Salve mi chiamo Sara ho 36 anni ,il mio ragazzo quasi 42 s a settembre dopo 9 anni andiamo a convive

23 risposte
Salve mi chiamo Sara ho 36 anni ,il mio ragazzo quasi 42 s a settembre dopo 9 anni andiamo a convivere.
Non riesco a capire xké quando manca poco e come se volesse tirarsi indietro e mette in Dubbio tutto .....
Questa cosa mi destabilizza molto e lo fa ogni volta da 4 anni ma questa volta e tutto pronto. Che ne pensate?
In attesa ringrazio
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, il suo disagio è assolutamente comprensibile. La sua situazione, caratterizzata da una notevole instabilità, potrebbe essere un riflesso di ciò che prova il suo ragazzo. Il momento di iniziare una convivenza è particolarmente delicato, gli equilibri si rompono e si è costretti a riorganizzarsi, magari dietro c'è una paura di non riuscire a farlo. Ad ogni modo, se tra voi c'è una buona intesa, è sicuramente possibile parlare del problema e delle ragioni per cui questo si pone, tenga presente che per molte persone non esiste un tempo "standard" per fare le cose, di conseguenza i suoi tentativi potrebbero essere vissuti come una sorta di "pressione" che causa lo stesso malessere che vive lei. In sostanza, le ricordo che in queste situazioni si sta male in due, e parlare efficacemente delle proprie emozioni e dei propri vissuti potrebbe essere la strada giusta per trovare un "tempo" ed uno "spazio" condivisi.
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Dott.ssa Laura Missaglia
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Galbiate
Buongiorno Sara, la ringrazio per avere condiviso la sua esperienza. Da quanto scrive, mi sembra che lei stia sperimentando una situazione di fatica dovuta a diversi modi da parte sua e del suo compagno, di affrontare un cambiamento. Risulta difficile rispondere alla sua domanda, in quanto sarebbe utile esplorare alcuni elementi, come i motivi per cui le volte precedenti non sia stato fatto questo passo e se abbia provato a parlarne apertamente con il suo compagno. Che cosa la porta a pensare che il suo compagno si voglia tirare indietro? Come ha affrontato questa situazione le volte precedenti?
Mi sembra opportuno considerare la premessa che affrontare un cambiamento, in questo caso per la coppia, vorrebbe dire una riorganizzazione dei ruoli sia nella coppia stessa, che con le famiglie di origine. A questo proposito, per rispondere alla sua domanda, penso sia utile approfondire le dinamiche relazionali sia nella coppia stessa, che nella famiglia allargata, al fine di individuare le risorse individuali, di coppia, familiari e sociali che vi possano essere utili a gestire ed affrontare questo cambiamento. Nel caso in cui decidesse di approfondire queste tematiche, anche considerando l'idea di un colloquio di coppia, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Sara, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Scegliere di andare a convivere è una scelta molto delicata perchè investita di emozioni e molte aspettative. Quando è tutto pronto e si tratta di fare quel grande passo, la paura è comprensibile. Sarebbe importante che lei e il suo partner possiate confrontarvi e condividere i vostri vissuti emotivi rispetto a questo grande cambiamento che state affrontando. Inoltre lasciare il luogo in cui si è vissuto per molto tempo può rimandare a significati molto profondi all'interno della propria storia di vita. Siccome il suo partner ha già esitato diverse volte sarebbe proprio importante una condivisione autentica per ascoltare e accogliere quelle paure, dubbi etc e supportarvi a vicenda. Potete anche rivolgervi ad un professionista che possa sostenervi nell'affrontare questo importante cambiamento di vita a cui vi state avvicinando. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Danila Bardi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Cara Sara, ciò di cui lei parla si verifica molto più frequentemente di quel che potrebbe pensare. In particolare l'uomo ha una naturale paura nell'affrontare cambiamenti in termini di suoi spazi e modi. Comprendo la sua preoccupazione perché ora che è "tutto pronto" forse é soprattutto lei che sta mettendo in dubbio il da farsi, considerando che il suo compagno si mostra altalenante da alcuni anni.
Consiglio a lei e al suo compagno una terapia di coppia, per comprendere le reali motivazioni di questa situazione e di questi comportamenti. Per qualsiasi informazione resto a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Danila Bardi
Dott. Bruno Enrique Gobbato
Psicologo, Psicologo clinico
Osio Sotto
