Salve mi chiamo Sara ho 36 anni ,il mio ragazzo quasi 42 s a settembre dopo 9 anni andiamo a convive

18 risposte
Salve mi chiamo Sara ho 36 anni ,il mio ragazzo quasi 42 s a settembre dopo 9 anni andiamo a convivere.
Non riesco a capire xké quando manca poco e come se volesse tirarsi indietro e mette in Dubbio tutto .....
Questa cosa mi destabilizza molto e lo fa ogni volta da 4 anni ma questa volta e tutto pronto. Che ne pensate?
In attesa ringrazio
Gentile utente, il suo disagio è assolutamente comprensibile. La sua situazione, caratterizzata da una notevole instabilità, potrebbe essere un riflesso di ciò che prova il suo ragazzo. Il momento di iniziare una convivenza è particolarmente delicato, gli equilibri si rompono e si è costretti a riorganizzarsi, magari dietro c'è una paura di non riuscire a farlo. Ad ogni modo, se tra voi c'è una buona intesa, è sicuramente possibile parlare del problema e delle ragioni per cui questo si pone, tenga presente che per molte persone non esiste un tempo "standard" per fare le cose, di conseguenza i suoi tentativi potrebbero essere vissuti come una sorta di "pressione" che causa lo stesso malessere che vive lei. In sostanza, le ricordo che in queste situazioni si sta male in due, e parlare efficacemente delle proprie emozioni e dei propri vissuti potrebbe essere la strada giusta per trovare un "tempo" ed uno "spazio" condivisi.
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Buongiorno Sara, la ringrazio per avere condiviso la sua esperienza. Da quanto scrive, mi sembra che lei stia sperimentando una situazione di fatica dovuta a diversi modi da parte sua e del suo compagno, di affrontare un cambiamento. Risulta difficile rispondere alla sua domanda, in quanto sarebbe utile esplorare alcuni elementi, come i motivi per cui le volte precedenti non sia stato fatto questo passo e se abbia provato a parlarne apertamente con il suo compagno. Che cosa la porta a pensare che il suo compagno si voglia tirare indietro? Come ha affrontato questa situazione le volte precedenti?
Mi sembra opportuno considerare la premessa che affrontare un cambiamento, in questo caso per la coppia, vorrebbe dire una riorganizzazione dei ruoli sia nella coppia stessa, che con le famiglie di origine. A questo proposito, per rispondere alla sua domanda, penso sia utile approfondire le dinamiche relazionali sia nella coppia stessa, che nella famiglia allargata, al fine di individuare le risorse individuali, di coppia, familiari e sociali che vi possano essere utili a gestire ed affrontare questo cambiamento. Nel caso in cui decidesse di approfondire queste tematiche, anche considerando l'idea di un colloquio di coppia, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Salve Sara, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Scegliere di andare a convivere è una scelta molto delicata perchè investita di emozioni e molte aspettative. Quando è tutto pronto e si tratta di fare quel grande passo, la paura è comprensibile. Sarebbe importante che lei e il suo partner possiate confrontarvi e condividere i vostri vissuti emotivi rispetto a questo grande cambiamento che state affrontando. Inoltre lasciare il luogo in cui si è vissuto per molto tempo può rimandare a significati molto profondi all'interno della propria storia di vita. Siccome il suo partner ha già esitato diverse volte sarebbe proprio importante una condivisione autentica per ascoltare e accogliere quelle paure, dubbi etc e supportarvi a vicenda. Potete anche rivolgervi ad un professionista che possa sostenervi nell'affrontare questo importante cambiamento di vita a cui vi state avvicinando. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Cara Sara, ciò di cui lei parla si verifica molto più frequentemente di quel che potrebbe pensare. In particolare l'uomo ha una naturale paura nell'affrontare cambiamenti in termini di suoi spazi e modi. Comprendo la sua preoccupazione perché ora che è "tutto pronto" forse é soprattutto lei che sta mettendo in dubbio il da farsi, considerando che il suo compagno si mostra altalenante da alcuni anni.
Consiglio a lei e al suo compagno una terapia di coppia, per comprendere le reali motivazioni di questa situazione e di questi comportamenti. Per qualsiasi informazione resto a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Danila Bardi
Buongiorno Sara. Quando, nella vita di ciascuno, è il momento di fare un grande salto, si viene sempre assaliti da sensazioni che sembrano remare contro quelle scelte. È del tutto normale il fatto che, prima di un cambiamento così importante nella vita di una persona, uno pensi sempre al tirarsi indietro e sono svariati i motivi. Principalmente il detto “sai quello che lasci, ma non quello che trovi” è spesso riassunto di queste situazioni nel senso che, il nostro cervello, non sempre ci da immediatamente la spinta per intraprendere un cambiamento nella vita che può andare ad interessare svariati ambiti. Più tutto questo è rinforzato dall’avanzare dell’età e dal consolidarsi di alcune abitudini, più la situazione da lasciare diventa complicata e, le a volte poche certezze effettive sul futuro, fanno il resto del lavoro. Il momento della convivenza