Una mia parente è malata terminale, e ha una figlia di quasi quattro anni. Quando avverrà il triste

18 risposte
Una mia parente è malata terminale, e ha una figlia di quasi quattro anni. Quando avverrà il triste evento, come ci si dovrà comportare con la bambina ?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo che sia fondamentale un percorso psicologico per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione.
Cordialmente, dott FDL

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La tendenza di ogni genitore è, ragionevolmente, quella di proteggere i figli dalla sofferenza.
Tuttavia, nei casi di malattie gravi una buona comunicazione è molto meglio dell’assenza di comunicazione, perché fa sentire i figli più coinvolti, più partecipi e meno trascurati e abbandonati. Infatti, in questi casi di solito la situazione ‘parla’ da sola, attraverso cambiamenti, assenze, malessere. I figli intuiscono quando qualcosa non va, ma la non comprensione di quanto accade può far sentire i bambini in colpa o non abbastanza amati.
Nel caso di un genitore in fase terminale l’errore che spesso viene fatto è quello di allontanare il figlio da casa, affidandolo a un parente, questo nell’intento di proteggerlo da quanto accadrà. Il bambino, quando tornerà a casa, non troverà più il genitore malato e ciò potrà indurre enorme disagio.
I bambini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che accade in famiglia, quindi anche di sapere che il padre o la madre ha una malattia seria. Tuttavia, è fondamentale che la comunicazione venga fatta in modo attento e accurato, tenendo conto di numerosi fattori come ad esempio dell’età dei bambini, delle loro emozioni e dei loro bisogni.
Per questo, in casi così delicati può essere molto utile avvalersi dell’aiuto di un esperto e intraprendere un percorso psicologico. In questo modo i bambini possono elaborare pensieri e vissuti emotivi.
La situazione è sicuramente complessa e le indicazioni che si possono dare sono soggettive e da valutare per ogni singolo caso. Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, mi contatti pure privatamente.
Buongiorno, mi dispiace per il disagio Vi consiglio di intraprendere un percorso con professionista specializzato in psicologia infantile che vi aiuti ed aiuti in particolar modo la bambina affrontare la situazione nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Salve sicuramente un consulto con uno psicologo è una buona possibilità. Esistono in vari contesti diversi protocolli che sono stati introdotti dai vari speciali sotto forma di prontuari solitamente in ambito militare, ma non sono a conoscenza di una loro validazione sul piano scientifico. Diversamente un intervento mirato su questa specifica situazione può essere una buona possibilità. Un cordiale saluto
Buongiorno. Il tempo della malattia si è sicuramente inserito nell'esperienza personale anche della bambina, oltre che degli altri familiari. Il riconoscimento e la condivisione di questa triste e dolorosa esperienza può rendere il distacco sostenibile e gradualmente elaborabile: se l'adulto riesce a trasmettere l'esperienza che di fronte a questo dolore esistenziale si può ancora vivere e tornare ad avere sperenze, ci sarà allora la possibilità che anche un bambino possa attraversare e superare questo dolore. Diverso invece è il caso se in seguito al lutto sorgono complicazioni. SG
Salve, è difficile poterle dare una risposta chiara e precisa, bisognerebbe conoscere la bambina. Ha pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, la bambina è parte integrante della famiglia e già ora porta con sè un bagaglio di vissuti ed emozioni a cui dar voce; di conseguenza ritengo importante prestarle attenzione adesso e dopo, in continuum di ascolto e comunicazione. Un caro saluto, Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Buonasera, mi dispiace per la difficile situazione che riferisce non c'è una risposta che possa essere esaustiva in poche righe. La morte di un genitore, così come una malattia che lo conduce alla morte sono eventi potenzialmente traumatici e certamente un sostegno psicologico ai familiari più stretti e alla bambina potrebbe essere indicato.
Un caro saluto.
Salve. È importante parlarne, farla parlare, ascoltarla. La bambina deve avere la possibilità di esprimere il dolore e la disperazione per la perdita della madre. Entrare in una modalità troppo protettiva può essere molto negativo. Se chi le sta vicino non riesce a sostenerla si faccia aiutare da uno psicologo o da uno psicoterapeuta ma è importante che la bambina si senta sostenuta dalle persone care, altrimenti c'è il rischio che possa vivere più perdite: la madre che non c'è più e gli altri che non riescono ad esserci e a sostenerla nel suo dolore. Distinti saluti
