Salve ,ho una nipote di 12 anni perfetta normopeso ,come tutti i bambini ama mangiare le brioscine i

23 risposte
Salve ,ho una nipote di 12 anni perfetta normopeso ,come tutti i bambini ama mangiare le brioscine i biscotti la cioccolata io sono la zia e soffro d'obesità i genitori di lei sono magri e la mamma Non fa altro che dirgli che è obesa lei fa danza ma da un po di tempo ha smesso è una bambina molto sviluppata veste 14 anni e alta e massiccia ma di peso perfetta lei nn fa altro che dirgli che diventerà come me e nn perde mai occasione a fargli notare che ha la pancia che ha il culone e che è obesa io di questo ne soffro da morire perché temo per lei che spesso mi dice zia devo mettermi a dieta creandosi cosi un complesso che non ha siccome ho vissuto per lavoro in una famiglia dove la figlia 22enne pesava 37 chili ed e stata per molti mesi chiusa nei vari ospedali per anoressia vorrei chiedervi è giusto che un genitore a quasi 12 anni fa vivere l infanzia con questi complessi che ripeto e sottolineo è fisicamente perfetta? O questo continuo ripetere ti farai obesa non fa altro che ferirla creandole paure insicurezze e danni? vi prego di rispondermi al piu presto in fede una zia disperata
Dott.ssa Rossana Taverna
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Gent.ma Sig.ra comprendo la preoccupazione per sua nipote dettata anche dall’esperienza lavorativa che ha vissuto. Forse potrebbe essere utile aiutare la mamma a percepire il possibile disagio della figlia e non di meno comprendere quale possano essere le preoccupazioni e i timori che si celano dietro il comportamento del genitore.
Nella speranza di averle fornito qualche spunto di riflessione, Le auguro buona giornata.
Dott.ssa Taverna

