Buona sera ringrazio in anticipo chi risponderà. Ho 39 anni ma ne dimostro molto di meno. Ho fatto d

20 risposte
Buona sera ringrazio in anticipo chi risponderà. Ho 39 anni ma ne dimostro molto di meno. Ho fatto delle psicoterapie in passato solo una che duro 2 anni mi aiuta a fare un pó di pulizia con i pensieri. Adesso io ho un lavoro da dicembre e un lavoro buono ho trovato una psicoterapia nel frattempo ma io sento che non va nel profondo..per esempio io ho dei pensieri cupi inizio a pensare che ok ho un lavoro ma.non riesco a fare passi in avanti avendo un atteggiamento diverso più combattivo. Esempio di andare in palestra o riprendere a guidare. Io inizio ad avere pensieri intrusivi. Che gli altri mi giudicano o anche l'incontrario possono sentirsi giudicati e si difendono e mi allontanano. Entro in questo loop. La dottoressa mi dice devo distrarmi es andare a fare delle commissioni, ma non è che uscire e distrarmi poi risolve il problema perché tanto questi pensieri mi ritorneranno è come se io fuggissi. Io sono qui per chiedervi tanto lo so che ci vuole tempo e andarea capire il perché dovrò spendere quattrini, ma io vorrei davvero stare bene sentirmi meno appesantita e stanca. C'è una psicoterapia che mi aiuti a spezzare questi ragionamenti che faccio. La paura poi di essere in balia degli altri. A volte poi mi viene nervosismo.
Perdo fiducia nella psicoterapia che tanto può fare poco per me. Devo volerlo io avere un altro atteggiamento. Non mi può dire la psicologa. Ma io m ichiedo davvero allora la psicoterapia a cosa serve davvero tanti soldi si spendono e con pochi benefici uno deve aprire un mutuo? Ma come mai solo io? Un saluto
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buonasera,
dalle sue parole emerge con chiarezza quanto stia affrontando un momento di fatica psicologica, fatto di pensieri ricorsivi, dubbi rispetto al proprio funzionamento interno e al senso stesso della psicoterapia. Sono domande legittime e comprensibili, soprattutto quando si sperimenta una sensazione di stallo e quando il percorso intrapreso non sembra portare i cambiamenti desiderati.

Capita, a volte, che una psicoterapia non riesca a entrare realmente in contatto con i nodi più profondi che la persona porta con sé. Questo può dipendere da diversi fattori, tra cui l’approccio terapeutico utilizzato, il tipo di relazione che si instaura con il terapeuta o il momento di vita in cui ci si trova. Tuttavia, esistono modalità di intervento che affrontano in modo più strutturato e specifico i pensieri disfunzionali, i meccanismi di autosvalutazione e la tendenza alla ruminazione, con l’obiettivo non solo di alleviare i sintomi, ma di modificarne le radici.

La sua consapevolezza – ad esempio rispetto al fatto che distrarsi può dare un sollievo temporaneo ma non risolve alla base il problema – è un punto di partenza importante, che può essere accolto e sviluppato in un lavoro terapeutico più approfondito e centrato sui processi di pensiero. In questi casi, una valutazione con un altro professionista potrebbe permettere di orientarsi verso un approccio maggiormente adatto alla sua storia e ai suoi bisogni.

Infine, il senso di frustrazione per i costi della psicoterapia è un tema serio e condiviso da molte persone: è comprensibile porsi delle domande quando non si percepisce un beneficio chiaro. Tuttavia, quando si trova il giusto spazio e la giusta guida, il lavoro psicologico può diventare un investimento su di sé di grande valore.

Un cordiale saluto.

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

Quello che descrive è un vissuto comune a molte persone che soffrono di pensieri intrusivi, insicurezze e senso di frustrazione nel non riuscire a cambiare alcuni atteggiamenti o comportamenti. È comprensibile che, dopo vari tentativi, possa nascere la sensazione di “non andare mai abbastanza a fondo” o di mettere in discussione l’efficacia della psicoterapia.

