Salve, scrivo qui perché è già da un pò che sono nella stessa situazione, con sempre gli stessi pens

29 risposte
Salve, scrivo qui perché è già da un pò che sono nella stessa situazione, con sempre gli stessi pensieri senza sapere cosa fare..sono fidanzata ma penso che nell'ultimo periodo io stia avendo un interesse per un'altra persona (più o meno di 4 anni di differenza rispetto al mio fidanzato con cui abbiamo circa 20 annidi differenza), non lo so ho paura di questo..non capisco se davvero è un interesse verso quest'altra persona, o altro..a lui ho parlato ma solo del fatto che volevo stare da sola o comunque volevo avere una "pausa", vorrei parlarci e dirgli che forse ho un interesse per un altro ma non so, non voglio stia male e non riuscirei a lasciarci..cosa posso fare? mi sento in colpa perché comunque ci penso..penso a uno e all'altro comunque..vorrei prendermi tempo per me, ma lui so che mi direbbe allora che non ha senso la pausa..non so cosa posso fare, e in caso volessi chiedere a voi professionisti non saprei a chi rivolergermi tra tanti..è un pensiero che ormai sta diventando fisso e non so che fare..
Dott.ssa Francesca Torelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
un percorso duo individuale la potrebbe aiutare e guidare nel riuscire meglio a capirsi e conoscersi. Questo le permetterebbe anche di capire cosa effettivamente vuole e le permetterebbe di stare meglio, La paura di ferire l'altro non le può impedire di prendere le decisioni che sono meglio per lei qualsiasi esse siano.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli

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Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Credo che possa essere importante approfondire queste paure (la paura della separazione dal suo attuale partner, la paura di provare interesse verso un'altra persona più vicina alla sua età) con un professionista, che possa aiutarla da vicino. è possibile che dietro queste paure ci siano tanti fattori diversi, come il desiderio di avere un compagno più simile e vicino a sè, ma il senso di colpa del non riuscire a ferire e deludere in qualche modo l'altro, e credo che per sviscerare questi fattori un aiuto possa fare davvero la differenza. Se volesse approfondire la questione o avesse delle domande non esiti a contattarmi, sono disponibile anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Giulia Monaco
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che stai vivendo è molto comune, ma anche molto delicato. Sei chiaramente una persona sensibile, che tiene a non ferire chi ha accanto, ma che allo stesso tempo si sente bloccata, confusa, divisa tra pensieri diversi. Ti capisco, e voglio aiutarti a fare un po’ di chiarezza, passo dopo passo. Fermati un attimo e respira. In momenti così intensi, è facile sentirsi sopraffatti. Il primo passo è darti il permesso di sentire ciò che stai sentendo, senza colpevolizzarti. Non significa che tradisci o che stai facendo qualcosa di male solo per il fatto di avere dei pensieri. Sei un essere umano, e capita. Cosa sta succedendo dentro di te? Quando si sviluppa un interesse per un’altra persona, spesso non è solo “quell’altra persona” il punto. Può essere che: stai sentendo un bisogno inascoltato nella tua relazione attuale; stai cambiando tu: i tuoi desideri, i tuoi bisogni, le tue priorità; l'altra persona rappresenta qualcosa che ti manca o che ti attrae in un momento di insicurezza o cambiamento. Questo non vuol dire per forza che il tuo attuale rapporto sia finito, ma che hai bisogno di ascoltarti davvero. La colpa non ti aiuta.
Ti senti in colpa, ma la colpa ti blocca. La verità è che hai il diritto di essere in crisi. Hai il diritto di avere dubbi. Non sei una persona cattiva se senti qualcosa per un’altra persona: è il modo in cui gestirai questi sentimenti che farà la differenza. Una “pausa” in una relazione ha senso se viene usata per riflettere, non per fuggire. Se senti che hai bisogno di tempo per capire cosa provi, va bene. Non è egoismo. È rispetto per te stessa e anche per l'altra persona: meglio fermarsi e capire, che continuare solo per paura di far star male l’altro. Se lui ti dicesse che "una pausa non ha senso", prova a spiegare che per te è importante per evitare decisioni avventate. Non tutti capiscono subito, ma hai il diritto di fare questo passo. Parlare o non parlare dell’altra persona?
Dire apertamente che hai un interesse per un altro può fare molto male e non sempre porta chiarezza. Quindi chiediti: dirlo sarebbe per essere onesta o solo per scaricare il senso di colpa? aiuterebbe a risolvere qualcosa o solo a creare dolore? A volte è più utile parlare dei propri dubbi, bisogni, desideri senza fare riferimenti precisi. Se un giorno vorrai dirlo, potrai farlo con delicatezza. Ma non sei obbligata a farlo subito. Cosa puoi fare adesso? Scrivi per te stessa: come ti senti con uno, come ti senti con l’altro, cosa desideri nella tua vita, nella tua relazione. Chiedi aiuto a un professionista: un supporto psicologico può davvero aiutarti a fare ordine. Scrivere è già un grande primo passo. Hai iniziato ad ascoltarti e a chiedere aiuto. Non devi decidere tutto subito.
Dott.ssa Sonia Zangarini
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Napoli
Salve, grazie per aver condiviso qui il suo vissuto. Non è facile aprirsi su questi argomenti, soprattutto quando, come lei riporta, ci si sente confusi, in colpa e con la necessità di avere uno spazio di riflessione tutto per sé.
Sta attraversando un momento di grande delicatezza, in cui sta sperimentando tante emozioni diverse: il bisogno di ascoltarsi, il timore di ferire, la difficoltà di capire cosa prova davvero.

