Uomo, 28 anni.Sono in cura da uno psichiatra e da uno psicologo da Settembre per "DOC fluttuante"

14 risposte
Uomo, 28 anni.
Sono in cura da uno psichiatra e da uno psicologo da Settembre per "DOC fluttuante" (diagnosi psichiatrica) che si esprime in svariate (per non dire fantasiose..) e intermittenti somatizzazioni a sfondo ipocondriaco-ansioso (spilli, dolori sine materia, tremori, scosse, parestesie, formicoli, pulsazioni, dolore muscolare, nodi alla gola, prostatiti immaginarie, fastidi al petto, ossessione per nevi, per discromie cutanee, per afte e per corpi mobili negli occhi etc) e che mi ha portato a spendere un migliaio di euro in visite mediche inutili (dermatologo, neurologo, oculista, urologo, cardiologo, pronto soccorso, guardia medica etc..). Per una settimana sento un fastidio in una zona x poi vado dal medico che mi rassicura e il tutto passa..poi viene un nuovo fastidio e il ciclo ricomincia senza fine.
Prendo sertralina 50 mg al giorno (da Settembre) senza grandi risultati per la verità.
La prossima visita dallo psichiatra è fra un mese.
Da alcuni giorni avverto un prurito-pizzicore intermittente su arti, mani e schiena che si sposta velocemente da una zona all'altra del corpo: un minuto sulla gamba, poi sulla schiena. Non è un vero e proprio prurito tant'è che mi gratto assai poco. Se massaggio la zona, il fastidio sembra migrare.
Quando mi sveglio è assente ma la sera è veramente pesante. A volte è intervallato da fastidi muscolari, fitte e una forte tensione muscolare. Non ci sono altri sintomi.
Cosa devo fare? Prenderlo ancora una volta per un sintomo psicosomatico? O sentire (ancora una volta) l'esausto medico di famiglia? Sono veramente esausto di questa vita e di questo stress. Non voglio stressare tutti...è già una situazione pesante per me..
Devo fare peraltro un piccolo intervento fra 10 giorni (una fimosi) e l'urologo mi ha prescritto di fare emocromo, glicemia, azotemia, creatinina, transaminasi, gamma GT, elettroliti, proteine totali e frazioni, quadro siero lipidico, PTT, pCHE, CPK e ECG. C'è qualcosa che può c'entrare con il prurito, nella rara ipotesi che abbia una causa organica?
Valuterei con il suo psichiatra attuale l'adeguamento posologico della sertralina che sembra sottodosata.
Sembrerebbero somatizzazioni, ma se vuole aggiunga la ricerca di bilirubina totale e frazionata.
Un saluto

