salve sono un ragazzo che per 7 mesi ha vissuto la prima relazione seria e sana. Per me lei èstupe

24 risposte
salve
sono un ragazzo che per 7 mesi ha vissuto la prima relazione seria e sana. Per me lei èstupenda ho un enorme attrazione fisica per lei, mi capiva mi accettava per i difetti, e stava sempre con me quando ne avevo bisogno. Era tutto estremamente bello ogni giorno tirava l'altro e sentivo essere veramente me stesso con un altra ragazza, poi un giorno eravamo solo io e lei in giro per strada sensa far nulla e mi accorsi che c'era una situazione di noia incredibile, qui sono nate le prime paranoie "mi annoio sempre con lei?" " ma ora mi sento felice" " se ora stavo a casa per fatti miei forse stavo meglio".
ne avevo parlato con lei però la sua reazione è stata affranta pensando che io la volevasi lasciare però avevo capito quanto tenevo ancora a lei, ho cercato di affrontare il problema e ho capito che la cosa migliore che potessi fare era cercare di ignorare tutti questi pensieri e per circa 3 mesi c'ero riuscito a volte di più altre di meno finché lei ai 7 mesi mi scrive un messaggio dove diceva di amarmi completamente e che io ero perfetto per lei, ho avuto paura nel rispondere pk ero stato preso da mille ansie " ma io non mi sento di dirglielo però lei ora si aspetta che rispondo " questo mi ha fatto sprofondare in paura assoluta e gliene ho parlato c'è stata tensione tra noi per qualche giorno, io però sentivo solo sensi di colpa per quello che stavo facendo, allora per non farla soffrire continuamente ho deciso di lasciarla ora sono circa 7 giorni che sto male piango ogni volta che penso a lei e mi sono reso conto che con amici sensa di lei mi sento escluso non mi sento bene, solo lei mi faceva stare bene quando stavamo in gruppo, però durante il giorno non sento la sensazione di vuoto nel cuore come se mi mancasse qualcosa sento solo il cuore a mille e se mi riesco a distrarre e solo per poco tempo, sto prendendo la decisione di farmi aiutare da un professionista spero che riesco a capirci qualcosa
Dott. Luca Sist
Psicologo, Psicologo clinico
San Michele al Tagliamento
Buongiorno, innanzitutto mi dispiace e comprendo la situazione che ha descritto. Il fatto che stia soffrendo per il fatto di averla lasciata, potrebbe portare a capire quali sono state le cause e i meccanismi che l'hanno portata verso questa decisione. Da approfondire sarebbe il tema della "noia", che è sopraggiunto e forse ha un suo peso nella situazione. Sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico per capire se , in fondo, ci sono altri eventi che l'hanno portata verso questa decisione; rimango a disposizione anche online .
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Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, grazie per la condivisione della sua esperienza, su cui mi permetto di fare qualche riflessione e domanda.
Dal suo racconto si evince una difficoltà a reggere la noia, o meglio la calma, cosa che mi pare lei non abbia mai vissuto nelle relazioni precedenti che, seppur non serie e sane, hanno sempre alimentato la sua vitalità. Sarebbe opportuno chiedersi cosa intende per noia e che senso ha questa per lei all'interno di una relazione. Affrontare questi quesiti esistenziali con un professionista potrebbe aiutarla a ritrovare un equilibrio, con sé stesso e con gli altri. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Jessica Scheggi
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buongiorno! mi spiace per quello che stai passando ... come scrivi in fondo, è giusto che tu intraprenda un percorso psicoterapeutico in modo da poter capire e sentire le motivazioni che ti hanno portato a lasciare la tua ragazza e cosa vuoi veramente ... magari la noia che hai sentito vuol dirti qualcosa ...
Buon cammino! Jessica Scheggi
Dott.ssa Pasqualina Annoso
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, mi dispiace molto sentire che sta attraversando un momento così difficile. È evidente che ha vissuto una relazione significativa e che questa esperienza ha avuto un forte impatto su di lei. Quando si tratta di relazioni, è normale sperimentare una gamma di emozioni, comprese l'attrazione, la felicità, l'ansia e la paura. È importante riconoscere che questi sentimenti possono essere complicati e non sempre chiari. Le relazioni possono portare alla luce aspetti di noi stessi che potremmo non aver considerato in precedenza, e questo può essere un processo di crescita personale importante. Il fatto che lei abbia avuto dubbi e paure riguardo alla sua relazione non significa necessariamente che non le importasse della sua partner, ma potrebbe riflettere le sue preoccupazioni e incertezze personali. È positivo che lei abbia cercato di affrontare questi pensieri e di comunicarli apertamente alla sua partner, anche se comprendo che sia stato un momento difficile per entrambi. La decisione di interrompere la relazione è stata sicuramente difficile ed è normale sentirsi tristi, confusi e persi dopo una rottura, soprattutto se si trattava di una relazione significativa. Il fatto che lei stia considerando di cercare aiuto da un professionista è un passo positivo verso il suo recupero emotivo. Uno psicologo può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, a capire meglio se stesso e le sue relazioni, e a sviluppare strategie per affrontare il dolore e il senso di vuoto che sta provando. Ricordi che è normale sentirsi vulnerabili e avere bisogno di supporto durante momenti come questi. Cerchi di essere gentile con se stesso, con il tempo e il supporto adeguato, potrà superare questo momento difficile e trovare la felicità di nuovo. Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Dott.ssa Francesca Di Costanzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve caro,
ha fatto bene a iniziare a scrivere qui.
Come da lei specificato all’inizio, parla di una prima relazione significativa che inevitabilmente si è soliti idealizzare, facendo però poi delle equazioni che ci portano subito a trarre conclusioni negative nel momento in cui qualcosa del proprio sentire inizia a mutare.
Pertanto, potrebbe rivelarsi molto di aiuto interrogare in terapia quanto sta attraversando al fine di comprendere meglio cosa è entrato in gioco in questo legame, anche per favorire quelli futuri.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
È comprensibile che tu stia attraversando un periodo difficile dopo la fine di questa relazione significativa. È normale provare una serie di emozioni intense dopo una rottura, tra cui tristezza, senso di vuoto e ansia. È importante che tu dia valore al tuo benessere emotivo e che stia attento alle tue emozioni.

