Salve. Ho 36 anni, sto attraversando un periodo molto duro, il mio timore é che non sia proporzion
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Salve.
Ho 36 anni, sto attraversando un periodo molto duro, il mio timore é che non sia proporzionale all’evento « scatenante ». Premettendo che è quasi un anno che seguo un percorso di psicoterapia, ho avuto una relazione anni fa (direi una vera e propria dipendenza affettiva) con un uomo incapace di amare , dalla quale sono uscita un anno e mezzo fa per mia volontà e definitivamente.
Negli ultimi dieci anni non ho mai avuto una relazione sana e felice, in parte perché ho perso molti anni dietro la persona di cui sopra, in parte perché sono molto selettiva e spesso ho chiuso dopo breve tempo le mie frequentazioni (probabilmente perché emotivamente occupata da quella storia).
Sei mesi fa finalmente conosco una persona che poteva interessarmi. Tutto all’inizio sembrava perfetto, forse troppo: era sempre presente, dormivamo insieme, mi chiamava tantissime volte al giorno e dopo un mese di mia chiusura e paura, in cui mi sembrava di ricevere tutto quello che non avevo mai avuto, mi lascio andare anche io.
Alcune cose mi perplimevano: un passato suo di relazioni aperte e poco impegnative almeno negli ultimi anni, vivere ancora con i suoi, abitudini ricreative (uscite ogni sera fino a tardi) per cui abbiamo spesso discusso.
Dopo i primi mesi idilliaci, comincia a tirarmi fuori dubbi sulla sua attrazione fisica verso di me, sottolineando che però vedeva un futuro con me.
La cosa mi ferisce molto, non ne capivo neanche il motivo dato che avevamo una vita sessuale piena ma tutto procede con una convivenza, presentato a genitori e amici, un viaggio insieme e rassicurazioni.
Qualche giorno fa, improvvisamente, mi lascia dicendo che non è convinto di questa relazione e non è mai stato certo, che la cosa e andata troppo seriamente (?), che altre volte era stato più attratto, che siamo diversi, che voglio cambiare le sue abitudini ecc
Fino al giorno prima dormivamo insieme quoditianamente e pranzavo dai suoi.
Da allora non riesco più a riprendermi.
Mi sento completamente distrutta nell’ autostima, continuando a chiedermi cosa ci sia in me di sbagliato. Mi sentivo molto sola da anni, e mi stavo piano piano ricostruendo appunto da sola, ma questa breve storia ha sconvolto il mio equilibrio e lasciata senza energie, speranze per il futuro, e senza autostima.
Sono spaventata da questo stato d’animo, che rispetto alle altre volte, sembra pervasivo.
Mi sento la causa della mia solitudine, e l’età di certo non aiuta a essere ottimista per il futuro.
Grazie
Ho 36 anni, sto attraversando un periodo molto duro, il mio timore é che non sia proporzionale all’evento « scatenante ». Premettendo che è quasi un anno che seguo un percorso di psicoterapia, ho avuto una relazione anni fa (direi una vera e propria dipendenza affettiva) con un uomo incapace di amare , dalla quale sono uscita un anno e mezzo fa per mia volontà e definitivamente.
Negli ultimi dieci anni non ho mai avuto una relazione sana e felice, in parte perché ho perso molti anni dietro la persona di cui sopra, in parte perché sono molto selettiva e spesso ho chiuso dopo breve tempo le mie frequentazioni (probabilmente perché emotivamente occupata da quella storia).
Sei mesi fa finalmente conosco una persona che poteva interessarmi. Tutto all’inizio sembrava perfetto, forse troppo: era sempre presente, dormivamo insieme, mi chiamava tantissime volte al giorno e dopo un mese di mia chiusura e paura, in cui mi sembrava di ricevere tutto quello che non avevo mai avuto, mi lascio andare anche io.
Alcune cose mi perplimevano: un passato suo di relazioni aperte e poco impegnative almeno negli ultimi anni, vivere ancora con i suoi, abitudini ricreative (uscite ogni sera fino a tardi) per cui abbiamo spesso discusso.
Dopo i primi mesi idilliaci, comincia a tirarmi fuori dubbi sulla sua attrazione fisica verso di me, sottolineando che però vedeva un futuro con me.
La cosa mi ferisce molto, non ne capivo neanche il motivo dato che avevamo una vita sessuale piena ma tutto procede con una convivenza, presentato a genitori e amici, un viaggio insieme e rassicurazioni.
Qualche giorno fa, improvvisamente, mi lascia dicendo che non è convinto di questa relazione e non è mai stato certo, che la cosa e andata troppo seriamente (?), che altre volte era stato più attratto, che siamo diversi, che voglio cambiare le sue abitudini ecc
Fino al giorno prima dormivamo insieme quoditianamente e pranzavo dai suoi.
