Salve, sono una ragazza di 14 anni e vi scrivo per un problema che mi accompagna ogni giorno, non si

19 risposte
Salve, sono una ragazza di 14 anni e vi scrivo per un problema che mi accompagna ogni giorno, non si presenta sempre allo stesso modo, a volte è più forte e altre più lieve, ovvero uno dei sintomi principali è quasi una perdita di memoria, sento la mia testa completamente vuota, non riuscendo a pensare a niente, e capita anche che io abbia un’agitazione talmente forte che finisco col piangere. Insieme all’agitazione si aggiunge un dolore allo stomaco molto forte, sudorazione improvvisa, una sensazione di soffocamento e soprattutto la paura di impazzire.
Spero voi sappiate dirmi cosa potrebbe essere, e come potrei affrontare questa situazione.
Grazie mille in anticipo.
Cara Ragazza,
quello che descrivi è uno stato di attivazione molto intensa, quasi travolgente, ed è facile capire quanto sia il bisogno di trovare un "rimedio". Purtroppo è difficile dare un nome a ciò che provi attraverso un consulto online, sarebbe necessario un incontro di persona, per non rischiare di dare informazioni sbagliate. In altre parole corriamo il rischio di intuire un problema dove magari non c'è, o per contro di non trovarlo dove magari c'è ed è molto presente. Hai parlato ai tuoi genitori di ciò che stai vivendo? coinvolgili (sei minorenne ed è necessario il loro consenso) e prendete contatto con uno psicoterapeuta che ti aiuti a capire cosa ti accade ed a trovare le soluzioni migliori per gestirlo. Se serve, sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Buona fortuna!

