Sono un ragazzo di 15 anni, e nell'ultimo mese ho iniziato a percepire vari problemi neurologici. Pa

23 risposte
Sono un ragazzo di 15 anni, e nell'ultimo mese ho iniziato a percepire vari problemi neurologici. Parto col dire che circa un mese fa ho iniziato ad accorgermi di una sensazione di "terremoto" quando ero sdraiato e come dei piccoli tremori alle gambe ma non ci ho mai fatto troppo caso. Col passare del tempo ho iniziato ad avere tremori alle mani quando facevo sforzi e non solo ed una sensazione di debolezza a mani e braccia. Poi è arrivato un mal di testa, che partiva dal collo/nuca. Inizialmente nella parte destra della testa, poi per un periodo in entrambe le parti, mentre ora principalmente a sinistra. Insieme a questo mal di testa ho spesso nausea e vertigini, e quando questi sintomi sono forti, fatico a mantenere l'equilibrio (sopratutto ad occhi chiusi). Voglio precisare che nonostante la nausea non sono mai arrivato a vomitare. Questo mal di testa insieme alla nausea è presente nella sua massima forma quando finisco di stare al PC (per via della didattica a distanza sono costretto a usare il PC per 5 ore di seguito). Ma in generale il mal di testa è più o meno quasi sempre presente anche se a bassa intensità. La mattina mi sveglio e sento già che la testa mi fa un po' male. Dal punto di vista posturale soffro di una lieve scoliosi, una lordosi e una cifosi troppo accentuate e e negli ultimi 6 mesi ho sempre una lombalgia abbastanza perenne nella zona del gluteo sinistro. Inoltre ho una debolezza generale e sono spesso molto stanco e nervoso. Di base sono una persona molto ansiosa. Inoltre ho notato spesso dei tremori alle palpebre o alla bocca quando avvicino le arcate dentali. In generale questo è un periodo per me abbstanza stressante, ma non riesco a giustificare tutti questi problemi con stress o una semplice cervicale, per questo temo il peggio. Ultima cosa: durante l'estate la notte ho avuto episodi di forte ansia (forse attacchi di panico ma non so se così si possano considerare) perché avevo continuamente la convinzione e l'ansia che ci fosse un qualcuno (ladro, o aggressore) in casa.
Detto ciò, ho spiegato tutti i dettagli e sono molto preoccupato.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Ciao, essendo giovane mi permetto di darti del tu.
Credo che debba parlare di queste cose anche ai tuoi genitori e valutare, tutti insieme, se intraprendere un percorso di psicoterapia.
Inoltre, il medico di base può consigliarvi cosa fare.
Buona giornata.
Dott. Fiori

