Salve gentili dottori vi scrivo perché sto attraversando un momento difficilissimo. Soffro di distur

20 risposte
Salve gentili dottori vi scrivo perché sto attraversando un momento difficilissimo. Soffro di disturbo bipolare e di disturbo ossessivo compulsivo e sono terrorizzata dalla gravidanza, specie dalla gravidanza extrauterina. Non ho rapporti da mesi per questo terrore ma tutti i giorni mi vengono ossessioni di tutti i tipi (come la possibilità di essere messa incinta utilizzando gli asciugamani di casa).Adesso ho avuto un ciclo mestruale strano e un fortissimo mal di seno che in vita mia non ho mai avuto. Ad inizio luglio ho saputo dalla ginecologa che anche i contatti indiretti possono mettere incinta e sono rimasta ossessionata. Dal punto di vista psicologico quanto è probabile che io abbia avuto un rapporto anche superficiale e non me lo ricordi? Ho vissuto questi mesi nel terrore di essere rimasta incinta per un rapporto indiretto che ho avuto ad inizio luglio e la mia mente da allora è rimasta focalizzata lì anche se non me lo ricordo chiaramente. Ho detto a mia madre che non avrei avuto più rapporti, ho odiato il mio compagno perché mi aveva spinto a quel contatto. Esiste la possibilità che io abbia avuto un altro contatto a rischio e non lo ricordi? Lo si che non siete maghi e non potete saperlo con certezza ma vi chiedo quanto sia psicologicamente plausibile. Lo so che sarebbe più facile fare un test di gravidanza ma ho il terrore e non ci riesco. Non riesco ad andare dal ginecologo. Sto evitando con terrore tutte le situazioni che potrebbero mettermi di fronte ad una risposta che temo. Sto seguendo un percorso psicologico e psichiatrico che mi aiuta ma non dormo e non mangio più adesso la mia nuova ossessione è che io possa avere avuto un rapporto anche superficiale che non ricordo. Non so se potrete darmi una risposta ma io ci ho provato. Grazie in anticipo
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Gentile utente,
dalle sue parole emerge una forte sofferenza legata all’ansia e alle ossessioni, che sembrano condizionare in modo significativo la sua quotidianità e il suo benessere. Le paure che descrive, come quella di una gravidanza possibile senza un rapporto sessuale completo o la convinzione di non ricordare un evento, sono spesso collegate a pensieri intrusivi tipici del disturbo ossessivo-compulsivo e possono risultare molto angoscianti.

In situazioni come questa è importante non affrontare da sola tali paure, ma continuare ad approfondire e lavorarci con il supporto di uno specialista. Il percorso psicologico e psichiatrico che sta già seguendo rappresenta la strada giusta: le consiglio di parlarne apertamente con il suo terapeuta, così da poter affrontare in modo mirato queste ossessioni e il terrore legato alla gravidanza.

Un lavoro specifico su questi pensieri e sulle emozioni associate può davvero aiutarla a ritrovare un maggiore senso di controllo e serenità.

Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott.ssa Samuela Carmucco
Psicologo, Psicoterapeuta
Palermo
Salve,
lei è già seguita, e questo è un ottimo segno di possibilità.
Sta vivendo un momento molto delicato e difficile, è prevedibile purtroppo che accadano questi episodi di pensieri intrusivi invivibili.
Si affidi ai professionisti e insieme a loro costruirà la sua guarigione; passo dopo passo queste ossessioni dovrebbero perdere la loro funzione, e andare via.
Occorre spesso un tempo personale per comprendere perché certi sintomi appaiono, e sentirne il senso per lasciarli andare.
Dott.ssa Serena Bosco
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, quando parla di percorso psicologico intende una psicoterapia di almeno una volta a settimana? Per i suoi disturbi sarebbe fondamentale seguire una psicoterapia oltre che un percorso psichiatrico e farmacologico
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, sembra abbia sviluppato alti livelli di paranoia rispetto alla possibilità di rimanere incinta. Le consiglio di parlarne in terapia cosi come ha scritto qui. La sapranno aiutare.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Dott.ssa Giulia Diener
Psicoterapeuta, Psicologo
Napoli
Buongiorno, capisco la profonda angoscia che prova. Le consiglio di portare questo tema in terapia e confrontarsi con il suo terapeuta. I pensieri ossessivi che riporta possono essere fonte di grande ansia e la ricerca di rassicurazioni non l’aiuta poiché rischia di aumentare le compulsioni di cui è vittima. Piuttosto sarebbe più funzionale per lei comprendere la natura di questi pensieri e lavorare profondamente per raggiungere il benessere che merita
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Dott.ssa Gloria Pinzuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Frascati
Buonasera, la paura della slatentizzazione di un (possibile) ricordo, la paura di una gravidanza etc si connettono tutte al bisogno di controllo, che si manifesta verosimilmente anche con il suo DOC. Purtroppo non c'è una "scala di plausibilità" che ci indica quanto è plausibile per lei aver avuto un rapporto superficiale e non ricordarlo, soprattutto non conoscendo bene la situazione. Mi sento di dire però che lei è ben seguita se sta svolgendo un percorso psicologico e psichiatrico e che insieme con i professionisti che la seguono potrà trovare le risposte che cerca.
Dott.ssa Luisa Allione
Psicologo, Psicoterapeuta, Fisioterapista
Bologna
Gentilissima,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale con formazione specifica nel trattamento del disturbo ossessivo compulsivo. Più che ricercare la certezza nel risolvere il suo dubbio dovrebbe prendere in considerazione l'opportunità di lavorare sul meccanismo che alimenta e mantiene questi dubbi che le causano ansia e che rischiano di limitarla nella sua vita. Cordiali saluti e un grande in bocca al lupo.
Luisa
Salve
Le consiglio di parlare con molta serenità con la sua psicologa la saprà tranquillizzare..
Con i rapporti indiretti non si resta incinta e soprattutto perché non dovrebbe ricordare di averne avuti?? Non si faccia del male..da sola Cerchi di volersi bene e togliersi tutti i dubbi parlando in terapia
Vedrà che le sapranno dare tutte le informazioni del caso
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, il forte disagio che sta vivendo, acuito da disturbo bipolare e disturbo ossessivo compulsivo, possono intensificare pensieri intrusivi e paure irrazionali come quella di una gravidanza da contatto indiretto. Le ossessioni, come il timore di non ricordare un eventuale rapporto a rischio, sono purtroppo comuni nel DOC e possono rendere difficile distinguere ciò che è reale da ciò che è solo un pensiero ansiogeno. Dal punto di vista psicologico, è plausibile che la sua mente sia rimasta bloccata su un evento vissuto come ambiguo o minaccioso, ma questo non significa che ci sia stata una reale esposizione a rischio. Tuttavia, la paura può alterare la percezione e alimentare dubbi anche in assenza di prove. Sta già affrontando un percorso con uno psicologo psicoterapeuta e uno psichiatra, ed è importante proseguire questo lavoro, affrontando anche gradualmente l’evitamento verso il ginecologo o un semplice test, magari con il supporto del terapeuta. Percorsi come l’EMDR possono essere utili per ridurre l’impatto di questi pensieri ossessivi. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli.
Dott. Duscian Davide Riccio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno
Ovviamente dato il suo stato penoso come prima cosa le confermo che ciò è impossibile... cosa che forse come molti altri pazienti con la sua fragilità in una parte della sua mente sa già.
Allo stesso tempo in una parte della sua mente potrebbe sapere di aver frainteso la risposta della sua ginecologa o averla indotta ad effettuare un'affermazione che poi lei personalmente traduce in un rischio paradossale e irreale.
Oltre a ciò le riporto alcune info che potrebbe esserle utile a lungo termine.
Come lei avrà imparato a riconoscere, le rassicurazioni putroppo hanno solo valore momentano e il bisogno di riceverne altre si ripresenta quasi sempre successivamente con altri contenuti anche se in un pattern categorizzabile.
Sono infatti propio quelle rassicurazioni a "foraggiare" la sua fragilità e a sostenere il problema; il Doc ha una base relazionale fortissima: sulla base delle pubblicazioni e gli studi di tipo Evidence Based su tale probleamatica, è possibile affermare che spesso chi soffre di DOC, sia immerso in una rete relazionale dove la maggior parte dei legami prossimali fornisce rassicurazioni rispetto alle ansie e alle ossesioni del paziente sofferente. Questo può sembrare una cosa buona ad occhio inesperto ma riduce di fatto inesorabilmente l'autonomia del paziente nel decidere da se la rilevanza reale di un pericolo e affidarsi al proprio intuito.
Molti pazienti che sofforno di DOC putroppo fanno fatica ad "uscire" o "fermare" il flusso vorticoso dei loro pensieri, creando ossessioni che devono compulsivamente espugnare con richieste di rassicurazioni o altri rituali proprio perchè sono convinti che per gli esseri umani esista la possibilità di espugnare i pensieri.
Questo tentativo infruttoso, favorisce in loro l'aumento dell'ansia ad un livello tale da perdere la capacità di asserire in autonomia che un pericolo è inesistente fino in alcuni casi arrivando a perdere l'esame di realtà.
Lei stessa si renderà conto, quando l'ansia di questo momento tornerà all'interno di livelli accettabili per lei che il problema va ben oltre le possibilità di contaminazione o pericolo suggerite dalla sua mente ad un dato momento e ad una data ora.
Un elemento focale è infatti la fiducia nella possibilità di essere al sicuro, la sensazione di vulnerabilità e la mancata disponilità o accettazione in senso assoluto.
Soffrendo di DOC sa benissimo che cìò che asserisce è assurdo ma affermarlo non basta per tornare a livelli basici di ansia.
La comorbilità con il disturbo bipolare rende la questione ancora più complicata e disvela la necessità di supporto da parte di un terapeuta esperto in tale disturbo unitamente all'accesso ad adeguato supporto farmacologico su valutazione dello psichiatra e uno percorso di sostegno psichiatrico parallelo a quello terapeutico. Questo perchè nei momenti in cui si mette in atto una vazione dei livelli delle sue emozioni connesse alla fragilità bipolare, anche le sue ossessioni ne risentono. Qualora non lo avesse già fatto Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico attendosi allo standard previsto dalle linee guida scientifiche internazionali come la terapia cognitivo comportamentale e consultare uno psichiatra esperto delle sue fragilità.
Le auguro che tale scelta rappresenti l'inizio della fine della "tortura cinese" alla quale si auto sottopone senza volerlo. un caro saluto
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
Sarebbe opportuno che lei riferisse questi suoi dubbi e questo suo vissuto allo psicoterapeuta che la sta seguendo ed anche al suo psichiatra di riferimento.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Dott.ssa Francesca Torretta
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Busto Arsizio
Cara utente,
quello che descrivi è molto doloroso ma anche comprensibile: l’ansia e le ossessioni possono far sembrare reali paure che non lo sono. È estremamente improbabile che tu sia rimasta incinta o che tu abbia dimenticato un rapporto. Non è colpa tua: è l’ansia che ti inganna. Continua a fidarti del percorso con i tuoi terapeuti e non affrontare tutto da sola. Con il giusto supporto, puoi stare meglio e ritrovare serenità.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Buonasera,
comprendo profondamente quanto il momento che sta attraversando possa essere difficile e spaventante. Quando ansia e ossessioni prendono il sopravvento, tutto ciò che riguarda il corpo e la memoria può diventare fonte di grande angoscia, e le paure sembrano più forti della razionalità.

