Salve, ho 15 anni e credo di avere una malattia sessualmente trasmessa. Ho avuto un rapporto omosess

23 risposte
Salve, ho 15 anni e credo di avere una malattia sessualmente trasmessa. Ho avuto un rapporto omosessuale a inizio Agosto, noi due non abbiamo nessun tipo di malattia sessuale e quindi siamo sani come pesci. Quindi quel giorno, abbiamo deciso di penetrarci in mutande, è successo che l’altra persona mentre mi stava penetrando (ripeto, con tutti e due le mutande), le mie mutande si sono bagnate un po’ per il suo sperma, e ho un po’ paura che il suo sperma possa essere entrato nel mio ano essendo vicino, molte persone mi hanno detto che dopo un solo rapporto, sopratutto con una persona sieronegativa con (come dire) lo “sperma” senza virus, non posso avere ne l’HIV, ne l’AIDS. L’unica mia preoccupazione è quella che da qualche settimana ho avvertito un po’ di gola infiammata, tosse secca e grassa e prurito, ma conoscendomi so che sono causati dalla mia testa, dopo che una psicologa mi ha detto che è impossibile che possa aver preso l’HIV, il prurito si è calmato, io comunque sono una persona SUPER ipocondriaca. L’unica mia domanda è che oggi ho notato un puntino rosso sul glande mentre mi masturbavo, già da qualche settimana inizio a notare il pene un po’ secco, potrebbe essere tipo la masturbazione vigorosa o scarsa igiene, se io potrei aver preso qualche altra malattia sessuale. Comunque del resto io mi sento bene, non vomito, non ho la febbre ecc. mi sento come ogni giorno. Tra qualche mese pensavo di andare a fare il test per levarmi questo peso ma, spero che voi mi potrete spiegare cos’è che io non so è che mi possano rilassare e che io non abbia nulla. Grazie
Dott.ssa Francesca Belgiovine
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Verona
Salve, credo che i suoi dubbi e conseguenti somatizzazioni siano conseguenti alla paura e alla scarsa conoscenza rispetto alla possibile trasmissione dell’Hiv. Tuttavia, dal suo racconto mi sento di escludere questa possibilità. In ogni caso, contatti il consultorio di zona, di solito sono molto preparati e sicuramente le sapranno dare tutte le informazioni necessarie sia x il test sia per affrontare la sessualità in modo protetto e sicuro.