Rivolgersi a un professionista della salute mentale è un passo positivo che può aiutarti a elaborare queste emozioni, comprendere meglio te stesso e affrontare i pensieri e le paure che stai sperimentando. Un terapeuta può fornirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti e trovare modi per affrontare la situazione in modo sano e costruttivo.

Inoltre, è importante ricordare che è normale avere dubbi e paure nelle relazioni, specialmente quando si tratta di una prima relazione seria. È essenziale comunicare apertamente con il tuo partner e condividere i tuoi pensieri e sentimenti con loro. Tuttavia, comprendo che questa comunicazione può essere difficile e spaventosa, specialmente quando si teme di ferire l'altra persona.

Ricorda che prendersi cura di te stesso è fondamentale in questo momento. Cerca di trovare attività che ti piacciono e che ti aiutino a distogliere la mente dai pensieri negativi. Cerca il sostegno dei tuoi amici e della tua famiglia, e non esitare a parlare con loro dei tuoi sentimenti.

Infine, sii gentile con te stesso. La guarigione richiede tempo e non c'è una via prestabilita per superare una rottura. Con il supporto adeguato, sarai in grado di affrontare questo periodo difficile e tornare a sentirsi bene con te stesso.
Dott.ssa Chiara Lagi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Carissimo,
a mio avviso, la confusione emotiva di cui parla potrebbe essere dovuta alla chiusura improvvisa della relazione sentimentale con la ragazza e alla mancata elaborazione del distacco. Ha avuto poco tempo a disposizione per osservare gli accadimenti da varie angolazioni e per riflettere sulle possibili risposte comportamentali da dare. Le diverse prospettive avrebbero potuto trasformare le criticità della relazione affettiva in nuove opportunità. Provi a recuperare quel tempo di riflessione che è rimasto sospeso; fare chiarezza con il proprio sentire predispone ad un dialogo più maturo con se stessi e verso l'altro. La condivisione e la guida di un professionista le saranno certamente di aiuto. La saluto, la ringrazio per la domanda e le auguro di trovare le sue risposte.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Ramona Freti
Psicologo, Psicologo clinico
Seriate
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Affrontare una separazione, soprattutto da una relazione significativa, è sempre un’esperienza dolorosa; è normale sentirsi tristi, impauriti, provare la sensazione di vuoto e senso di colpa. È importante, in questo momento, avere una buona rete di supporto; inoltre è buona cosa considerare un supporto professionale che può aiutarla ad affrontare questo momento di difficoltà e confusione nonché aprire la strada ad una maggior comprensione di sé e dei propri bisogni.
Rimango a disposizione per un eventuale supporto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ramona Freti
“Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute” - François Marie Arouet Voltaire
Dott.ssa Serena Cei
Psicologo, Psicologo clinico
Cascina
Salve e grazie per la sua condivisione. Mi dispiace per la situazione, ma credo che possa trasformare questa "pausa" in un momento di riflessione e chiarimento su se stesso, su cosa vuole davvero e cosa no. Capisco il senso di colpa che descrive ma non sia troppo giudicante e severo verso se stesso: a volte è meglio comprendere cosa abbiamo dentro prima di buttarsi in decisioni e scelte che potrebbero peggiorare la situazione. I pensieri che ha cercato di reprimere forse era proprio un modo della sua mente di invitarla a riflettere ed ammettere qualcosa che magati percepisce come spiacevole ma che comunque c'è e si ripresenterà se non affrontato nel modo giusto, ovvero con l'aiuto di qualcuno. Lasciarsi aiutare non è un segno di debolezza, anzi.
Cordialmente, Dott.ssa Serena Cei
Dott.ssa Giulia Siri
