto di dirti, leggendoti con tenerezza perchè giovanissimo, che molte risposte le hai capite già bene da te, autonomamente: forse non riesci ad accettare la sua volontà, ossia quella di non voler stare con te. E' difficile, posso capirti, lasciare andare una persona che faceva coppia con te e che ti piaceva ma ad ora la sua volontà è quella. Chiediti se il tuo sia davvero amore o attaccamento in questa relazione, paura di perderla completamente e di rimanere solo, abbandonato e preso solo dallo sconforto. E' vero, non è necessario ora un'altra storia "cuscinetto" che ti distragga ,ma i tuoi amici hanno anche ragione e ringrazia che tu ne abbia, anzi, ora ti riempirebbero molti vuoti solo uscendoci. Utile può esserti metterti in discussione ma, se non hai mai mancato di rispetto a questa ragazza, non ci sarebbero motivi per i quali essere diverso da come lei ti avrebbe voluto. Di sicuro meriti qualcuno che ti ami cosi come sei. nel frattempo goditi i tuoi anni e non chiuderti a nuove conoscenze ed esperienze.
Da quanto letto, sta attraversando una fase molto delicata, in cui convivono dolore, confusione, senso di rifiuto e un forte desiderio di comprensione. È chiaro che ci si possa sentire smarriti quando si ama qualcuno profondamente mentre ci si sente respinti per aspetti della propria personalità che fanno parte della propria natura. Da ciò che racconta, emerge che lei ha sempre cercato il dialogo, la continuità e la volontà di far funzionare la relazione. La sua ex compagna ha probabilmente vissuto dubbi interiori che non è riuscita a condividere fino in fondo, lasciando che le sue decisioni emergessero solo alla fine. Questo ha portato, legittimamente, a un senso di ingiustizia e delusione da parte sua. Non è detto che l’amore sia assente, ma talvolta amare non basta se le visioni o i bisogni emotivi sono molto distanti. Questo non significa che lei abbia sbagliato, né che debba cambiare il suo modo di essere, a volte, purtroppo, capita che due persone si amino ma non riescano a costruire un equilibrio stabile. Si dia tempo. Il suo dolore è legittimo, così come il bisogno di capire, ma non forzi sé stesso a dimenticare o a "voltare pagina" troppo in fretta solo per reagire, i suoi tempi contano. Continui a circondarsi di persone sincere e presenti, come il suo amico, e quando sarà pronto, vedrà più chiaramente cosa è meglio per lei. In tutto questo, non perda di vista un punto importante, lei merita di essere accettato così com’è. E anche in amore, questa è una condizione che dovrebbe essere sempre rispettata.
Un caro saluto
Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso qualcosa di così intimo e doloroso. Da ciò che scrive emerge quanto lei abbia amato profondamente e desiderato costruire qualcosa insieme, nonostante le difficoltà. È naturale sentire un blocco quando l’amore è ancora presente, soprattutto se la fine della relazione lascia zone d’ombra. A volte, però, amare significa anche accettare che non tutto può essere aggiustato a due. Le sue emozioni meritano spazio e rispetto: si dia tempo. Solo così potrà comprendere cosa è meglio per lei, con gentilezza verso se stesso. Se sente che il dolore diventa troppo difficile da sostenere da solo, non esiti a chiedere supporto.
Un caro saluto, dott.ssa Elena Dati
la ringrazio per aver condiviso qualcosa di così intimo e doloroso. Da ciò che scrive emerge quanto lei abbia amato profondamente e desiderato costruire qualcosa insieme, nonostante le difficoltà. È naturale sentire un blocco quando l’amore è ancora presente, soprattutto se la fine della relazione lascia zone d’ombra. A volte, però, amare significa anche accettare che non tutto può essere aggiustato a due. Le sue emozioni meritano spazio e rispetto: si dia tempo. Solo così potrà comprendere cosa è meglio per lei, con gentilezza verso se stesso. Se sente che il dolore diventa troppo difficile da sostenere da solo, non esiti a chiedere supporto.
Un caro saluto, dott.ssa Elena Dati
Caro ragazzo,
intanto grazie per aver condiviso una parte così profonda e vulnerabile di te. Hai mostrato coraggio nel raccontarti, e il fatto che tu stia cercando un confronto è già un passo importante verso una maggiore consapevolezza emotiva.
Quello che stai vivendo è un dolore reale e complesso, e merita di essere ascoltato e rispettato. Quando una relazione finisce nonostante l’amore, la sofferenza può essere ancora più intensa, proprio perché ci si chiede: “Se ci amavamo, perché non è bastato?”
La risposta, per quanto dura, è questa: l’amore da solo non basta. Per far funzionare una relazione servono anche comunicazione, accettazione reciproca, compatibilità emotiva e visione comune su ciò che si vuole costruire insieme. Tu hai fatto uno sforzo sincero per restare, per accettare lei, per trovare punti di incontro. Ma una relazione non può reggersi solo su uno dei due.
Alcuni punti che ti invito a considerare:
Tu non sei “sbagliato” perché sei introverso o silenzioso.
Essere riflessivo, pensare prima di parlare, avere una natura tranquilla... non sono difetti. Sono tratti di personalità che, in una relazione sana, vanno non solo tollerati, ma compresi e valorizzati.