La sua riflessione sulla necessità di un intervento più profondo è molto importante. Esistono approcci psicoterapeutici che non si limitano alla gestione superficiale dei sintomi (come la semplice “distrazione”), ma che lavorano proprio sull’origine e sul mantenimento dei suoi pensieri disfunzionali, sulle convinzioni profonde e sui meccanismi automatici che si attivano.

Per esempio, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è particolarmente efficace nel trattamento dei pensieri intrusivi e dei loop mentali che descrive, poiché non si limita a suggerire strategie di distrazione, ma aiuta a riconoscere, ristrutturare e modificare in modo pratico quei pensieri che generano sofferenza. Inoltre, percorsi come la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT) e la terapia EMDR (utilizzata anche per rielaborare insicurezze profonde e traumi emotivi) potrebbero rappresentare strumenti validi per affrontare in modo più mirato le sue difficoltà.

Va detto che la psicoterapia non è una “bacchetta magica”, ma un processo che richiede impegno e costanza. Tuttavia, è proprio il lavoro relazionale con il terapeuta, in un clima di fiducia e senza giudizio, che può portare a quei cambiamenti più profondi che lei desidera. Sentirsi “in balia degli altri”, percepire il giudizio, vivere nella paura delle reazioni altrui sono tutte aree che possono essere affrontate in modo efficace con un percorso personalizzato e mirato.

La sua consapevolezza è già un punto di forza: riconoscere che “non basta volere” un altro atteggiamento è un primo passo per comprendere che il cambiamento richiede strumenti adeguati e un accompagnamento professionale.

Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa valutare il suo caso specifico e proporle un percorso terapeutico più adatto alle sue esigenze.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa








Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, capisco la sua frustrazione e il desiderio di stare meglio. È assolutamente comprensibile sentirsi scoraggiati quando si percepisce che la terapia attuale non sta toccando le corde giuste, soprattutto dopo aver investito tempo ed energie. È importante sottolineare che l'efficacia di una terapia dipende molto dalla relazione terapeutica che si instaura con il professionista. Si prenda il tempo per parlare apertamente con la sua attuale terapeuta delle sue sensazioni e dei suoi dubbi. Se non si sente compreso o se percepisce che l'approccio non è quello giusto per lei, non esiti a considerare di cercare un altro professionista con un orientamento terapeutico diverso. Le suggerisco una psicoterapia psicoanalitica, la quale si concentra sull'esplorazione dell'inconscio, di quelle parti di noi che non sono immediatamente accessibili alla coscienza ma che influenzano profondamente i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri comportamenti.
La terapia è un percorso che richiede tempo e un investimento significativo, sia in termini emotivi che economici.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Emanuela Solli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Frosinone
Ciao e grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Quello che racconti è qualcosa che in tanti provano, anche se spesso non se ne parla: la fatica di mettersi in gioco in un percorso psicologico, la speranza che cambi qualcosa, e poi il senso di frustrazione quando sembra che tutto resti uguale. E la domanda che nasce spontanea: “Ma allora serve davvero?” (questa domanda credo se la pongano quasi tutti).
Tu sei molto lucido su quello che succede dentro di te. Hai pensieri cupi, che si ripresentano, che ti mettono addosso ansia o senso di colpa. Dici che ti sembra di non riuscire a fare “quel passo in più”, come iniziare la palestra o riprendere a guidare. Ma non è pigrizia, lo sai anche tu. È come se qualcosa ti bloccasse dentro, e tu vorresti capirlo, ma invece ti senti dire solo di “distrarti”. È normale che questo ti faccia sentire poco capito.
Uscire, distrarsi, fare commissioni... certo, può aiutare a spezzare certi momenti. Ma se poi tutto ritorna, è chiaro che non basta. Il punto non è solo “fare qualcosa”, ma capire cosa ti frena, perché quei pensieri arrivano e come imparare a rispondergli in modo diverso. Questo, in una terapia ben fatta, si può e si deve fare. E lo si fa passo dopo passo, senza formule magiche, ma con strumenti concreti, che puoi usare anche da solo quando non sei in seduta.
Il fatto che tu senta di non stare andando a fondo nel percorso attuale è importante. A volte, semplicemente, non è la terapeuta giusta per noi. O forse servirebbe un approccio più focalizzato, più orientato su come funzionano i tuoi pensieri, su come li affronti, su cosa puoi cambiare nel modo in cui ti parli. Ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale fa proprio questo: aiuta a vedere meglio questi meccanismi mentali, a riconoscere i circoli viziosi e a spezzarli. E no, non ti dice solo “devi volerlo tu”. Ti accompagna, ti sostiene, ti insegna come fare.
So che stai investendo tanto, anche economicamente, e capisco quanto possa far male pensare che magari “non basta”. Ma non sei tu il problema. Non è che la terapia “non funziona per te”. Forse non hai ancora trovato il percorso giusto, quello che davvero si adatta al tuo modo di sentire, pensare e vivere. E non dipende nemmeno dalla/dal terapeuta che ti sta seguendo in questo momento.

