"Se prima non si riesce a stare bene con se stessi, non si può stare con gli altri" È vera questa

19 risposte
"Se prima non si riesce a stare bene con se stessi, non si può stare con gli altri"

È vera questa cosa?
Se una persona non sa stare da sola o ha problemi di qualsiasi tipo, non può iniziare una relazione?
Sarei curiosa di conoscere la vostra opinione da esperti.
Salve, non credo ci siano regole o prescrizioni per iniziare una relazione. Il fatto di non voler stare da solo (cosa che considero più che comprensibile) o di avere dei problemi (mi chiedo chi non ne ha) non esclude la voglia e la ricerca di una relazione. Io sarei curiosa, invece, di sapere quale domanda o quale desiderio si cela dietro a ciò che chiede.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari

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Gentile utente, questa è una frase che contiene delle verità ma non va letta in maniera troppo categorica. Ogni individuo può mettere in atto delle modalità di relazionarsi agli altri che possono essere dettate da bisogni non soddisfatti o da paure di cui non si è sempre consapevoli. Far luce su ciò che spinge a certe scelte di vita, come succede in un percorso di psicoterapia, aiuta ogni individuo a prendere consapevolezza, attuare un cambiamento, raggiungere un equilibrio. Tutto questo porterà a vivere una vita più autentica e meno condizionata da angosce, traumi non superati, desideri non realizzati.
Faccio due esempi tratti dalla mia esperienza professionale.
1) Un uomo ha una madre estremamente controllante, invadente e dominante e non riesce a trovare un partner fisso. Nella psicoterapia si evidenzia il suo timore inconscio di essere fagocitato dalla figura femminile.
2) Una studentessa non riesce a dare gli esami universitari e a legare con i compagni. Emerge in terapia che, a malincuore, ha scelto la facoltà voluta dal padre.
Questi sono solo degli esempi. Ogni persona di fronte ad una stessa situazione può reagire in modi diversi a seconda delle risorse personali e della rete sociale su cui può contare. Tante sono le variabili che intervengono!

Spero di averle risposto.
Salve, credo che sia più opportuno parlare di questi argomenti in modalità vis a vis.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente la nostra storia di vita e le nostre esperienze relazionali precoci influenzano sicuramente il nostro modo di rapportarci agli altri. Più le esperienze sono negative e maggiori saranno le difficoltà che incontreremo, ma rinunciare a priori in attesa di risolvere i problemi mi sembra un po’ troppo drastico, anche perché gli esseri umani hanno bisogno di relazioni, di qualsiasi tipo (ed è la cosa che manca di più in tempi di COVID). Ed è proprio perché se ne ha bisogno e perché rendono più piacevole la vita che forniranno lo stimolo a superare le difficoltà ad avvicinare gli altri ed a mantenere una relazione sana.
Spero di essere stata abbastanza chiara ed esaustiva.
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti
Io risponderei che la vera questione è stare il meglio possibile con se stessi. Se con se stessi ci si sta male è bene rivolgersi a un professionista per essere aiutati ad avere una migliore qualità della vita. Salve.
Buon giorno i detti popolari hanno e prevedono una lettura soggettiva. Sono utili per la riflessione Man in vanno presi come dogma da seguire. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
In linea di massima la coppia composta da due persone che non hanno raggiunto una ragionevole autonomia personale tende a sviluppare dipendenza reciproca e a non favore lo sviluppo personale. Però, se c'è una base appunto "ragionevole", il resto lo si costruisce insieme.
Anche se credo che generalizzare possa essere spesso pericoloso penso di si. Ma non è questione di stare soli o altro. Si può stare in una relazione essendo in qualunque modo, ma sicuramente avere una buona consapevolezza di sè aiuta nelle relazioni, in quelle di amicizia, quelle di coppia, in tutte.