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Samanta Travini
Psicologo, Psicoterapeuta
Vimercate
Buongiorno, le consiglio, con l'aiuto di un adulto, di rivolgersi al suo medico di base e di fargli presente i suoi disturbi per cercare di individuare la causa di tremori, nausee, vertigini, mal di testa ecc.
D'altro canto penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a gestire la sua ansia. Insieme ad un professionista potrà cercare di capire quello che ha dentro, cosa prova, qual è il bisogno che porta ed identificare un lavoro mirato. Cordiali saluti. Dott.ssa Samanta Travini
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età punto in primo luogo, ritengo importante esporre alla questione del medico per indagare su eventuali origini organiche dei sintomi che presenti; Ritengo comunque altrettanto importante e tu intraprenda un percorso psicologico al fine di elaborare la tua preoccupazione ed i disagi connessi alla situazione che stai vivendo al fine di trovare strategie utili per fronteggiarla.
cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve.
Come i colleghi già le hanno consigliato, ne parli con i suoi genitori e col medico per escludere cause organiche.
Se non ci sono cause organiche una sintomatologia di questo tipo potrebbe essere causata oltre che dalla postura ferma davanti al PC per 5 ore che causa tensione fisica, anche da una tensione che potrebbe essere causata dal trattenere vissuti emotivi.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle utile e, in paricolar modo, una psicoterapia bioenergetica che lavorando sull'integrazione mente corpo, può aiutarla a scaricare le tensioni a livello psicofisico.
Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve è utile per lei rappresentare questa situazione ai suoi genitori. Le indicazioni che riporta nella sua nota meritano un maggiore approfondimento. Non è semplice stabilire quale sia origine e l'importanza dei comportamenti che descrive. Le autodiagnosi e le autovalutazioni devono essere confermate anche da un osservatore esterno o da uno specialista. In questi casi è necessario capire l'importanza dei comportamenti che elenca, la loro causa e quindi l'opportunità di un intervento e quindi il tipo di attività da eseguire. In termini concreti per prima cosa si deve escludere una causa organica e lo specialista di riferimento è un medico. Nel caso in cui si escludano delle problematiche di tipo organico di deve procedere ad analizzare gli aspetti psicologici consultando uno psicoterapeuta. Autodiagnosticarsi uno stato ansioso con "attacchi di panico" non è una buono prassi, diversamente è una buona modalità consultare uno specialista. Un cordiale saluto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
dal suo racconto mi sembra di capire che non ha seguito un percorso psicoterapico.
Sarebbe utile esplorare e indagare il senso dei suoi sintomi, sul significato che assumono per Lei e per la sua Famiglia, entro il suo contesto familiare e non.
Si é soffermato molto sulla sintomatologia fisica e ha fornito meno informazioni sulle manifestazioni psicologiche, parlando di ansia e vagamente, di attacchi di panico.
Questo mi lascia pensare che non ha avuto modo di approfondire questi aspetti sebbene, mi sembra di capire “prendano tanto spazio”nella sua vita.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti
Dott. Diego Ferrara
Caro ragazzo, mi dispiace che tu sia tanto preoccupato e lo comprendo. Ti invito a parlarne con la tua famiglia. Sarebbe importante, prima di tutto rivolgerti al tuo medico di base per affrontare eventuali cause organiche che potrebbero essere collegate ai sintomi che descrivi. Rispetto alla questione dell'ansia, sarebbe importante affrontarla con uno psicoterapeuta. Tuttavia, per intraprendere un percorso del genere è necessario il consenso dei genitori o di chi ne fa le veci. Mi rendo disponibile anche per una consulenza online.
Saluti,
Rosella Pettinari
Dott.ssa Viviana Lisetti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Perugia
Ciao, ti consiglio di confrontarti con il tuo medico di medicina generale e valutare insieme a lui l'opportunità di fare degli accertamenti neurologici e, in seguito o parallelamente, iniziare un percorso di psicoterapia per imparare a gestire meglio le tue emozioni. Un caro saluto, Viviana Lisetti
Dott.ssa Federica Maura Meloni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Buongiorno Gentile Utente,
ha descritto molto bene il suo stato, sicuramente come sottolineato dai colleghi che mi precedono, la risposta è da strutturarsi su diversi livelli.
E' utile indagare con l'intervento del suo medico di base e non escludere un intervento di psicoterapia,
un saluto
Dott.ssa Federica Meloni