Il vero problema non è che siete diversi, ma che non siete riusciti a parlare apertamente di queste differenze.
Lei ha tenuto dentro delle cose senza condividerle, e tu non hai avuto modo di conoscerle o affrontarle con lei. Questo ha creato uno squilibrio. Quando manca il dialogo sincero, le incomprensioni si ingigantiscono.
Hai fatto il possibile.
Ti sei messo in discussione, hai cercato di capire, hai offerto la tua presenza anche quando lei è scappata. Questo dice tanto della tua maturità e della tua capacità di amare. Ma non puoi costringere nessuno a restare, né a vedere il tuo valore, se in quel momento non è pronta a farlo.
L’amore non corrisposto nella forma che desideriamo fa male, ma è anche una lezione.
Ti sei chiesto se fosse davvero amore da parte sua. Forse lo era, ma era un amore condizionato: amava ciò che sperava tu fossi, non pienamente chi sei. L'amore che costruisce, invece, parte dalla realtà, non da un'idea.
E ora, cosa puoi fare?
Non forzarti a “dimenticare in fretta”. Prenditi il tuo tempo. I tuoi amici ti vogliono bene e vogliono vederti sereno, ma solo tu puoi sapere quanto tempo ti serve per elaborare. È giusto sentirsi ancora legato.
Resta fedele a te stesso. Se hai detto che questa volta deve finire, forse è il momento di rispettare quella promessa che hai fatto a te stesso, non per orgoglio, ma per dignità emotiva. Tornare insieme a qualcuno che non ti accetta pienamente ti porterà esattamente nello stesso punto.
Accetta che amare non sempre significa stare insieme. A volte, il più grande atto d’amore è lasciar andare, anche se si vorrebbe restare.
Un piccolo esercizio da psicologa:
Prova a scrivere una lettera che non invierai mai a lei, in cui esprimi tutto quello che senti: rabbia, dolore, amore, delusione. Serve a te, non a lei. Serve a mettere ordine tra i pensieri e iniziare a lasciar andare.
Hai già capito una cosa importante, forse senza rendertene conto:
Tu vuoi essere scelto per quello che sei, non per quello che potresti diventare.
Ed è un desiderio sano, maturo, e degno del rispetto che ogni essere umano merita.
Tieniti stretto questo pensiero.
Con affetto,
una psicologa che ascolta
intanto grazie per aver condiviso una parte così profonda e vulnerabile di te. Hai mostrato coraggio nel raccontarti, e il fatto che tu stia cercando un confronto è già un passo importante verso una maggiore consapevolezza emotiva.
Quello che stai vivendo è un dolore reale e complesso, e merita di essere ascoltato e rispettato. Quando una relazione finisce nonostante l’amore, la sofferenza può essere ancora più intensa, proprio perché ci si chiede: “Se ci amavamo, perché non è bastato?”
La risposta, per quanto dura, è questa: l’amore da solo non basta. Per far funzionare una relazione servono anche comunicazione, accettazione reciproca, compatibilità emotiva e visione comune su ciò che si vuole costruire insieme. Tu hai fatto uno sforzo sincero per restare, per accettare lei, per trovare punti di incontro. Ma una relazione non può reggersi solo su uno dei due.
Alcuni punti che ti invito a considerare:
Tu non sei “sbagliato” perché sei introverso o silenzioso.
Essere riflessivo, pensare prima di parlare, avere una natura tranquilla... non sono difetti. Sono tratti di personalità che, in una relazione sana, vanno non solo tollerati, ma compresi e valorizzati.
Il vero problema non è che siete diversi, ma che non siete riusciti a parlare apertamente di queste differenze.
Lei ha tenuto dentro delle cose senza condividerle, e tu non hai avuto modo di conoscerle o affrontarle con lei. Questo ha creato uno squilibrio. Quando manca il dialogo sincero, le incomprensioni si ingigantiscono.
Hai fatto il possibile.
Ti sei messo in discussione, hai cercato di capire, hai offerto la tua presenza anche quando lei è scappata. Questo dice tanto della tua maturità e della tua capacità di amare. Ma non puoi costringere nessuno a restare, né a vedere il tuo valore, se in quel momento non è pronta a farlo.
L’amore non corrisposto nella forma che desideriamo fa male, ma è anche una lezione.
Ti sei chiesto se fosse davvero amore da parte sua. Forse lo era, ma era un amore condizionato: amava ciò che sperava tu fossi, non pienamente chi sei. L'amore che costruisce, invece, parte dalla realtà, non da un'idea.
E ora, cosa puoi fare?
Non forzarti a “dimenticare in fretta”. Prenditi il tuo tempo. I tuoi amici ti vogliono bene e vogliono vederti sereno, ma solo tu puoi sapere quanto tempo ti serve per elaborare. È giusto sentirsi ancora legato.
Resta fedele a te stesso. Se hai detto che questa volta deve finire, forse è il momento di rispettare quella promessa che hai fatto a te stesso, non per orgoglio, ma per dignità emotiva. Tornare insieme a qualcuno che non ti accetta pienamente ti porterà esattamente nello stesso punto.
Accetta che amare non sempre significa stare insieme. A volte, il più grande atto d’amore è lasciar andare, anche se si vorrebbe restare.
