Salve sono a chiedervi a me è capitato un periodo di 2 mesi di bere 1 bottiglia di vino bianco frizz

23 risposte
Salve sono a chiedervi a me è capitato un periodo di 2 mesi di bere 1 bottiglia di vino bianco frizzante al sabato sera diluito con 1 bottiglia da 1,5 di acqua frizzante x cosi non mi piace (mangiando naturalmente)in compagnia stando benissimo e al mattino non avevo neanche il mal di testa
Poi successivamente per 10 giorni circa quasi tutte le sere
E adesso da 50 giorni non ho più bevuto perché non ne sento la necessità
La.mia domanda è (anche se io non mi ritengo dipendente)può essere che io lo sia ?premetto che questa è stata la prima volta x che è successo x 10 giorni
Poi magari passano 3 mesi e non tocco un goccio di vino .grazie aspetto vostra risposta
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Al fine di poter parlare o meno di dipendenze credo sia necessario esplorare ed avere maggiori informazioni.
Bisognerebbe capire anche, a mio avviso, se l'assunzione di vino ha per lei una funzione ben precisa, Ritengo comunque che un consulto psicologico sia fondamentale per esplorare meglio la situazione e rispondere in maniera esauriente alla sua domanda.
Resto a disposizione, anche on-line.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Francesca Moscetta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, valuti la possibilità di richiedere un consulto psicologico al fine di approfondire la situazione che riferisce.
Cordiali saluti, Dott.ssa FM.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, servirebbero ulteriori informazioni per poterle dare una risposta esaustiva. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, non sembra che il suo comportamento nei confronti dell'alcool possa dirsi " dipendenza". Se eventualmente volesse approfondire, può chiedere un consulto psicologico. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, generalmente la dipendenza si manifesta in modo continuativo.Sarebbe utile approfondire le cause di questa assunzione particolare in quel determinato periodo Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta e chiedere una consulenza Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Da ciò che descrive non sembrerebbe che ci possa essere dipendenza ma poiché si pone il problema farebbe bene ad approfondire come mai ha questo dubbio. Valuti la possibilità di un consulto psicologico, per fare chiarezza sui suoi timori. Distinti saluti
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, difficilmente una persona può essere definita dipendente nel momento in cui riesce ad avere lunghi periodi senza abusare della sostanza o dell'alcool. Piuttosto potrebbe essere interessante per lei capire come mai in quei 10 giorni ha avuto un consumo di vino importante, così da evitare che la situazione si ripeta o si aggravi. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Alessandra Montalto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, come hanno scritto i colleghi sarebbero necessarie maggiori informazioni, in ogni caso potrebbe esserle utile indagare i motivi per cui questa possibilità le fa venire questi dubbi e la preoccupa al punto da porsi interrogativi su una possibile dipendenza e da essere così attento ai dettagli (tempi e modalità di assunzione), con l'obiettivo di vivere più serenamente questo aspetto. Mi chiedo invece, visto che scrive di necessità/non necessità, se l'assunzione del vino sia andata a soddisfare un bisogno preciso che ha sentito dentro di sé ma non "decifrato", ricorrendo quindi appunto al vino per soddisfarlo.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, sicuramente la sua domanda dev'essere circoscritta a un momento particolare della sua vita anche se non sembrerebbe si tratti di una dipendenza. Potrebbe essere interessante andare a cercare, insieme a un'esperto, delle risposte che riguardano le sfide sociali, affettive e personali che sta affrontando, i modelli identificativi con cui si confronta, il suo gruppo di pari. Se volesse approfondire sono disponibile anche con un consulto sulla piattaforma on-line. Cordialmente, dott.ssa Violeta Raileanu
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Leggendo la sua condivisione non sembrerebbe si tratti di una dipendenza in considerazione dell'uso non continuativo e non ricorrente della sostanza. Tuttavia credo servirebbero ulteriori informazioni per poter comprendere con più accuratezza la situazione che descrive e poterle dare una risposta più esaustiva. Se ritiene possa esserle d'aiuto potrebbe contattare uno specialista psicologo - psicoterapeuta per approfondire ulteriormente ciò che ha condiviso in questo spazio, esplorando i sentimenti, i pensieri e le necessità che ha vissuto durante l'esperienza descritta ed il senso che questa ha per lei in relazione a ciò che sta vivendo oggi. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Buongiorno, vorrei accogliere la sua preoccupazione aiutandola a ridefinirla e contestualizzarla. Mi rendo disponibile. Saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