Da allora non riesco più a riprendermi.
Mi sento completamente distrutta nell’ autostima, continuando a chiedermi cosa ci sia in me di sbagliato. Mi sentivo molto sola da anni, e mi stavo piano piano ricostruendo appunto da sola, ma questa breve storia ha sconvolto il mio equilibrio e lasciata senza energie, speranze per il futuro, e senza autostima.
Sono spaventata da questo stato d’animo, che rispetto alle altre volte, sembra pervasivo.
Mi sento la causa della mia solitudine, e l’età di certo non aiuta a essere ottimista per il futuro.
Grazie
Buonasera, ci sono diversi aspetti che meriterebbero di essere adeguatamente approfonditi. Tuttavia leggo che sta già seguendo un percorso di psicoterapia, mi chiedevo pertanto cosa l'abbia spinta a rivolgersi a questo portale. Nutre dei dubbi verso il lavoro che state facendo?
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Buongiorno, mi dispiace per quanto sta vivendo. Ho letto che sta seguendo un percorso psicologico e penso che debba fare sapere al suo terapeuta quanto sta vivendo ora. Ha parlato di una relazione antecedente che lei descrive dipendente. Succede spesso. Però le risorse sono difficili da trovare ma spesso sono proprio nello stare dentro al proprio dolore. Nutrendosi intimamente. Le spiego: quel caffè che breve la mattina, quella passeggiata, quel gelato che si prende deve diventare qualcosa intimamente per lei, nutrendo così quel fanciullo interiore che spesso è stato non considerato. Solo amandosi lei può aprirsi a relazioni sane. Tanti auguri, Omar
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei prosegua il percorso psicologico per andare ancora più a fondo in queste dinamiche, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei prosegua il percorso psicologico per andare ancora più a fondo in queste dinamiche, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Mi spiace per il periodo che sta attraversando e che descrive attraverso questo spazio. Considerando che sta già seguendo una psicoterapia il mio suggerimento è di continuare a lavorare ed a confrontarsi con il/la suo/a psicoterapeuta, condividendo eventualmente con lui/lei anche la necessità che ha sentito di rivolgersi ad altri professionisti per avere un loro parere, potrebbe essere questo un aspetto importante del suo lavoro terapeutico. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, la sua descrizione è abbastanza chiara per comprendere quanto ha sofferto fin qui a causa delle circostanze relazionali. Suggerisco un lavoro terapeutico su questo aspetto. Penso che mediante un percorso di crescita personale può mettere in luce il motivo per cui il suo carattere o meglio dire, la sua personalità trova un incastro perfetto con persone che, tra loro, hanno le stesse caratteristiche.
Un aspetto importante potrebbe essere la valutazione trani test standardizzati per comprendere neglio il quadro
Resto disponibile
Saluti Dott.ssa Silvana Zito
Un aspetto importante potrebbe essere la valutazione trani test standardizzati per comprendere neglio il quadro
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Saluti Dott.ssa Silvana Zito
Dopo un’esperienza di tanti anni con un uomo incapace di amare, poter avere accanto a se’una persona che l’ha fatta sentire apprezzata, è stato per lei un momento di rinascita, quest’uomo l’ha cercata continuamente fino al punto da farle accettare le sue avance, ha ufficializzato la relazione, ha coinvolto i genitori, i pranzi in famiglia, i viaggi, la convivenza, tutto secondo le regole, poi, di punto in bianco comincia ad attaccarla, svalutarla sottolineando che altre volte, riferendosi presumibilmente ad altre donne, era stato più attratto ed infine, improvvisamente la lascia, arrivando al punto di farle credere, senza mai esprimerlo direttamente che è lei ad essere sbagliata.
Forse è il suo bisogno di amore che l’ha fatta cadere in questo tranello. Un grande bisogno di ricevere e dare amore.
Non è lei la causa della sua solitudine! Purtroppo ha incontrato, forse ancora una volta, l’ennesimo narcisista.
E’un tema che dovrebbe trattare con la sua terapeuta.
Le auguro di superare con lei questo difficile momento.
Un saluto
Forse è il suo bisogno di amore che l’ha fatta cadere in questo tranello. Un grande bisogno di ricevere e dare amore.
Non è lei la causa della sua solitudine! Purtroppo ha incontrato, forse ancora una volta, l’ennesimo narcisista.
E’un tema che dovrebbe trattare con la sua terapeuta.
Le auguro di superare con lei questo difficile momento.