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Ciao, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. Dal punto di vista neurologico il mio consiglio è quello di parlare innanzitutto col tuo medico di base che valuterà se indirizzarti da uno specialista. Per quanto riguarda l'ansia, mi sento di tranquillizzarti: di ansia non è mai morto nessuno. Per capire cosa ti sta succedendo è però necessario un percorso psicologico. Prova a parlarne con i tuoi genitori, se ancora non l'avessi fatto, così da affrontare insieme questo percorso. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Francesca Tardio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Caro ragazzo,
Caspita! Tutte queste sensazioni insieme devono essere molto difficili da gestire. Hai parlato con i tuoi genitori? Penso che il primo step sia quello di condividere con loro quanto ti accade e provare a parlarne inizialmente con il medico di base.
Ti faccio un grande in bocca al lupo. Un caro saluto. Dott.ssa Francesca Tardio
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno concordo con i colleghi , importante parlare con i genitori.Un 'ansia molto intensa ha preso di mira il tuo corpo.Parlare con un medico per escludere certo,ma sembrano prioritari i problemi psichici..meglio intervenire subito con una brava psicoterapeuta esperta di adolescenza.Inutile continuare con una sintomatologia che sta segnalando in modo inequivocabile un forte disagio psicologico Un forte augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Eleonora Francesca Orena
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Carissimo, mi dispiace per la tua preoccupazione, capisco che questi sintomi facciano impensierire. Sarebbe opportuno che ne parlassi con i tuoi genitori e insieme a loro considerassi di fare dei consulti medici per escludere, prima di tutto una causa medica. Fatto questo, tieni presente che il nostro corpo è il mezzo attraverso cui sentiamo le emozioni, e periodi di forte stress possono anche essere la causa scatenante dei sintomi che hai descritto. Ti consiglio quindi, in seconda battuta, di rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta che può aiutarti a fare chiarezza e trovare una soluzione. In bocca al lupo! Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Camplone
Psicologo, Psicoterapeuta
Pescara
Caro utente, reputo opportuno consigliarle di parlare con i suoi genitori per prendere contatti con uno psicologo. Quelli che lei reputa problemi neurologici li ricondurrei a sintomi d’ansia, motivo per cui varrebbe la pena approfondirli con chi di dovere.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, ha già parlato con il suo medico curante per approfondire con esami specifici? Ciò l'aiuterebbe a placare i suoi timori ed eventualmente a procedere a terapie adeguate. Inoltre non escludo che l'ansia o l'angoscia che lei ha descritto abbia bisogno di essere contenuta. Perché non prova a contattare uno psicoterapeuta per dei colloqui psicologici?
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Silvia Rondi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Terapeuta
Brescia
Ciao! L'ultimo anno ha indubbiamente modificato i contesti e le abitudini del vivere. Ritieni che questa circostanza, i cambiamenti legati alla pandemia, l'isolamento, la necessità di aumentare i tempi "in solitudine" trascorsi davanti al pc, la riduzione dei tempi per le relazioni interpersonali vissute in modo diretto e non mediato da pc o telefono, la paura dell'altro rafforzata dalla presenza del virus...tutto questo può aver esacerbato la tua sintomatologia ansiosa? Il primo suggerimento è quello di escludere che i disagi che riporta possano avere una origine organica: prova a prendere un appuntamento dal tuo medico di base. In questo modo, la quota di ansia associata ai problemi fisiologici che riporti potrebbe almeno in parte ridimensionarsi. Per quanto riguarda invece gli aspetti più propriamente psicologici (ansia, paura di un aggressore), prova a trovare un interlocutore, magari in prima battuta in famiglia. Puoi parlarne con i tuoi genitori? Quanto ti senti supportato in famiglia? L'idea di un percorso anche breve di supporto psicologico potrebbe essere una valida opzione. Un caro saluto. sr
Ciao, come consigliato da altri colleghi, credo sia importante parlarne con il medico di base, per valutare correttamente la sintomatologia presentata. Potrebbe, in seguito, essere utile un percorso di sostegno psicologico
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Condivido quanto detto dai collegi e ti rassicuro che i sintomi descritti posso essere gestiti nell'ambito di un percorso di supporto psicologico. Hai bisogno di appoggiarti e dar voce alle tue paure ed emozioni.

