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Esperienze
Su di me
Sono la dottoressa Jennifer Carafa, mi sono laureata in psicologia presso l'Università "La Sapienza" di Roma nel 1999. Ho completato la scuola di spec...
Formazione
- Università degli studi di Roma "La Sapienza"
- Università Pontificia Salesiana di Roma
Premi MioDottore
Specializzazioni
- Psicoterapia
Tirocini
- consultorio familiare asl RMD
- casa famiglia cooperativa "la foglia" per minori
- UTIC policlinico militare celio Roma
Competenze linguistiche
- Italiano
Premi e riconoscimenti
- responsabile comunicazione con l'utenza e per il personale interno, in ambulatorio polispecialistico
Pubblicazioni e articoli
34 recensioni
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I. S.
Il nostro percorso terapeutico è appena iniziato, ma già si nota tutta la professionalità della dottoressa Carafa.
Giovanna
Semplicemente brava nel suo lavoro, almeno nel mio caso.
Riccardo A.
Mi sono rivolto alla Dottoressa Carafa in un periodo molto stressante della mia vita, tanto da richiedere a mio avviso un "aiuto" da una professionista. Premetto di non aver mai avuto altre esperienze con psicologi, ma sono certo di poter dire senza alcun dubbio che la dottoressa Carafa è una specialista dalle doti e dalla professionalità fuori dal comune. Mi sono trovato sin dalla prima seduta a mio agio in maniera totale. È riuscita ad aiutarmi e a fare in modo che io stesso "possa aiutarmi" nel superare le difficoltà di un periodo particolare della mia vita. Oltre all'aspetto prettamente professionale posso dire che è una persona di un'umanità e sensibilità unica, una persona davvero speciale . Sempre disponibile nel trovarmi un orario ed un giorno comodo per le mie esigenze lavorative per poter fare le sedute. Consiglierei a chiunque sentisse il bisogno di parlare con una professionista seria e di una certa caratura, di rivolgersi alla dottoressa Carafa. Grazie ancora!
Maria s
Dottoressa molto dolce e attenta .
Pur essendo il primo colloquio mi sono sentita " accolta" per attimi tranquillizzata sul mio stato d animo
È riuscita ad accarezzare il mio animo molto strapazzato in questo periodo e credo che continuerò con lei con molto piacere.
Simonetta
Paziente, chiara nelle spiegazioni e lo studio risulta molto confortevole. Sono ancora agli inizi della terapia ma confido nella sua professionalità.
Jessica
La dottoressa è una persona che ti mette a tuo agio e riesce sempre a dare consigli per migliorare i problemi del paziente senza neanche accorgersene
Gerardo
Inizialmente non non mi fidavo dato che per me era una sconosciuta, ma ho voluto darle fiducia un po' forzato anche dai miei familiari. Adesso le voglio bene tanto quanto i miei genitori... Mi ha letteralmente salvato la vita.
Quando la mattina ho l'appuntamento, mi sveglio col sorriso e volenteroso di raccontarle tutto ciò che mi è successo durante la settimana. Consiglio vivamente a chiunque di consultare un terapista perché a parer mio migliora la vita, e a volte la salva. Un saluto
J.T
Persona empatia e dottoressa qualificata . Sono molto contenta di aver intrapreso questo percorso con lei.Super consigliata !
Risposte ai pazienti
ha risposto a 14 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, vi scrivo in merito ad un problema che sta lentamente rovinando la mia vita. Ho quasi 26 anni e dal 2019 ho l'ossessione di aver bisogno del bagno. In buona sostanza, l'evento scatenante, è stata un'occasione in cui non ero a casa mia e non mi sono sentito bene, finendo in una situazione molto imbarazzante ed umiliante. Le mie attività giornaliere, da allora, sono quasi nulle. Non lavoro, non studio, non esco. Da poco più di un anno, resomi conto ormai dell'insostenibilità del problema ho deciso di rivolgermi ad una psicologa (con approccio Gestaltico) e di tanto in tanto ho anche ricevuto qualche beneficio dalla terapia. Ho preso addirittura l'abitudine ad uscire a fare una passeggiata ogni giorno, per esempio, che di volta in volta ho allungato sempre di più. Ma da quattro mesi circa non solo non ci sono stati più progressi, anzi, ci sono state delle regressioni. Se prima almeno andare in terapia, mi dava lo "slancio" per continuare a lavorare su di me, adesso anche solo il tragitto da casa mia allo studio della mia terapeuta è un problema, infatti un paio di settimane fa ho avuto un vero e proprio attacco di panico mentre andavo allo studio. Non so veramente in che maniera muovermi adesso, da una parte non posso negare che ci siano stati dei benefici nella terapia, dall'altra sembra che io non riesca a rispondere più alla terapia stessa e addirittura non riesco proprio ad andarci per via della distanza da casa mia. Mi interesserebbe molto avere dei consigli a riguardo, grazie!
PS: Già tempo fa ho fatto varie analisi per escludere eventuali cause organiche e non c'era alcuna evidenza che io avessi nulla, i medici che mi hanno seguito hanno liquidato il tutto con una diagnosi di "colon irritabile" e prescrivendomi nei periodi di necessità Colilen per minimo 2 massimo 4 settimane.
Salve, capisco quanto possa essere invalidante e frustrante il momento che sta vivendo. Se non lo ha fatto ancora, si prenda il permesso di condividere con la sua terapeuta il momento di scoraggiamento che sta vivendo durante l'attuale terapia. Inoltre le consiglio di fare una prima consultazione con un terapeuta che utilizzi la terapia EMDR che è molto efficace per l'elaborazione degli eventi traumatici. Delle volte non è necessario interrompere la terapia attualmente in atto, ma sospendere temporaneamente per poter fare delle sessioni emdr mirate per l'elaborazione dell'evento che lei stesso ha definito umiliante.
Cordiali saluti Jennifer Carafa
Mi sento appesa... dipendo economicamente dal mio compagno che ha deciso di lasciarmi, ma dopo 5 mesi siamo ancora qui, non parla pensa che le sue azioni siano esplicite, ma è molto contraddittorio, non mi tocca da mesi, se mi avvicino io si irrigidisce, poi programmiamo il futuro ultimamente spesso mi ha detto "il prossimo anno facciamo così.. " io non capisco. Gli ho chiesto di parlarmi, fino ad oggi in questi 12 anni insieme ho sempre iniziato io, ora ho paura a parlare, ho paura che mi dica che non c'è nulla da recuperare. So che avrei, avremmo, bisogno di una terapia ma non abbiamo soldi e lui è estremamente restio a tirare fuori quello che pensa. Voglio mollare tutto, mi sento una fallita. Non ha senso continuare così
Buongiorno, credo che sia buono che si sia aperta almeno su un portale di professionisti. Uscire dal silenzio è già un primo passo.
Se il suo compagno è restio a chiedere aiuto, chieda aiuto per lei, anche tramite il servizio pubblico nazionale. Si fidi di questa sua inquietudine e sensazione di insoddisfazione e cominci da lei, chiedendo aiuto per se.
Potrà prendere una decisione autonoma e uscire dalla situazione di stallo che sperimenta sentendosi "appesa".
Un saluto JC
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