Buon pomeriggio. Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da quasi 8 anni con un ragazzo di 24 anni de
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Buon pomeriggio. Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da quasi 8 anni con un ragazzo di 24 anni della mia stessa città. La nostra relazione è iniziata tra i banchi di scuola, dove per gioco è nato un amore che davvero ancora oggi ci travolge e ci ha permesso in questi anni di superare situazioni molto difficili. Vi scrivo però, perché ad oggi la nostra relazione non è molto felice ed inizio con il fare una premessa importante. Da sempre ci sono stati problemi economici, in quanto mi sono sempre ritrovata nella condizione di maggior benessere rispetto a lui e questo ha fatto sì che per molti anni io mi accontentassi di tante cose, per via del forte amore e rispetto nei suoi confronti. In realtà, il pensiero di base che inizialmente mi faceva tentennare su di lui, non era ovviamente l'aspetto economico, bensì la diversa mentalità che avevamo e che, seppur cresciuti, abbiamo, sempre per un verso distante anni luce l'una dall'altra. In particolare, lui è sempre stato un ragazzo timido e chiuso, ha avuto pochi amici e durante la sua fase adolescenziale ha avuto molto poco a che fare con il mondo esterno, se non grazie principalmente allo sport che praticava e a qualche compagno di scuola. Di contro, ci sono io, che nella mia fase adolescenziale, a causa di un passato dove mi isolavo per via di bullismo psicologico, sono letteralmente uscita da quel loop e ho collezionato miriadi di esperienze, facendo mille amicizie e conoscendo tante mentalità che mi hanno permesso di conoscere meglio il mondo che mi circondava. Dopo essermi fidanzata, sia per la forte differenza, sia per il primo periodo magico, mi sono isolata da tutti e si è innescato quel forte legame che tutt'oggi dura. Ma adesso, la me di tanti anni fa, che fondamentalmente ha sempre sperato di recuperare tutte le esperienze mancate in 8 anni con il proprio partner, come un viaggio da soli insieme, cene fuori una volta tanto "senza limitarsi troppo", sorprese e atti di maturità, dopo tanti anni sta iniziando a sentire il peso dei suoi bisogni, messi da parte perché fiduciosa che il gap tra di noi si sarebbe livellato. Lui è al corrente di queste mie mancanze e sappiamo che questo è dipeso dalle scelte che ognuno ha fatto, purtroppo però, sebbene lui abbia voglia di cambiare e migliorare e anche se a piccoli passi ci prova, io mi trovo adesso in un senso di insoddisfazione che non mi permette di apprezzare e piccole cose, perché ancora una volta, mentre lui tenta di fare cose per la prima volta, che alla nostra età per tutti i nostri coetanei sono normali, io sento già bisogni maggiori, come trovare un lavoro stabile per poter andare a vivere da sola. Lui cerca anche un lavoro stabile, ma non ha ancora l'ottica di imminente bisogno di diventare indipendente e questo credo che contribuisca ancora di più ad allontanarci. Lui sta tentando di cambiare ed io di aspettarlo e capirlo, arrivano tante promesse ed alcune vengono rispettate, però la cosa che più mi fa stare male è che per tanti aspetti della sua vita, che riguardano sia me sia sé stesso o i genitori, sa che dovrebbe compiere delle azioni ma puntualmente non le fa o le compie in modo diverso, per poi ritrovarsi in situazioni difficili e sentirsi "il mondo contro". Provando a vivere la relazione con oggettività, dall'esterno, ho provato a spiegargli che ogni azione che compiamo purtroppo ha delle conseguenze e alcune cose accadute purtroppo, sebbene io non voglia essere quella pesante che gli da colpe, inevitabilmente dipendono da lui. Negli anni, sia intraprendendo io un percorso psicologico per sistemare alcune cose di me, sia facendo un percorso di crescita personale anche insieme a lui, sono riuscita a farmi una visione chiara delle dinamiche che avvengono dentro di me e nella nostra relazione e questo purtroppo alle volte mi porta a tentare di spiegare a lui cosa potrebbe e dovrebbe sistemare per stare meglio, sembrando un po' la psicologa di turno che tenta di psicanalizzarlo, quando io vorrei davvero avere un uomo accanto che si fa in quattro per noi ma che soprattutto e felice e fiero di sé stesso, cosa che non è affatto. Vorrebbe lavorare (fa già un lavoretto) ma aspira al lavoro serio anziché trovare qualcosa che momentaneamente lo aiuti a gestire meglio le spese come la macchina, le uscite con me e le esperienze di vita che da adulto probabilmente non saranno facili come se fatte adesso. Lo vedo sempre insoddisfatto di sé stesso e questa cosa mi butta giù.. si cura poco, vorrebbe cambiare molte cose estetiche ma non le cambia o ci mette molto tempo a fare un passo, da due anni vorrebbe mettere le lettine perché con gli occhiali non si vede bene e nonostante non sia un problema economico, ancora non è riuscito a fare sua questa abitudine, così come tante altre.. è davvero difficile spiegare tutte le dinamiche in poche righe, ma davvero io, che invece sono una persona che fa di tutto per darsi ciò che le serve, buttandomi ovunque ci sia possibilità di crescita e guadagno, adesso sento il peso di non riuscire a fare qualcosa di utile affinché lui stia meglio e possa riuscire a prevalere come uomo della coppia. Molto spesso nella relazione mi sono ritrovata a sentirmi l'uomo perché per via di problemi economici (ma che comunque con una mentalità diversa sarebbero probabilmente migliorati, come per esempio trovare a tutti i costi un lavoro migliore) mi sono ritrovata ad avere io la macchina e lui no, a doverlo riaccompagnare a casa ogni volta e ad uscire con la macchina di mia mamma anziché con la sua.. io ho sempre capito e atteso, ma sebbene poi le cose siano migliorate, ci siamo sempre ritrovati nella condizione di "accontentarci" perché potevamo permetterci solo quello, quando invece si sarebbe potuto agire affinché trovasse un lavoro oltre il suo lavoretto che gli consentisse di avere in tasca uno stipendio di tutto rispetto per un ragazzo che vive a casa con i suoi genitori ancora, così da poter sostenere spese personali, necessarie e ricreative con molta più serenità. Infatti lui la mattina non lavora, ma come vi dicevo, nella speranza di trovare un lavoro serio e studiando per vari concorsi, si è precluso fino ad ora la possibilità di farne uno che gli dia un po' più di serenità economica, che porterebbe con sé solo benefici a sé e alla coppia. Infatti, solo adesso, a furia di discussioni e porte in faccia che ha ricevuto, ha capito e ha iniziato a mandare qualche candidatura, ma sempre in modo molto diffidente. Sto cercando più possibile di portarvi nelle nostre dinamiche perché da voi vorrei un consiglio, in quanto il cuore mi dice di continuare ad amarlo e restare con lui e sono sincera, sono sicura che lui prima o poi riuscirà a sistemare le cose, perchè poi per tutto il resto ci troviamo molto bene, di contro la testa mi dice "sei una persona che si ama, indipendente al punto giusto, vuoi una cosa e fai di tutto per ottenerla per poi alla fine riuscirci sempre anche con tanti sacrifici, perché continui a stare male per le scelte che fa lui?". Il nostro sentimento è davvero troppo forte e la fiducia e lealtà che abbiamo, così come i valori e la dolcezza nella coppia credetemi non hanno eguali, però ho paura che sia entrato in un loop di negatività da cui non riesce ad uscire.. inoltre, ormai i miei bisogni, che agli occhi di una persona superficiale possono sembrare banali (qualche viaggio, un mazzo di fiori, una sorpresa, prendere iniziativa, un gesto dopo una litigata, fare l’uomo della coppia insomma..), sono totalmenti messi da parte e incompresi da lui, che puntualizza sempre che lui mi ama davvero e che quando litighiamo mi rinfaccia che in altri uomini troverò cose materiali ma non l’amore che prova lui. So che la terapia potrebbe aiutarlo, anche quella di coppia ma principalmente per sé stesso, però io ad oggi cerco una risposta più semplice, perché so già che la cosa più giusta sarebbe affidarsi ad uno specialista, ma non avendone le possibilità al momento, vi chiedo se vi sia un modo per riuscire a colmare queste forti differenze tra di noi, ripeto differenze che lui ha compreso essere dannose per entrambi e che vorrebbe cambiare, ma non riesce o se ci prova, per lui sono immense, mentre per me a malaoena sono gesti concreti, perchè sempre troppo semplici (come mandare una candidatura per un lavoro, per lui è una vittoria, per me la base e quindi non riesco a gioire dei suoi successi).
Mi ritrovo con il desiderio e la voglia di viverci finalmente, dopo anni a vedere tutti i nostri coetanei andare avanti e avanti, e noi a passo lentissimo e a desiderare ancora cose che dopo 8 anni dovrebbero essere davvero la normalità, soprattutto perché entrambi viviamo in famiglie dalle normali possibilità per la città in cui viviamo...Io so di non volerlo lasciare, ma al tempo stesso non riesco talmente più a mandare giù questa situazione che spesso inveisco contro e mi allontano prendendomi giornate di silenzio per pensare lontana da lui.. io non ho paura di stare da sola, per il mio benessere forse lo farei anche, ma non voglio smettere di mollare e abbandonarlo, sia perché tengo troppo a lui, sia perché davvero credo che se avesse la giusta "botta" lui sistemerebbe tutte quelle cose che lo fanno stare male ed in un istante tornerebbe il ragazzo perfetto per me, perché davvero l'unica cosa che ci allontana è questa, purtroppo talmente importante da rivelarsi decisiva. Vi chiedo immensamente scusa per il messaggio prolisso e spero di ricevere un consiglio che possa aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e che smetta di farmi sentire così insoddisfatta per me e triste per lui..Grazie in anticipo
Mi ritrovo con il desiderio e la voglia di viverci finalmente, dopo anni a vedere tutti i nostri coetanei andare avanti e avanti, e noi a passo lentissimo e a desiderare ancora cose che dopo 8 anni dovrebbero essere davvero la normalità, soprattutto perché entrambi viviamo in famiglie dalle normali possibilità per la città in cui viviamo...Io so di non volerlo lasciare, ma al tempo stesso non riesco talmente più a mandare giù questa situazione che spesso inveisco contro e mi allontano prendendomi giornate di silenzio per pensare lontana da lui.. io non ho paura di stare da sola, per il mio benessere forse lo farei anche, ma non voglio smettere di mollare e abbandonarlo, sia perché tengo troppo a lui, sia perché davvero credo che se avesse la giusta "botta" lui sistemerebbe tutte quelle cose che lo fanno stare male ed in un istante tornerebbe il ragazzo perfetto per me, perché davvero l'unica cosa che ci allontana è questa, purtroppo talmente importante da rivelarsi decisiva. Vi chiedo immensamente scusa per il messaggio prolisso e spero di ricevere un consiglio che possa aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e che smetta di farmi sentire così insoddisfatta per me e triste per lui..Grazie in anticipo
Buon pomeriggio,
grazie per aver condiviso la sua storia con tanta profondità e trasparenza. La sua riflessione mette in luce una relazione basata su un forte amore reciproco, ma anche su una crescente disarmonia legata a differenze di prospettiva, mentalità e bisogni personali. Lei dimostra grande maturità e consapevolezza nell’analizzare le dinamiche tra voi, così come una profonda empatia e volontà di supportare il suo compagno.
Tuttavia, è evidente che questa situazione sta pesando su di lei, generando insoddisfazione e frustrazione. L’equilibrio in una relazione si basa su uno scambio reciproco: quando una parte percepisce di investire di più, sia emotivamente sia concretamente, è naturale sentirsi appesantiti e chiedersi se i propri sforzi vengano riconosciuti e ricambiati.
