Avevo mandato un altro post, dove ringrazio tutte le risposte grazie mille, probabilmente non sono p

20 risposte
Probabilmente non sono più stabile ed è evidente che abbia un problema che più vado avanti più peggioro, adesso se mi cade qualcosa di appena comprato per terra lo butto via oppure se lo metto, dopo sto male e piango disperatamente con incazzo perché L‘ho messo, tutto ciò non lavato lo trovo incontaminato mi trovo molto in difficoltà da quel periodo d’ansia dall’ herpes del mio compagno dove abitiamo insieme, si è scatenato qualcosa che ora è ovunque e mi accompagna peggiorando, ho i sensi di colpa se tocco o succede qualcosa di “contaminato” che mi fanno stare malissimo quasi a fare del male a me stessa per essere successo quel fatto. Mi guardo allo specchio quando succede qualcosa di simile e non mi riconosco divento rossa con occhi disperati, ho paura che questa cosa non possa cambiare e migliorare più. Dovrei si, contattare qualcuno che possa seguirmi, ma non credo che mi possa aiutare sento proprio che anche con rassicurazioni con certezze o altro, la mia mente è forte E puntata a farsi viaggi mentali.
Salve, mi dispiace innanzitutto per il disagio che sta provando in questo momento. La sua mente è forte ma lo psicologo non è colui che fornisce rassicurazioni bensì un professionista con il quale cercare di scovare l'origine del disagio e i significati che determinati eventi acquisiscono per la persona che li vive.
Prima che la situazione possa diventare intollerabile e ingestibile, credo sia necessaria una consulenza psicologica.
Cordialmente, dott. FDL

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Buongiorno, e grazie per aver condiviso questo momento di fragilità.
Non c'è nulla di sbagliato nel rivolgersi ad un professionista ed è assolutamente normale incappare in momenti in cui ci sentiamo più sopraffatti di altri.
Può trovare psicologi e terapeuti disposti ad aiutarla sia dal vivo che online, e, per quanto a volte possa mettere a disagio, sono certa potrebbe esserle di grande aiuto andare ad esplorare con la giusta figura quello che sta succedendo e le sue origini!
Un caro saluto
Buonasera, si sente il dolore e la paura che sta provando in questo periodo. Penso che in questo momento per le sia importante trovare un luogo che possa accogliere la sua tristezza e le sue paure. Contatti uno psicologo per farsi dare una mano in questo momento. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, è evidente che il livello di sofferenza è elevato in questo momento. Consideri però due cose: a) che la sfiducia nell'aiuto professionale è essa stessa parte di un malessere psichico, e come tale richiede di essere affrontata; b) l'obiettivo dell'intervento psicologico non è tanto quello di fornirle una rassicurazione o una certezza - anzi, posso dirle che un percorso ben fatto solleva spesso più dubbi che certezze -, bensì quello di fornirle strumenti di comprensione e di intervento per quel malessere che nel suo caso non ha ancora un nome. Se sente di non essere pronta per una psicoterapia, valuti delle alternative appropriate, ad esempio un supporto psicofarmacologico; quando si sentirà più forte potrà intraprendere un'altra tipologia di percorso.
Buona sera, ha espresso perfettamente la sua sofferenza, non deve essere facile in questo momento. Mi sembra di capire che lei sia indecisa, da una parte sente che sta peggiorando e vorrebbe chiedere aiuto, dall'altro sente che può riuscirci da sola, perchè la sua mente è forte. Decidere di iniziare un percorso è spesso difficile, le consiglio di stilare i pro e i contro di questa scelta, vedrà che l'ago della bilancia sarà più sui vantaggi nel chiedere un supporto. Questo non significa avere una mente debole, ma essere supportati a trovare nuove modalità di gestione, perchè evidentemente in questo momento, quello che lei ha sempre fatto non sta funzionando. Spero di essere stata utile, mi faccia sapere cosa decide di fare. Le auguro una buona serata. Dott.ssa Chiara Pavia
Ci descrive con concitazione ed agitazione questa sua rincorsa spasmodica verso un’implosione, una recinzione, una chiusura massiccia fatta di barriere contaminanti e sensi di colpa. E dice bene: la sua mente è “forte”, ha la forza di piegare la ricchezza della vita al suo servizio, insomma di stroncarla e schiacciarla.
