Salve mi chiamo Rosa e ho 28 anni ... ho due bellissimi bambini,volevo raccontarvi un pò cio che sto

Gentile utente, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo difficile nella tua vita.
La situazione con il tuo ragazzo sembra complessa e dolorosa. È difficile quando una relazione che inizia come una favola si trasforma in un'esperienza di tradimento e sofferenza. È normale sentirsi feriti e confusi in una situazione del genere.
Tuttavia, è importante prenderti cura di te stessa e dei tuoi bambini. Se la relazione ti sta facendo stare male e ti senti persa, potrebbe essere utile prendere in considerazione alcune opzioni. Ad esempio, potresti cercare supporto da parte di amici o familiari di fiducia, o rivolgerti a un consulente o a uno psicologo che possa offrirti l'ascolto e il sostegno di cui hai bisogno. Prenditi del tempo per riflettere su cosa è davvero importante per te e cosa desideri per il tuo futuro. Una relazione sana dovrebbe essere basata sulla fiducia reciproca, sulla comunicazione aperta e sul rispetto reciproco. Se senti che questi elementi fondamentali mancano nella tua relazione attuale, potrebbe essere necessario prendere decisioni difficili per il tuo benessere emotivo e quello dei tuoi bambini.
Ricorda che non sei sola e che ci sono persone disposte ad aiutarti. Non avere paura di chiedere informazioni e sostegno. Meriti di essere felice e di avere una relazione sana e appagante. Spero che queste parole ti abbiano offerto un po' di conforto. Ricorda che sono qui per te, pronto ad ascoltare e a offrire ulteriori consigli se ne hai bisogno.
Dr. Roberto Prattichizzo

Gentile utente, mi colpisce che nessuno le abbia mai chiesto come si sente. Una esperienza dolorosa che la porta a chiudersi ancora di più nel suo guscio. Ha mai provato a chiedere un aiuto specialistico, uno psicologo? Innanzi tutti verrebbe ascoltata e pian pianino verrebbe aiutata a dirimere la sua vita pratica ed emozionale. Allontanarsi dal proprio uomo non è facile per nessuno come non lo è viverci accanto senza sentirsi amata. Un dolore profondo. In questi casi l'aiuto è fondamentale anche perché lei è madre ed ha il compito di pensare ai suoi figli senza tralasciare se stessa però. Ha mai pensato che una madre infelice non fa bene alla crescita dei propri figli? Pensi a loro e cerchi aiuto specialistico.
In attesa di un Suo riscontro la saluto

Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.

Buonasera Rosa, è normale essere in cerca di consigli in una situazione come la sua, tutto quello che mi sento di scriverle è che lei nonostante il dolore sembra essere già arrivata a importanti consapevolezze. Dal poco che ho potuto capire dalla sua lettera sento di consigliarle un percorso psicologico, ne beneficerebbe sotto molti aspetti, primo tra tutti fare chiarezza su alcuni pensieri ed emozioni che le causano molta sofferenza.
Restando disponibile la saluto cordialmente

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Gentilissima, leggendola ho avvertito un sentimento di profonda solitudine, dolore, frustrazione, sfiducia e impotenza. I suoi bisogni primari, comuni a tutti noi, di sicurezza e connessione emotiva sembrano essere profondamente insoddisfatti. Quando ciò accade, diventa difficile fare tutto, non è così? Non è affatto semplice convivere con un bagaglio di emozioni ed esperienze come quelle che ha qui condiviso, soprattutto quando vi è una famiglia da gestire e dei figli da crescere. Dagli aneddoti che ha citato, sembra emergere uno stato di profonda disconnessione tra lei e il suo partner: lei sente di dare tutta se stessa mentre sente di non ricevere altrettanto. Questo, nel tempo, le deve aver procurato un notevole senso di instabilità e precarietà che, da quel che scrive, sembra associarsi a una storia di vita pregressa estremamente complicata, dove deve aver provato sentimenti simili o comunque paragonabili. Nonostante si descriva come una persona riservata e tendenzialmente introversa, poco disponibile a chiedere aiuto agli altri, la situazione che sta vivendo imporrebbe un atteggiamento diverso. Non esiti ad "alzare la mano" e a rivolgersi alla persona giusta, magari anche un professionista, che possa accoglierla e ascoltarla. La confusione che riscontra nella sua vita può assolutamente essere sistemata, proprio come si sistema (mi passi la metafora) una stanza in disordine. Ci vuole tempo, pazienza, dedizione ma se è arrivata fin qua, forse, si sta dando una possibilità di comprensione, elaborazione e ripartenza. Le auguro il meglio, un caro saluto

