salve , sono un ragazzo di 37 anni , in cura per una forte ipocondria da anni.da un mese avverto u

19 risposte
salve , sono un ragazzo di 37 anni , in cura per una forte ipocondria da anni.
da un mese avverto una sensazione di rigiidita /pressione sulla pelle zona scapolare.
ovviamente sono entrato nel tunnel Sclerosi multipla ,ho fatto visita neurologica ,ok e
di mia iniziativa rmn cervello senza il resto della colonna vertebrale, che avevo gia fatto l'anno scorso
sempre per paura di una SM .
In un anno avro fatto 6 visite neurologiche ,tutte negative, ma ogni volta che mi prende un sintomo , sembra sempre essere compatibile con la SM.
Secondo voi ,per maggior sicurezza devo rifare anche la rmn della colonna ?
Gentile signore
Non prescrivo esami via mail o messaggi.
Se i dubbi restano prenda appuntamento presso un centro di riferimento nella sua zona per malattie demielinizzanti.
Non si autoprescriva esami e consideri la forte comorbilità ansiosa.

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Primo : a 37 sa non si è più ragazzi : cresca e cerchi di maturare ! Secondo : ulteriori controlli radiologici sono inutili e dannosi per le sue finanze e per li sistema sanitario nazionale . Terzo : un buon supporto con colloquio e terapia farmacologica. Può arginare le sue fantasie ipocondriache e farla vivere più sereno . Cari saluti
dal neurologo tornerei, magari per una terapia farmacologica adeguata al suo sintomo principale....l'ansia!! E' facile che riuscirebbe a stare meglio,e viver emeglio anche il quotidiano che così rischia di essere un inferno.
In questo momento della sua vita l'ansia è il problema maggiore
Le consiglio un libro:
"Ansia" di Joseph LeDoux
Raffaello Cortina editore
È molto bello
La principale arma contro le malattie dell'anima è la cultura
Un abbraccio
Leggevo la sua richiesta e mi sono focalizzata sulla parola ovviamente: "ovviamente sono entrato nel tunnel Sclerosi multipla...". Non c'è niente di ovvio in realtà.
Il fatto che nell'ultimo anno abbia fatto sei visite con esito negativo e nonostante questo non sia riuscito a tranquillizzarsi sono un indizio importante che la sua ansia (l'ipocondria) sta galoppando alla massima velocità.
Sa, noi cognitivisti parliamo di distorsioni cognitive, ovvero quelle modalità che la nostra mente ha di trarci in inganno, utilizzando copioni prestampati per tutte le situazioni di vita, senza discriminante.
Le consiglio vivamente di attivare un percorso terapeutico di tipo cognitivo-comportamentale, orientamento privilegiato per i disturbi ansiosi come il suo.
Buongiorno. In accordo con quanto detto da colleghi Medici e Psicologi, mi permetto di aggiungere che il detto: "chi cerca trova", ha sempre un fondo di verità. Attivandosi in un loop medicalizzante lei rischia di non vivere la sua vita, considerando anche che cio' che si può fare alla sua età è veramente tanto, perché è nel punto di massima efficienza. Valuti l'ipotesi di un percorso psicoterapeutico per evolvere al meglio nell'azione e nell'animo
Buongiorno....
Mi aggiungo con questa mia risposta solo per dirle che, come le indicano gli esperti nelle precedenti risposte, la ricerca medica non la sta aiutando e anche se è sempre importante fare una diagnosi differenziale ormai sembra chiaro che le potrebbe essere più utile comprendere cosa c'è dietro il suo atteggiamento ipocondriaco, contenuto che sarà certamente prezioso perchè ha a che fare con la sua persona ed il suo mondo interno meno visibile in questa momento.
Dott.Isabella Sampalmieri
Salve , sì sono d'accordo con i miei colleghi lei è così giovane che dovrebbe eseguire un buon percorso terapeutico, invece di eseguire numerosi accertamenti che a quanto pare non la stanno aiutando. Dovrebbe riuscire tramite la terapia psicologica che cosa sta nascondendo con il suo disturbo ipocondriaco. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Se lo ritiene, nessuno glielo può vietare. Il problema mi sembra che lei lo abbia inquadrato bene da un punto di vista psicologico e non ha che da continuare a lavorare su sé stesso.
Buongiorno, se i numerosi neurologi consultati hanno escluso la diagnosi di sclerosi multipla le consiglio di farsi seguire per l'ansia e i timori da malattia da uno psichiatra, spesso si ottengono ottimi risultati.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Buongiorno, al di là della sintomatologia che sicuramente fa bene a trattare con uno specialista e alla luce dello sviluppo storico che il problema ha avuto nella sua vita, sento di suggerirle un colloquio psicologico, magari con un terapeuta che abbia dimestichezza con tecniche di Bioenergetica, per indagare la sofferenza nell'area emotiva che potrebbe avere diverse implicazioni nella problematica proposta. Cordiali saluti