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Dott.ssa Alessia Vaudano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile signora,
Potrebbe in effetti forse provare a parlarne direttamente con la mamma ed eventualmente con la nipote. Mi sembra che, come lei stessa ci fa cogliere nelle sue parole, sia più importante come ciascuno si sente nel proprio corpo, al di là dei dettagli fisici più o meno grassi o magri e al di là del peso effettivo: può quindi essere utile che lei trasmetta questo messaggio.
Cordiali saluti,
Alessia Vaudano
Dott.ssa Monica Diamantini
Psicologo, Psicoterapeuta
Ravenna
Buonasera. Comprendo le sue preoccupazioni di zia riguardo alle pressioni che sua nipote sta subendo. Concordo con la collega che bisognerebbe far comprendere alla mamma della ragazza che le frasi che dice creano disagio alla figlia e potrebbero spingerla verso un'alimentazione selettiva. Mi chiedo però anche se la mamma possa essere preoccupata per quelle "brioscine e biscotti" che, probabilmente, non rappresentano un esempio di buona alimentazione. C'è infatti una differenza sostanziale tra una dieta e un regime alimentare corretto. Forse si potrebbe partire dal parlare di questi due aspetti per dialogare un po' (anche con la mamma) e chiarire le soggettive preoccupazioni. Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Serafini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, sono d’accordo con le colleghe!
Non è di certo semplice la sua posizione, ma sono convinta che parlare con la madre di sua nipote dei dubbi in merito al suo peso che la ragazza si sta iniziando a fare, potrà sicuramente essere d’aiuto al rapporto madre figlia e potrà rasserenare lei! Le faccio un gran in bocca al lupo! Ci aggiorni mi raccomando!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Enza Marangella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Trebaseleghe
Gentile Signora, lei ha colto bene una questione particolare che riguarda la relazione madre figlia e il rapporto col cibo. Essendo lei molto coinvolta affettivamente le consiglierei come il collega precedente di essere delicata nell' inviare alla mamma della nipote dei messaggi che la facciano riflettere senza criticarla. Poi dedichi del tempo a se stessa curando l'obesità, il suo esempio può essere più utile di tanti discorsi.
Dott.ssa Paola Uriati
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Buongiorno, non entro in dinamiche familiari che non conosco, però posso dirle che sottolineare aspetti fisici legati al sovrappeso oppure no è uno dei fattori di rischio per sviluppare nel giovane un disturbo del comportamento alimentare. I genitori come i familiari dovrebbero favorire nel ragazzo uno sviluppo positivo di se' e del proprio corpo piuttosto che il contrario. Intanto può riflettere su questo aspetto, ed in secondo luogo approfondirei i vissuti emotivi che questa situazione le genera, anche relativi ai confronti che sua cognata, come scrive fa con il suo problema di obesità.
Se dovesse aver bisogno di ulteriori chiarimenti mi può scrivere.
Buona giornata. Paola Uriati
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile signora, la questione è di certo delicata e prima di dire alcunché va considerata la questione del ruolo e del confine : per quanto possa essere preoccupata per sua nipote lei è e rimane solo e soltanto la zia, lì c'è un confine che non deve essere travalicato che è quello di un altra famiglia con regole proprie. Al massimo può con molta delicatezza parlare separatamente con la madre dei comportamenti della nipote che ritiene a rischio e che la tengono in preoccupazione tenendo bene a mente che però, la madre può decidere qualunque cosa in merito all'educazione di sua figlia. Aggiungo inoltre che un conto sono le sue esperienze passate e un conto l'oggi, la invito ad elaborare i suoi vissuti. Saluti.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, capisco la sua preoccupazione, forse il problema lo sente importante e molto vicino, avendo anche lei un problema di sovrappeso, sicuramente non sarà la storia di sua nipote, però lei avverte le frasi della madre come un pericolo per la ragazza. Come le hanno già scritto i miei colleghi nelle risposte precedenti, è molto difficile intervenire in un rapporto fra madre e figlia, lei è soltanto la zia. Potrebbe molto delicatamente quando non c'è la ragazza interagire con la madre sull'argomento che le sta a cuore, cioè le frasi sull'alimentazione e sul corpo della ragazza. Rassicurare la madre dicendole che non vorrebbe intromettersi nel loro rapporto, ma rassicurarla spiegandole, che se lei e il padre sono normo peso, già è un punto a favore e se la ragazza verrà alimentata in maniera sana ed equilibrata con una buona attività fisica, sicuramente non diventerà un obesa. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Dorella Pierini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
comprendo e condivido le sue preoccupazioni per sua nipote ed anche il suo personale disagio per gli "inadeguati" paragoni rispetto al lei. Credo che sarebbe opportuno far notare ai genitori della ragazza, per altro in una fase molto delicata, data l'età, che le parole e gli apprezzamenti fatti possono avere un peso e delle ripercussioni importanti sullo sviluppo successivo di sua nipote.
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Al di là di quanto già scritto dai precedenti, mi pare ci sia un piccolo dettaglio, ma non trascurabile:lei è zia in quanto sorella di uno dei due genitori oppure è la moglie di un fratello della coppia?
Dott.ssa Maura Falocco
Psicologo, Professional counselor
Grottaferrata
Gentile signora, quello che emerge da quello che leggo sono due vissuti contrapposti, due opinioni opposte rispetto alla forma fisica della ragazza. E la ragazza è in mezzo. Provi a riflettere su questo. Sicuramente entrambe in qualche modo contribuirete alla percezione che la ragazza avrà di se stessa. Provi ad aprire un confronto con la mamma; la ragazza ha bisogno di costruire un'immagine positiva di se stessa e entrambe potete sostenerla, partendo da un dialogo fra voi due.
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la riflessione su quanto un continuo riferimento a modelli corporei di magrezza possa incidere sul benessere di un’adolescente mi sembra del tutto legittima e penso che rappresenti una dinamica relazionale tra sua nipote e sua cognata. Non posso però non considerare che il quesito viene posto da lei che soffre di obesità e che si sente ferita e giudicata per il suo aspetto fisico, forse potrebbe esserle utile valutare l’ipotesi di un percorso di psicoterapia per approfondire aspetti inconsci legati a questo tipo di comunicazioni.
