Sono una ragazza di 24 anni che sta con uno di 25. Tutto bello tra di noi, ci amiamo, però lui ha un

18 risposte
Sono una ragazza di 24 anni che sta con uno di 25. Tutto bello tra di noi, ci amiamo, però lui ha una visione negativa della vita che mi mette sempre il malumore.
Mi fa discorsi di come la realtà degli adulti fa schifo, e me ne rendo conto anch’io ma sono in terapia e sto cercando di viverla nel modo più tranquillo possibile. Ma lui non mi aiuta.
Non è soddisfatto, perché non gli piace il lavoro e quanto guadagna (anche se guadagna molto di più di quanto possa guadagnare io).
Sono consapevole che il mondo degli adulti è pieno di problemi e responsabilità, ma stavo iniziando a vederla in un altro punto di vista.
Ho provato a mettergli pensieri positivi, ad aiutarlo a trovare delle soluzioni, ma lui continua a screditare ogni mio discorso perché secondo lui non sono abbastanza matura da vedere davvero come stanno le cose.
Secondo lui io sono troppo privilegiata, perché ho dei genitori alle spalle, e per questo spesso me lo fa pesare perché suo padre non c’è più e sua madre non ha mai lavorato in vita sua e campa alle sue spalle.
Io capisco le sue difficoltà, ma non voglio vivere costantemente con una persona che per qualsiasi cosa trova sempre il lato negativo. E vorrei anche specificare il fatto che quando gli arriva lo stipendio (che è alto) lui sperpera tutto in una settimana, mangia fuori o si compra tante cose, e poi gli ultimi giorni del mese si lamenta di non aver messo soldi da parte, quando poteva tranquillamente evitare alcune spese.
Io non voglio avere una persona accanto che mi butti giù, soprattutto in un periodo per me particolare dove sono molto sensibile e sto cercando anch’io di vivere la vita nella maniera più serena possibile nonostante gli ostacoli.
Mi sento giudicata ogni momento solo perché non ho avuto le sue stesse difficoltà. Ma allo stesso tempo non vuole nemmeno essere aiutato, quindi mi sembra solo di avere una persona sbagliata accanto, che mi fa solo peggiorare il mio stato d’animo. Io sono più che convinta che il problema principale sia sua madre, perché nonostante tutto non ha mai aiutato il figlio, e nonostante lui le abbia trovato dei lavori nel corso degli anni lei si è sempre rifiutata o licenziata dopo qualche giorno perché non ne aveva voglia. Infatti io non riesco proprio a parlare con lei, mi fa rabbia considerando tutti questi dettagli, e avrei paura di ritrovarmela anch’io a carico in un futuro se voglio continuare a stare con lui. Non se ne rende conto secondo me, ma credo proprio che sia quello il problema principale, ma non riesco a parlargliene, e non so nemmeno se potrei essere in diritto di poterlo fare. Non so se risultare cattiva o egoista facendo questi discorsi, ma è quello che penso ogni volta che lui mi parla in questo modo.
Buongiorno, l'unico suggerimento che le posso dare è parlare con la sua terapeuta di quale sia il modo di affrontare il discorso con il suo compagno. Certamente potrebbe essere utile anche per lui un percorso psicologico in modo da comprendere il perché di tutta questa negatività, le difficoltà chiaramente esistono, ma ci sono molte possibilità per superarle, criticare chi ci sta vicino di certo è la meno utile.
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Gentile utente,
ringrazio per la condivisione. Credo sia importante portare all'interno del suo percorso di terapia i pensieri e i timori che ha descritto per comprenderli e dare loro un nuovo significato.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Giulia Lassandro
Avere i genitori non significa essere privilegiati e nessuno dovrebbe fare pesare ad un altro questo fatto. Mi sembra che lei sia molto accudente con lui, ma ricordi che nessuna fidanzata può risolvere i problemi del compagno. Lui potrebbe rivolgersi ad uno psicologo e lei continui il suo percorso di psicoterapia, vedrà che le sarà utile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Isola
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissima, il suo discorso mi sembra di assoluto buon senso; aggiungo che sia lei che il suo ragazzo siete già adulti, per quanto giovani adulti; lo sproni a trovare modalità più costruttive e, se può essere utile, farsi aiutare anche da un professionista. Non possiamo cambiare gli altri ma abbiamo il potere di cambiare (almeno in parte) noi stessi; spesso quando cambia il nostro posizionamento anche quelli di chi ci è a fianco muta. In bocca al lupo, resto a disposizione per qualsiasi cosa! Dottor Montanaro
Buonasera cara ragazza, una ventina d'anni fa una paziente mi disse: "In fondo è una cosa intelligente, stare con chi ci tratta bene.." ed io le risposi: "Intelligente e quindi sana..". Da quanto da lei scritto, non credo che sia egoista; eventualmente le suggerirei, probabilmente in maniera superflua, di essere morbida con la persona ma dura e chiara con i problemi, quando ne parla con il suo ragazzo (ad esempio a proposito della madre), e condivido l'indicazione, che con buona probabilità sta già seguendo, di parlarne nel suo spazio terapeutico. Mi sento però anche di suggerirle, che non può passare la vita a riparare colpe, difetti, mancanze, che in molti casi non le appartengono, per cui, se in tempi ragionevoli le cose non cambiano nella coppia (e visto il quadro clinico da lei riportato difficilmente le cose cambieranno a breve termine), si chieda se è il caso di prevedere per il suo futuro una vita, in cui rischierà di passare buona parte del suo tempo a giustificarsi, difendersi o discoplarsi..
Cordiali saluti e ciao
M.M.
Buonasera. Il mio suggerimento è di confrontarsi direttamente con il/la suo/a terapeuta, condividendo direttamente con lei i suoi sentimenti, le sue domande ecc. Ad ogni modo sento di volerle restituire un piccolo spunto attraverso questo spazio, suggerendole di centrarsi in modo diretto sulla relazione che vive con il suo ragazzo, considerando al contempo sia le difficoltà che gli aspetti positivi presenti ed evitando di considerare come centrale il ruolo che possono avere terze persone, aspetto questo che rischierebbe di confondere gli elementi significativi che caratterizzano la relazione tra sé ed il suo compagno. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Sono consapevole che stai affrontando delle difficoltà nella tua relazione a causa delle diverse visioni sulla vita tra te e il tuo partner. È importante che tu prenda in considerazione alcuni aspetti per affrontare questa situazione.

