Salve, vi contatto in quanto vorrei avere un parere su questa situazione personale ormai devastante

23 risposte
Salve, vi contatto in quanto vorrei avere un parere su questa situazione personale ormai devastante per me.
Io e mia madre non abbiamo mai avuto un bel rapporto e da un po' di tempo a questa parte la situazione è andata peggiorando.
Ultimamente, quando non vuole che io esca, mi rinchiude in casa senza darmi opportunità di andar via poiché ruba le chiavi che permettono di aprire la porta e le nasconde. Ci tengo a precisare che ho 20 anni e mi sento violata della mia libertà. Mi costringe a fare ciò che vuole lei, se mi comporto diversamente subisco la sua ira che si scatena in parole offensive e minacce.
Sento di non avere il controllo della mia vita, del mio tempo e della mia libertà.
Non riesco più a tollerare questa situazione di stress costante dove, oltretutto, giudica la mia vita e le mie esperienze. Mi ha spesso fatta sentire sbagliata, sporca, perché ho un ragazzo ormai da anni e con questo ragazzo ho dei rapporti sessuali. Mi dice che devo vergognarmi perché faccio schifo e che la vita mi punirà in qualche modo.
A 20 anni devo sentirmi dire che devo rispettare le sue regole imposte. Ciò perché mia madre deve avere il controllo sulla vita degli altri, se perde questo controllo allora deve rovinarti l'esistenza in qualche modo. Ogni tanto ho la sensazione che, se lei non è felice, allora nessuno deve esserlo ed io sono tanto stanca di tutto ciò. Non so per quanto tempo io possa tollerare queste cose, ma la mia situazione economica non mi permette di poter stravolgere la mia vita nonostante io abbia tanta voglia di non mollare e ricercare il mio posto felice nel mondo perché so che esiste, è solo difficile raggiungerlo. Che ne pensate?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, penso che un percorso psicoterapeutico possa aiutarla a rafforzare ulteriormente la convinzione di meritare un suo posto nel mondo, per poi magari riformulare l'idea di felicità, che è un po' una chimera, accettando di vivere il più serenamente possibile con picchi di gioia. Sicuramente la situazione che vive, sentendosi sbagliata non le permette di essere serena. A volte per spezzare alcuni schemi relazionali disfunzionali, necessita ricorrere ad un punto di vista esterno e quello di un "tecnico" potrebbe esserle di aiuto. Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, sicuramente la mancanza di libertà (in tutte le sue forme) che sua madre le impone, deve essere estenuante. Sembra che sua madre abbia delle grosse difficoltà a livello emotivo. Perché non intraprende un percorso di psicoterapia che la aiuti a gestire al meglio questa difficile situazione?
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la privazione della libertà non è ammissibile in nessun tipo di rapporto, nemmeno quello materno. Forse le può essere di aiuto un colloquio psicologico per sviscerare le possibili soluzioni. Può essere molto difficile affrontare una madre in queste condizioni ma non impossibile. Si tratta di scegliere per se stessi e non restare vicino a chi ci fa del male.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Antonella Abate
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente, quello che scrive è molto forte e mi dispiace per quello che vive in questo momento. All'interno di un percorso psicologico potrebbe sperimentare spazio e nutrire quella sua parte che vuole raggiungere il suo posto nel mondo. Tenga duro e si tenga sempre presente.
Dott.ssa Antonella Abate
Dott.ssa Marzia Porcelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi sento di consigliare un percorso familiare per poter gestire questa situazione certamente difficile e da come racconta insostenibile.
Per ulteriori chiarimenti resto a disposizione.
Dott.ssa Porcelli
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Salve, la situazione che sta vivendo è senza dubbio molto faticosa e dolorosa.
