Soffro di depressione ed a soli 25 anni mi sento vecchia, penso che la mia vita non valga più nulla

21 risposte
Soffro di depressione ed a soli 25 anni mi sento vecchia, penso che la mia vita non valga più nulla e che vorrei solo poter tornare indietro agli anni della spensieratezza. Ho paura e non voglio diventare una donna, a 25 anni dovrei essere piena di vita ed avere mille progetti.... Ma non voglio invecchiare, ho ancora bisogno di sentirmi protetta da qualcuno più grande di me. Insomma penso che dopo i 25 anni la mia vita non valga più nulla...Sono in terapia, ma questo pensiero non me lo leva dalla testa nessuno. Si è davvero "vecchi" a quest'età? Qual'e il valore di una vita dopo i 25?
Gentile utente, avendo una terapia già aperta rivolga questi suoi pensieri al suo terapeuta, il rischio di rivolgermi a qualcun altro è di ascoltare pareri che possono essere contrastanti con il percorso che sta seguendo e di entrare in confusione, quando invece le uniche persone che conoscono bene la sua situazione siete Lei ed il professionista che la segue.

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Buongiorno, sento il profondo stato di malessere con il quale ha descritto ciò che sta vivendo. Sono contenta di leggere che è in terapia per cui consiglio di condividere quanto ha appena scritto con il professionista a cui si è affidata in questo momento. Ne gioverà molto la relazione terapeutica.
Gentile utente, mi colpisce molto la sensazione di sofferenza che condivide e il senso di una vita ormai sprecata, priva di significato, nonostante la sua giovane età. Ritengo molto importante anche il riferimento che lei fa agli anni della "spenseratezza" e penso sarebbe importante condividere con il suo terapeuta pensieri, affetti e riflessioni legate a questo tempo di cui lei parla. Si tratta di un periodo passato ma anche di uno spazio che lei possiede ancora dentro di lei e a cui potrà attingere per ritrovare le sensazioni di benessere, vitalità e senso dell'esistenza che sta cercando. Le consiglio, come fatto dai colleghi, di esplorare questi pensieri con lo psicoterapeuta a cui ha deciso di affidarsi. Cordialmente, dott.ssa Salustri
Gentilissima, la inviterei a una riflessione: quale differenza c'e' (se c'e') tra crescere e invecchiare?
Parlarne con il suo terapeuta sicuramente l'aiutera' a esplorare le sue paure e ad uscirne. Un caro saluto
Salve,
è chiaro che a 25 anni non si è vecchi, ma la cosa su cui soffermarsi e su cui lavorare è che lei si sente vecchia, nonostante la sua età, quindi parli della sua sofferenza in terapia.
Saluti.
Buonasera, nelle sue parole ci sono elementi importanti: inizia dicendo "a soli 25 anni" e conclude domandandosi se si è "davvero vecchi" a quest'età. Gli anni della spensieratezza potrebbero essere ancora gli anni e i giorni di oggi, ma sembra che qualcosa stia ostacolando la sua possibilità di viverli a pieno: quello stesso ostacolo che in qualche modo la porta a riferire che nessuno può toglierle dalla testa questo pensiero. Portare nella relazione terapeutica l'impossibilità e l'impotenza sarebbe un buon aggancio per costruire un senso a ciò che sembra averlo perso. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile utente, cosa vuol dire per lei essere "vecchia"? Come lo collega al desiderio di "sentirsi protetta"? I 25 anni rappresentano un traguardo per lei? Non so da quanto tempo è in terapia ma credo che il suo percorso di conoscenza di se stessa passerà per questi interrogativi e la aprirà a nuove e inaspettate scoperte. Dovrà, però, accettare di lasciare qualcosa, di separarsi da qualcosa!
I miei auguri,
dott.ssa MArianna Genitore
Cara Ragazza,
la depressione è una bolla di malessere capace di rendere metallico e incolore qualsiasi progetto, e non stupisce che senti già di essere arrivata al "capolinea" a soli 25 anni. E' molto interessante il binomio tra il non voler crescere ed il desiderio di essere destinataria di cure e protezione; andrebbe approfondito, portandolo nell'attuale terapia accanto a questo stato di spegnimento che ci hai raccontato qui. Quello terapeutico è un lavoro che richiede gradualità e pazienza, ma porta risultati stabili, quindi non demordere! Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente,
avendo una terapia già aperta rivolga questi suoi pensieri al suo terapeuta, il rischio di rivolgersi a qualcun altro potrebbe esser quello di alimentare il suo stato di confusione. Lei e lo psicoterapeuta che la segue continuate il lavoro che avete iniziato e tutto andrà per il meglio, si dia tempo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, dalle sue parole emerge una chiara sofferenza, descritta perarlto in modo puntuale. Anche le paure che sperimenta accanto al bisogno di garantirsi la protezione di qualcuno (ipotizzo i genitori) più esperti e capaci si ricollega al timore di crescere e di conseguenza doversi assumere nuove responsabilità. Poiché lei è in terapia ha l'occasione di parlarne, proprio come ha scritto qua per ricevere un punto di vista professionale. Mi domando come mai però non lo ha fatto con il/la suo/a terapeuta, credo sarebbe utile condividere con lui/lei anche questo proprio per comprendere e condividere i suoi vissuti. Un caro saluto, Dott.ssa Piantelli
Cara utente, la sua è un'età di passaggio tra la dipendenza e l'autonomia ed è del tutto normale avere dubbi, porsi alcune domande, avere paura di ciò che accadrà...dei cambiamenti. Mi fa piacere che sia in terapia, vedrà che questo percorso l'aiuterá molto. Le auguro il meglio.
Dott. ssa Federica Leonardi
Buongiorno, sarebbe utile che lei esplorasse con il suo terapeuta questo pensiero che lei stessa definisce come sempre presente. Può indagare sulle aspettative che aveva rispetto a questa tappa di vita e sulle aspettative che avevano i suoi genitori rispetto ai suoi 25 anni. Indaghi se ci sono eventi traumatici che le hanno insegnato a credere che la vita non valga più nulla.
Utilizzi la sua risorsa di terapia per continuare a prendersi cura di sè.
A presto Jennifer Carafa
Gentilissima, non si è mai vecchi se si è vivi dentro...questa sembra una frase fatta ma è una grande verità. Forse ha un'idea della vita adulta come di perdita e nel suo percorso sarà utile invece scoprire le trasformazioni e le possibilità VIVE che si incontrano nello sviluppo ..che continua in noi per sempre. Continui il viaggio alla scoperta di Sè senza di timori . Resto a disposizione.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Uguccioni
Gentilissima, colgo il suo profondo stato di malessere legato al pensiero del tempo che passa. La terapia sarà lo spazio adatto per parlarne, per scoprire la ricchezza della maturità e dei valori che ognuno può perseguire in base all'età, ma non solo! Sposti l'attenzione su come vorrebbe che fosse la sua vita per essere ricca e significativa e trovi, attraverso la terapia, il modo per perseguirla!
Gentile, le consiglio di parlare con fiducia al suo terapeuta di ciò che la turba e di elaborarlo in seduta, saluti.
Buongiorno,
il consiglio che mi viene da fornirle è portare questi suoi pensieri e sentimenti all'interno della stanza terapeutica in modo da riflettere e risignificare ciò che sente!
Buongiorno, le vorrei chiedere secondo lei chi è che la deprime? Comunque sta già svolgendo un percorso terapeutico e le consiglio di portare le sue emozioni e anche le sue perplessità all'interno di quello spazio perché possano diventare qualcosa su cui lavorare con il suo terapeuta. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno. Le consiglio, nonostante comprenda il suo stato d'animo, di seguire, per il momento, le indicazioni e le strategie del suo terapeuta onde evitare difficoltosi dubbi.

