Salve, Mi rivolgo a voi come ultima speranza per cercare di comprendere e affrontare la difficile s
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Salve,
Mi rivolgo a voi come ultima speranza per cercare di comprendere e affrontare la difficile situazione che mia sorella sta attraversando. Da quasi due anni, lei è confinata nella sua camera, incapace di percepire il sapore di qualsiasi alimento o liquido. Inoltre, ha gravi difficoltà con il suo sistema digestivo, non riesce a andare regolarmente in bagno e sperimenta un ciclo mestruale irregolare. Ha descritto una sensazione strana in bocca che interferisce con la deglutizione.
Inizialmente, siamo ricorsi all'aiuto di un dottore, ma i sintomi persistono. Abbiamo consultato diversi psicologi e endocrinologi su indicazione del nostro medico di base, ma finora non abbiamo ottenuto risultati significativi. Mia sorella si alimenta in modo estremamente scorretto, ricorrendo a vere e proprie abbuffate con cibi come gelati, biscotti e torte, il che ha portato ad un aumento di peso considerevole rispetto al suo stato precedente.
Attualmente, mia sorella è completamente immobile e trascorre la maggior parte del tempo a letto. La nostra famiglia è profondamente preoccupata per il suo benessere fisico e mentale, e stiamo cercando aiuto da specialisti come voi per trovare una soluzione a questa complessa e dolorosa situazione.
Qualsiasi consiglio o indicazione sarebbe estremamente apprezzato. Siamo disposti a collaborare attivamente con voi per trovare una via d'uscita da questa difficile situazione e per aiutare mia sorella a ritrovare una buona salute fisica e mentale.
Grazie per la vostra attenzione e pronta risposta.
Cordiali saluti,
Paolo
Mi rivolgo a voi come ultima speranza per cercare di comprendere e affrontare la difficile situazione che mia sorella sta attraversando. Da quasi due anni, lei è confinata nella sua camera, incapace di percepire il sapore di qualsiasi alimento o liquido. Inoltre, ha gravi difficoltà con il suo sistema digestivo, non riesce a andare regolarmente in bagno e sperimenta un ciclo mestruale irregolare. Ha descritto una sensazione strana in bocca che interferisce con la deglutizione.
Inizialmente, siamo ricorsi all'aiuto di un dottore, ma i sintomi persistono. Abbiamo consultato diversi psicologi e endocrinologi su indicazione del nostro medico di base, ma finora non abbiamo ottenuto risultati significativi. Mia sorella si alimenta in modo estremamente scorretto, ricorrendo a vere e proprie abbuffate con cibi come gelati, biscotti e torte, il che ha portato ad un aumento di peso considerevole rispetto al suo stato precedente.
Attualmente, mia sorella è completamente immobile e trascorre la maggior parte del tempo a letto. La nostra famiglia è profondamente preoccupata per il suo benessere fisico e mentale, e stiamo cercando aiuto da specialisti come voi per trovare una soluzione a questa complessa e dolorosa situazione.
Qualsiasi consiglio o indicazione sarebbe estremamente apprezzato. Siamo disposti a collaborare attivamente con voi per trovare una via d'uscita da questa difficile situazione e per aiutare mia sorella a ritrovare una buona salute fisica e mentale.
Grazie per la vostra attenzione e pronta risposta.
Cordiali saluti,
Paolo
Salve Paolo,
Mi rivolgo a Lei come uno psicologo professionista. Comprendo la difficile situazione che Sua sorella sta attraversando e apprezzo la Sua preoccupazione per il suo benessere. La condizione di Sua sorella sembra complessa e richiede un approccio multidisciplinare. Tuttavia, non posso fornire una terapia strategica specifica senza effettuare una valutazione completa.
Le consiglierei di cercare immediatamente assistenza medica per Sua sorella. È importante che sia valutata da specialisti, come gastroenterologi e psicologi, per comprendere meglio la sua condizione fisica e mentale. Potrebbe essere utile anche consultare un nutrizionista per affrontare il problema dell'alimentazione scorretta.