Buongiorno Sara. Quando, nella vita di ciascuno, è il momento di fare un grande salto, si viene sempre assaliti da sensazioni che sembrano remare contro quelle scelte. È del tutto normale il fatto che, prima di un cambiamento così importante nella vita di una persona, uno pensi sempre al tirarsi indietro e sono svariati i motivi. Principalmente il detto “sai quello che lasci, ma non quello che trovi” è spesso riassunto di queste situazioni nel senso che, il nostro cervello, non sempre ci da immediatamente la spinta per intraprendere un cambiamento nella vita che può andare ad interessare svariati ambiti. Più tutto questo è rinforzato dall’avanzare dell’età e dal consolidarsi di alcune abitudini, più la situazione da lasciare diventa complicata e, le a volte poche certezze effettive sul futuro, fanno il resto del lavoro. Il momento della convivenza rappresenta sempre la fine di una vita e l’inizio di un’altra con altre abitudini, altri ritmi, altri impegni che non sempre sono semplici da elaborare all’istante e quindi richiedono tempistiche più lunghe che possono far dubitare l’altra persona o sembrare che non ci sia l’effettiva volontà della convivenza. Per questo è importante il ruolo che anche lei ha nei confronti del partner per far capire lui che anche lei ha le sue naturali paure che il percorso sarà intrapreso insieme e le paure di nessuno dei due saranno lasciate inascoltate a loro stesse. Diventerà sempre più importante supportarti e sopportarsi a vicenda e vivere le problematiche di ciascuno in maniera costruttiva senza lasciare nulla al caso o pensare che una difficoltà meriti più o meno attenzione di un’altra.
Le auguro un buon proseguimento di giornata.
Cari saluti
Bruno E.G.
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, concordo con quanto detto dai colleghi soprattutto per quanto riguarda il fattore età. Col tempo si consolida una routine quotidiana che è difficile da modificare. Se, come immagino il vostro sentimento è profondo, vi invito ad intraprendere un percorso di terapia di coppia . Troverete l'aiuto e il sostegno necessario per fare chiarezza sul vostro progetto di vita in comune. Vi faccio tanti auguri
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno Sara,
grazie innanzitutto per aver condiviso una parte della situazione che sta vivendo.
Non deve essere facile gestire questa incertezza, che da quanto scrive il suo ragazzo ha già espresso anche in altre occasioni passate.
Sarebbe molto importante parlare con lui in modo sincero e autentico di ciò che si sta chiedendo, cioè del perché si comporta "come se volesse tirarsi indietro e mette in dubbio tutto".
La convivenza può essere un momento particolare e delicato e forse il suo ragazzo sta vivendo con difficoltà questo imminente cambiamento.
Potrebbe essere utile approfondire anche altri elementi della vostra storia per poterle dare una risposta più completa, ad esempio se in passato, quando il suo ragazzo ha avuto comportamenti di incertezza, ne siete riusciti a parlare e cosa sia emerso.
Vi faccio i miei più sentiti auguri.
Dott.ssa Giorgia Colombo
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, difficile dire quali siano le motivazioni di questi "tentennamenti". A volte nei passaggi di vita ci possono essere paure personali, dubbi sulla relazione, difficoltà ad assumersi le responsabilità di una vita di coppia e tanto altro. Ciò che invece è fondamentale è parlarne apertamente in un dialogo sereno e costruttivo, base importante per una vita a due che richiede supporto e comprensione reciproca.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente , comprendo benissimo il suo stato d'animo.
Prima di iniziare una convivenza è normalissimo porsi delle domande, molto probabilmente dietro a questi dubbi c'è paura di non essere pronti..
Rimango a sua disposizione anche online.
Dott.ssa Rosa Argenti
Dott. Iacopo Curzi
Psicologo, Psicologo clinico
Senigallia
Gentile utente mi spiace per la situazione che sta vivendo e comprendo quanto possa essere difficile. La convivenza è un momento molto importante per la vita di una coppia e come tale può essere ricca di timori e titubanze. Ciò significa che è importante poterne parlare apertamente con il proprio partner così da chiarire e condividere eventuali dubbi o paure. Può essere utile rivolgersi ad un terapeuta sistemico relazionale così da intraprendere un percorso di terapia di coppia. Un tale percorso terapeutico vi darebbe la possibilità di elaborare insieme i vissuti che si accompagnano alla vostra scelta. Dott. Iacopo Curzi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buonasera,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Ne parli col suo compagno, sarebbe una possibilità di crescita per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve Sara,