Salve, non è una situazione semplice, molto dolorosa per tutti, ancor di più per la piccola. Credo che un supporto di un esperto possa aiutare a fare le scelte il più possibile supportive per l'inevitabile dolore.
In bocca al lupo
Salve,
ho scritto molti articoli sull'argomento. Se vuole potrei inviarle un mio articolo dal titolo "Come aiutare i bambini ad affrontare la morte di una persona cara". Mi scriva in privato se vuole e le invierò l'articolo che è stato molto d'aiuto per molte persone. Successivamente, si dovrà valutare anche la possibilità per la bambina di un aiuto psicologico per affrontare l'elaborazione del lutto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
Buongiorno, ritengo opportuni e puntuali i suggerimenti che gli altri colleghi le hanno dato qui sul forum; aggiungo solo che, facendo ogni caso singolo storia a sè, potrebbe essere ottima cosa fissare una seduta psicologica per calare quei suggerimenti nella situazione concreta che ha investito la bambina. Un caro saluto. DC
Gentile Utente, mi dispiace molto per l'esperienza di malattia e di perdita che sta vivendo nella sua famiglia. Il fatto che sia qui a formulare la sua richiesta per la bambina, denota quanto la tenga al centro delle sue attenzioni e della sua preoccupazione. E' importante che intorno a questo centro, non cali il silenzio. E' importante che Lei e i suoi parenti mettiate parole sul vostro amore per la bambina e sul dolore che condividete. Con un linguaggio comprensibile per la piccola, chiedetele cosa sente e spiegatele cosa sta succedendo, permettetele di piangere... permettetevi di piangere insieme. Della morte di può e si deve parlare: i bambini sono molto più sensibili e intuitivi degli adulti, è importante che ricevano spiegazioni su quanto accade piuttosto che cercarle da soli. Dare un nome alle emozioni, sapere cosa stia succedendo invece di immaginarlo aiuterebbe ad abbassare il suo e il vostro livello di angoscia, aiuterebbe tutti a sentirsi più vicini e connessi. Per quanto tenga alla bambina, non può risparmiarle una simile esperienza, può invece scegliere di farla sentire amata anche nella sofferenza, può contribuire a starle accanto. E' naturale che sia un grande dolore per tutta la famiglia ed è comprensibile che serva un aiuto a tutti i parenti coinvolti, il mio invito è di richiedere una consulenza per parlare direttamente con un professionista. Resto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Buongiorno, sarà molto triste e doloroso, per la bambina e per tutta la famiglia. Sarà importante che il dolore e la tristezza della perdita possano essere nominati ed espressi, condivisi. Se i bambini non si sentono soli, possono affrontare eventi drammatici senza conseguenze patologiche. Le invio un abbraccio solidale. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno credo sia importante poter accogliere i vissuti della bambina e anche le sue domande (se ne farà). Aspetterei a rivolgermi a uno specialista
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione difficile e dolorosa che la riguarda da vicino. Non è mai semplice trovare una soluzione adatta in situazioni cosi complesse. Quello che mi sento di consigliare è sicuramente l'aiuto di uno specialista, così da poter elaborare il momento e i vissuti emotivi che inevitabilmente questo comporta, senza lasciarli sospesi e potendo così stare accanto alla bambina nel miglior modo possibile. Sarà importante comunicare e condividere il dolore, così da poterlo elaborare nel modo giusto. Parlando con uno specialista potrà avere sicuramente ulteriori suggerimenti e sostegno una volta spiegata la situazione nel dettaglio.
Un caro saluto, Dott. Mattia Michisanti
Salve, immagino che sarà difficile comunicare la perdita della madre ad una bambina di 4 anni appena. Sarà difficile farlo perché noi adulti tendiamo a proteggere i più piccoli. E' preferibile dire con semplici parole la verità, per evitare che i bambini si diano delle spiegazioni sbagliate alla realtà esterna.
Andrebbe comunicato da un membro della famiglia (una persona di riferimento affettivo per la piccola). Normalizzare le emozioni che la bambina avrà (spiegare che è normale sentirsi tristi, piangere, disperarsi, arrabbiarsi). Rassicurare il bambino della presenza affettiva e di contenimento emotivo di altri adulti di riferimento. Se si presentasse la necessità rivolgetevi ad uno psicologo per elaborare il lutto.
Buona giornata

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