Salve, scrivo per mia sorella, è sempre stata una amante del cibo fin da piccola ma nel

16 risposte
Salve, scrivo per mia sorella, è sempre stata una amante del cibo fin da piccola ma nell'ultimo anno i miei genitori e io abbiamo notato che mangia in modo smodato e non sa controllarsi, magia anche pacchi interi di pane o 4/5 pesche al giorno fuori dai pasti. Fa nuoto 4/5 volte a settimana ma dopo questi momenti in cui si abbuffa fa esercizi in casa o esce a fare lunghe camminate. Non so come aiutarla, cerchiamo di tenerla d'occhio e non lasciarla sola in cucina, perché quando succede avvengono questi episodi.
Dott.ssa Nicoletta Ferraris
Nutrizionista
Grugliasco
Buongiorno, i comportamenti che descrive possono essere la spia di un disturbo alimentare emergente. In questi casi, prima ancora dell'aspetto nutrizionale, è importante lavorare sull'aspetto psico-emotivo, a cui si potrà affiancare un percorso nutrizionale. Vi consiglio di rivolgervi ad un centro in cui nutrizionista e psicologo lavorino in sinergia, oppure ad un centro ospedaliero per i disturbi del comportamento alimentare. Cordiali saluti. Dr.ssa Nicoletta Ferraris

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Buonasera il disturbo di sua sorella può essere curato con un approccio psicologico ed anche nutrizionale. I centri per i disturbi alimentari hanno sempre professionisti che lavorano in sinergia. Le consiglio di rivolgersi a tali centri, che sono presenti sul territorio o in alcuni ospedali.
Buongiorno,
Dal racconto si evince una particolare problematica che occorre essere valutata da un team multidisciplinare (medico, psicologo e nutrizionista)
Il sostegno e il supporto della famiglia è importante.

Un caro saluto
Buongiorno, è possibile in base a quanto descrive che stia emergendo un disturbo del comportamento alimentare.
La maniera più assennata di affrontare la cosa è di non prendere il tutto di petto, forzando scelte o imponendo, ma lavorando sulla compagine psicologica, nutrizionale, emotiva e comportamentale attraverso una team multidisciplinare che collabori per evitare che tali comportamenti si concretizzino in quel genere di problematiche, estremamente serie.
Le consiglio di affidarsi a specialisti, cordialità,
L.
Buonasera,
Dalla sua presentazione si evince che qualcosa va sistemato e che se si agisce per tempo può essere tutto risolto il prima possibile.
In primis è fondamentale un consulto psicologico per andare a ricercare la motivazione che la spingono a determinati comportamenti e successivamente sarà molto utile cominciare un percorso nutrizionale con lo scopo di riequilibrare l’alimentazione e garantire una corretta educazione alimentare.

Saluti,
Dott.ssa Anastasia Iapichino
Buonasera, il mio consiglio è quello di rivolgersi a professionisti che in sinergia riescano a riportare sua sorella ad un equilibrio alimentare.
Nello specifico mi riferisco ad un approccio alimentare e psicologico.
Inoltre fare troppa attività fisica può portare ad un aumento dell'appetito, quindi va bene farla ma senza esagerare.
Dott.ssa Francesca Salvati
Nutrizionista
Baronissi
Buonasera i dati da lei forniti potrebbero essere un "campanello d'allarme" che ci dice che sua sorella sta entrando nel "circolo vizioso" dei Disturbi del comportamento alimentare (DCA). Lei non ha specificato l'età di sua sorella. I DCA insorgono principalmente in età adolescenziale e sono dovuti a diversi fattori. Il mio consiglio è un approccio multidisciplinare. Esistono ulteriori segni e comportamenti che possono aiutare a comprendere il quadro di sua sorella. per ulteriori chiarimenti resto a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Francesca Salvati
Dr. Francesco Cinti
Nutrizionista
Roma
Buonasera, dalle informazioni che ha fornito è possibile che si tratti di un disturbo del comportamento alimentare. Cerchi, insieme ai suoi genitori, di parlare con sua sorella e di affidarvi ad uno psicologo che possibilmente collabori con un nutrizionista; in questi casi l'approccio coordinato tra le due figure è veramente necessario. Cordiali saluti, Dott. Francesco Cinti
Buongiorno,
penso che la strada percorribile e necessaria sia, in questo caso, affiancare sua sorella con un professionista della nutrizione per impostare un piano alimentare personalizzato rispetto alle ore di sport da lei sostenute durante la settimana, forse mangia meno di ciò che necessita ed ha continui attacchi di fame, ma allo stesso tempo affiancare anche una figura professionale differente, che possa darle un supporto psicologico ed aiutarla nel suo atteggiamento ossessivo nei confronti del cibo e dell'attività fisica.