È comprensibile che si senta bloccata, si sta confrontando con scelte che toccano aspetti profondi della sua vita affettiva. Per lei è importante potersi fermare, ascoltare con attenzione quello che le accade e darsi il permesso di esplorare, con rispetto e senza giudizio.

Un percorso di approfondimento su questi aspetti psicologici può offrirle proprio questo spazio: un luogo sicuro in cui si possa sentire accolta e accompagnata nella comprensione di ciò che si sta vivendo.
Scegliere il professionista giusto può sembrare difficile tra tante opzioni, ma può bastare iniziare, magari con un primo incontro conoscitivo, per capire se c’è sintonia e fiducia.

Se sente che può esserle utile, sono a disposizione per aiutarla a fare chiarezza, nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi bisogni.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sonia Zangarini
Psicologa / Counselor
Dott. Francesco Pompei
Psicologo, Psicoterapeuta
Verona
Gentilissima, comprendo il suo senso di colpa tuttavia non è nelle nostre possibilità scegliere cosa pensare e cosa desiderare: semplicemente accade. Quello che possiamo fare è cercare di comprendere perché, ma soprattutto quale direzione intraprendere (ove possibile) per vivere in modo più coerente con i nostri desideri.
Rispetto alla sua domanda, credo non esista una risposta corretta in assoluto: ogni scelta porta con sé delle conseguenze.
E' disposta ad accettare una relazione che forse non desidera più, solo per impedire al suo compagno questa sofferenza?
Ritiene che una relazione che non la soddisfa più possa essere appagante, sia per lei che per il suo partner?
Infine, mi chiederei cosa mi tiene legata a questa relazione (20 anni di differenza sono tanti) e perché per me è così difficile lasciar andare qualcuno, anche sapendo di non essere più soddisfatta.

F.P.
Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Dott. Francesco Paolo Coppola (sedute in presenza o on line)

ti ringrazio per aver scritto con tanta sincerità e delicatezza. Le parole che hai usato raccontano un momento complesso, in cui senti di essere sospesa tra pensieri che si ripetono e un bisogno crescente di capire cosa stai davvero vivendo. Questo è già un passo importante: ti stai ascoltando.

Quello che descrivi non è qualcosa di “sbagliato”, ma piuttosto un segno che qualcosa dentro di te sta cambiando. Forse è un desiderio di verità, forse è la vita che ti chiede di fermarti un attimo per tornare a te stessa.

In questi momenti, la mente cerca risposte rapide: “Devo lasciarlo?”, “È giusto sentire questo?”, “È davvero amore o solo confusione?”. Ma nella mia esperienza, è più utile non forzare le risposte, quanto invece creare uno spazio in cui le domande possano respirare.

Ti propongo di non combattere questi pensieri, né di giudicarli. Immagina di sederti accanto a loro, come se fossero ospiti che bussano alla tua porta. Alcuni portano il nome “colpa”, altri “paura”, altri ancora “desiderio”. Non cacciarli via subito, ma chiedi loro: "Cosa vuoi davvero dirmi?"

Nel nostro lavoro terapeutico, possiamo esplorare questi segnali. Non si tratta di trovare subito una risposta sul tuo fidanzato o sull'altra persona, ma di riconnetterti con ciò che in questo momento vuole nascere dentro di te.

Spesso, nella Gestalt, diciamo che il sintomo – anche un pensiero fisso – è un bisogno che non trova voce. In Analisi Transazionale, diremmo che forse stai cercando di dare parola al tuo “Bambino Libero”, che ha qualcosa da dire ma non si sente ancora ascoltato.

E nella meditazione, tutto questo si può accogliere come flusso della coscienza, come una possibilità per tornare al presente, dove la verità non ha fretta ma si rivela con gentilezza.

Se vorrai, potremo incontrarci proprio in questo spazio di ascolto profondo, per aiutarti a distinguere ciò che viene da te da ciò che è solo paura di ferire o di perdersi.
Perché ogni relazione – anche quella con te stessa – merita attenzione, presenza e verità.