In tanti, anche se non lo dicono, vivono momenti di sconforto, di rabbia, di delusione verso la terapia. L’importante è non fermarsi lì. Non mollare l’idea che puoi stare meglio.
Hai fatto bene a scrivere. Dirlo è già un modo per non restare fermo. E se anche oggi ti senti stanco o sfiduciato, tieni a mente che ogni passo, anche piccolo, anche solo mettere in dubbio qualcosa, fa parte del cambiamento. E tu stai già muovendo qualcosa.

Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Gentile Utente,
la psicoterapia è un percorso, non un punto di arrivo, in cui acquisire o potenziare strumenti utili al benessere personale. Non è solo consapevolezza, ma anche sapere come gestire alcuni momenti, vissuti, percezioni, desideri, emozioni ecc.
A tal proposito la psicoterapia breve strategica fornisce strumenti concreti (previo accordo su un obiettivo specifico e concreto), oltre che elaborare la percezione individuale in colloquio, anche per i temi che riporta.
Può valutare se intraprendere un percorso differente qualora, dato un tempo ragionevole, non riscontrasse il supporto che valuta necessario.
Saluti
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Gentile Utente, quello racconta è e comprensibile ed è un sentimento condiviso da molte persone che hanno fatto o stanno facendo percorsi psicoterapeutici. La frustrazione che descrive – il senso di stallo, l’impressione di non andare abbastanza a fondo, di non ricevere un aiuto concreto ma solo indicazioni generiche – è reale e non va banalizzata.
I pensieri intrusivi, la fatica a prendere iniziativa, la paura del giudizio e del contatto con l'altro, il nervosismo, sono tutti segnali di un lavoro che deve sicuramente andare ancora più in profondità. La psicoterapia non serve a dare consigli o soluzioni rapide, ma a lavorare con Lei sul modo in cui pensa, sente, e soprattutto sul significato che Lei attribuisce a ciò che vive; serve a creare un posto sicuro dove Lei possa esplorare anche la Sua rabbia, la Sua stanchezza, la Sua sfiducia.
Una terapia valida non dovrebbe farla sentire come se dovesse "volerlo di più" o "sforzarsi da sola", ma aiutarla a capire da dove nasce questa sensazione di essere in trappola e metterLe a disposizione gli "strumenti" utili ad affrontarla in maniera sana e funzionale. La "distrazione" da sola purtroppo non è una "strategia" efficace nella gestione dei pensieri intrusivi. Se sente che con l’attuale terapeuta non riesce a toccare i nodi profondi, potrebbe valutare di cambiare professionista, infatti la qualità della relazione terapeutica è fondamentale: se Lei si sente ascoltata solo in parte, o fraintesa, o peggio ancora “colpevolizzata”, è giusto porsi delle domande.
Riguardo al costo, purtroppo è vero, in Italia il servizio pubblico non è sempre così responsivo ed efficace come dovrebbe, per questo spesso il cittadino è costretto a rivolgersi al privato, con un esborso di costi non sostenibile per tutti. Qualora l'aggravio economico necessario per portare avanti una terapia vada oltre le sue possibilità, potrebbe provare a rivolgersi al CSM della sua città e rappresentare la Sua situazione, oppure cercare strutture che eroghino sedute di psicoterapia a costi calmierati.
Le faccio i miei migliori auguri per tutto, un caro saluto.
Dott. Gianluca Pignatelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
Già riuscire a mettere in parole la propria fatica e il bisogno di un cambiamento è un passo importante, e non scontato.
Dal suo messaggio si percepisce chiaramente il desiderio di trovare uno spazio in cui andare più a fondo, non limitandosi a strategie momentanee o a soluzioni “pratiche”, ma cercando di comprendere il senso di certi pensieri, vissuti e comportamenti che si ripetono e appesantiscono il quotidiano.
Esistono diversi approcci alla psicoterapia, ognuno con le sue caratteristiche e modalità di lavoro. Tutti possono essere validi e utili, a seconda delle esigenze della persona. Se sente il bisogno di scendere in maggiore profondità, per comprendere meglio da dove arrivano certe sensazioni, pensieri o dinamiche relazionali, le psicoterapie di orientamento dinamico o la psicoanalisi sono percorsi che lavorano principalmente in questa direzione.