Inoltre, una terapia strategica online potrebbe essere una buona opzione per Sua sorella. Assicurarsi di scegliere un terapeuta esperto in problemi alimentari, ansia e depressione, in modo da affrontare le sfide che Sua sorella sta affrontando.
È fondamentale che Sua sorella si senta sostenuta dalla famiglia durante questo percorso, quindi continuate a essere presenti e solidali. La collaborazione con professionisti esperti vi aiuterà a trovare una soluzione e a migliorare la sua salute fisica e mentale.
Auguro a Sua sorella e alla vostra famiglia il meglio in questo difficile momento. Se vi trovate a Padova o vi affidate ad una consulenza online rimango a Vostra disposizione. Cordiali saluti. Dr Michele Scala
Mi rivolgo a Lei come uno psicologo professionista. Comprendo la difficile situazione che Sua sorella sta attraversando e apprezzo la Sua preoccupazione per il suo benessere. La condizione di Sua sorella sembra complessa e richiede un approccio multidisciplinare. Tuttavia, non posso fornire una terapia strategica specifica senza effettuare una valutazione completa.
Le consiglierei di cercare immediatamente assistenza medica per Sua sorella. È importante che sia valutata da specialisti, come gastroenterologi e psicologi, per comprendere meglio la sua condizione fisica e mentale. Potrebbe essere utile anche consultare un nutrizionista per affrontare il problema dell'alimentazione scorretta.
Inoltre, una terapia strategica online potrebbe essere una buona opzione per Sua sorella. Assicurarsi di scegliere un terapeuta esperto in problemi alimentari, ansia e depressione, in modo da affrontare le sfide che Sua sorella sta affrontando.
È fondamentale che Sua sorella si senta sostenuta dalla famiglia durante questo percorso, quindi continuate a essere presenti e solidali. La collaborazione con professionisti esperti vi aiuterà a trovare una soluzione e a migliorare la sua salute fisica e mentale.
Auguro a Sua sorella e alla vostra famiglia il meglio in questo difficile momento. Se vi trovate a Padova o vi affidate ad una consulenza online rimango a Vostra disposizione. Cordiali saluti. Dr Michele Scala
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Buonasera. Mi dispiace molto per la difficile situazione che sta vivendo sua sorella da un po' di tempo e per le preoccupazioni che questa genera in lei e nella vostra famiglia. Attraverso questo spazio non è possibile a mio avviso darle risposte ed indicazioni troppo precise perché per farlo servirebbe approfondire maggiormente le difficoltà che sta attraversando sua sorella all'interno di colloqui veri e propri. Ad ogni modo, in linea generale, credo sia importante affrontare la problematica rivolgendovi ad un'equipe multidisciplinare, all'interno della quale siano presenti diversi specialisti che possano valutare le condizioni e le terapie utili per sua sorella sia sul piano fisico (medico di base, gastroenterologo, dietologo ecc.) che su quello psichico (psichiatra, psicoterapeuta ecc.). In questa ottica potrebbe essere opportuno rivolgervi ad un centro specialistico per il trattamento dei disturbi alimentari, potreste cercarne uno presente sul vostro territorio e chiedere informazioni. Inoltre, un aspetto fondamentale affinché sua sorella possa iniziare un percorso efficace è la sua autentica motivazione a lavorare nella direzione della sua salute e del suo benessere; in questo senso il vostro supporto e la vostra vicinanza sono di fondamentale importanza. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ciao Paolo, comprendo la preoccupazione che hai per una persona a te così vicina. I problemi di alimentazione che hai descritto sono da approcciare in maniera seria e decisa. Ovviamente si tratta di una costellazione di disagi che si manifestano principalmente nell'alterazione del comportamento alimentare e ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato che tratta questo tipo di problematica. Credo che con questo presupposto tua sorella potrà essere presa in carico nella piena considerazione di tutti gli elementi che compongono il suo quadro clinico. Resto a disposizione per chiarimenti e ti auguro che le cose possano presto migliorare.