Un saluto
Buongiorno,
la fine di una relazione è sempre qualcosa di difficile da accettare. Vive al momento una situazione di forte malessere in quanto in diverse occasioni ha investito molto in relazioni di coppia che non hanno avuto una evoluzione sperata. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nel ritrovare se stessa e soprattutto nel poter meglio comprendere come mai la scelta di un partner, la accompagna spesso verso situazioni di difficile gestione. Si affidi ad un professionista che possa aiutarla nel trovare una maggiore conoscenza di sé e dei suoi bisogni.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
la fine di una relazione è sempre qualcosa di difficile da accettare. Vive al momento una situazione di forte malessere in quanto in diverse occasioni ha investito molto in relazioni di coppia che non hanno avuto una evoluzione sperata. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nel ritrovare se stessa e soprattutto nel poter meglio comprendere come mai la scelta di un partner, la accompagna spesso verso situazioni di difficile gestione. Si affidi ad un professionista che possa aiutarla nel trovare una maggiore conoscenza di sé e dei suoi bisogni.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, quando una relazione giunge al termine, breve o lunga che sia stata, ci sono sempre delle ripercussioni nella vita dei protagonisti. Tra queste c'è la perdita di autostima, momenti di scoraggiamento, paura e confusione.
È comune che l'insicurezza emerga in seguito a una separazione. Diventa più difficile prendere decisioni e guardare al futuro con ottimismo, al contrario risulta abbastanza semplice colpevolizzarsi per come sono andate le cose. Lei non è sbagliata e non è nemmeno la causa della sua solitudine, quando una storia finisce non ci sono colpe univoche.
Le consiglio di affrontare l'argomento con la sua terapeuta, sicuramente condividere con lei il dolore di questo periodo l'aiuterà a ritrovare la forza di cambiare e la fiducia perduta. Le auguro di superare presto questo momento.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Margiotta
È comune che l'insicurezza emerga in seguito a una separazione. Diventa più difficile prendere decisioni e guardare al futuro con ottimismo, al contrario risulta abbastanza semplice colpevolizzarsi per come sono andate le cose. Lei non è sbagliata e non è nemmeno la causa della sua solitudine, quando una storia finisce non ci sono colpe univoche.
Le consiglio di affrontare l'argomento con la sua terapeuta, sicuramente condividere con lei il dolore di questo periodo l'aiuterà a ritrovare la forza di cambiare e la fiducia perduta. Le auguro di superare presto questo momento.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Margiotta
Buongiorno, sono d'accordo con il collega nel ritenere utile condividere con lo specialista che la sta seguendo, quanto detto su questa piattaforma.
Buona giornata
MT
Buona giornata
MT
Buonasera, non esiste un dolore che debba essere proporzionato all'evento, in quanto esiste ciò che per noi è importante e che ci fa vivere quell'evento in modo più o meno duro emotivamente. È normale provare in senso di fallimento e abbandono quando una storia finisce: avevamo aspettative, sentimenti verso una persona che però, purtroppo, non ricambia i nostri stessi sentimenti. Questo ci può portare a fare i conti con le nostre insicurezza e la nostra autostima. Ha scritto che sta seguendo una terapia da un anno, ne ha parlato con la persona che la segue? È sempre importante, durante un percorso, parlare apertamente di tutto ciò che proviamo e viviamo, proprio per dare modo allo psicologo di poterci aiutare al meglio. Ne parli con lui/lei di tutti questi stati d'animo riportati e prosegua il lavoro con se stessa che sta facendo. Vedrà che potrà trovare il giusto modo di viversi se stessa e le situazioni/relazioni in modo più funzionale al suo benessere.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buonasera,
deve essere difficile aver trovato la forza di ricominciare e venire nuovamente delusi.
Sarebbe importante rivedere le proprie scelte, lavorare sulla propria autostima per poter amarsi di più e sapere quale persona merita di starci accanto.
Leggo che sta intraprendendo già un percorso, come mai ha deciso comunque di rivolgersi a miodottore?
Resto a disposizione
Vittoria Savini Zangrandi
deve essere difficile aver trovato la forza di ricominciare e venire nuovamente delusi.
Sarebbe importante rivedere le proprie scelte, lavorare sulla propria autostima per poter amarsi di più e sapere quale persona merita di starci accanto.
Leggo che sta intraprendendo già un percorso, come mai ha deciso comunque di rivolgersi a miodottore?
