Salve, si lui si è resoconto della situazione, voleva andare al SERT, però essendo seguiti noi dai

33 risposte
Salve,
si lui si è resoconto della situazione, voleva andare al SERT, però essendo seguiti noi dai servizi sociali per la nostra bimba (seguiti per motivi comportamentali a livello scolastico della bimba)ha paura che andando la, il servizio sociale ci porti via la figlia, allora voleva andare privatamente...
Dott.ssa Maria Elena Cinti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Albano Laziale
Salve se fa riferimento a un precedente post purtroppo non ci é possibile capirlo. Se si riferisce a qualcuno che si rivolge a una struttura come il SERT (o SERD se parla di altro tipo di sostanze) quella credo sia la scelta migliore. Vi sono specialisti competenti che permetteranno alla persona di cui parla di essere aiutata, per disassuefarsi sia dalla dipendenza fisica che psicologica. Nel primo caso un ricovero in cui potranno essere somministrati i farmaci più adeguati al caso sarà utile per evitare gli effetti di una crisi di astinenza. I gruppi invece di psicoterapia (o anche di autoaiuto come ad es. l'alcolista Anonimi) possono fungere da supporto per liberarsi dipendenza psicologica dalle sostanze o dall'alcol.

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Dott.ssa Grazia Esposito Malara
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Ospitaletto
Buonasera, nei casi di dipendenza i servizi pubblici sono i più indicati, non abbia timore di chiedere aiuto. È la cosa migliore da fare anche per la bambina per ricevere un supporto adeguato.
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera.L'intuizione del suo compagno è giusta. Quando c'è un abuso alcolico, sebbene occasionale, il servizio con i professionisti più competenti ed esperti dovrebbe essere quello (almeno sulla carta). In molte ASL il Sert funziona bene, in quanto c'è una interconnessione anche con altre realtà (es. A.A.). Sicuramente aiutando i genitori si aiutano i figli e, spesso, la fantasia che i servizi sociali siano un pericolo per i bambini è solo un fantasma. Potete intanto consultare e indagare come sia organizzazto il vostro Sert di zona
Dott.ssa Rosalba Cardillo
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Roma
Cara signora ,credo che per il suo compagno ,andare al Sert sia la scelta migliore. Per i problemi di dipendenza da sostanze i servizi pubblici sono la scelta migliore. Saluti Dott.ssa Rosalba Cardillo.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, sono d'accordo con le mie colleghe, fa bene il suo compagno a contattare il SERT. Sicuramente nella vostra città ci sarà una equipe valida nel SERT più vicino a voi, che potrà aiutare sia il suo compagno, lei e la vostra bimba. Penso che gli assistenti sociali potrebbero levare la vostra bimba se lui non si curasse, ma se mostra che ha la volontà di risolvere il suo problema di dipendenza curandosi penso che andrà bene, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Lucia Laudi
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno, concordo con le colleghe, in queste situazioni di dipendenza il SERT è il servizio più indicato in quanto offre una rete di interventi che privatamente non è possibile. Non si preoccupi i servizi sociali sanno come intervenire. Le consiglio, se le è possibile, comunque di intrapprendere un percorso psicoterapeutico, anche di coppia, perchè in queste situazoni di dipendenza è fondamentale risolvere delle dinamiche individuali e di coppia che inevitabilmente subentrano. Cordiali saluti Dott. Lucia Laudi
Buonasera signora,
concordo con tutt* i cillegh* che mi hanno preceduto nell'incoraggiare il contatto con il servizio pubblico specifico, soprattutto nel caso in cui la dipendenza in questione abbia necessita' di un intervento farmacologico. Il servizio pubblico poi provvedera' ad un invio mirato a strutture che trattino in modo specifico la dipendenza in questione. Non so da dove scriva, ma a Roma questa rete e' piuttosto efficiente. Per quanto riguarda i timori relativi alla bambina si rassicuri: i pazienti che si rivolgono ai Serd sono tutelati da privacy, a meno che non ci siano specifiche indagini dei servizi sociali che escluderei nel vostro caso.
Se pero' la bambina mostra questo disagio con un padre con il tipo di problema cui lei fa riferimento, forse una terapia familiare sarebbe indicata se ve la sentiste tutti.
Un saluto, Federica Gaspari
Dott.ssa Nausicaa Precenzano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bollate
Buongiorno, se la forza di volontà c'è, non preoccupatevi dei servizi sociali perché al SERT potrete ottenere il migliore dei benefici e mi sento di consigliarveli vivamente. In bocca al lupo
Gentile Signora,

