Salve, sono una ragazza di 24 anni, scrivo qui perché mi sento molto confusa e con un senso di ansia

23 risposte
Salve, sono una ragazza di 24 anni, scrivo qui perché mi sento molto confusa e con un senso di ansia e colpa riguardo la mia situazione universitaria, sono iscritta da ormai 2 anni e quest'anno sarà il terzo, ma ad oggi non ho dato esami se non uno andato male, mi trovo ancora oggi a sentirmi con un senso di ansia addosso riguardo tutto questo, se lasciare tutto o continuare e riprovarci oppure lasciare definitivamente, anche se in parte io so dentro di me che vorrei continuare anche tra un anno vorrei ri iniziare e finire, ma quello che mi mette più ansia è che non posso pensare per tanto anche per un fatto di soldi, mi sento di aver sprecato soldi e basta, quindi non so se continuare sempre sullo stesso percorso oppure cambiare magari qualcosa che sia simile (percorso di studi giuridici/economici) oppure lasciare e cominciare l'anno prossimo. Inoltre quest'estate ho lavorato in modo da provare a capire cosa volessi fare dopo ma ancora mi ritrovo con la paura di non avere le idee chiare, ho pensato di partire e continuarea lavorare o continuare a studiare e lavorare qui nella mia città o appunto lavorare e ricominciare gli studi l'anno prossimo..volevo chiedere quindi qualche consiglio, anche se vorrei qualcuno mi dicesse cosa fare..
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, posso immaginare quanto lei si senta smarrita e confusa. Sicuramente sta succedendo qualcosa dentro di lei che non le permette di comprendere cosa desidera per sè stessa. Non posso dirle cosa fare poichè non sta a me decidere per lei, ma mi senti di dirle che forse tutta questa confusione questo blocco andrebbero approfonditi, dare un nome a ciò che c'è dentro di lei. Insieme ad un terapeuta potrebbe dare una voce ed una forma al suo malessere, ed aiutarla a trovare la strada più giusta per lei. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Gentile utente buongiorno.
Comprendo la sua situazione di smarrimento e di confusione. Prendere decisioni importanti per la propria vita può essere fonte di frustrazione e ansia, perché si tende a pensare a tutte le possibili conseguenze delle nostre azioni, fissando il pensiero, ahimè, su quelle più negative.

Chiedere aiuto e consiglio, in queste circostanze è più che legittimo, ma nessuno meglio di lei può sapere cosa si aspetta veramente dalla vita, quali sono i suoi sogni e i suoi progetti, quali le cose in cui riesce meglio.

Il consiglio che vorrei darle è fermarsi qualche attimo a riflettere se ciò che sta studiando l'appassiona davvero, oppure lo fa solo per completare qualcosa di già iniziato, magari per dimostrare ad altri che non ha sprecato tempo e risorse.
Il tempo è sprecato soltanto se lo passiamo a rammaricarci del passato, oppure se ci sentiamo oppressi da un futuro che neanche desideriamo. Ciò che conta veramente è questo preciso momento della sua vita, proprio ora che sta leggendo queste parole. Cosa la rende veramente felice, quali sono le attività in cui si sente più coinvolta e soddisfatta, quali sono le persone che possono aiutarla a stare meglio, ad avere più fiducia in sé stessa e nelle sue potenzialità, qual è lo scopo della sua vita, che tipo di segno vuole lasciare in questo mondo, quali sono i suoi sogni, quali obiettivi la renderebbero davvero realizzata. Queste sono le domande che deve porsi in questo momento.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a trovare le risposte, ma con la forza della consapevolezza può anche riuscirci da sola.
Lasci che sia il cuore, più che la mente, a guidarla nelle sue decisioni! Le emozioni sono il vero motore della motivazione e della decisionalità. Se ciò comporta ricominciare daccapo, riscoprire nuovi o antichi interessi, provare nuove esperienze di studio o di lavoro, ben venga tutto ciò! A 24 anni non si possono, e non si devono, avere scadenze e ultimatum.