Resto a disposizione
Vittoria Savini Zangrandi
Buonasera, ottima la scelta di intraprendere un percorso dopo l'esperienza decennale che ha descritto. Non credo assolutamente che in lei ci sia qualcosa di sbagliato ma penso piuttosto che scelga determinati uomini. Non che siano uguali ma che ci siano delle motivazioni profonde che la portano verso persone che non fanno al caso suo, che la portano ad un epilogo di abbandono. È quasi un anno che è in terapia, non moltissimo. Ritengo che debba vedere questa ennesima delusione con occhi diversi, con un punto di vista come quello che le ho esposto sopra. Parli con chi la segue, sia fiduciosa nel percorso e se si trova bene con il o la professionista, vedrà che presto potrà notare persone degne di lei.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Durante un percorso di psicoterapia, può capitare di avere bisogno di pareri esterni, ma la riflessione che voglio lasciarti parte da una domanda essenziale: ne hai già parlato con il/la tuo/a terapeuta? Questa cosa è importante perché se non lo hai fatto bisognerebbe capire come mai non hai un fiducia tale in lui/lei. Invece, se già lo hai fatto, potrebbe essere utile chiederti se hai ricevuto tutto ciò che ti poteva soddisfare da quel confronto e perché sei di nuovo in cerca di pareri professionali.
Ciao, capisco quanto sia difficile attraversare un momento del genere, ma voglio rassicurarti che quello che stai vivendo è un'emozione del tutto normale e comprensibile. Il tuo timore di non essere proporzionale all'evento scatenante potrebbe essere causato dalla sovrapposizione di vecchie ferite emotive e il tuo passato con la dipendenza affettiva potrebbe avere un ruolo in questo. È importante che tu sappia che non sei la causa della tua solitudine, ma hai solo bisogno di tempo per trovare la persona giusta e la relazione giusta.
È fantastico che tu stia seguendo un percorso di psicoterapia, ma se senti che la tua situazione sta diventando troppo difficile da gestire, potresti parlare con il tuo terapeuta di come puoi gestire la situazione e trovare supporto extra, se necessario.
Per quanto riguarda la relazione, potresti chiederti se la tua dipendenza affettiva passata sta influenzando il modo in cui gestisci questa relazione e se ci sono dei modelli di comportamento che stai ripetendo. In ogni caso, non sei tu la causa della fine della relazione e non hai nulla di sbagliato in te.
Cerca di fare attenzione alla tua autostima, potresti esercitarti a pensare a te stessa in modo più positivo e a focalizzarti su ciò che ti rende felice e soddisfatta. Potresti anche considerare di fare attività che ti fanno sentire bene e che ti permettono di concentrarti su te stessa e sul tuo benessere, come lo yoga, la meditazione, lo sport o l'arte.
In generale, non perdere la speranza, ci sono molte persone là fuori che stanno cercando qualcuno come te e con cui potresti avere una relazione sana e felice. Ci vorrà tempo, ma non disperare.
È fantastico che tu stia seguendo un percorso di psicoterapia, ma se senti che la tua situazione sta diventando troppo difficile da gestire, potresti parlare con il tuo terapeuta di come puoi gestire la situazione e trovare supporto extra, se necessario.
Per quanto riguarda la relazione, potresti chiederti se la tua dipendenza affettiva passata sta influenzando il modo in cui gestisci questa relazione e se ci sono dei modelli di comportamento che stai ripetendo. In ogni caso, non sei tu la causa della fine della relazione e non hai nulla di sbagliato in te.
Cerca di fare attenzione alla tua autostima, potresti esercitarti a pensare a te stessa in modo più positivo e a focalizzarti su ciò che ti rende felice e soddisfatta. Potresti anche considerare di fare attività che ti fanno sentire bene e che ti permettono di concentrarti su te stessa e sul tuo benessere, come lo yoga, la meditazione, lo sport o l'arte.
In generale, non perdere la speranza, ci sono molte persone là fuori che stanno cercando qualcuno come te e con cui potresti avere una relazione sana e felice. Ci vorrà tempo, ma non disperare.
Ciao,
capisco che tu stia attraversando un momento difficile e che tu ti senta confusa e scoraggiata.
È normale che ti senta così. Hai vissuto una serie di esperienze che ti hanno fatto soffrire e che hanno messo a dura prova la tua autostima.
Il fatto che tu ti senta la causa della tua solitudine è un segno che hai un problema di autostima. Probabilmente, hai interiorizzato il messaggio che non sei abbastanza per essere amata.
Questo messaggio è sbagliato. Tu sei una persona preziosa e meriti di essere amata.
È importante che tu ti ricordi di questo. È importante che tu recuperi la tua autostima e che inizi a credere in te stessa.
Ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
Parla con qualcuno di cui ti fidi, come un amico, un familiare o un terapista. Poter condividere le tue emozioni con qualcuno può aiutarti a sentirti meno sola e a trovare il sostegno di cui hai bisogno.
Fai qualcosa per te stessa che ti faccia sentire bene. Dedica del tempo alle tue passioni, alle tue amicizie e alle persone che ti fanno stare bene.
Impara a volerti bene. Prenditi cura di te stessa, sia fisicamente che mentalmente.
Con il tempo e con un po' di lavoro su te stessa, riuscirai a superare questo momento difficile e a trovare la pace interiore.