Capisco anche il dubbio sul senso e sul valore del percorso terapeutico, soprattutto quando si ha l’impressione di faticare tanto senza vedere risultati concreti. È una sensazione comune, e parlarne apertamente in seduta può aiutare a fare chiarezza su ciò che si cerca davvero.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno gentile utente,
sento spesso lamentele come la sua, ed in parte sono comprensibili, nel senso che non sempre sappiamo spiegarci cosa ci stia capitando, così decidiamo di interrogare un terapeuta, non sapendo magari che ne esistono di molte tipologie diverse, per scuola metodiche e approcci al problema o a gli obiettivi.
Questo va saputo, per avere una buona probabilità di riuscita o quanto meno potremmo chiederla allo psicoterapeuta, a cui ci rivolgiamo, una sorta di introduzione al metodo impiegato, di psico-informazione, ma purtroppo raramente questo accade, e credo per pura ingenuità di cose, ma ribadisco che ci sono differenze tra i metodi di lavoro e non tutti offrono le stesse opportunità, dunque discriminare tra cosa sia più utile si rende necessario se non indispensabile. Le psicoterapie funzionano tutte, come le diete e gli allenamenti sportivi a patto di seguirli e che siano adatti alle nostre finalità, obiettivi. Esistono modelli orientati al perché delle cose e altri al come esse si svolgono, talvolta ripetono.
Posso sapere perché fumo una sigaretta, desiderare di smettere e non riuscirci.
E questo a dire che in tanti casi non basta la conoscenza delle intenzioni, ma dovremo sviluppare un metodo funzionale al cambiamento, e se non funziona, cambiarlo. Ovviamente questo ha un costo, dato che la grande maggioranza degli psicoterapeuti lavora in libera professione, come i dentisti, i parrucchieri e gli artigiani. Ne esistono anche all'interno del SSN con un ticket da pagare spesso più contenuto, ma torniamo al punto di partenza, ci vuole di potersi orientare e per farlo, o ne parla con chi lo fa di mestiere o si informa, con letture, sui modelli di psicoterapia esistenti a lei più adatti. L'aspettativa di pagare un professionista per cambiare le cose, non basta, implica necessariamente la concreta valutazione e supervisione, della collaborazione da parte del paziente, diversamente ritengo che non possa funzionare alcun modello, a stento quelli fortemente ipnotico suggestivi, posto che siano adeguati alle tante circostanze. I pensieri intrusivi, detti anche 'pensieri parlanti' appartengono al mondo delle ossessioni, alla ruminazione del pensiero, al rimuginare orientato più al futuro, generando loop in cascata, sfinenti.
Per cambiare, può essere utilizzata la distrazione volontaria, come credo giustamente suggeritole, è una delle varie manovre di intervento per cercare di scardinare la persistenza di certi pensieri.
Esistono pensieri che generano emozioni ed emozioni che generano pensieri, anche portare attenzione su queste dinamiche può aiutare, ma credo che serva una guida a cui affidarsi.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Dott.ssa Bruna Verardi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Parto dall'ultimo rigo: "Ma come mai solo io?". Non è soltanto Lei a stare male, mi creda, non si senta così speciale... Questo per me sarebbe un punto di partenza importante su cui lavorare. Fatta questa premessa, qual è esattamente la Sua richiesta? Non ho ben capito. Non si fida della psicoterapia, a quanto pare, eppure scrive a noi, che siamo tutti colleghi della sua psicoterapeuta, e che rispetto a lei, in questa sede, ben poco possiamo fare! La psicoterapia a volte può richiedere tempi lunghi, non funziona velocemente come un farmaco, bisogna avere pazienza e soprattutto fiducia. Capisco che privatamente ha un costo per alcuni insostenibile, ma esistono anche i consultori e le strutture pubbliche. Immagino che la collega che La segue non intenda dirLe che distraendosi si risolverebbe il problema, ma è utile agire su più fronti se si vuole un cambiamento. Anche piccoli passi quotidiani possono aiutare, mentre si fa terapia. Provi ad essere meno