Cordiali saluti

Dott.ssa Monica D'Ettorre
Dott. Alessio Soffitto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Varese
Buongiorno,
ti consiglio anzitutto di riportare la descrizione di quello che ti succede al tuo medico di medicina generale per escludere eventuali cause organiche.
Fatto questo, un percorso psicologico può rivelarsi davvero molto utile per te.
Bisogna ottenere il preventivo consenso dei tuoi genitori prima di rivolgerti allo psicologo, essendo minorenne.

Buon inizio settimana.
AS
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con tanto dettaglio e sincerità il suo vissuto. Ha descritto con molta chiarezza un insieme complesso di sintomi fisici ed emozionali, e il suo bisogno di trovare una spiegazione coerente a ciò che le sta succedendo è del tutto comprensibile, specie in un periodo della vita così delicato come l’adolescenza, dove corpo e mente attraversano molti cambiamenti. Partiamo da un punto importante: la sofferenza che lei sta vivendo è reale. Anche se alcuni dei sintomi che descrive potrebbero non avere una causa organica evidente, ciò non significa che siano “immaginari” o poco rilevanti. Il nostro cervello e il nostro corpo comunicano costantemente, e quando si è sottoposti a stress prolungato, ansia o tensione emotiva, queste comunicazioni possono tradursi in sintomi fisici molto intensi. L’ansia, in particolare, ha spesso effetti somatici importanti: può dare la sensazione di instabilità, vertigini, tremori, debolezza muscolare, difficoltà di concentrazione, nausea, mal di testa e una stanchezza che sembra non andare mai via. In alcuni casi, specialmente quando la tensione si accumula nel tempo, il corpo “parla” più della mente, mandando segnali attraverso sintomi che sembrano di origine neurologica ma che possono essere correlati al funzionamento del sistema nervoso autonomo in risposta all’iperattivazione. I disturbi posturali e il tempo prolungato passato al computer potrebbero peggiorare la sintomatologia muscoloscheletrica, alimentando il circolo del malessere fisico. Lei ha detto una cosa molto significativa: “so che è un periodo stressante, ma non riesco a giustificare tutti questi sintomi con lo stress”. Questo è un pensiero molto comune, e spesso riflette quanto poco spazio venga dato nella nostra cultura alla connessione profonda tra emozioni e corpo. Ma nel lavoro psicoterapeutico cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questo: imparare a riconoscere, osservare e gestire i pensieri e le emozioni che alimentano l’ansia e la tensione, aiutando la persona a ritrovare un senso di controllo su ciò che accade dentro di sé. Un altro punto centrale è la paura del “peggio”. Questo tipo di pensiero, sebbene comprensibile, può mantenere alta l’ansia e portare il cervello a un costante stato di allerta, che a sua volta accentua i sintomi corporei. È un meccanismo molto noto, spesso presente nei disturbi d’ansia con caratteristiche somatiche, e si può affrontare in modo molto efficace con un percorso di psicoterapia basato su strategie mirate. Ha fatto benissimo a descrivere tutto nei dettagli, e sebbene sia sempre importante escludere condizioni mediche con accertamenti adeguati, non va sottovalutata la possibilità che molti dei sintomi che vive possano avere una base emotiva e psicofisiologica. La buona notizia è che, se affrontata in modo adeguato, questa sofferenza può ridursi notevolmente fino a scomparire. Un percorso con uno psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale può aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni corporee, a gestire i pensieri legati all’ansia e al catastrofismo, e a sviluppare strumenti pratici per ritrovare benessere ed equilibrio. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
capisco perfettamente la tua preoccupazione — i sintomi che descrivi sono fastidiosi e possono spaventare, soprattutto quando sembrano aumentare nel tempo. Quello che racconti, però, non indica necessariamente una malattia neurologica grave: molti dei disturbi che elenchi (mal di testa, sensazione di tremore, stanchezza, vertigini, tensione muscolare, nausea) possono comparire in periodi di forte stress o ansia, soprattutto quando il corpo è teso da molto tempo e quando si trascorrono molte ore al computer.

Provo a spiegarti meglio cosa potrebbe accadere:

L’ansia e lo stress possono attivare i muscoli del collo e delle spalle, causando dolore cervicale, mal di testa e vertigini.

La stanchezza visiva e posturale dovuta a tante ore davanti al PC può accentuare i sintomi, in particolare mal di testa, nausea e sensazione di instabilità.

Il tremore alle mani o alle gambe, soprattutto durante uno sforzo o in momenti di tensione, è frequente negli stati di ansia o dopo periodi di affaticamento.

Anche la sensazione di “terremoto” quando sei sdraiato può essere legata alla tensione muscolare o alla percezione del battito cardiaco aumentato per l’ansia.

Detto questo, è comunque giusto parlarne con il tuo medico di base o con un pediatra, non perché ci sia da allarmarsi, ma per fare una visita completa, valutare la postura, la vista e la muscolatura del collo e, se necessario, indirizzarti a un fisiatra o fisioterapista per un programma posturale e di rilassamento.

Nel frattempo, puoi iniziare da alcune piccole cose:

fai pause frequenti durante le ore al computer (5 minuti ogni 45 minuti circa);

muovi collo e spalle con esercizi leggeri di allungamento;

cerca di dormire regolarmente e di mangiare in modo equilibrato;

se senti l’ansia aumentare, prova respiri lenti e profondi per calmare il corpo (inspira 4 secondi, espira 6 secondi);

parla con qualcuno di fiducia (un genitore, un insegnante, il medico) di come ti senti, perché tenere tutto dentro aumenta la tensione.

Da come scrivi, sembri una persona molto attenta e sensibile: questo è un valore, ma nei periodi di stress può portare a “ascoltare troppo” il corpo e a spaventarsi per ogni sensazione. Con un po’ di aiuto e qualche accorgimento pratico, questi sintomi possono ridursi sensibilmente.

Dott.ssa Sara Petroni

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.