Prima di tutto, è fondamentale comunicare apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Esprimi sinceramente come ti fa sentire il suo atteggiamento negativo e come preferiresti che si avvicinasse alle difficoltà della vita. Sottolinea che il tuo intento non è minimizzare le sue esperienze o giudicare la sua situazione, ma cercare un equilibrio tra il riconoscimento delle difficoltà e il mantenimento di una prospettiva più positiva.

Tuttavia, tieni presente che non puoi cambiare completamente il modo di pensare o la visione della vita del tuo partner. È importante anche considerare se questa dinamica è sostenibile per te a lungo termine. Rifletti su come la sua negatività influisce sul tuo benessere emotivo e valuta se questa relazione ti porta più gioia o stress.

Inoltre, la gestione delle finanze è un aspetto importante all'interno di una relazione. Se la sua gestione impulsiva dei soldi sta creando tensione e preoccupazione, potresti suggerirgli di cercare un supporto per migliorare le sue abitudini finanziarie, come un consulente finanziario o un programma di educazione finanziaria. Questo potrebbe aiutarlo a sviluppare una maggiore consapevolezza e responsabilità nella gestione delle sue risorse.

Infine, riguardo alla madre del tuo partner, è comprensibile che ti senta frustrata se ritieni che lei abbia influito negativamente sulla vita del tuo partner. Tuttavia, è importante mantenere un atteggiamento rispettoso e cercare di evitare di giudicare o criticare apertamente la madre. Se il tuo partner desidera discutere la sua relazione con sua madre o eventuali conseguenze future, puoi offrirgli il tuo supporto e ascolto, ma rispetta anche la sua decisione se non è pronto a affrontare l'argomento.