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Carissima, è comprensibile lo stato di sconforto e preoccupazione data la quantità di informazioni che hai fornito. Concordo però con il collega poiché per poterti aiutare nel modo migliore sarebbe importante contestualizzare quello che senti, ad esempio: ci sono situazioni specifiche in cui ti accorgi di "sentire la testa completamente vuota"? Per "vuota" che cosa intendi? è dopo che succede questo, che ti agiti o prima? Ti invito a parlarne con i tuoi genitori poiché essendo tu minorenne è necessario il loro consenso per poter prendere appuntamento con uno psicologo. Sarebbe molto utile, un caro augurio di serenità
Credo ci sia un doppione nella domanda
Cara ragazza buon giorno e grazie per esserti rivolta a noi. Concordo con i miei colleghi nel suggerirti di parlarne prima con i tuoi genitori vuoi perché ti possono aiutare vuoi perché sei minorenne e devono essere informati. Difficile dare così un nome a ciò che stai vivendo. Sicuramente è presente un vissuto di disagio che necessita di essere affrontato ma sarebbe meglio in presenza per non commettere errori di valutazione. Per qualunque altra informazione sono a disposizione. Coraggio. Cordialmente Gian Piero Grandi
Salve, concordo con i colleghi. Sarebbe rischioso azzardare nell'identificazione di 'cosa hai' ma è importante accogliere il disagio che porti. In primo luogo sarebbe opportuno provare a riportarlo ai tuoi genitori per riuscire a segnalare loro la tua richiesta di aiuto.
Un cordiale saluto.
Letizia Pellegrini
Gent. le,
alcuni dei sintomi che riporti sembrerebbero riconducibili ad attacchi di panico, ma porre una diagnosi in questa maniera ritengo non sia adeguato e professionale. E' necessario che inizi un percorso di Psicoterapia con una psicologa che ti possa aiutare nel poter affrontare il disagio e le origini del disagio. Da quanto tempo soffri di questi sintomi, con quale frequenza, e nel contempo in cui sono comparsi questi sintomi vi sono stati dei traumi specifici o stress o eventi che ti hanno turbato quasi da crearti ansia e paura? Ti auguro veramente di superare queste difficoltà,non da sola, ma con l'aiuto dei tuoi genitori e con l'aiuto di uno/a psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Ciao, la mia collega ha ragione, c'è un doppione nella domanda. Ti ho risposto prima.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ciao, immagino che tu sia abbastanza spaventata da queste perdite di memoria. I tuoi genitori sanno di questo tuo momento che stai attraversando? Per me è difficile ora darti una risposta o un consiglio perché mi mancano tante informazioni. L'unico consiglio che posso darti, qualora tu volessi parlare con uno psicologo, è di parlarne prima con loro e dirgli che ti andrebbe di incontrare uno psicologo. In più sei minorenne, per cui senza un loro consenso non posso dirti di più. Ti saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve giovane ragazza, sicuramente stai attraversando un periodo difficile. I sintomi sembrano riconducibili ad uno stato ansioso con possibile attacco di panico. Chiedi ai tuoi genitori la possibilità di fare un consulto con uno psicoterapeuta. Se vuoi sono disponibile anche on line.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Ciao, quello di cui tu parli e' una situazione tipica che accade a tutte le persone che hanno avuto un momento o un'infanzia con delle difficolta' oggettive. Non e' qualcosa di inguaribile o cosi' grave da allarmarsi perche' come ti dicevo, e' un fenomeno conosciuto. Si hanno a volte dei momenti come di assenza, dove li' per li' sembra di pensare tanto e intensamente, e poi quando si torna allo stato di coscienza piu' " normale" e' come un cambiar mondo, invece che cambiar stanza, e allora si perdono informazioni del flusso di pensiero precedente. E anche il sentire che hai nella pancia fa parte di questo quadro: l'intestino lo chiamano il secondo cervello, funziona e produce gli stessi ormoni (che sono il linguaggio del corpo per parlare di emozioni) uguali a quelli del cervello, il primo, nella testa. Non ti allarmare. Di certo sarebbe importante che ne parlassi con qualcuno che possa darti qualche consiglio su qualcuno con cui parlarne, l'ideale sarebbe uno psicoterapeuta, oppure se non hai la possibilita', va bene anche un'assistente sociale, per esempio al consultorio. Ci sono tante persone brave in grado di aiutarti. L'importante e' che tu comunichi con un adulto di fiducia il tuo bisogno di sostegno da parte di una figura che lo faccia di lavoro. Saper chiedere e' il primo passo verso l'ottenere
Buongiorno cara. Quello che descrive è certamente uno stato di particolare attivazione che porta dietro sintomi relativi ad uno stato d’ansia. Certamente il problema è risolvere i sintomi che, mi rendo conto, possono pesare molto sulle sue giornate... certamente c’è qualcosa, nella sua vita, che ha scatenato tutto questo.
Concordo assolutamente quindi con i colleghi, relativamente alla necessità del colloquio con un professionista, che la accompagni nella risoluzione del problema. Nulla di insormontabile comunque, in terapia si può risolvere, abbia serenità e fiducia.
Lo sconforto che prova è più che naturale data la situazione che ha descritto. Ritengo sia molto importante intanto coinvolgere i suoi genitori, oltre ad un supporto pratico e dovuto, dato che è minorenne, è importante che riceva un supporto emotivo dalla sua famiglia: è una situazione molto dura e non è opportuno che lo affronti da sola.
Il modo più appropriato per affrontare questa situazione è sondare a 360° le possibili cause di tali problematiche. Innanzitutto le consiglio di richiedere con l'aiuto dei suoi genitori una visita neurologica, per assicurarsi che questi momenti di perdita di memoria, questi "vuoti" non abbiano origine da una causa medica.
Parallelamente le consiglio, sempre con l'aiuto dei suoi genitori, di intraprendere un percorso di psicoterapia, per gestire il forte sconforto e questi attacchi di panico.
In ogni caso le possibilità di trattamento, e quindi di stare meglio, sono concrete. In questo momento di sconforto tenga in considerazione alche le possibili soluzioni e non solo il problema.
Ciao! La tua descrizione sembrerebbe corrispondere ad un forte stato ansioso. Esistono diverse tecniche terapeutiche che potrebbero esserti utili, alcune anche molto simpatiche che prevedono l'utilizzo di una vasta scelta di "pupazzetti" psicodrammatici. Ti suggerirei di chiedere ai tuoi genitori la possibilità di fare dei colloqui. Per approfondimenti contattami pure in privato. Dr.ssa Iris Mattera
Cara ragazza,
dalla tua descrizione potrebbe trattarsi di un attacco di ansia. Tuttavia da poche righe è difficile fare una diagnosi precisa.
Rivolgiti subito ai tuoi genitori, e consulta il medico di base.Prima occorre escludere che tu non abbia qualche disturbo fisico. Solo dopo, si potrà considerare di consultare uno psicoterapeuta.

Buone cose,
dr. Ventura
Buongiorno,
sembrerebbe un attacco di panico. Contatta uno psicologo cognitivo comportamentale e approfondisci il discorso. Ti aiuterà.
dott Tealdi
Salve,
l'ansia è un fatto soggettivo, bisognerebbe indagarla per comprendere la "sua".
E' impossibile, oltre che inopportuno sotto un profilo deontologico, avanzare un'ipotesi diagnostica.
Un saluto,
MMM
Carissima, spesso il corpo parla, ci avverte, ma molte volte si è in difficoltà a riconoscere lo stato emotivo corrispondente. Sicuramente il pianto segnala una sofferenza taciuta che probabilmente non è ancora stata elaborata. Le consiglio, quindi, di rivolgersi ad un terapeuta per capire più a fondo il suo disagio. Ne parli con i genitori; per quanto riguarda la terapia, rimango a vostra disposizione. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Cara può essere un disturbo d'ansia al suo esordio. A volte ci sono sintomi fisici di vario genere, non sempre gli stessi. Trova un terapeuta che si occupi di adolescenti e fatti accompagnare nella gestione di questo problema. Non si tratta di una cosa grave ma e molto fastidiosa e può limitarti nella vita quotidiana. Prima la risolvi meglio è.
Cara ragazza,
le sensazioni che descrive meritano un approfondimento per capire quali situazioni le provocano, per questo il consiglio è di rivolgersi ad uno psicologo. Prima però, essendo lei minorenne, è importante parlarne con i suoi genitori. È difficile dare un nome a ciò che prova senza conoscere la sua storia. Un cordiale saluto

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