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Taverniti
Dott.ssa Maria Elena Cinti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Albano Laziale
Salve signora capisco la tua preoccupazione. Sua nipote sta attraversando un periodo piuttosto difficile, l'adolescenza, momento delicato per eccellenza per qualunque persona. di fatto sollecitarla in questo modo non fa altro che generare le complessi come le stesse hanno notato. Ciò che può fare e aiutarla a riflettere su cosa possa rappresentare il cibo per lei. In maniera molto delicata far sì che prenda coscienza di un eventuale sovrappeso e provi a trovare da sola o con l'aiuto di qualcuno uno specialista con cui raggiungere degli obiettivi punto Quanto ai genitori della ragazza sempre in maniera delicata potrebbe provare a farli riflettere sul fatto che utilizzare dei termini forti e umiliandola relativamente al peso Non sono certo i metodi più adatti per raggiungere un dimagrimento. ci faccia sapere!
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, capisco le sue legittime preoccupazioni. Le consiglierei di parlare con la mamma della bimba e/ o con il padre perché qualsiasi aiuto per sua nipote dipende da loro.
Saluti e un grosso in bocca al lupo...di cuore
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile signora, È comprensibile e sana la preoccupazione di una zia per la nipotina, nel Suo caso certamente influenzata dall'esperienza negativa cui ha assistito. Tuttavia, inserirsi in dinamiche familiari è sempre complesso; certamente Lei ne fa da un lato parte, ma dall'altra non ha (giustamente) lo stesso peso della coppia genitoriale. Agli occhi della bambina è importante che non vengano squalificate le ragioni e le figure dei genitori, che Lei può tuttavia provare in separata sede a consigliare. Se ci sono preoccupazioni legate a peso e alimentazione della nipote la cosa migliore è rivolgersi al pediatra e/o a un nutrizionista che dirima la questione legata alla salute della bimba. Ne Lei ne i genitori potete esprimere posizioni diverse da opinioni soggettive (chi decide se è "perfetta" o se ha "il culone"?) mentre il professionista saprà consigliare correttamente eventuali modifiche dello stile di vita. Se non ci sono motivi di preoccupazione sara importante che i genitori modifichino l'approccio a cibo e corporeità della bambina e Lei potrebbe essere utile in questo perché, senza qualificarli, potrebbe permettersi di consigliare un supporto in questo senso. Qualsiasi cosa dovrà comunque passare dai genitori e sarà quindi importante che possano comprendere il loro ruolo in questo, anziché scavalcarli. Anche perché dette da Lei, coinvolta e in dichiarato sovrappeso, ogni cosa potrà essere interpretata in modo dipendente da questo. In bocca al lupo, cordialità, DMP
Dott.ssa Antonella De Luca
Psicologo, Psicoterapeuta
Grosseto
Carissima "Zia", Comprendo le sue preoccupazioni riguardo alle pressioni che sua nipote sta subendo. Concordo con le colleghe che bisognerebbe lavorare con la mamma della ragazza, per farle comprendere che le frasi che dice creano disagio alla figlia e che forse sono l'espressione di un suo disagio. C'è infatti una differenza sostanziale tra una dieta e un regime alimentare corretto. Un cordiale saluto Antonella
Dr. Argo Penovi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Collevecchio
Buongiorno, l'ideale sarebbe coinvolgere al più presto delle persone esterne (possibilmente un professionista) per aiutare questa madre che ha ancora uno stile di pensiero incentrato sull'anoressia. Se questo non potesse essere possibile, purtroppo la legge non permette un intervento più incisivo, ma quello che può fare è diventare un modello sano che permetta a sua nipote di vedersi bella e sentirsi forte nonostante la visione malata della madre. Per ogni dubbio o curiosità in merito sono a disposizione. Buona giornata!
Dott.ssa Barbara Carpentieri
Psicologo, Psicoterapeuta
Avellino
salve signora, lei ha colto benissimo il problema, per quel che può rassicuri sempre sua nipote sulla normalità del suo fisico, questo sarà importante per lei. e poi potrebbe gentilmente dire alla madre della ragazzina che queste frasi potrebbero far soffrire la ragazzina e magari farla peggiorare in qualche modo.
mi complimento comunque per la sua attenzione e preoccupazione. le auguro il meglio
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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, percepisco la sua preoccupazione.
Personalmente le consiglio di parlare con la madre della bambina ed esprimere il suo punto di vista.
Poi valuti cosa succede.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace per il disagio e la situazione. Farebbe bene ad esporre con franchezza il suo punto di vista e le sue paura alla mamma della ragazza, vedrà che ne troverà giovamento. E' chiaro comunque che la sua storia passata le fa riattivare degli stati emotivi negativi che potrebbero (e sottolineo potrebbero) ingigantire la questione. Ma ne parli, non si tenga tutto dentro ed esprima le sue più che giuste preoccupazioni.
Cordialmente, dott. FDL
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, dovrebbe provare ad avere un confronto con la madre, esponendo i timori che prova. Le esperienze che ha vissuto possono aiutarla ad esporre meglio il suo punto di vista sulla questione.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
salve, capisco quanto questa situazione La tocchi da vicino, perché riguarda una bambina che Lei ama e perché riattiva ferite personali che conosce fin troppo bene. E proprio per questo posso dirLe con chiarezza che un linguaggio del genere, rivolto a una ragazzina di dodici anni, non è soltanto inopportuno: è potenzialmente dannoso. A quest’età il corpo cambia in fretta, le forme diventano più morbide, si cresce di scatti, ci si sviluppa in modo diverso dagli altri coetanei. È un’età in cui ogni parola sul corpo scava profondissimo, e una madre che ripete in continuazione che la figlia è “obesa”, che “avrà la pancia” o “diventerà come la zia”, non la sta proteggendo: la sta esponendo a una vergogna che non le appartiene e che rischia di rimanere impressa per anni. Molte ragazze, anche perfettamente normopeso come sua nipote, finiscono per credere a queste etichette, e da lì iniziano restrizioni inutili, ansia da controllo, fino a veri e propri disturbi del comportamento alimentare.

