Dr.
Roberto Pitzalis
Psicoterapeuta,
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Su di me
Sono uno psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico con 20 anni di esperienza in cui ho avuto modo di lavorare con ogni fascia d'età, dall'infanzia al...
Formazione
- Università degli studi di Padova (1996)
- Scuola di specializzazione quadriennale A.Ps.I.A (2004)
Specializzazioni
- Psicoterapia
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicoterapia delle Dipendenze Patologiche
Competenze linguistiche
- Italiano
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13 recensioni
Punteggio generale
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A.M
Ho fatto oggi una prima esperienza con lui, dopo qualche secondo di mia tensione mi sono trovato a mio agio. Ha saputo ascoltarmi con attenzione..... ho già fissato la seconda seduta.... mi riservo di esprimere un giudizio più completo appena entrerò nel vivo della terapia.
S.M
Vorrei ringraziare il dott. Pitzalis perché è stato la mia salvezza. Ero caduto nel baratro e ora non mi sembra vero di poter vivere serenamente e sentire di poter affrontare le difficoltà che mi potranno capitare. Lei per me è stata l'ultima speranza e le sarò per sempre grato.
A
Sono stata seguita per un problema di gioco, con grande competenza e professionalità il dott Pitzalis è riuscito a rimettere apposto la mia vita. È stato un percorso intenso, basato sulla analisi e l individuazione delle difficoltà relazionali, sul riconoscere il mio vero problema. Questa malattia mi ha portata sul baratro della mia vita. Provo immensa riconoscenza per il grande aiuto datomi, oggi posso dire di essere di nuovo una donna libera. Grazie
k
Professionale empatico e sempre disponibile . E' stato determinante per affrontare un periodo difficile. E' chiaro che svolge il suo lavoro con grande passione,. E' riuscito subito a farmi sentire a mio agio .
Pdp
Mi sono rivolta al dott. Pitzalis in un momento doloroso della mia vita. Ho trovato competenza e disponibilità. Con il suo aiuto sono riuscita a ritrovare la serenità. Grazie ancora.
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Il Dottor Pitzalis e' un grande professionista. Mi sono rivolta a lui nel periodo successivo al lockdown , in quanto ho avuto un problema legato proprio a questo, come credo in tanti. Dalla prima chiamata, ho subito capito che il Dottore, mi avrebbe aiutato a uscire da un periodo difficile. Lascio questa recensione, perche' credo che quando ci si sente un po' persi, soli e magari senza coraggio, l'aiuto di un professionista, puo' sicuramente aiutare a riprendere sicurezza in se stessi, ma solo con la competenza, e la disponibilita' che ho trovato in questo professionista. Ancora grazie . Straconsigliato!!!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 57 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno!
Sono un ragazzo di 24 anni che sta affrontando l’ultimo anno di università da fuorisede.
Da circa un anno e mezzo soffro di attacchi di panico, per cui sono stato in terapia affrontando le problematiche del momento e per gestire lo stress dovuto alla preparazione della tesi di laurea. Adesso, dopo il percorso psicologico e il sostegno della mia famiglia e del mio ragazzo, riesco a gestire meglio l’ansia, sapendola riconoscere e disinnescare. Tuttavia ho passato questi periodi dividendomi tra familiari e il ragazzo, senza mai tornare nella città di studio se non per brevi periodi. Adesso che sono rientrato definitivamente sento in sensazione di vuoto enorme, correlato da una tristezza latente e da svariate crisi di pianto. Non credo si tratti di ansia, visto che la città è quella che ho scelto in prima persona e sui cui in fondo mi trovo bene, sto finendo egregiamente il lavoro di tesi e ho già svariate offerte di lavoro. Eppure mi ritrovo sempre in camera a star male, con i pensieri che mi fanno mettere in dubbio tutto ciò che ho costruito, nonostante qui sia pieno di amici, conoscenti e colleghi mi sento quasi sempre da solo, sopratutto nei momenti in cui lo sono fisicamente. Mi chiedevo se si trattasse di un’ulteriore fase da analizzare o se si tratta solo di un periodo di transizione cui devo riabituarmi alla città e alla lontananza dei miei affetti.
Vi ringrazio anticipino per le dritte.
Ciò che sta vivendo e' il conflitto tra il desiderio e la paura a crescere e diventare adulto. Un saluto
Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni che ha realizzato di soffrire di ludopatia.
Ciò è avvenuto dopo 3 mesi che mi sono lasciato con la mia ragazza e dopo 2 mesi che ho smesso di fumare, quasi avessi tolto un tappo che fermava tutte le cose che non andavano nella mia vita, che ora almeno in parte posso vedere.
La realizzazione di ciò che stavo facendo, avendo sperperato tutte le paghe degli ultimi 4 anni e mezzo, è avvenuta con un risveglio notturno pieno di panico, freddo da dentro, tremori e batter di denti (cosa che forse una sola altra volta ho avuto in vita mia) dopo l'ultima giocata online di "piccolo" importo (rispetto al solito). In seguito disperato ho contattato sert, giocatori anonimi, un servizio di consulting telefonico, e due psicologi, uno online ed uno dal vivo, tale da consentirmi di non aver tempi morti per iniziare un percorso se uno non fosse andato bene.
Anticipo che sono 40 giorni che non gioco ma ho l'ansia/malessere l'errore quello che ho fatto del mio denaro e quindi ancor di più del mio tempo per guadagnarlo.
Ora mi trovo di fronte i seguenti dubbi:
1- Perché al sert alla mia domanda di quando dovrebbe sopraggiungere il craving non mi è stata data risposta? Non esiste una gaussiana come in tutti i fenomeni che interessano questo pianeta? E perché a gufare palesemente che sopraggiungerà?
Perché sempre al sert costringermi praticamente a portare un parente "perché tutti lo fanno" e dopo 40 giorni dal mio contatto non ancora aver potuto intraprendere una terapia? Mi ci sono recato volontariamente e senza che qualcuno mi avesse implorato o chiesto di recarmici.
Sempre al sert mi è stato detto che stavo facendo troppe cose (dopo 40 giorni di attesa per un po' di sollievo mi sembrava anche palese che stessi percorrendo altre vie). Perché gli altri attori, consapevoli del fatto che non voglia prendere sottogamba questa situazione mi hanno visto consapevole del problema e loro esagerato?
Lo psicoterapeuta (quello scelto) mi ha detto che se onesto con me stesso sulla situazione avrei potuto tenere il "potere" sul mio denaro (al sert nemmeno una prova). Voi specialisti cosa consigliereste, anche se la risposta potrebbe essere scontata.
Grazie a chi risponderà.
Buongiorno, La psicoterapia può sicuramente aiutarla ad uscire da questa situazione ed iniziare una nuova vita. E' fondamentale che lei si possa fidare ed affidare ad uno psicoterapeuta. Il percorso non sarà breve ma potrà riuscire da subito ad astenersi dal gioco. Cordiali saluti
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Sono uno psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico con 20 anni di esperienza in cui ho avuto modo di lavorare con ogni fascia d'età, dall'infanzia al...
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Competenze linguistiche
- Italiano
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