In generale, è fondamentale che tu presti attenzione al tuo benessere emotivo e che prendi decisioni che siano in linea con i tuoi valori e le tue aspettative di una relazione sana e appagante. Se ritieni che la negatività costante del tuo partner stia avendo un impatto negativo sulla tua vita, potresti voler prendere in considerazione la possibilità di cercare il supporto di un terapeuta o consulente di coppia per esplorare ulteriormente questi temi e trovare una soluzione che sia più in armonia con i tuoi bisogni e desideri.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Buongiorno, se non ho capito male lei è in psicoterapia. Credo che alla luce della lucidità con le quale ha analizzato la situazione, se non riesce a parlare chiaramente al suo ragazzo o a prendere posizione ne dovrebbe parlare con il suo psicoterapeuta per darsi la chance di prendere lei la decisione adulta che ritiene più affine al suo modo di essere.
Buon lavoro
Dott.ssa Cristina Villa
Cara ragazza, lei non ha nulla da rimproverarsi. L'avere una famiglia alle spalle non è una colpa e per di più lei non grava su di loro ma cerca di camminare con le sue gambe. Non ritengo si possa definire egoista chi valuta la propria vita, chi cerca un aiuto esterno mettendosi in discussione e chi ragiona su prospettive future realistiche. Il suo ragazzo vive un incastro che non vede, ma di cui sente il peso. Più facile mantenere lo status quo dicendo che sono gli altri che non capiscono. Tornando a lei mi chiedo e le chiedo come mai, nonostante la sua lucida valutazione, non lo ha ancora lasciato? Quali sono le dinamiche la tengono legata a lui? Forse per dare queste risposte occorrerebbe parlarne con chi la segue.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara ragazza,

lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbero esser fronteggiate le problematiche qui esposte. Ne parli anche con il suo ragazzo, l' aiuto di uno specialista potrebbe darvi la possibilità di trovare un nuovo equilibrio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno Gentilissima,
apprezzo molto la sua richiesta perchè si sente la voglia di "capire" cosa sta succedendo, lei e il suo ragazzo avete due "visioni del mondo" diverse, credo quindi che occorre dare una senso a cio che vivete in modo diverso, ecco pechè penso sia importante, trovare la possibilità con il dovuto tempo e modo per fare un percorso ASSIEME, per conoscere da dove arriva la vostra diversa visione del mondo, il quello spazio potete anche esprmiere con i dovuti mezzi ciò che provate e sentite. La saluto cordialmente dott.ssa Mirella Pepi
Due persone che vogliono stare insieme devono poter condividere grosso modo la stessa visione della vita. Alla lunga questo potrebbe portare a divergenze incolmabili, quella insoddisfazione che sta iniziando a sentire deriva proprio da questo. Quindi o lui riesce a modificarla facendosi aiutare o l'incomunicabilità tra di voi aumenterà sempre di più...
Gentile utente, la tua felicità e il tuo benessere sono prioritari. Alla luce di questo potresti provare ad avere una comunicazione che sia più funzionale parlando a lui in maniera chiara. Se nonostante questo non ti sentissi ancora compresa e sostenuta potresti prendere in considerazione l'idea di allontanarti da questa relazione.
Non attribuire la responsabilità di tutte le difficoltà che avete all'interno della coppia alla mamma del tuo partner, concentrati sulle vostre dinamiche. Potrebbe essere l'occasione, per lui, per intraprendere un percorso che lo aiuti ad affrontare individualmente questi problemi.
Se questa relazione continua a procurarti sensazioni spiacevoli e frustranti magari non è la relazione giusta per te.
Ascolta il tuo cuore e cerca di prendere una decisione in funzione della tua felicità.
Un caro saluto, dott.ssa Clarissa Russo
Buongiorno cara utente, a volte i rapporti di coppia possono non dare quello che ci si aspetta, nonostante il desiderio e la voglia di amare l'altro, perché l'altro, nel bene o nel male, non corrisponde i nostri valori o aspettative, avendo un percorso di vita, spesso, diverso dal nostro. Piuttosto che focalizzarsi sulla mamma del suo ragazzo come fonte di alcune problematiche, chiarisca quello che vuole lei per lei e come/dove può trovarlo.
Gentile signorina,

le comprendo perfettamente il disagio che prova nei confronti del suo compagno. Il suo comportamento è molto negativo e distruttivo, e sta avendo un impatto negativo sulla sua vita.