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Salve !! Innanzitutto lei non soffre di un Disturbo Ossessivo "fluttuante " !! In secondo luogo la dose che lei segue di sertralina e' utile nella eiaculazione precoce !
Buonasera,
Sicuramente il quadro è complesso, in ogni caso trattabile con una giusta terapia farmacologica.
Sono a disposizione per una valutazione.
Dott Luca G.Reffoli
Buongiorno, dalla sintomatologia riferita sembra si tratti di depressione ipocondriaca; la consiglio di rivolgersi al suo psichiatra perché sta assumendo sertralina a dose minima.
La saluto cordialmente e resto a disposizione, Maurizio Luppi.
Buongiorno,
certamente la sua situazione è complessa e difficile, è comprensibile il senso di fatica che ben traspare dalle sue parole.
Come già detto dai colleghi si rivolga al suo Psichiatra per valutare se apportare qualche modifica alla terapia farmacologica, ma continui anche, in parallelo, il suo lavoro con uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere quanto sta accadendo.
Il sintomo deve essere di certo ridotto, ma deve essere anche ascoltato, forse è specchio di qualcosa che deve trovare la giusta dimensione e comprensione. Il sintomo psicologico è ben diverso dal sintomo medico, alle volte parla attraverso il corpo, ma ha altro da dire.
Mi auguro che possa trovare la serenità che tanto desidera e che possano i miei colleghi aiutarla.
Cordiali saluti
Buonasera. Concordo con i colleghi nel rimandarla al rapporto con i suoi curanti, per un semplice motivo. Infatti, al di là della diagnosi, dietro la quale non ci si può trincerare e proteggersi, occorre che lei comprenda quale schema mentale sottosta' e .mantiene questo suo funzionamento. Se ci sono o meno motivazioni reali alla sua ipocondria e quali vantaggi trae, anche non consapevoli, dal suo esprimersi essenzialmente attraverso il corpo.
Salve, penso che sarebbe giusto come dicono gli psichiatri nelle precedenti risposte, che la terapia che lei sta seguendo forse andrebbe corretta, dato che non sta avendo dei risultati positivi. Ne parli nella visita che farà prossimamente con il suo medico e chieda una spiegazione. Inoltre penso e concordo che lei soffra di ipocondria, il suo corpo con i suoi sintomi sta mandando dei messaggi. Sicuramente con una giusta cura farmacologica e una terapia psicologica su di sè la potrebbero aiutare a capire cosa c'è dietro ai suoi sintomi, uno psicoterapeuta con il suo supporto la potrebbe aiutare a risolvere il suo problema, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
L'ipocondria, che ha svariate manifestazioni assimilabili al disturbo ossessivo compulsivo, può essere veramente invalidante. Comprendo la sua stanchezza. Le consiglio una psicoterapia di approccio cognitivo comportamentale, molto concreta, efficace e adatta a questa tipologia di disturbi.
Inoltre, cerchi di non ascoltare il suo corpo ed ogni suo sintomo... farà solo il gioco del disturbo purtroppo!
Buongiorno,
concordo con i colleghi faccia riferimento ai suoi curanti che sapranno come indirizzarla. La sua domanda è sintomatica del suo vissuto emotivo, cognitivo e corporeo. E' tipico nei casi come i suoi, e non solo, che una domanda richiami ad un altra domanda e la risposta non è mai soddisfacente. E come se vivesse la vita con lo sguardo rivolto verso l'interno, attento ad ogni minima variazione e alla ricerca di cosa "non funziona come dovrebbe".
Buona fortuna
Dott. Riccardo Caboni
Non entro nel merito della cura farmacologica data la mia specializzazione, ma certamente sarebbe opportuno affiancare agli approfondimenti medici effettivamente necessari e alle cure psichiatriche, un percorso psicoterapeutico che le permetta di comprendere le radici in cui affonda questo suo malessere che sta prosciugando le sue energie.
Gentile utente, la diagnosi psichiatrica che le è stata fatta non è che una semplice "classificazione" ed è rischioso usarla come spiegazione/giustificazione dei propri mali. Il mio consiglio, oltre a quello ovvio di esporre i suoi dubbi al suo medico curante anche telefonicamente se necessario, è quello di indagare più profondamente e intimamente le vere cause, psicologiche, e non fisiche, di tutti questi disagi che presenta. Il nostro corpo è parte integrante del nostro funzionamento, e ciò lo rende anche portavoce di sintomi e malessere. Ogni "sintomo" che costruiamo ha la propria funzionalità.. indagherei più a fondo sul senso che potrebbe aver per lei questa ipocondria. Un saluto,
Federica Miccichè
buongiorno,
comprendo appieno la sua fatica nel gestire continui fastidi, dolori, timori, sintomi. Contatti il suo psichiatra. Mi pare di capire dai colleghi che lei assuma una dose davvero minima di farmaco. Per il resto, perseveri. Se riesce a ridurre i sintomi col farmaco, sarà sicuramente in grado di lavorare sul resto.
Inoltre, non mi fossilizzerei sulla diagnosi, spesso sono paralizzanti e non le serve avere un'etichetta attaccata in fronte, ma capire cosa la porta ad avere questo tipo di somatizzazioni.
In bocca al lupo
Salve, immagino abbia parlato con i suoi medici referenti riguardo quanto sta passando. Capisco la stanchezza, ma mi domando se forse non fatichi ad affidarsi agli stessi. Come mai? Non ci dice che tipo di terapia stia affiancando ai farmaci (psicoterapia? Quante volte a settimana?). Nella mia esperienza in queste situazioni, oltre all'importante e delicato supporto farmacologico, è sempre bene avere uno spazio psicoterapeutico con un setting intensivo di più sedute a settimana, magari ad orientamento psicoanalitico. Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti. Saluti. Dott.ssa Aloisi.
Vista la sua giovane età non posso che concordare con i colleghi sopra.
In questo circolo vizioso in cui purtroppo è 'caduto' avrei però da aggiungere una cosa. In particolare mi riferisco al cambiamento dei sintomi. Diamo per scontato che soffra di ipocondria ...ecco la esorterei a iniziare a provare a capire se è un sintomo di natura organica o psicologica (più facile a dirsi che a farsi !!! ne sono a conoscenza) nei giorni, perché non vorrei che per il disturbo psicologico sottovalutasse poi qualcosa che invece è importante. Dalla sua descrizione non emergono dati che facciano pensare a niente di organico, ma una somatizzazione che purtroppo è molto invalidante. Traspare dalle sue parole una grande disperazione e per questo le consiglio di parlare con il suo psichiatra (o eventualmente se non si sente seguito lo cambi) e associare una terapia di supporto psicologico o una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Mi contatti pure se vuole.

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