A Torino sono presenti associazioni private convenzionate con il settore pubblico (capaci anche di dialogare con il pubblico) che potrebbero prendere in carico suo marito e sistenervi in questo percorso. È prioritario che suo marito inizi ad affrontare le sue questioni personali. Questo atteggiamento di responsabilità non è in conflitto con l’esercizio di una genitorialita’ adeguata e sana.
Dott.ssa Anna Guida
Psicologo, Psicoterapeuta
Mapello
Cara Signora, dalla richiesta purtroppo non riesco a comprendere in modo chiaro la sua situazione forse fa riferimento ad un post precedente, mi sento quindi solo di dirle che il fatto che suo marito abbia maturato la decisione di curare il suo problema di dipendenza è senz'altro un segnale di responsabilità genitoriale, che potrà pesare in modo positivo in una eventuale valutazione da parte del Servizio Sociale. Buona Fortuna.
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, non so perché la sua bambina sia seguita dai servizi sociali. Forse intende il TSREE? Se è così, potrebbe parlarne anche agli psicoterapeuti che seguono la bambina e che forse possono darvi degli utili consigli. Il disagio della bambina ha a che fare con i problemi del papà e della sua famiglia? La domanda di cura del papà sarà accolta positivamente da chi segue la bambina.
Cordiali saluti PG