Innanzitutto, è importante che lei capisca che non è sbagliata a provare queste emozioni. Il suo dolore è legittimo e merita di essere ascoltato.

In secondo luogo, è importante che lei si renda conto che non è responsabile del comportamento del suo compagno. Lei non ha fatto nulla per meritare di essere trattata in questo modo.

In terzo luogo, è importante che lei si prenda cura di sé stessa. Questo significa prendersi del tempo per rilassarsi e recuperare le forze, sia fisicamente che mentalmente. Significa anche circondarsi di persone che la supportano e la amano.

Ecco alcuni suggerimenti specifici che possono aiutarla a gestire questa situazione:

Parlare con un terapista o un counselor può essere molto utile per elaborare le sue emozioni e sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Mettere dei limiti al suo rapporto con il suo compagno. Questo significa stabilire quali sono le sue aspettative e le sue esigenze, e comunicare chiaramente queste cose al suo compagno.
Concentrarsi sulle cose positive della sua vita. Questo può aiutarla a sentirsi meglio e a ridurre l'impatto negativo del comportamento del suo compagno.
So che questi consigli possono sembrare difficili da seguire, ma è importante ricordare che non è sola. Ci sono persone che possono aiutarla e sostenerla.

Inoltre, le suggerisco di parlare con il suo compagno del suo comportamento. Ditegli come vi fa sentire e cosa vi aspettate da lui. Se non è disposto a cambiare, potrebbe essere necessario prendere in considerazione la possibilità di chiudere la relazione.

Ecco alcuni suggerimenti su come parlare con il vostro compagno:

Scegliete un momento in cui entrambi siate rilassati e disponibili a parlare.
Siate chiari e diretti nel comunicare i vostri sentimenti.
Evitate di fare accuse o di generalizzare.
Siate disposti a ascoltare il punto di vista del vostro compagno.
Spero che questi consigli possano essere utili.
Sembra che tu stia attraversando un momento difficile nella tua relazione. È comprensibile che tu voglia vivere la vita nella maniera più serena possibile, soprattutto in un periodo particolare come questo. È importante che tu ti prenda cura di te stessa e che tu non ti senta giudicata per le tue scelte.

Sebbene tu ami il tuo partner, sembra che la sua visione negativa della vita stia influenzando il tuo stato d’animo. Hai provato a mettergli pensieri positivi e ad aiutarlo a trovare delle soluzioni, ma non sembra che stia funzionando. Inoltre, sembra che il tuo partner non sia soddisfatto del suo lavoro e del suo stipendio, e che non sia disposto ad accettare il tuo aiuto.

Ci sono alcune cose che puoi fare per gestire questa situazione. Innanzitutto, potresti parlare con il tuo partner e spiegargli come ti senti. Potresti dirgli che apprezzi il suo punto di vista, ma che ti piacerebbe anche vedere il lato positivo delle cose. Potresti anche suggerirgli di cercare aiuto professionale, psicologico o di counseling, per aiutarlo a gestire i suoi sentimenti.
"Tutto bello tra di noi, ci amiamo, ma lui..."
Gentile utente, credo che questo piccolo frammento possa racchiudere tutta la sua domanda.
24 e 25 anni e siete entrambi alle prese con la vita adulta, l'indipendenza e un processo di individuazione, con tutte le responsabilità che ne conseguono.
Sembrerebbe che lei, in particolar modo, stia cercando di fronteggiare questo importante compito di vita rintracciando strategie adattive utili a mantenere un certo grado di ottimismo e di autostima, almeno, quanto basta per non soccombere agli ostacoli che la vita ci pone. Allo stesso tempo e ad un altro livello, il fatto che lei si faccia accompagnare da una persona pessimista e un po' pesante (mi faccia passare il termine) non le rende questo compito più semplice.

E' davvero "tutto bello"? Forse sarebbe utile per lei lavorare (magari accompagnata con il suo terapeuta) su come mettere insieme e in comunicazione il "tutto bello" e il "però lui".
Buona strada.

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