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, mi spiace molto per la sofferenza e la confusione che sta provando. Dal racconto si evince un cambiamento nella relazione che essendo la prima vissuta come stabile e autentica vede un cambio di prospettiva nuovo a cui non si sente preparato perché non ne ha mai fatto precedenza esperienza. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a mettere in luce quali sono le sue paure relative alla "noia" e alla tranquillità nelle relazioni che potrebbero a loro volta essere collegate a situazioni personali già vissute in passato da lei o da membri della sua famiglia.
Grazie per la riflessione che ha portato. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Giulia Siri
Dott.ssa Lidia Milazzo
Psicologo, Psicologo clinico
Messina
Gentile Utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
È evidente che stia attraversando un momento molto difficile e doloroso dopo la fine di una relazione significativa. È positivo che lei stia considerando di cercare aiuto da un professionista, poiché potrebbe aiutarla a navigare attraverso i suoi sentimenti e ad affrontare la situazione in modo più costruttivo.
La fine di una relazione può portare con sé una serie di emozioni complesse, come la tristezza, la rabbia, il senso di colpa e la confusione. È normale sentirsi così dopo aver vissuto una separazione, soprattutto quando si tratta della tua prima relazione seria e sana.
È importante permettersi di elaborare e affrontare queste emozioni in modo sano e costruttivo. Cercare il supporto di un professionista può essere un passo importante verso il recupero emotivo e il benessere mentale.
Un terapeuta può aiutarla a esplorare i suoi pensieri e sentimenti, ad affrontare eventuali sensi di colpa o ansie che potrebbe provare e ad acquisire nuove strategie per gestire il dolore della separazione.
Ricorda che non è solo in questo processo e che chiedere aiuto è un atto di coraggio e di auto-cura. Spero che lei possa trovare il supporto di cui hai bisogno per superare questo momento difficile e per iniziare il percorso verso la guarigione e il benessere emotivo.
Cordialmente,
Dott.ssa Lidia Milazzo
Buonasera, ho letto con attenzione la sua situazione e mi dispiace molto per la sua sofferenza. Bisognerebbe comprendere a fondo come mai sia insorta la sensazione di noia e da quali aspetti siano nati. Sicuramente la comunicazione nella coppia è fondamentale per poter interagire e creare un ambiente empatico tale da poter creare un terreno fertile per far fiorire le proprie paure senza aver timore che l'altro possa reagire negativamente. Sono disponibile per un'eventuale consulenza. Cordiali saluti dott.ssa Valentina Pisciotta.
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
buonasera,
comprendo il suo stato d'animo e quanto deve essere difficile gestire le sue emozioni. Quando iniziamo una nuova relazione siamo spesso sopraffatti da una serie di emozioni e sensazioni che delle volte possono essere contrastanti. All'inizio è tutto "rose e fiori", idealizziamo la persona amata e pensiamo che tutto sia perfetto... man mano però entriamo in contatto anche con altre emozioni che possono metterci in crisi. Iniziamo a conoscere l'altra persona, a comprenderne i difetti o a scoprire aspetti della nostra relazione con lui/lei che non ci piacciono. Nel suo caso riferisce di provare "Noia"; sarebbe interessante capire cosa contiene questa noia, cosa dice di lei quest'emozione. In questo caso potrebbe essere utile intraprendere un percorso terapeutico che la possa aiutare a capire cosa le è successo in quest'occasione e come si può lavorare per rendere le sue relazioni future più consapevoli e soddisfacenti. Resto a sua disposizione per qualsiasi altra richiesta.
Cordialmente
Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Dott. Claudio Pieroni
Psicologo, Psicologo clinico
Lecce
