salve è possibile un aiuto. da un mese dal lutto di una persona ho iniziato a avere paura della mor

16 risposte
salve è possibile un aiuto.
da un mese dal lutto di una persona ho iniziato a avere paura della morte mia ,sentivo che stava arrivando anche la mia ora, adesso ho paura x mia mamma (lei sta bene in salute) ma io ho paura che gli possa succedere qualcosa (anche adesso sto scrivendo questo messaggio con le lacrime agli occhi) mi sento male e non riesco a smetterla di pensare e mi viene da pensare al senso della vita a dopo cosa ci stará . mi sento impazzire aiuto perfavore ho anche un dolore come fitte al petto aiuto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile lettore... o lettrice, quando la morte ci sfiora da vicino, capita che risvegli la nostra paura di morire. Lo so, sembra un incubo, eppure, sa, è un'occasione d'oro per rintracciare un nuovo senso alla vita. Se vuole, potremmo parlarne con un colloquio individuale, anche on line. Nel frattempo, auguri.
Gentile utente, il lutto spesso è come una chiave nella nostra mente che apre dei cassetti assai dolorosi e difficili da guardare. La paura di morire è una paura che sfiora la mente di ognuno di noi almeno una volta nella vita, ed alle volte anche più volte. La differenza è che però ad oggi per lei non è una semplice paura ma qualcosa che è davvero intollerabile. Parlarne con un professionista potrebbe essere per lei un momento di grande consapevolezza personale rispetto al significato della vita e della morta. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Cara utente,
intanto la ringrazio per aver riportato questa sua sofferenza e difficoltà, mi dispiace per il lutto che l'ha travolta e posso solo immaginare la difficoltà nell'assimilarlo. Ogni lutto porta con sè il pensiero della morte e della finitezza dell'uomo ovvero del fatto che ci rendiamo conto di essere inclini alla decadenza e alla morte. Finchè non abbiamo esperienza della morte tramite la perdita di una persona a noi vicina e cara, non riusciamo a capire la sofferenza e il fatto che possa capitare a chiunque. Dunque, il mio suggerimento è di iniziare un percorso che le permetta di far emergere questa sua sofferenza e ansia legata alla morte, che come le dicevo è comprensibile e normale a seguito di un evento traumatico, come un lutto. Rimango a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Sara Di Paolo
Caro utente, mi dispiace che questa perdita le abbia risvegliato la paura e il timore per la vita, e la faccia vivere con l'angoscia e l'ansia perenne che possa succedere qualcosa di brutto da un momento all'altro, come se ci fosse un pericolo dietro ogni angolo. Avere a che fare con la morte, può risvegliare in noi antiche paure e sensi di vuoto primitivi, che fanno parte dell'essere umano, in quanto pensante e mortale, ma bisogna capire cosa ha significato per lei, quel particolare evento e cosa ha fatto emergere in lei. Le consiglio di intraprendere una psicoterapia prima che questi sintomi possano diventare disfunzionali per poter vivere la propria quotidianità. Le suggerisco una psicoterapia a indirizzo psicodinamico o psicoanalitico, in modo da andare in profondità alle proprie dinamiche interne.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dr.ssa Lucia Marzano
Buongiorno, il processo del lutto è complicato, richiede tempo, pazienza e fiducia nel riuscire ad uscirne, più forti e consapevoli di prima.
Se lo sente necessario, le consiglio un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, quello che sta raccontando può essere una reazione al lutto che sta cercando di elaborare. È inevitabile di fronte a situazioni della vita di così grande sofferenza riflettere sul senso della vita, le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia per ricevere il giusto sostegno per la rielaborazione in essere, in modo tale da poter superare questo periodo con la maggior consapevolezza possibile e per riuscire a stare meglio. Rimango a disposizione per qualsiasi esigenza. Cordiali saluti.