Un piccolo esercizio da psicologa:
Prova a scrivere una lettera che non invierai mai a lei, in cui esprimi tutto quello che senti: rabbia, dolore, amore, delusione. Serve a te, non a lei. Serve a mettere ordine tra i pensieri e iniziare a lasciar andare.
Hai già capito una cosa importante, forse senza rendertene conto:
Tu vuoi essere scelto per quello che sei, non per quello che potresti diventare.
Ed è un desiderio sano, maturo, e degno del rispetto che ogni essere umano merita.
Tieniti stretto questo pensiero.
Con affetto,
una psicologa che ascolta
Ciao, grazie per aver condiviso con sincerità la tua esperienza. È sempre doloroso quando una relazione finisce nonostante l’amore, soprattutto quando ci si sente accettanti e disponibili al dialogo. Ma una relazione sana si costruisce quando entrambi scelgono di restare, di affrontare insieme le differenze.
Non è mai giusto sentirsi in difetto per il proprio modo di essere, ognuno merita di sentirsi accettato nella propria autenticità. In questi momenti è normale avere pensieri confusi e voler capire di più. Se senti il bisogno di supporto per fare chiarezza e prenderti cura del tuo benessere emotivo, confrontarti con uno psicologo può essere un aiuto prezioso. Un caro saluto.
Non è mai giusto sentirsi in difetto per il proprio modo di essere, ognuno merita di sentirsi accettato nella propria autenticità. In questi momenti è normale avere pensieri confusi e voler capire di più. Se senti il bisogno di supporto per fare chiarezza e prenderti cura del tuo benessere emotivo, confrontarti con uno psicologo può essere un aiuto prezioso. Un caro saluto.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso con sincerità la sua esperienza e le sue riflessioni, so quanto possa essere difficile vivere una separazione, soprattutto quando i sentimenti sono ancora forti e le motivazioni poco chiare. La situazione che descrive è complessa e tocca aspetti importanti come la comunicazione, l’accettazione reciproca e il confronto con le differenze personali all’interno di una relazione.
Spesso, quando si amano profondamente due persone con caratteristiche e bisogni diversi, si possono creare delle tensioni che mettono alla prova la coppia. È naturale voler cercare di risolvere e salvare ciò che si è costruito, ma anche capire quando è necessario prendersi del tempo per sé per elaborare il dolore e ritrovare equilibrio.
Se sente che questi pensieri e dubbi le pesano e le creano confusione, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i propri sentimenti, a migliorare la comunicazione e a definire cosa davvero desidera per il suo benessere emotivo e relazionale.
Mi rendo disponibile per un primo colloquio, se desidera confrontarsi in modo approfondito.
Le auguro di trovare la serenità che cerca,
un caro saluto
la ringrazio per aver condiviso con sincerità la sua esperienza e le sue riflessioni, so quanto possa essere difficile vivere una separazione, soprattutto quando i sentimenti sono ancora forti e le motivazioni poco chiare. La situazione che descrive è complessa e tocca aspetti importanti come la comunicazione, l’accettazione reciproca e il confronto con le differenze personali all’interno di una relazione.
Spesso, quando si amano profondamente due persone con caratteristiche e bisogni diversi, si possono creare delle tensioni che mettono alla prova la coppia. È naturale voler cercare di risolvere e salvare ciò che si è costruito, ma anche capire quando è necessario prendersi del tempo per sé per elaborare il dolore e ritrovare equilibrio.
Se sente che questi pensieri e dubbi le pesano e le creano confusione, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i propri sentimenti, a migliorare la comunicazione e a definire cosa davvero desidera per il suo benessere emotivo e relazionale.
Mi rendo disponibile per un primo colloquio, se desidera confrontarsi in modo approfondito.
Le auguro di trovare la serenità che cerca,
un caro saluto
Buongiorno,
Comprendo quanto questa situazione ti stia ferendo: amare profondamente qualcuno e sentirsi non accettati nella propria autenticità può essere devastante.
Le differenze tra voi – nel modo di comunicare e nel vostro modo di essere – sembrano aver creato un peso costante più che opportunità di crescita condivisa.
Amare non basta se non c’è un’intesa negli elementi fondamentali del rapporto: ascolto, accoglienza, rispetto dei confini e accettazione reciproca.
Hai il diritto di voler crederci, ma è anche legittimo chiederti se restare così ti stia consumando.
Rimango a disposizione. Cordialmente.
Comprendo quanto questa situazione ti stia ferendo: amare profondamente qualcuno e sentirsi non accettati nella propria autenticità può essere devastante.
Le differenze tra voi – nel modo di comunicare e nel vostro modo di essere – sembrano aver creato un peso costante più che opportunità di crescita condivisa.
Amare non basta se non c’è un’intesa negli elementi fondamentali del rapporto: ascolto, accoglienza, rispetto dei confini e accettazione reciproca.
Hai il diritto di voler crederci, ma è anche legittimo chiederti se restare così ti stia consumando.
Rimango a disposizione. Cordialmente.