Concordo con i colleghi che le hanno suggerito di cercare di aiutare sua sorella ricorrendo ad un approccio multidisciplinare. Molto dipende dalla consapevolezza che sua sorella possiede o meno del problema e della sua motivazione ad affrontare le sue difficoltà, che si presentano con sfaccettature molto complesse e di urgente risoluzione: dalla sua descrizione pare non si tratti "semplicemente" di un disturbo del comportamento alimentare. Una valutazione psichiatrica potrebbe essere prioritaria e, successivamente, potrebbero essere affiancati professionisti specializzati (psicoterapeuta, nutrizionista, etc.), che intervengano in modo sinergico ed efficace.
Gentile Paolo, mi spiace per questa situazione così difficile che lei e la sua famiglia state vivendo.
Sua sorella sta senz’altro soffrendo molto, e come le hanno suggerito i colleghi ha bisogno che più specialisti si occupino di lei e della sua salute.
Sarebbe necessario rivolgersi ai servizi territoriali per una presa in carico psichiatrica dalla quale nascerà una valutazione globale dello stato di salute sia psichico che fisico di sua sorella.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Sua sorella sta senz’altro soffrendo molto, e come le hanno suggerito i colleghi ha bisogno che più specialisti si occupino di lei e della sua salute.
Sarebbe necessario rivolgersi ai servizi territoriali per una presa in carico psichiatrica dalla quale nascerà una valutazione globale dello stato di salute sia psichico che fisico di sua sorella.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Certamente il medico di famiglia potrà informarsi ed indirizzarvi verso una struttura territoriale specializzata in disturbi alimentari, valutando la possibilità magari di un ricovero, per avere quella famosa presa in carico multidisciplinare di cui parliamo noi paicologhe/i. Un caro saluto.
Buongiorno! Sembra essere una situazione tanto complessa quanto pericolosa. Unica indicazione che, in coscienza, mi sento di dare è rivolgervi immediatamente al Centro Disturbi del Comportamento Alimentare della vostra provincia. È assolutamente indispensabile occuparsi di Sua sorella a 360°, non basta uno psicologo/psicoterapeuta. Non indugiate
Gentile utente di mio dottore,
sarebbe opportuno intraprendiate un percorso di psicoterapia familiare, visto che il malessere di sua sorella in qualche modo coinvolge tutti voi. In casi come questi la psicoterapia con la famiglia rappresenta l'approccio elettivo alla risoluzione di problematiche come quella da lei descritta. Ne parli anche con gli altri membri, e nel caso l'indicazione sarebbe quella di trovare un terapeuta della vostra zona che possa accogliere la vostra richiesta di aiuto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
sarebbe opportuno intraprendiate un percorso di psicoterapia familiare, visto che il malessere di sua sorella in qualche modo coinvolge tutti voi. In casi come questi la psicoterapia con la famiglia rappresenta l'approccio elettivo alla risoluzione di problematiche come quella da lei descritta. Ne parli anche con gli altri membri, e nel caso l'indicazione sarebbe quella di trovare un terapeuta della vostra zona che possa accogliere la vostra richiesta di aiuto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, comprendo la vostra sofferenza poichè la situazione è molto complessa. Vi sollecito ad intervenire il prima possibile come suggerito dai colleghi iniziando un percorso psichiatrico e di terapia familiare. La strada da percorrere sarà lunga ma è l'unica che potrà portare benessere. Auguri
Buon pomeriggio.
Condivido i colleghi che hanno suggerito l'intervento di di una equipe multidisciplinare ed un ricovero in una struttura specializzata.
Purtroppo il singolo intervento non è fattibile. Bisogna capire anche quanto sta sorella sia consapevole della sua situazione attuale.
Cordialmente, dottoressa Teresita Forlano
Condivido i colleghi che hanno suggerito l'intervento di di una equipe multidisciplinare ed un ricovero in una struttura specializzata.
Purtroppo il singolo intervento non è fattibile. Bisogna capire anche quanto sta sorella sia consapevole della sua situazione attuale.