Iniziare un percorso di terapia potrebbe esserle molto utile al fine di poter elaborare e riflettere su questi vissuti.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la sua situazione è assolutamente inaccettabile e le consiglio di rivolgersi a qualcuno per impedire le gravi violazioni della sua libertà. Superata questa inaccettabile situazione, le consiglio di iniziare un percorso terapeutico per liberarla da qualsiasi senso di colpa possa aver immotivatamente maturato . Inoltre credo che la persona che necessiti di maggior aiuto sia sua mamma visti i comportamenti da lei descritti. Le faccio i migliori auguri. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott. Antonello Medas
Psicoterapeuta, Psicologo
Cagliari
La consapevolezza che lei dimostra nel descrivere, anche in termini così decisi , le caratteristiche della relazione con sua madre, mi fanno immaginare che, appena potrà esserle consentito, possibilmente deciderà di avvalersi dell'aiuto derivante da un intervento di sostegno psicologico, quando non di psicoterapia, in grado di permetterle di chiarire i termini dei modelli comportamentali abitualmente adottati da lei e sua madre, ed i limiti dei confini direttamente riferiti allo stesso vostro rapporto.
L'intervento, inquadrabile all'interno di un percorso di terapia sistemica individuale, o di terapia familiare, potrebbe consentire di definire la realtà della vostra relazione, stabilire quali siano gli attori coinvolti .- madre, figlia.. e poi chi altri ? - e individuare eventuali aspetti o riti familiari, non dichiarabili eppure ineludibili, che, silenziosamente, guidano il sistema familiare.
A disposizione, anche per un intervento online. Dr. Antonello Medas
Dott.ssa Debora Manoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, posso comprendere il suo disagio e la necessità di affrontare la situazione in modo da poter gestire il rapporto con sua madre. Da come la descrive sembra limitarle la possibilità di esprimere le sue scelte e ciò comporta nel suo quotidiano un malessere che ha bisogno di affrontare per capirne le dinamiche e come poterlo gestirle. Nonostante il suo racconto racchiuda parecchi dettagli, per poter intervenire prenda in considerazione di farsi seguire in un percorso psicoterapeutico. Rimango a disposizione. Cordialmente. Dott.ssa Debora Manoni
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
quella che lei descrive con estrema consapevolezza e precisione, è una situazione molto delicata.
Un percorso di tipo sistemico-relazionale potrebbe aiutarvi
Cordialmente, EP
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, comprendo le difficoltà che sta vivendo. Sua madre credo si trovi in difficoltà a gestire la possibilità che sua figlia stia crescendo e che meriti una sua autonomia. Mi chiedo se avete mai affrontato la tematica insieme e condiviso i vostri reciproci pensieri e vissuti emotivi. In questi casi sarebbe ideale intraprendere un percorso psicologico in cui poter approfondire le difficoltà relazionali con sua madre e individuare delle possibili modalità per affrontarle e farle vivere la sua vita più serenamente. Un buon primo step potrebbe essere quello di condividere la sue difficoltà se ha persone vicino a lei che possono supportarla e aiutarla in questa situazione mediando eventualmente con sua madre. Mi riservo comunque di consigliarle un consulto psicologico per comprendere meglio la natura della problematica.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Dott. Mario Carosella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Salve, avverto la stanchezza, la frustrazione e la mancanza di aria nelle sue parole. Leggendo il suo racconto, mi è venuta in mente l’immagine di un prigioniero e di una guardia che lo tiene rinchiuso. Mi viene da pensare quali potrebbero essere le cause profonde per le quali sua madre ha questo comportamento nei suoi confronti, con tutte le conseguenze che ciò comporta sulla sua vita. Mi chiedo, inoltre, se ci siano altre persone che contribuiscano a far sì che questa dinamica che c’è tra voi due continui ad essere messa in atto. Credo che un percorso terapeutico potrebbe essere un buon inizio per cercare nuove risorse per guardare in un nuovo modo questa situazione e a ciò che si può fare per cambiarla. La saluto cordialmente, dott. Mario Carosella
Dott.ssa Federica Curci
Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, penso che la sua situazione sia assolutamente inaccettabile. Il mio consiglio è di rivolgersi a qualcuno per impedire le gravi violazioni della sua libertà.