Gentile X,
ho letto la sua domanda, chiedere un parere sulla storia complessiva è fin troppo riduttivo, in quanto mancano tante sfaccettature. Sicuramente la sua età e quella della sua ex compagna è molto delicata, molto spesso nasconde tante cose al suo interno e tra queste emozioni che delle volte possono essere contrastanti e con essa tanti dubbi. Le consiglio di utilizzare questo periodo per riflettere su una sua crescita personale, di non guardare il suo carattere in funzione della ragazza, ma di quello che lei crede di avere come valore e come tale che sia apprezzato, rispettato e valorizzato da chi si circonda. L'amore, nella sua rarità come hai ben detto, deve costruirsi per se stessi e poi incastrarsi con una persona che sappia vederci, apprezzarci e perché no scoprire anche nostri nuovi lati. Se hai voglia di approfondire la tua storia, la tua persona, prenota un colloquio online, sarò lieta di aiutarti.
ho letto la sua domanda, chiedere un parere sulla storia complessiva è fin troppo riduttivo, in quanto mancano tante sfaccettature. Sicuramente la sua età e quella della sua ex compagna è molto delicata, molto spesso nasconde tante cose al suo interno e tra queste emozioni che delle volte possono essere contrastanti e con essa tanti dubbi. Le consiglio di utilizzare questo periodo per riflettere su una sua crescita personale, di non guardare il suo carattere in funzione della ragazza, ma di quello che lei crede di avere come valore e come tale che sia apprezzato, rispettato e valorizzato da chi si circonda. L'amore, nella sua rarità come hai ben detto, deve costruirsi per se stessi e poi incastrarsi con una persona che sappia vederci, apprezzarci e perché no scoprire anche nostri nuovi lati. Se hai voglia di approfondire la tua storia, la tua persona, prenota un colloquio online, sarò lieta di aiutarti.
Gentile utente,
mi ha colpito molto l'ultima frase che ha scritto, perché nonostante debba essere considerata una cosa scontata, al giorno d'oggi si fa fatica a credere nell'amore vero e si preferisce concentrarsi su se stessi.
Leggendo le sue parole ho compreso quanto lei tenga a questa ragazza nonostante ci siano stati momenti di difficoltà. Io credo che le incompatibilità di carattere siano normali, perché se fossimo tutti uguali non ci sarebbero i confronti con gli altri e non esisterebbe lo stupore di scoprire parti altrui.
Allo stesso tempo però è importante poter accettare queste diversità, e non è sempre semplice.. può esserci affetto e sentimento nei confronti del nostro partner e contemporaneamente qualcosa che ci spinge ad allontanarci da lui perché in qualcosa siamo diversi e non completamente disposti ad accettarlo..
Credo che la sua ex ragazza sia stata sincera nelle sue motivazioni e credo sia giusto che lei vada avanti, pur continuando a pensare ai bei momenti e bei ricordi passati insieme.
Se ha bisogno di parlarne ancora, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
mi ha colpito molto l'ultima frase che ha scritto, perché nonostante debba essere considerata una cosa scontata, al giorno d'oggi si fa fatica a credere nell'amore vero e si preferisce concentrarsi su se stessi.
Leggendo le sue parole ho compreso quanto lei tenga a questa ragazza nonostante ci siano stati momenti di difficoltà. Io credo che le incompatibilità di carattere siano normali, perché se fossimo tutti uguali non ci sarebbero i confronti con gli altri e non esisterebbe lo stupore di scoprire parti altrui.
Allo stesso tempo però è importante poter accettare queste diversità, e non è sempre semplice.. può esserci affetto e sentimento nei confronti del nostro partner e contemporaneamente qualcosa che ci spinge ad allontanarci da lui perché in qualcosa siamo diversi e non completamente disposti ad accettarlo..
Credo che la sua ex ragazza sia stata sincera nelle sue motivazioni e credo sia giusto che lei vada avanti, pur continuando a pensare ai bei momenti e bei ricordi passati insieme.
Se ha bisogno di parlarne ancora, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
Salve,
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità il tuo vissuto.
Quello che stai attraversando è un momento molto delicato e doloroso: la fine di una relazione importante, soprattutto quando si sente ancora amore, lascia dentro tante domande, confusione e un senso di vuoto difficile da colmare.
Dalle tue parole emerge quanto tu abbia investito emotivamente in questo rapporto, cercando di capire, di adattarti, di rimanere. È naturale sentirsi smarriti quando, nonostante tutto, l’altra persona sceglie di allontanarsi. A volte però l’amore da solo non basta: per far funzionare una relazione servono anche comunicazione chiara, accettazione reciproca e desiderio comune di crescere insieme.
Il dolore che provi ora non è “testardaggine”, ma il riflesso della profondità del tuo sentimento. Tuttavia, restare aggrappati a ciò che è stato può impedirci di vedere ciò che potremmo diventare. Prenderti cura di te, riconnetterti con chi ti vuole bene e se ne senti il bisogno parlare con uno psicologo, potrebbe aiutarti a dare un senso a tutto questo e ritrovare poco a poco la serenità.
Ricorda: essere se stessi e sentirsi accettati per ciò che si è, è un diritto in ogni relazione sana.
Ti auguro di cuore di trovare la pace e il coraggio per andare avanti, un passo alla volta.
Un saluto.
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità il tuo vissuto.
Quello che stai attraversando è un momento molto delicato e doloroso: la fine di una relazione importante, soprattutto quando si sente ancora amore, lascia dentro tante domande, confusione e un senso di vuoto difficile da colmare.