Cordialmente, dottoressa Teresita Forlano
Gentile utente, la situazione che descrive appare estremamente delicata e, al contempo, emerge la comprensibile urgenza di una soluzione e di un intervento. Laddove non ci dovesse essere collaborazione o disponibilità da parte di sua sorella, sarebbe assolutamente importante coinvolgere, intanto, il medico di famiglia che potrà valutare il da farsi in relazione al carattere di urgenza della situazione o indirizzandovi adeguatamente sul territorio. Inoltre, potrebbe essere d’aiuto una consulenza psichiatrica o la presa di contatto con un centro specializzato nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, che potranno senz’altro orientarvi sul da farsi. Sicuramente, sarà indispensabile - ora e in futuro - un approccio multidisciplinare che possa costituire un riferimento costante per tutti voi. Augurandovi ogni bene, porgo cordiali saluti MP
Buonasera, le abbuffate potrebbero essere, come lei stesso ha scritto, la spia di un disturbo alimentare che può causare anche squilibri organici. Si cura in centri specializzati o con uno psicoterapeuta che si occupi di questi disagi. Se volete approfondire l'aspetto fisiologico della deglutizione occorrono esami clinici specifici. Se fossero tutti di esito negativo, si potrebbe trattare di un sintomo psicosomatico, una percezione non reale, per cui l'approccio è psicoterapeutico. In aggiunta io le suggerirei di rivolgersi anche ad uno specialista di medicina alternativa come l'indirizzo ayurvedico. In sintesi dovete distinguere ciò che può essere un'oggettiva alterazione organica da ciò che è di natura psicologica. So che non è facile, ma proseguendo in parallelo credo si possa raggiungere un quadro globale di ciò che sta accadendo a sua sorella. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Buon pomeriggio Paolo,
Per prima cosa mi dispiace molto per la situazione che tu e la tua famiglia state vivendo; deve essere molto difficile.
Rispetto ai dati che fornisci potrebbe trattarsi di un DISTURBO Del COMPORTAMENTO ALIMENTARE, disturbi con eziologia complessa che devono essere trattati necessariamente con un approccio multidisciplinare (medici internisti, psichiatri, psicoterapeuti, nutrizionisti). Quello che ti posso suggerire è di cercare una struttura che si occupa in maniera selettiva di DISTURBI ALIMENTARI sul tuo territorio di provenienza; questo permetterà un inquadramento diagnostico più specifico e di conseguenza un trattamento altrettanto adeguato. in alternativa, potresti rivolgerti a diverse figure in maniera distinta e cercare di creare tu un collegamento; consiglio anche un percorso di supporto per voi familiari. In particolar modo io mi occupo di psicoterapia individuale e di percorsi di supporto psicologico; offro le mie prestazioni nella provincia di Pesaro e Urbino e online.
Nel frattempo mi auguro che la situazione possa aver subito un miglioramento e ti invio un grosso in bocca al lupo.
Chiara
Per prima cosa mi dispiace molto per la situazione che tu e la tua famiglia state vivendo; deve essere molto difficile.
Rispetto ai dati che fornisci potrebbe trattarsi di un DISTURBO Del COMPORTAMENTO ALIMENTARE, disturbi con eziologia complessa che devono essere trattati necessariamente con un approccio multidisciplinare (medici internisti, psichiatri, psicoterapeuti, nutrizionisti). Quello che ti posso suggerire è di cercare una struttura che si occupa in maniera selettiva di DISTURBI ALIMENTARI sul tuo territorio di provenienza; questo permetterà un inquadramento diagnostico più specifico e di conseguenza un trattamento altrettanto adeguato. in alternativa, potresti rivolgerti a diverse figure in maniera distinta e cercare di creare tu un collegamento; consiglio anche un percorso di supporto per voi familiari. In particolar modo io mi occupo di psicoterapia individuale e di percorsi di supporto psicologico; offro le mie prestazioni nella provincia di Pesaro e Urbino e online.
Nel frattempo mi auguro che la situazione possa aver subito un miglioramento e ti invio un grosso in bocca al lupo.
