Salve, sono una ragazza di 19 anni. Da quando ero in prima liceo soffro di ansia e attacchi di panic

16 risposte
Salve, sono una ragazza di 19 anni. Da quando ero in prima liceo soffro di ansia e attacchi di panico, che mi hanno addirittura portato a dover studiare da casa per la fobia di uscire e star male. Sono stata in terapia per quasi un anno con una psicologa che dopo due o tre mesi dall’inizio delle sedute mi ha introdotto alla tecnica EMDR. Il problema è stato che nel corso dei mesi non notavo nessun miglioramento e alla fine ho interrotto il percorso (In più facevo molta fatica a concentrarmi sui ricordi e doverli rivivere).
Da circa 4 mesi sono in cura con due farmaci che hanno eliminato qualsiasi tipo di ansia o fobia. Ora mi sento “rinata” ma nonostante ciò il mio psichiatra sottolinea l’importanza di accostare una psicoterapia alla cura farmacologica.
Navigando su internet ho notato che quasi tutti i terapeuti della mia zona eseguono l’EMDR. Ora ho molti dubbi, forse dovrei riprovare? Mi sembra che questa tecnica abbia aiutato tantissime persone. Cosa consigliate?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Io personalmente ho un approccio sia EMDR che cognitivo comportamentale: li ritengo entrambi molto utili soprattutto EMDR tuttavia mi sono reso conto che non è per tutto le tipologie di pazienti pertanto ritengo utile più che soffermarsi sulla approccio utilizzato stabilire invece una solida relazione terapeutica.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente,
I farmaci hanno il potere di agire sul problema in tempi molto ridotti, ma senza risolverlo alla radice, e purtroppo il rischio è che nel momento in cui devono essere scalati e interrotti, si scopra che lo stesso è stato solo rimandato. Al riguardo la psicoterapia ha grande efficacia, soprattutto se combinata con terapia farmacologica. L’EMDR è un’opzione valida, come lo sono altri approcci tra i quali le consiglio la terapia cognitivo comportamentale, la più indicata nel trattamento dei sintomi ansiosi. Più generalmente tuttavia, si lasci guidare dall’esperienza relazionale con il/la professionista e scelga in base a ciò: la terapia la fa più il terapeuta che l’approccio, e una buona sintonia e relazione è già metà del lavoro. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente, la ringrazio per la domanda. Sicuramente la tecnica EMDR è efficace e utile in casi specifici. Quando si tratta di ansia, attacchi di panico e fobie (specifiche o generalizzate) la letteratura indica l'approccio cognitivo-comportamentale come quello più efficace. Tale approccio si prefigge di rompere il circolo vizioso che nel corso del tempo si è strutturato e che la persona nelle prime sedute (tra la 2 e la 3) impara ad individuare. Dopo aver individuato i meccanismi distorti, si struttura l'intervento che prevede specifiche tecniche cognitive, emotive e comportamentali. Tali tecniche diventano bagaglio personale che la persona potrà utilizzare per uscire dal problema ma a cui potrà far riferimento anche nel futuro in casi di particolare stress.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Salve. comprendo perfettamente la sua situazione. del resto è consigliabile unire un trattamento psicologico a quello medico. trovare una figura alla quale potersi affidare con fiducia non è facile. certamente la letteratura indica che il trattamenti elettivi per i disturbi che lei elenca sono gli approcci cognitivo compartamentale ed anche l'EMDR. quello che posso suggerirle è di scegliere lo psicologo aldilà del suo modello di riferimento e capire quale possa essere quello su misura per lei. la saluto cordialmente e rimango disponibile per ogni ulteriore chiarimento
L'EMDR è il trattamento di elezione per le memorie traumatiche, non un approccio tra cui si può scegliere a piacimento. Nasce in fatti come tecnica di cura del disturbo post traumatico da stress. E soprattutto non può e non deve essere imposto ma una volta spiegato, se il terapeuta ne percepisce l'utilità rispetto alla situazione, è il paziente a decidere se iniziare. La psicoterapia invece è un trattamento indicato per chi soffre di ansia e attacchi di panico.
Buongiorno, non tutte le tecniche sono adatte per tutti i pazienti, è lo psicoterapeuta che valuta in base alle caratteristiche, punti di forza e debolezza, il disagio riportato, quali possano essere gli strumenti e le tecniche più adatte per il paziente. Non è detto che per lei l'utilizzo dell'EMDR possa essere la soluzione migliore, e se non ha trovato giovamento in precedenza, di sicuro non deve farsene una colpa. Esistono diverse scuole di pensiero in psicoterapia, potrebbe tentare un approccio diverso da quello precedente; in ogni caso, se non l'avesse già fatto, potrebbe far presente allo psicoterapeuta che le ha somministrato l'EMDR che non ha riscontrato particolare miglioramenti, ed eventualmente valutare come procedere insieme. Cordiali Saluti.
Gentile utente, i farmaci intervengono sul sintomo, nel Suo caso ansia e attacchi di panico, infatti come ha rilevato questi non sono più apparsi con la terapia farmacologica, mentre la psicoterapia lavora sul piano psico-emotivo rispetto al disagio che il suo corpo manifesta mandandole un segnale di allarme. Il fatto che un terapeuta sia in grado di utilizzare una tecnica come l'EMDR non significa che la applichi con tutte le persone con cui lavora, inoltre, in generale può capitare che ciò che non sembra aver portato frutti in passato possa essere utile in un momento successivo. Ciò che Le consiglio è di scegliere con tranquillità e parlare con il terapeuta dell'esperienza precedente: insieme troverete il modo migliore di strutturare il percorso e fare in modo che sia vissuto serenamente. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Buongiorno,
per i disturbi d'ansia è fondamentale un approccio di tipo integrato. La farmacoterapia, e la psicoterapia devono camminare di pari passo. Entrambe le cose, possono nel tempo migliorare la qualità della vita del paziente. Non è importante l'approccio di riferimento dello specialista cui si rivolgerà, l'aspetto fondamentale di una psicoterapia ai fini della guarigione riguarda l'alleanza terapeutica che viene a crearsi tra paziente e specialista. La chiave del cambiamento sta tutta li. Consulti quanto prima uno psicologo, ed inizia un percorso di psicoterapia, al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine.

