Esperienze

Sono la Dott.ssa Alessandra Dettori, Psicologa Clinica ad orientamento integrato, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Lombardia ( n°26536). Il modello di terapia che utilizzo integra strumenti e teorie dell'approccio cognitivo comportamentale, sistemico-relazionale e psicodinamico, al fine di fornire un trattamento personalizzato e flessibile, adattabile alle esigenze specifiche di ogni paziente.
Mi sono laureata in Psicologia presso l'Università degli studi di Torino e da due anni frequento la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Integrata (SPI) a Milano.
Attualmente collaboro con una scuola secondaria di primo grado nel territorio comasco con il ruolo di psicologa e counselor. Parallelamente a questo, svolgo colloqui clinici presso il Servizio di Psicologia Clinica dell'ASST Rhodense.
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Aree di competenza principali:
  • Psicologia clinica

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Consulenza psicologica di coppia • 90 € +4 Altro

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Professionista competente e con grande empatia. Mi sono sentita accolta e ho percepito da subito la grande professionalità e preparazione

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Ho avuto il piacere di intraprendere un percorso con la dottoressa Dettori e la consiglio vivamente. É estremamente empatica, competente e professionale: ha saputo ascoltarmi con attenzione e guidarmi con delicatezza. La consiglio a chiunque cerchi un supporto psicologico di qualità.

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La dottoressa Dettori mi ha fatto sentire fin da subito a mio agio. La sua capacità di ascolto, empatia e professionalità mi hanno aiutato a vedere le cose da un’altra prospettiva, fornendomi strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà. La consiglio vivamente a chiunque stia cercando un aiuto psicologico efficace


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Ho avuto il piacere di svolgere una consulenza online con la dottoressa e l’esperienza è stata estremamente positiva. Fin da subito mi sono sentito in un ambiente sicuro e senza pregiudizi, nonostante la distanza fisica.
Ha dimostrato grande capacità di ascolto, empatia e professionalità, permettendomi di esprimermi senza timori. Ho particolarmente apprezzato gli spunti di riflessione concreti offerti per aiutarmi nelle mie difficoltà.


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Mi sento sempre ascoltata e accolta durante i nostri colloqui


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Professionista, mi sono sentita subito a mio agio e ho desiderato iniziare un percorso con la dott.sa Dettori. Consiglio!


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Ho trovato la Dottoressa Dettori, molto empatica. Ha saputo ascoltare con grande attenzione e professionalità, facendomi sentire a mio agio sin da subito. Consigliatissima


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve ho vent'anni e ultimamente sto provando un certo interesse verso gli uomini trans (FTM) fino a quando non ho conosciuto un mio amico così, non mi erano mai interessati anche perché non sapevo della loro esistenza. Ma da quando ho fatto amicizia con questo ragazzo, piano piano qualcosa dentro di me si è acceso, all'inizio quando lui mi faceva complimenti a me dava un po' fastidio, ma via via mi faceva sentire apprezzato. Io mi definisco etero, mi piacciono soltanto le donne cisgender, non ho mai provato attrazione verso donne transgender, però ho sentito dire che se provi attrazione per uomini trans sei gay, ma io non mi sento gay, non lo sono, perché le donne continuano a piacermi, anche metti caso andassi con un uomo trans, quindi vi chiedo, se io provo attrazione o interesse verso uomini trans sono gay, bisex, etero flessibile o qualcosa del genere?