Buonasera,
mi permetto di consigliarle di ritagliarsi uno spazio di parola e di ascolto con uno psicologo. Uno spazio all'interno del quale lei può lavorare sulle proprie emozioni, sui propri vissuti, sul proprio desiderio. E' importante che lei si prenda cura di se stessa e dei propri bambini.
Un saluto, Rossella Maria Sferrazzo

Carissima Rosa, la sofferenza che ti porti dentro si trascina da tempo e mi dispiace molto per questo. Purtroppo non esistono consigli o rimedi istantanei per liberarsi da situazioni tossiche o riequilibrare le relazioni, ma è importante che tu possa riscoprire il tuo valore. Solo in questo modo potrai trovare la forza e la determinazione di portare avanti le tue scelte con serenità. Se vorrai lasciarti accompagnare in questo viaggio complicato, ma rivoluzionario, ci sono. Un caro abbraccio!

Gentile Rosa, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, dalle sue parole sembra emergere incomprensione, delusione, frustrazione e un forte senso di solitudine. Quello che mi sento di suggerirle è di ripartire da lei, dall'ascoltare i suoi bisogni, prendendosi cura di sé stessa e dei suoi bambini. Un percorso psicologico le permetterà di approfondire degli aspetti di sé, riuscendo a mettere ordine nella sua vita sotto diversi punti di vista, arrivando anche a capire come affrontare e gestire la situazione relazionale con il suo partner.
Un caro saluto

Gentile Rosa, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo, mi è arrivata molto bene la sua confusione e il suo dolore. Rispetto a quanto ha scritto, mi sento di dirle che può succedere che se cresciamo non sentendoci amati, nelle nostre relazioni adulte possiamo scegliere persone che ci fanno sentire allo stesso modo, come da bambini. Lei non ha nessuna colpa di ciò, ma può scegliere che direzione dare alla sua vita e che futuro vuole per i suoi figli. Il suo benessere emotivo è la priorità, e questo a volte comporta anche decisioni dolorose. Resto a disposizione se sente di aver bisogno di un supporto maggiore. Un caro saluto

Salve, in questi anni di sofferenza potersi ritagliare uno spazio per se’ e’ il primo passo per poter trovare ascolto e supporto. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta per poter riconoscere i suoi bisogni e poter iniziare a soddisfarli.

Resto a disposizione per eventuali approfondimenti o dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa

Gentile utente, comprendo che sta attraversando un periodo molto difficile.
È comprensibile che desideri una relazione più appagante e rispettosa. Le suggerirei di riflettere sulle sue esigenze e sulle sue priorità. È importante riconoscere il valore delle sue emozioni e del suo benessere, per questo, potrebbe essere benefico intraprendere un percorso psicologico individuale dove avrà l'opportunità di esplorare i suoi pensieri, sentimenti e preoccupazioni in un ambiente sicuro e confidenziale. Uno psicologo può aiutarla a comprendere meglio sé stessa, e a sviluppare strategie per affrontare le sfide quotidiane.
Ricordi che la sua salute emotiva è preziosa, e prenderti cura di sé stessa è un passo fondamentale. Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti. Un caso saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso

Cara Rosa, nelle sue parole si percepisce molta sofferenza. La situazione non è sicuramente semplice ma lei è molto giovane e si merita di essere serena e felice. Bisognerebbe capire perchè continua a tornare con lui, perchè non riesce ad allontanarsi del tutto. Quello che le consiglio è di ritagliarsi un momento solo per lei, dove può entrare in contatto con il proprio vissuto, con le proprie emozioni così da poter lavorare su stessa, costruire un futuro sereno per lei ma anche per i suoi bambini. Ci sono molte persone di tutte le età che vivo situazioni molto simile alla sua, ma con la terapia è possibile ripartire da sè e migliorare la situazione. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici

Gentile Rosa,
dalle sue parole percepisco la sofferenza e la solitudine del periodo che sta vivendo. Mi sento di consigliarle uno spazio di parola e di ascolto con un professionista, in modo da poter lavorare sulle sue emozioni, sulla sua storia e sul suo presente. È necessario prendersi cura di se stessi per poter costruire un futuro sereno per sé e per i suoi figli.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Sofia Bonetti Zappa

Gentile utente ho letto con attenzione la sua condivisione. Mi dispiace moltissimo per ciò che sta vivendo. Capisco che tutto questo la possa far sentire triste, che il continuo non sentirsi vista e il continuo essere ferita la faccia soffrire tremendamente, capisco che le emozioni in gioco sono molteplici e complesse. Così come compendo che lei vorrebbe una persona che ci sia, in poche parole una persona che la sappia amare. Da quello che racconta si capisce che lei è consapevole di ciò che potrebbe essere la decisioni giusta per se stessa, solo trova una grande difficoltà a tollerare il dolore. Le suggerisco di intraprendere un percorso con uno/a psicologo/a che possa concederle uno spazio tutto per lei, al fine di riscoprire se stessa e la sua forza. Grazie ancora per la condivisione.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Simona Pietrafesa