Il suo desiderio di vedere il partner crescere e affrontare con più determinazione le difficoltà è comprensibile, ma è importante ricordare che il cambiamento non può essere imposto dall’esterno: deve nascere da una motivazione personale e autentica. Inoltre, il confronto tra i suoi standard di "successo" e i suoi bisogni con quelli del suo compagno rischia di creare una distanza emotiva, perché per lei ciò che è "base" rappresenta per lui una sfida significativa.
Ciò che può fare, in questa fase, è trovare un modo per comunicare le sue emozioni e i suoi bisogni in modo empatico, evitando di farlo sentire giudicato o inadeguato. Ad esempio, invece di sottolineare ciò che manca, potrebbe concentrarsi su ciò che apprezza e incoraggiarlo con piccoli passi realistici. Al contempo, è essenziale che lei protegga il proprio benessere: prendersi momenti di riflessione, coltivare i suoi interessi e mantenere una rete di supporto personale sono modi per non perdere di vista se stessa.
È chiaro che la vostra relazione ha delle solide basi di affetto, fiducia e valori condivisi, ma per affrontare le differenze che oggi vi pesano, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di coppia o individuale con un professionista. Questo vi consentirebbe di esplorare nuove modalità per gestire i conflitti e colmare le distanze, ma anche di aiutare lui a trovare le sue motivazioni profonde per il cambiamento.
La invito quindi a considerare questa opzione, magari esplorando servizi a basso costo offerti da associazioni, enti territoriali o percorsi psicologici online accessibili. In ogni caso, non perda di vista il fatto che il suo benessere emotivo è essenziale per il futuro della relazione e per la sua serenità personale.
Le auguro di cuore di ritrovare l’equilibrio e la felicità che cerca.
grazie per aver condiviso la sua storia con tanta profondità e trasparenza. La sua riflessione mette in luce una relazione basata su un forte amore reciproco, ma anche su una crescente disarmonia legata a differenze di prospettiva, mentalità e bisogni personali. Lei dimostra grande maturità e consapevolezza nell’analizzare le dinamiche tra voi, così come una profonda empatia e volontà di supportare il suo compagno.
Tuttavia, è evidente che questa situazione sta pesando su di lei, generando insoddisfazione e frustrazione. L’equilibrio in una relazione si basa su uno scambio reciproco: quando una parte percepisce di investire di più, sia emotivamente sia concretamente, è naturale sentirsi appesantiti e chiedersi se i propri sforzi vengano riconosciuti e ricambiati.
Il suo desiderio di vedere il partner crescere e affrontare con più determinazione le difficoltà è comprensibile, ma è importante ricordare che il cambiamento non può essere imposto dall’esterno: deve nascere da una motivazione personale e autentica. Inoltre, il confronto tra i suoi standard di "successo" e i suoi bisogni con quelli del suo compagno rischia di creare una distanza emotiva, perché per lei ciò che è "base" rappresenta per lui una sfida significativa.
Ciò che può fare, in questa fase, è trovare un modo per comunicare le sue emozioni e i suoi bisogni in modo empatico, evitando di farlo sentire giudicato o inadeguato. Ad esempio, invece di sottolineare ciò che manca, potrebbe concentrarsi su ciò che apprezza e incoraggiarlo con piccoli passi realistici. Al contempo, è essenziale che lei protegga il proprio benessere: prendersi momenti di riflessione, coltivare i suoi interessi e mantenere una rete di supporto personale sono modi per non perdere di vista se stessa.
È chiaro che la vostra relazione ha delle solide basi di affetto, fiducia e valori condivisi, ma per affrontare le differenze che oggi vi pesano, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di coppia o individuale con un professionista. Questo vi consentirebbe di esplorare nuove modalità per gestire i conflitti e colmare le distanze, ma anche di aiutare lui a trovare le sue motivazioni profonde per il cambiamento.
La invito quindi a considerare questa opzione, magari esplorando servizi a basso costo offerti da associazioni, enti territoriali o percorsi psicologici online accessibili. In ogni caso, non perda di vista il fatto che il suo benessere emotivo è essenziale per il futuro della relazione e per la sua serenità personale.
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Buon pomeriggio gentile Utente, ho letto con attenzione quanto ha scritto e colgo nella sua richiesta una forte necessità di chiarezza, ma anche il desiderio di trovare un equilibrio tra i suoi bisogni e quelli del suo compagno. La sua relazione, che dura ormai da otto anni, è nata su basi solide, come dimostrano il sentimento profondo, la fiducia reciproca e i valori condivisi. Tuttavia, sembra che negli anni le differenze tra voi, sia caratteriali sia di approccio alla vita, abbiano iniziato a pesare e a creare tensioni che oggi sente difficili da gestire.
La sua insoddisfazione nasce non solo dalle dinamiche attuali, ma anche dalla somma di ciò che ha vissuto nel passato e che, per amore, ha messo da parte. È naturale che, dopo anni in cui ha fatto sacrifici e atteso un livellamento tra le vostre mentalità e prospettive, ora si trovi a fare i conti con un senso di frustrazione. È evidente che lei desidera una relazione in cui entrambi possiate costruire una vita insieme con la stessa energia e determinazione, ma si trova di fronte a una realtà in cui i ritmi del suo compagno sembrano molto più lenti rispetto ai suoi.
Il suo compagno appare consapevole delle difficoltà e sembra voler migliorare, ma al contempo emerge che per lui anche i piccoli cambiamenti rappresentano una sfida significativa. Da quello che racconta, lui vive un conflitto interno tra il desiderio di fare di più e le difficoltà nel concretizzare queste intenzioni. Questo può essere legato a una serie di fattori, tra cui insicurezze personali, una mancanza di fiducia in sé stesso e forse anche una visione del futuro meno strutturata rispetto alla sua. Lei, invece, si percepisce come una persona dinamica, intraprendente e capace di affrontare le sfide con pragmatismo, e questa differenza di approccio è ciò che le causa maggiore fatica emotiva.
È comprensibile che si senta divisa tra il cuore, che la spinge a restare accanto a lui e a credere nella sua capacità di evolvere, e la mente, che le suggerisce che potrebbe essere più felice cercando una relazione in cui i bisogni reciproci siano più allineati. Nonostante le difficoltà, però, lei non vuole arrendersi e crede che il vostro rapporto possa superare questo momento, a patto che lui riesca a compiere quei passi necessari per ritrovare equilibrio e serenità.
Quello che posso consigliarle è innanzitutto di ascoltare con attenzione i suoi bisogni senza giudicarli. Non c’è nulla di sbagliato nel desiderare una relazione in cui ci siano sorprese, gesti d’amore concreti, progetti condivisi e una visione più proattiva della vita. Questi sono desideri legittimi e rappresentano una parte importante di ciò che rende una relazione appagante. Al tempo stesso, è importante riconoscere che il cambiamento del suo compagno richiederà tempo e un lavoro costante da parte sua, che può essere sostenuto ma non imposto da lei.
Se sente che il peso delle aspettative e delle differenze sta diventando insostenibile, potrebbe essere utile aprire un dialogo con lui che non si focalizzi sulle sue mancanze, ma su come si sente lei e su cosa significherebbe per entrambi vivere una relazione più equilibrata. Ad esempio, potrebbe spiegargli come i suoi gesti di cambiamento, per quanto piccoli, potrebbero avere un impatto molto più significativo se accompagnati da una maggiore costanza e determinazione. È importante che lui comprenda che il suo amore non è in discussione, ma che ciò che desidera non è un cambiamento radicale della sua persona, bensì un impegno reale verso una crescita comune.
Un altro aspetto su cui potrebbe riflettere è quanto spazio lascia a sé stessa all’interno della relazione. Essere la persona che sostiene, guida e, in alcuni momenti, compensa le mancanze del partner può essere molto impegnativo, al punto da farla sentire sovraccaricata. È fondamentale che lei trovi momenti e attività che la nutrano emotivamente, senza sentirsi in dovere di risolvere tutto per entrambi.
Infine, sebbene al momento non vi sia la possibilità di intraprendere una terapia di coppia o individuale per il suo compagno, potrebbe essere utile continuare a considerare questa strada per il futuro, anche come gesto concreto da parte sua per affrontare le sue difficoltà personali. Nel frattempo, potrebbe proporre di affrontare insieme obiettivi specifici, che siano realistici e alla sua portata, per aiutarlo a sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso e una maggiore capacità di iniziativa.
Lei ha dimostrato una grande maturità nell’analizzare la situazione e nel cercare di comprendere le dinamiche che si sono create. Il suo desiderio di trovare una soluzione che permetta alla vostra relazione di crescere è ammirevole e rappresenta una solida base su cui lavorare. Tuttavia, è altrettanto importante che il cambiamento non ricada solo sulle sue spalle. La relazione può crescere solo se entrambi trovate un modo per costruire insieme, rispettando i vostri ritmi, ma senza sacrificare le esigenze di nessuno.
Dott. Luca Vocino
La sua insoddisfazione nasce non solo dalle dinamiche attuali, ma anche dalla somma di ciò che ha vissuto nel passato e che, per amore, ha messo da parte. È naturale che, dopo anni in cui ha fatto sacrifici e atteso un livellamento tra le vostre mentalità e prospettive, ora si trovi a fare i conti con un senso di frustrazione. È evidente che lei desidera una relazione in cui entrambi possiate costruire una vita insieme con la stessa energia e determinazione, ma si trova di fronte a una realtà in cui i ritmi del suo compagno sembrano molto più lenti rispetto ai suoi.
Il suo compagno appare consapevole delle difficoltà e sembra voler migliorare, ma al contempo emerge che per lui anche i piccoli cambiamenti rappresentano una sfida significativa. Da quello che racconta, lui vive un conflitto interno tra il desiderio di fare di più e le difficoltà nel concretizzare queste intenzioni. Questo può essere legato a una serie di fattori, tra cui insicurezze personali, una mancanza di fiducia in sé stesso e forse anche una visione del futuro meno strutturata rispetto alla sua. Lei, invece, si percepisce come una persona dinamica, intraprendente e capace di affrontare le sfide con pragmatismo, e questa differenza di approccio è ciò che le causa maggiore fatica emotiva.
È comprensibile che si senta divisa tra il cuore, che la spinge a restare accanto a lui e a credere nella sua capacità di evolvere, e la mente, che le suggerisce che potrebbe essere più felice cercando una relazione in cui i bisogni reciproci siano più allineati. Nonostante le difficoltà, però, lei non vuole arrendersi e crede che il vostro rapporto possa superare questo momento, a patto che lui riesca a compiere quei passi necessari per ritrovare equilibrio e serenità.
Quello che posso consigliarle è innanzitutto di ascoltare con attenzione i suoi bisogni senza giudicarli. Non c’è nulla di sbagliato nel desiderare una relazione in cui ci siano sorprese, gesti d’amore concreti, progetti condivisi e una visione più proattiva della vita. Questi sono desideri legittimi e rappresentano una parte importante di ciò che rende una relazione appagante. Al tempo stesso, è importante riconoscere che il cambiamento del suo compagno richiederà tempo e un lavoro costante da parte sua, che può essere sostenuto ma non imposto da lei.
Se sente che il peso delle aspettative e delle differenze sta diventando insostenibile, potrebbe essere utile aprire un dialogo con lui che non si focalizzi sulle sue mancanze, ma su come si sente lei e su cosa significherebbe per entrambi vivere una relazione più equilibrata. Ad esempio, potrebbe spiegargli come i suoi gesti di cambiamento, per quanto piccoli, potrebbero avere un impatto molto più significativo se accompagnati da una maggiore costanza e determinazione. È importante che lui comprenda che il suo amore non è in discussione, ma che ciò che desidera non è un cambiamento radicale della sua persona, bensì un impegno reale verso una crescita comune.
