Salve, ho 17 anni e da quest’estate ho iniziato a vomitare. Ovviamente in modo santuario magari per

23 risposte
Salve, ho 17 anni e da quest’estate ho iniziato a vomitare. Ovviamente in modo santuario magari per un mese smettevo, oppure una volta a settimana, oppure due giorni di fila ad ogni pasto, oppure una volta ogni 3 settimana. Insomma ogni raramente, negli ultimi due giorni però ho vomitato circa 4-5 volte al giorno e forse mi rendo conto di avere un problema ...
Dott.ssa Paola Uriati
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Ciao, il vomito che sia autoindotto, oppure no, evidenzia certamente un problema. La cui origine potrebbe dipendere da diversi fattori.
Ti posso consigliare di parlarne intanto ai tuoi genitori, qualora non l'avessi già fatto. Successivamente potresti farti aiutare a prendere contatti con uno psicoterapeuta, che sia in grado di comprendere meglio il tuo disagio. Tale percorso ti permetterà di esplorare aspetti di te sconosciuti e contribuirà a ridare un senso a ciò che stai vivendo.
Un caro saluto. Paola Uriati

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Dott.ssa Wilma Picarelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Montemerano
Gentile utente, sembra essere consapevole del significato del suo comportamento e del rischio che comporta. Il mio invito è di usare questa sua risorsa rivolgendosi nello specifico ad un centro che si occupi proprio di Disturbi alimentari. All’interno di un centro può trovare diverse figure, dal nutrizionista allo psicoterapeuta che lavorano in rete ed in sinergia per sostenere il paziente in questo percorso fatto di “conoscenza di sè” e di apprendimento ad una corretta alimentazione. Percorso che senza un lavoro di rete è più fallace. Buon proseguimento
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Il corpo parla a volte con chiarezza, altre in modo indiretto.
Si può vomitare il contenuto dello stomaco ma anche quello della mente, le emozioni che spaventano o che sconvolgono.
Non c'è dubbio che quello che noi chiamiamo "IO" abita il corpo, è il corpo. Non è però scontato che sia al centro dell'osservazione del medico o dello psicologo proprio il rapporto psiche-mente che è però indispensabile considerare quando si manifesta un proprio e vero sintomo fisico.

Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Il perpetuarsi di questo comportamento l'ha portata ad interrogarsi circa la sua problematicità.
Il corpo, a volte, esprime in modo maggiormente evidente un proprio malessere al quale non si da modo di emergere e farsi strada per essere trattato.
Potrebbe contattare un centro specializzato in disturbi alimentari nel quale potersi confrontare con diverse figure professionali per un lavoro integrato mente-corpo.
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buonasera. Il sintomo che lei descrive, in questo momento particolare, sta esprimendo un malessere che forse si è acutizzato. Il fatto che lei si interroghi su questo stesso malessere, segnala che ha già intrapreso il cammino sulla via della guarigione. Può rivolgersi a uno psicoterapeuta privato, oppure fare riferimento alle strutture sul territorio (CSM e DSM, ma solo per maggiorenni, qualora i suoi 18 anni siano imminenti; consultori ASL; associazioni per i disturbi alimentari, e.g. Jonas Onlus).
Non esiti, è un buon momento.
I migliori auguri,
mg
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, il vomito autoindotto è il sintomo di un disagio, che va capito, cioè trovata l'origine e come affrontarlo con l'aiuto di uno psicologo. Se ha difficoltà a parlarne con i suoi genitori può cercare sul suo territorio se c'è uno spazio per adolescenti, un servizio gratuito pubblico. In caso contrario, non essendo ancoramaggiorenne, serve l'autorizzazione dei suoi genitori per contattare sia un professionista privato che un servizio pubblico. In bocca al lupo
Dott.ssa Sara Maurano
Psicologo, Psicoterapeuta
Novara
Buongiorno, sicuramente come sottolinei la problematicità è legata anche alla viziosità di tale comportamento che tende ad aumentare ed acutizzarsi, ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo o all’asl della tua provincia.
Dott.ssa Angela Sgambati
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno essere consapevoli è un primo passo per prendere in mano la propria vita e darsi il permesso di farsi aiutare. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Carolina Ferbo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Ciao! Innanzitutto mi verrebbe da chiederti se il vomito é spontaneo o autoindotto. Nel primo caso sarebbe utile contattare uno specialista che possa verificare possibili cause mediche del tuo disturbo. Nel secondo ti consiglio di contattare uno psicologo che possa aiutarti. Anche nel caso il vomito fosse però spontaneo e di natura medica o meno, consiglio comunque un colloquio psicologico per valutare le ripercussioni di questo disturbo sulla tua vita e valutare quanto di psicosomatico ci sia al di sotto.
Ti auguro il meglio
Dott.ssa Adriana Tugnoli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile. Da quando sono iniziati tali difficoltà ? É accaduto in passato ? Se si procura il vomito da sola é un segno e sintomo di un disturbo alimentare in atto. Le converrebbe parlare con i suoi genitori e contattare quanto prima uno/una psicologa clinica per prendere immediatamente in carico il suo problema . Sono specializzata nel trattamento dei DCA. O in ogni caso contatti uno specialista in tale area.
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Dott. Emiliano Tavanxhiu
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile utente. Sono d'accordo con il pensiero dei colleghi e anch'io la invito a dirigersi ad un centro specializzato per i disturbi dell'alimentazione. Serve capire questo comportamento alimentare e a quale stati mentali ed emotivi sia collegato. la saluto.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buonasera caro/a utente, innanzitutto un grande GRAZIE per averci posto il suo quesito e per aver avuto la forza di chiedere aiuto. Questo è importante! Il vomito, soprattutto quando avviene cosi spesso e se auto indotto assume un significato molto importante. È sicuramente monito di un disagio sia chiaramente fisico che emotivo.
Le consiglio di iniziare un percorso di consapevolezza con un professionista psicologo/a al fine di comprendere al meglio ciò che le sta accadendo.
Rimango a disposizione
Dottoressa Monica Pesenti
Dr. Michele Giulio Avigliano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
che cosa devi buttare fuori e non riesci a trattenere?
Dott.ssa Pàmela Arrais
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Selargius
Cara giovane donna, il vomito di per se è un segnale che un problema c'è e con così poche informazioni è davvero difficile capire di che natura sia. Ti invito a rivolgerti sia ad un medico che a un terapeuta per approfondire. Se avessi necessità rimango a disposizione.
D.ssa Pàmela Arrais
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Come hanno già sottolineato molti colleghi lei ha compiuto un passaggio importante che è la consapevolizzazione di un problema. Il passaggio successivo è esplorare questa dinamica comportamentale con uno specialista (psicoterapia).
Ne trarrà sollievo e consapevolezza.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Dott.ssa Alessandra Contiero