Da ciò che descrive, è molto probabile che il suo disagio derivi non da eventi reali, ma da pensieri intrusivi e immagini mentali tipiche del disturbo ossessivo-compulsivo, che spesso porta a dubitare di sé, dei propri ricordi e della realtà stessa. Le ossessioni legate alla paura di una gravidanza “impossibile” sono, purtroppo, abbastanza frequenti in chi soffre di DOC.

L’idea di non ricordare un contatto o un evento a rischio è anch’essa parte di questa dinamica: non è che manchi la memoria, ma è la paura a creare incertezza, come se non ci si potesse fidare della propria mente. È importante continuare il percorso psicologico e psichiatrico che già sta seguendo, perché è proprio lì che potrà lavorare in modo graduale su queste paure, trovando strumenti per contenere l’ansia e distinguere ciò che è reale da ciò che è frutto della preoccupazione.

Nel frattempo, provi a non restare sola con queste sensazioni: parlarne con i suoi terapeuti, anche nei momenti di maggiore paura, è già un modo per riprendere contatto con la realtà e con la sicurezza interna.

Un caro saluto e un incoraggiamento a proseguire con fiducia nel percorso che ha già intrapreso.
Dott. Simone Carpignano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, dalle sue parole si percepisce una grande sofferenza e un’intensa angoscia legata al timore della gravidanza e alla perdita di controllo su di sé e sul proprio corpo. In situazioni come questa, spesso la paura non riguarda solo la realtà concreta di un possibile evento, ma anche ciò che esso rappresenta sul piano più profondo: la possibilità di essere invasi, vulnerabili, o di non riconoscersi più come padroni dei propri pensieri e delle proprie emozioni.

Nel disturbo ossessivo, questi pensieri e immagini intrusive tendono a imporsi proprio nel tentativo, del tutto involontario, di proteggersi da emozioni ancora più dolorose o difficili da gestire. Ma così finiscono per alimentare un circolo di paura, dubbio e ricerca di certezze che non riescono mai davvero a rassicurare.

Il fatto che sia seguita da uno Psicologo e da uno Psichiatra è importante: le consiglio di condividere con loro anche queste nuove paure e pensieri. Non è necessario, in questa fase, cercare di “sapere con certezza” se qualcosa sia accaduto o meno; l’ansia non si placa con la certezza, ma attraverso la possibilità di dare significato a ciò che la alimenta.

Nel tempo, con un lavoro psicoterapeutico paziente e continuo, potrà comprendere meglio da dove nasce questa paura e ridurre gradualmente la forza che oggi sembra avere su di lei.