Per facilitare una lettura più psicologica del problema che presenta, le direi di tentare, intanto da solo poi con un collega psicoterapeuta, una ricostruzione storica deil’esordio dei sintomi che l’hanno così messa in ansia, per vedere per esempio cosa è accaduto nell’ultimo anno e nell’ultimo mese per lei rilevante in senso positivo o negativo (cambiamenti di lavoro, di casa, di città, separazioni, perdite, avanzamenti o retrocessioni professionali, rotture relazionali, ecc..). E’ importante farsi accompagnare da uno specialista perchè non sempre si riesce a dare la giusta rilevanza agli eventi stressanti, che quindi vengono sottovalutati perdendo la possibilità di comprenderne il filo che li lega alla sofferenza.
Un cordiale saluto.
Attenendomi a ciò che dice, a livello simbolico le sue ansie ipocondriache potrebbero collegarsi alla paura di essere "senza spina dorsale". L'inconscio ha un effetto davvero potente sul corpo e sulla mente. Domanda: ha mai analizzato in terapia il rapporto con suo padre? Potrebbe rimanerne molto sorpreso..
Le faccio i miei auguri
Iris Mattera. Psicologa
Il cervello umano e una forte componente ansiosa sono in grado di "Creare" dei veri e propri sintomi. Ha già fatto diverse visite specialistiche che hanno dato avuto un buon esito. Forse può esserle più di aiuto un percorso di psicoterapia per abbassare lo stato Ansioso.
Salve. Come può vedere ha ricevuto moltissimi feddback sulla sua problematica.
Spero che si creino le circostanze interiori affinché lei prenda in considerazione un percorso psicologico che la aiuti a gestire i falsi allarmi della sua mente.
La mente spesso "mente" e la potrebbe condurre ad una vita intera alla ricerca di una malattia che le sfugge.
Spero davvero che trovi il modo di darsi aiutare.
Le faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Gentile utente, il parere dei colleghi mi sembra abbastanza esaustivo. Vorrei aggiungere una cosa, oltre a concordare con quanto già detto. L'ipocondria, che lei si riconosce, è la malattia/condanna degli affamati di attenzioni. Diventa la "soluzione" (disfunzionale) alla solitudine che si prova interiormente, senza distinguere se questa solitudine è reale o solamente vissuta come tale.
Provi a prendere una volta per tutte responsabilità di questo affrontando un percorso di psicoterapia. La aiuterà a capire realmente come prendersi cura di se stesso, e come sentirsi sazio di attenzioni. Un saluto,
Federica Miccichè
Salve,
da quanto scrive mi sembra che lei stia sperimentando una situazione paradossale del tipo: più cerca, meno trova (a livello medico), più sta male, e allora cerca ancora, ma non trova nulla, ma sta male, e cerca ancora etc etc. Immagino che tutto questo sia davvero frustrante.
Ogni visita rinforza l'idea che lei debba avere "ovviamente" (citandola) qualcosa che non va.
Posto che ha fatto bene a compiere gli accertamenti necessari, in questo momento potrebbe essere più utile iniziare altri percorsi.
Purtroppo non è possibile fare diagnosi a distanza, ma mi auguro che possa trovare la forza di percorrere una nuova strada, quella dentro di lei, un caro saluto,
MMM
Come già dei dai gentili colleghi la invito a cercare altre risposte e non sempre la stessa che spieghi a se stesso la causa dei suoi malesseri. Sembra che l'intrusività e la rigidità dei suoi pensieri non le stiano permettendo di guardare oltre. Si faccia aiutare da uno specialista psicoterapeuta a comprendere quanto accade piuttosto che sottoporre di nuovo il suo corpo ad ulteriori esami che hanno già dato esito negativo. Le auguro di trovare presto lo specialista che saprà aiutarla. Cari saluti
Buonasera, eliminando problemi fisici, potrebbe essere vantaggioso per lei concedersi l'opportunità di uno spazio di relazione diverso rispetto a quello medico/paziente come sta indicando ora.
La invito dunque a riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad uno Psicologo/Psicoterapeuta per cercare di lavorare anche su altri aspetti, emotivi, psicologici.
Un caro saluto.

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