Un altro aspetto su cui potrebbe riflettere è quanto spazio lascia a sé stessa all’interno della relazione. Essere la persona che sostiene, guida e, in alcuni momenti, compensa le mancanze del partner può essere molto impegnativo, al punto da farla sentire sovraccaricata. È fondamentale che lei trovi momenti e attività che la nutrano emotivamente, senza sentirsi in dovere di risolvere tutto per entrambi.
Infine, sebbene al momento non vi sia la possibilità di intraprendere una terapia di coppia o individuale per il suo compagno, potrebbe essere utile continuare a considerare questa strada per il futuro, anche come gesto concreto da parte sua per affrontare le sue difficoltà personali. Nel frattempo, potrebbe proporre di affrontare insieme obiettivi specifici, che siano realistici e alla sua portata, per aiutarlo a sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso e una maggiore capacità di iniziativa.
Lei ha dimostrato una grande maturità nell’analizzare la situazione e nel cercare di comprendere le dinamiche che si sono create. Il suo desiderio di trovare una soluzione che permetta alla vostra relazione di crescere è ammirevole e rappresenta una solida base su cui lavorare. Tuttavia, è altrettanto importante che il cambiamento non ricada solo sulle sue spalle. La relazione può crescere solo se entrambi trovate un modo per costruire insieme, rispettando i vostri ritmi, ma senza sacrificare le esigenze di nessuno.
Dott. Luca Vocino
Gentile utente,
grazie per aver condiviso questa sua sofferenza. Pur comprendendo che in poche righe non è possibile esprimere tutto ciò che si prova, emerge chiaramente come in questa situazione che dura da tempo lei stia soffrendo. Talvolta per poter superare un momento di difficoltà ciò che è importante è fare un lavoro su di sè, volto alla conoscenza del proprio modo di funzionare, di guardare la realtà e come questa visione di sè del mondo e degli altri si riflette nelle modalità relazionali. Solo guardando al proprio mondo interno, più che ad ambire a cambiare qualcuno che è altro da sè e su cui non si può avere il controllo, si può stare meglio e compiere delle scelte favorevoli al proprio benessere.
Resto a disposizione
Dott.ssa Anna Guerrini Usubini
grazie per aver condiviso questa sua sofferenza. Pur comprendendo che in poche righe non è possibile esprimere tutto ciò che si prova, emerge chiaramente come in questa situazione che dura da tempo lei stia soffrendo. Talvolta per poter superare un momento di difficoltà ciò che è importante è fare un lavoro su di sè, volto alla conoscenza del proprio modo di funzionare, di guardare la realtà e come questa visione di sè del mondo e degli altri si riflette nelle modalità relazionali. Solo guardando al proprio mondo interno, più che ad ambire a cambiare qualcuno che è altro da sè e su cui non si può avere il controllo, si può stare meglio e compiere delle scelte favorevoli al proprio benessere.
Resto a disposizione
Dott.ssa Anna Guerrini Usubini
Cara utente, grazie per aver condiviso la vostra esperienza con noi; come ben descrive lei il vostro amore è nato tra i banchi di scuola, pensate che sono passati quasi 8 anni, siete cresciuti, come probabilmente siano cresciuti o diversificati i vostri bisogni. Pensateci e riflettete sulla possibilità di iniziare un percorso tenendo come obiettivo il nuovo sentire, il nuovo bisogno ei nuovi cambiamenti ai quali sentite di rispondere con soddisfazione.
Resto a disposizione
Cari saluti
Dott.ssa Emerilys Martha Delgado Garcia
Resto a disposizione
Cari saluti
Dott.ssa Emerilys Martha Delgado Garcia
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso la sua storia e per essersi aperta su un tema così delicato e personale. Quello che sta vivendo è una situazione molto complessa, che mescola amore profondo, senso di responsabilità, frustrazione e insoddisfazione personale. Si percepisce chiaramente quanto tenga alla sua relazione e quanto abbia investito in essa nel corso degli anni, non solo in termini emotivi, ma anche di supporto pratico e mentale verso il suo compagno. Prima di tutto, voglio dirle che è normale sentirsi in conflitto. Da un lato c’è il forte legame affettivo che vi unisce, fatto di fiducia, dolcezza e valori condivisi; dall’altro ci sono le sue legittime esigenze e aspirazioni, che si scontrano con una realtà che, a tratti, sembra procedere a ritmi diversi dai suoi. Questo conflitto, comprensibilmente, genera sentimenti di insoddisfazione, frustrazione e anche stanchezza. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, un aspetto importante su cui riflettere riguarda i pensieri automatici che emergono in relazione a questa situazione. Forse ha già notato come certi pensieri (ad esempio "perché continuo a sopportare?", "è ingiusto che io debba aspettare così tanto", o "non riesco a gioire dei suoi piccoli successi") possano influenzare direttamente il modo in cui si sente. Questo non significa che i suoi pensieri siano sbagliati o invalidi, anzi, sono una reazione naturale al contesto. Tuttavia, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo per capire come influiscano sul suo stato emotivo e sulle sue scelte. Le propongo un primo passo: provi a distinguere tra ciò che è sotto il suo controllo e ciò che non lo è. Ad esempio, lei non può cambiare direttamente il ritmo di crescita del suo compagno o il modo in cui affronta certe difficoltà, ma può decidere come rispondere a queste situazioni e come comunicare i suoi bisogni. Questo tipo di distinzione può aiutarla a ridurre il senso di frustrazione legato alla sensazione di "non poter fare nulla" per migliorare la situazione. Un secondo aspetto fondamentale riguarda i suoi bisogni, che lei ha descritto con molta chiarezza. È evidente che, pur amando il suo compagno, sente la mancanza di alcuni gesti o esperienze che per lei rappresentano non solo un desiderio, ma un bisogno emotivo legittimo e una forma di riconoscimento. È importante che questi bisogni vengano espressi in modo aperto e assertivo, cercando di evitare che si trasformino in accuse o recriminazioni, perché questo potrebbe indurre il suo compagno a chiudersi ulteriormente. Un modo per comunicare potrebbe essere quello di utilizzare la tecnica del messaggio in prima persona, che fa parte dell’approccio cognitivo-comportamentale. Ad esempio, invece di dire "non fai mai nulla per noi" (che potrebbe suonare come un'accusa), potrebbe provare a esprimersi così: "Quando non riusciamo a organizzare qualcosa insieme, mi sento trascurata e ho bisogno di vedere che anche tu desideri fare questi passi con me". In questo modo, sta comunicando ciò che sente senza attribuire colpe, rendendo più probabile una risposta costruttiva. Un altro elemento su cui lavorare potrebbe essere il modo in cui interpreta i suoi comportamenti. Lei stessa dice che, per il suo compagno, mandare una candidatura per un lavoro è un grande passo, mentre per lei è solo la base. Questa differenza di prospettiva è comprensibile, ma potrebbe aiutarla a chiedersi: "Posso trovare un modo per riconoscere i suoi piccoli progressi, anche se per me non sono sufficienti, senza sentire che sto rinunciando ai miei bisogni?". A volte, valorizzare i piccoli passi di chi ci sta accanto può creare uno spazio più sereno e aperto al cambiamento, pur mantenendo il diritto di desiderare di più. Tuttavia, è anche importante che lei continui a coltivare la sua autonomia e i suoi obiettivi personali. Essere una coppia non significa annullarsi a vicenda, e il fatto che lei abbia desideri e aspirazioni diverse dal suo compagno non la rende meno innamorata o meno comprensiva. Anzi, potrebbe essere utile per entrambi che lei continui a perseguire ciò che la fa sentire realizzata, perché una persona che si sente soddisfatta di sé stessa è anche in grado di portare maggiore equilibrio e positività nella relazione. Infine, un aspetto che merita attenzione è il senso di "carico emotivo" che lei sta portando. È comprensibile che voglia essere di supporto al suo compagno e che desideri aiutarlo a migliorare, ma è altrettanto importante chiedersi fino a che punto questo peso emotivo è sostenibile per lei. Non è raro che, nelle relazioni, uno dei partner si senta "il motore" mentre l’altro sembra arrancare; tuttavia, è essenziale che questo equilibrio si ristabilisca nel tempo, altrimenti si rischia di accumulare risentimento e senso di fatica. Potrebbe essere utile dedicare del tempo a riflettere su cosa significa per lei il concetto di "cambiamento". Ad esempio, se il suo compagno non riuscisse mai a soddisfare pienamente le sue aspettative in termini di iniziativa o maturità, sarebbe comunque possibile per lei essere felice con lui? Oppure sente che, senza un cambiamento concreto, questa relazione rischia di non darle ciò di cui ha bisogno? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma porsi queste domande può aiutarla a chiarire le sue priorità. Nel frattempo, le suggerirei di trovare spazi e momenti in cui possa ricaricarsi emotivamente, magari dedicandosi a qualcosa che la fa stare bene e che non dipenda dalla relazione. Questo potrebbe aiutarla a ridurre il senso di pressione e a ritrovare un po’ di equilibrio. Spero che queste riflessioni possano esserle utili. È evidente che tiene molto al suo compagno e alla vostra relazione, ma è altrettanto importante che lei non perda di vista il suo benessere e i suoi bisogni. Se sente che la situazione rimane troppo pesante, anche un confronto con uno specialista, quando sarà possibile, potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza. Nel frattempo, le auguro di trovare serenità e forza nel suo percorso. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della tua vita. È chiaro che provi un amore profondo per il tuo ragazzo e che la vostra relazione ha solide basi di fiducia, lealtà e affetto. Tuttavia, ciò che stai vivendo è una situazione che molte coppie affrontano quando si trovano in fasi di vita o di crescita personale diverse. Ti darò alcuni spunti e riflessioni per aiutarti a trovare una strada più serena.
1. Chiarisci i tuoi bisogni e le tue aspettative
È fondamentale che tu capisca quali sono i tuoi bisogni non negoziabili in una relazione. Sei consapevole che desideri maggiore iniziativa, concretezza, e una certa parità di crescita personale ed economica. Fai una lista chiara di ciò che per te è essenziale per sentirti appagata nella relazione. Non si tratta di "capricci", ma di aspetti importanti che riflettono il tuo valore e i tuoi desideri per il futuro.
Comunica questi bisogni al tuo ragazzo in un momento sereno e con empatia. Non come critica o confronto, ma come un dialogo sincero in cui gli spieghi che desideri che entrambi vi sentiate appagati e che ciò richiede impegno reciproco.
2. Accettare il ritmo e i limiti dell’altro
È evidente che il tuo ragazzo stia cercando di migliorarsi, ma il suo ritmo è più lento del tuo. Non perché non ti ami, ma perché il suo modo di affrontare la crescita è diverso dal tuo. Questo non è né giusto né sbagliato: è semplicemente il suo approccio.
Chiediti: sei disposta ad aspettarlo, anche se questo significa sacrificare temporaneamente i tuoi bisogni? Se sì, cerca di accettare i suoi piccoli passi e di riconoscere i suoi sforzi, anche se per te sembrano insufficienti. Questo non significa ignorare i tuoi desideri, ma accettare che i progressi arrivano a velocità diverse.
3. Rinforza la fiducia reciproca
Potresti provare a costruire un piano comune, anche con piccoli obiettivi a breve termine. Ad esempio:
Trovare un lavoro temporaneo o extra.
Fare una piccola esperienza insieme, come una gita o un weekend economico.
Prendere decisioni concrete su progetti futuri, anche semplici, che vi motivino entrambi.
Coinvolgerlo in queste cose potrebbe aiutarlo a sentirsi più partecipe e meno oppresso dalle aspettative.