Con rispetto e cura,
Francesco Paolo Coppola (Napoli) sedute in presenza e on line
Dott.ssa Federica Bellò
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Treviso
Ciao, grazie per la fiducia. Quello che stai vivendo è delicato ma anche molto umano: succede a tante persone di avere dubbi, soprattutto in fasi di cambiamento personale. È importante non colpevolizzarti per ciò che provi. Le emozioni non si scelgono, ma si può scegliere come gestirle con onestà e rispetto.
L’interesse verso un’altra persona può essere un segnale che qualcosa dentro di te sta cambiando, che hai bisogno di ascoltarti di più. La “pausa” può essere uno spazio per capire cosa desideri davvero — non tanto tra due persone, ma per te stessa.
Un confronto sincero con il tuo partner, anche se difficile, è importante. Non serve dare tutte le risposte subito, ma puoi condividere che hai bisogno di tempo per capire come stai. La responsabilità emotiva non significa sacrificare te stessa.
Ti consiglierei di valutare un percorso di supporto con uno psicologo o psicoterapeuta per aiutarti a esplorare questi pensieri in un luogo neutro e accogliente o per affrontare una psicoterapia di coppia.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la sua riflessione, così aperta e sincera, è il segno evidente di un turbamento interiore autentico che merita ascolto, non giudizio. Sta vivendo un momento delicato in cui si intrecciano emozioni, sensi di colpa, desideri e timori. È comprensibile sentirsi confusi quando si percepisce un cambiamento nei propri sentimenti, soprattutto se legati a una relazione importante, costruita nel tempo.

Il pensiero fisso che descrive, e la fatica che prova nel dar voce a ciò che sente, indicano quanto stia cercando di essere onesta con se stessa e con l’altro, anche se questo processo è difficile e doloroso. È possibile che ciò che prova per questa nuova persona non sia semplicemente un “interesse” da valutare come giusto o sbagliato, ma il segnale di qualcosa che dentro di lei sta cambiando. A volte queste emozioni emergono non tanto per la persona esterna in sé, ma perché ci pongono di fronte a domande più profonde: su chi siamo, su cosa desideriamo, su cosa ci manca.

L’idea della “pausa” è spesso malintesa, ma può essere (se usata in modo consapevole) un modo per rientrare in contatto con se stessi, chiarire ciò che si sente, riflettere senza la pressione immediata del dover decidere per forza. È naturale che il suo compagno possa viverla come un segnale di allontanamento, ma negarsi questo spazio per paura di ferirlo rischia di farle rinunciare a un bisogno autentico. Non si tratta di scegliere subito tra due persone, ma di comprendere più a fondo se stessa.

Parlarne con un professionista può davvero fare la differenza, proprio perché il lavoro psicoterapeutico non impone scelte, ma aiuta a fare chiarezza. Le permetterebbe di esplorare i suoi vissuti, comprendere se questa nuova attrazione rappresenti un bisogno di novità, di leggerezza, o se invece parli di una parte più profonda di lei che sta emergendo. Anche il senso di colpa, che oggi sente così forte, può essere ascoltato e trasformato in una guida più lucida e rispettosa sia verso di sé che verso l’altro.

Il fatto che lei stia cercando aiuto dimostra che ha già fatto un passo molto importante. La invito, se lo vorrà, a cercare un contesto di ascolto dove sentirsi al sicuro per comprendere senza forzature dove si trova oggi e dove desidera andare, al di là del giudizio o della fretta di decidere.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buongiorno,
Se sente l'esigenza di prendersi del tempo per sè si ascolti.
Potrebbe darsi che una quota di dolore in questa situazione sia inevitabile, come mai per lei è così importante che il suo fidanzato non soffra? La tristezza è un'emozione e come tale va vissuta, a volte è inevitabile e va bene così. Cosa intende quando dice "non riuscirei a lasciarci"? Sente che sarebbe molto difficile per lei separarsi da questa persona?
Si ascolti e faccia quel che è meglio per sè, quel che è meglio per gli altri, tanto, lo sanno solamente gli altri :)
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Ciao,
grazie per aver condiviso una parte così delicata del tuo vissuto. Dalle tue parole emerge una profonda confusione e anche un forte senso di colpa, che spesso si manifesta quando ci si trova in un momento di incertezza affettiva. È del tutto umano provare emozioni contrastanti, specialmente quando si è coinvolti in una relazione di lunga data e si comincia a percepire un possibile interesse per un’altra persona.

Il tuo desiderio di prenderti del tempo per te è legittimo e importante. Spesso, quando sentiamo il bisogno di una “pausa”, non è tanto per allontanarci dall’altro, ma per poter ascoltare noi stesse, comprendere meglio i nostri bisogni, i nostri sentimenti e il senso che vogliamo dare alla relazione. Tuttavia, come hai intuito, una pausa può essere interpretata in modi diversi da chi la riceve, generando paura o incomprensione.

Il fatto che tu voglia essere onesta con il tuo compagno è un segno di rispetto nei suoi confronti, ma questo non significa che tu debba sentirti obbligata a comunicare tutto subito e in modo definitivo. È importante prima chiarire a te stessa cosa stai provando: si tratta di una reale attrazione verso un’altra persona, oppure questo interesse è il segnale che qualcosa nella tua attuale relazione non ti soddisfa più?