Saluti

Dott. Giacomo Severi
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Salve,
Potrebbe essere una spia per disturbo alimentare o banalmente un alimentazione da riordinare.
Mi contatti per maggiori informazioni.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Anche online
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Dott.ssa Lorenza Mileo
Nutrizionista
Catanzaro lido
Salve, ciò che racconta potrebbero essere campanelli d'allarme di un disturbo del comportamento alimentare.
Posso consigliarle di rivolgersi presso centri specializzati sui DCA, dove si lavora in equipe (medico, nutrizionista, psicologo - psicoterapeuta) e si va ad agire sull'aspetto psico - emotivo della persona.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Lorenza Mileo
Buongiorno, gli atteggiamenti che descrive sembrano rilevare la presenza di un meccanismo disfunzione con il cibo. Le consiglio, innanzitutto, di parlarle in un momento di calma, cercando di aprire l'argomento delicatamente e farle capire che forse sarebbe meglio chiedere l'aiuto di un professionista. Inizialmente potrebbe essere più accettato da parte sua un* nutrizionista (le consiglio comunque di individuarne un* specializzato in disturbi del comportamento alimentare), che saprà come indirizzarla poi anche ad un percorso psicologico.
Resto a disposizione. Saluti.
Buonasera,
qualora le abbuffate e le attività compensatorie dovessero presentarsi con una discreta frequenza, le consiglio di rivolgersi ad un professionista formato in Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA) per una valutazione nutrizionale e/o psicologica più approfondita.
Tuttavia, le informazioni che ha fornito sono poche per poter pensare esclusivamente a un disturbo del comportamento alimentare conclamato.Questi disturbi possono essere trattati efficacemente ambulatorialmente (a seconda del caso) prendendo in carico l'aspetto medico/internistico, nutrizionale, psicologico e relazionale. E' il motivo per cui vengono trattati in team multidisciplinare. Fondamentale è quindi un intervento centrato non solo sul comportamento alimentare, ma anche sul disagio emotivo e/o psicologico.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Alessandra Nieddu
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Gli episodi di abbuffate associati a un comportamento compensatorio (esercizio fisico eccessivo) potrebbero essere segni di un disturbo alimentare, come il binge eating disorder o la bulimia. È importante che tua sorella sia supportata da uno specialista in nutrizione e/o psicoterapia per affrontare il problema. Cercate di instaurare un dialogo aperto e rassicurante, evitando il giudizio, e proponetele di consultare un professionista.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Salve, aldilà dell'educazione alimentare che è utile per una donna sportiva che necessita di pasti completi, nutrienti e sazianti ma il problema di sua sorella potrebbe essere un disturbo alimentare e va valutato da chi di dovere. Si rivolga ad un nutrizionista specializzato in disturbi alimentati che potrebbe valutare la necessità di indirizzarla da uno psicologo o un centro appropriato.
Salve, capisco la sua preoccupazione per sua sorella. È positivo che abbiate notato questo cambiamento nelle sue abitudini alimentari e che stiate cercando di aiutarla. I comportamenti che descrive, come mangiare in modo smodato, perdere il controllo sull'assunzione di cibo e consumare grandi quantità anche fuori dai pasti, associati a tentativi di "compensare" con esercizio fisico eccessivo, potrebbero suggerire la presenza di un disturbo dell'alimentazione.
È importante affrontare questa situazione con molta delicatezza e senza giudizio. Sua sorella potrebbe sentirsi in colpa, vergognarsi o non rendersi pienamente conto della problematicità del suo comportamento.