Cerchi un aiuto prima che può, per fermare e contenere questa tendenza autolesiva, affidandosi a un professionista che non garantirà né certezze né (solo) rassicurazioni, ma un lavoro rigoroso per controvertite questa tendenza distruttiva e ricondurla ad uno standard di vita appagante.
Un caro saluto.
Gentile Signora le situazioni come quella che lei descrive solitamente cambiano con le psicoterapie. Difficilmente si riesce a trovare una soluzione da soli, intesa come la scomparsa dei sintomi e del malessere. Di solito raccontare del proprio stato psicologico non è semplice. Ora considerato che il primo passo lo ha fatto chiedendo un parere e quindi un aiuto, perché non continua, contattando un professionista con cui lavorare. Come vede su questo sito ci sono molti esperti formati in questo settore valuti la possibilità di contattarne uno. Valuti dopo se sarà o meno in grado di lavorare con lei. Di solito si riesce a trovare un terreno comune su cui muoversi e lavorare, ma questo lei sicuramente già lo sa. Fino a quale punto si riuscirà ad arrivare si saprà solo alla fine. E' molto probabile che anche lei raggiungerà la conoscenza dei motivi che la spingono a provare le emozioni che ci racconta e forse in questo modo riuscirà a riorganizzare la sua vita in un nuovo modo meno difficile. Una delle frasi che a volte le persone dicono alla fine di un lavoro descrive il loro stupore nel capire che tanto disagio era legato a dei pensieri che in quel momento non sono più così importante e fonte di sofferenza. Solo lei può scegliere se rimanere in questa condizione di disagio o trovare una diversa soluzione. Un cordiale saluto
Buongiorno, ciò che descrive è di grande impatto emotivo, sembra che oggi sia in balia di qualcosa di più grande di lei. Ciò che traspare dalle sue parole è una grande fragilità ma anche un grande bisogno di farcela. Consideri una consulenza psicologica, si on line che in presenza, così da iniziare a lavorare su ciò che la preoccupa. Saluti.
Buongiorno. Da quello che scrive si avverte un forte impatto emotivo dovuto a questi pensieri di contaminazione, e me ne dispiace. Per alcuni pensieri che noi consideriamo come intollerabili, come quelli di contaminazione di cui parla, si innesca un meccanismo dovuto ad un "devo fare qualcosa per mandarli via" o un "è terribile avere questi pensieri".
L'intervento psicologico non si costituisce di rassicurazioni, anzi: comportamenti come la ricerca di rassicurazioni esterne sono una parte del ciclo che si innesca in questi casi e che, paradossalmente, mantengono e rinforzano il disturbo.
Sarebbe piuttosto interessante ragionare assieme sulla frase "la mia mente è forte e puntata a fare viaggi mentali" e scoprire insieme ad un professionista ciò che sembra semplice, ma spesso non lo è: si può agire sul nostro pensiero e si può cambiare, per guadagnare nuovamente la qualità di vita che aveva prima della comparsa di questa sintomatologia.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista psicologo, che nelle prime sedute potrà aiutarla a concettualizzare e "mettere ordine" nell'insieme di pensieri e comportamenti che riporta.
dott. De Rosa Saccone
Salve, mi dispiace per la situazione che attualmente sta vivendo.
Ha mai pensato ad una consulenza psicologica per capire come funziona bene la terapia? Possibilmente di persona, perché su internet alcune informazioni sono errate.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, comprendo la fatica che sperimenta in questo periodo ed il disorientamento rispetto a come muoversi. Concordo con i colleghi che chiariscono il ruolo dello psicologo, non come di qualcuno che dà conforto e rassicurazione, ma come di qualcuno che aiuta a mettere in discussione modi di pensare, sentire ed agire. Sicuramente se in questo momento esprime il disagio attraverso le modalità che descrive è perché ha trovato questa soluzione e credo che in riferimento a questo parli della “mente forte”, ma ciò non significa che sia l’unica strategia che può adottare. Uno psicologo può aiutarla sicuramente a ritrovare un equilibrio.
