Salve gentili dottori, mi presento. Sono un ragazzo di 23 anni, sempre stato allegro solare e seren

21 risposte
Salve gentili dottori, mi presento.
Sono un ragazzo di 23 anni, sempre stato allegro solare e sereno ma anche un po’ ansioso, ed ultimamente sto vivendo un periodo molto duro, cerco di spiegarvi un po’.
Guardando al passato posso dire di aver avuto una bell’infanzia, ma ad ogni modo cosparsa di vari episodi familiari non molto piacevoli che crescendo ho capito avermi segnato profondamente, come ad esempio frequenti litigi tra i miei genitori e tra mia madre e mia Zia, anche molto accesi. All’età di soli 11 anni, ho visto morire tra le mura di casa mia, giorno dopo giorno la mia nonna paterna, a causa di un brutto tumore celebrale, durante il decorso della malattia ne sono successe e ne ho viste di tutte, anche a causa della malattia sempre più aggressiva che stava progredendo.
Ma veniamo alla parte centrale della mia richiesta, in pratica alcuni mesi fa la mia nonna materna alla quale sono legato in maniera fortissima è finita in ospedale a causa della rottura del femore, è stato un periodo molto duro per tutte le vicissitudini legate ad episodi di questo tipo, ma ancora di più lo è stato da quando dopo 2 mesi è stata mandata a casa (quella in cui vivo anche io insieme ai miei genitori).
Il ritorno a casa è corrisposto maledettamente a una mia settimana di ferie, in cui ho dovuto praticamente prendermi cura io di mia nonna, in quanto i miei genitori durante il giorno si trovavano a lavoro. Ho dovuto far di tutto, ma la cosa peggiore è stata trovarsi a pulirle letteralmente il sedere, non pensavo che mi sarei mai trovato a una cosa del genere, notti insonni a causa dei suoi lamenti e svariate altre cose. In seguito a tutto ciò si è riaccesa dopo molto tempo la colite nervosa che da qualche anno mi affligge, gravando ulteriormente sul mio già precario umore, scatenando lamentele da parte dei miei datori di lavoro che mi trovavano meno sorridente del normale.
Ho provato più volte a spiegare che non era un buon periodo per me, ma insomma, a seguito anche di alcuni banali battibecchi dopo 2 anni di sacrifici e sforzi, il 31 Luglio scorso, il mio contratto non è stato rinnovato, per motivazioni economiche aziendali, cosa a cui non ho mai creduto visto che mi era stato promesso il mio tanto ambito contratto a tempo indeterminato.
Inizialmente l’ho vista come una liberazione, vista la costante pressione a cui ero sottoposto nell’ultimo periodo, ma l’aver trovato un nuovo negozio in cui lavorare invece che migliorare la situazione l’ha fatta precipitare ulteriormente. Ho trovato un ambiente estremamente disorganizzato, caotico e veramente demoralizzante, tanto che ho iniziato a rimpiangere fortemente il mio precedente posto di lavoro. Ho deciso di licenziarmi dopo nemmeno un mese visto che ogni giorno era una tortura anche solo pensare di doverci tornare, ma la nostalgia estrema per il vecchio lavoro rimane li.
Insomma dottori, vi ho scritto perchè penso continuamente al vecchio negozio in cui lavoravo, ai miei colleghi con i quali avevo un ottimo rapporto, organizzavamo cose anche al di fuori del lavoro come partite a tennis e calcetto, cene e qualsiasi altra cosa, inoltre durante i momenti “morti” ero io quello che faceva ridere gli altri e ci divertivamo davvero tanto e tutto questo adesso mi manca terribilmente. Non mi va giù che a causa della situazione che mi son dovuto trovare a vivere debba aver perso il lavoro per il quale ho lottato e fatto tante rinunce, ogni volta che ci penso provo un vuoto immenso. Purtroppo in questo periodo i pochi amici “veri” che avevo sono scomparsi, con la mia fidanzata ne posso parlare poco, dato che ha sempre odiato quel posto a causa della fortissima gelosia provata nei confronti di una mia ex collega, quindi mi trovo a dovermi logorare l’anima da solo giorno dopo giorno. Stavo pensando di far passare un po’ di tempo e approfittare del cambio di direttrice per tentare un riavvicinamento.
Adesso ho paura anche se lo so, son molto giovane, a ripartire da capo, penso continuamente al mio vecchio lavoro.
Secondo voi che mi sta succedendo? È preoccupante come cosa? Riuscirò ad uscirne?
Vi ringrazio, una buona serata.