Ecco alcuni suggerimenti su come potreste aiutarla:
* Parlare con lei con empatia e preoccupazione: Avvicinate vostra sorella in un momento tranquillo e privato. Esprimete la vostra preoccupazione per la sua salute e il suo benessere, basandovi su ciò che avete osservato (le grandi quantità di cibo, la perdita di controllo). Evitate accuse o commenti giudicanti sul suo peso o sulle sue abitudini alimentari. Concentratevi sul vostro desiderio di vederla stare bene. Potreste iniziare dicendo qualcosa come: "Abbiamo notato che ultimamente stai mangiando più del solito e ci preoccupiamo per te. Vogliamo solo capire se stai bene e come possiamo supportarti."
* Evitare di focalizzarsi sul cibo e sul peso: Durante la conversazione, cercate di non concentrarvi esclusivamente su cosa e quanto mangia o sul suo peso. Spostate l'attenzione sui suoi sentimenti, sul suo umore e su eventuali fattori di stress che potrebbe star vivendo. I disturbi alimentari spesso sono legati a problematiche emotive sottostanti.
* Ascoltarla attivamente: Date a vostra sorella la possibilità di esprimere come si sente, senza interromperla o minimizzare le sue emozioni. Cercate di capire se c'è qualcosa che la preoccupa o la rende ansiosa.
* Non colpevolizzarla e non farla sentire in difetto: È fondamentale che vostra sorella non si senta giudicata o colpevolizzata per i suoi comportamenti. Questo potrebbe portarla a chiudersi ancora di più.
* Informarsi sui disturbi dell'alimentazione: Cercate di capire meglio cosa sono i disturbi dell'alimentazione, quali sono i sintomi e le possibili cause. Questo vi aiuterà ad affrontare la situazione in modo più consapevole e a comprendere che non si tratta semplicemente di "mancanza di volontà".
* Suggerire un aiuto professionale: Il passo più importante è incoraggiare vostra sorella a cercare un aiuto professionale. Un medico curante, uno psicologo specializzato in disturbi dell'alimentazione o un nutrizionista con esperienza in questo campo possono valutare la situazione in modo approfondito e proporre un percorso terapeutico adeguato. Potreste offrirvi di accompagnarla alla prima visita, se questo la facesse sentire più a suo agio.
* Offrire il vostro supporto: Fate sapere a vostra sorella che le siete vicini e che la sosterrete in qualsiasi decisione prenda riguardo alla sua salute.
* Coinvolgere tutta la famiglia: È importante che l'approccio sia condiviso da tutti i membri della famiglia. Cercate di creare un ambiente di supporto e comprensione.
Riguardo al controllo in cucina:
Sebbene il vostro tentativo di tenerla d'occhio possa derivare da buone intenzioni, è importante fare attenzione a non farla sentire eccessivamente controllata o privata della sua autonomia. Questo potrebbe aumentare la sua ansia e, paradossalmente, spingerla a comportamenti nascosti. L'obiettivo dovrebbe essere quello di incoraggiarla a cercare un aiuto professionale, piuttosto che gestire i suoi sintomi attraverso il controllo esterno.
L'attività fisica:
L'attività fisica regolare è generalmente positiva, ma quando è utilizzata in modo compulsivo per "compensare" l'eccesso di cibo, può diventare parte di un quadro di disturbo dell'alimentazione. È importante che il rapporto di vostra sorella con l'esercizio fisico sia sano e non guidato dal senso di colpa o dalla necessità di "punirsi" per aver mangiato.
In sintesi, la priorità è affrontare la situazione con empatia, incoraggiare vostra sorella a cercare un aiuto professionale e offrirle il vostro supporto incondizionato. Non esitate a rivolgervi anche voi a professionisti per ricevere consigli su come gestire al meglio questa delicata situazione a livello familiare.

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