Dalle tue parole emerge quanto tu abbia investito emotivamente in questo rapporto, cercando di capire, di adattarti, di rimanere. È naturale sentirsi smarriti quando, nonostante tutto, l’altra persona sceglie di allontanarsi. A volte però l’amore da solo non basta: per far funzionare una relazione servono anche comunicazione chiara, accettazione reciproca e desiderio comune di crescere insieme.
Il dolore che provi ora non è “testardaggine”, ma il riflesso della profondità del tuo sentimento. Tuttavia, restare aggrappati a ciò che è stato può impedirci di vedere ciò che potremmo diventare. Prenderti cura di te, riconnetterti con chi ti vuole bene e se ne senti il bisogno parlare con uno psicologo, potrebbe aiutarti a dare un senso a tutto questo e ritrovare poco a poco la serenità.
Ricorda: essere se stessi e sentirsi accettati per ciò che si è, è un diritto in ogni relazione sana.
Ti auguro di cuore di trovare la pace e il coraggio per andare avanti, un passo alla volta.
Un saluto.
Buongiorno, dopo una perdita il tempo sembra essere dilatato e le giornate sembrano scorrere più lentamente.
Si prenda del tempo per stare nelle sue emozioni al momento, anche se difficile, entrare in contatto con il dolore la aiuterà.
Non possiamo dire con certezza cosa abbia portato ad una rottura con il partner ma dovremmo tenere conto che, dopo il primo periodo di innamoramenti, nel quale idealizziamo l'altro a nostro piacimento, lo vediamo per ciò che è e non sempre scopriamo la compatibilità.
Ciò che dice lei sul venirsi incontro è un discorso molto sano ma non può riguardare il sentirsi affini con l'altro, su questi cerchi di riflettere anche lei se effettivamente si è mai sentito compatibile con l'altra persona.
Si prenda del tempo per stare nelle sue emozioni al momento, anche se difficile, entrare in contatto con il dolore la aiuterà.
Non possiamo dire con certezza cosa abbia portato ad una rottura con il partner ma dovremmo tenere conto che, dopo il primo periodo di innamoramenti, nel quale idealizziamo l'altro a nostro piacimento, lo vediamo per ciò che è e non sempre scopriamo la compatibilità.
Ciò che dice lei sul venirsi incontro è un discorso molto sano ma non può riguardare il sentirsi affini con l'altro, su questi cerchi di riflettere anche lei se effettivamente si è mai sentito compatibile con l'altra persona.
Ciao, intanto ti ringrazio per aver condiviso tutto questo.
È evidente quanto tu abbia amato profondamente questa persona, e quanto tu sia capace di metterti in discussione.
È un vero atto di coraggio riconoscere dolore, confusione e speranza insieme.
Mi sembra che tu abbia sempre cercato un punto di incontro, mostrando flessibilità e amore. Ma una relazione sana funziona quando entrambi i partner sono disposti a restare nella fatica dell'incontro reciproco.
Spesso purtroppo l'amore non basta.
Perché per funzionare, un rapporto ha bisogno anche di accettazione, comunicazione sincera e capacità di stare nelle differenze. Lecito tu ti senta confuso: da una parte ti è stato detto che c'era amore, dall'altra ti è stata negata la possibilità di viverlo pienamente. Questo crea un vuoto, un senso di ingiustizia emotiva.
È normale che tu non riesca ancora a “voltare pagina”. È passato poco tempo e non si guarisce con la forza.
Ma prova a chiederti: se tu oggi volessi tornare con lei, lo faresti per ciò che è davvero oggi o per ciò che rappresenta per te quell'idea di amore raro e profondo?
Il tuo modo di essere, più silenzioso, riflessivo, introverso, è prezioso e chi ti vuole bene davvero (come i tuoi amici ti stanno dimostrando) ti vede, ti apprezza e ti accoglie.
Forse ciò che ha fatto più male è che tu con lei ti sentivi davvero te stesso… ma non ti sei sentito abbastanza. E questo può far male anche più della fine di un amore.
Ti invito a prenderti tempo. Non serve correre avanti, né farti violenza per “superarla”. Ma prova a investire quell’amore che hai dentro, anche su di te.
Può essere un momento prezioso per iniziare a costruire qualcosa di più solido dentro, senza dover dimostrare niente a nessuno, solo per essere in pace.
La testa dura, come dici tu, a volte è solo un cuore che fa fatica a lasciar andare qualcosa che ha creduto tanto.
È evidente quanto tu abbia amato profondamente questa persona, e quanto tu sia capace di metterti in discussione.
È un vero atto di coraggio riconoscere dolore, confusione e speranza insieme.
Mi sembra che tu abbia sempre cercato un punto di incontro, mostrando flessibilità e amore. Ma una relazione sana funziona quando entrambi i partner sono disposti a restare nella fatica dell'incontro reciproco.
Spesso purtroppo l'amore non basta.
Perché per funzionare, un rapporto ha bisogno anche di accettazione, comunicazione sincera e capacità di stare nelle differenze. Lecito tu ti senta confuso: da una parte ti è stato detto che c'era amore, dall'altra ti è stata negata la possibilità di viverlo pienamente. Questo crea un vuoto, un senso di ingiustizia emotiva.
È normale che tu non riesca ancora a “voltare pagina”. È passato poco tempo e non si guarisce con la forza.