L'alcolismo è la forma più grave dell'abuso di alcol e coinvolge tutti i sintomi di abuso d'alcol con l'aggiunta della dipendenza fisica. Quando ci si sente fisicamente costretti a bere, allora si parla di alcolismo.
In altre parole, l'alcolista è colui che non riesce a gestire l'alcol secondo una modalità intenzionale, ma ne subisce gli effetti, con un bere che non risponde più ad un progetto, ad un piacere, né alla ricerca di effetti utili.
L'alcolista, secondo una definizione di Foquet, è un individuo che ha perso la libertà di astenersi dal bere, la distinzione tra un bevitore moderato e un alcolista sta proprio in questa frase.
Qualora volesse approfondire i suoi interrogativi richieda una consulenza psicologica, potrà aiutarla a definirsi e a definire la situazione di cui racconta.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
il consumo di alcool può avere diversi motivi: ricreativi per lo più (come sembra nel suo caso), per abbassare le nostre inibizioni sociali o sessuali, come psicofarmaco per alleviare ansia intensa o tristezza, e anche come analgesico... La dipendenza da alcool prevede che questo sia consumato in grandi quantità (significativamente oltre la media) quasi tutti i giorni. A prima vista non sembrerebbe il suo caso (sembra più un forte bevitore episodico). Tuttavia mi sorge una domanda: come mai le è venuto questo dubbio?
Le consiglierei di consultare uno psicologo per approfondire. Resto a disposizione per ogni ulteriore curiosità in merito.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, solitamente per dipendenza si intende altro da ciò che lei ha descritto in questo messaggio. Ciò che mi verrebbe da chiederle è come mai esprime questo dubbio? Sente delle pressioni interne o esterne che la portano a dubitare dei suoi comportamenti? Resto a disposizione se volesse approfondire. Cordialmente dott.ssa Valentina Mazzullo
Buonasera, concordo con i colleghi nel dirle che sarebbe importante ottenere maggiori informazioni su di lei e i suoi vissuti. Relativamente al suo bere in quel periodo, si potrebbe parlare del perché ne abbia sentito la necessità, dei suoi pensieri attivati in quel periodo e successivamente allo smettere.
Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per approfondire la situazione che ci riporta.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Francesca Torretta
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Busto Arsizio
Buongiorno. Molto significativo il suo quesito. Sarebbe interessante approfondire come mai si è posto questa domanda e cosa la preoccupa. Potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per indagare le cause di questa sua curiosità e gestirla di conseguenza.
Cordialmente
Dott ssa Francesca Torretta
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, per parlare di vera dipendenza occorrerebbero molti più dati. Interessante il perché lei si ponga questa domanda. Le potrebbe essere utile rivolgersi al sert della sua zona che si occupa di queste tematiche o rivolgersi ad uno psicoterapeuta per dare risposta al suo dubbio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Come per tutte le dipendenze, il primo passo da fare è prendere consapevolezza di esserlo....con l'aiuto di uno specialista
dr.ssa Elisabetta Airoldi
Dott.ssa Valentina Zanlari
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Gentile utente,
se è riuscito a sospendere il consumo di alcol per diverse settimane senza difficoltà e senza percepire una necessità di bere è improbabile che si tratti di dipendenza. Di solito, la dipendenza da alcol si manifesta con segnali quali un bisogno ricorrente di bere e la difficoltà nel ridurre o interrompere l’assunzione.
Il consumo descritto appare piuttosto sporadico. Tuttavia, se in futuro dovesse notare un incremento nella frequenza o un desiderio più intenso di bere, potrebbe essere utile consultare un professionista per una valutazione più approfondita.
Un caro saluto,
VZ
Dott.ssa Janira Marangi
Psicologo, Psicologo clinico
San Giorgio Ionico
Caro Utente,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dal suo racconto, sembra che lei abbia vissuto un periodo in cui il consumo di alcol è stato più frequente rispetto al solito, ma successivamente è riuscito a interromperlo senza difficoltà. Questo elemento è importante, in quanto una delle caratteristiche fondamentali della dipendenza è la perdita di controllo, ovvero l'incapacità nel ridurre o interrompere l'assunzione di una sostanza nonostante il desiderio di farlo.
È anche significativo che lei non senta il bisogno di bere e che il suo consumo di alcol non sembri legato a un bisogno compulsivo o alla gestione delle emozioni. Tuttavia, è sempre utile monitorare il proprio rapporto con l'alcol e prestare attenzione a eventuali segnali di rischio, come l'aumento della quantità consumata, la necessità di bere per sentirsi bene o la difficoltà a smettere una volta iniziato.
Se dovesse avere ulteriori dubbi o se in futuro notasse cambiamenti, potrebbe essere utile parlarne con un professionista, che potrà aiutarla a fare maggiore chiarezza sulla situazione. Nel frattempo, continui a vivere i momenti di convivialità con serenità e consapevolezza.