Dott.ssa Federica Guerrini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Livorno
Gentile signora,
non ci è dato modo di capire bene in quale altro discorso si inseriva questa sua inserzione. Potrei dirle solo che un conto sono le capacità genitoriali , un altro è soffrire di una patologia (le due cose non sono necessariamente interconnesse). La dipendenza (anche se non si capisce da cosa) è chiaro che possa rendere uno dei due genitori inidoneo e lei stessa dovrebbe preoccuparsene. In ogni caso la dipendenza dell'uno non implica necessariamente lo scadimento delle capacità genitoriali dell'altro genitore. Le consiglio di parlarne nei dettagli con uno psicologo esperto.
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buona sera. La paura da lei espressa è spesso dovuta alla mancanza di informazioni. Credo che come hanno detto i colleghi può tranquillamente rivolgersi al SERT. Verrà attuato un lavoro volto al benessere della persona non a privarvi di vostro figlio. Cordialmente. Gian Piero dott. Grandi
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, il SERD aiuta i pazienti nella riservatezza, quindi non c'è il rischio di comunicazioni ai Servizi Sociali. Nel caso voglia comunque rivolgersi privatamente, io mi occupo di dipendenze su Torino. Distinti saluti, Lorena Ferrero
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. La collega prima di me ha ragione, i servizi dipendenze aiutano nel rispetto della riservatezza, dunque non vi è rischio di comunicazione ai servizi sociali. Tenga tuttavia presente che un'atteggiamento atteggiamento di responsabilità verso se stessi non è in conflitto con l’esercizio di una genitorialita’ innanzitutto responsabile. Non perdete tempo.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Dott.ssa Francesca Carolina Ferbo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Salve, purtroppo non conoscendo il post precedente non posso esserle completamente d'aiuto. Il SERT è un ente predisposto alle dipendenze e se il problema ha a che fare con questo anche il mio consiglio è di rivolgersi lì. Se le motivazioni sono altre e ha dei dubbi al riguardo, può contattare uno psicologo per un colloqui e spiegare meglio la sua situazione e quella di suo marito, per poi prendere più serenamente una decisione. Inoltre, consiglio sempre il colloquio psicologico a chi, come lei, vive un momento difficile accanto a persone che hanno delle difficoltà. Non bisogna per forza avere un disturbo o una grave difficoltà per usufruire di un sostegno psicologico.
La abbraccio
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Comprendo le sue difficoltà che nascono più per disiformazione e non coincidono con la realtà. Lei può rivolgersi ai colleghi che hanno in cura sua figlia come il suo compagno può rivolgersi direttamente al SERT che è competente per ciò che riguarda le dipendenze .Tutto questo avviene nel massimo della riservatezza. Converebbe comunque che anche lei si rivolgesse a uno psicoterapeuta per farsi aiutare a gestire meglio le difficoltà . Cordiali saluti
Dott.ssa Lorella Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Certo non è semplice per lei, la comprendo come i colleghi hanno già detto prima di me. IL SERT è un'ottima struttura, non abbia timori. Concordo che anche lei debba avere quanto meno un sostegno personale a livello psicologico.
Sarebbe ottimale, a mio avviso, una collaborazione professionale con la struttura pubblica. Rimango a disposizione. LB
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, rivolgersi al SERD è la scelta migliore che lei e il suo compagno potete fare. Quando si parla di dipendenze da sostanze, i servizi pubblici sono sempre l'opzione migliore. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, il consiglio è di rivolgersi al SERT. Un saluto,
MMM
Dott.ssa Stefania Romanelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Torino
Buongiorno,
Anche io le consiglio di rivolgersi al Serd: li troverà una rete di professionisti ben integrata che potranno darvi tutto l’aiuto necessario!
Cordialmente
Dott. Ssa Stefania Romanelli
Dott.ssa Valeria Minola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
la soluzione migliore è rivolgersi al SERT per poter affrontare le difficoltà e trovare dei professionisti che sapranno orientarvi rispetto al miglior percorso per voi. Nel caso di dipendenze sarebbe meglio rivolgersi al Sevizio Pubblico. Un saluto, Dott.ssa Valeria Minola
Dott.ssa Maria Di Toro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, credo sia la signora che ha espresso il disagio per il marito ( saltuariamente abuso di alcol e reazioni aggressive in famiglia).
Capisco anche la preoccupazione per il Servizio sociale ma se siete una famiglia attenta anche se in questo momento in difficoltà, il Servizio tende a lasciare i bambini con i loro cari e propone aiuti alla famiglia di vario genere. E' importante che le famiglie non vivano sempre questi interventi ( che di solito partono da difficoltà scolastiche) come drammatiche separazioni a meno che non accada qualcosa di veramente grave.
Se la vostra bimba è regolarmente seguita e siete collaborativi ed ora spero presto in contatto con il SERT, non dovete preoccuparvi.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, credo che lei faccia riferimento a una vecchia domanda che noi non abbiamo modo di vedere.
Se tuttavia la sua domanda riguarda una necessità di sostegno alla dipendenza, il servizio pubblico è la scelta migliore e, anche se è comprensibile il timore di ripercussioni con i servizi sociali, dimostrare che si sta facendo qualcosa per avere aiuto e migliorarsi è un segnale molto positivo.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Cristina Viglietti
Psicologo, Psicologo clinico
Chieri
Buongiorno,
il SERD è sicuramente il servizio giusto per la situazione che descrive. I Servizi sociali hanno come obiettivo il sostegno al nucleo, e se non ci sono motivi validi, non allontanano i bambini dalla famiglia; inoltre chiedere aiuto in questo caso è un segnale di consapevolezza e di cura per i bisogni anche della vostra bimba.
Dott.ssa Viglietti Cristina
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve, è positivo che lui abbia preso consapevolezza della situazione e sia motivato a cercare aiuto, perché questo rappresenta un primo passo molto importante. La preoccupazione rispetto ai servizi sociali è comprensibile, ma è fondamentale sapere che il SERT (Servizio per le Tossicodipendenze) ei servizi sociali collaborano per il benessere della famiglia e non per creare ulteriori difficoltà. Inoltre, rivolgersi privatamente può essere una valida opzione per affrontare il problema in modo più discreto e personalizzato.
In ogni caso, affrontare una situazione delicata come questa richiede una guida esperta. Sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa supportare lui e la famiglia nel trovare le soluzioni più adatte.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

Mi occupo con esperienza di psicoterapia per il trattamento delle dipendenze, avendo collaborato con il SerD presso l'ospedale Fatebenefratelli-Sacco. Se lo desidera, sarò lieto di offrirle un colloquio conoscitivo telefonico, durante il quale potremo esplorare insieme le migliori opzioni terapeutiche per il suo caso.