Ma prova a chiederti: se tu oggi volessi tornare con lei, lo faresti per ciò che è davvero oggi o per ciò che rappresenta per te quell'idea di amore raro e profondo?
Il tuo modo di essere, più silenzioso, riflessivo, introverso, è prezioso e chi ti vuole bene davvero (come i tuoi amici ti stanno dimostrando) ti vede, ti apprezza e ti accoglie.
Forse ciò che ha fatto più male è che tu con lei ti sentivi davvero te stesso… ma non ti sei sentito abbastanza. E questo può far male anche più della fine di un amore.
Ti invito a prenderti tempo. Non serve correre avanti, né farti violenza per “superarla”. Ma prova a investire quell’amore che hai dentro, anche su di te.
Può essere un momento prezioso per iniziare a costruire qualcosa di più solido dentro, senza dover dimostrare niente a nessuno, solo per essere in pace.
La testa dura, come dici tu, a volte è solo un cuore che fa fatica a lasciar andare qualcosa che ha creduto tanto.
Buonaser, il suo dolore é comprensibile : quando si ama profondamente qualcuno, accettare una rottura può sembrare impossibile, soprattutto se si ha la sensazione che non sia stato detto tutto fino in fondo. Da ciò che racconta, emerge chiaramente quanto lei abbia messo impegno, presenza e autenticità nel rapporto. Il punto però non è solo se ci fosse amore, ma se quell’amore fosse anche compatibile nella vita di tutti i giorni. A volte due persone si vogliono bene ma faticano a incastrarsi davvero, e questo può portare uno dei due a scegliere di andare via, anche se fa male.
Il suo bisogno di chiarezza è legittimo, ma cercarla in chi non ha saputo comunicare in modo aperto potrebbe solo prolungare la sofferenza. A volte il dolore più grande è accettare che non possiamo costringere qualcuno a restare o a comprenderci come vorremmo.
Rimanere fedeli a sé stessi, alla propria natura introspettiva e sensibile, è una forma di forza, non di debolezza. Si conceda il tempo per elaborare, senza forzarsi a "guardare avanti" subito, ma senza nemmeno restare prigioniero di un legame che, pur essendo stato importante, forse non era pronto per durare davvero. Si premuri di cercare uno psicoterapeuta che la sostenga a superare questa fese così difficile. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Il suo bisogno di chiarezza è legittimo, ma cercarla in chi non ha saputo comunicare in modo aperto potrebbe solo prolungare la sofferenza. A volte il dolore più grande è accettare che non possiamo costringere qualcuno a restare o a comprenderci come vorremmo.
Rimanere fedeli a sé stessi, alla propria natura introspettiva e sensibile, è una forma di forza, non di debolezza. Si conceda il tempo per elaborare, senza forzarsi a "guardare avanti" subito, ma senza nemmeno restare prigioniero di un legame che, pur essendo stato importante, forse non era pronto per durare davvero. Si premuri di cercare uno psicoterapeuta che la sostenga a superare questa fese così difficile. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile ragazzo,quello che racconti mostra quanto tu abbia investito sinceramente in questa relazione e quanto faccia male sentire di non essere accettato per com’è la tua natura. La tua riflessione è importante: forse non eri tu a non accettare lei, ma lei a non riuscire ad accettare te.
Adesso sei in una fase di dolore e di confusione, ed è normale che tu faccia fatica a lasciar andare: ci vuole tempo. Non significa che il tuo valore dipenda da questo rapporto. Tu sei già accettato e voluto bene da chi ti conosce davvero, come hai visto con i tuoi amici.
Il consiglio è: non correre a cercare un’altra relazione, ma prova a rimanere un po’ con te stesso, a dare spazio al tuo dolore senza viverlo come un fallimento. Col tempo potrai vedere più chiaramente che un amore vero non chiede di cambiare la tua essenza, ma si costruisce proprio accettandosi nelle differenze.
Un caro saluto.
Adesso sei in una fase di dolore e di confusione, ed è normale che tu faccia fatica a lasciar andare: ci vuole tempo. Non significa che il tuo valore dipenda da questo rapporto. Tu sei già accettato e voluto bene da chi ti conosce davvero, come hai visto con i tuoi amici.
Il consiglio è: non correre a cercare un’altra relazione, ma prova a rimanere un po’ con te stesso, a dare spazio al tuo dolore senza viverlo come un fallimento. Col tempo potrai vedere più chiaramente che un amore vero non chiede di cambiare la tua essenza, ma si costruisce proprio accettandosi nelle differenze.
Un caro saluto.
Quello che scrivi mostra una grande lucidità e sensibilità: stai cercando di capire non solo cosa è successo tra voi, ma anche cosa significhi davvero amare ed essere amati. È evidente che tu abbia investito molto in questa relazione e che la tua difficoltà ora non sia solo “accettare la fine”, ma soprattutto accettare la sensazione che lei non ti abbia voluto davvero per come sei.
Provo a restituirti alcuni punti chiave:
– Tu hai un temperamento più introverso, riflessivo, non sei logorroico. Non è un difetto: è parte della tua personalità. Con gli amici sei lo stesso, e loro ti accettano e ti vogliono bene così. Il fatto che lei invece non l’abbia accettato, e che addirittura lo abbia detto più chiaramente solo alla fine, ti lascia con la sensazione che il problema sia stato “unilaterale”: tu accettavi le sue differenze, lei non le tue.