Come già suggerito dai miei colleghi sarebbe importante attraverso un percorso psicologico avvalorare le risorse che lei già dispone ed elaborare al meglio questa situazione. Resto a disposizione, Federica Curci
Dott.ssa Giovanna Volpe
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione e comprendo il suo vissuto. Sua mamma ha sicuramente delle forti problematiche emotive e spesso è difficile per una figlia capirne le ragioni. Ci si sente in colpa, "sporche". Le consiglio uno spazio tutto suo, all'interno di un percorso psicologico, per confrontarsi con un professionista che la aiuti a dare un senso a quello che sta vivendo e costruire insieme un'idea di autonomia, emotiva e non solo
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Dott.ssa Sara Della Bella
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Prato
Buonasera, mi dispiace molto per la sua situazione, che comprendo possa risultare per lei estenuante e molto dolorosa. Aver scritto su questo portale è già un primo passo verso la ricerca di un aiuto per sostenerla e cercare una soluzione. Mi sento di consigliarle di rivolgersi a uno psicologo, per trovare uno spazio suo, dove poter esprimere i suoi vissuti emotivi e le sue frustrazioni, poter trovare le strategie più utili per lei per gestire la relazione con sua madre e lavorare sulla sua autostima e l’affermazione della propria autonomia. Se avesse bisogno, sono a sua disposizione. Un caro saluto, dr.ssa Sara Della Bella
Dott.ssa Erika Ragazzini
Psicologo, Psicologo clinico
Faenza
Carissima, comprendo benissimo la sofferenza che trapela dal suo attento e preciso racconto. La situazione che si trova a vivere nella sua casa non è affatto facile e i vissuti che descrive sono leciti e comprensibili.
Credo che potrebbe esserle molto utile intraprendere un proprio percorso personale, volto all'elaborazione di questi suoi vissuti e alla comprensione delle dinamiche in atto. Plausibilmente, attraverso un tale percorso potrebbe scoprire risorse in suo possesso fondamentali per gestire e affrontare la situazione, considerando poi eventualmente un coinvolgimento, anche solo occasionale, della mamma.
Spero di esserle stata di aiuto, per qualunque cosa resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Erika Ragazzini
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Sua madre sembra avere delle grosse difficoltà in questo momento... Non potendo però fare un lavoro con sua madre (a meno che lei non lo decida) quello che può fare è iniziare un lavoro su sé stessa per rielaborare i suoi vissuti e gestire più efficacemente la situazione.
Dott. Marco Cenci
Dr. Leopoldo Tacchini
Psicologo, Psicologo clinico
Figline Valdarno
Gentillissima, sono rattristato per Lei. E' chiaro che ha raggiunto una età sufficiente per disporre liberamente del suo tempo. E' possibile che sua madre abbia un disturbo depressivo o più probabilmente di personalità. Sarebbe necessario che entrambe seguiste un percorso, purtroppo non posso aiutarla più di così. I miei migliori auguri.
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la sua situazione rivela una lotta profonda per l'autonomia e la libertà personale in un contesto familiare che sembra poco supportivo e opprimente. La dinamica di controllo che descrive con sua madre, che rinchiude o limita le sue possibilità di uscire, non è solo una questione di spazio fisico, ma rappresenta un attacco alla sua identità e alla sua capacità di prendere decisioni per la propria vita. È comprensibile sentirsi vulnerabili e frustrati in una condizione del genere, specialmente considerando le reazioni aggressive e le parole offensive che riceve. Questi comportamenti possono lasciarla con un senso di impotenza e di colpa, portandola a mettere in discussione il proprio valore. È importante riconoscere che il suo desiderio di libertà e di vivere la propria vita è del tutto legittimo. Iniziare un percorso di supporto con un professionista potrebbe offrirle gli strumenti necessari per affrontare questa tensione e sviluppare strategie per diventare più assertiva nel difendere i suoi confini. Inoltre, lavorare su una pianificazione per l'indipendenza, anche solo emotiva per il momento, potrebbe aiutarla a trovare un modo per sentirsi più padrona della sua esistenza.
Se desidera riflettere ulteriormente su queste dinamiche e ricevere ulteriori indicazioni, non esiti a contattarmi.
Per i giovani pazienti, come Lei, propongo condizioni agevolate che favoriscano il percorso.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Dott.ssa Stefania Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Posso immaginare quanto questa situazione sia difficile e dolorosa per te. Sentirsi privati della propria libertà e del controllo sulla propria vita può essere frustrante e logorante, soprattutto ad un'età in cui il desiderio di autodeterminazione è naturale e legittimo.