Buonasera Rosa, mi dispiace sapere che sta attraversando un periodo così difficile.
Leggendo le sue parole, è evidente che abbia affrontato molte sfide nella sua vita, ma è importante tenera a mente che ha dimostrato di essere una persona forte e coraggiosa per aver superato tutto ciò finora.
Partirei col dirle che è importante capire che lei merita di essere rispettata, amata e apprezzata per la persona che è: il suo valore non dipende da ciò che gli altri pensano o fanno.
È comprensibile che lei voglia dare una famiglia felice ai suoi bambini, ma è altrettanto importante che lei sia felice e realizzata.
Pertanto non è egoismo desiderare una relazione che sia sana e appagante.
Se il suo compagno si dimostra manchevole di rispetto e fiducia, potrebbe essere necessario valutare se questa relazione sia davvero sana per lei e per i suoi figli.
Forse potrebbe considerare il sostegno da parte di un professionista, pensando a un progetto di supporto a lei o alla coppia: in questo spazio potrebbe elaborare le sue esperienze pregresse, esplorare i suoi sentimenti e capire, alla luce di tutto ciò, quali percorsi possibili intraprendere.
Si ricordi Rosa che non è sola, prenda in considerazione la scelta di farsi aiutare, cercando sostegno negli amici, nella famiglia o da professionisti che offrono supporto alle donne in situazioni simili alla sua.
Se desidera, mi troverà qui.
Ilaria

Salve Rosa, grazie per aver condiviso le sue difficoltà relazionali che le comportano molta sofferenza. Dev'essere difficile per lei vivere all'interno di una relazione che la fa soffrire così tanto ma, allo stesso tempo, sentire forte il bisogno di mantenerla in vita. Sicuramente il suo modo di funzionare all'interno di questa relazione ha un senso e un significato, lei stessa fa dei collegamenti con le sue prime esperienze adolescenziali. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo che si occupi di relazioni e che, se lo ritiene necessario, possa avere uno sguardo alla vostra coppia e al suo funzionamento. Un caro saluto.

Gentilissima Rosa. Le parole con cui descrive la sua relazione e gli stati stati d'animo che descrive, lasciano traccia del suo dolore, del senso di abbandono, della frustrazione che sta attraversando nella sua relazione di coppia. Tuttavia sono le sue stesse parole a dire quanto le sue emozioni, il suo dolore abbiano radici profonde. Allo stesso tempo arriva forte a noi che leggiamo il suo bisogno, il suo desiderio di stare bene con se stessa e con i suoi figli. Si riconosca il diritto di prendersi cura di se. Attraversare il dolore, esplorare le sue emozioni può essere impegnativo ma se riconosce a se stessa il permesso di domandare aiuto, la frustrazione, il dolore, il senso di incuranza possono diventare occasioni di crescita e di ben- essere. Un caro saluto

E' una situazione molto complicata da gestire da sola, se le va mi puo' contattare e possiamo fissare una chiacchierata conoscitiva così da espormi il problema e iniziare magari un percorso insieme. Buona giornata Elena Parodi

Salve Rosa, desidero innanzitutto ringraziarla per la sua apertura e la sincerità con cui ha condiviso la sua storia. È evidente che sta affrontando una situazione molto complessa e carica di emozioni, e questo richiede un grande coraggio. Le esperienze della sua adolescenza e le difficoltà nella sua attuale relazione hanno contribuito a creare un mondo interiore pieno di insicurezze e sofferenze. È naturale cercare di proteggere le persone a cui si vuole bene, ma è importante anche prendersi cura di sé stessa. Le ferite emotive che ha subito, insieme al dolore causato dai tradimenti del suo compagno, possono farle sentire un profondo senso di perdita e delusione. La generosità con cui si è spesa per lui dimostra quanto tenga alla sua famiglia, ma è altrettanto fondamentale riconoscere il valore dei suoi bisogni e desideri. La situazione sembra averle creato un ciclo di ansia e disagio, specialmente quando si sente ignorata o non ascoltata dal suo partner. Rivolgere l'attenzione verso di sé e ciò di cui ha realmente bisogno è cruciale. Potrebbe essere utile pensare a dei momenti di confronto aperto con lui, in cui esprime i suoi sentimenti senza accusarlo, ma piuttosto condividendo le sue emozioni e i suoi desideri. Se lui è disposto ad ascoltarla, potrebbe emergere uno spazio di comprensione reciproca. Inoltre, considerare un supporto esterno potrebbe offrirle un spazio sicuro per esplorare le sue emozioni e riflessioni, magari anche in un contesto terapeutico. Questo percorso può aiutarla a trovare la voce e il coraggio per affrontare questa situazione, così da non sentirsi più sola nel suo dolore.
Se desidera discutere ulteriormente di queste questioni o ricevere supporto nel suo percorso, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita

Salve Rosa, prima di tutto, voglio riconoscere il coraggio che ci vuole nel condividere la sua storia e nel cercare aiuto per comprendere e affrontare le difficoltà che sta vivendo. Mi sembra che lei stia attraversando un periodo molto doloroso, dove le sue emozioni sono intense e contrastanti. È evidente che lei si preoccupa profondamente per la sua famiglia, per i suoi bambini e per la relazione che ha con il suo compagno, ma sembra anche che stia affrontando un sacco di sfide, sia emotive che pratiche, che la stanno facendo sentire sopraffatta e, purtroppo, spesso sola. Le sue parole esprimono una forte sensazione di insicurezza e frustrazione, specialmente quando si trova a dover gestire sia il suo dolore emotivo che la mancanza di attenzione e comprensione da parte di chi le sta vicino, in particolare il suo compagno. La sua esperienza di sentirsi ignorata, non ascoltata e non supportata nelle sue difficoltà è molto dolorosa, e posso immaginare quanto possa essere difficile convivere con questo dolore, soprattutto quando si è anche madre di due bambini piccoli. Questo è un contesto che inevitabilmente influisce sul suo benessere psicologico, alimentando sentimenti di ansia, tristezza e solitudine. Per quanto riguarda la relazione con il suo compagno, è evidente che ci sono molte difficoltà legate alla fiducia, al rispetto reciproco e alla comunicazione. Mi colpisce molto come lei, nonostante abbia subito tradimenti e altre sofferenze, stia cercando di proteggere lui e la famiglia, sacrificandosi, ma senza ricevere in cambio l’affetto, l’attenzione e il rispetto che meriterebbe. Il fatto che lui sembri non comprendere la profondità del suo dolore, ma continui a comportarsi in modo che le provoca ansia e tristezza, è un segnale preoccupante di una disconnessione emotiva nella relazione. È molto difficile, e probabilmente doloroso, per lei rimanere in una relazione dove non si sente supportata, ma allo stesso tempo vedo che lei continua a cercare di trovare una soluzione per tenere insieme la famiglia. Riguardo alla sua domanda su cosa fare, la prima cosa che mi sento di dirle è che merita di essere trattata con rispetto, amore e considerazione. Lei ha bisogno di essere ascoltata e compresa, non solo nelle sue difficoltà, ma anche nei suoi desideri e necessità. È chiaro che sta dando molto a questa relazione e alla sua famiglia, ma deve anche riconoscere che ha diritto a prendersi cura di sé stessa, a chiedere sostegno quando ne ha bisogno e a stabilire confini sani per proteggere il suo benessere. Se il suo compagno non è disposto a comprendere la gravità della sua situazione e a impegnarsi per cambiare i comportamenti che la feriscono, questo potrebbe continuare a essere una fonte di sofferenza per lei. È importante, quindi, considerare se questa relazione è ancora in grado di soddisfare le sue necessità emotive o se, al contrario, sta solo alimentando il suo malessere. Vorrei suggerirle di pensare a se stessa e alla sua felicità come priorità. La famiglia è fondamentale, ma è anche essenziale che lei si prenda cura di sé per poter essere una madre sana e felice. Considerare la possibilità di parlarne con un professionista, come uno psicologo o un terapeuta, potrebbe essere un passo importante per aiutarla a chiarire i suoi sentimenti, a gestire l’ansia e il dolore, e a trovare il modo migliore per affrontare questa situazione. A volte, confrontarsi con qualcuno che possa ascoltarla senza giudizio e aiutarla a esplorare le sue emozioni può fare una grande differenza. Inoltre, se sente che la relazione non può più essere la base di supporto di cui ha bisogno, potrebbe essere utile riflettere su come stabilire dei confini più chiari con il suo compagno, che potrebbero includere una comunicazione più onesta sui suoi bisogni e una riflessione su come la relazione può evolversi, se lui è disposto a fare uno sforzo. È possibile che un percorso di coppia possa aiutarvi a esplorare insieme le difficoltà, ma è anche importante riconoscere quando una situazione non è più sana per entrambi. Le auguro di trovare la serenità che merita e di fare scelte che tutelino il suo benessere, non solo per lei stessa, ma anche per i suoi bambini. Se sente di aver bisogno di parlare o di un consiglio in più, sono qui per ascoltarla. Le auguro un percorso di forza e guarigione. Dott. Andrea Boggero