Buongiorno, ognuno di noi ha una storia di vita che si riflette su i nostri stati d'animo e che non si può descrivere in poche righe, e poichè ci sono elementi mancanti, non penso che una risposta approssimativa Le possa essere d'aiuto in questo momento.
Credo che dietro al suo disturbo, ci sia Lei nella sua unicità, nelle sue scelte e nelle sue emozioni.
Prenda la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia in modo da comprendere le radici di questo stato d'ansia.
Il suo disagio deve essere compreso e trasformato e non frenato o allontanato.
Un caro saluto
Buongiorno comprendo il suo dolire. Il lutto è una situazione inevitabile nella nostra vita e dobbiamo trovare gli strumenti per affrontarlo e superarlo. Chieda aiuto ad un professionista che la sostenga nell'affrontare questa grande sofferenza . Abbia fiducia in chi l'aiuta e si affidi . Auguri
Buona sera, immagino la fatica di stare all'interno di questi vissuti. Penso sia importante per lei poter avere uno spazio all'interno di un legame psicoterapeutico sicuro e protettivo per affrontare e gestire le dinamiche interne che la spaventano. Per ulteriori informazioni può contattarmi! A presto
Buongiorno,
È capitato a tutti di fare i conti con l'immagine e l'idea della morte.
Fa parte anche questo della crescita e della maturità. Sono disponibile ad aiutarla ad approfondire la tematica e a tranquillizzarla.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buonasera,
come già altri colleghi le hanno suggerito, un percorso psicoterapeutico la aiuterà, se vorrà guardarsi in profondità, a illuminare i complessi inconsci che determinano in Lei questo cosiddetto "lutto complicato".
Quando se ne va qualcuno a cui siamo legati da un rapporto affettivo importante, si attivano nel profondo eventuali complessi, precedentemente proiettati sulla persona defunta, che ci destabilizzano, perché un pregresso equilibrio si altera.
In aggiunta le domande che Lei si fa sulla morte, un "passaggio" che tutti attende, sono in Lei giustamente foriere di interrogativi sulla vita dopo la morte e sul senso della vita terrena, interrogativi che al giorno d'oggi spesso non trovano risposte adeguate e che solo terapeuti con adeguata formazione in merito possono soddisfare.
Io pure le suggerisco quindi di cercare nel suo luogo di residenza un aiuto psicoterapeutico adeguato alle sue necessità e le faccio i miei migliori auguri.
Vittoria Finzi
Gentilissima utente, grazie per aver condiviso questa sua sofferenza e difficoltà, molte persone spesso fanno fatica anche solo a pronunciare la parola morte. Mi dispiace molto per il suo lutto, l'elaborazione di un lutto, richiede tempo, pazienza e fiducia nel riuscire ad uscirne sicuramente più consapevoli di prima. Ogni lutto porta con sè il pensiero della morte, della nostra reale fragilità. Questa esperienza nel suo dolore per la perdita di una persona importante, vicina e cara, ci aiuta a capire la sofferenza e il fatto che possa capitare a chiunque, è importante trovare gli strumenti per affrontarlo e superarlo. Il mio suggerimento è di iniziare un percorso che le permetta di far emergere questa sua sofferenza e ansia legata alla morte, per poterla elaborare in modo sono affinché le possa offrire degli strumenti per affrontare le esperienze della vita con maggiore tranquillità e consapevolezza. Rimango a sua disposizione, anche online. Dott.ssa Simona Adorni
Cara utente, il tema della morte è qualcosa che apre tante domande e paure dentro di noi. fin dall'antichità si è cercato di dare senso e un modo di comprenderla e accettarla. motivo per il quale le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia nel quale affrontare le sue paure e i suoi vissuti. inoltre approcciarsi alla tecnica EMDR può essere utile per elaborare il lutto che ha mosso tutto questo vissuto angoscioso.
cordialmente Laghi S.