Descrivi una situazione in cui emergono aspetti importanti legati al rispetto dei propri confini, all'autonomia e al diritto di costruire la propria autonomia senza sensi di colpa e senza il peso delle paure imposte da altri. Tutto ciò ha un importante impatto sul tuo benessere psicologico e sulla possibilità di esprimere te stessa liberamente. Esistono spazi di ascolto o supporto/ sostegno psicologico per affrontare questa situazione e individuare strategie per proteggerti e costruire un passo alla volta la tua indipendenza. La forte determinazione a non mollare è una risorsa preziosa che non devi perdere, anzi va coltivata! il tuo benessere è importante e devi prendertene cura.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la ringrazio per la fiducia e il coraggio con cui ha raccontato questa parte così dolorosa della sua vita. Le parole che ha usato comunicano chiaramente quanto questa situazione sia per lei fonte di sofferenza, frustrazione e senso di impotenza. È importante che lei sappia che non è sbagliata e che le emozioni che prova sono del tutto legittime. Sentirsi privati della libertà, umiliati e colpevolizzati nelle proprie scelte, specialmente da chi dovrebbe rappresentare una fonte di sostegno e sicurezza, può generare una ferita profonda nel senso di identità e nel valore che una persona dà a sé stessa. Nel suo racconto emerge una dinamica familiare fortemente disfunzionale, nella quale il bisogno di controllo da parte di sua madre sembra invadere completamente il suo spazio personale e impedire lo sviluppo della sua autonomia. La sua età, 20 anni, è un momento delicato e cruciale, in cui è naturale desiderare di esplorare il mondo, fare esperienze, prendere decisioni, anche sbagliando, per imparare a conoscersi. Ma per lei, queste fasi di crescita sembrano essere vissute in un clima di giudizio, punizione e ostilità. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che sta vivendo può avere un impatto significativo sul suo funzionamento emotivo e sulla sua autostima. L’essere costretti a negare i propri bisogni o a conformarsi per paura delle reazioni dell’altro può generare una continua attivazione interna, una forma di stress cronico che può portare a sentirsi sopraffatti, confusi e bloccati. Inoltre, le parole offensive e le colpevolizzazioni riguardo alla sua relazione e sessualità possono alimentare pensieri disfunzionali su di sé, sul proprio valore, e sul diritto di vivere liberamente la propria intimità. Il desiderio che lei esprime, quello di trovare un posto felice nel mondo, è un segnale potente della sua forza interna. Anche se ora si sente in trappola, c’è in lei un nucleo sano e forte che vuole affermarsi e che riconosce che quanto sta vivendo non è giusto. E questa è una risorsa fondamentale. La difficoltà economica nel lasciare la casa familiare è un limite concreto, ma non significa che non si possano iniziare a costruire le basi per un cambiamento. Le consiglio fortemente di proseguire, o di iniziare se non lo ha già fatto, un percorso psicologico individuale, in cui possa lavorare sulla ricostruzione della fiducia in sé stessa, sulla gestione dell’ansia e sul rafforzamento delle sue risorse personali. Può essere importante anche costruire, passo dopo passo, una rete di sostegno esterna: amici, partner, figure adulte di riferimento, servizi territoriali o associazioni che possano offrirle ascolto e, eventualmente, orientamento legale e sociale. Anche se oggi non le è possibile uscire dalla situazione in modo netto, ogni piccolo passo in direzione della sua autodeterminazione sarà un seme di libertà che crescerà nel tempo. Il cambiamento richiede pazienza, ma lei ha già dentro di sé la spinta a cercarlo. E non è sola. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, innanzitutto grazie per la sua condivisione.
La situazione che descrive sembra causarle molta sofferenza e fa sì che il raggiungimento dell'indipendenza sia estremamente faticoso perché si sentirebbe in colpa verso sua madre che le rimanda la sensazione di non poter essere felice se non lo è lei.
Credo che in questo contesto potrebbe essere importante intraprendere un percorso psicoterapeutico per poterla aiutare a cercare e capire quale possa essere "il suo posto felice nel mondo" e sopratutto a potersi legittimare questa esigenza.
Un caro saluto

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