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Dott.ssa Roberta Rosati
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Roma
Quindi sintetizzando: non ci sono sintomi, alcuni sono passati quando ha parlato con la sua psicologa. Dice di essere sano come un pesce altresì il suo partner è altrettanto sano. Quindi il problema sembra essere più legato alla paura di poter prendere delle malattia e all’ansia che ne consegue. Ha fatto bene a parlare con la sua psicologa continui a farlo. Per la trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili è bene avere una informazione corretta da parte di un medico, l’andrologo per gli uomini o come le ha suggerito la collega sopra, un consultorio dove troverà più specialisti preparati a darle queste informazioni.
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Le ho già risposto in precedenza tranquillizzandola. Le consiglio di rivolgersi al consultorio di zona per avere informazioni su come vivere la sessualità in maniera protetta e consapevole. Essere informato correttamente su queste problematiche dovrebbe rassicurarla e fugare i suou dubbi. Un caro saluto. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Maria Noemi Ciacci
Psicoterapeuta, Psicologo
Grosseto
Dalla sua descrizione la sintomatologia descritta potrebbe essere dovuta a una maggiore attenzione alle attivazioni corporee dovuta alle preoccupazioni conseguenti all'evento e ciò comporta un incremento dei pensieri stessi.
Un consulto presso il consultorio di zona può aiutare ad avere una certezza sulla non presenza di patologia organica
Dott.ssa Santucci Roberta
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Campi Bisenzio
Salve, le consiglierei di rivolgersi ad un consultorio per ovviare definitivamente qualsiasi dubbio abbia.
D'altro canto vorrei farle considerare degli aspetti. Vista la sua giovane età e, da quanto riferito, sostiene che nè lei nè il suo partner abbiate malattie sessualmente trasmissibili, credo che la probabilità di contrarre il virus sia praticamente nulla.
Chiaramente va anche tenuto in considerazione che la probabilità di contrarre il virus è correlata al numero di partner sessuali senza l'utilizzo di protezioni.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti nel caso ne avesse bisogno, ma le consiglio comunque di rivolgersi al consultorio della sua zona. Saluti, Dr.ssa Santucci Roberta.
Dott. Duscian Davide Riccio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Ciao! probabilmente nel profondo la tua non è una domanda collegata al credere veramente alla possibilità di contagio ma all'intollerabilità e inaccettabilità del dubbio anche minimo di avere contratto una malattia sessualmente trasmissibile. Una richiesta di rassicurazione tipica dell'ipocondriaco. Per tua stessa ammissione hai riferito infatti di essere abbastanza certo si tratti di un "errore della tua testa". In questi casi la terapia cognitivo comportamentale (terapia maggiormente validata da evidenze scientifiche per quanto riguarda i disturbi d' ansia come l'ipocondria) prevede la graduale acquisizione della capacità di astenersi da tale tipo di rassicurazioni che ingigantiscono il problema e aumentano l' ansia, responsabile della tua attenzione estrema a minime ed insignificanti variazioni anatomiche del tuo corpo che acquiscono nuovamente l'ansia in un circolo vizioso. ti consiglio quindi di intraprendere subito una terapia per interrompere i circoli viziosi nei quali probabilmente stai perdendo parte del tuo tempo e acquisire progressivamente il controllo sulle preoccupazioni relative alle malattie. sono a disposizione anche telefonicamente per ulteriori delucidazioni. tieni duro e passa una buona giornata
Buongiorno nella sua lettera mi colpisce il fatto che esordisce dicendo: “credo di avere una malattia sessualmente trasmessa”. Successivamente analizza i fatti accaduti e si rende conto dell’improbabilità dell’affermazione. È consapevole di essere ‘SUPER ipocondriaco’ , pertanto il fatto di non riuscire a calmare l’ansia di avere una malattia è probabilmente presente a causa di disagi di natura psicologica appunto. È fondamentale affrontare questi aspetti con un professionista. Leggo che ne ha parlato con una psicologa: se fosse stato un colloquio spot le suggerisco di chiedere un aiuto psicologico più costante, parlandone preventivamente con i suoi genitori (essendo lei minore non può essere preso in carico da una psicologa privatamente) o in alternativa recandosi come suggerito dai colleghi ad un consultorio oppure ad uno sportello di ascolto psicologico spesso presente nelle scuole. Concordo con i colleghi anche in merito alle corrette informazioni da avere per vivere una serena sessualità: per la protezione da malattie sessualmente trasmissibili, come del resto per la contraccezione, avere rapporti ‘coperti’ solo da un indumento significa non proteggersi. Per ogni altro chiarimento di mia competenza sono a disposizione. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Dott.ssa Azzurra Aloisi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, mi pare di capire che in molti ti abbiano già tranquillizzato sulla possibilità di aver contatto una malattia sessualmente trasmissibile. Al di là della possibilità di fare un test per sentirti più tranquillo, mi sembra che la questione sia legata piuttosto a delle angosce relative alla tua vita sessuale, come se qualcosa di brutto dovesse accadere solo perché ci si è concessi il piacere. Credo che potrebbe esserti molto d'aiuto cominciare un percorso psicoanalitico che possa aiutarti a mettere a fuoco le veri questioni che ti stanno turbando in questo momento delicato della tua adolescenza.