rappresenta sempre la fine di una vita e l’inizio di un’altra con altre abitudini, altri ritmi, altri impegni che non sempre sono semplici da elaborare all’istante e quindi richiedono tempistiche più lunghe che possono far dubitare l’altra persona o sembrare che non ci sia l’effettiva volontà della convivenza. Per questo è importante il ruolo che anche lei ha nei confronti del partner per far capire lui che anche lei ha le sue naturali paure che il percorso sarà intrapreso insieme e le paure di nessuno dei due saranno lasciate inascoltate a loro stesse. Diventerà sempre più importante supportarti e sopportarsi a vicenda e vivere le problematiche di ciascuno in maniera costruttiva senza lasciare nulla al caso o pensare che una difficoltà meriti più o meno attenzione di un’altra.
Le auguro un buon proseguimento di giornata.
Cari saluti
Bruno E.G.
Buongiorno, concordo con quanto detto dai colleghi soprattutto per quanto riguarda il fattore età. Col tempo si consolida una routine quotidiana che è difficile da modificare. Se, come immagino il vostro sentimento è profondo, vi invito ad intraprendere un percorso di terapia di coppia . Troverete l'aiuto e il sostegno necessario per fare chiarezza sul vostro progetto di vita in comune. Vi faccio tanti auguri
Buongiorno Sara,
grazie innanzitutto per aver condiviso una parte della situazione che sta vivendo.
Non deve essere facile gestire questa incertezza, che da quanto scrive il suo ragazzo ha già espresso anche in altre occasioni passate.
Sarebbe molto importante parlare con lui in modo sincero e autentico di ciò che si sta chiedendo, cioè del perché si comporta "come se volesse tirarsi indietro e mette in dubbio tutto".
La convivenza può essere un momento particolare e delicato e forse il suo ragazzo sta vivendo con difficoltà questo imminente cambiamento.
Potrebbe essere utile approfondire anche altri elementi della vostra storia per poterle dare una risposta più completa, ad esempio se in passato, quando il suo ragazzo ha avuto comportamenti di incertezza, ne siete riusciti a parlare e cosa sia emerso.
Vi faccio i miei più sentiti auguri.
Dott.ssa Giorgia Colombo
Gentile Sara, ciò che arriva è una confusione che in alcuni passaggi di transizione della vita può essere naturale..sarebbe importantee comprendere come avviene il vostro scambio, cosa effettivamente venga messo in discussione. Se il suo compagno (che considererei più uomo che ragazzo) mette in discussione la scelta di convivere è importante parlarne e potervi aprire con le vostre reciproche e naturali paure, aspettative...a volte questo basta per fare emergere con serenità molti elementi su cui è possibile trovare un raccordo e stemperare l'ansia, grazie ad uno spazio di confronto e apertura reciproca. Non abbia il timore di cercare le risposte nel dialogo, d'altronde ciò che state facendo è proprio costruire un futuro assieme e questo pone una forte base anche per il futuro. Se sente la necessità di uno spazio di confronto può valutare di rivolgersi ad uno/a psicologa/o e se nel vostro scambio vi accorgete che ci sono problematiche importanti da sciogliere potete anche valutare un percorso di coppia. Affidi proprio alla relazione, allo scambio e al confronto la possibilità di rimettervi in una comunicazione autentica e profonda. State vivendo un passaggio delicato ma anche emozionante e significativo e affrontare il passaggio cercando di comprendervi e ascoltarvi vi può restituire la gioia della vostra scelta condivisa. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Lattanzi ricevimento a Quinto di Treviso e online. «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Buongiorno, difficile dire quali siano le motivazioni di questi "tentennamenti". A volte nei passaggi di vita ci possono essere paure personali, dubbi sulla relazione, difficoltà ad assumersi le responsabilità di una vita di coppia e tanto altro. Ciò che invece è fondamentale è parlarne apertamente in un dialogo sereno e costruttivo, base importante per una vita a due che richiede supporto e comprensione reciproca.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente , comprendo benissimo il suo stato d'animo.
Prima di iniziare una convivenza è normalissimo porsi delle domande, molto probabilmente dietro a questi dubbi c'è paura di non essere pronti..
Rimango a sua disposizione anche online.
Dott.ssa Rosa Argenti
Gentile utente mi spiace per la situazione che sta vivendo e comprendo quanto possa essere difficile. La convivenza è un momento molto importante per la vita di una coppia e come tale può essere ricca di timori e titubanze. Ciò significa che è importante poterne parlare apertamente con il proprio partner così da chiarire e condividere eventuali dubbi o paure. Può essere utile rivolgersi ad un terapeuta sistemico relazionale così da intraprendere un percorso di terapia di coppia. Un tale percorso terapeutico vi darebbe la possibilità di elaborare insieme i vissuti che si accompagnano alla vostra scelta. Dott. Iacopo Curzi
Buonasera,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Ne parli col suo compagno, sarebbe una possibilità di crescita per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve Sara,