Spero di averla aiutata ad uscire da questo stato di immobilità mentale. Se lo desidera può contattarmi per un ulteriore supporto e consiglio.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentilissima buongiorno, i percorsi che ci portano a diventare adulti non sono tutti uguali, alcuni sono lineari, alcuni più tortuosi. Tutto ciò che ha fatto in questi anni ha fatto parte di questo percorso che la porta oggi a chiedersi con urgenza cosa fare di se, dei propri progetti e delle proprie ambizioni. Si tratta solo di sapersi ascoltare: dentro di lei ci sono valori che vorrebbe rispettare e pensieri, timori, incertezze che le impediscono di onorarli. Rifletta su cosa è importante per lei, cosa è importante davvero. Se sentisse il bisogno di un sostegno psicologico in questo momento di fragilità, io resto a sua disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott.ssa Giulia Lassandro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Seriate
Gentile utente,
comprendo le difficoltà che la portano a rivolgersi al portale. Credo sia importante intraprendere un percorso terapeutico in cui poter esternare le emozioni che sta vivendo. Le preoccupazioni, i dubbi e l'ansia che ha descritto potrebbero essere condivise in una stanza di terapia al fine di dare loro un nuovo significato.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Giulia Lassandro
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Salve, vorrei iniziare dicendo questo: bene che ha provato a lavorare su di sé per capire il da farsi, forse l'ha fatto male se si trova ancora nella stessa situazione. Dalle sue parole arriva forte un senso di smarrimento, immenso e cupo. Son d'accordo che sia fondamentale trovare una soluzione al dilemma "cosa fare nella vita" ma credo anche che, se non fatto nel modo più giusto per lei, sarà di nuovo tempo speso male.
Dott. Luca Roveda
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno, è abbastanza frequente attraversare dei momenti nella vita, di incertezza sul futuro e di difficoltà nelle scelte da prendere. A volte il dubbio e l'ansia ci possono paralizzare.
Qualche colloquio di orientamento per mettere a fuoco le idee e ridurre l'ansia potrebbe esserle molto utile. Cordiali Saluti
Dott. Loris Liberatore
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera gentile utente, il suo comprensibile sfogo arriva forte e chiaro.
Spesso il modo più efficace per avanzare è fermarsi: nel momento in cui riusciamo a rallentare, la nostra visione ci apparirà anche meno sfuocata. Questo non significa abbandonare il tutto ma prendersi uno spazio, attraverso un percorso, in cui sentirsi autorizzati a rallentare e dove poter osservare l'interno, capendo quali sono i reali nodi che la trattengono in questa impasse.
Un caro saluto. Dr. Loris Liberatore
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica ansiosa. Cordiali saluti
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente, la sua confusione e il suo malessere si percepiscono molto bene ed è chiaro che quando una persona sta così, vorrebbe tanto che qualcuno tracciasse una via al posto suo in modo tale da non dover più nutrire dubbi. Credo che varrebbe la pena per lei approfondire il motivo che la blocca, capire che cosa la sta paralizzando in questo vortice di incertezza e in questo vissuto di impotenza. Non le dirò di prendersi del tempo, dato che forse questo la agita ancora di più, anche se le servirebbe. Ma provi a prendersi uno spazio suo, un momento e un luogo dove pensare solo a se stessa e a come si sente, per provare a tirare i fili di questo grande intreccio di pensieri dentro di lei. Questo è possibile con una buona psicoterapia e credo che le farebbe molto bene.
Se vorrà parlarne, io sono disponibile.
Le porgo un caro saluto.
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott.ssa Claudia Margutti
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Carissima
Mi dispiace molto per la situazione di sofferenza e confusione che sta vivendo ma il fatto di averla condivisa potrebbe rappresentare già un primo passo per riflettere su ciò che sta accadendo anche rispetto ad emozioni legate alla paura e i dubbi rispetto al suo percorso scolastico.
Rivolgersi a dei professionisti della salute potrebbe essere un modo per elaborare eventuali situazioni che hanno portato a questo disorientamento.
