Salve, è possibile che a distanza di giorni da un attacco di panico si continui a sentire dolore al

20 risposte
Salve, è possibile che a distanza di giorni da un attacco di panico si continui a sentire dolore al petto che non mi permette di respirare correttamente?
Dott. Ermanno Gioacchini
Psichiatra, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno. Si può accadere. In condizioni di ansia acuta, si generano memorie emotivo-cognitive ed anche somatiche a livello muscolare. Uno stato di tensione muscolare alla muscolatura generatosi in forma acuta (del petto in questo caso), può successivamente essere mantenuto dallo stato di ansia generalizzato. Ma un senso di oppressione toracica ansia-dipendente (se accertato come tale!), può anche prescindere dallo stato fisiologico della muscolatura ed essere di sola pertinenza psichica, come un dolore inesistente. Ad esempio, la sensazione di non respiro "pieno", "totale" o addirittura il timore di dover controllare la respirazione perchè continui regolare possono prescindere da fattori somatici locali, ma appartenere solo alla strutturazione di un sintomo nevrotico dovuto al condizionamento. Mi permetta di suggerire: serve un corretto percorso di psicoterapia specifica. Un saluto

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Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, concordo con il collega e la invito ad affidarsi ad un terapeuta che la possa aiutare ad uscire da questa situazione di sofferenza, sia fiduciosa. La saluto cordialmente
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Maria Eugenia Michel
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno! Può succedere e come i miei colleghi, sono d'accordo che potrebbe iniziare un percorso psicoterapeutico.
Un abbraccio
Dott.ssa Ilenia Corradin
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno, si, potrebbe succedere che emotivamente l'ansia non sia rientrata del tutto. Ne parlerei comunque con il suo medico di base per escludere problemi organici. Iniziare una psicoterapia per gestire l'ansia e gli attacchi di panico penso che le possa giovare.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Certo, è possibile e, come già suggerito dai colleghi qui prima di me, può essere utile ffrontare il problema in modo sistematico cercando un aiuto specialistico. In bocca al lupo.
Dott.ssa Eliana Nola
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso...
Difficile poterle dare una risposta univoca sulla base di quanto ci riporta: la sofferenza somatica, spesso (se non sempre) rispecchia una sofferenza psichica...
L'attacco di panico è travolgente, dilagante, apparentemente senza un senso: sarà casuale che, nel suo caso specifico, a risentirne sia proprio la zona del petto?
La invito comunque a fare tutti gli accertamenti medici del caso e, una volta esclusi fattori rilevanti da questo punto di vista, la invito a valutare l'ipotesi di un percorso psicoterapeutico, meglio se ad indirizzo psicosomatico
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente, Dr. E. Nola
Dott.ssa Greta Tovaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno.
Se si escludono problematiche a livello organico (immagino che avrà fatto tutti i controlli del caso), sarebbe utile parlare di questo dolore al petto che non passa. Come se fosse qualcosa che non le permette di ignorarlo. Andrebbe infatti interrogato. Sta già affrontando un percorso di cura? Se sì, ne parli col suo terapeuta; altrimenti, cominci a fare un pensiero al proposito.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Dott. Simone Marenco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile Utente, concordo con quanto scritto dai colleghi, le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia, se lo stato di malessere psichico non viene considerato e trattato i disturbi psicosomatici e i sintomi possono aumentare e peggiorare nel tempo.
Cordialmente.
Dott. Marenco
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, grazie per la condivisione! concordo con i colleghi, nell'invitarla ad intraprendere un percorso di terapia in modo da esplorare le cause del suo malessere!
a disposizione,
AV
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Le consiglio di recarsi dal proprio medico di base per effettuare un controllo ed intraprendere in parallelo un percorso psicoterapico.
A disposizione
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buongiorno, non ritengo possibile rispondere alla sua domanda senza conoscerla, la invito a rivolgersi al suo medico di base per una prima valutazione se poi è certo che siamo attacchi di panico le suggerisco di iniziare quanto prima una terapia psicologica. Un caro saluto
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, la prima cosa che mi sento di dirle e di escludere prima di tutti qualsiasi problematica organica. Se ciò viene escluso, andrebbe approfondito il suo malessere. Inoltre parlando lei di panico, mi chiedo se è già capitato prima? avere un attacco di panico sporadico una volta nella vita, o una volta a distanza di molto tempo, non è di perse sintomo di una patologia. Tuttavia andrebbe comunque indagato nel caso per lei fosse un fattore di preoccupazione. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alesia D'Angelo
Dott.ssa Monica Tabarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Marano di Valpolicella
La cosa più importante, ora, è che lei si consulti con un medico, e/o faccia delle diagnostiche mirate, a scongiurare la presenza di patologie di tipo più specificamente organico. Se dovesse emergere che non si presentano situazioni di patologia fisica/organica, allora potrà porre questa domanda ad uno psicoterapeuta, e provare a contenere i sintomi ansiosi con un professionista formato e specializzato.
Dott. Paolo Mirri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Livorno
Buonasera, potrebbe ancora avere l'ansia per qualcosa. In ogni caso rifletta se intraprendere un percorso di psicoterapia, o quantomeno chiedere una consulenza per una prima valutazione. Potrebbe altresì rivolgersi al medico per il suddetto dolore onde scongiurare cause organiche. Cordiali Saluti, Paolo Mirri
Dr. Dario Graziano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Si, può succedere. Qualora siano stati già effettuati accertamenti medici tali da escludere altri fattori di tipo fisico, dolore o senso di oppressione sono frequenti in particolare in presenza di un sistema percettivo reattivo che porta a controllare o monitorare costantemente le proprie sensazioni fisiche. Si tratta del classico paradosso: più mi controllo più questo mi fa perdere il controllo. In tali casi la psicoterapia aiuta a rompere questo circolo vizioso, e a tornare ad una respirazione naturale.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, come già affermato sopra e ben spiegato dal collega che ha risposto per primo può accadere.
Agire tempestivamente con una psicoterapia può aiutare a spezzare l’instaurarsi di un processo circolare e ripetitivo, saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, è possibile che, dopo un attacco di panico, si continui a sperimentare sintomi fisici come il dolore al petto e difficoltà a respirare, anche a distanza di giorni. Questo può essere legato a una risposta fisica del corpo all’episodio di panico, in cui la tensione muscolare e la reazione dello stress possono persistere nel tempo. Inoltre, l'ansia residua può continuare a manifestarsi con sintomi fisici simili, come il respiro affannoso e il dolore toracico.