Cordialità

MT
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo al momento.
A 25 anni è molto giovane, quindi stia tranquilla, vedrà che le cose con il tempo cambieranno, soprattutto grazie alla terapia che sta portando avanti. La vita a volte ci mette a dura prova, ma bisogna reagire e cercare un nuovo equilibrio psicologico.
Non pensi a ciò che era, ma a come sarà in futuro.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, "dovrei essere piena di vita e avere mille progetti" è una frase che mi ha molto colpita. Mi ha molto colpita perchè mi sono chiesta "per chi"?
Le sue paure sono assolutamente comprensibili e comuni a molti di noi. E aggiungo che la necessità di essere protetti fa parte della natura umana. Dalla nascita all'età adulta fino alla vecchiaia, ognuno di noi ha dei punti di riferimento, delle "protezioni", persone a cui fare riferimento. Siamo animali sociali e la vicinanza, la prossimità, la protezione data e ricevuta, fanno parte della nostra natura.
Se già segue un percorso le consiglio di approfondire tutte le sue domande e i suoi dubbi, perchè spesso, i tutti noi, in alcuni periodi della vita il sé reale e il sé ideale non sempre coincidono e questo non significa che siamo sbagliati o che in noi ci sia qualcosa di rotto da riparare.
Sono felice che abbia scelto di intraprendere un percorso psicologico, quindi lo "sfrutti" al meglio per trovare risposta alle sue domande. La abbraccio e rimango a disposizione per ulteriori dubbi, domande, chiarimenti o perplessità. Un saluto caro Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
segua i consigli del suo terapeuta.
Condivida i suoi stati d'animo.
Ci faccia sapere,
un saluto,
MMM

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