Salve sono un ragazzo di 18 anni, spiegoil mio problema, sono stato fidanzato per 2-3 anni dopo quel

21 risposte
Salve sono un ragazzo di 18 anni, spiegoil mio problema, sono stato fidanzato per 2-3 anni dopo quella relazione ne sono uscito distrutto ma penso sia una cosa comune nell'adolescenza, il fatto è che sto creando da solo questo problema che da piccolo sta diventando grande, cioè di poter esser omosessuale, il tutto è nato da una semplice domanda del cavolo che si creò in un dialogo con i miei genitori in modo ironico tipo 'oh è quand'è che ti cerchi una nuova ragazza" è nei giorni a seguire mi son chiesto perché non mi trovo una nuova ragazza? Io sapevo è so che è perché nella mia precedente relazione ne sono uscito "distrutto" (perché mi ha tradito) ma mi son fatto 100 domande finché sono arrivato alla domanda: "ma se mi piacciono i maschi? " Niente da lì si creò questa domanda che mi tende a dimostrare ad i miei ed alle persone che mi stanno affianco che non lo sono come se le persone mi dicono: ah sei gay, mentre io so perfettamente che le ragazze mi attraggono è gli uomini no..( tra l'altro ho amiche lesbiche e conosco anche persone omosessuali, leggevo su internet che si diventa anche omofobi dopo che si ha questa paranoia ma sinceramente non mi trovo su questo.. )sono totalmente a conoscenza di questo ma nonostante ciò ho paura che gli altri pensino che lo sia, il tutto perché non riesco a fidarmi in una relazione dopo quello che mi è accaduto..spero di aver descritto il mio problema.. spero di poter trovare una soluzione da ciò, intanto gentilissimi..
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio che sta provando. Ritengo che sia per lei fondamentale intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare le cause sottese a tale sintomatologia, le origini ed i fattori di mantenimento onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe opportuno, ad esempio, trovare strategie utili per fronteggiare i pensieri ossessivi e le situazioni per lei problematiche.
Cordialmente, dott. FDL

