Esperienze

PROFESSIONE

Psicologa & Psicoterapeuta

CHI SONO

Donna, moglie e madre di 3 ragazzi, amica, professionista dal 2001 e essere umano da sempre in tensione verso la propria realizzazione personale.

Nata a Busto Arsizio il 30 maggio 1975, laureata in psicologia Clinica e di Comunità presso l’Ateneo di Padova nel 2000 (un bel regalo per il compleanno di mio padre), ho conseguito la specializzazione in psicoterapia individuale e di gruppo ad indirizzo rogersiano nel 2006. 

L’approccio centrato sulla persona è divenuto il mio modo di essere, o forse me ne sono accostata proprio perchè ho sempre creduto nella “tendenza attualizzante”, termine con cui Rogers (ho scoperto col tempo) intendeva “la capacità intrinseca nell’essere umano di orientarsi selettivamente e in modo diretto verso il completamento e l’attualizzazione delle proprie potenzialità”.

Così, nella professione come nelle esperienze e relazioni personali, coltivo il valore predominante dell’esperienza di ogni essere umano, mi focalizzo sul singolo e aiuto la persona stessa a centrarsi su se stessa, aumentando la conoscenza e la consapevolezza dei propri vissuti emotivi, dei propri bisogni e dei propri costrutti. L’obiettivo è di stimolare ogni individuo ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte e dei propri vissuti, attraverso una chiarificazione e l’accettazione dei suoi vissuti emotivi e della sua esperienza.

PROMESSA

Raggiungere il ben-essere (sentirsi bene in un contesto) attraverso la piena consapevolezza di sé.
Altro

Indirizzo

Studio Psicologico
Via Virgilio 105, Varese

Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Informazioni su servizi e prezzi non disponibili

Non hai trovato sul profilo del dottore le informazioni che cercavi?

Mostra altri psicologi nelle vicinanze

Prestazioni

Nessuna informazione su prestazioni e prezzi

Questo dottore non ha ancora inserito informazioni su prestazioni e prezzi.

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
A

Sono rimasta soddisfatta della visita con la dottoressa Chiara Rogora! Ha lavorato con competenza e professionalità e ritengo che sia l'ideale per la risoluzione di tutte le mie problematiche! Speriamo bene

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve ho 26 anni e da un po’ di mesi ho iniziato a provare una forte attrazione per il fratello della compagna di mio padre. All’inizio era una semplice attrazione fisica manifestata soltanto verbalmente o con alcuni atteggiamenti in pubblico senza mai giungere ad un rapporto fisico . Abbiamo iniziato a sentirci quotidianamente , e da un intesa e interesse fisico questo rapporto si è trasformato in un rapporto fatto di comunicazione. Parliamo , ci confidiamo , ci raccontiamo i nostri problemi , le nostre giornate e i nostri sogni. Ma lui è sposato con figli , e io ho cercato in ogni modo di ignorarlo , per rispettare la sua situazione , la le circostanze ci portano a vederci praticamente sempre. Io gli voglio ormai un grande bene , e il mio cuore va in fibrillazione ogni volta che lo vedo , e anche lui mi ha detto di volermi molto bene ed è proprio il bene che prova nei miei confronti a frenarlo e a portarlo tante volte a pentirsi di scrivermi e cercarmi. Io non so più cosa fare, a me dispiace per la moglie e i bambini ( che conosco ) , ho tentato di reprimere ed evitare queste sensazioni che provo . Mi sento combattuta tra ciò che ritengo sia giusto fare e ciò che invece provo ossia sentirmi apprezzata è stimata da qualcuno che non mi vede solo come un mezzo attraverso il quale soddisfaste un desiderio sessuale . Non so più come comportarmi. Che ne pensate?

...spesso ricerchiamo nello sguardo dell'altro quel calore e quella sicurezza che sentiamo ci mancano dentro; carenze che creano una sensazione di vuoto. Il bisogno è di riempire quel vuoto emotivo, ma come riuscire a farlo traccia la differenza: se la ricerca è sempre verso l'esterno, saremo costantemente insoddisfatti e frustrati...

cordialmente
dott.ssa rogora chiara

Dott.ssa Chiara Rogora

Domande su terapia di coppia

Salve a tutti, ho un dubbio atroce e vorrei capire se sia lecito o meno averlo. Ho avuto una relazione con una ragazza per un anno e mezzo, ci siamo amati tanto ma abbiamo commesso entrambi molti errori, era una relazione tossica, soprattutto per colpa della gelosia. Circa tre mesi fa mi ha lasciato per messaggio e abbiamo avuto un confronto solo dopo un mese perché lei era fuori per lavoro. Le sue motivazioni sono state che a causa dei continui litigi soffriva troppo, voleva stare sola e il sentimento nei miei confronti era calato. Per due mesi le ho corso dietro senza nessun risultato, anzi probabilmente ho peggiorato la situazione. Poi ho preso in mano la mia vita, ho iniziato la psicoterapia e ho fatto altre cose per me stesso. Come lei ha notato questo cambiamento, c’è stato un interessamento a me, vedendomi più calmo e distaccato. Ci siamo sentiti per qualche giorno, e oggi siamo usciti. È stata un’uscita tranquilla e un po’ strana dati i trascorsi, fin quando le ho chiesto se ci fosse stato qualcosa con qualcuno in questi mesi. Lei si è subito messa sulla difensiva, dicendo che eravamo single e che non mi doveva importare, che non me lo avrebbe mai detto e che ci stavamo vedendo ed era quello l’importante e che stavo rovinando la serata. Forse in parte quello che ha detto a ragione, ma questa è una cosa che voglio sapere perché dovrebbe essere una mia scelta decidere se accettare o no quello che c’è stato, eventualmente, con qualcun altro. Sinceramente le sue parole mi fanno pensare al fatto che ci sia stato qualcosa che non voglia dire, forse per paura di essere giudicata, ma allo stesso tempo io non riuscirei ad andare avanti senza una risposta, avrei sempre questo dubbio nella mente che non mi farebbe dormire. La ragazza che ho conosciuto per un anno e mezzo non lo avrebbe mai fatto, ma mi ha lasciato e mi ha detto che non mi amava più, sembrava una persona diversa e non ci metto più la mano sul fuoco. È lecito voler sapere una cosa del genere da parte mia oppure no? Non so come reagirei se sapessi che c’è stato qualcosa con un altro ragazzo in questo lasso di tempo, è vero che non stavamo insieme ma è passato comunque poco tempo e mi sembra una cosa irrispettosa verso una persona che le ha voluto bene e che sapeva stessi soffrendo molto a causa sua. Io credo che la mia sia una domanda più che lecita a cui lei dovrebbe rispondere sinceramente per poter provare a stare insieme, non credo che dovrebbe fare tutte queste storie perché dovrebbe essere un mio diritto saperlo, non ci stiamo conoscendo per la prima volta e nè ci siamo lasciati per anni. Per ora ho lasciato perdere dato che era la prima uscita dopo tanto, ma prima o poi vorrei avere una risposta e credo che una sua eventuale non risposta sarebbe già una risposta a questa domanda (ossia una risposta positiva, è stata con qualcuno ma si vergogna ad ammetterlo perché anche lei, per come la pensa, sa essere una cosa non proprio corretta). Vorrei avere i vostri pareri su questa storia, grazie mille

gelosia e controllo sono 2 aspetti molto differenti che indicano sentimenti e bisogni diversi: forse ha bisogno di indagare meglio il suo mondo emotivo e cosa si aspetta da una relazione di coppia.
cordialmente
dottoressa chiara rogora

Dott.ssa Chiara Rogora
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.