Cara Rosa, comprendo moltissimo situazione in cui ti trovi e mi spiace molto. Vorrei però tu riflettessi su una cosa, in tutta questa storia descritta ho percepito poco di te, dove sei stata tu in questa storia? I tuoi sogni, i tuoi bisogni, ambizioni e voleri dove sono stati? E' normale sentirsi persi quando dedichiamo tutte le nostre energie all'esterno e verso gli altri anzichè trascurando noi stessi. Bisogna ripartire da noi, lavorando su di te, riscoprendo quella forza vitale che vive in ciascuno di noi e iniziare a dare energia in primis a quella così che possiamo poi anche aiutare gli altri in maniera diversa, non dovendoci più "sacrificare" per gli altri, ma dando il giusto aiuto nel giusto modo. La tristezza mi parla della tua vera Te che non è emersa o tu hai tenuto nascosta per molti motivi. Nella relazione è importante non annullarsi ma lavorare su di noi e migliorarci apportando elementi di novità che mantengono viva anche la relazione. A volte ci doniamo molto all'altro perchè forse ci è mancato qualcosa in passato e inconsciamente lo diamo all'altro con l'aspettativa poi di riaverlo. Ma qui dobbiamo lavorare per capire che sei una donna che sei riuscita a cavartela in tante situazioni in passato, madre di due creature, che per il loro bene ha fatto tanto, ma ora è il momento di riportare i riflettori su di te. Di partire da te, riprendi contatto con te stessa, anche in virtù del bene della famiglia e delle tue figlie. Capisci cosa vuoi o non vuoi, cosa pensi di meritare e cosa no, cosa sei disposta, ad oggi, ad accettare e cosa invece vuoi lasciare andare e non accettare più. Non è mai troppo tardi per riconnettersi con noi stessi e perseguire i nostri sogni, che magari non sappiamo bene quali sono perchè repressi da un pò, però sono sempre lì pronti ad essere visti da noi, dobbiamo solo volerlo. Metti il tuo benessere in primis e poi tutto il resto cambierà in seguito al tuo cambiamento vedrai. Fallo per te stessa in primis e poi anche per gli altri.
Un abbraccio,
Dott.ssa Ilaria Paiola

Buongiorno, il consiglio che le posso dare è di pensare un pò a sè stessa, magari iniziando un percorso di supporto psicologico in cui affrontare le sue fragilità e i nodi che sente non risolti e che si ripresentano come critici nel rapporto con il suo compagno. Solo se si fortificherà nel profondo potrà trovare la strada per capire in che direzione andare e circondarsi del bene che dona e che vedrà ricevere.
Sta a lei decidere di mettersi al primo posto e solo lei ha la possibilità di volersi tanto bene da cambiare quello che vede di sbagliato nel suo comportamento. Chiaro è che, non abbiamo il potere di cambiare l'altro, se noi cambiamo di riflesso ci saranno delle modifiche in chi ci circonda.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti

Buonasera Rosa,
grazie per la sua condivisione. Mi arriva la fatica nello stare in questa situazione e mi arriva anche la confusione che probabilmente ha attraversato nella sua adolescenza, e che probabilmente ha contraddistinto la relazione con questo uomo.
La prima cosa che mi viene da chiederle, al di la di quello che fa per lui, per realizzare i suoi sogni come ci dice, cosa fa per star bene lei? Quali sono i suoi desideri? Quali sono i suoi bisogni? Questo "vivere male" che ci comunica, forse le serve per comprendere che in questo momento deve essere lei la protagonista dei suoi pensieri, ed i suoi figli ovviamente.
Penso che un percorso psicologico potrebbe sostenerla in questo momento di fatica e potrebbe aiutarla anche a comprendere la sua modalità di stare in relazione con gli altri. Nel suo racconto sento che in alcuni momenti sono mancati dei confini, confini che potrebbero aiutarla a stare nella relazione in modo più autentico, senza necessariamente accogliere tutto ciò che l'altro le impone. Afferma di essersi "sacrificata per farlo brillare", ma all'interno di una coppia si deve brillare entrambi, ci deve essere reciprocità.
Le faccio i migliori auguri per tutto.
Cordialmente,
dott.ssa Baratto
Psicologa clinica - Psicodiagnosta - Psicoterapeuta della Gestalt in formazione