Rimango a disposizione anche on line
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Margutti
Dott.ssa Roberta Curatolo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Catania
Gentile utente, le emozioni che lei descrive sembrano essere accomunate da un vissuto di "disorientamento". Tale condizione andrebbe affrontata in sede di psicoterapia in modo da poter gestire attentamente la confusione che lei esprime. L'ansia legata al percorso di studi sembra inoltre espandersi verso altre aree : lavoro, futuro, città, condizione economica. Anche questi ambiti necessitano di un'adeguata analisi.
Le mando un cordiale saluto e resto a sua disposizione.
Dott.ssa R. Curatolo
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Potrebbe essere il caso di prendersi una pausa magari anche solo di sei mesi per dedicarsi meglio alla ricerca di un significato che al momento non ha ancora trovato. Inizi un percorso psicologico per cercare di esaminare meglio tutto quello che c'è sotto, che in questo contesto ha poco modo di esprimere. Dovrebbe così riuscire a fare scelte consapevolmente in linea con le sue aspirazioni.
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Sembra stia sperimentando un senso di confusione tra diverse scelte importanti per se stessa e per la propria vita. Mi colpisce in particolare la sua conclusione: “vorrei qualcuno mi dicesse cosa fare”. Credo sia lecito desiderare che qualcuno le dicesse cosa fare in questo momento di difficoltà, ma penso anche che d’altra parte la sfida sia quella di fidarsi di stessa nella scelta di cosa voler fare. Potrebbe rivolgersi ad un/a professionista se volesse approfondire la propria esperienza ed esser supportata e sostenuta nel promuovere la fiducia in se stessa e nelle proprie scelte. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
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Dott.ssa Silvia Marcelletti
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Gentile utente buongiorno.
Purtroppo vivere dei blocchi relativi allo studio all’università è un problema molto comune.
Ciò può dipendere da una svariata presenza di fattori: l’ambiente, il gruppo studio, il percorso di studi, la lontananza da casa (qualora sia fuori sede) e soprattutto “le grandi aspettative che noi inconsciamente ci imponiamo e che automaticamente la nostra famiglia investe su di noi”. Il mio consiglio è quello di non sentirsi una fallita, anche perché il concetto stesso di fallimento ce lo imponiamo noi quando non raggiungiamo un obiettivo prefissato, succede di avere dei momenti della vita in cui si è confusi e non si sa cosa si voglia fare e ciò non deve essere motivo di sconforto o di senso di vergogna e colpa, ognuno ha i suoi tempi, lei ancora deve trovare il suo. Come fa a trovarlo ? Sperimentando. Cerchi nuove passioni e nuovi stimoli, che essi siano cambiare casa (qualora viva con coinquilini) o percorso di studi.
Le posso dire che il periodo che sta vivendo deve essere il più bello e non quello in cui ansia e senso di colpa siano preponderanti. Qualora decidesse di andare a lavorare o cambiare percorso di studi sarà soltanto segno di una sua forte maturità emotiva.