semplicistica, sia nel giudicare il lavoro che sta facendo sia rispetto all'idea che le altre persone stiano meglio di Lei, e piano piano ce la farà, io glielo auguro con tutto il cuore! Naturalmente, la relazione paziente-terapeuta a volte può non funzionare, e questo non dipende nè dall'incapacità dell'uno nè dalla mancanza di collaborazione dall'altro. Può e deve prendersi la libertà di cambiare, se lo ritiene opportuno, ma ha scritto che ha già cambiato più volte per cui penso che non sia questo il cambiamento che deve fare, quanto piuttosto assumersi la responsabilità di stare bene. Io sono a disposizione, anche online.
Dr. Maria Tiziana Maricchiolo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Giovanni la Punta
Buongiorno, potrebbe essere utile un lavoro psico-corporeo e l'approccio psicoterapeutico fornito dall'analisi bioenergetica che la aiuti a rilasciare le memorie corporee collegate ad eventi traumatici che le portano pensieri intrusivi e rimuginio, al fine di restituirle ritrovata energia e vitalità. Resto a disposizione per eventuali specifiche anche online. Dr. Maria Tiziana Maricchiolo
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, mi dispiace per lo sconforto espresso nel suo commento nei confronti di un collega e della psicoterapia. Probabilmente dato che sono passati due anni non si è affrontato nella maniera adeguata il disagio psicologico e i sintomi ad essi associati come i pensieri intrusivi, distrarsi non è sufficiente. Sarà importante affrontare il vissuto che la porta ad avere i pensieri intrusivi e le altre problematiche che vive in maniera adeguata.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Dott.ssa Giulia Bassi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Sacrofano
Buona sera, rispetto ai dubbi che nutre credo sia importante esporli alla terapeuta che al momento la segue così che possiate chiarirli insieme.
Dott.ssa Giuliana Marranzini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Taranto
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Mi dispiace per la situazione di insoddisfazione che sta vivendo. Si potrebbe rivolgere ad una psicoterapia di orientamento Cognitivo Comportamentale poiché attraverso tecniche e strategie può agire sui pensieri che generano malessere psicologico. Attraverso altre tecniche e strumenti è possibile anche indagare la storia e le possibili cause della persona, stabilendo insieme alla persona gli obiettivi da perseguire durante il percorso. Riguardo la sua domanda sull'utilità della psicoterapia sappia che ne esistono diversi orientamenti e che non tutti possono ottenere risultati sperati per tutte le persone. Le auguro di trovare la sua strada. cari saluti.
Dott.ssa Giovanna D'Apolito
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera a lei, il suo stato d'animo è più che comprensibile.. si sente sopraffatto dall'arrivo di questi pensieri non cercati e non graditi ed in questi casi è facile pensare di essere il solo a vivere tutto questo. In realtà ciò che descrive è una situazione esistenziale che si presenta spesso all'attenzione di noi psicoterapeuti, ci sono diverse tecniche utili per la gestione del fenomeno, soprattutto quelle di stampo cognitivo comportamentale, ma è fondamentale lavorare partendo dall'accettazione del fatto che la mente funziona così, che i pensieri arrivano e talvolta intrudono nelle nostre vite. Immagino che le sembri assurdo, ma questa è la base per la loro risoluzione. Su questo punto sembra che lei sia ancora lontano all'interno del suo percorso terapeutico e la inviterei a lavorare con chi la segue a partire da tale direzione, senza tuttavia focalizzarsi solo sui suoi sintomi, per quanto così fastidiosi: non perda di vista la sua persona e il senso che tutto ciò che ci accade ha per noi, lavorando quindi più ampiamente su di sè. Le auguro di potersi sentire al più presto in cammino verso una condizione di maggior benessere, superando il senso di stasi attuale, che trapela dalle sue parole. Resto a disposizione per eventuali consulti online o in presenza. Dott.ssa Giovanna D'Apolito
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