4. Trova un equilibrio tra sostegno e pressione
È importante che tu non ti senta il "genitore" o il "coach" della relazione, perché questo rischia di far nascere risentimento da entrambe le parti. Lascia che lui si assuma le sue responsabilità. Per esempio:
Se non manda candidature o non agisce, prova a fare un passo indietro. Anche se è difficile, permetti che affronti le conseguenze delle sue scelte (o mancate scelte).
Sii di supporto emotivo, ma evita di fare il "lavoro emotivo" al posto suo. Questo lo aiuterà a sviluppare maggiore autonomia.
5. Soddisfa anche i tuoi bisogni
Non mettere completamente da parte le cose che desideri. Se vuoi fare un viaggio, una cena fuori o vivere un’esperienza, prova a organizzarla tu stessa, anche coinvolgendo lui. Se lui non può o non vuole partecipare, concediti comunque queste esperienze. Non si tratta di egoismo, ma di mantenere un equilibrio personale.
6. Rifletti sul futuro
Purtroppo, non tutte le relazioni possono colmare certe differenze. Non è una questione di amore o di impegno, ma di compatibilità nei bisogni a lungo termine. Se, nonostante tutti i tentativi, il divario tra voi due ti provoca più dolore che gioia, potrebbe essere il momento di riflettere se questa relazione soddisfa davvero le tue aspettative di vita.
7. Sii gentile con te stessa
Non colpevolizzarti per ciò che provi. È normale sentirsi insoddisfatti quando i bisogni fondamentali non vengono soddisfatti, anche se l'amore è presente. Permettiti di esplorare i tuoi sentimenti e di prenderti il tempo necessario per decidere cosa è meglio per te.
La tua relazione ha delle basi molto solide, ma state affrontando una fase di transizione in cui le vostre differenze stanno diventando più evidenti. Questo non significa che non possiate superarle, ma richiederà impegno da entrambe le parti. Se ti senti pronta a dargli ancora tempo, fallo con la consapevolezza che il cambiamento potrebbe non avvenire nei tempi o nei modi che desideri. Se invece senti che questa situazione ti sta svuotando, non temere di mettere il tuo benessere al primo posto.
Se hai bisogno di ulteriori spunti o di approfondire, sono qui per aiutarti.
1. Chiarisci i tuoi bisogni e le tue aspettative
È fondamentale che tu capisca quali sono i tuoi bisogni non negoziabili in una relazione. Sei consapevole che desideri maggiore iniziativa, concretezza, e una certa parità di crescita personale ed economica. Fai una lista chiara di ciò che per te è essenziale per sentirti appagata nella relazione. Non si tratta di "capricci", ma di aspetti importanti che riflettono il tuo valore e i tuoi desideri per il futuro.
Comunica questi bisogni al tuo ragazzo in un momento sereno e con empatia. Non come critica o confronto, ma come un dialogo sincero in cui gli spieghi che desideri che entrambi vi sentiate appagati e che ciò richiede impegno reciproco.
2. Accettare il ritmo e i limiti dell’altro
È evidente che il tuo ragazzo stia cercando di migliorarsi, ma il suo ritmo è più lento del tuo. Non perché non ti ami, ma perché il suo modo di affrontare la crescita è diverso dal tuo. Questo non è né giusto né sbagliato: è semplicemente il suo approccio.
Chiediti: sei disposta ad aspettarlo, anche se questo significa sacrificare temporaneamente i tuoi bisogni? Se sì, cerca di accettare i suoi piccoli passi e di riconoscere i suoi sforzi, anche se per te sembrano insufficienti. Questo non significa ignorare i tuoi desideri, ma accettare che i progressi arrivano a velocità diverse.
3. Rinforza la fiducia reciproca
Potresti provare a costruire un piano comune, anche con piccoli obiettivi a breve termine. Ad esempio:
Trovare un lavoro temporaneo o extra.
Fare una piccola esperienza insieme, come una gita o un weekend economico.
Prendere decisioni concrete su progetti futuri, anche semplici, che vi motivino entrambi.
Coinvolgerlo in queste cose potrebbe aiutarlo a sentirsi più partecipe e meno oppresso dalle aspettative.
4. Trova un equilibrio tra sostegno e pressione
È importante che tu non ti senta il "genitore" o il "coach" della relazione, perché questo rischia di far nascere risentimento da entrambe le parti. Lascia che lui si assuma le sue responsabilità. Per esempio:
Se non manda candidature o non agisce, prova a fare un passo indietro. Anche se è difficile, permetti che affronti le conseguenze delle sue scelte (o mancate scelte).
Sii di supporto emotivo, ma evita di fare il "lavoro emotivo" al posto suo. Questo lo aiuterà a sviluppare maggiore autonomia.
5. Soddisfa anche i tuoi bisogni
Non mettere completamente da parte le cose che desideri. Se vuoi fare un viaggio, una cena fuori o vivere un’esperienza, prova a organizzarla tu stessa, anche coinvolgendo lui. Se lui non può o non vuole partecipare, concediti comunque queste esperienze. Non si tratta di egoismo, ma di mantenere un equilibrio personale.
6. Rifletti sul futuro
Purtroppo, non tutte le relazioni possono colmare certe differenze. Non è una questione di amore o di impegno, ma di compatibilità nei bisogni a lungo termine. Se, nonostante tutti i tentativi, il divario tra voi due ti provoca più dolore che gioia, potrebbe essere il momento di riflettere se questa relazione soddisfa davvero le tue aspettative di vita.
7. Sii gentile con te stessa
Non colpevolizzarti per ciò che provi. È normale sentirsi insoddisfatti quando i bisogni fondamentali non vengono soddisfatti, anche se l'amore è presente. Permettiti di esplorare i tuoi sentimenti e di prenderti il tempo necessario per decidere cosa è meglio per te.
La tua relazione ha delle basi molto solide, ma state affrontando una fase di transizione in cui le vostre differenze stanno diventando più evidenti. Questo non significa che non possiate superarle, ma richiederà impegno da entrambe le parti. Se ti senti pronta a dargli ancora tempo, fallo con la consapevolezza che il cambiamento potrebbe non avvenire nei tempi o nei modi che desideri. Se invece senti che questa situazione ti sta svuotando, non temere di mettere il tuo benessere al primo posto.
Se hai bisogno di ulteriori spunti o di approfondire, sono qui per aiutarti.
buonasera, credo che il problema se lo deve "guardare chi se lo pone" cioè lei. E' lei l'insoddisfatta di un ragazzo che da lui chiede di più. Ma lui vuole migliorare la sua situazione personale? Succede a volte che fidanzandosi da piccoli e quindi crescendo, gli occhi sul mondo cambiano e ognuno di noi a delle fasi completamente diverse che poi potrebbero spingersi a cambiare rotte.
La ringrazio per aver condiviso questa esperienza, che comprensibilmente porta con sé molto dolore e confusione. La sua storia racconta di un amore profondo e sincero, ma anche di un rapporto che, con il tempo, ha evidenziato differenze nei bisogni e nei percorsi di crescita personale. È evidente quanto tenga a questa relazione e quanto abbia investito nel sostenerla, nonostante le difficoltà che si sono presentate lungo il cammino.
È naturale che, dopo tanti anni, i suoi bisogni si facciano sentire con maggiore forza. La voglia di vivere esperienze più appaganti, di sentirsi compresa e sostenuta da un partner che condivida con lei una visione di crescita e indipendenza è un desiderio legittimo. Allo stesso tempo, il profondo affetto che prova per il suo compagno e la fiducia nelle sue potenzialità mostrano quanto lei sia legata a questa relazione.
Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che ogni relazione è fatta di due percorsi individuali che si intrecciano, ma che non sempre viaggiano alla stessa velocità o nella stessa direzione. Il cambiamento, per quanto desiderabile, richiede tempo e, soprattutto, una motivazione che deve partire dalla persona stessa. Lei può offrire sostegno e comprensione, ma non può fare il lavoro al posto del suo partner.
Il suo malessere, che emerge chiaramente, ci dice quanto sia fondamentale che anche i suoi bisogni trovino spazio. Non si tratta di abbandonare il suo compagno o di ignorare i suoi progressi, ma di chiedersi quanto sia sostenibile per lei continuare a mettere da parte ciò che desidera e merita. Riflettere su queste domande potrebbe aiutarla a ritrovare un equilibrio: Quanto sono disposta ad aspettare? Quanto sto sacrificando del mio benessere in questa relazione?
La invito a considerare la possibilità di confrontarsi con uno specialista, anche solo per chiarire i suoi pensieri e prendere decisioni con maggiore serenità.
Un percorso di supporto, se non per entrambi, almeno per sé stessa, potrebbe aiutarla a comprendere il suo funzionamento per valutare delle decisioni in modo meno doloroso. Rimanendo a sua disposizione,
Dott. Giacomo Cresta
Gentile utente,
Grazie per la cura che ha messo nel descrivere la sua storia, è evidente che lei stia facendo un percorso che sta andando avanti di buona lena. È sempre difficile quando si va a velocità diverse perché si vedono più chiaramente tutte le questioni che ci riguardano e si incominciano a vedere anche quelle del proprio partner. Il problema è che l’altra persona ancora non ha messo quegli occhiali che gli permettano di vedere altrettanto bene, e non può metterglieli lei. Quello che può fare è continuare con il suo percorso psicologico, cercando di mettere a fuoco se effettivamente può amare anche il “sintomo” del suo partner oppure no. Non è sopportandolo, tenendo la situazione sulle sue spalle, che le cose possono migliorare, bensì capire in sé stessi se va bene così, a quella velocità, se lo si ama così, se ci può far star bene il suo modo di procedere, oppure no. È una risposta che sono sicuro che troverà da sola, che la metterà a fuoco con il suo percorso e che sarà l’unica giusta, perché sarà la sua.
Spero di esserle stato utile
Cordiali saluti
Grazie per la cura che ha messo nel descrivere la sua storia, è evidente che lei stia facendo un percorso che sta andando avanti di buona lena. È sempre difficile quando si va a velocità diverse perché si vedono più chiaramente tutte le questioni che ci riguardano e si incominciano a vedere anche quelle del proprio partner. Il problema è che l’altra persona ancora non ha messo quegli occhiali che gli permettano di vedere altrettanto bene, e non può metterglieli lei. Quello che può fare è continuare con il suo percorso psicologico, cercando di mettere a fuoco se effettivamente può amare anche il “sintomo” del suo partner oppure no. Non è sopportandolo, tenendo la situazione sulle sue spalle, che le cose possono migliorare, bensì capire in sé stessi se va bene così, a quella velocità, se lo si ama così, se ci può far star bene il suo modo di procedere, oppure no. È una risposta che sono sicuro che troverà da sola, che la metterà a fuoco con il suo percorso e che sarà l’unica giusta, perché sarà la sua.
Spero di esserle stato utile
Cordiali saluti
Gentilissima. Grazie per aver condiviso in modo così dettagliato e sincero la sua situazione. È evidente quanto tenga alla sua relazione e quanto valore attribuisca al legame che ha costruito negli anni con il suo fidanzato. La sua dedizione, pazienza e il desiderio di trovare una soluzione mostrano una grande maturità e un forte amore verso di lui.
Detto ciò, vorrei offrirle alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a navigare questa fase della vostra relazione.
È normale che, dopo tanti anni di relazione, emergano bisogni che non erano evidenti all’inizio. Sembra che lei abbia dato molto alla coppia, anche sacrificando parti di sé per supportare il suo fidanzato e per mantenere saldo il rapporto. Ora, però, è importante riconoscere che anche i suoi bisogni e desideri meritano attenzione e rispetto. Non è egoismo ma è, al contrario, una parte fondamentale di una relazione equilibrata.