Chiara
Buongiorno Paola,
da quanto descritto la scelta migliore che si possa fare, è rivolgersi ad un centro specializzato per i disturbi alimentari dove è possibile trovare tutte le figure professionali che a largo spettro potrebbero aiutare sua sorella.
Non è chiaro però se vi sia una consapevolezza da parte sua o solo della famiglia. Considerando lo stato di immobilità, così come lei dice , potreste contattare inizialmente una figura che si confronti con lei per iniziare un percorso più articolato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
da quanto descritto la scelta migliore che si possa fare, è rivolgersi ad un centro specializzato per i disturbi alimentari dove è possibile trovare tutte le figure professionali che a largo spettro potrebbero aiutare sua sorella.
Non è chiaro però se vi sia una consapevolezza da parte sua o solo della famiglia. Considerando lo stato di immobilità, così come lei dice , potreste contattare inizialmente una figura che si confronti con lei per iniziare un percorso più articolato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
Salve, lei descrive una condizione complessa che sembra interessare sia aspetti fisico-corporei che psichici.
Niente dice rispetto all'età di sua sorella, come pure se è intercorso un episodio di covid prima dell'insorgenza dei sintomi.
Interessante è la perdita di gusto, tipica dei soggetti depressi.
Un dosaggio dei neurotrasmettitori coinvolti potrebbe mettere in evidenza lo squilibrio e potrebbe aiutarla a riprendersi.
Però il quadro sembra essere più complesso e meriterebbe un approfondimento che passa attraverso neurologi psicologi e psichiatri.
Chiedete la collaborazione di queste e altre figure che possano aiutare sua sorella a tornare ad una qualità di vita migliore.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Niente dice rispetto all'età di sua sorella, come pure se è intercorso un episodio di covid prima dell'insorgenza dei sintomi.
Interessante è la perdita di gusto, tipica dei soggetti depressi.
Un dosaggio dei neurotrasmettitori coinvolti potrebbe mettere in evidenza lo squilibrio e potrebbe aiutarla a riprendersi.
Però il quadro sembra essere più complesso e meriterebbe un approfondimento che passa attraverso neurologi psicologi e psichiatri.
Chiedete la collaborazione di queste e altre figure che possano aiutare sua sorella a tornare ad una qualità di vita migliore.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera, I sintomi che descrive – perdita del gusto, difficoltà a deglutire, problemi digestivi e abbuffate – insieme all'immobilità e al ritiro sociale, indicano una condizione complessa che coinvolge sia aspetti fisici che psicologici.
Il primo passo che può essere utile è un'ulteriore valutazione medica completa per escludere cause fisiche sottostanti che possano spiegare i sintomi, come problemi neurologici o metabolici. Potrebbe essere utile anche consultare uno specialista in disturbi alimentari, poiché il comportamento alimentare di sua sorella, insieme al ritiro e ai sintomi fisici, può indicare un problema di tipo alimentare complesso, come il binge eating o una forma di disturbo dell'alimentazione non specificato.
Oltre all'aspetto medico, potrebbe essere necessario un approccio psicoterapeutico integrato. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) specifica per i disturbi alimentari potrebbe essere utile per lavorare sugli episodi di abbuffate e sui pensieri disfunzionali riguardanti il cibo e il corpo. Tuttavia, considerando la sua immobilità e il ritiro, un intervento incentrato sul miglioramento della motivazione e sull'aiuto a riprendere gradualmente un minimo di attività quotidiana potrebbe essere essenziale.
È anche importante considerare l'intervento di un team multidisciplinare, che includa uno psichiatra, un dietista specializzato e un terapeuta, per fornire un supporto completo. Se sua sorella non è in grado di partecipare attivamente alla terapia, un primo passo potrebbe essere il coinvolgimento di un terapista che lavori con lei direttamente a domicilio o in un contesto sanitario specializzato.
Infine, è cruciale che anche lei e la sua famiglia riceviate supporto. Essere coinvolti nel processo di assistenza è difficile e può essere fonte di stress e disperazione. Cercare supporto anche per voi stessi vi permetterà di affrontare meglio questa situazione e di essere di aiuto a sua sorella nel miglior modo possibile. Se desidera ulteriori informazioni o indicazioni su come procedere, sono qui per aiutarla.
