Salve,ho avuto insonnia totale per più di 4 giorni così ho chiesto aiuto al medico chiedendo qualco

Salve, io le consiglio mai più farmaci presi senza una attenta valutazione di ciò che si assume ed il motivo per cui si assume. Non dormire è un sintomo che rappresenta solo la punta di un iceberg. In queste situazioni è consigliato rivolgersi ad uno specialista che possa "capire" da dove origina il Disturbo del Sonno".

Buonasera,
Mi presento: sono la Dott.ssa Marta Fuscà, psicologa, psicoterapeuta.
Leggendo la sua richiesta, mi sono domandata cosa stia succedendo ora nella sua vita per darle questo tipo di disturbo, emerso così potentemente e che ha riportato a galla sofferenze che sembravano superate ( mi riferisco agli attacchi di panico).
Collegare il sintomo al momento attuale attraverso il sostegno di un professionista credo che possa esserle di aiuto.
Saluti
MF

Buonasera,
Le consiglio di approfondire l'origine del suo disturbo del sonno affidandosi ad un professionista. Spesso l'insonnia è correlata ad ansia o a problematiche di natura emotiva che determinano uno stato di inquietudine generale. Non descrive se è accaduto qualcosa che possa avere scatenato ansia; tuttavia, dato che ha già sofferto di attacchi di panico in passato, non sottovaluti questi sintomi e chieda un consulto ad uno psicoterapeuta prima di continuare a 'provare", 'aggiustando' la terapia farmacologica. Cordiali saluti.

Salve, come già anticipato dai colleghi la invito a comprendere meglio il significato del disturbo che al momento sta vivendo. Sicuramente inquadrare il sintomo in una cornice più ampia è la strada per poter arrivare alla soluzione. Il nostro corpo ci parla dobbiamo ascoltarlo e dargli la corretta attenzione per arrivare alla remissione dei sintomi.
Tecniche specifiche possono portare sollievo per arrivare a ripristinare un armonia mente corpo.
Un caro saluto
Daniela Gaci Scaletti

Gentilissimo utente, nel leggere la sua domanda mi è arrivata tutta la fatica e la frustrazione non solo del non dormire, ma anche del trovarsi nuovamente nella spirale degli attacchi di panico. Concordo con i colleghi: questi sintomi sono un "supercampanello di allarme" che il nostro corpo manda nel momento in cui ci troviamo a fronteggiare situazioni che ci mandano, per qualche motivo, in crisi. I farmaci possono aiutare senza dubbio ad arginare una contingenza ma, a mio avviso, se non adeguatamente accompagnati da un approfondimento psicoterapeutico rischiano di avere un effetto limitato o di dare, in alcuni casi, la sensazione di esserne "dipendenti". Non so in che modo abbia controllato/estinto gli attacchi di panico in passato, ma quello che mi sento di dirle è che probabilmente adesso sono ritornati per comunicarle il bisogno di affrontare diversamente uno stato di disagio nel quale le strategie di risoluzione "abituali" si stanno rivelando inadeguate (in più la sua sintomatologia ha alzato anche la posta per farsi "ascoltare" meglio...non facendola dormire quando in precedenza - mi è sembrato di capire - il sonno ha rappresentato un modo per gestire gli stati ansiosi!). Ci pensi su. Un caro saluto, Dr.ssa Elisa Sommariva.

Buongiorno. Mi colpisce dalla sua lettera la frase "io vorrei prendere xanax la sera etc". A mio parere non funziona proprio così, ovvero, a meno che lei nn sia un medico, dovrebbe rimettersi alle indicazioni date dallo specialista. Concordo con la lettura del sintomo. È possibile che dietro il disturbo del sonno ci sia un altro problema che va indagato e curato. Diversamente si rischia di eliminare il sintomo, ma nn la causa

Gent utente, vorrei sottolineare che questi tentativi di risolvere farmacologicamente il problema sono quantomai dannosi ed inutili. Solo lo psichiatra è deputato a prescrivere una terapia farmacologica e a prendersene la responsabilità. Aggiungo, in accordo coi colleghi che hanno risposto prima di me, che il sintomo è senza dubbio la spia di un malessere psicologico che va necessariamente indagato. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti

Salve, gli attacchi di panico e l’insonnia sono un bel campanello di allarme: qualcosa non va bene e va indagato il perché. Sui farmaci si affidi al suo psichiatra avanzando anche le sue proposte, ma poi lo stia a sentire, la conosce meglio di noi. Per capire i motivi dei sintomi, tuttavia, sarebbe opportuno un percorso psicoterapico.
In bocca al lupo
Marta Calderaro

Salve. Il fatto è che se non si cerca di andare a risolvere il problema alla radice, il disturbo si continua a ripresentare e spesso i farmaci rischiano di fare effetto paradosso. Il suggerimento che le do è quello di iniziare un percorso di psicoterapia che possa approfondire maggiormente le cause del suo disagio.

Salve, sono d'accordo con i miei colleghi che le hanno risposto precedentemente e forse sarebbe opportuno consultare un altro specialista per rivedere la terapia, sia come tipologia di farmaco che il dosaggio, ma poi è indispensabile risolvere il problema alla basa capendo che cosa la preoccupa,... le faccio molti in bocca al lupo e consiglio di rivolgersi ad un un collega Psicoterapeuta...

Buongiorno, è altamente consigliabile un trattamento psicoterapeutico, possibilmente di tipo cognitivo comportamentale mirato all'abbassamento dell'ansia e ai disturbi del sonno. Cordiali Saluti
dott Tealdi

Salve, è importante che si affidi al suo medico rispetto alla terapia farmacologica che sta seguendo. Non esiti a condividere con lui i suoi dubbi e ciò che sente come disfunzionale. Sappiamo che a volte ci vuole tempo prima che una cura possa dare l’effetto sperato. D’altro canto le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia. Ansie e attacchi di panico, così come l’insonnia, posso essere tenuti sotto controllo dal farmaco, ma finché non si approfondisce la causa profonda che li ha generati sarà difficile potersene affrancare. Non esiti a richiedere un incontro! Restò a disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dott.ssa Aloisi

Buongiorno,
Le consiglio di condividere le sue perplessità con il medico psichiatra che le prescrive i farmaci, e scegliere una terapia il più possibile condivisa da entrambi. Una volta rientrata questa fase di forte manifestazione sintomatologica, la invito a intraprendere un percorso di psicoterapia coin uno specialista dei disturbi del sonno. mi concentrerei su alcune domande: Cosa li ha prodotti? Quale evento ha riattivato gli attacchi di panico? Quali pensieri la tengono sveglia e le procurano disagio?
Un caro saluto