Buonasera gentile utente, ringraziandola per la condivisione mi permetto di proporle qualche riflessione. Mi sembra di capire che la relazione che ci racconta le ha permesso di contattare diverse emozioni importanti, alcune molto piacevoli mentre altre forse spiacevoli. Questa presenza ambivalente potrebbe forse essere legata a un disagio o una disregolazione interna con la quale, mi sembra dalle sue domande, si vorrebbe confrontare. Sarebbe molto utile indagare in una relazione terapeutica su questi stati affettivi così totalizzanti che, forse, le impediscono di vivere appieno il suo rapporto. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Dott.ssa Marialisa Catalini
Psicologo, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente, tra tutte le persone che entrano nella nostra vita non tutte ci resteranno. Le paure le ansie aiutano a essere lungimiranti e concentrati. Come ogni eccesso però vanno riflettute e tenute a bada. Se sta male, è buono anche fare un passo indietro. Dalle nostre scelte capiamo noi chi siamo e come possiamo migliorarci. Rifletta sulla scelta di allontanarsi da questa ragazza, se per lei è necessario rivalutare le sue scelte, lo faccia. Il forte è colui che sa mettersi in discussione e capire se stesso e i propri limiti
Dott.ssa Melania Lattuada
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Mi dispiace che stia affrontando un momento di vita complesso, di evidente sofferenza. La decisione di chiedere aiuto è sicuramente una buona strategia per fronteggiare questa situazione. Avere l'opportunità di approfondire la conoscenza di sè e del suo modo di stare in relazione con gli altri, con il supporto di un professionista, potrà aiutarla a fare chiarezza.
Dott.ssa Francesca Denaro
Psicologo, Psicologo clinico
Prato
Salve, la sua decisione di lasciarla per proteggerla nonostante la sua sofferenza è un gesto altruista molto forte, credo che abbia fatto bene a cercare il dialogo anche se poi non è andata come pensava, la comunicazione è l'unica cosa positiva che si possa fare quando ci sono dei momenti di crisi o dubbi. Non c'è da sentirsi in colpa lei ha fatto ciò che poteva. Se deciderà di iniziare un percorso con un professionista del settore per cercare di capire qualcosa di lei stesso e della situazione rimango a disposizione per una consulenza conoscitiva. In bocca al lupo
Dr. Alessandro Puscio
Psicologo, Psicologo clinico
Carmiano
Gentile utente,
intanto mi sento di appoggiarla nella sua scelta di farsi seguire da un professionista. Queste situazioni possono essere molto impegnative e un supporto non può che farle del bene.
Ciò detto, pare che lei abbiamo superato la fase dell'innamoramento e sia entrato in quella della vita di coppia!
Durante l'innamoramento, nella maggior parte dei casi, si attraversa un periodo di totale idealizzazione dell'altro, ossia, l'altro è caratterizzato solo da cose belle (per farla breve).
Successivamente, per fortuna, ci accorgiamo che l'altra persona può essere molto più articolata e ricca: COMPLESSA.
Il passaggio fra queste due fasi può portare ad una crisi nella coppia e i modi in cui questa verrà affrontata detteranno le sorti della vostra relazione.
Da quanto racconta, pare lei abbia delle difficoltà nell'espressione delle sue emozioni a causa della sua paura di perdere l'altro. La noia, infatti, è la patina opaca di altre emozioni più profonde e paurose.
Le auguro di intraprendere un percorso di esplorazione e appropriazione delle sue emozioni!
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Ungheri
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Le sfide che stai affrontando nel tuo rapporto sentimentale sono complesse e richiedono un'analisi approfondita che va oltre una semplice risposta via chat. Posso offrirti un ambiente sicuro e confidenziale in cui esplorare questi problemi e lavorare insieme per trovare strategie efficaci per affrontarli. Ti invito a prenotare un appuntamento online con me per discutere più dettagliatamente della tua situazione. Ricorda, non sei solo in questo. Sono qui per aiutarti. Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza con me. Ricorda, non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto. Sono qui per sostenerti. Dott.ssa Ilaria Ungheri
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Caro ragazzo,