Cordiali saluti.
Dott Diego Ferrara
salve, sicuramente la tecnica dell'EMDR ha notevole riscontro empirico, una tecnica molto efficace. tuttavia le consiglierei d'integrarla in un percorso psicoterapeutico ad indirizzo cognitivo-comportamentale con l'obiettivo principale di capire appieno la sintomatologia riportata, le cause, e le diverse strategie per poterla affrontare al meglio.
cordiali saluti
L'approccio integrato tra farmaci e psicoterapia, allo stato attuale, rappresenta il trattamento d'eccellenza: dopo avere sospeso i farmaci (secondo le indicazioni dello psichiatra), si prosegue e si conclude la psicoterapia.
Come molti miei colleghi hanno evidenziato, la psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale risulta essere molto efficace nel suo tipo di problematiche. Indipendentemente dall'approccio terapeutico, ciò che fa la differenza è l'alleanza terapeutica tra paziente e terapeuta, basata sulla fiducia e sulla capacità del terapeuta di fornire al paziente gli strumenti per "camminare son le proprie gambe". Lo specialista non può imporre, bensì proporre quali tecniche terapeutiche utilizzare e negoziarle con il paziente: uno psicoterapeuta diverso dal precedente, che accolga il suo problema e sia disponibile ad un approccio terapeutico integrato farebbe al caso suo.
Disponibile per ogni chiarimento.
Dott.ssa Marina Ceruti
Salve. Comprendo il suo interrogativo, molto sensato e lecito. Forse i suoi dubbi suggeriscono che la terapia farmacologica da sola non basta e che vorrebbe saperne di più. L'EMDR è una strada, certo, ma non avrebbe voglia di ingaggiarsi in un percorso a lungo termine, come una psicoterapia o una psicoanalisi? Ansia, attacchi di panico, fobia, sono tutti sintomi interrogabili e anche interroganti: certo dicono qualcosa di lei. Non varrebbe la pena attraversarli?
Un caro saluto.
Greta Tovaglieri
Buon pomeriggio. Certamente è molto importante che lei affianchi una psicoterapia al trattamento farmacologico per lavorare sulla consapevolezza di sé, individuare ed accrescere le proprie risorse personali e promuovere il proprio benessere e salute.
Potrebbe rivolgersi a specialisti con diversi orientamenti terapeutici per inizare il suo percorso di crescita personale, considerando che l'EMDR è una tra le modalità che è possibile utilizzare ma non è indispensabile; ciò che invece è molto importante è il livello di fiducia, di alleanza terapeutica, che si instaurerà con il/ la suo/a terapeuta. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, i farmaci sono importanti, soprattutto nelle situazioni di emergenza, ma non risolvono questo tipo di problemi alla base. Creano poi dipendenza ed è sempre più difficile poi eliminarli. Per risolvere alla base il suo problema dell'ansia (e poter poi smettere di assumere farmaci) è necessaria una psicoterapia. Il consiglio del suo psichiatra è assolutamente valido per cui le consiglio anche io di riprendere il percorso di psicoterapia, o di iniziarne uno nuovo con un altro professionista se pensa che il precedente non vada bene per lei. È più importante il terapeuta rispetto al metodo che usa, per cui la invito a cercarne uno col quale possa trovarsi bene il più possibile vicino casa. Un caro saluto, Dott. Valerio Mura
Buonasera, concordo con il suo psichiatra in quanto i suoi farmaci non intaccano i motivi sottostanti al disturbo. Dovrebbe riprovare ma anche se ritengo l'emdr un utile approccio, non è l'unico. È importante, soprattutto, il tipo di relazione che instaurerà con chi la prenderà in cura. Non vorrei che lo scegliere lo stesso approccio sia un modo per dirsi che ci ha riprovato ma "non serve a nulla". Spero di essere stata chiara.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara ragazza, sentirsi "rinata" deve essere davvero una splendida sensazione. Il suo psichiatra ha ragione, i farmaci sono utili ma senza la psicoterapia è come camminare solo su una gamba. Ha già provato l'EMDR, che è molto settoriale come approccio,cerchi di intraprendere un percorso differente che la possa davvero aiutare.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, concordo pienamente con il suo medico quando le suggerisce un percorso terapeutico per la risoluzione del problema. Il medicinale agisce sui sintomi ma lei ha bisogno di un intervento sulle cause. L'approccio EMDR è valido ma credo che una terapia breve cognitivo comportamentale, sottolineo breve e strategica, sia la strada migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio

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