La cosa che mi colpisce è che sua nipote Le confidi già pensieri del tipo “devo mettermi a dieta”. Questo è un piccolo campanello: significa che l’idea che “qualcosa nel suo corpo non va” sta già attecchendo, e non arriva da lei stessa ma da un contesto che le rimanda insicurezza anziché accoglienza. Una madre, forse per paura o per rigidità culturale, può convincersi che “mettere in guardia” significhi educare; in realtà, alla sua età, certe parole non educano, feriscono.

Lei però, come zia, sta già svolgendo un ruolo prezioso: è la persona che la vede per com’è, non per come dovrebbe essere. E questo equilibrio, in una fase così delicata, può darle più protezione di quanto immagina. Continui a farle sentire che il suo corpo è normale, che cambiare è naturale, che non deve conformarsi a nessun modello per meritarsi di essere amata o rispettata. Le farà bene non solo adesso, ma anche come anticorpo per la donna che diventerà.

Capisco anche la Sua paura di rivedere certi scenari estremi che ha incrociato nel lavoro. Non dico che la situazione sia già un rischio concreto, ma quando un genitore insiste su messaggi svalutanti riguardo al corpo, l’autostima può incrinarsi, e la relazione col cibo diventare ansiosa. Per questo non è esagerato chiedersi come intervenire: anche solo un confronto calmo con la mamma, mirato non ad accusare ma a farle capire che la bambina sta già interiorizzando queste frasi, può essere un passo importante.

Se poi dovesse notare che la nipote inizia a restringere il cibo, a vergognarsi del proprio corpo, o ad avere ansie crescenti, sarebbe utile farle valutare la situazione da un professionista, non per drammatizzare ma per prevenire.

Per ora, la Sua presenza più empatica e realistica è già un ancoraggio prezioso. Continui a esserle vicino così: nelle famiglie, a volte basta una sola voce gentile per correggere anni di messaggi sbagliati.

saluti, resto a disposizione.

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