Innanzitutto, voglio farti i miei complimenti per aver avuto il coraggio di condividere la tua esperienza e per aver preso la decisione di cercare aiuto professionale. È evidente che stai attraversando un momento molto difficile e doloroso dopo aver concluso la tua prima relazione seria e sana.

È normale provare una serie di emozioni intense dopo una separazione, soprattutto quando si trattava di una relazione significativa come la tua. È comprensibile che tu stia vivendo sentimenti di tristezza, sensi di colpa e confusione. Il processo di elaborazione del dolore può richiedere del tempo e può essere un percorso pieno di alti e bassi.

È incoraggiante notare che hai già riconosciuto il bisogno di aiuto e stai considerando di consultare un professionista. La terapia può essere un'opportunità preziosa per esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, le tue paure e le tue ansie legate alla relazione e alla sua fine. Un terapeuta qualificato può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare il dolore e superare questa fase difficile.

Ricorda che è importante essere gentili con te stesso durante questo periodo e non giudicarti duramente per i tuoi sentimenti. La tua esperienza è valida e meriti supporto e comprensione.

Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a contattarmi. Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di guarigione.

Con cordialità,

Dott.ssa De Pretto
Dott.ssa Giulia Renzi
Psicologo, Psicologo clinico
Mentana
Ciao, capisco quanto tu stia attraversando un momento di confusione e sofferenza, che può essere davvero difficile da gestire da soli. Quello che descrivi mi fa pensare a una sorta di conflitto tra il desiderio di connessione e la paura che quella connessione possa limitarti, farti sentire intrappolato o “sbagliato” in qualche modo. é un movimento tra il desiderio di stare con una persona che ti ha fatto sentire davvero te stesso e il timore di essere intrappolato in un legame che ti ha fatto emergere delle ansie profonde. Questi sentimenti di confusione, paura e solitudine sono molto umani e non c'è nulla di sbagliato in quello che stai vivendo.
La tua descrizione di come ti sentivi quando stavi con lei – l'intensità dell'attrazione, la sensazione di essere accettato e compreso – è una testimonianza di quanto un legame profondo possa toccare le corde più sensibili dentro di noi. Tuttavia, ti sei trovato di fronte a una sensazione di noia improvvisa e a una paura di perdere te stesso in quella relazione. È interessante come, proprio quando c'è una connessione così forte, emergano anche i timori di essere troppo coinvolto o di non riuscire a gestire quella vicinanza emotiva.
Quello che è accaduto quando lei ti ha scritto dicendo che ti amava – e il tuo blocco nel rispondere – sembra rappresentare un punto cruciale. Hai sentito la pressione di dover rispondere in un modo che rispecchiasse quello che lei si aspettava da te, ma hai vissuto una sorta di paralisi emotiva, come se quella risposta fosse carica di un significato che non riuscivi a sostenere. Questo potrebbe suggerire una dinamica interna che riguarda la paura di essere "intrappolato" o di non riuscire a mantenere la libertà che senti di aver bisogno per essere te stesso.
Il passo che hai fatto, decidendo di interrompere la relazione, è stato sicuramente doloroso, ma può anche essere visto come una forma di protezione che hai messo in atto per difenderti dalle tue paure. In ogni relazione, c'è un costante equilibrio tra il desiderio di vicinanza e l'esigenza di indipendenza, e ciò che stai vivendo sembra essere il risultato di una tensione tra queste due forze. La tua reazione è comprensibile: quando le tue ansie prendono il sopravvento, la mente può cercare di prendere il controllo attraverso il distacco, ma questo non cancella il dolore che provi ora.
Le tue riflessioni sulla solitudine, sul vuoto che senti dentro, sono un segno del fatto che qualcosa ti manca, ma non necessariamente quella persona in sé. Potrebbe essere che tu stia vivendo un'esperienza di separazione da una parte di te stesso. Forse ti senti perso perché hai investito così tanto nella relazione che ora, senza di essa, devi confrontarti con la parte di te che forse avevi messo da parte: la tua autenticità, il tuo desiderio di sentirti completo senza dipendere da un'altra persona.
L'idea di chiedere aiuto a un professionista è un passo molto importante. La terapia può aiutarti a esplorare queste paure in modo più profondo, ad ascoltare ciò che ti impedisce di sentire la tua interezza al di fuori della relazione. Potrebbe esserci una parte di te che teme che senza una relazione definita, senza un amore che ti accetti completamente, non sarai mai abbastanza. Il mio invito sarebbe quello di guardare a questa esperienza come un'opportunità per esplorare queste dinamiche e per permetterti di fare un viaggio dentro te stesso, senza giudicare le tue emozioni ma ascoltandole con curiosità.
Dott. Francesco Giampaolo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
quello che descrivi è una situazione emotivamente molto complessa e la tua sofferenza è perfettamente comprensibile. Ti trovi di fronte a qualcosa che molti giovani adulti sperimentano nella loro prima relazione seria: l'ansia da relazione, che può manifestarsi proprio nei momenti di maggiore intimità e vulnerabilità.