Disponibile ad un consulto
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Dr. Federico Barzan
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, sono spiacente di apprendere che sta attraversando un periodo di confusione e ansia riguardo alla sua situazione universitaria e alle sue prospettive future. È abbastanza comune sentirsi incerti quando si tratta di decisioni accademiche e professionali, specialmente quando ci sono pressioni esterne o finanziarie coinvolte. Vorrei darle alcuni consigli per affrontare questa situazione. Prima di tutto, prenda del tempo per riflettere sulle sue passioni e interessi. Si chieda cosa la appassiona veramente e cosa desidera fare nella sua vita. Identificare ciò che la motiva può aiutarla a definire il suo percorso. Inoltre, potrebbe voler consultare un consulente accademico o di carriera. Questi professionisti sono esperti nell'aiutare gli studenti a prendere decisioni riguardo all'istruzione superiore e alla carriera. Possono fornirle informazioni preziose e aiutarla a sviluppare un piano chiaro. Non abbia paura di esplorare alternative. Se non è sicura del suo attuale percorso universitario, potrebbe considerare altre opzioni come corsi di formazione professionale, tirocini o esperienze di lavoro. Queste esperienze possono aiutarla a scoprire nuove passioni e interessi. Parlare con i suoi docenti o professori può anche essere utile. Spesso, hanno una visione accurata delle sue abilità e possono offrire consigli basati sulla sua performance accademica. Naturalmente, la sua situazione finanziaria è importante. Valuti attentamente quanto può permettersi e se ha bisogno di assistenza finanziaria. Infine, ascolti se stessa. La decisione dovrebbe riflettere i suoi obiettivi personali e le sue aspirazioni. Scelga ciò che sente sia meglio per lei, anche se può sembrare una decisione difficile. Ricordi che non è sola in questa situazione, e molte persone attraversano periodi di incertezza nella loro vita. Con il tempo e il supporto giusto, può prendere decisioni informate e trovare la strada che è più adatta a lei. Se ritiene di avere bisogno di ulteriori informazioni o supporto, consideri di consultare uno psicologo. Possiamo aiutarla ad affrontare l'ansia e ad esplorare ulteriormente le sue opzioni. Le auguro il meglio nel suo percorso verso la chiarezza e nella presa di decisioni che la porteranno a una vita soddisfacente e appagante.
Dott. Iacopo Curzi
Psicologo, Psicologo clinico
Senigallia
Mi spiace per ciò che sta vivendo e comprendo quanto ciò possa essere difficile.
Penso, comunque, che la strada verso la propria felicità e realizzazione non sia per nulla facile e così chiara. Alle volte non si mostra se non davanti ad un errore oppure per puro caso. Ciò che però è importante è che lei lasci libera quella voce dentro di sé che si domanda “cosa fare”.
Occorre ascoltarsi e saper ascoltare anche ciò che è scomodo e fa paura, perché magari rimescola le carte in tavola.
Detto questo, penso che le possa essere di aiuto intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia così da elaborare i suoi vissuti e le sue emozioni e trovare la giusta strada da percorrere.
Dott. Iacopo Curzi
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, la confusione che descrive può essere dovuta ad un mancato collegamento fra la mente e i suoi più profondi desideri. Chiedere ad altri non la aiuta a chiarire, nessuno meglio di lei può sapere cosa è meglio per il suo futuro. Le suggerisco, prima possibile, di parlarne con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

dalla sua scrittura emergere tutto il suo senso di confusione e disorientamento. In questo momento i suoi dubbi su cosa fare e come proseguire potrebbero avere a che fare con una crisi esistenziale importante che allo stesso tempo appare non esser supportata e contenuta da nessuno. In questo mi chiedo se ne abbia parlato coi suoi genitori, in fondo è ancora molto giovane.
La mia indicazione sarebbe quella di affidarsi ad uno specialista, che possa aiutarla nel trovare un significato a tutto ciò. Il suo malessere potrebbe avere origine nella relazioni che ad oggi vive, magari in famiglia.
Nel caso resto disponibile, ricevo anche on-line!!

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Aurora Mele
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio nell'Emilia
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza. Mi dispiace per la confusione e il senso di ansia che stai vivendo; tuttavia, è una situazione in cui molte persone si trovano durante il loro percorso universitario o professionale. È difficile prendere una decisione quando le emozioni, i dubbi e le pressioni si mescolano. È importante sapere che il senso di smarrimento che provi è normale, soprattutto in questa fase della vita. Non avere le idee chiare su cosa fare è più comune di quanto si pensi, e spesso richiede tempo per capirlo. Non devi avere tutte le risposte subito, prenditi del tempo per capire meglio cosa vuoi davvero. Sarebbe bene valutare gli aspetti che ti spingono a lasciare il corso universitario e quelli che invece ti spingono a mantenerlo.