Dott.ssa Aloisi
Dott. Carlo Bertorello
Psicoterapeuta, Psicologo
Calcinaia
Caro ragazzo, non hai nè l'HIV, nè l'AIDS, ma un disturbo psicologo assai invalidante: la diagnosi te la sei già fatta tu: IPOCONDRIA. La persona ipocondriaca ha una tipica difficoltà a vivere le sue emozioni, ad riconoscerle, in particolare le paure e le angosce. Le emozioni non riconosciute vengono proiettate su qualsiasi minima alterazione della vita normalità prendendo pertanto la forma di possibili malattie spaventose. Se te ne vuoi liberare e trovare una tua serenità ti puoi rivolgere a me o ad un mio collega. Ti consiglio comunque di fare uno o più colloqui informativi presso diversi professionisti per valutare quanto ti trovi a tuo agio con loro. La qualità del rapporto paziente-terapeuta nel nostro campo è in effetti il principale fattore predittivo di un buon lavoro terapeutico.
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, lei è molto giovane e alle prese con il suo desiderio sessuale, che per tutti è sempre fonte di timore e di angoscia. Infatti, occorre che la spinta alla sessualità non sia solo sperimentata, agita, ma anche assunta come una scelta personale, legata al proprio modo di essere, di vivere, alla propria storia. Penso che lei sia solo all'inizio di questi passaggi e che con il tempo e con un lavoro di psicoterapia, che le consiglio, potrà acquisire la serenità per sostenere la sua scelta sessuale di fronte a se stesso e agli altri. Intanto, per sgombrare il campo da tutte le paure legate alla possibilità di aver contratto delle malattie, si può rivolgere con fiducia a un consultorio della ASL. Inoltre, potrebbe cominciare a proteggersi dai rapporti sessuali con l'uso dei preservativi. Se è in grado di avere una sessualità condivisa con un partner è anche nel suo pieno diritto e nella sua piena responsabilità di proteggersene. cordiali saluti. P G
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile da ciò che descrive è probabile che stia vivendo un periodo di forte angoscia poiché è nel periodo in cui sta sviluppando e iniziando a vivere la sua sessualità. Nonostante questo le consiglio una visita medica per appurare eventuali cause biologiche che sottendono la sua condizione e un supporto psicologico.
Dott.ssa Maria Elena Cinti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Albano Laziale
non vorrei ripetere i concetti chiave già esposti in maniera approfondita dai miei colleghi, ma forse lei stesso è in grado di comprendere Quali possono essere le difficoltà che ha. Probabilmente già ha ritenuto opportuno rivolgersi a uno specialista Mi auguro per lei che la aiuti!
Dott.ssa Marina Gori
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Milano
Salve, dalla sua lunga richiesta emerge uno stato ansioso che necessita di essere gestito sia per la sua giovane età sia perché si tratta di situazioni anche di tipo irrazionale di cui è importante essere consapevoli. E' normale che ai primi approcci sessuali ci siano dei dubbi e delle paure, ma è importante saper valutare se sono fondate. Le consiglio di consultare uno psicologo che possa seguirla e aiutarla in questa fase importante della sua vita. Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Dott.ssa Silvia Findanno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Perugia
Buona sera, concordo con i miei colleghi sulla possibilità di placare ogni preoccupazione rivolgendosi ad un consultorio o centro analisi qualsiasi per i dovuti accertamenti. Tuttavia, come già evidenziato, il suo bisogno sembra essere principalmente legato alla paure del contagio, come se in quel rapporto la cosa che ha trovato più penetrante fossero appunto queste preoccupazioni. Probabilmente unirsi ad un'altra persona, fisicamente ed emotivamente, comporta una serie di emozioni e sensazioni talvolta difficili da comprendere e collocare, ed è facile che ci possano spaventare. Se ha già intrapreso un percorso con la psicologa di cui ha fatto menzione, le suggerisco di proseguire e cercare di andare a fondo in merito a tali angosce, altrimenti potrebbe essere utile ed opportuno contattare un altro professionista. Sarebbe bello se riuscisse a godere appieno dei suoi rapporti.
Le auguro il meglio.
Dott. Ssa Silvia Findanno
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Ciao. Ti ho risposto in passato cercando di tranquillizzarti. Ti consiglio nuovamente di rivolgerti al consultorio di zona per avere informazioni su come vivere la sessualità in maniera protetta e consapevole. Essere informato correttamente ti sarà già di grande beneficio.