Da quanto scrive, sembra che lei e il suo fidanzato abbiate affrontato la crescita personale con ritmi e modalità molto diversi. Questo non è necessariamente un problema, ma può diventarlo se queste differenze impediscono a entrambi di sentirsi soddisfatti nella relazione. Lui sembra trovarsi in un momento di incertezza e difficoltà, mentre lei sente di aver già sviluppato una stabilità e un desiderio di avanzare verso obiettivi più concreti (come l’indipendenza economica e una vita insieme). Riconoscere e rispettare questi diversi ritmi è importante, ma è altrettanto essenziale capire fino a che punto lei può aspettare che lui raggiunga la maturità che desidera senza sentirsi bloccata o frustrata.
Sembra che lei abbia un atteggiamento molto comprensivo cercando di aiutarlo a superare le sue difficoltà, ma rischia di assumersi un ruolo che non dovrebbe appartenere a lei e che, a lungo andare, possa forse pesare. La responsabilità di crescere e migliorarsi deve rimanere sua (del ragazzo) nonostante il suo supporto. Potrebbe essere utile parlare apertamente con lui di ciò che lei è disposta a fare per aiutarlo, ma anche di ciò che si aspetta che faccia da solo. Inoltre sembra che lui abbia compreso alcune delle difficoltà che sta affrontando. Tuttavia, potrebbe essere utile approfondire il dialogo e chiarire in modo semplice e diretto quali sono i suoi bisogni fondamentali nella relazione. Ad esempio, anziché generalizzare il concetto di "essere più maturo", potrebbe fare richieste specifiche e concrete, come: cercare un lavoro che possa aiutarlo a contribuire più concretamente alla coppia oppure prendersi cura di se stesso (ad esempio, migliorare le sue abitudini personali come l’uso delle lenti o altro).
Lei sembra avere una grande consapevolezza di se stessa e delle sue esigenze, ma è importante anche ricordarsi che non può essere lei la sola responsabile della felicità e del cambiamento del suo partner. Lui deve trovare dentro di sé la forza per affrontare le sue insicurezze e difficoltà. Nel frattempo, potrebbe essere utile per lei dedicare tempo a se stessa, ai suoi interessi e alla sua crescita personale, senza sentirsi in colpa per questo. Un equilibrio tra amore per se stessa e amore per lui potrebbe essere la chiave di volta.
La relazione ha una base solida e un sentimento profondo, ma per andare avanti in modo sereno è necessario che entrambi lavoriate per raggiungere un equilibrio che tenga conto delle esigenze di entrambi.
Resto a disposizione se vuole approfondire o discutere ulteriormente. Le auguro serenità e coraggio per affrontare questa situazione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Daniela Guzzi
Detto ciò, vorrei offrirle alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a navigare questa fase della vostra relazione.
È normale che, dopo tanti anni di relazione, emergano bisogni che non erano evidenti all’inizio. Sembra che lei abbia dato molto alla coppia, anche sacrificando parti di sé per supportare il suo fidanzato e per mantenere saldo il rapporto. Ora, però, è importante riconoscere che anche i suoi bisogni e desideri meritano attenzione e rispetto. Non è egoismo ma è, al contrario, una parte fondamentale di una relazione equilibrata.
Da quanto scrive, sembra che lei e il suo fidanzato abbiate affrontato la crescita personale con ritmi e modalità molto diversi. Questo non è necessariamente un problema, ma può diventarlo se queste differenze impediscono a entrambi di sentirsi soddisfatti nella relazione. Lui sembra trovarsi in un momento di incertezza e difficoltà, mentre lei sente di aver già sviluppato una stabilità e un desiderio di avanzare verso obiettivi più concreti (come l’indipendenza economica e una vita insieme). Riconoscere e rispettare questi diversi ritmi è importante, ma è altrettanto essenziale capire fino a che punto lei può aspettare che lui raggiunga la maturità che desidera senza sentirsi bloccata o frustrata.
Sembra che lei abbia un atteggiamento molto comprensivo cercando di aiutarlo a superare le sue difficoltà, ma rischia di assumersi un ruolo che non dovrebbe appartenere a lei e che, a lungo andare, possa forse pesare. La responsabilità di crescere e migliorarsi deve rimanere sua (del ragazzo) nonostante il suo supporto. Potrebbe essere utile parlare apertamente con lui di ciò che lei è disposta a fare per aiutarlo, ma anche di ciò che si aspetta che faccia da solo. Inoltre sembra che lui abbia compreso alcune delle difficoltà che sta affrontando. Tuttavia, potrebbe essere utile approfondire il dialogo e chiarire in modo semplice e diretto quali sono i suoi bisogni fondamentali nella relazione. Ad esempio, anziché generalizzare il concetto di "essere più maturo", potrebbe fare richieste specifiche e concrete, come: cercare un lavoro che possa aiutarlo a contribuire più concretamente alla coppia oppure prendersi cura di se stesso (ad esempio, migliorare le sue abitudini personali come l’uso delle lenti o altro).
Lei sembra avere una grande consapevolezza di se stessa e delle sue esigenze, ma è importante anche ricordarsi che non può essere lei la sola responsabile della felicità e del cambiamento del suo partner. Lui deve trovare dentro di sé la forza per affrontare le sue insicurezze e difficoltà. Nel frattempo, potrebbe essere utile per lei dedicare tempo a se stessa, ai suoi interessi e alla sua crescita personale, senza sentirsi in colpa per questo. Un equilibrio tra amore per se stessa e amore per lui potrebbe essere la chiave di volta.
La relazione ha una base solida e un sentimento profondo, ma per andare avanti in modo sereno è necessario che entrambi lavoriate per raggiungere un equilibrio che tenga conto delle esigenze di entrambi.
Resto a disposizione se vuole approfondire o discutere ulteriormente. Le auguro serenità e coraggio per affrontare questa situazione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Daniela Guzzi
Gentile utente
sembri perfettamente divisa in due: una parte di te desidera continuare questa relazione per tutte le motivazioni che elenchi e una parte di te non vorrebbe un uomo così accanto che la spegne o in qualche modo la frena.
Lo psicologo non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma solo la capacità e sensibilità di aiutare, chi si rivolge a lui/lei, a tirare fuori le risposte ai problemi, che già vivono dentro di noi.
Probabilmente la paura di perdere qualcuno che per noi è stato davvero importante, anche magari assieme alla paura di sentirci soli, potrebbe frenare una scelta che nel profondo abbiamo già fatto.
Durante la vita, grazie alle esperienze e a tutti i vissuti, nonchè al contesto fisico e sociale (si, anche economico) le persone cambiano, evolvono. Il cambiamento non è sempre migliorativo: a volte si possono acutizzare delle peculiarità. Ad esempio nel caso del tuo partner la timidezza, nel caso tuo il desiderio di novità. Come vedi l'evoluzione non ha solo una direzione.
Puoi decidere di passare i prossimi mesi, forse anni, ad attendere quel cambiamento che vorresti vedere in lui, ma c'è da chiedersi, perchè? Perchè desideri che lui cambi? E non mi riferisco alle motivazioni che tu già hai ben riportato. Mi riferisco alle risposte più profonde: hai forse bisogno che qualcuno confermi le tue scelte? Che stai facendo e scegliendo le strade giuste?
La tristezza che dici di provare per lui, è veramente per lui? O forse richiama dentro di te dei dubbi che tu stessa nutri ma non vuoi riconoscere? Ciò motiverebbe questo tuo forte desiderio di psicoanalizzarlo e "sistemare" le cose?
Io ho la sensazione che tu abbandonando lui abbandoneresti anche quella parte di te fragile e insicura che sei riuscita a gestire proprio in virtù della presenza del tuo partner. Se lui se ne andasse dalla tua vita, dovresti farci i conti e forse non sei pronta.
Prova a chiederti davvero cosa vuoi da lui. Perchè lui è così e anche se ci prova (perchè magari a modo suo lo sta davvero facendo) per te comunque non è abbastanza.
A volte le risposte vere, sono le più semplici
Un caro augurio
sembri perfettamente divisa in due: una parte di te desidera continuare questa relazione per tutte le motivazioni che elenchi e una parte di te non vorrebbe un uomo così accanto che la spegne o in qualche modo la frena.
Lo psicologo non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma solo la capacità e sensibilità di aiutare, chi si rivolge a lui/lei, a tirare fuori le risposte ai problemi, che già vivono dentro di noi.
Probabilmente la paura di perdere qualcuno che per noi è stato davvero importante, anche magari assieme alla paura di sentirci soli, potrebbe frenare una scelta che nel profondo abbiamo già fatto.
Durante la vita, grazie alle esperienze e a tutti i vissuti, nonchè al contesto fisico e sociale (si, anche economico) le persone cambiano, evolvono. Il cambiamento non è sempre migliorativo: a volte si possono acutizzare delle peculiarità. Ad esempio nel caso del tuo partner la timidezza, nel caso tuo il desiderio di novità. Come vedi l'evoluzione non ha solo una direzione.
Puoi decidere di passare i prossimi mesi, forse anni, ad attendere quel cambiamento che vorresti vedere in lui, ma c'è da chiedersi, perchè? Perchè desideri che lui cambi? E non mi riferisco alle motivazioni che tu già hai ben riportato. Mi riferisco alle risposte più profonde: hai forse bisogno che qualcuno confermi le tue scelte? Che stai facendo e scegliendo le strade giuste?
La tristezza che dici di provare per lui, è veramente per lui? O forse richiama dentro di te dei dubbi che tu stessa nutri ma non vuoi riconoscere? Ciò motiverebbe questo tuo forte desiderio di psicoanalizzarlo e "sistemare" le cose?
Io ho la sensazione che tu abbandonando lui abbandoneresti anche quella parte di te fragile e insicura che sei riuscita a gestire proprio in virtù della presenza del tuo partner. Se lui se ne andasse dalla tua vita, dovresti farci i conti e forse non sei pronta.
Prova a chiederti davvero cosa vuoi da lui. Perchè lui è così e anche se ci prova (perchè magari a modo suo lo sta davvero facendo) per te comunque non è abbastanza.
A volte le risposte vere, sono le più semplici
Un caro augurio
Gentile utente, prima di tutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. immagino la profondamente complessità della situazione che descrive e il peso emotivo che ne deriva.
Dal suo racconto emerge chiaramente il forte legame che unisce lei e il suo partner, così come le sfide che state affrontando come coppia. La sua determinazione e il suo impegno nel tentare di migliorare la relazione sono ammirevoli.
Per quanto riguarda le differenze che percepisce tra lei e il suo partner credo che una comunicazione onesta e sincera sia importante per continuare a costruire una relaziona funzionale e sana, condividendo i proprio bisogni senza prevaricare o accusare l'altro ma semplicemente continuando a essere aperti e disponibili ad ascoltare e a condividere. Ahimè non esiste una soluzione perfetta per mettere insieme i pezzi che oggi fanno fatica ad incastrarsi. Tutta via credo che dato il vostro profondo legame parlavi in totale trasparenza cercando il compromesso che possa far sentire entrambi al sicuro e sereni sia la primaria soluzione. Se questo fosse complesso farlo da soli potreste valutare un supporto di coppia che vi possa accompagnare nel mettere ordine e mediare sui vostri reciproci bisogni. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
In conclusione, la invito a riflettere su quanto sia importante per lei il percorso che avete intrapreso insieme e a valutare se questo può essere sostenibile nel lungo termine. La scelta di continuare a investire nella relazione è personale e richiede una valutazione onesta dei propri bisogni e dei propri limiti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.
Cordiali saluti,
Dal suo racconto emerge chiaramente il forte legame che unisce lei e il suo partner, così come le sfide che state affrontando come coppia. La sua determinazione e il suo impegno nel tentare di migliorare la relazione sono ammirevoli.