Se dentro di te senti il desiderio di continuare a studiare, dai a questa possibilità il giusto spazio. Tuttavia, se senti il bisogno di una pausa, ricorda che non è una decisione definitiva e che puoi sempre riprendere in un secondo momento. L'importante è fare un passo alla volta, senza pressioni eccessive, e ascoltare ciò che senti davvero. Resto a disposizione. Dottoressa Aurora Mele.
Dott.ssa Laura Mangione
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Cara,
è comprensibile che tu ti senta confusa e in ansia, soprattutto quando ci sono in gioco scelte importanti che toccano sia il futuro che il presente, con il peso aggiuntivo della pressione economica e del timore di aver perso tempo. Ma vorrei dirti una cosa: non hai sprecato nulla. Ogni esperienza, anche quelle che sembrano dei "fallimenti", sono in realtà parte di un percorso di conoscenza di sé.
Da ciò che scrivi, mi sembra che tu non voglia abbandonare gli studi del tutto, ma che abbia bisogno di una pausa o di una ridefinizione del tuo percorso. Non è sbagliato prendersi del tempo per capire quale sia la strada giusta per te. Se senti che un anno di pausa per lavorare e riflettere potrebbe aiutarti, potresti concedertelo, senza però vivere questa scelta come un abbandono definitivo. A volte allontanarsi per un po' dagli studi aiuta a ritrovare motivazione e lucidità.
D'altro canto, se il tuo desiderio è quello di proseguire subito ma senti che l'ansia e la paura di non farcela ti bloccano, potrebbe essere utile capire cosa ti sta frenando. È solo la paura del fallimento? È la mancanza di interesse per il corso di studi? O c’è un’insicurezza più profonda legata al futuro? Avere risposte chiare su questi aspetti ti aiuterà a prendere una decisione più consapevole.
Non devi avere tutte le risposte subito. Il consiglio che ti darei è di ascoltarti con gentilezza, senza giudicarti troppo. E se senti che l'ansia sta prendendo il sopravvento, potrebbe essere utile confrontarti con qualcuno che possa aiutarti a fare chiarezza, come un professionista o anche una persona di fiducia che sappia ascoltarti senza pressioni.
Qualunque scelta tu faccia, ricorda che non esiste una strada giusta in assoluto, ma solo quella che, in questo momento, senti più tua.

Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera.
Uno psicologo/psicoterapeuta non potrà mai dirle che cosa deve fare, non abbiamo diritto di esercitare alcun potere decisionale sulla vita dei nostri pazienti. Non è etico e soprattutto di nulla utilità per la persona.
Piuttosto è importante essere supportati e validati nello stato emotivo di difficoltà che sta affrontando, ma poi rintracciare nelle proprie risorse, nei propri valori, nei propri desideri la strada da provare ad intraprendere per portare avanti la persona che si vuole essere. Ci si prova, a volte va bene, altre volte fa esperienza.
Le esperienze e le scelte non devono portarci solo soddisfazione e felicità, ma ci servono per accrescere il nostro bagaglio di conoscenze e consapevolezze di sè per trovarsi e definirsi.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve, grazie per aver condiviso quello che sta vivendo. Da quanto scrive, sembra che ci siano molti pensieri e preoccupazioni intrecciati tra loro, generando un ciclo di ansia continuo, in cui ogni azione o inazione alimenta ulteriormente confusione e senso di colpa. È comprensibile sentirsi sopraffatti in queste condizioni, e non esiste una risposta giusta o sbagliata su cosa fare: ogni decisione richiede tempo e riflessione.
Quello che le proporrei, sulla base degli spunti che ha condiviso, è provare a fare chiarezza sui motivi per cui ha scelto questo percorso universitario, cosa la motiva davvero e quali aspetti le interessano maggiormente. Potrebbe essere utile anche programmare piccoli obiettivi concreti, sia a breve che a lungo termine, per valutare le opzioni con più criterio e ridurre il senso di ansia legato all’incertezza.
è importante creare uno spazio in cui esplorare i suoi interessi, riflettere sulle possibilità e iniziare a costruire un nuovo percorso, qualunque forma esso possa assumere. Spero di esserle stata utile! Buona serata!

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