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Ciao, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. È curioso il fatto che ti siano venuti dubbi sulla tua sessualità nonostante tu sappia che gli uomini non ti attraggono. La mia impressione è che tu abbia già una buona consapevolezza di ciò che ti sta succedendo, ma che ti stia ingarbugliando in una serie di inferenze molto razionali ("Se non trovo una nuova ragazza, allora sono omosessuale"). Prova a stare più a contatto con ciò che provi, con quello che senti. I pensieri a volta ingannano, non sono la realtà. Se poi avessi bisogno di approfondire questo aspetto che ti mette in difficoltà, pensa alla possibilità di iniziare un percorso psicologico. Ti può aiutare a fare chiarezza su ciò che ti sta succedendo. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve, credo che per lei sia importante approfondire l'origine di questa ansia che descrive. Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona serata.
Dott. Fiori
Caro ragazzo. Penso che tu abbia spiegato molto bene la dinamica di quello che è successo. Probabilmente la fine della precedente relazione ti ha fatto provare delle emozioni che sono state molto difficili da gestire. È molto giovane e magari non ha voglia in questo momento di intraprendere una relazione. Se sa che le ragazze lo attraggono e gli uomini no è già un buon punto di partenza. Forse bisogna provare a capire cosa c’è dietro quel pensiero ( se non ho una ragazza chissà forse è perché mi piacciono i maschi?). Semplicemente si può anche non sentire l’esigenza di stare in relazione ma non è per questo che allora non provo attrazione nei confronti dell’altro sesso.
Provi ad ascoltarsi un po’ di più e se lo ritiene necessario, a chiedere una consulenza psicologica.
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente, sembra che il giudizio degli altri abbia un enorme potere su di lei, forse la sua autostima insieme alla relazione conclusa ne è rimasta particolarmente ferita. Credo anche che il pensare questo la porti a ritirarsi dalle relazioni sociali. Potrebbe essere un modo difensivo di evitare altre delusioni? Se questi pensieri intrusivi iniziano a rovinare la sua quotidianità, forse sarebbe il caso di procedere a dei colloqui psicologici e fare un po' di chiarezza e rielaborare la sua precedente relazione finita.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, sicuramente la sua precedente relazione e relativo tradimento le ha abbassato la sua autostima e la sicurezza in sè stesso. Inoltre la continua richiesta dei suoi genitore di cercarsi una nuova ragazza, che lei ha percepito come ironica, si sono insinuati nella sua mente dei pensieri ossessivi, circa la possibilità di essere un omosessuale. Forse le è calato il suo umore ed è molto facile avere ossessività, inoltre si contraddice dicendo che le piacciono le ragazze. faccia qualche seduta psicologica in modo da elaborare xchè gli vengono questi pensieri e che cosa nascondono, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
Salve.
Premesso che le relazioni amorose non sono come andare a fare la spesa al supermercato, se finisce il pane si va a ricomprare. Non è semplice dopo la fine di una storia ricominciarne un'altra. Soprattutto se la fine della precedente è stata dolorosa. Inoltre bisogna incontrare la persona che sia attraente sotto diversi aspetti. Fatte queste premesse, perché pensa di essere gay solo perché ancora non ha intrapreso una nuova relazione? Mi sembra che se non risponde alle aspettative degli altri, si sente sbagliato. Più che sull'identità sessuale avrebbe bisogno di chiarire l'insicurezza collegata a ciò che pensano di lei gli altri. Questo è un problema più importante dell'identità sessuale, perché la può condizionare a 360°nella vita. Un percorso psicoterapeutico che possa stimolare la fiducia in se stesso aiutandola a fare chiarezza sul modo di affrontare la vita, le potrebbe essere utile. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Buongiorno capisco il malessere che descrivi e che non ti permette di vivere serenamente.Si è instaurato un dubbio nevrotico di natura ossessiva sulla tua omosessualità.Non ha nulla a che vedere con la realtà ,non sei omosessuale,ma con un disagio psicologico che va affrontato attraverso un percorso psicoterapico.Forse la delusione sentimentale ha favorito una profonda insicurezza sulla tua identità ,che non era ancora solida ...si tratta di capire ed uscire da questa incertezza con un rinforzo della sua personalità.Disponibile ti faccio un forte augurio Dottssa Luciana Harari
Buongiorno, leggendo la sua richiesta mi pare di comprendere che la sensazione di malessere psicologico che vive attualmente sia stato innescato da un'aspettativa che gli altri avrebbero nei suoi confronti. L’ansia secondo questa logica può essere scaturita dal non sapere che cosa siamo per gli altri oppure al contrario cosa realmente desidera per se stesso. Tramite un percorso psicoterapeutico sarà possibile esplorare la natura inconscia di tale insicurezza e acquisire maggiore consapevolezza.
Le porgo i miei saluti
Dottoressa Elisa Taverniti
Buongiorno, credo le sarebbe utile una psicoterapia per poter affrontare le sue angosce ed il lutto della sua recente separazione . Riflettere sulla crescita della sua identità personale e rimuovere eventuali intoppi che ostacolano la sua individuazione , capire chi è e chi vorrebbe essere. Un saluto, Dott. Roberto Pitzalis
Buongiorno, consiglio di effettuare un colloquio psicologico, così può capire meglio le difficoltà che prova e trovare le strategie per superare questa situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Hai già cominciato a farti delle domande e a mettere in relazione degli eventi. Sei insomma sulla buona strada per trovare la soluzione ai tuoi dubbi. Quello di cui hai bisogno a questo punto è uno spazio per fare maggiore chiarezza, che non permetta interferenze di altri. Direi che un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere la risposta giusta. Per permetterti di capire il passato e affrontare con serenità e consapevolezza il futuro..
Salve, nella sua condivisione ci sono tanti temi che si intrecciano e le domande, lecite, meritano un spazio di risposta in lei. Credo che qualche colloqui con un professionista possa essere d'aiuto a far luce sulle tante cose ed anche a capire se ci possono essere delle esigenze ulteriori.
Saluti
Massimiliano
Gentilissimo, grazie per la sua condivisione. Immagino sia faticoso avere tutti quei pensieri e non riuscire a trovare la fiducia necessaria per intraprendere una relazione. Un professionista in questo momento potrebbe venirle in aiuto per "mettere ordine" a questi pensieri, attivare insieme con lei risorse per poter tornare a fidarsi e gestire la "paura" da lei citata. Resto disponibile per approfondimenti.
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Gentile Signore proviamo a partire dalla fine "il tutto perché non riesco a fidarmi in una relazione dopo quello che mi è accaduto" . I temi che apre questa sua riflessione sono molto interessanti e permettono anche di leggere le sue riflessioni sull'orientamento sessuale con una nuova prospettiva. Forse la paura di essere feriti nuovamente può spiegare questi suoi timori verso un nuovo amore e chissà che forse questa rimandi ad un suo modi di relazionarsi su cui potrebbe lavorare. Ovviamente sono solo delle ipotesi che vanno verificate e un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe esserle utile ma, questa è una sua scelta. Le faccio presente che solitamente raccontarsi e ammettere i propri disagi è il momento più difficile. Ora perché non continuare visto che il passo più difficile lo ha già fatto? Un cordiale saluto
Gentile utente grazie per aver condiviso i suoi vissuti, da ciò che racconta la chiusura della relazione precedente è stata per lei molto faticosa, probabilmente non si sente ancora pronto ad iniziare una nuova frequentazione, ciascuna persona ha bisogno del proprio tempo per elaborare le proprie esperienze, soprattutto quelle più difficili. Il fatto che lei riconosca che è attratto dalle donne e non dagli uomini è un punto di partenza importante, forse sarebbe necessario capire cosa c'è sono il suo interrogativo "e se mi piacciono gli uomini". Si prenda del tempo, non è necessario investire subito su una nuova relazione, e se questo dubbio non dovesse andare via può rivolgersi ad uno psicoterapeuta che può aiutarla a fare maggiore chiarezza dentro di sé.
Un caro saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Gentilissimo, uscire da una relazione - e per di più dove c'è stato un tradimento- è un 'esperienza così dolorosa che necessita tempo per essere elaborata e superata. Rispetto al quesito sull'omosessualità porrei attenzione sul fatto che sta subendo la pressione di amici e famigliari per aderire ad una categoria piuttosto che un'altra. Avere una ragazza per loro equivale ad essere eterosessuale; non avere una ragazza equivale a essere omosessuale. Sembra una visione semplicistica della realtà! Ognuno è quello che è. Il mio consiglio è di lavorare su di sé per rafforzare la sua autostima e non dover subire il giudizio e le provocazioni di chi le sta intorno. In questo modo non sentirà l'urgenza dii aderire ad uno schema e vivrà la sua vita con serenità e libertà.
Cara ragazzo,