Quando i pensieri diventano ricorrenti e non si riesce più a fare chiarezza dentro di sé, può essere utile concedersi uno spazio neutro, sicuro, dove esplorare queste emozioni senza giudizio.

Per questo, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa








Dott.ssa Ilenia Morreale
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Ciao,
a volte, quando ci si trova in situazioni che sembrano non cambiare da tempo, come quella che descrivi, si inizia a sentire una sorta di peso interno, qualcosa che spinge ma non è ancora del tutto chiaro da dove arrivi o dove voglia portarci.
In questi momenti, può essere utile iniziare a osservare con più attenzione ciò che accade dentro, senza giudizio. Ti va di provare a esplorare cosa rappresenta per te questa fase di confusione? Che significato ha, secondo te, trovarti ora con pensieri che vanno in direzioni diverse?
Hai nominato la voglia di prendere uno spazio per te. Spesso il desiderio di “pausa” non è solo una questione di distanza fisica o relazionale, ma può parlare di un bisogno più profondo. Se provassimo a guardare questo bisogno con uno sguardo un po’ più ampio, cosa pensi che potrebbe esserci lì sotto?
E questo pensiero ricorrente, che torna e torna — quello che dici che ormai è diventato fisso — cosa pensi che cerchi di dirti, più che cosa ti fa provare? Se avesse una voce, che tono avrebbe, che parole userebbe con te?
Mi chiedo anche: quando immagini la possibilità di seguire quello che senti, magari anche solo per chiarirti, che immagini ti vengono in mente? Come ti vedi in quelle immagini, come ti muovi, cosa succede intorno a te?
un saluto
Ilenia
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentilissima,

quando mente e cuore iniziano a muoversi in direzioni diverse, spesso è il segnale che qualcosa dentro di noi sta cercando spazio.
E se il punto non fosse "chi scegliere", ma cosa sta cercando di dirle questo dubbio?
Capirlo potrebbe aiutarla a ritrovare chiarezza, senza dover correre.
Mi contatti pure.

Dr. Giorgio De Giorgi
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Capisco la tua confusione e il senso di colpa che stai vivendo. È normale attraversare momenti di incertezza emotiva, soprattutto quando si è coinvolti in una relazione significativa. La tua situazione potrebbe riflettere un bisogno di esplorare meglio te stessa e le tue emozioni.
Se i tuoi sentimenti stanno influenzando negativamente la tua quotidianità, le tue relazioni o il tuo benessere emotivo, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, a prendere decisioni più consapevoli e a gestire il senso di colpa che stai provando.
Sii gentile con te stessa durante questo processo di riflessione.
Rimango a disposizione. Auguro una buona giornata.
Dott. Pierluigi Troilo
Psicologo, Professional counselor
Roseto degli Abruzzi
«Non fare nulla, non hai bisogno di fare nulla. In questo momento, non prendere decisioni». Questo ti direbbe il mio maestro. Nello stato emotivo in cui ti trovi, è difficile vedere con chiarezza le cose, prendere decisioni "giuste". Hai il diritto, in questo momento, di vivere ciò che stai vivendo e, forse, non è il momento di "tutta la verità". Se senti il bisogno di confrontarti con chi è più obiettivo, ha più esperienza o è un professionista, assecondalo. Se puoi, aggiungi alla tua rouitine quotidiana qualcosa di piacevole, fai cose che ti riescono facilmente, anche piccole. Concediti piacere e benevolenza nei tuoi confronti.
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, grazie per aver condiviso una situazione così complessa e delicata. Capire i propri sentimenti, soprattutto quando coinvolgono relazioni importanti, può essere davvero faticoso. Per iniziare, mi chiedo: Cosa la blocca dal parlare apertamente con il suo fidanzato di questi suoi dubbi e sentimenti? Cosa la attrae o la interessa in questa altra persona? Come descriverebbe il rapporto con il suo fidanzato? Ci sono aspetti che la soddisfano o, al contrario, che la preoccupano? Ha mai pensato a come potrebbe essere un’eventuale relazione con questa altra persona? Riguardo agli anni di differenza che ha menzionato, spesso queste differenze possono avere un peso emotivo e simbolico importante e che varrebbe la pena esplorare. Capisco anche il suo dilemma nel scegliere un professionista: non esiste una risposta universale. In generale, consiglio di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta che sia iscritto all’albo, che operi in modo trasparente con i pazienti (ad esempio firmando il consenso informato) e che dia sicurezza anche dal punto di vista burocratico. Al di là degli aspetti formali, è fondamentale che lei si senta a suo agio e fiduciosa nel terapeuta che sceglierà: è un rapporto basato sulla fiducia e sull’ascolto reciproco. Se desidera, può contattarmi per un primo colloquio conoscitivo, in modo da valutare insieme il percorso più adatto a lei.