Ricorda che non sei sola. Ci sono molte persone che hanno vissuto esperienze simili e che sono riuscite a superarle. Tu puoi farcela anche tu.
capisco che tu stia attraversando un momento difficile e che tu ti senta confusa e scoraggiata.
È normale che ti senta così. Hai vissuto una serie di esperienze che ti hanno fatto soffrire e che hanno messo a dura prova la tua autostima.
Il fatto che tu ti senta la causa della tua solitudine è un segno che hai un problema di autostima. Probabilmente, hai interiorizzato il messaggio che non sei abbastanza per essere amata.
Questo messaggio è sbagliato. Tu sei una persona preziosa e meriti di essere amata.
È importante che tu ti ricordi di questo. È importante che tu recuperi la tua autostima e che inizi a credere in te stessa.
Ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
Parla con qualcuno di cui ti fidi, come un amico, un familiare o un terapista. Poter condividere le tue emozioni con qualcuno può aiutarti a sentirti meno sola e a trovare il sostegno di cui hai bisogno.
Fai qualcosa per te stessa che ti faccia sentire bene. Dedica del tempo alle tue passioni, alle tue amicizie e alle persone che ti fanno stare bene.
Impara a volerti bene. Prenditi cura di te stessa, sia fisicamente che mentalmente.
Con il tempo e con un po' di lavoro su te stessa, riuscirai a superare questo momento difficile e a trovare la pace interiore.
Ricorda che non sei sola. Ci sono molte persone che hanno vissuto esperienze simili e che sono riuscite a superarle. Tu puoi farcela anche tu.
Capisco che stai attraversando un periodo molto difficile dopo la fine di questa relazione. È normale sentirsi feriti e confusi dopo una separazione, soprattutto se hai investito emotivamente in qualcuno. È importante ricordare che la fine di una relazione non riflette necessariamente un difetto in te. Ognuno ha i propri dubbi e paure, e può essere difficile per entrambi trovare una compatibilità perfetta. Concentrati sul prenderti cura di te stessa, sul continuare il tuo percorso di autoguarigione e sulla costruzione dell'autostima. Con il tempo, troverai la persona giusta per te.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Mi dispiace per come si sente, capisco che possa essere molto difficile. Ma non è sola, è all'interno di un percorso psicoterapeutico, ne ha parlato con il suo terapeuta? Come mai ha sentito il bisogno di chiedere altri pareri? Si sente abbastanza accolta e sostenuta?
Lei scrive che la reazione che sta avendo non è proporzionale all'evento. Di fatto, non reagiamo solo all'evento in sé, ma soprattutto ai pensieri che noi facciamo sull'evento e alle implicazioni che l'evento ha per noi. Da quello che scrive, sembra che la scelta del suo ex compagno abbia determinato in lei considerazioni molto svalutanti su se stessa. Sarebbe importante approfondire le riflessioni e le convinzioni che questa situazione ha fatto scaturire in lei, in modo da poter andare a lavorare sulle sue risorse individuali, per potenziare la sua centratura e la sua capacità di scegliere per se stessa cosa le fa bene e cosa no. Le auguro di trovare la forza e il coraggio per volere bene a se stessa, nel modo che sente più giusto per lei.
Lei scrive che la reazione che sta avendo non è proporzionale all'evento. Di fatto, non reagiamo solo all'evento in sé, ma soprattutto ai pensieri che noi facciamo sull'evento e alle implicazioni che l'evento ha per noi. Da quello che scrive, sembra che la scelta del suo ex compagno abbia determinato in lei considerazioni molto svalutanti su se stessa. Sarebbe importante approfondire le riflessioni e le convinzioni che questa situazione ha fatto scaturire in lei, in modo da poter andare a lavorare sulle sue risorse individuali, per potenziare la sua centratura e la sua capacità di scegliere per se stessa cosa le fa bene e cosa no. Le auguro di trovare la forza e il coraggio per volere bene a se stessa, nel modo che sente più giusto per lei.