Buongiorno,
Prima di tutto, è importante ricordare che l'orientamento sessuale è un aspetto complesso e soggettivo, che può evolversi nel tempo e che non sempre si adatta perfettamente a categorie rigide.
Se ti definisci etero e sei attratto da donne cisgender, questo è il modo in cui ti riconosci al momento. Tuttavia, la tua attrazione per il tuo amico trans non significa necessariamente che debba cambiare la tua identità sessuale. Potresti provare un'attrazione per un uomo trans senza che ciò comprometta l'orientamento sessuale che ti riconosci, perché l'orientamento non dipende solo dal genere della persona, ma anche dal contesto, dalla connessione e dalle dinamiche individuali.
L'orientamento sessuale è fluido e non sempre si conforma a etichette predefinite. Alcune persone si sentono a loro agio nel definirsi etero flessibili, ovvero eterosessuali ma con una certa apertura o attrazione nei confronti di persone che non rientrano nelle convenzioni tradizionali (come nel caso di un uomo trans). Altri potrebbero sentirsi a proprio agio con l'etichetta bisessuale, nel caso in cui provassero attrazione per entrambi i generi, o semplicemente potrebbero preferire non definirsi, lasciando che la propria attrazione evolva liberamente.
Non esiste una "regola" che stabilisca che se provi attrazione per un uomo trans sei automaticamente gay. La tua identità sessuale è unica e legata alla tua esperienza personale, senza bisogno di aderire a un'etichetta precisa se non ti senti a tuo agio con essa. L'importante è che tu sia in sintonia con te stesso e con quello che senti.
Inoltre, è normale sentirsi confusi o non avere risposte immediate su queste questioni, e va benissimo non avere una definizione fissa del proprio orientamento. L'importante è esplorare i propri sentimenti in modo sano e consapevole, senza forzarsi a etichettarsi in base a ciò che gli altri pensano o a quello che è considerato "normale". Il rispetto per te stesso e per le tue emozioni è fondamentale. Se ti senti a tuo agio nel proseguire l'amicizia con il tuo amico trans, senza necessariamente dover fare un'etichetta definitiva, va benissimo così.

Con cura,
Dott.ssa Alessandra Dettori

Dott.ssa Alessandra Dettori

Sono 6 mesi che ho chiuso una relazione tossica dopo aver subito una violenza psicologica. Nonostante sia stato duro e doloroso, sto riprendendo le mie abitudini; purtroppo non riesco ad essere contenta e divertirmi come prima nonostante io creda di stare bene. Per non parlare del modo con cui mi relaziono con i ragazzi.. può essere una reazione in quanto non ho ancora pienamente superato quanto accaduto?

Buongiorno,
Prima di tutto, voglio dirle che è assolutamente comprensibile quello che sta vivendo, e riconoscere il dolore che ha provato e il coraggio che ha avuto nel lasciare una relazione tossica è un passo importante verso la guarigione. La violenza psicologica, come ogni tipo di abuso, lascia segni che non sempre sono immediatamente visibili, ma che influenzano profondamente il modo in cui si relazioni con se stessa e con gli altri.
Il fatto che lei senta di non riuscire a essere "contenta e divertirmi come prima" non è una cosa strana, e non significa che non sta migliorando o che non sta "superando" la situazione. Le ferite psicologiche richiedono tempo per guarire, e questo processo non è lineare. Potrebbe sentirti come se avesse "superato" il grosso, ma le cicatrici emotive sono ancora lì, e a volte emergono in momenti in cui meno se lo aspetta. È un segno che il suo corpo e la sua mente stanno ancora elaborando e adattandosi a ciò che è successo.
Il fatto che lei abbia difficoltà a relazionarsi con i ragazzi può essere una reazione normale in seguito alla violenza psicologica. Le relazioni precedenti, soprattutto se tossiche, possono influenzare la sua visione dell'intimità e della fiducia, e può essere difficile aprirsi di nuovo o sentirsi a proprio agio nel mettersi in gioco con nuove persone. Questo non significa che non potrà più avere relazioni sane, ma che potrebbe aver bisogno di più tempo e di un po' di lavoro su se stessa per superare il timore o il blocco che le impedisce di vivere l'intimità in modo sereno e naturale.
Ciò che sta vivendo è un processo di guarigione, e anche se oggi non si sente come "prima", significa che sta evolvendo, e spesso la guarigione richiede momenti di incertezza e di fatica. Se si sente pronta, potrebbe considerare l’idea di fare un percorso con uno psicologo, che la aiuti a esplorare e comprendere meglio i suoi sentimenti, in modo da poter elaborare completamente quanto accaduto e ritrovare la serenità nelle sue relazioni future.
Non c'è un tempo giusto o sbagliato per "superare" una violenza psicologica. Ogni persona ha il proprio ritmo. La cosa più importante è che stia cercando di stare meglio e di prendersi cura di se stessa. Sia gentile con se stessa, si permetta di sentirsi vulnerabile e ricordi che la guarigione è un processo che può richiedere tempo, ma che sicuramente la porterà verso un futuro più sereno.
Se ha bisogno di ulteriore supporto, sono qui per aiutarla.
Con cura, Dott.ssa Alessandra Dettori

Dott.ssa Alessandra Dettori
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