Gentile signora,
da quanto scrive si capisce bene la profonda sofferenza che sta vivendo in questo periodo, sofferenza che al momento riesce ad esprimere attraverso le paure, le preoccupazioni e le colpe che racconta, come se tale sofferenza chiedesse di essere ascoltata. In queste situazioni occorre trovare un modo per dare pensiero e parole a queste intense angosce, in modo da non esserne più così assorbita. Si rivolga ad uno psicologo che, più che darle consigli o rassicurazioni, la accompagni in questo percorso finalizzato a dare senso a ciò che sta accadendo dentro di lei. Ne trarrà beneficio.
Rimango a disposizione.
I migliori auguri,
dr. Carrera
Mi dispiace molto per le sue difficoltà. Capisco che sta molto male quindi deve farsi aiutare urgentemente. Può chiedere aiuto al suo medico di base per avere una consulenza psichiatrica al DSM della sua ASL di riferimento oppure chiamare uno dei professionisti di questo portale ed effettuare una consulenza/valutazione urgente. Sicuramente può essere aiutata. Auguri
Gentilissima, questa cosa può cambiare nel momento in cui decide di prendersene cura. La invito a contattare uno psicologa/a che possa aiutarla poiché il malessere che vive non deve assolutamente essere ignorato né lei è condannata a sopportarlo. Il percorso psicoterapeutico non prevede rassicurazione ma totale ristrutturazione del pensiero disfunzionale a favore di quello funzionale.
Salve,
è opportuno consigliarle una visita con un professionista di sua fiducia per elaborare tutti questi vissuti sgradevoli e dolorosi.
Un saluto,
MMM
Cara, esporsi e mettersi a nudo con le proprie fragilità non è semplice. Perció intanto grazie per aver condiviso le sue con noi. Talvolta chiedere aiuto può essere un grande atto di coraggio e forza. Farsi aiutare da un professionista non prova la debolezza della sua mente o della sua persona, ma anzi può darle la possibilità di gestire le sue problematiche per vivere una vita migliore.
Un caro saluto.

Dott.ssa Chiara Ripa
A volte la forza non ha a che vedere con la capacità di sopportare, ma piuttosto con la flessibilità o la capacità di riconoscere a sè stessi di avere un problema.
Per fare una metafora, anche una struttura leggera e flessibile può resistere alla forza di un violento terremoto, mentre non sempre è così per quanto riguarda le strutture più rigide e massicce.
La sua qualità di vita sembra essere pesantemente peggiorata. Rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a comprendere gli antecedenti e il significato di questa situazione, potrebbe essere una buona idea. Un saluto.
sr
Cara utente, grazie di averci condiviso le sue paure. Autonomamente ha già colto che potrebbe esserci stato un evento scatenante al disagio che sta vivendo. Ritengo che approfondendo meglio l'accaduto, e soprattutto tutte le emozioni e i pensieri che ruotano intorno ad esso, riuscirà ad identificare le cause del suo disagio. La terapia cognitivo comportamentale è particolarmente indicata per questo tipo di problemi, le consiglio quindi di contattare uno specialista con questo approccio.
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione dolorosa in cui si trova, dalle sue parole emergono molta confusione, ansia e paura.
Credo che sia stato importante per lei scrivere qui: è stato un modo per aprirsi, parlare di ciò che la fa stare male. Ma soprattutto credo che sia stato un modo per cercare aiuto, per provare a risolvere il problema e stare meglio.
Proprio per questo penso che il passo successivo potrebbe essere quello di contattare uno psicologo: non è facile in un momento in cui vive tanta paura e confusione riuscire a credere di poter stare meglio. Ma sono convinta che parlare di tutte le emozioni che prova, avere la possibilità di uno spazio sicuro in cui essere accolta, potrebbe aiutarla a ritrovare un poco di serenità, che merita assolutamente.
Per qualsiasi cosa, sono disponibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno, il credere che un tale oggetto sia contaminato non impone che lo sia realmente.
Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo lo amo? c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri amo in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti

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