Salve. Grazie per aver condiviso con tanta apertura la sua esperienza che capisco essere estremamente dolorosa e complessa. Quello che descrive (il senso di smarrimento, la perdita di autostima e il sentimento pervasivo di solitudine) è assolutamente comprensibile, specialmente dato il contesto di relazioni precedenti difficili e la recente rottura improvvisa. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che sta vivendo potrebbe essere visto come una risposta emotiva comprensibile a una serie di pensieri automatici e credenze che si sono attivate in seguito a questo evento. Quando parla di sensazioni come "non sono abbastanza" o "cosa c'è di sbagliato in me?", probabilmente questi pensieri stanno rafforzando un ciclo di bassa autostima e tristezza. È fondamentale riconoscere che queste sono interpretazioni automatiche, non verità assolute. Le relazioni, specialmente quelle che hanno un impatto così significativo, tendono a risvegliare vulnerabilità già esistenti. In passato ha menzionato una relazione di dipendenza affettiva, un modello relazionale che può portare a una mancanza di autostima e a una continua ricerca di conferme esterne. Ora, anche se ha fatto passi avanti per ricostruirsi e trovare una certa stabilità, questa nuova esperienza potrebbe aver riattivato quei vecchi schemi emotivi e cognitivi. Un aspetto su cui lavorare insieme potrebbe essere proprio quello di ristrutturare i pensieri che la portano a interpretare questa rottura come una conferma di una sua mancanza o inadeguatezza. È importante considerare che il comportamento del suo ex partner, il suo cambiamento improvviso e la sua indecisione, riflettono più su di lui che su di lei. Questo tipo di ambivalenza, il suo alternarsi tra rassicurazioni e dubbi, è spesso un segno di conflitti interni irrisolti nel partner, e non di difetti o errori da parte sua. Un altro aspetto importante da affrontare è l'idea della "paura del futuro" e del sentirsi "bloccata" dall'età. Questo pensiero può creare ansia anticipatoria, che rafforza la convinzione che le opportunità si stiano esaurendo, aumentando la pressione su di sé. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, sarebbe utile lavorare su questi pensieri e sfidarli. Quali prove ci sono che la sua età limiti le sue possibilità? È davvero una verità assoluta o una percezione distorta dal momento di crisi? Infine, la invito a riflettere sul fatto che si stava ricostruendo da sola prima di questa relazione, e che ciò dimostra una grande forza. Questa relazione, pur essendo stata breve, sembra averla destabilizzata, ma non ha cancellato i progressi fatti. Lavorare sul recupero dell’equilibrio emotivo significa non solo elaborare il dolore di questa perdita, ma anche rafforzare la consapevolezza del proprio valore, indipendentemente dal comportamento altrui. Attraverso tecniche come la ristrutturazione cognitiva e l'esposizione graduale alle situazioni che la spaventano, possiamo affrontare insieme queste emozioni e pensieri difficili, aiutandola a riprendere controllo del suo benessere. La invito a continuare il percorso che ha già iniziato in terapia, dove potrà approfondire questi aspetti e trovare nuove risorse per superare questo momento. Resto a disposizione. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
Da quello che racconti, stai vivendo un momento molto doloroso e destabilizzante. È normale che dopo un’esperienza così intensa tu ti senta ferita, confusa e con poca fiducia in te stessa e nel futuro. Quando una relazione finisce, soprattutto in modo improvviso e senza che ci sia stata la possibilità di elaborare insieme i dubbi e i sentimenti, può lasciare un senso di vuoto e di smarrimento.
Quello che stai provando ora, per quanto difficile, è una reazione comprensibile a una perdita che ha toccato sia il tuo mondo emotivo che quello della tua identità personale. Questo stato d’animo “pervasivo” che descrivi potrebbe indicare che ci sono ferite profonde legate non solo alla relazione appena terminata, ma anche a esperienze passate che forse si sono riattivate.
Ti invito a considerare questa fase come un’opportunità per esplorare i tuoi sentimenti e capire meglio i tuoi bisogni. Con l'aiuto di un professionista potrei lavorare sui seguenti punti:
1. Elaborare questa rottura: dare voce al dolore, alla rabbia e alla delusione, senza giudicarti per ciò che senti.
2. Riconnetterti con te stessa: rafforzare la tua autostima e la consapevolezza del tuo valore, indipendentemente dalla relazione.
3. Esplorare i temi ricorrenti: capire se ci sono dinamiche o paure che tendono a ripetersi nelle relazioni, per affrontarle in modo costruttivo.
Hai già fatto un percorso importante in passato, riuscendo a chiudere una relazione di dipendenza affettiva. Questo dimostra la tua forza e la tua capacità di prenderti cura di te stessa. Ricorda che ciò che stai vivendo ora non definisce chi sei: è solo una fase, per quanto dura possa sembrare, e con il tempo e il giusto sostegno puoi ritrovare fiducia in te stessa e nel futuro.
Un caro saluto,
Dott.ssa A.Mustatea
Da quello che racconti, stai vivendo un momento molto doloroso e destabilizzante. È normale che dopo un’esperienza così intensa tu ti senta ferita, confusa e con poca fiducia in te stessa e nel futuro. Quando una relazione finisce, soprattutto in modo improvviso e senza che ci sia stata la possibilità di elaborare insieme i dubbi e i sentimenti, può lasciare un senso di vuoto e di smarrimento.