Psicologo, Psicoterapeuta
Poggio a Caiano
Gentile utente,
sembra che la sua difficoltà sia ancora iniziale, e ha fatto bene a chiedere consigli e aiuto adesso. Non è poco essere consapevoli che abbiamo un problema e chiedere aiuto! Le consiglio di parlarne inizialmente con i suoi genitori, chiedere il loro aiuto per contattare un centro specializzato dove troverà varie figure di riferimento che la aiuteranno sotto vari punti di vista (psicologico, alimentare...). Le faccio tanti auguri.
Dott.ssa Alessandra Contiero
Dott.ssa Maria Noemi Ciacci
Psicoterapeuta, Psicologo
Grosseto
La prima domanda che devo porre è se il vomito sia autoindotto o spontaneo.
Nel caso si tratti di vomito spontaneo è importante richiedere la consulenza di un medico gastroenterologo.
Nel cado si parli di vomito autoindotto le strade che si aprono sono molteplici e più di pertinenza di una figura della salute mentale. Ciò non toglie che anche il vomito autoindotto può portare a problematiche a livello fisiologico.
Il mio consiglio è quindi di valutare i passi da fare in base alla struttura del sintimo, se vi sia da pensare solo ad un lavoro di tipo medico o un lavoro imtegrato che alla figura medica associ uno specialista della salute mentale.
Dott.ssa Simona de Santis
Psicologo, Psicoterapeuta
Silvi
Salve,
immagino che il tuo vomito non sia di origine organica, per esempio di un problema fisico all'apparato digerente, quindi è il caso che tu ne parli con i tuoi e che insieme vi rivolgiate ad un professionista specializzato in disturbi del comportamento alimentare che valuterà il da farsi.
Saluti.
Dott.ssa Barbara Carpentieri
Psicologo, Psicoterapeuta
Avellino
ciao, è già importante il fatto che tu abbia chiesto informazioni su questo portale, dimostra comunque una voglia nel voler capire e cambiare qualcosa. magari, cominciando un percorso potresti capirne l'origine così da evitare che accada di nuovo. un abbraccio, abbi forza e coraggio
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Dott.ssa Serena Facchin
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Montemerlo
Ciao! La situazione che descrivi è sicuramente seria e sarebbe meglio che la affrontassi prima possibile. Ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo della tua zona, meglio se è specializzato in disturbi alimentari. Sei minorenne, quindi avrà bisogno del consenso dei tuoi genitori, ma non preoccuparti per questo; insieme capirete come meglio affrontare la questione con i tuoi e come fare per coinvolgerli in maniera positiva e produttiva.
Buona fortuna!
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la consapevolezza con cui parla del suo problema è un ottimo inizio.
Non esiti oltre e contatti un professionista per un consulto psicologico.
Un saluto,
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
La ringrazio per aver trovato il coraggio di scrivere e condividere ciò che sta vivendo. Verbalizzare questa difficoltà è un passo davvero importante: significa che ha iniziato a prendere consapevolezza della situazione e, soprattutto, che c’è una motivazione al cambiamento. È un segnale molto prezioso, perché il riconoscere di avere una difficoltà è sempre il primo passo verso la possibilità di stare meglio.
Da ciò che racconta, emerge una relazione difficile con il cibo e con il proprio corpo, che nel tempo sembra essere diventata fonte di grande disagio. Il fatto che negli ultimi giorni gli episodi di vomito siano aumentati è un segnale da non sottovalutare. È davvero importante che non affronti questa situazione da sola. La invito a cercare supporto nelle persone a lei vicine, come familiari o amici che possano supportarla nella scelta di un percorso adatto alla sua fragilità; infatti, le consiglio di cercare quanto prima supporto psicologico, in modo da poterne parlare in uno spazio sicuro e competente. Se ha la possibilità economica, può rivolgersi a uno psicoterapeuta privato, le consiglio l' approccio cognitivo-comportamentale (CBT), che è molto efficace per il trattamento delle difficoltà legate al cibo e alle emozioni che le accompagnano. Questo tipo di percorso aiuta a comprendere i pensieri, le emozioni e i comportamenti che mantengono il problema, e a trovare strategie più sane per affrontarli.
Se invece non ha disponibilità economiche, può rivolgersi al consultorio familiare più vicino a casa: si tratta di servizi pubblici gratuiti o a costi molto bassi, dove lavorano psicologi, psicoterapeuti e medici. Lì potrà ricevere un primo colloquio di valutazione e, se necessario, essere indirizzata verso un percorso di cura adeguato.
Nel frattempo, se dovesse accorgersi che gli episodi di vomito continuano o che compaiono sintomi fisici importanti (debolezza, capogiri, dolori, senso di svenimento), la invito a parlarne subito con il medico di base o a recarsi al pronto soccorso. Il corpo, come la mente, va protetto e ascoltato.
Resto a disposizione se sentisse bisogno di ulteriore supporto.

Cordialmente

Dott.ssa Taslima Grossi

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