Per quanto riguarda le differenze che percepisce tra lei e il suo partner credo che una comunicazione onesta e sincera sia importante per continuare a costruire una relaziona funzionale e sana, condividendo i proprio bisogni senza prevaricare o accusare l'altro ma semplicemente continuando a essere aperti e disponibili ad ascoltare e a condividere. Ahimè non esiste una soluzione perfetta per mettere insieme i pezzi che oggi fanno fatica ad incastrarsi. Tutta via credo che dato il vostro profondo legame parlavi in totale trasparenza cercando il compromesso che possa far sentire entrambi al sicuro e sereni sia la primaria soluzione. Se questo fosse complesso farlo da soli potreste valutare un supporto di coppia che vi possa accompagnare nel mettere ordine e mediare sui vostri reciproci bisogni. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
In conclusione, la invito a riflettere su quanto sia importante per lei il percorso che avete intrapreso insieme e a valutare se questo può essere sostenibile nel lungo termine. La scelta di continuare a investire nella relazione è personale e richiede una valutazione onesta dei propri bisogni e dei propri limiti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.
Cordiali saluti,
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità e profondità la tua situazione. Da ciò che scrivi, emergono molte dinamiche importanti, che riguardano non solo la relazione di coppia ma anche i bisogni individuali, le aspettative ei valori personali. È evidente che provi un sentimento autentico e profondo per il tuo partner, ma al contempo stai attraversando un momento di forte insoddisfazione, legato soprattutto alla percezione di una disparità tra il tuo modo di affrontare le sfide della vita.
In una relazione, è naturale che ci siano differenze tra i partner, ma quando queste iniziano a pesare, come nel tuo caso, è fondamentale comprendere fino a che punto siano gestibili e come possano essere affrontate senza che uno dei due senta di dover rinunciare troppo ai propri bisogni e desideri.
Ti sei dimostrato una persona riflessiva e proattiva, capace di analizzare con lucidità la situazione e il tuo percorso personale. Hai già intrapreso un percorso psicologico che ti ha permesso di acquisire consapevolezza su di te e sulla relazione, e questo è un enorme punto di forza. Tuttavia, come hai intuito, non puoi essere tu la “guida” per il tuo partner. Per quanto il tuo supporto sia prezioso, il cambiamento personale richiede un desiderio e uno sforzo autonomo.
La tua frustrazione nasce dal diverso tra i tuoi bisogni – sia emotivi che pratici – e il modo in cui lui riesce a rispondervi. La sua difficoltà nel prendere iniziative e nel raggiungere una maggiore indipendenza potrebbe essere legata a insicurezze personali oa un modo diverso di percepire e affrontare la vita. Questo non significa che non ci tenga a te o alla relazione, ma potrebbe indicare che stai lottando con qualcosa di più profondo, che va al di là della tua storia d'amore.
Hai già individuato una possibile soluzione: un percorso terapeutico, individuale o di coppia, potrebbe aiutarti moltissimo. La terapia può fornire a lui gli strumenti per lavorare sulle sue insicurezze ea te uno spazio per esplorare come gestire al meglio i tuoi bisogni senza dover rinunciare a te stessa.
È importante che tu riconosca i tuoi limiti: non puoi essere sempre tu a colmare le sue lacune oa guidarlo nei cambiamenti. Questo ruolo di farti sentire sovraccarica e rischiare di alimentare ulteriormente l'insoddisfazione. Un confronto onesto e rispettoso, in cui entrambi possiate esprimere ciò di cui avete bisogno, può essere un primo passo per ritrovare equilibrio.
Infine, voglio rassicurarti: il fatto che tu abbia scelto di non arrenderti dimostra quanto valore attribuisci a questa relazione. Tuttavia, per continuare a costruire insieme, è fondamentale che entrambi facciate uno sforzo attivo per crescere, sia come individui che come coppia.
Per approfondire ulteriormente e trovare strumenti concreti per affrontare queste dinamiche, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso guidato potrebbe aiutare entrambi a comprendere meglio voi stessi e le vostre esigenze, offrendo una base solida per il futuro.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso con tanta sincerità e profondità la tua situazione. Da ciò che scrivi, emergono molte dinamiche importanti, che riguardano non solo la relazione di coppia ma anche i bisogni individuali, le aspettative ei valori personali. È evidente che provi un sentimento autentico e profondo per il tuo partner, ma al contempo stai attraversando un momento di forte insoddisfazione, legato soprattutto alla percezione di una disparità tra il tuo modo di affrontare le sfide della vita.
In una relazione, è naturale che ci siano differenze tra i partner, ma quando queste iniziano a pesare, come nel tuo caso, è fondamentale comprendere fino a che punto siano gestibili e come possano essere affrontate senza che uno dei due senta di dover rinunciare troppo ai propri bisogni e desideri.
Ti sei dimostrato una persona riflessiva e proattiva, capace di analizzare con lucidità la situazione e il tuo percorso personale. Hai già intrapreso un percorso psicologico che ti ha permesso di acquisire consapevolezza su di te e sulla relazione, e questo è un enorme punto di forza. Tuttavia, come hai intuito, non puoi essere tu la “guida” per il tuo partner. Per quanto il tuo supporto sia prezioso, il cambiamento personale richiede un desiderio e uno sforzo autonomo.
La tua frustrazione nasce dal diverso tra i tuoi bisogni – sia emotivi che pratici – e il modo in cui lui riesce a rispondervi. La sua difficoltà nel prendere iniziative e nel raggiungere una maggiore indipendenza potrebbe essere legata a insicurezze personali oa un modo diverso di percepire e affrontare la vita. Questo non significa che non ci tenga a te o alla relazione, ma potrebbe indicare che stai lottando con qualcosa di più profondo, che va al di là della tua storia d'amore.
Hai già individuato una possibile soluzione: un percorso terapeutico, individuale o di coppia, potrebbe aiutarti moltissimo. La terapia può fornire a lui gli strumenti per lavorare sulle sue insicurezze ea te uno spazio per esplorare come gestire al meglio i tuoi bisogni senza dover rinunciare a te stessa.
È importante che tu riconosca i tuoi limiti: non puoi essere sempre tu a colmare le sue lacune oa guidarlo nei cambiamenti. Questo ruolo di farti sentire sovraccarica e rischiare di alimentare ulteriormente l'insoddisfazione. Un confronto onesto e rispettoso, in cui entrambi possiate esprimere ciò di cui avete bisogno, può essere un primo passo per ritrovare equilibrio.
Infine, voglio rassicurarti: il fatto che tu abbia scelto di non arrenderti dimostra quanto valore attribuisci a questa relazione. Tuttavia, per continuare a costruire insieme, è fondamentale che entrambi facciate uno sforzo attivo per crescere, sia come individui che come coppia.
Per approfondire ulteriormente e trovare strumenti concreti per affrontare queste dinamiche, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso guidato potrebbe aiutare entrambi a comprendere meglio voi stessi e le vostre esigenze, offrendo una base solida per il futuro.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, capisco quanto questa situazione sia complessa e dolorosa per te. Hai espresso con grande chiarezza il tuo amore profondo per il tuo partner, ma anche la frustrazione derivante dal divario tra ciò che desideri nella relazione e ciò che lui, al momento, riesce a offrire. È evidente che porti con te una grande capacità di riflessione, ma anche un peso significativo: il desiderio di spingerlo verso un cambiamento che tu senti essere necessario, ma che per lui sembra enormemente impegnativo.
Il tuo bisogno di esperienze condivise, crescita e concretezza non è solo legittimo, ma parla di chi sei oggi e del percorso che hai fatto per costruirti come persona. D’altro canto, il percorso di crescita di ciascuno ha tempi e modalità uniche, e non è detto che coincidano con i tuoi. Forse, più che colmare questo divario cercando di fargli vedere ciò che non fa, può essere utile focalizzarti su ciò che entrambi potete costruire insieme ora, partendo da obiettivi comuni, anche piccoli. Il tuo desiderio di essere capita è profondo, ma potrebbe essere utile chiederti: “Sto chiedendo a lui di compensare il mio bisogno di crescita, o sto cercando di imporre il mio ritmo al suo?”.
Un passaggio importante sarà accettare che non puoi essere la sua guida, né la sua salvezza. Piuttosto, puoi essere il suo sostegno, ma la spinta al cambiamento deve partire da lui. Nel frattempo, potresti anche lavorare su te stessa per capire se le tue esigenze, pur legittime, trovano il giusto equilibrio con la realtà che vivete. Forse, lasciando andare il bisogno di “accelerarlo”, potresti scoprire una nuova forma di serenità e una via per costruire, anziché scontrarti.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Il tuo bisogno di esperienze condivise, crescita e concretezza non è solo legittimo, ma parla di chi sei oggi e del percorso che hai fatto per costruirti come persona. D’altro canto, il percorso di crescita di ciascuno ha tempi e modalità uniche, e non è detto che coincidano con i tuoi. Forse, più che colmare questo divario cercando di fargli vedere ciò che non fa, può essere utile focalizzarti su ciò che entrambi potete costruire insieme ora, partendo da obiettivi comuni, anche piccoli. Il tuo desiderio di essere capita è profondo, ma potrebbe essere utile chiederti: “Sto chiedendo a lui di compensare il mio bisogno di crescita, o sto cercando di imporre il mio ritmo al suo?”.
Un passaggio importante sarà accettare che non puoi essere la sua guida, né la sua salvezza. Piuttosto, puoi essere il suo sostegno, ma la spinta al cambiamento deve partire da lui. Nel frattempo, potresti anche lavorare su te stessa per capire se le tue esigenze, pur legittime, trovano il giusto equilibrio con la realtà che vivete. Forse, lasciando andare il bisogno di “accelerarlo”, potresti scoprire una nuova forma di serenità e una via per costruire, anziché scontrarti.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Cara utente, grazie per aver condiviso con noi quella che mi sembra una grande fatica! Il suo messaggio credo descriva quanto i suoi pensieri siano rivolti ad analizzare il problema per trovare una soluzione, ma tentare di aiutarla in questa sede sarebbe riduttivo e sbagliato, la situazione è molto complessa e va compresa con cura. Credo sia molto importante e da sfruttare il fatto che lei sia in un percorso di psicoterapia. Mi sembra che in questo momento lei stia delegando la soluzione al suo compagno, che deve "risolversi per risolvervi". Indubbiamente per lui, date le insicurezze che sembra vivere, sarebbe importantissimo cercare aiuto, ma per quanto riguarda lei, io darei molto risalto al suo punto di vista su di sé e sul suo modo di stare in relazione: all'interno del suo percorso di psicoterapia proverei a concentrarmi su cosa vuol dire per lei stare col suo compagno. Nonostante le fatiche e le mancanze, cosa l'ha legata a lui in questi 8 anni, e cosa la fa continuare anche adesso che i suoi bisogni non sono più silenziabili? A volte, a legarci non è solo l'amore, la condivisione dei valori, la dolcezza. A volte, nelle relazioni che sentiamo per certi versi insoddisfacenti alcune parti di noi trovano comunque conforto e appiglio, ma ci bloccano dalla possibilità di realizzarci in maniera completa, sia come individui che come coppia.
Le faccio i miei auguri.
Dott.ssa Donatelli
Le faccio i miei auguri.
Dott.ssa Donatelli
Gent.ma,
Salve, grazie per aver condiviso la sua storia con così tanta sincerità. È evidente quanto tenga al suo partner e alla vostra relazione, ma capisco anche la frustrazione che prova quando i suoi bisogni non sembrano essere soddisfatti, nonostante gli sforzi che entrambi state facendo.
Detto questo, penso che una cosa importante da ricordare sia che non spetta a nessuno, nemmeno a uno psicoterapeuta, dirle cosa dovreste fare o quale dovrebbe essere la “scelta giusta”. Ogni relazione è unica, e sebbene le difficoltà possano sembrare insormontabili, alla fine è solo lei a conoscere veramente cosa sia meglio per lei. Non si tratta di dare risposte preconfezionate, ma di ascoltare le sue emozioni e fare delle riflessioni su cosa desidera realmente dalla vita e dalla relazione.