sarebbe opportuno parlasse di questi suoi dubbi all'interno della prossima seduta con la sua psicologa. Potrebbero esser un importante spunto su cui soffermarsi e da cui ripartire.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Barbara Pino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, intanto grazie a lei per aver condiviso con coraggio e lucidità la sua esperienza. Le sue parole sono piene di riflessioni importanti e sentite, e meritano attenzione e rispetto. Quello che descrive, la fatica nel fare “passi avanti”, il sentirsi intrappolata in pensieri giudicanti, l’altalena tra desiderio di stare meglio e frustrazione verso la psicoterapia è qualcosa che molte persone vivono, anche se spesso in silenzio. E proprio per questo è importante parlarne. Ha toccato diversi punti che meritano di essere visti attraverso un percorso che la faccia sentire accolta non solo nei comportamenti ma soprattutto nel vissuto interiore, provi a parlarne apertamente con la sua terapeuta, resto a sua disposizione, un saluto, BP
Dott.ssa Chiara Rogora
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Varese
buongiorno,
per rispetto della complessità della situazione da lei descritta, La invito a contattarmi in modo da parlarne direttamente.

cordialmente, Chiara Dottoressa Rogora
Dott.ssa Michela Testa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cardito
Gentilissima, la psicoterapia è un vestito che deve calzare bene indosso, non esistono percorsi giusti o sbagliati ma quelli adeguati alla persona e soprattutto è importante scegliere ciò che ci possiamo permettere a livello emotivo. Mi rendo conto che sta vivendo un periodo difficile e che porta con sè sofferenze che durano da lungo tempo. Forse oggi si sente maggiormente pronta ad affrontare l'origine di quest'ultime. Ricercare consigli può essere rassicurante ma lo psicologo non dispensa consigli, aiuta a riflettere su aspetti che forse non aveva indagato. Una buona psicoterapia può migliorare la vita se svolta con motivazione e impegno, nessuno pensa sia semplice ma probabilmente potrebbe valutare l'ipotesi di un'analisi a più sedute capace di accogliere la sua angoscia ricercando dentro di sè le risposte che cerca all'esterno.
Dott. Simone Ciuffi
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Sambuceto
Andate nel profondo, ad esempio utilizzate l'analisi dei sogni?

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