Gentilissima, mi spiace se non sono riuscita a risponderle subito, il processo del lutto è un momento particolare nella vita di ognuno di noi dove anche sintomi così forti sono considerati normali( addirittura l'allucinazione della persona che non c'è più in alcuni casi nel lutto è considerata normale nei primi 6 mesi quando di solito le allucinazioni sono sintomi di patologia grave)Ciononostante molti di noi hanno forze inaspettate per attraversare il territorio del lutto( dice Franck Ostasesky non c'è nulla da aggiustare ma è un territorio da attraversare) Solo il 7% della popolazione rimane bloccata in un lutto complicato e continuativo. Quindi queste sue paure per quanto forti potrebbero anche essere parte del " normale" processo del lutto. Ciononostante solo con un colloquio specifico comprendendo le caratteristiche del lutto( è avvenuto in modo traumatico? improvvisamente? era una persona giovane o anziana? c'erano conflitti irrisolti tra voi ecc ecc?) e le sue caratteristiche e vissuti passati inclusi i primi attaccamenti ( come si attraversa il lutto, molti articoli scientifici mostrano, dipende da tipo di attaccamento primario con i genitori o chi per loro nei primissimi anni di vita) e molti altri fattori si è in grado di comprendere se rischia di evolversi in lutto complicato e continuativo( la cui diagnosi non si fa prima di 6 mesi dalla morte della persona cara) oppure se , come molti di noi, starà attraversando il lutto con momenti alternanti di rabbia, paure, depressione, patteggiamento, accettazione ecc per poi piano piano tornare a reinvestire nelle relazioni senza il terrore di perderle. Se vuole può guardare l'intervista che mi hanno fatto molti anni fa su questo sono 10 min la trova anche caricata sul mio profilo o sul BLOG del mio sito internet e/o iniziare a leggere parte del materiale gratuito che trova sull'argomento sul BLOG ) E' tutto gratuito, spero le possa essere utile, in ogni caso un colloquio con uno psicologo e psicoterapeuta esperto di lutto anche ora può forse aiutarla ad orientarsi e assieme deciderete se iniziare eventualmente una psicoterapia( in caso si prospetti un lutto complicato e continuativo ma questo lo saprà a 6 mesi-1 anno dal lutto con certezza) o scoprire le forze che tutti noi abbiamo per attraversare un'esperienza che attraversiamo da milioni di anni come esseri umani e vivremo ancora e ancora nella vita ma questo non ci protegge dal dolore ogni volta anche se ci tramandiamo esperienze/tradizioni anche culturali-sociali da sempre per sostenersi/guidarsi nel processo ( che però nella nostra cultura sono un pò andate perse) . C'è un documentario mostrato anni fa alla società di psiconcologia italiana, non è però facilmente trovabile e in inglese( potrei provare a mandarglielo con we-trasfert e traduzione amatoriale " The Gift of Grieve tradotto il dono del cordoglio/lutto ciononostante arrivare al "dono" richiede un processo doloroso e non sempre semplice) Sono qui, mi contatti se lo sente necessario . Un caro saluto , Silvia Bianchi
Da una certa età in poi si comincia a fare i conti con la morte. Fin da piccoli i bambini si imbattono nella morte per un nonno, una persona anziana, un vicino di casa e in genere spetta ai genitori dare spiegazioni. Per cui troviamo motivazioni come: è volato in cielo, è diventata una stella, e così via. Da adulti di fronte all’ineluttabilità dell’evento ognuno si adatta come meglio può, per la persona che è, per cui la nostra reazione varia in relazione alla cultura, al vissuto e non ultimo al credo religioso. Molto probabilmente l’esperienza del lutto che lei ha vissuto, le ha fatto sperimentare, molto da vicino, la fragilità dell’essere umano e per questo, forse, un evento non controllabile. Lei infatti, testualmente dice: “mi sento male e non riesco a smetterla di pensare e mi viene da pensare al senso della vita a dopo cosa ci starà, mi sento impazzire”
Penso che debba” rivolgersi ad uno psicoterapeuta per approfondire e superare questo aspetto della sua personalità.
Un cordiale saluto. Maria Nasti

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