Capisco che, a volte, possedere una visione chiara delle dinamiche della coppia la porti a voler suggerire soluzioni, ma è fondamentale rispettare il percorso di crescita del suo partner, proprio come il suo. Non è “compito” di nessuno dirle come fare o cosa cambiare. Ogni passo che lui fa deve venire dalla sua consapevolezza e motivazione, altrimenti rischia di non essere autentico.
Quello che le potrei chiedere, senza imporre nulla, è valutare se secondo lei possa essere utile cercare di dare spazio ai suoi bisogni. Non è egoismo, ma semplicemente il rispetto per se stessa. Pensa che lei potrebbe provare a comunicare ancora più chiaramente con lui, facendo attenzione a non farlo sentire sotto giudizio, ma piuttosto come un invito a riflettere su come entrambi possiate crescere insieme? E nel frattempo, concedersi del tempo per riflettere su cosa lei desidera davvero, senza che lei si senta obbligata a restare in una situazione che le sta facendo star male?
Spero che lei riesca a trovare un equilibrio che le permetta di stare bene, sia come individuo che come parte di questa relazione.
Un abbraccio virtuale e buona fortuna nel suo percorso! Io son a disposizione su Bologna, ma anche online
Dr. Giorgio De Giorgi
Salve, grazie per aver condiviso la sua storia con così tanta sincerità. È evidente quanto tenga al suo partner e alla vostra relazione, ma capisco anche la frustrazione che prova quando i suoi bisogni non sembrano essere soddisfatti, nonostante gli sforzi che entrambi state facendo.
Detto questo, penso che una cosa importante da ricordare sia che non spetta a nessuno, nemmeno a uno psicoterapeuta, dirle cosa dovreste fare o quale dovrebbe essere la “scelta giusta”. Ogni relazione è unica, e sebbene le difficoltà possano sembrare insormontabili, alla fine è solo lei a conoscere veramente cosa sia meglio per lei. Non si tratta di dare risposte preconfezionate, ma di ascoltare le sue emozioni e fare delle riflessioni su cosa desidera realmente dalla vita e dalla relazione.
Capisco che, a volte, possedere una visione chiara delle dinamiche della coppia la porti a voler suggerire soluzioni, ma è fondamentale rispettare il percorso di crescita del suo partner, proprio come il suo. Non è “compito” di nessuno dirle come fare o cosa cambiare. Ogni passo che lui fa deve venire dalla sua consapevolezza e motivazione, altrimenti rischia di non essere autentico.
Quello che le potrei chiedere, senza imporre nulla, è valutare se secondo lei possa essere utile cercare di dare spazio ai suoi bisogni. Non è egoismo, ma semplicemente il rispetto per se stessa. Pensa che lei potrebbe provare a comunicare ancora più chiaramente con lui, facendo attenzione a non farlo sentire sotto giudizio, ma piuttosto come un invito a riflettere su come entrambi possiate crescere insieme? E nel frattempo, concedersi del tempo per riflettere su cosa lei desidera davvero, senza che lei si senta obbligata a restare in una situazione che le sta facendo star male?
Spero che lei riesca a trovare un equilibrio che le permetta di stare bene, sia come individuo che come parte di questa relazione.
Un abbraccio virtuale e buona fortuna nel suo percorso! Io son a disposizione su Bologna, ma anche online
Dr. Giorgio De Giorgi
Stare insieme vuol dire raggiungere di volta in volta compromessi, rimodellare obiettivi comuni e personali, sempre sostenendosi l'un l'altro. Sembra avere le idee abbastanza chiare, così come tanti sembrano essere gli aspetti del suo compagno che vorrebbe cambiare o migliorare. Un primo passo potrebbe essere quello di parlare apertamente e con sincerità, magari fissando obiettivi a breve scadenza così da poterli monitorare con facilità.
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso qualcosa di così importante per lei. Quante cose importanti racconta di sé e della sua coppia. Mi sembra che essere qui e parlarne possa essere il primo passo per chiedersi veramente cosa sta accadendo in questo momento di vita e il desiderio di occuparsene. Se desidera uno spazio suo, in cui poterne parlare, resto disponibile. Dott.ssa Martina Panzeri
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
è comprensibile che tu ti senta divisa tra il forte amore che provi per il tuo fidanzato e il peso di una relazione che in questo momento non ti soddisfa pienamente. Da ciò che mi racconti, sembra che tu stia portando un carico molto grande, cercando di compensare ciò che senti mancare da parte sua.
Vorresti che lui fosse più intraprendente e indipendente, e lo desideri non solo per il bene della relazione, ma anche per il suo benessere personale. Tuttavia, il cambiamento è qualcosa che può avvenire solo se parte da una reale volontà sua. Puoi certamente ispirarlo e supportarlo, ma non puoi essere tu a “costringerlo” a cambiare, anche perché questo potrebbe creare in te ancora più frustrazione.
Forse potresti iniziare con una conversazione sincera, esprimendo i tuoi sentimenti non in termini di accuse, ma condividendo come ti senti e quali sono i tuoi bisogni in questa relazione. È importante che lui comprenda quanto questa situazione stia pesando anche su di te.
Nel frattempo, ti invito a riflettere su alcune domande:
• Quali aspetti di questa relazione ti fanno sentire bene?
• Cosa ti manca davvero per sentirti appagata?
• Quali sono i tuoi limiti nel continuare a sostenere una relazione in cui senti di portare da sola gran parte del peso?
Queste domande possono aiutarti a chiarire cosa è davvero importante per te e cosa desideri da questa relazione, senza sentirti costretta a “salvare” il tuo fidanzato a ogni costo. Il tuo benessere è importante quanto il suo, e per costruire una relazione appagante è essenziale che entrambi vi sentiate soddisfatti.
La risposta potrebbe risiedere proprio nel tuo desiderio di salvarlo a tutti i costi. Questo bisogno di aiutarlo potrebbe essere ciò che ti tiene legata a lui, come se inconsciamente sentissi il dovere di essere la sua ancora di salvezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa A.Mustatea
è comprensibile che tu ti senta divisa tra il forte amore che provi per il tuo fidanzato e il peso di una relazione che in questo momento non ti soddisfa pienamente. Da ciò che mi racconti, sembra che tu stia portando un carico molto grande, cercando di compensare ciò che senti mancare da parte sua.
Vorresti che lui fosse più intraprendente e indipendente, e lo desideri non solo per il bene della relazione, ma anche per il suo benessere personale. Tuttavia, il cambiamento è qualcosa che può avvenire solo se parte da una reale volontà sua. Puoi certamente ispirarlo e supportarlo, ma non puoi essere tu a “costringerlo” a cambiare, anche perché questo potrebbe creare in te ancora più frustrazione.
Forse potresti iniziare con una conversazione sincera, esprimendo i tuoi sentimenti non in termini di accuse, ma condividendo come ti senti e quali sono i tuoi bisogni in questa relazione. È importante che lui comprenda quanto questa situazione stia pesando anche su di te.
Nel frattempo, ti invito a riflettere su alcune domande:
• Quali aspetti di questa relazione ti fanno sentire bene?
• Cosa ti manca davvero per sentirti appagata?
• Quali sono i tuoi limiti nel continuare a sostenere una relazione in cui senti di portare da sola gran parte del peso?
Queste domande possono aiutarti a chiarire cosa è davvero importante per te e cosa desideri da questa relazione, senza sentirti costretta a “salvare” il tuo fidanzato a ogni costo. Il tuo benessere è importante quanto il suo, e per costruire una relazione appagante è essenziale che entrambi vi sentiate soddisfatti.
La risposta potrebbe risiedere proprio nel tuo desiderio di salvarlo a tutti i costi. Questo bisogno di aiutarlo potrebbe essere ciò che ti tiene legata a lui, come se inconsciamente sentissi il dovere di essere la sua ancora di salvezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa A.Mustatea
Buongiorno e grazie per la condivisione così intima sulla sua situazione.
Le consiglio intanto di parlare di tutto ciò con la sua terapeuta, se già non lo avesse fatto.
In seconda battuta, verifichi dentro di sé quanto le sue aspettative siano realistiche rispetto alla relazione e alla persona che ha scelto. Viceversa rischierebbe di continuare a costruire la relazione su un aspettativa rispetto a come vorrebbe che l'altro fosse, invece di guardare e apprezzare ciò che magari il suo compagno le dà per come è.
A presto.
VB
Le consiglio intanto di parlare di tutto ciò con la sua terapeuta, se già non lo avesse fatto.
In seconda battuta, verifichi dentro di sé quanto le sue aspettative siano realistiche rispetto alla relazione e alla persona che ha scelto. Viceversa rischierebbe di continuare a costruire la relazione su un aspettativa rispetto a come vorrebbe che l'altro fosse, invece di guardare e apprezzare ciò che magari il suo compagno le dà per come è.
A presto.
VB
Buon pomeriggio, la sua storia racconta di un legame profondo ma anche complesso, dove si intrecciano le esperienze personali, le aspettative e le dinamiche relazionali. È evidente che, nonostante l'amore e la compassione che nutre per il suo partner, stia affrontando una forte tensione tra le sue aspettative di crescita personale e la realtà della sua relazione. La differenza di esperienze e mentalità tra di voi, unita a un contesto familiare che ha influenzato le dinamiche economiche della vostra vita, ha creato una sorta di bilanciamento instabile. La sua disposizione a sacrificare parte dei suoi bisogni per il bene della relazione è lodevole, ma comporta anche il rischio di accumulare frustrazione e insoddisfazione. È comprensibile sentirsi bloccati e desiderare di vedere il suo partner compiere progressi più rapidi e significativi, mentre la sua voglia di libertà e di esperienze di vita emerge con forza. Potrebbe essere utile riflettere su come entrambi possiate affrontare queste differenze in modo costruttivo. La comunicazione aperta riguardo ai vostri bisogni è essenziale; può essere utile esporre le sue aspettative in modo chiaro, evitando di apparire come un'accusa, ma piuttosto esprimendo come la situazione la faccia sentire. Inoltre, incoraggiarlo a prendere iniziative, anche piccole, può risultare proficuo. Sebbene la terapia possa effettivamente aiutare, come ha accennato, ci sono altri modi per esplorare queste tematiche anche attraverso conversazioni profonde e oneste tra di voi.
Se desidera continuare a discutere di queste dinamiche, sono qui per ascoltarla e supportarla, offrendo uno spazio privo di giudizio dove possa sentirsi accolta. Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera continuare a discutere di queste dinamiche, sono qui per ascoltarla e supportarla, offrendo uno spazio privo di giudizio dove possa sentirsi accolta. Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Cara lettrice,
prima di tutto grazie per la profondità e la vulnerabilità con cui hai condiviso il tuo vissuto. Dietro le tue parole c'è un amore autentico, paziente e tenace, ma anche una stanchezza emotiva che non può più essere ignorata. E questo è un momento delicato, che merita uno sguardo sincero, non giudicante, ma costruttivo.
Un amore forte, ma non più sufficiente
Quello che descrivi è un legame profondo e duraturo, nato nella giovinezza e cresciuto insieme a voi. Ma ora sei in un punto del tuo percorso in cui l'amore non basta più da solo.
Non perché tu ami meno, ma perché sei cresciuta tanto, mentre il tuo compagno sembra rimanere indietro, intrappolato in una spirale di insicurezze, lentezza e passività.
In una coppia sana, l'amore evolve insieme ai bisogni. Quando uno dei due si sviluppa più in fretta dell'altro (emotivamente, professionalmente o mentalmente), si crea uno squilibrio che può diventare pesante e frustrante — soprattutto quando chi cresce si ritrova anche nel ruolo di “guida”, “sostenitore”, o peggio, “salvatore”.