Gentile utente,
Possono capitare momenti nella vita in cui si sente il bisogno di essere supportati, guidati e accompagnati. Può capitare un momento di disagio o di crisi personale a seguito di una situazione particolare o di un determinato momento di vita. Si può uscire da un momento di sofferenza e difficoltà, imparando ad affrontare i cambiamenti vivendoli come un'opportunità per crescere e sperimentarsi. A questo proposito un percorso di supporto psicologico può aiutarla a potenziare le sue risorse personali, a raggiungere e mantenere uno stato di benessere e a favorire una maggiore consapevolezza di sé e dei propri punti di forza. La resilienza, ossia la capacità di far fronte in maniera positiva alle difficoltà, riorganizzando positivamente la propria vita, può essere potenziata e allenata!
Rimango a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta

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Buongiorno. Da quanto ci ha raccontato emerge una serietà nella sua persona che probabilmente merita di uno spazio di riflessione e condivisione, ai fini di un utile sostegno in questa fase di vita
Gent Utente, il mio consiglio è di non restare ancorato al passato e di guardare avanti senza paura di affrontare nuove esperienze. Se si sente bloccato non esiti a farsi aiutare da un professionista che l'aiuti a superare questo momento d'incertezza. Operare il cambiamento a volte è la soluzione più soddisfacente. Perché non pensare che potrebbe trovare un ambiente di lavoro altrettanto simpatico? Un caro saluto.Dr.ssa Benvenuti
Gentile utente, la sintomatologia sia somatica che psicologica sembra esprimere un bisogno di trovare uno spazio in cui sentirsi accolto e ascoltato. Caratteristiche che probabilmente aveva il suo ambiente lavorativo precedente. Credo che attraverso una buona psicoterapia avrà la possibilità di esplorare parti di sè che sono state messe da parte cosicché lei possa riacquisire maggiore consapevolezza e autostima.
Un che caro saluto
Dott.ssa Elisa Taverniti
Salve, il periodo che sta vivendo non dev'essere facile, sembra ci sia proprio una difficoltà di adattamento, di adattarsi alla nuova realtà (lavorativa) che sta vivendo. In più mi sembra di capire che si sente solo, non ascoltato o supportato, e tutto questo rende più triste e difficile la sua esistenza. Un buon percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a guardarsi meglio dentro e a rafforzare i punti di forza interiori, per potersi quindi adattare alla sua "nuova vita". Un saluto, Dott.ssa Eleonora Di Nardo
Salve, stare ancorato al passato come stare proiettato nel futuro sono due modi per non vivere il presente... La vita passa ed è proprio col presente che dobbiamo fare i conti! Il mio consiglio è di iniziare un percorso in cui lei possa trovare il modo, con i suoi tempi, di elaborare ciò che le è accaduto. In bocca al lupo!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Caro ragazzo,
a me sembra che il tuo corpo e la tua mente si stiano ribellando a dei "pesi" che forse porti da troppo tempo. Il modo in cui usi le parole quando dici : "durante i momenti "morti" ero io quello che faceva ridere gli altri", mi fanno riflettere. Ho la sensazione che tu abbia sempre avuto il ruolo del "figlio forte e sorridente" anche quando le circostanze attorno a te era naturale che facessero ribrezzo o paura. Ad oggi potresti essere stanco di indossare quella pesante maschera che un tempo ti è stata utile e potresti aver bisogno di farti vedere per quello che sei, far emergere i TUOI bisogni e le TUE sensazioni piuttosto che, quelle che gli altri si aspettano da te. Il processo è già iniziato. Un caro saluto
Buongiorno,
insieme alle considerazioni e riflessioni dei colleghi, penso non vada trascurata il suo essere ansioso, la colite nervosa. Queste manifestazioni si chiede quale origine abbiano?
Eventi come quelli che ha descritto accentuano la sua ansia latente, mettendola a dura prova e trovandosi a perdere il lavoro, e cose a cui tiene.
Proverei a pensare che l’ansia, la colite meritino una chiave di lettura psicologica e un attenzione a se.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Buongiorno,
mi pare di capire che in questo momento lei sia interessato a riorganizzare la sua vita lavorativa e questo è un buon passo per iniziare. Le consiglierei di rielaborare la sua storia personale con una professionista, per poter lavorare su di sé nella direzione della ricerca del suo benessere.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.G.Gramaglia
Gentilissimo, i periodi di forte stress ed i cambiamenti ci spingono a importanti riflessioni. È giovane , si concentri a capire cosa cerca e desidera realizzare nel suo percorso di vita e se può sarebbe buono farlo attraverso un professionista che possa “come occhio professionale “ esterno aiutarla a comprendere i suoi punti di forza , le sue risorse e come superare o accettare eventuali limiti. Le tornerebbe molto utile potersi interfacciare con uno psicologo sui vari argomenti da lei evidenziati. Ci pensi. Buone esperienze di vita . Dottssa Guzzino
Gentilissimo,
i momenti di cambiamento generano sofferenza e a volte vorremmo restare ancorati al passato, ma così facendo ci potremmo togliere la possibilità di provarci ancora e sperimentare che magari le cose non andranno così male come stiamo pensando. Potrebbe capitarle di trovare un posto di lavoro altrettanto positivo per lei in futuro e, se pensa possa essere una possibilità, potrebbe rimanere comunque in contatto coi suoi ex colleghi per condividere momenti del tempo libero. Se ritiene di essere bloccato in questo momento può ricorrere all'aiuto di un psicoterapeuta che possa aiutarla a capire le motivazioni che al momento la fanno star male e supportarla nel passare all'azione.