Un cordiale saluto,
Dott. Simone Carpignano
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera Signora, cerchi di seguire la terapia e di far presente, a chi la segue, se i sintomi peggiorano. Non è un elemento reale che riesce a tranquillizzarla in modo definitivo. Si tratta di indagarne le origini e lavorarci. Vedrà che con il tempo starà meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Giovanni Iacoviello
Psicoterapeuta, Psicologo
Bergamo
Buongiorno,
è utile approcciare a livello pratico i pensieri intrusivi e lo può chiedere allo psicologo che la segue ora. La possibilità di restare incinta per contatti è già bassa, e quella di non ricordarsi di contatti indiretti da luglio in poi, sapendo che è molto preoccupata su questa area, direi nulla. Ma come già sa ragionare con la logica spesso non aiuta a "scacciare" i pensieri intrusivi o ricorrenti e le preoccupazioni. Per questo si rivolga su questa dimensione specifica alla sua/suo psicoterapeuta. Le faccio tanti auguri. Dott. Giovanni Iacoviello
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

per le problematiche qui esposte si è già rivolta a degli specialisti. Continui le cure e soprattutto la psicoterapia, vedrà che con il tempo riuscirà ad uscire dalla morsa dei suoi pensieri intrusivi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Edith Valerio
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Gentile utente,
comprendo profondamente quanto il momento che sta attraversando possa essere faticoso e spaventoso. Quando conviviamo con ansie molto intense e con pensieri ricorrenti, la mente tende a creare scenari di pericolo anche in assenza di reali elementi concreti: questo è un modo che la psiche utilizza per tentare di controllare la paura.

Nel suo racconto emerge un forte bisogno di rassicurazione e di sentirsi al sicuro nel proprio corpo e nelle proprie emozioni. È importante che continui a condividere queste preoccupazioni con i professionisti che già la seguono, perché il fatto che lei sia già in un percorso psicologico e psichiatrico è un passo fondamentale per ritrovare stabilità e fiducia.

La paura che possa essere accaduto qualcosa “senza ricordarlo” sembra collegata più all’intensità dell’ansia e del controllo che la mente cerca di esercitare, piuttosto che a un reale evento dimenticato. Tuttavia, più che cercare conferme o certezze immediate, può essere utile portare attenzione a ciò che accade dentro di sé: alle sensazioni, ai pensieri, ai significati più profondi di questa paura.

Con il tempo e un lavoro terapeutico mirato, sarà possibile riconoscere meglio la differenza tra ciò che teme e ciò che accade realmente, ritrovando maggiore calma e fiducia in sé.

Un abbraccio
dott.ssa Edith Valerio
Dott.ssa Claudia Lotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, capisco quanto questa situazione possa essere angosciante. Le paure che descrive, come la possibilità di gravidanze da contatti indiretti o ricordi confusi di rapporti, sono spesso parte dei pensieri ossessivi legati al DOC e non corrispondono a eventi reali. È positivo che sia già seguita da una psicologa e da uno psichiatra: continui a parlarne con loro, senza affrontare da sola questi dubbi. Il timore e l’evitamento sono comprensibili, ma col tempo e con il giusto supporto possono ridursi molto.
Dott.ssa Cindy Sangiovanni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente,
quello che descrive è un vissuto molto intenso e doloroso, e fa bene a chiedere supporto. Il terrore della gravidanza, unito alla presenza di disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo bipolare, può portare la mente a creare scenari estremi, anche se razionalmente sappiamo che non sono realistici. Le ossessioni funzionano esattamente così: invadono il pensiero, generano dubbi continui e rendono difficile fidarsi della propria memoria o delle proprie percezioni.
Il timore di essere rimasta incinta tramite contatti indiretti (come asciugamani o superfici) non trova fondamento medico, ma capisco che, quando l’ansia è molto alta, la rassicurazione razionale da sola non basta. L’idea di “non ricordare” un contatto rischioso è un effetto tipico dell’ansia ossessiva: quando si vive in uno stato di allarme costante, il pensiero si fissa su uno scenario temuto e tutto ciò che non si ricorda perfettamente diventa motivo di dubbio. Non indica che sia realmente accaduto qualcosa, ma che l’ossessione sta prendendo spazio.
Anche evitare i test, le visite e le situazioni che potrebbero rassicurarla è un altro segnale del fatto che l’ansia sta guidando il comportamento. È un meccanismo comprensibile, ma che, nel tempo, mantiene e alimenta la paura.
Il fatto che lei sia già in cura psicologica e psichiatrica è molto importante: questo tipo di vissuto richiede proprio un lavoro mirato su ansia, ossessioni ed evitamento. Se questi pensieri sono così pervasivi da togliere sonno e appetito, è fondamentale che i professionisti che la seguono siano informati di questo peggioramento, perché potrebbero essere necessari aggiustamenti terapeutici.
Rimango a disposizione.

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