– Quando dici “forse era lei a non accettarmi”, cogli un punto importante. L’amore non è pretendere che l’altro cambi un tratto profondo della propria personalità, ma trovare un equilibrio tra differenze. Se il suo bisogno era avere accanto una persona molto simile a lei nel modo di comunicare, questo è legittimo, ma significa che lei non era in grado di stare bene con una persona diversa. Questo non è mancanza d’amore in senso assoluto, ma è il limite del suo modo di amare.
– È comprensibile che tu faccia fatica a lasciar andare, perché da parte tua l’amore c’è ancora e perché lei non ha mai detto “non ti amo”, ma “non funziona per le differenze di personalità”. Il cervello si aggrappa a questa sfumatura e continua a cercare un appiglio. Però due volte, di fronte agli stessi nodi, lei ha scelto di andare. Questo è un segnale forte che, per quanto tu possa volere restare, la sua decisione è di non proseguire.
– Il tuo attaccamento forte all’idea di amore come “qualcosa di raro da tenere stretto” ti porta ora a vivere questa perdita come insostenibile. Ma ti invito a riflettere: tenere stretto l’amore non significa forzare una relazione che l’altro non vuole più. Significa custodire il valore che hai dato a quel legame, portarlo dentro di te, e allo stesso tempo aprirti alla possibilità che ci sia qualcun altro che saprà accoglierti per come sei, senza chiederti di cambiare la tua essenza.
Il parere sincero che ti posso dare è questo: oggi sei nel pieno del dolore e del bisogno di rimettere insieme i pezzi, ed è naturale che pensi ancora a lei. Ma guardando i fatti, non i desideri, lei ha scelto due volte di lasciarti e ha dichiarato che non riesce ad accettare un lato di te che fa parte della tua natura. Restare bloccato nella speranza che cambi idea rischia solo di farti rivivere mesi di sospensione, come già in passato.
Per il tuo bene, e per rispettare anche la promessa che le hai fatto (“questa volta mi lasci andare”), il passo più sano è accettare che la storia si è conclusa. Questo non significa cancellare l’amore che hai provato, ma permetterti di canalizzarlo altrove, in nuove esperienze e relazioni in cui non dovrai difendere continuamente il tuo modo di essere.
Dott.ssa De Pretto
Provo a restituirti alcuni punti chiave:
– Tu hai un temperamento più introverso, riflessivo, non sei logorroico. Non è un difetto: è parte della tua personalità. Con gli amici sei lo stesso, e loro ti accettano e ti vogliono bene così. Il fatto che lei invece non l’abbia accettato, e che addirittura lo abbia detto più chiaramente solo alla fine, ti lascia con la sensazione che il problema sia stato “unilaterale”: tu accettavi le sue differenze, lei non le tue.
– Quando dici “forse era lei a non accettarmi”, cogli un punto importante. L’amore non è pretendere che l’altro cambi un tratto profondo della propria personalità, ma trovare un equilibrio tra differenze. Se il suo bisogno era avere accanto una persona molto simile a lei nel modo di comunicare, questo è legittimo, ma significa che lei non era in grado di stare bene con una persona diversa. Questo non è mancanza d’amore in senso assoluto, ma è il limite del suo modo di amare.
– È comprensibile che tu faccia fatica a lasciar andare, perché da parte tua l’amore c’è ancora e perché lei non ha mai detto “non ti amo”, ma “non funziona per le differenze di personalità”. Il cervello si aggrappa a questa sfumatura e continua a cercare un appiglio. Però due volte, di fronte agli stessi nodi, lei ha scelto di andare. Questo è un segnale forte che, per quanto tu possa volere restare, la sua decisione è di non proseguire.
– Il tuo attaccamento forte all’idea di amore come “qualcosa di raro da tenere stretto” ti porta ora a vivere questa perdita come insostenibile. Ma ti invito a riflettere: tenere stretto l’amore non significa forzare una relazione che l’altro non vuole più. Significa custodire il valore che hai dato a quel legame, portarlo dentro di te, e allo stesso tempo aprirti alla possibilità che ci sia qualcun altro che saprà accoglierti per come sei, senza chiederti di cambiare la tua essenza.
Il parere sincero che ti posso dare è questo: oggi sei nel pieno del dolore e del bisogno di rimettere insieme i pezzi, ed è naturale che pensi ancora a lei. Ma guardando i fatti, non i desideri, lei ha scelto due volte di lasciarti e ha dichiarato che non riesce ad accettare un lato di te che fa parte della tua natura. Restare bloccato nella speranza che cambi idea rischia solo di farti rivivere mesi di sospensione, come già in passato.
Per il tuo bene, e per rispettare anche la promessa che le hai fatto (“questa volta mi lasci andare”), il passo più sano è accettare che la storia si è conclusa. Questo non significa cancellare l’amore che hai provato, ma permetterti di canalizzarlo altrove, in nuove esperienze e relazioni in cui non dovrai difendere continuamente il tuo modo di essere.
Dott.ssa De Pretto
Gentile Utente, grazie per aver condiviso con tanta apertura quello che stai vivendo. Mi dispiace molto per il dolore che hai vissuto e che stai ancora affrontando.