Il pattern che descrivi è tipico di chi ha paura dell'intimità emotiva senza esserne consapevole. Quando lei ti ha scritto che ti amava completamente e che eri perfetto per lei, ha toccato un nervo scoperto: la paura di dover ricambiare a quel livello di vulnerabilità. Non è che tu non provassi quei sentimenti, ma probabilmente ti sei spaventato all'idea di doverli esprimere con la stessa intensità.

I pensieri di noia che hai avuto non erano necessariamente un segnale che la relazione non funzionasse. Spesso quando siamo ansiosi, la nostra mente cerca "prove" che qualcosa non va, e momenti di normalità quotidiana possono essere interpretati erroneamente come mancanza di interesse. Il fatto che dopo aver parlato con lei ti sei reso conto di quanto tenessi ancora a lei dimostra che quelli erano pensieri ansiosi, non verità sui tuoi sentimenti.

La tua decisione di lasciarla "per non farla soffrire" è comprensibile nelle intenzioni, ma probabilmente è stata guidata più dalla paura che dall'amore. Quando siamo sopraffatti dall'ansia, spesso pensiamo che la fuga sia la soluzione, ma raramente lo è.

Il dolore che stai provando ora - il pianto, la sensazione di esclusione quando sei con gli amici senza di lei, il cuore che batte forte - sono tutti segnali che questa persona era davvero importante per te. Il fatto che solo lei ti facesse sentire bene quando eravate in gruppo indica che c'era una connessione speciale, non una dipendenza problematica.

È molto positivo che tu abbia riconosciuto di aver bisogno di aiuto professionale. Un psicólogo può aiutarti a capire perché l'intimità emotiva ti spaventa così tanto e come gestire l'ansia che sorge nelle relazioni. Spesso questi pattern hanno radici profonde che meritano di essere esplorate.

Una cosa importante da capire: non sei una cattiva persona per aver provato questi sentimenti confusi. L'ansia da relazione è molto comune, soprattutto nella prima relazione seria. Il problema sorge quando la lasciamo guidare le nostre decisioni invece di affrontarla.

Mentre lavori su te stesso, potresti anche considerare se c'è spazio per una conversazione onesta con lei. Se davvero ti ha amato come diceva, potrebbe essere disposta a capire che hai attraversato un momento di panico e confusione. Non è detto che sia troppo tardi per riparare, ma prima devi capire te stesso e cosa ha scatenato questa reazione.

Il percorso con un professionista ti aiuterà a distinguere tra paure irrazionali e veri segnali di incompatibilità, e soprattutto ti darà strumenti per gestire l'ansia senza che questa saboti le tue relazioni future.
Caro ragazzo,
sono felice della decisione che sta prendendo di farsi aiutare da un professionista: credo che queste sensazioni di noia e le "mille ansie" che ha sentito quando la sua ragazza le ha detto di amarla vadano esplorate per capire davvero cosa prova.

Le auguro il meglio
Dott. Domenico Samele

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