Un caro saluto,
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo – Psicoterapeuta
Dott.ssa Martina Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
San Biagio di Callalta
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione, così delicata e personale. Sembra che lei stia vivendo un momento di confusione, questo può accadere nelle relazioni. Se questi pensieri la fanno sentire sopraffatta, potrebbe essere utile il sostegno di una psicologa/o che può aiutarla a mettere ordine tra i pensieri e capire cosa vuole per lei. Un caro saluto.
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
Dal Suo messaggio emerge chiaramente quanto questa situazione sia per Lei delicata.
Sono a Sua disposizione per aiutarLa a fare chiarezza e capire come agire nel bene di tutti, primariamente di sé stessa.
Dott.ssa Debora Verre
Psicologo, Psicologo clinico
Martelletto
Gentile utente, alla luce di quanto ha scritto e considerando la situazione, ritengo sia stata una scelta saggia quella si essersi concessa una pausa per riflettere.
Il senso di colpa di cui parla è probabile che derivi proprio da questo interesse che sta provando per un'altra persona. A mio avviso, comunicare questo al suo fidanzato potrebbe non portare alcun reale beneficio né a lei né tanto meno a lui, soprattutto se il fine principale fosse quello di alleggerire il senso di colpa.
Le consiglio di sfruttare questo momento per ascoltarsi con sincerità e fare scelte in linea con ciò che desidera davvero.
Dott.ssa Paola Vitale
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve,
grazie per aver condiviso una parte così delicata di ciò che sta vivendo. Le emozioni e i pensieri che descrive sono molto comuni nei momenti in cui ci si sente in una fase di confusione affettiva, e la paura di ferire l’altro o di fare la "scelta sbagliata" può bloccare qualsiasi azione, generando sensi di colpa e pensieri ricorrenti.

Ciò che racconta – il dubbio sull’interesse per un’altra persona, il bisogno di una pausa, la difficoltà a comunicare apertamente e la paura di ferire il partner – è spesso un segnale che lei ha bisogno di spazio per ascoltarsi davvero. Non si tratta di essere egoisti o ingiusti, ma di prendersi cura di sé, anche per capire meglio cosa desidera davvero, al di là della paura o del dovere.

Il senso di colpa che prova è umano, ma non sempre coincide con una colpa reale: a volte nasce dal fatto che non ci permettiamo di esplorare ciò che sentiamo.
In questi casi, può essere molto utile iniziare un percorso psicologico di supporto, anche breve, per fare chiarezza dentro di sé prima di prendere decisioni. È uno spazio protetto, in cui non deve “scegliere” subito, ma solo ascoltare e mettere ordine nei suoi pensieri.

Se vuole, resto a disposizione per accompagnarla in questo momento complesso, oppure per aiutarla a capire quale professionista potrebbe fare al caso suo.

Un caro saluto
Salve, prima di tutto, è importante riconoscere che quello che provi è normale e umano. I sentimenti e le attrazioni possono cambiare o emergere, e questo non ti rende una persona cattiva. Il fatto che tu stia riflettendo così tanto e sentendo il peso della colpa dimostra la tua sensibilità e la tua considerazione per il tuo fidanzato.
I "pensieri fissi" che descrivi potrebbero essere un segnale che qualcosa nella tua relazione attuale, o in te stessa/o, non è pienamente risolto o appagante. A volte, un interesse per un'altra persona non significa necessariamente che quella persona sia quella giusta, ma può essere uno specchio per bisogni o desideri insoddisfatti nella relazione esistente o nella tua vita in generale.
Esplorare i tuoi pensieri e sentimenti ti aiuterebbe a decifrare l'origine e il significato di questi "pensieri fissi" e dell'interesse per l'altra persona. Inoltre molti psicologi offrono un primo colloquio conoscitivo, a volte gratuito o a costo ridotto. Questo ti permette di capire se ti senti a tuo agio con il professionista e se il suo approccio fa per te. Un caloroso abbraccio.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Partiamo da una cosa semplice e vera:
Non sei sbagliata.
Quello che stai vivendo — dubbi, emozioni contrastanti, attrazione verso un’altra persona, senso di colpa, desiderio di spazio — è umano. Non significa che non sei capace di amare o che non rispetti il tuo compagno. Significa semplicemente che stai cambiando, stai cercando di capire te stessa in un momento delicato.
Cerchiamo di mettere un po’ di ordine
1. La relazione attuale
Hai detto che il tuo compagno ha circa 20 anni più di te. Una differenza d’età così ampia può generare dinamiche molto particolari, soprattutto quando si attraversano fasi diverse della vita. Tu ora senti il bisogno di esplorare, riflettere, respirare. Questo non è un tradimento, è un’esigenza personale.
E anche se lui ti dicesse che “la pausa non ha senso”, non è detto che abbia ragione: la pausa serve a te, non a lui. E se non può accettarlo, è comunque un tuo diritto prenderla.
2. L’interesse per un’altra persona
Non è detto che sia "l'altro" il vero nodo. Spesso una nuova persona accende una miccia che ci fa rendere conto che non stiamo più bene dove siamo, oppure ci mostra parti di noi che avevamo messo da parte. Potresti essere attratta da ciò che rappresenta questa persona più che dalla persona in sé: spontaneità, leggerezza, vicinanza d’età, novità…
Prova a chiederti:
Cosa mi attrae davvero di questa nuova persona?
Cosa sento di non avere nella mia relazione attuale?
Mi sento libera o intrappolata in quello che sto vivendo oggi?
3. Il senso di colpa
Il senso di colpa nasce perché sei una persona che tiene agli altri, ma non può essere il motivo per restare dove non stai bene. È nobile voler proteggere chi amiamo, ma restare solo per non far soffrire l’altro è una forma di autosacrificio che col tempo logora entrambi.
Cosa puoi fare ora
Prenditi sul serio. Hai detto una cosa fondamentale: "vorrei prendermi tempo per me". Questo è il tuo bisogno più autentico in questo momento. Il fatto che lui possa non accettarlo non lo rende meno legittimo. Se senti che hai bisogno di stare sola per capirti meglio, questo va rispettato.
Puoi dirgli che c’è qualcosa che non ti fa stare bene, che sei confusa, che non è facile per te neanche parlarne. Non è obbligatorio raccontare dell’altro ragazzo, ma puoi parlare dei tuoi dubbi, del tuo bisogno di tempo e chiarezza. La trasparenza non è ferire: è fiducia.
Rivolgerti a un professionista
Parlare con uno psicologo specializzato in relazioni e dinamiche affettive; potrebbe davvero aiutarti a fare chiarezza.
Se vuoi io ci sono
Dott.ssa Antonella Bellanzon