È naturale faticare a voltare pagina quando si sente ancora amore, ma è importante distinguere tra amore autentico e compatibilità reale. Da quanto racconti, sei stato disponibile al confronto, alla crescita insieme, mentre dall’altra parte sembra esserci stata una chiusura, una difficoltà nell’accettare chi sei davvero, nella tua natura più profonda.
Questo non significa che tu debba cambiare te stesso per “funzionare” con qualcuno: le relazioni sane si basano sulla reciprocità, non sull’adattamento unilaterale.
Adesso non serve “dimenticarla in fretta”, né forzarti a guardare altrove. Serve rispettare il tempo del lutto, riconoscere il valore che hai messo in quella relazione, e ricordarti che non si è amati solo quando si è cambiati. Si è davvero amati quando si è visti e accolti per ciò che si è.
Se ne sentissi il bisogno, un professionista potrebbe accompagnarti in questo processo. Un caro saluto
È naturale faticare a voltare pagina quando si sente ancora amore, ma è importante distinguere tra amore autentico e compatibilità reale. Da quanto racconti, sei stato disponibile al confronto, alla crescita insieme, mentre dall’altra parte sembra esserci stata una chiusura, una difficoltà nell’accettare chi sei davvero, nella tua natura più profonda.
Questo non significa che tu debba cambiare te stesso per “funzionare” con qualcuno: le relazioni sane si basano sulla reciprocità, non sull’adattamento unilaterale.
Adesso non serve “dimenticarla in fretta”, né forzarti a guardare altrove. Serve rispettare il tempo del lutto, riconoscere il valore che hai messo in quella relazione, e ricordarti che non si è amati solo quando si è cambiati. Si è davvero amati quando si è visti e accolti per ciò che si è.
Se ne sentissi il bisogno, un professionista potrebbe accompagnarti in questo processo. Un caro saluto
Buonasera, comprendo quanto possa essere doloroso trovarsi in questa situazione, soprattutto quando si sente di aver dato tanto a una relazione. È naturale, a vent’anni, vivere l’amore con grande intensità e fatica ad accettarne la fine. Da ciò che racconta emerge il suo desiderio autentico di essere accettato per quello che è, e questo è un valore importante da riconoscere. In questo momento può esserle utile darsi tempo per elaborare la rottura, confrontarsi con chi le è vicino e, se lo desidera, con un professionista. Parlare dei propri vissuti aiuta a fare chiarezza e a ritrovare fiducia. L’amore, anche quando finisce, lascia sempre qualcosa che ci fa crescere.
Buongiorno,
comprendo quanto possa essere doloroso affrontare una separazione, soprattutto quando si nutrono ancora forti sentimenti e si ha la percezione che le cose sarebbero potute andare diversamente. Da ciò che scrive, emerge una persona riflessiva, capace di interrogarsi con sincerità su se stesso e sulla relazione. Tuttavia, quando due persone hanno modalità emotive e comunicative differenti, può diventare difficile trovare un equilibrio stabile, anche in presenza di affetto e buone intenzioni.
È naturale che in questo momento provi confusione, tristezza e il desiderio di chiarire o “aggiustare” le cose. Allo stesso tempo, può essere utile utilizzare questo periodo per concentrarsi su di sé, su ciò che la fa stare bene e su ciò che desidera realmente da una relazione. Accettare che l’altra persona possa fare scelte diverse non significa aver fallito, ma riconoscere che, in questo momento, i vostri percorsi stanno andando in direzioni differenti.
Se sente che questi pensieri la appesantiscono o la bloccano, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a rielaborare la fine della relazione e a ritrovare equilibrio e serenità. Le separazioni, per quanto dolorose, possono rappresentare anche un’importante occasione di crescita personale e consapevolezza.
Le auguro di ritrovare tranquillità e fiducia in sé stesso, passo dopo passo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carmen Coppola - Psicologa
Ricevo a Milano, Sesto San Giovanni ed Online.
comprendo quanto possa essere doloroso affrontare una separazione, soprattutto quando si nutrono ancora forti sentimenti e si ha la percezione che le cose sarebbero potute andare diversamente. Da ciò che scrive, emerge una persona riflessiva, capace di interrogarsi con sincerità su se stesso e sulla relazione. Tuttavia, quando due persone hanno modalità emotive e comunicative differenti, può diventare difficile trovare un equilibrio stabile, anche in presenza di affetto e buone intenzioni.
È naturale che in questo momento provi confusione, tristezza e il desiderio di chiarire o “aggiustare” le cose. Allo stesso tempo, può essere utile utilizzare questo periodo per concentrarsi su di sé, su ciò che la fa stare bene e su ciò che desidera realmente da una relazione. Accettare che l’altra persona possa fare scelte diverse non significa aver fallito, ma riconoscere che, in questo momento, i vostri percorsi stanno andando in direzioni differenti.
Se sente che questi pensieri la appesantiscono o la bloccano, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a rielaborare la fine della relazione e a ritrovare equilibrio e serenità. Le separazioni, per quanto dolorose, possono rappresentare anche un’importante occasione di crescita personale e consapevolezza.
Le auguro di ritrovare tranquillità e fiducia in sé stesso, passo dopo passo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carmen Coppola - Psicologa
Ricevo a Milano, Sesto San Giovanni ed Online.
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