grazie per aver condiviso il suo racconto. Molto probabilmente sta vivendo un perido di crisi interiore e sta cercando conferme che riguardano la propria identità sessuale. L'adolescenza è un periodo particolare della vita all'interno del quale anche l'orientamento sessuale cosi come altri fenomeni possoni esser transitori . Sarebbe opportuno intraprenda un percorso di supporto psicologico, che possa aiutarla in qualche modo a comprendere ciò che desidera nella sua vita ed ad elaborare la fine della sua storia con la ex

Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
esprimo il mio dispiacere rispetto al disagio che sta provando.
Da quanto si evince dalla sue parole, sembra che il dubbio sull'essere omosessuale o meno, sia scaturito a seguito di osservazioni da parte di altri. Scrive però che lei sa benissimo che le piacciono le donne e non gli uomini, pertanto mi sento di consigliarle di ascoltare se stesso. Le sue sensazioni, le sue emozioni, le sue necessità sono le uniche variabili a cui deve dare ascolto.
Certo è che ciò che lei etichetta come un "problema" è un normalissimo passaggio della sua età. L'età adolescenziale è una fase critica per l'identificazione della propria identità, sia essa sessuale, sociale, ecc...
Se avesse voglia di fare due chiacchiere non esiti a contattarmi.

Saluti
Dott.ssa Librio Erika
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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