Un caro saluto

Massimiliano Trossello
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Viene evidenziata una grande contraddizione tra la tua paura di avere una malattia sessualmente trasmessa e la certezza di essere sani. Tutto questo ti provoca una grande sofferenza e sottolinei la difficoltà nel gestirla. Bisogna tenere conto che in questo campo alla tua età ci sono dubbi, paure e difficoltà. Devi capire fino in fondo quello che realmente desideri e certe situazioni possono spaventare. Per toglierti ogni paura, rivolgiti al consultorio della tua zona dove si trovano dei professionisti preparati che ti aiuteranno a togliere ogni dubbio di natura organica. Parallelamente cerca di continuare il percorso che hai intrapreso con la psicologa o in alternativa si potrebbe contattare uno psicoterapeuta che si interessa degli adolescenti. Cordiali saluti
Dr. Argo Penovi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Collevecchio
Buongiorno, personalmente io non credo che lei abbia bisogno di rassicurazioni; credo che abbia bisogno di affrontare i suoi pensieri ossessivi in chiave ipocondriaca e credo che il modo migliore per riuscirci sia con l'aiuto di un professionista. A volte è una fortissima tentazione quella di ricorrere alle rassicurazioni, ma queste, a ben guardare, fanno più male che bene quando si è ipocondriaci. Per qualsiasi dubbio o chiarimento resto a disposizione. Buona giornata!
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi sembra molto improbabile che possiate aver contratto la malattia.
Per sicurezza comunque, si rivolga anche al suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, solo il medico può confutare i tuoi dubbi.
Un saluto,
MMM
Dott.ssa Anna Asia Forino
Psicologo, Psicologo clinico
Trapani
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso su questa piattaforma le sue preoccupazioni. Dalle sue parole mi sembra che lei abbia già tutte le informazioni necessarie per rassicurarsi di non aver contratto l'HIV. Mi immagino che il suo essere "super ipocondriaco" non le consenta di rilassarsi e che si tratti quindi di un fattore puramente psicologico. Le consiglierei allora di valutare l'idea di intraprendere un percorso con un professionista, che possa aiutarlo a vedere con più chiarezza quanto accaduto rispetto a questo rapporto avuto, ma che l'aiuti anche ad affrontare questa problematica legata alla paura di contrarre malattie, nell'ottica di un suo benessere attuale e futuro.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Da quello che descrive, non ci sono le condizioni per una trasmissione dell’HIV, perché entrambi siete sieronegativi e non c'è stato contatto diretto tra fluidi corporei e mucose esposte. I sintomi che riferisce sono molto più compatibili con stress e ansia, soprattutto se ha già avuto preoccupazioni simili in passato. Se l'ansia persiste, potrebbe essere utile parlarne con un professionista della salute, anche senza coinvolgere i suoi genitori. In ogni caso, se vuole togliersi ogni dubbio, può fare un test anonimo e gratuito nei centri dedicati.

Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
l'unico modo per escludere un problema medico è fare un esame medico, per il futuro tieni presente che le mutande non sono nè comode nè impermeabili per avere un rapporto di qualsiasi tipo, per stare tranquilli usate i preservativi.
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
da quello che racconti non c’è motivo di pensare che tu possa aver contratto una malattia sessualmente trasmessa. Il tipo di contatto che descrivi non comporta alcun rischio per l’HIV o per altre infezioni, soprattutto considerando che entrambi eravate con le mutande e non c’è stato contatto diretto tra mucose o scambio di sangue.

I sintomi che noti – come il prurito o la gola infiammata – non sono collegati a infezioni sessualmente trasmesse e sembrano più legati all’ansia e alla preoccupazione. Il fatto che si siano attenuati dopo le rassicurazioni della psicologa conferma che il corpo reagisce molto ai pensieri e alla tensione emotiva.

Il piccolo puntino rosso sul glande o la sensazione di secchezza possono dipendere semplicemente da sfregamento, irritazione o scarsa lubrificazione durante la masturbazione. Ti basterà fare attenzione all’igiene intima, usare acqua tiepida e detergenti delicati, e lasciare respirare la pelle (evitando indumenti troppo stretti).

Hai fatto bene a voler chiarire i tuoi dubbi: prendersi cura di sé e informarsi è segno di responsabilità. Se l’ansia dovesse tornare o il pensiero fisso diventare pesante, parlarne ancora con la psicologa potrà aiutarti a sentirti più tranquillo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni

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