Capisco quanto possa essere destabilizzante affrontare dubbi e incertezze, soprattutto quando ci si appresta a fare un passo significativo come la convivenza. Il fatto che il tuo ragazzo manifesti queste incertezze da anni suggerisce che possano esserci delle dinamiche o dei timori profondi che potrebbero necessitare di essere esplorati e compresi.

È possibile che queste oscillazioni siano legate a paure o preoccupazioni relative all'impegno, ai cambiamenti che la convivenza comporta o ad aspettative personali su ciò che significa "vivere insieme". Alcune persone possono avere difficoltà a confrontarsi con l'idea di un cambiamento così grande, anche se desiderato, e ciò può portare a momenti di riflessione e di riconsiderazione.

Ti suggerisco di affrontare una conversazione aperta e sincera con il tuo ragazzo, cercando di comprendere le radici dei suoi dubbi e di esprimere anche le tue emozioni e le tue preoccupazioni. Questo potrebbe aiutarvi a chiarire meglio la situazione e a prendere decisioni consapevoli. Se ritieni che possa essere utile, potreste anche considerare una consulenza di coppia per esplorare insieme questi temi e trovare una modalità di comunicazione e comprensione reciproca.

Cordialmente,

Ilaria.
Dott.ssa Gaia Villa
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentilissima Sara, buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza! La risposta alla Sua domanda non è scontata e merita alcuni spunti di riflessione. Premetto che comunque non può esistere una risposta univoca e non conoscendo Lei e il Suo compagno, da professionista io come i colleghi sopra, non possiamo fornire una risposta giusta o certa. Tuttavia, si può riflettere sul fatto che la possibilità di una convivenza è un momento di novità per la vita di ogni coppia che va incontro a questo traguardo (che poi altro non è che un nuovo punto di partenza insieme). Essendo un momento nuovo e di transizione, per quando porti certamente aspetti positivi e rinnovati alla vita della coppia, può anche essere un momento di paura e titubanza. Probabilmente il Suo compagno potrebbe avere e avere avuto in passato qualche difficoltà a fare questo passo, che porta da una situazione certa e conosciuta ad una nuova ed ignota. In ogni caso, un dialogo aperto e onesto tra voi può essere sicuramente un primo passo per cercare di capire quali siano le paure e le incertezze di entrambi; probabilmente condividere insieme i vostri timori e parlarne tra voi può essere un momento di vicinanza e unione che può portare più serenità in lui nell’affrontare questo nuovo capitolo della vostra vita insieme. Qualora questo non bastasse, potrebbe essere utile per voi un consulto di coppia per cercare di comunicare e capire dove siano le fragilità e le difficoltà nel compiere questo passo. Per quanto possa essere vero che la difficoltà in questo passo riguarda più il Suo compagno che Lei, è anche vero che il tema riguarda tutti e due voi, e incide significativamente sulla vita di entrambi. Le auguro il meglio e vi auguro una felice vita insieme!
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile utente, capisco che questa situazione le stia creando preoccupazione. Le consiglio di avere una conversazione aperta con il suo ragazzo per esprime quello che prova e cercare di capire meglio cosa lo fa sentire incerto in questi momenti. La comunicazione è fondamentale in una relazione, e potrebbe aiutare entrambi a superare questi dubbi. Se la situazione persiste le consiglio di prendere contatto con uno/a psicologo/a di coppia per affrontare insieme queste preoccupazioni.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buongiorno, ha provato a parlarne con il suo partner? A spiegargli come si sente, i suoi dubbi, le sue paure?
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Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
È comune provare ansia e dubbi quando ci si avvicina a un cambiamento significativo come la convivenza. Potrebbero esserci diverse ragioni dietro il comportamento del tuo ragazzo, come paura dell'impegno o ansia legata alla convivenza stessa. È importante comunicare apertamente con lui per comprendere meglio le sue preoccupazioni e trovare un modo per affrontarle insieme. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dott.ssa Cristina Borghetti
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Dopo 9 anni di relazione, il passaggio alla convivenza può rappresentare un cambiamento significativo e, per alcune persone, questo può innescare paure o dubbi, anche se tutto sembra pronto.