Un caro saluto
Dott.ssa Janira Marangi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco che questa situazione possa averle suscitato dei dubbi, ed è molto positivo che stia riflettendo sul suo rapporto con l’alcol. Il fatto che abbia vissuto un periodo in cui ha bevuto più frequentemente, per poi interrompere senza difficoltà, è un elemento rassicurante rispetto alla presenza di una vera e propria dipendenza fisica. Nel Disturbo da Uso di Alcol, infatti, uno degli aspetti centrali è il desiderio intenso e incontrollabile di bere, accompagnato da una difficoltà significativa nel ridurre o interrompere il consumo. Lei, invece, riferisce di aver smesso senza sforzo, perché semplicemente non ne ha sentito il bisogno. Tuttavia, la dipendenza non è solo fisica, ma può anche avere componenti psicologiche e comportamentali. Sarebbe utile chiedersi quale ruolo ha avuto l’alcol in quei giorni in cui ha bevuto più spesso: lo ha fatto solo per il piacere della compagnia o c’era anche un bisogno di rilassarsi, di alleggerire lo stress o di modificare il suo stato emotivo? Quando si usa l’alcol come strategia per gestire emozioni difficili o per sentirsi a proprio agio in certe situazioni, può esserci un rischio, nel tempo, di sviluppare un’associazione tra il bere e il benessere emotivo. Anche se ora non sente il bisogno di bere, potrebbe essere utile prestare attenzione a come si rapporta all’alcol nelle prossime occasioni, per capire se diventa una sorta di “scorciatoia” per raggiungere determinati stati d’animo. Un altro elemento importante riguarda il contesto in cui avviene il consumo. Nel suo caso, sembra che il bere sia stato legato alla socialità, e non a un bisogno solitario e compulsivo. Anche questo è un segnale positivo, perché la dipendenza si manifesta spesso con un consumo solitario e con un aumento della tolleranza, ovvero la necessità di bere sempre di più per ottenere lo stesso effetto. Lei, invece, ha interrotto senza difficoltà e non ha percepito un desiderio costante di riprendere. In sintesi, dai dati che mi ha fornito, non sembra emergere un quadro di dipendenza. Tuttavia, vale sempre la pena mantenere un’attenzione consapevole alle proprie abitudini, osservando se il bere diventa una strategia per affrontare determinate emozioni o se tende ad aumentare nel tempo. Il fatto che lei si stia ponendo queste domande dimostra già una grande consapevolezza, ed è proprio questa consapevolezza il miglior strumento per mantenere un rapporto equilibrato con l’alcol. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, per come la descrive non sembrerebbero esserci tratti di dipendenza da alcool. Se dovesse avvertire che la situazione inizia a non essere più gestibile, le consiglio comunque di rivolgersi ad uno psicologo per avere un supporto che possa essere utile per comprendere la situazione e gestirla al meglio.
Saluti
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,
da ciò che racconta non sembra emergere un quadro di dipendenza vera e propria, ma piuttosto un periodo di consumo più frequente legato probabilmente a momenti di convivialità o di relax. La dipendenza da alcol, infatti, non si valuta solo in base alla quantità o alla frequenza, ma soprattutto in base a quanto forte è il bisogno di bere, alla perdita di controllo (cioè al non riuscire a smettere una volta iniziato) e agli effetti negativi che il bere comporta nella vita quotidiana.

Nel suo caso, il fatto che abbia interrotto spontaneamente da 50 giorni senza difficoltà e che non senta il bisogno di bere è un segnale molto positivo e indica una buona capacità di autoregolazione.

Può comunque essere utile, per mantenere questa consapevolezza, osservare alcune cose nel tempo:

se in futuro tende a cercare l’alcol come modo per rilassarsi o allentare tensioni;

se nota un aumento progressivo delle quantità o della frequenza;

se, nei periodi di stress, sente la tentazione di ricorrervi come “valvola di sfogo”.

In tal caso sarebbe consigliabile parlarne con un professionista, anche solo per una valutazione di prevenzione. Ma da quanto descrive, non ci sono elementi che facciano pensare a una dipendenza.

Dott.ssa Sara Petroni

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