Il mio consiglio è che imparare a conoscersi, con psicoterapia o anche con autoanalisi, sicuramente migliora l'efficacia e la soddisfazione delle nostre relazioni.
Buongiorno, la sua domanda la riguarda molto da vicino e forse esprime le sue riflessioni su quello che non va nel suo rapporto con gli altri. Nessuno le può dare una risposta univoca perché è di lei, della sua singolarità che si tratta. È un'ottima domanda per cominciare una psicoterapia. Cordiali saluti. PG
Questa è un’ottima domanda cui rispondo volentieri: per costruire una buona relazione, è necessario avere un buon equilibrio interno ed aver imparato a saper stare bene anche da soli.
Si può sempre entrare in una relazione e le relazioni ci insegnano sempre qualcosa, ma perché un rapporto sia stabile, sicuro e soddisfacente, non deve essere compensatorio; non si dovrebbe in definitiva chiedere a qualcun altro di aiutarci a risolvere i nostri problemi, rischiando la dipendenza affettiva.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Buongiorno,
questa affermazione viene comunicata spesso da chi ha paura di mettersi in discussione con l'altro. Nello stare bene con se stessi rientra anche imparare a stare bene con il partner, con gli amici, con le persone care. Prendersi cura di se stessi non significare creare un mondo dove vi è solo spazio per se stessi, dimenticando che gli altri ne fanno parte. Durante la settimana si può pensare di ritagliare del tempo solo per qualcosa che interessa la cura di se stessi, ma non si può vivere una vita pensando solo al proprio bene, dimenticando che esistono gli altri. Soprattutto nelle relazioni interpersonali non si può pensare di avere una "rosa"- amicizia, amore- senza prendersene cura un pò al giorno. Questa atteggiamento aiuta anche se stessi nell'imparare ad essere stabili ed equilibrati.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Premesso che l'essere umano evolve anche sbagliando, iI fatto è che le relazioni sono spesso condizionate da eventi in cui le figure di accudimento possono determinare dipendenze attese o imput che alterano l'autenticità o condizioni che la favoriscono. In base all'esperienza che lei ha avuto e se ha imparato un buon equilibrio con se stessa può certamente instaurare buone relazioni. Quindi un buon rapporto con se stessi di centratira e padronanza è un buon pronostico di una buona relazione
La domanda in questione e' molto interessante e richiederebbe diverse riflessioni. In breve, se la relazione si crea tra due persone che sono già in armonia con se stesse, se c'è anche compatibilità caratteriale e valoriale (e attrazione fisica, nel caso di una relazione sentimentale) la relazione è solitamente più matura, il funzionamento è più stabile e la soddisfazione esperita è più alta. Se invece la relazione si crea tra due persone in cui almeno una delle due ha degli irrisolti e non si sente bene con se stessa, è facile che si avvii un rapporto di dipendenza; a mio avviso è però importante che la persona ne sia consapevole e lavori per strutturare le sue sicurezze interne.
Buongiorno, "stare bene con se stessi" rappresenta spesso per le persone un'ideale a cui aspirare. Può diventare uno stimolo per modificare e migliorare certi modi di vivere e affrontare le situazioni quando mi rendo conto che le mie emozioni e il mio modo di rapportarmi alle esperienze mi limita e mi condiziona nella vita e nelle relazioni con gli altri, non solo di coppia. Oppure può restare una "vaga aspirazione" che rimane sospesa come una sorta di dovere sociale e personale da raggiungere, ma con cui non ci confrontiamo realmente. Per attuare cambiamenti in noi e nel nostro modo di vivere occorre tempo e uno spazio di riflessione adeguati, che coinvolga pensiero, emozioni e azioni. Spesso occorre il supporto di qualcuno che ci accompagni in questo, come uno specialista adeguato a questo ruolo (uno psicoterapeuta).
Cordiali saluti.
Dott.sa Mabel Filippini Fantoni
Salve, certamente migliorare la relazione con se stessi, e quindi con i propri conflitti interni, favorisce relazioni più sane e più stabili. Questo è l’obiettivo a cui tendere per il bene proprio e degli altri significativi: le relazioni vanno curate attraverso la cura di sè ma è un percorso che dall’inizio alla fine non prevede alcuna messa al bando.
La capacità di stare da soli non ha a che fare direttamente con il proprio benessere: è un argomento vastò e complesso.
Buongiorno a lei, non credo vi sia una correlazione lineare fra accettazione di sé e costruzione di legami sociali. Per esperienza clinica ci sono persone che stanno male da sole, ma anche persone che sono intolleranti alle relazioni. Perciò non c'è una soluzione univoca per tutti: si interroghi piuttosto su quale sia il focus del problema per lei. Un saluto cordiale, dott.ssa Margherita Maggioni.
Salve, quanto afferma è vero in parte, nel senso che è verissimo che stare bene con se stessi è molto importante ed è preliminare per accogliere gli altri e stabilire sane relazioni affettive. E' anche possibile stabilire relazioni sociali pur non stando bene con se stessi e piuttosto in alcuni casi relazioni con persone significative possono aiutare a crescere, ad imparare ad amarsi di più e di conseguenza a migliorare in generale ogni futura relazione. Forse può sembrare un pò complicato ma parlandone di persona o online con uno psicologo le assicuro che diventa tutto più comprensibile.
Gentile utente di mio dottore,

lo star bene con se stessi è una delle condizioni necessarie per poter star bene all'interno delle relazioni con gli altri. Inoltre aggiungo che il saper stare da soli è una condizione essenziale per poter costruire delle relazioni sane ed al'interno delle quali non si finisca per divenir dipendenti. La relazionalità dell'io è uno step molto importante e va raggiunta se si vuole avere una vita sociale soddisfacente.Lo psicoanalista britannico Donald Winnicott ne parlava all'interno dei suoi scritti.
Nella speranza con queste poche righe di aver dato riscontro alla sua domanda.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Credo che stare bene con se stessi, inteso come accettarsi e avere stima di se, sentirsi in equilibrio e in qualche modo soddisfatti sia indispensabile innanzitutto per vivere a pieno da soli la propria vita e quindi anche con chi ci sta intorno, visto che le relazioni sono parte della vita. Cordiali saluti.

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