Il comportamento del suo ragazzo, che mette in dubbio la decisione ogni volta che il momento si avvicina, potrebbe indicare la presenza di conflitti interni, forse legati alla paura del cambiamento o alla percezione di una maggiore responsabilità. È importante affrontare questi sentimenti insieme, cercando di comprendere cosa stia effettivamente provando e cosa lo spinge a tirarsi indietro. Il dialogo può aiutarvi a chiarire eventuali dubbi e a rafforzare il vostro rapporto, oltre a capire se ci sono preoccupazioni profonde che necessitano di essere affrontate.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o per un eventuale approfondimento, qualora sentisse la necessità di ulteriori consigli. Dott.ssa Cristina Borghetti Psicologa
Dott.ssa Lavinia Salvati
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, immagino che sia destabilizzante per lei. Ha provato a parlarci innanzitutto espondendo come si sente quando accadono questi ripensamenti? l'argomento comunque andrebbe approfondito poiché ogni storia è diversa e per poter dare una chiave di elttura utile c'è bisogno di sapere le tappe della vostra nel dettaglio e cosa vi ha portato finoa qui. Dei colloqui l'aiuterebbero ad affrontare meglio la situazione. Per qualsiasi altra informazione o approfondimento, sono a sua disposizione. Dott.ssa Salvati
Buongiorno, scegliere di vivere insieme è un atto sicuramente importante che alla base deve prevedere una sicurezza da entrambe le parti. Benché ci possano essere dei timori naturali, tirarsi indietro dimostra una mancata certezza della scelta. Valutate una terapia di coppia che possa supportarvi e portarvi consapevoli alle vostre scelte.
Dott.ssa Giulia Antonacci
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Sara, il comportamento del suo compagno potrebbe riflettere paure legate a cambiamenti significativi e a un impegno più profondo, forse legate a esperienze passate. Questi dubbi potrebbero emergere automaticamente quando si avvicina un passo importante come la convivenza. Le consiglio di parlarne apertamente con lui per esplorare insieme le sue paure e chiarire la situazione.
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
Purtroppo non possiamo sapere le ragioni per le quali il Suo partner si comporta in questo modo. Ha provato a parlarne direttamente con lui, esprimendo anche quel che prova in risposta a questo suo atteggiamento?
Se ha bisogno, mi rendo disponibile ad aiutarLa a gestire questo momento così delicato per Lei e la coppia.
Buongiorno Sara, grazie per la sua condivisione.
E' comprensibile come lei possa sentirsi destabilizzata in questo momento. La convivenza è un passo molto importante per una coppia, e in quanto tale comporta anche la comparsa di emozioni e sentimenti complessi. Questo cambiamento richiede una riorganizzazione dell'equilibrio nel rapporto con il partner ma anche con le famiglie d'origine, e questo può causare alcuni dubbi e paure. La invito a poter parlare apertamente del suo stato d'animo con il suo partner e valutare insieme, dato che la sua domanda riguarda la vostra coppia, di poter intraprendere un percorso congiunto di terapia per affrontare la situazione che porta.

Un caro saluto

dott.ssa Ferruccio

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