Cordialmente,
D.ssa Violeta Raileanu
Il primo passo che può essere utile è un'ulteriore valutazione medica completa per escludere cause fisiche sottostanti che possano spiegare i sintomi, come problemi neurologici o metabolici. Potrebbe essere utile anche consultare uno specialista in disturbi alimentari, poiché il comportamento alimentare di sua sorella, insieme al ritiro e ai sintomi fisici, può indicare un problema di tipo alimentare complesso, come il binge eating o una forma di disturbo dell'alimentazione non specificato.
Oltre all'aspetto medico, potrebbe essere necessario un approccio psicoterapeutico integrato. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) specifica per i disturbi alimentari potrebbe essere utile per lavorare sugli episodi di abbuffate e sui pensieri disfunzionali riguardanti il cibo e il corpo. Tuttavia, considerando la sua immobilità e il ritiro, un intervento incentrato sul miglioramento della motivazione e sull'aiuto a riprendere gradualmente un minimo di attività quotidiana potrebbe essere essenziale.
È anche importante considerare l'intervento di un team multidisciplinare, che includa uno psichiatra, un dietista specializzato e un terapeuta, per fornire un supporto completo. Se sua sorella non è in grado di partecipare attivamente alla terapia, un primo passo potrebbe essere il coinvolgimento di un terapista che lavori con lei direttamente a domicilio o in un contesto sanitario specializzato.
Infine, è cruciale che anche lei e la sua famiglia riceviate supporto. Essere coinvolti nel processo di assistenza è difficile e può essere fonte di stress e disperazione. Cercare supporto anche per voi stessi vi permetterà di affrontare meglio questa situazione e di essere di aiuto a sua sorella nel miglior modo possibile. Se desidera ulteriori informazioni o indicazioni su come procedere, sono qui per aiutarla.
Cordialmente,
D.ssa Violeta Raileanu
Salve,
mi dispiace moltissimo per la situazione in cui si trova sua sorella. Comprendo perfettamente la sua preoccupazione. Mi domando come sia sorto il problema, quale evoluzione abbia avuto e quale sia la diagnosi data dai professionisti interpellati. Al fine di poterle essere di aiuto è importante comprendere molti dettagli implicati; uno di essi potrebbe essere capire quali siano i tentativi messi in atto per tentare di giungere ad un superamento della situazione.
Rimango a disposizione.
mi dispiace moltissimo per la situazione in cui si trova sua sorella. Comprendo perfettamente la sua preoccupazione. Mi domando come sia sorto il problema, quale evoluzione abbia avuto e quale sia la diagnosi data dai professionisti interpellati. Al fine di poterle essere di aiuto è importante comprendere molti dettagli implicati; uno di essi potrebbe essere capire quali siano i tentativi messi in atto per tentare di giungere ad un superamento della situazione.
Rimango a disposizione.
Buonasera,
comprendo la preoccupazione per la salute di sua sorella. Il mio consiglio è quello di creare una rete di professionisti, partendo dallo psicoterapeuta e dal nutrizionista che, lavorando in collaborazione, potranno dare aiuto e sostegno sia alla parte fisica che psicologica di sua sorella ed indicare alla famiglia i comportamenti più adeguati per supportare la situazione.
Un caro saluto,
Dott.sa Francesca Romana Dottori
Dott.sa Francesca Romana Dottori
comprendo la preoccupazione per la salute di sua sorella. Il mio consiglio è quello di creare una rete di professionisti, partendo dallo psicoterapeuta e dal nutrizionista che, lavorando in collaborazione, potranno dare aiuto e sostegno sia alla parte fisica che psicologica di sua sorella ed indicare alla famiglia i comportamenti più adeguati per supportare la situazione.
Un caro saluto,
Dott.sa Francesca Romana Dottori
Dott.sa Francesca Romana Dottori
Vanno assolutamente coinvolti i servizi territoriali di salute mentale e condotta in una clinica se occorre per un trattamento sanitario obbligatorio.
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