Il tuo ruolo nella coppia: più madre che compagna
Quello che vivi da anni è un carico emotivo e mentale eccessivo. Ti prendi cura di lui, lo spingi a migliorare, lo sostieni nei suoi blocchi… ma a che prezzo?
Sei diventata il suo specchio, il suo motore, la sua spinta, ma in questo processo hai smesso di sentirti "viva" nella relazione.
E questo è il nodo centrale: tu non chiedi cose impossibili, chiedi la normalità a cui ogni donna ha diritto in una relazione matura:
Sentirti scelta, desiderata, sorprendente.
Vedere l'altro prendere iniziativa, crescere, diventare autonomo.
Condividere un progetto di vita, con concretezza e passo deciso.
I suoi blocchi: comprensibili, ma non più sostenibili
Il tuo compagno sembra imprigionato in un'insicurezza cronica: vuole cambiare, ma non agisce; fa piccoli passi, ma si stanca subito; sente il peso delle sue mancanze, ma non riesce a trasformarle in evoluzione.
Questo non significa che non ti ami, anzi: lui ti ama nel modo migliore che riesce, ma non nel modo che tu oggi hai bisogno di ricevere.
E qui arriva un concetto psicologico fondamentale:
L'amore può essere profondo, vero, leale… e allo stesso tempo non essere abbastanza per sostenere due persone che si muovono a velocità e direzioni diverse.
Cosa puoi fare tu ORA (in modo concreto)
Hai già fatto tanto. Ma ora serve fare ordine tra il tuo desiderio di restare e il tuo bisogno di respirare.
Ecco alcune riflessioni che possono aiutarti:
1. Smetti di essere la sua "salvatrice"
Puoi sostenerlo, ma non puoi guarirlo.
Puoi amarlo, ma non puoi decidere al posto suo di cambiare vita.
Il rischio è che la tua continua dedizione diventi un alibi per lui a non agire davvero.
Prova a riformulare il tuo ruolo: “Io ci sono, ma non mi carico più del tuo cambiamento. Se vuoi evolvere, devi volerlo e farlo per te, non per me.”
2. Chiarisci i tuoi limiti personali
Scrivi nero su bianco di cosa hai bisogno in una relazione oggi.
Chiediti: “Se tra un anno la situazione fosse identica, potrei tollerarla ancora?”
Comunica a lui in modo chiaro, senza minacce, ma con assertività:
"Io ho bisogno di un partner che agisca, non che prometta. Il mio amore per te è grande, ma non può cancellare il bisogno di avere una vita di coppia viva, serena, reciproca."
3. Dagli una scadenza interna (non per punirlo, ma per tutelarti)
Non parliamo di “ultimatum”, ma di confini emotivi sani.
Può essere utile dirti internamente: "Gli do 3 mesi per fare X, Y, Z. Se non c’è movimento vero, mi fermo a riflettere concretamente su di noi."
Questo ti aiuterà a non perdere altro tempo prezioso nella speranza cieca, e a restare lucida.
4. Rivendica il tuo diritto alla felicità
Tu hai fatto un percorso personale notevole. Ti sei curata, sei cresciuta, ti sei data risposte. Ora hai diritto a non tornare indietro per aspettare chi non riesce a salire il tuo stesso gradino.
Questo non significa lasciarlo, ma scegliere di non sacrificare più la tua luce per non farlo sentire in ombra.
In conclusione
“L’amore è l’inizio, non l’arrivo. Per costruire una relazione duratura, serve anche concretezza, evoluzione, e responsabilità reciproca.”
Continua ad amarlo, se senti di farlo. Ma inizia ad amare anche la donna che sei oggi: forte, consapevole, desiderosa di vivere pienamente.
Stare con qualcuno non deve significare annullare i propri bisogni per “salvare” l’altro. L’amore vero è quello che permette a entrambi di sentirsi pienamente sé stessi, senza dover sempre compensare l’altro.
Se vuoi, posso aiutarti a scrivere una lettera per lui (onesta, chiara, assertiva), o una guida con esercizi per capire come ascoltare meglio i tuoi bisogni in questo momento. Fammi sapere, sono qui per te
Con empatia e rispetto,
Dott.ssa Martina Panaro – Psicologa
prima di tutto grazie per la profondità e la vulnerabilità con cui hai condiviso il tuo vissuto. Dietro le tue parole c'è un amore autentico, paziente e tenace, ma anche una stanchezza emotiva che non può più essere ignorata. E questo è un momento delicato, che merita uno sguardo sincero, non giudicante, ma costruttivo.
Un amore forte, ma non più sufficiente
Quello che descrivi è un legame profondo e duraturo, nato nella giovinezza e cresciuto insieme a voi. Ma ora sei in un punto del tuo percorso in cui l'amore non basta più da solo.
Non perché tu ami meno, ma perché sei cresciuta tanto, mentre il tuo compagno sembra rimanere indietro, intrappolato in una spirale di insicurezze, lentezza e passività.
In una coppia sana, l'amore evolve insieme ai bisogni. Quando uno dei due si sviluppa più in fretta dell'altro (emotivamente, professionalmente o mentalmente), si crea uno squilibrio che può diventare pesante e frustrante — soprattutto quando chi cresce si ritrova anche nel ruolo di “guida”, “sostenitore”, o peggio, “salvatore”.
Il tuo ruolo nella coppia: più madre che compagna
Quello che vivi da anni è un carico emotivo e mentale eccessivo. Ti prendi cura di lui, lo spingi a migliorare, lo sostieni nei suoi blocchi… ma a che prezzo?
Sei diventata il suo specchio, il suo motore, la sua spinta, ma in questo processo hai smesso di sentirti "viva" nella relazione.
E questo è il nodo centrale: tu non chiedi cose impossibili, chiedi la normalità a cui ogni donna ha diritto in una relazione matura:
Sentirti scelta, desiderata, sorprendente.
Vedere l'altro prendere iniziativa, crescere, diventare autonomo.
Condividere un progetto di vita, con concretezza e passo deciso.
I suoi blocchi: comprensibili, ma non più sostenibili
Il tuo compagno sembra imprigionato in un'insicurezza cronica: vuole cambiare, ma non agisce; fa piccoli passi, ma si stanca subito; sente il peso delle sue mancanze, ma non riesce a trasformarle in evoluzione.
Questo non significa che non ti ami, anzi: lui ti ama nel modo migliore che riesce, ma non nel modo che tu oggi hai bisogno di ricevere.
E qui arriva un concetto psicologico fondamentale:
L'amore può essere profondo, vero, leale… e allo stesso tempo non essere abbastanza per sostenere due persone che si muovono a velocità e direzioni diverse.
Cosa puoi fare tu ORA (in modo concreto)
Hai già fatto tanto. Ma ora serve fare ordine tra il tuo desiderio di restare e il tuo bisogno di respirare.
Ecco alcune riflessioni che possono aiutarti:
1. Smetti di essere la sua "salvatrice"
Puoi sostenerlo, ma non puoi guarirlo.
Puoi amarlo, ma non puoi decidere al posto suo di cambiare vita.
Il rischio è che la tua continua dedizione diventi un alibi per lui a non agire davvero.
Prova a riformulare il tuo ruolo: “Io ci sono, ma non mi carico più del tuo cambiamento. Se vuoi evolvere, devi volerlo e farlo per te, non per me.”
2. Chiarisci i tuoi limiti personali
Scrivi nero su bianco di cosa hai bisogno in una relazione oggi.
Chiediti: “Se tra un anno la situazione fosse identica, potrei tollerarla ancora?”
Comunica a lui in modo chiaro, senza minacce, ma con assertività:
"Io ho bisogno di un partner che agisca, non che prometta. Il mio amore per te è grande, ma non può cancellare il bisogno di avere una vita di coppia viva, serena, reciproca."
3. Dagli una scadenza interna (non per punirlo, ma per tutelarti)
Non parliamo di “ultimatum”, ma di confini emotivi sani.
Può essere utile dirti internamente: "Gli do 3 mesi per fare X, Y, Z. Se non c’è movimento vero, mi fermo a riflettere concretamente su di noi."
Questo ti aiuterà a non perdere altro tempo prezioso nella speranza cieca, e a restare lucida.
4. Rivendica il tuo diritto alla felicità
Tu hai fatto un percorso personale notevole. Ti sei curata, sei cresciuta, ti sei data risposte. Ora hai diritto a non tornare indietro per aspettare chi non riesce a salire il tuo stesso gradino.
Questo non significa lasciarlo, ma scegliere di non sacrificare più la tua luce per non farlo sentire in ombra.
In conclusione
“L’amore è l’inizio, non l’arrivo. Per costruire una relazione duratura, serve anche concretezza, evoluzione, e responsabilità reciproca.”
Continua ad amarlo, se senti di farlo. Ma inizia ad amare anche la donna che sei oggi: forte, consapevole, desiderosa di vivere pienamente.
Stare con qualcuno non deve significare annullare i propri bisogni per “salvare” l’altro. L’amore vero è quello che permette a entrambi di sentirsi pienamente sé stessi, senza dover sempre compensare l’altro.
Se vuoi, posso aiutarti a scrivere una lettera per lui (onesta, chiara, assertiva), o una guida con esercizi per capire come ascoltare meglio i tuoi bisogni in questo momento. Fammi sapere, sono qui per te
Con empatia e rispetto,
Dott.ssa Martina Panaro – Psicologa
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. Da quanto scrivi emerge quanto tu ami profondamente il tuo ragazzo e quanto desideri che stia bene, così come emerge la tua consapevolezza dei tuoi bisogni e delle tue aspirazioni personali. Vivere una relazione di lungo corso porta spesso a scontrarsi con differenze di mentalità, di ritmi e di visione della vita: il fatto che tu percepisca una distanza tra i vostri approcci non significa che l’amore manchi, ma è chiaro che questo peso emotivo influisce sulla tua serenità.
Talvolta, quando la relazione diventa complessa da gestire da soli, uno spazio neutro di ascolto può aiutare a chiarire cosa è davvero importante per te, a capire come comunicare i tuoi bisogni senza sentirti colpevole o frustrata, e a valutare le strategie più sane per sostenere la relazione senza trascurare te stessa. La terapia, sia individuale che eventualmente di coppia, può offrire strumenti concreti per gestire le frustrazioni e le attese, e per ritrovare equilibrio tra amore e autonomia.
Se senti il bisogno di parlarne più a fondo e trovare un modo per sentirti più sicura e serena nelle tue scelte, lo studio di uno psicologo è uno spazio dove è possibile esplorare insieme queste dinamiche, ascoltando le tue emozioni e riflettendo sui passi concreti per il tuo benessere e quello della vostra relazione. Non esitare a contattarmi qualora sentissi questa necessità. Io ricevo anche online.
Talvolta, quando la relazione diventa complessa da gestire da soli, uno spazio neutro di ascolto può aiutare a chiarire cosa è davvero importante per te, a capire come comunicare i tuoi bisogni senza sentirti colpevole o frustrata, e a valutare le strategie più sane per sostenere la relazione senza trascurare te stessa. La terapia, sia individuale che eventualmente di coppia, può offrire strumenti concreti per gestire le frustrazioni e le attese, e per ritrovare equilibrio tra amore e autonomia.
Se senti il bisogno di parlarne più a fondo e trovare un modo per sentirti più sicura e serena nelle tue scelte, lo studio di uno psicologo è uno spazio dove è possibile esplorare insieme queste dinamiche, ascoltando le tue emozioni e riflettendo sui passi concreti per il tuo benessere e quello della vostra relazione. Non esitare a contattarmi qualora sentissi questa necessità. Io ricevo anche online.
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