Dott.ssa Gaia Evangelisti
Psicologo, Psicologo clinico
Genzano di Roma
Salve, la ringrazio per aver scritto e condiviso apertamente quello che sta vivendo. Capisco quanto tutto questo possa essere difficile e confuso. Quello che sta provando è molto più comune di quanto pensa, anche se può sembrare una situazione unica e pesante da gestire.
È normale, nelle relazioni lunghe o con grosse differenze d’età (hai detto circa 20 anni), che a un certo punto emergano dubbi, desideri di autonomia, o attrazioni per qualcun altro. Questi segnali non vanno visti subito come un "tradimento" o qualcosa di sbagliato, ma piuttosto come un invito ad ascoltare te stessa, a capire meglio cosa sta cercando.
Provi a domandarsi:
- Mi sento libera di essere me stessa nella relazione attuale?
- Sento di stare crescendo, o mi sento bloccata?
- Questa nuova persona rappresenta qualcosa che mi manca, o qualcosa che desidero veramente?
Pensare a qualcun altro mentre si è in una relazione non è raro, non vuol dire automaticamente che lei ami di meno il suo partner, ma può essere un segnale che qualcosa sta cambiando dentro di lei, a prescindere da chi le sta intorno.
Spesso, un’attrazione può nascere: perché ci si sente poco compresi, perché si ha bisogno di leggerezza o novità, perché si sta cercando una parte di sé che nella relazione attuale non emerge pienamente, ecc.
Riguardo al parlare con il partner: ha già accennato qualcosa a lui — che vuole un po’ di spazio, che sente il bisogno di una pausa. Questo è un passo importante e coraggioso.
Tuttavia, se sente che sta vivendo una crisi personale più profonda, è giusto essere onesta fino in fondo, per non ferirlo, ma soprattutto per essere leale verso se stessa.
Puoi dirgli qualcosa del tipo: “Sto attraversando un periodo in cui ho bisogno di capire meglio cosa voglio davvero e sento che sto cambiando. Non voglio prendere decisioni impulsive, ma ho bisogno di tempo per ascoltarmi.”
È normale sentire colpa, ma la colpa non è un buon metro per prendere decisioni importanti. Le relazioni non funzionano con il sacrificio o con il “senso del dovere”: funzionano quando entrambi sono liberi di scegliere ogni giorno l’altro.
Lei sta cercando di capire te stessa ed è un percorso legittimo, anzi, necessario.
Ricordi che non è necessario avere tutte le risposte adesso.
Se lo desidera, sono qui per aiutarla, anche nei prossimi passi per lavorarci insieme.
Ascoltare se stessi è sempre l'inizio di qualcosa di buono.

Un caro saluto.

Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa.
Dott. Matteo Acquati
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Ciao,
grazie davvero per aver scritto e condiviso ciò che stai vivendo. Non è facile parlare di sentimenti così complessi, soprattutto quando coinvolgono persone a cui teniamo e che fanno parte della nostra vita quotidiana. Ma il fatto che tu senta il bisogno di fermarti a riflettere, di capire, di chiedere aiuto… è già un atto di grande consapevolezza e rispetto verso te stessa e verso l’altro.

Quello che descrivi è una situazione che molte persone attraversano, anche se spesso non se ne parla: stare in una relazione importante e, allo stesso tempo, iniziare a percepire un cambiamento dentro di sé, un’attrazione o una curiosità verso qualcun altro. Questo non significa automaticamente che non ami più il tuo compagno o che sei una “cattiva persona”. Significa che stai cambiando, che stai entrando in contatto con nuove parti di te, e che forse il tuo bisogno affettivo e personale sta evolvendo.