Capisco quanto possa essere destabilizzante affrontare dubbi e incertezze, soprattutto quando ci si appresta a fare un passo significativo come la convivenza. Il fatto che il tuo ragazzo manifesti queste incertezze da anni suggerisce che possano esserci delle dinamiche o dei timori profondi che potrebbero necessitare di essere esplorati e compresi.

È possibile che queste oscillazioni siano legate a paure o preoccupazioni relative all'impegno, ai cambiamenti che la convivenza comporta o ad aspettative personali su ciò che significa "vivere insieme". Alcune persone possono avere difficoltà a confrontarsi con l'idea di un cambiamento così grande, anche se desiderato, e ciò può portare a momenti di riflessione e di riconsiderazione.

Ti suggerisco di affrontare una conversazione aperta e sincera con il tuo ragazzo, cercando di comprendere le radici dei suoi dubbi e di esprimere anche le tue emozioni e le tue preoccupazioni. Questo potrebbe aiutarvi a chiarire meglio la situazione e a prendere decisioni consapevoli. Se ritieni che possa essere utile, potreste anche considerare una consulenza di coppia per esplorare insieme questi temi e trovare una modalità di comunicazione e comprensione reciproca.

Cordialmente,

Ilaria.
Gentilissima Sara, buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza! La risposta alla Sua domanda non è scontata e merita alcuni spunti di riflessione. Premetto che comunque non può esistere una risposta univoca e non conoscendo Lei e il Suo compagno, da professionista io come i colleghi sopra, non possiamo fornire una risposta giusta o certa. Tuttavia, si può riflettere sul fatto che la possibilità di una convivenza è un momento di novità per la vita di ogni coppia che va incontro a questo traguardo (che poi altro non è che un nuovo punto di partenza insieme). Essendo un momento nuovo e di transizione, per quando porti certamente aspetti positivi e rinnovati alla vita della coppia, può anche essere un momento di paura e titubanza. Probabilmente il Suo compagno potrebbe avere e avere avuto in passato qualche difficoltà a fare questo passo, che porta da una situazione certa e conosciuta ad una nuova ed ignota. In ogni caso, un dialogo aperto e onesto tra voi può essere sicuramente un primo passo per cercare di capire quali siano le paure e le incertezze di entrambi; probabilmente condividere insieme i vostri timori e parlarne tra voi può essere un momento di vicinanza e unione che può portare più serenità in lui nell’affrontare questo nuovo capitolo della vostra vita insieme. Qualora questo non bastasse, potrebbe essere utile per voi un consulto di coppia per cercare di comunicare e capire dove siano le fragilità e le difficoltà nel compiere questo passo. Per quanto possa essere vero che la difficoltà in questo passo riguarda più il Suo compagno che Lei, è anche vero che il tema riguarda tutti e due voi, e incide significativamente sulla vita di entrambi. Le auguro il meglio e vi auguro una felice vita insieme!
Gentile utente, capisco che questa situazione le stia creando preoccupazione. Le consiglio di avere una conversazione aperta con il suo ragazzo per esprime quello che prova e cercare di capire meglio cosa lo fa sentire incerto in questi momenti. La comunicazione è fondamentale in una relazione, e potrebbe aiutare entrambi a superare questi dubbi. Se la situazione persiste le consiglio di prendere contatto con uno/a psicologo/a di coppia per affrontare insieme queste preoccupazioni.
Buongiorno, ha provato a parlarne con il suo partner? A spiegargli come si sente, i suoi dubbi, le sue paure?
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È comune provare ansia e dubbi quando ci si avvicina a un cambiamento significativo come la convivenza. Potrebbero esserci diverse ragioni dietro il comportamento del tuo ragazzo, come paura dell'impegno o ansia legata alla convivenza stessa. È importante comunicare apertamente con lui per comprendere meglio le sue preoccupazioni e trovare un modo per affrontarle insieme. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.

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