Quello che stai provando ora, per quanto difficile, è una reazione comprensibile a una perdita che ha toccato sia il tuo mondo emotivo che quello della tua identità personale. Questo stato d’animo “pervasivo” che descrivi potrebbe indicare che ci sono ferite profonde legate non solo alla relazione appena terminata, ma anche a esperienze passate che forse si sono riattivate.
Ti invito a considerare questa fase come un’opportunità per esplorare i tuoi sentimenti e capire meglio i tuoi bisogni. Con l'aiuto di un professionista potrei lavorare sui seguenti punti:
1. Elaborare questa rottura: dare voce al dolore, alla rabbia e alla delusione, senza giudicarti per ciò che senti.
2. Riconnetterti con te stessa: rafforzare la tua autostima e la consapevolezza del tuo valore, indipendentemente dalla relazione.
3. Esplorare i temi ricorrenti: capire se ci sono dinamiche o paure che tendono a ripetersi nelle relazioni, per affrontarle in modo costruttivo.
Hai già fatto un percorso importante in passato, riuscendo a chiudere una relazione di dipendenza affettiva. Questo dimostra la tua forza e la tua capacità di prenderti cura di te stessa. Ricorda che ciò che stai vivendo ora non definisce chi sei: è solo una fase, per quanto dura possa sembrare, e con il tempo e il giusto sostegno puoi ritrovare fiducia in te stessa e nel futuro.
Un caro saluto,
Dott.ssa A.Mustatea
Buongiorno, da quello che ha deciso di condividere sembra che attualmente stia soffrendo notevolemente per la relazione che si è appena conclusa. Mi preme rimandarle che il suo stato d'animo è fisiologico, in quanto la chiusura di una relazione è paragonabile ad un lutto. Il lutto, infatti, rappresenta una perdita, ed è proprio ciò che accade quando chiudiamo una relazione importante: perdiamo l'altro (come vicinanza psichica, connessione emotiva, ma anche prossimità fisica); perdiamo come noi ci sentivamo insieme all'altro (perciò anche una parte di noi); perdiamo tutte le attività che eravamo soliti svolgere con l'altro; infine, perdiamo quello che era il nostro progetto futuro di vita insieme. Come può vedere, quindi, un lutto a tutti gli effetti.
Ancora, mi colpisce in particolar modo il fatto che lei si chieda cosa abbia di sbagliato, la invito quindi a chiedersi in che modo la rottura di questa relazione, o delle precedenti, possa avere delle connessioni con degli aspetti di lei considerati errati. Certamente, in una relazione di coppia le dinamiche rimandano ad una responsabilità condivisa, ma sembra proprio che lei si stia addossando completamente la responsabilità di questa rottura.
Aggiunge inoltre che è seguita da una psicoterapeuta, ottimo! Potrà certamente esplorare con lei/lui ciò che sta accadendo, ed essere indirizzata su ciò che sente come buono per sè.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Giada Bertone
Psicologa Clinica
Ancora, mi colpisce in particolar modo il fatto che lei si chieda cosa abbia di sbagliato, la invito quindi a chiedersi in che modo la rottura di questa relazione, o delle precedenti, possa avere delle connessioni con degli aspetti di lei considerati errati. Certamente, in una relazione di coppia le dinamiche rimandano ad una responsabilità condivisa, ma sembra proprio che lei si stia addossando completamente la responsabilità di questa rottura.
Aggiunge inoltre che è seguita da una psicoterapeuta, ottimo! Potrà certamente esplorare con lei/lui ciò che sta accadendo, ed essere indirizzata su ciò che sente come buono per sè.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Giada Bertone
Psicologa Clinica
Gentile utente,
la ringrazio innanzitutto per aver condiviso con tanta sincerità e sensibilità la sua storia.
Da ciò che racconta, emerge chiaramente quanto abbia investito in questo percorso personale e relazionale, cercando di costruire qualcosa di sano dopo esperienze passate molto dolorose. È comprensibile che l’interruzione improvvisa di una relazione nella quale aveva riposto speranza e fiducia l’abbia profondamente scossa. Il dolore che sta provando non è "sproporzionato": sta toccando ferite antiche, non solo il dispiacere per questa storia recente, ma anche un senso di solitudine e fatica che si trascina da tempo.
Vorrei rassicurarla: non è lei "sbagliata". Le difficoltà che sta vivendo non sono un difetto personale, ma piuttosto l’effetto di esperienze che l’hanno segnata e che richiedono tempo e cura per essere elaborate. È naturale sentirsi svuotati e privi di speranza in momenti come questo, ma proprio il fatto che lei riesca a raccontarlo e a chiedere aiuto mostra una parte di sé ancora viva e desiderosa di rinascita.
Il lavoro che sta facendo in psicoterapia è prezioso, e ora più che mai può essere un sostegno importante per attraversare questo dolore senza lasciarsi definire da esso.