È comprensibile sentirsi in colpa, ma il senso di colpa a volte nasce proprio da un conflitto interno: tra ciò che sentiamo e ciò che pensiamo di "dover" provare. Stai cercando di fare la cosa giusta, ma sei anche preoccupata per le conseguenze e per il dolore che potresti causare. Questo dimostra quanto tu tenga a questa relazione, anche se forse sta attraversando una fase di trasformazione.

Il desiderio di prendersi una pausa o di avere più spazio per sé non è un segnale di fallimento: può essere un gesto d’amore verso se stessi, per capire meglio chi si è e cosa si vuole davvero. Il problema, come dici tu, è che spesso l’altra persona può viverlo come un rifiuto, o come un segno definitivo. E questo ti mette ancora più in difficoltà.

Quello che stai vivendo non è "strano", né qualcosa da cui fuggire: è un passaggio delicato della vita affettiva, e ogni persona ha il diritto di affrontarlo con i propri tempi, cercando ciò che le fa bene.

Ti invito a essere dolce con te stessa, a non pretendere di avere subito tutte le risposte. Anche il dubbio, anche l’incertezza, fanno parte del percorso. E sei già sulla strada giusta, semplicemente perché ti stai facendo delle domande sincere.

Se vuoi, sono qui per continuare a parlarne insieme.

Un saluto.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la situazione che sta vivendo è sicuramente complessa e densa di emozioni contrastanti. Il fatto che lei si senta confusa, in colpa, ma al tempo stesso abbia il desiderio di ascoltare sé stessa e prendere del tempo per capire cosa sente veramente, è del tutto comprensibile e, se vogliamo, anche umano. In questi momenti, il nostro mondo interiore si fa più intenso e spesso ci ritroviamo a dover affrontare domande per le quali non abbiamo risposte immediate. Il primo punto su cui mi sento di rassicurarla è che i pensieri che sta avendo non sono sbagliati. Avere dubbi, sentire attrazione verso un’altra persona, chiedersi se ciò che si sta vivendo nella propria relazione sia davvero in linea con i propri bisogni e desideri non è qualcosa da giudicare o da reprimere, ma un segnale importante da accogliere con attenzione. Nella prospettiva cognitivo-comportamentale, i pensieri sono eventi mentali, non necessariamente verità assolute o indicazioni di ciò che siamo o dobbiamo fare. È quindi importante distinguere il fatto di avere un pensiero dall'agire necessariamente in base ad esso. Ciò che può essere utile è cercare di osservare i suoi pensieri e le sue emozioni con un atteggiamento curioso e non giudicante. Si chieda, ad esempio, cosa rappresenta per lei quest’altra persona. È davvero una questione di attrazione sentimentale o fisica? Oppure è possibile che questa figura le stia facendo da specchio rispetto a qualcosa che nella relazione attuale sente mancare, o che sente il bisogno di ritrovare dentro di sé? Il senso di colpa che descrive nasce probabilmente dal timore di ferire il suo partner, e questo ci dice che lei è una persona sensibile e attenta agli altri. Ma si ricordi che evitare di ferire qualcuno non può venire prima dell’ascolto autentico di ciò che sente dentro. Fingere, trattenere o mettere in pausa una verità emotiva per paura della reazione dell’altro, col tempo, finisce spesso per far soffrire entrambe le persone coinvolte. Ha già fatto un passo importante nel comunicare il bisogno di prendersi uno spazio. Questo non è necessariamente un modo per allontanarsi, ma un’opportunità per comprendere meglio sé stessa. È vero che il suo compagno potrebbe non comprendere subito il senso di una pausa, ma ciò non significa che lei debba rinunciare a questo bisogno. Ogni persona ha il diritto di prendersi del tempo per sé, soprattutto se questo serve a capire meglio ciò che si vuole e ciò che si prova. Nel frattempo, può esserle utile confrontarsi con uno psicologo che la accompagni nell’esplorazione di questi vissuti. Parlare con un professionista non significa dover prendere una decisione immediata, ma imparare a tollerare l’incertezza, osservare i pensieri ricorrenti e fare chiarezza sulle proprie emozioni. Non esiste una scelta “giusta” in senso assoluto, ma esiste quella che sarà più in linea con il suo benessere e i suoi valori. Continui ad ascoltarsi, anche nella confusione. A volte, proprio attraverso la fatica del non sapere subito, si aprono le strade più autentiche. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott. Omar Saggioro
Psicologo, Psicologo clinico
Boschi Sant'Anna
Buongiorno, immagino sia difficile la scelta tra due persone per le quali proviamo dei sentimenti, questo può creare uno stato di divisione interna, sensi di colpa, e un discontrollo dei pensieri e delle emozioni. Potresti provare a contattare uno psicologo che ti ispiri fiducia. O magari se hai delle amicizie che hanno fatto esperienza da un professionista e si sono trovate bene ti consiglio di chiedere il contatto e prenotare un colloquio. L'importante è che se scegli un professionista tu ti senta tutelata a tuo agio e non giudicata, perché a mio avviso questa dovrebbe essere una buona buona base di partenza per fare un bel lavoro su di se e chiarire i propri dubbi.
Con l'occasione ti ringrazio per aver scritto augurandoti di fare la scelta migliore per te
 Gabriele Lungarella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
quello che sta vivendo è un momento di confusione, ma anche di grande sincerità verso sé stessa. Non è facile ammettere che qualcosa nella relazione attuale vacilla, né è semplice capire se l’interesse verso un’altra persona sia reale, momentaneo o semplicemente il segnale di un bisogno più profondo.