Le auguro un grosso imbocca al lupo! Dott.ssa Loredana Carrieri
Buongiorno, grazie per quanto condiviso. In momenti come questi può realmente fare la differenza il suo approccio al problema. Visto il lungo post, è intuibile che la sua voglia di raccontare e trovare un rimedio sia tanta, pertanto le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per elaborare un piano di superamento di queste paure per un maggiore benessere.
Cordiali Saluti
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Buongiorno,
Mi sembra di capire che il precedente posto di lavoro rappresentasse più di un semplice impiego, era il luogo dell'ascolto e della condivisione, oltre che delle amicizie. Perderlo improvvisamente le ha fatto capire quanto fosse importante per lei. Elaborare questa perdita densa di investimenti non è sempre semplice. La invito a trovare uno spazio di ascolto psicologico dove poter esprimere il suo vissuto e risolvere le cose rimaste in sospeso. Così da non dover più guardare al passato con nostalgia per il lavoro perso o angoscia per la storia familiare che l'ha segnata, ma aprirsi a un presente pieno di nuove possibilità.
Un caro saluto
Gentile quello che lei descrive è una vita e una situazione di forte presenza sua all'interno della famiglia che l'ha portata a perdere di vista i suo bisogni, la sua allegria, i suoi impegni. La sua vita si è andata rimpicciolendosi davanti agli impegni sempre più grandi della famiglia. Aveva troppe responsabilità così da perdere di vista sé stesso. Credo che un percorso psicologico che vada a guardare lo stress e la sua autonomia mentale e professionale sia importante. Può rivolgersi anche all'ASL di competenza in questo momento economicamente difficile.
Buonasera. Dare sfogo a quanto sta vivendo, è importante per poter ridefinire in modo chiaro quanto le sta accadendo anche a livello lavorativo. Dia maggiore senso e sostanza a quello che sarà magari il suo futuro anche professionale con l'appoggio di un professionista in modo tale da vederci più chiaro e soprattutto per guardarsi indietro con meno, nostalgia.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Salve, attraverso le sue parole emerge quanto la sua storia di vita sia stata segnata da eventi difficili e dolorosi che, se non elaborati a sufficienza, rischiano di riattualizzarsi, specie nei momenti di maggior fragilità emotiva. Si conceda la possibilità di intraprendere un percorso personale, ha le qualità per poterlo fare e superare così le sue difficoltà attuali. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno carissimo, ho letto con molto trasporto la sua storia e ritengo sia assolutamente normale che lei viva un disagio emotivo visti i numerosi fatti fortemente stressanti che ha dovuto affrontare. Mi sento di consigliarle un percorso psicologico per rielaborare gli eventi e le difficoltà che si è trovato a vivere. Con i miei migliori auguri, Dott. Buffa
Salve,
credo che in questo periodo di cambiamento abbia bisogno di un sostegno psicologico, in modo da lavorare su tali suoi vissuti e cercare dentro di sè le risposte alle tante domande che si pone.
Saluti.
Ciao!
La situazione che descrivi sembra essere per te molto dolorosa; mi dispiace. Subire una perdita, che sia di una persona, un animale, o anche un posto di lavoro, è una cosa dolorosa e molto complicata da affrontare. Ci vuole tempo e pazienza per guarire, e si fa fatica. Il fatto che tu non possa parlarne con nessuno sicuramente complica ancora di più le cose, perchè fa sì che tu "ti logori l'anima" come hai detto, e che i tuoi pensieri si intreccino l'uno sull'altro lasciandoti sempre più confuso e demoralizzato. Io quindi ti consiglierei di rivolgerti ad uno psicologo, in modo che tu possa avere uno spazio e un tempo dedicato solo a te e ai tuoi problemi, con un professionista che possa aiutarti a gestire questo difficile momento che stai attraversando.
Buona fortuna!
Salve, questa sensazione di sentirsi bloccato potrebbe trovare una sua risoluzione in un setting protetto. Contatti un professionista per una consulenza psicologica.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Alessandro D'Agostini

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