Tuttavia, è importante anche escludere altre cause mediche, come problemi cardiaci o respiratori, quindi sarebbe consigliabile consultare un medico per una valutazione. Se il dolore al petto è associato principalmente a sensazioni di ansia o panico, la psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale o strategica, può aiutare a gestire l'ansia e a ridurre i sintomi fisici associati. In questo tipo di terapia, potremmo lavorare per affrontare le cause psicologiche che scatenano gli attacchi di panico e insegnarle strategie per ridurre il disagio fisico.
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, grazie per la sua domanda. Capisco quanto possa essere preoccupante continuare a sentire dolore al petto dopo un attacco di panico. È una sensazione davvero spiacevole. In questi casi, spesso i muscoli del torace rimangono tesi anche dopo l'episodio, causando quel senso di oppressione. Inoltre, l'ansia di un nuovo attacco può amplificare i sintomi. Molte persone sperimentano attacchi di panico e i sintomi ad essi associati. Con il giusto aiuto è possibile gestire efficacemente questa condizione e migliorare la propria qualità di vita.
Resto a disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Greta Pisano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sì, è possibile. Dopo un attacco di panico il corpo può restare in uno stato di tensione prolungata, e i muscoli , soprattutto quelli del torace e del diaframma, possono mantenere una contrazione che provoca dolore o senso di costrizione al petto. Questo può far percepire anche una respirazione faticosa o superficiale, che a sua volta alimenta l’ansia.
Può aiutarLa:
Fare respiri lenti e profondi, cercando di gonfiare l’addome più che il torace.
Fare stretching dolce o una breve camminata per sciogliere la tensione muscolare.
Ricordare che il sintomo, se legato all’ansia, non è pericoloso anche se molto fastidioso.
Se il dolore persiste o cambia caratteristiche, è comunque prudente un controllo medico per escludere altre cause.
Mi rendo disponibile per un primo colloquio conoscitivo, online o in presenza.
un saluto,
dott.ssa Greta Pisano
Psicologa e psicoterapeuta

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