Questa incertezza spesso genera senso di colpa, soprattutto quando si teme di ferire chi ci è accanto. Ma il senso di colpa, se non accolto e compreso, rischia di bloccare anche quelle domande importanti che ci stanno dicendo qualcosa di noi.

Il fatto che lei senta il bisogno di prendersi tempo per sé è già un segnale chiaro: forse è proprio da lì che può partire. Non sempre si può avere chiarezza subito, e non sempre si può spiegare tutto in modo perfetto all’altro. Ma è legittimo ascoltarsi, anche se questo significa attraversare un momento scomodo o doloroso.

Le relazioni si trasformano, come anche i nostri desideri e bisogni: cercare di capirli non è un tradimento, ma un atto di responsabilità verso sé stessi e anche verso l’altro.

Se sente che questi pensieri stanno diventando invadenti o faticosi da gestire da sola, può essere molto utile parlarne con uno psicologo o una psicoterapeuta. Non serve avere già una risposta o una diagnosi: a volte il primo passo è proprio fare spazio alle proprie domande in un contesto protetto, dove poterle ascoltare senza giudizio.

Ha già fatto qualcosa di importante scrivendo qui. Ora può scegliere di continuare questo percorso con un aiuto professionale. E se ha dubbi su a chi rivolgersi noi professionisti ad oggi offriamo un primo colloquio conoscitivo, a volte gratuito sia online che in studio, per orientarsi. Con affetto, Gabriele
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Capisco quanto possa essere difficile trovarsi in questa situazione. È chiaro che sta vivendo un momento di confusione emotiva, e già il fatto che ne stia parlando dimostra che sta cercando di fare chiarezza dentro di sé.

Il desiderio di prendersi del tempo è legittimo, e non implica necessariamente la fine di una relazione, ma può essere uno spazio per capire davvero cosa sente e cosa vuole. Anche se il suo partner potrebbe non comprenderlo subito, ascoltare sé stessa è importante.

Se desidera confrontarsi mi contatti.
Dott.ssa Stefania Masolini
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Vimercate
Gentilissima, grazie per aver condiviso il suo vissuto.

Sicuramente dal suo messaggio emerge che la sua attuale situazione le reca disagio e sofferenza, ponendola in una situazione di immobilità e confusione; scelte intime e delicate come quella che si interroga di voler prendere o meno sono sempre molto difficili perchè ogni scelta comporta una perdita, bisogna essere in grado di lasciar andare lo scenario non scelto e ciò non è sempre percepito come possibile o realizzabile. Sarebbe sicuramente utile ed efficace rivolgersi ad un professionista; comprendendo il suo possibile senso di smarrimento tra tanti volti e nomi, potrebbe riflettere sulle caratteristiche che le piacerebbe maggiormente trovare nell* psicolog* in grado di accompagnarla nel suo percorso (ad esempio se predilige la modalità in presenza oppure online, un genere rispetto ad un altro, cosa la colpisce della personale descrizione e delle tematiche trattate, cosa dicono le recensioni..)

Cordialmente,

Dott.ssa Stefania Masolini - Psicologa e Consulente Sessuologa
Gentile utente,
la situazione che descrive sembra portarle un certo malessere, ma lei mostra anche una certa consapevolezza di ciò e della conseguente utilità di rivolgersi ad un professionista, che la accompagni nel districare i suoi pensieri e ad elaborare una risposta soddisfacente a quel "che cosa posso fare?" che la tormenta.
La situazione che descrive può essere affrontata con molti strumenti e come ha detto lei è difficile scegliere tra tanti, ma la base di un percorso psicologico o psicoterapeutico è che lei si senta a suo agio.
Perciò, le consiglio di scegliere un professionista con il criterio che la fa sentire più a suo agio, che siano le sensazioni trasmesse dalle nostre parole (per quanto una piattaforma ne permetta il fluire), l'approccio e le tecniche utilizzati, le esperienze e le certificazioni, le buone recensioni, il passaparola, semplicemente a caso o con qualsiasi altro criterio che la faccia provare un'esperienza in tranquillità.
Si può tornare indietro e ritentare, mettendo sempre il proprio agio al primo posto, anche nello studio dell* psicolog*.
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con noi e le auguro il meglio.

Dott.ssa Ramona Alberti

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