Cordiali saluti
Dott. Mauro Vargiu
Dott.ssa Anna Chiara Losso
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, grazie per aver condiviso la situazione, comprendo i vostri timori e le vostre difficoltà. La presa di consapevolezza e la decisione di farsi aiutare è sicuramente un grande passo.
Mi sento di dirle che la cura delle dipendenze richiede sicuramente un buon lavoro di rete tra diversi specialisti che, sebbene talvolta con tempistiche poco immediate, è offerto dal servizio pubblico. Vi consiglio di affidarvi alle persone che già vi seguono in modo autentico, mostrando loro sia le vostre risorse che le vostre paure e difficoltà, con il fine di ricevere il giusto aiuto nel raggiungere un benessere personale, famigliare e di coppia. Le possibilità per la presa in carico delle dipendenze sono varie e diverse (accesso a strutture convenzionate o private, centri diurni, terapie di gruppo...) e ogni percorso va strutturato in base alle esigenze del paziente. I servizi, possono essere di grande aiuto nel trovare la strada giusta.
Vi auguro di riuscire ad affrontare al meglio questa situazione e resto disponibile per eventuali domande o informazioni.
Dott.ssa Anna Chiara Losso
Dott. Riccardo Comisso
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente. Diciamo che l'intervento dei Servizi Sociali in queste situazioni non è automatico. Tendenzialmente i casi di allontanamento dei minori dal nucleo familiare sono accuratamente valutati, e solitamente attivati in situazioni di estremo impedimento: mancanza di condizioni igienico sanitarie/medico/psicologiche adeguate, o in situazioni critiche di incuria ed abbandono o assenza totale di figure affettive di riferimento a fare da garanti. Di solito, piuttosto, vengono attivati degli interventi educativi territoriali di presa in carico del nucleo familiare, al fine di monitorare la situazione e fornire supporto in loco. Un saluto
Dott.ssa Alessia Serio
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
buongiorno,
i servizi sociali non sono nemici delle famiglie. Hanno in mente il benessere dei minori e del loro nucleo familiare.
Affidatevi sia come individui, ma, soprattutto, come genitori consapevoli di avere la responsabilità del benessere dei vostri figli
Dott.ssa Serena Bosco
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Di dove siete?
Gentilissima buongiorno, il commento è molto sintetico però percepisco molta preoccupazione. Innanzi tutto, mi sembra un passo importante che suo marito desideri affrontare la situazione, affermando di voler lavorare su di sè.
Non conosco la vostra storia familiare ma i minori vengono allontanati dai propri familiari solo in caso di pericolo certo e immediato, nonostante interventi di sostegno già offerti dai servizi. Mi rendo conto che, in ogni caso, avere il timore di perdere la propria figlia, sia talmente forte da essere diffidenti nei confronti di questi servizi, che nonostante possano mostrare dei limiti, sono lì per supportarvi e tutelarvi. Se avete bisogno di andare di più nello specifico, siete i benvenuti. Reputo anche importante avvisare che, mantenendo il più rigoroso silenzio professionale, la figura dello psicologo privato può favorire una comunicazione più serena e costruttiva con i servizi sociali.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
Dott. Andrea Perottoni
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile paziente,
esistono centri privati che si occupano della presa in carico di pazienti con dipendenze, tuttavia i SerD così chiamati, Servizio per le Dipendenze, sono pubblici. Per quanto riguarda la sua paura, il Servizio Sociale vede positivamente coloro che, riconoscendo di avere un problema, chiedono di farsi aiutare, soprattutto quando vi sono dei minori a carico.
Cordialmente,
Dott. Perottoni

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