Con pazienza e supporto adeguato, potrà ritrovare fiducia in sé stessa e nella possibilità di costruire legami più rispettosi dei suoi bisogni e della sua dignità.
Resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o riflessione voglia condividere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stefania Borriello
la ringrazio innanzitutto per aver condiviso con tanta sincerità e sensibilità la sua storia.
Da ciò che racconta, emerge chiaramente quanto abbia investito in questo percorso personale e relazionale, cercando di costruire qualcosa di sano dopo esperienze passate molto dolorose. È comprensibile che l’interruzione improvvisa di una relazione nella quale aveva riposto speranza e fiducia l’abbia profondamente scossa. Il dolore che sta provando non è "sproporzionato": sta toccando ferite antiche, non solo il dispiacere per questa storia recente, ma anche un senso di solitudine e fatica che si trascina da tempo.
Vorrei rassicurarla: non è lei "sbagliata". Le difficoltà che sta vivendo non sono un difetto personale, ma piuttosto l’effetto di esperienze che l’hanno segnata e che richiedono tempo e cura per essere elaborate. È naturale sentirsi svuotati e privi di speranza in momenti come questo, ma proprio il fatto che lei riesca a raccontarlo e a chiedere aiuto mostra una parte di sé ancora viva e desiderosa di rinascita.
Il lavoro che sta facendo in psicoterapia è prezioso, e ora più che mai può essere un sostegno importante per attraversare questo dolore senza lasciarsi definire da esso.
Con pazienza e supporto adeguato, potrà ritrovare fiducia in sé stessa e nella possibilità di costruire legami più rispettosi dei suoi bisogni e della sua dignità.
Resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o riflessione voglia condividere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stefania Borriello
Salve,
quanto descrive è una reazione naturale a una perdita che ha un forte impatto emotivo, soprattutto considerando la storia di dipendenza affettiva e la difficoltà a costruire relazioni soddisfacenti negli ultimi anni. Il dolore intenso, il senso di colpa e la ferita all’autostima sono normali in questa fase, ma ciò non significa che ci sia qualcosa “sbagliato” in lei.
In momenti come questo è utile:
Accogliere le emozioni senza giudicarle, riconoscendo dolore, rabbia, delusione e tristezza come reazioni normali;
Evitare di interiorizzare la colpa: la fine della relazione riflette più la posizione e i limiti dell’altra persona che un difetto personale;
Continuare il percorso psicoterapeutico, portando alla luce questi sentimenti per elaborarli e rafforzare la resilienza emotiva;
Prendersi cura di sé con attività che aumentano il senso di competenza e piacere, anche piccole, per ristabilire energia e autonomia emotiva;
Evitare confronti o giudizi sul futuro legati all’età: le possibilità di creare relazioni significative restano aperte quando si è consapevoli di sé e dei propri bisogni.
Questo periodo doloroso, sebbene intenso, può diventare un’opportunità per comprendere meglio i propri limiti, desideri e valori affettivi, e per costruire gradualmente una maggiore fiducia in sé.
Resto a disposizione per aiutarla a trovare strategie per riprendere equilibrio e autostima, affrontando il lutto della relazione in modo sicuro e costruttivo.
Saluti
quanto descrive è una reazione naturale a una perdita che ha un forte impatto emotivo, soprattutto considerando la storia di dipendenza affettiva e la difficoltà a costruire relazioni soddisfacenti negli ultimi anni. Il dolore intenso, il senso di colpa e la ferita all’autostima sono normali in questa fase, ma ciò non significa che ci sia qualcosa “sbagliato” in lei.
In momenti come questo è utile:
Accogliere le emozioni senza giudicarle, riconoscendo dolore, rabbia, delusione e tristezza come reazioni normali;
Evitare di interiorizzare la colpa: la fine della relazione riflette più la posizione e i limiti dell’altra persona che un difetto personale;
Continuare il percorso psicoterapeutico, portando alla luce questi sentimenti per elaborarli e rafforzare la resilienza emotiva;
Prendersi cura di sé con attività che aumentano il senso di competenza e piacere, anche piccole, per ristabilire energia e autonomia emotiva;
Evitare confronti o giudizi sul futuro legati all’età: le possibilità di creare relazioni significative restano aperte quando si è consapevoli di sé e dei propri bisogni.
Questo periodo doloroso, sebbene intenso, può diventare un’opportunità per comprendere meglio i propri limiti, desideri e valori affettivi, e per costruire gradualmente una maggiore fiducia in sé.
Resto a disposizione per aiutarla a trovare strategie per riprendere equilibrio e autostima, affrontando il lutto della relazione in modo sicuro e costruttivo.
Saluti
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