Salve, è da abbastanza tempo che cerco di superare la dipendenza affettiva, però non ci son mai rius

27 risposte
Salve, è da abbastanza tempo che cerco di superare la dipendenza affettiva, però non ci son mai riuscito, oggi dopo aver litigato pesantemente con la mia ragazza ho deciso di riprovarci. Dunque, purtroppo mi preoccupo molto, ed ho molta ansia, soprattutto quando menziona altri ragazzi, o cose di questo genere, e dunque molto overthink. purtroppo senza volerlo mi viene da controllare le sue azioni, mi ingelosisco facilmente, e se mi risponde un po' tardi, mi irrito. Ho voglia e bisogno di mettere a termine questa cosa, che generalmente mi fa stare male, e mi causa molto stress, litigi con la mia ragazza, per colpa mia.
Ringrazio chiunque risponda
Dott.ssa MONIA MICHELINI
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Nonantola
Salve e grazie per la condivisione.
Più che lavorare sull'ansia (che si potrà fare in un secondo momento) esplorerei il suo passato relativamente alla relazione di attaccamento con le sue figure di riferimento perché mi sembra quasi che dietro a questi suoi comportamenti ci sia uno schema di abbandono abbastanza forte.
Cari saluti.
Dott.ssa Monia Michelini

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Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno.
La dipendenza affettiva è un tema tranello: è impossibile non vivere una forma di dipendenza affettiva, perché siamo esseri umani, e nella coppia è una dinamica presente.
Lei però parla di molto di più, anzi di esperienze emotive su cui è meglio approfondire in un contesto protetto.
Le propongo un colloquio online.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la sua consapevolezza è il primo grande passo verso il cambiamento. Riconoscere che la dipendenza affettiva e la gelosia stanno creando sofferenza, sia a lei che alla sua relazione, è un segnale di maturità e volontà di migliorarsi. Non è semplice affrontare queste dinamiche, perché spesso hanno radici profonde che vanno oltre la relazione attuale e si intrecciano con esperienze passate, insicurezze e bisogni emotivi non soddisfatti.

L'ansia e il bisogno di controllo sono spesso una risposta alla paura dell’abbandono o alla sensazione di non essere abbastanza per l’altra persona. È importante capire che la sua ragazza non può essere la fonte del suo equilibrio emotivo, né può costantemente rassicurarla per colmare questo vuoto. Lavorare su sé stesso, sulla propria autostima e sulla capacità di tollerare l’incertezza nelle relazioni potrebbe aiutarla a sviluppare un legame più sano e sereno.

Un percorso psicologico potrebbe esserle di grande aiuto per comprendere l’origine di queste paure e per trovare strategie concrete per gestire l’ansia e il pensiero ossessivo. Nel frattempo, potrebbe provare a mettere in atto piccoli cambiamenti: concedersi momenti di autonomia emotiva, riconoscere quando l’overthinking sta prendendo il sopravvento e sostituire il bisogno di controllo con la fiducia nel legame che ha costruito con la sua ragazza.

Il fatto che lei voglia metterci fine e sia disposto a prendersi la responsabilità delle sue emozioni è un segnale molto positivo. Con il giusto supporto e una nuova prospettiva sulle relazioni, può sicuramente imparare a vivere il rapporto con più leggerezza e fiducia.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Elda Valente
Psicologo, Psicologo clinico
Torremaggiore
Salve gentile utente, la ringrazio per aver esposto un vissuto che evidentemente le reca delle problematiche relazionali che non riesce a gestire poiché le recano dolore. Le consiglio vivamente di iniziare un lavoro di psicoterapia, ad indirizzo psicoanalitico relazionale che potrebbe aiutarla nella gestione di questo suo vissuto. Cordialmente, dott.ssa Elda Valente
Dott.ssa Valentina Iampietro
Psicologo, Psicologo clinico
San Bartolomeo in Galdo
Salve, a volte la nostra difficoltà nella relazione con l'altro oltre a farci soffrire è un modo per provare a comprendere qual è una nostra difficoltà personale, può dirci qualcosa in più di noi e cosa c'è dietro quello stress dato da gelosia. L'overthinking è un processo su cui si può lavorare!
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.mo,

Capisco la sua preoccupazione, ma mi sembra che la sua domanda sia proprio nel fatto che non ha ancora trovato una vera domanda a cui rispondere. Ha mai riflettuto su cosa significhi per lei 'superare' la dipendenza affettiva? E come potrebbe cambiare il suo modo di vedere la relazione, se riuscisse a guardarla da una prospettiva diversa? A volte, capire le proprie aspettative può essere il primo passo verso un cambiamento significativo.
Mi tengo a disposizione.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Giulia Marchiani
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Utente, mi rincresce la sua situazione Le consiglio di intraprendere un percorso o sostegno psicoterapico per risolvere questa condizione nel miglior modo possibile ed evitare ulteriori preoccupazioni. Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Marchiani
Dott.ssa Elisa D’Elia
Psicoterapeuta, Psicologo
Osimo
Buonasera, immagino che la situazione le causi forte stress e fa bene a volersi prendere cura di lei. Potrebbe pensare sia ad un percorso di sostegno personale che di coppia eventualmente.
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio un percorso psicologico che l'aiuti a trovare fiducia in sé stesso, in modo da superare la sua dipendenza. Cordiali saluti.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

Comprendo quanto possa essere difficile affrontare la dipendenza affettiva, soprattutto quando genera ansia, gelosia e tensione nella relazione. Il fatto che lei abbia preso consapevolezza del problema e abbia deciso di riprovarci è un primo passo importante.

La dipendenza affettiva spesso porta a dinamiche di controllo e insicurezza, alimentando pensieri ossessivi (overthinking) e reazioni impulsive. Questo può derivare da bisogni emotivi non soddisfatti, schemi appresi nel tempo o paure profonde legate all'abbandono o al rifiuto. Lavorare su di sé per sviluppare un senso di sicurezza interiore e un'autonomia emotiva è fondamentale per migliorare il proprio benessere e quello della coppia.

Per riuscire a superare questa difficoltà, potrebbe essere utile iniziare un percorso di consapevolezza, magari praticando tecniche di gestione dell'ansia, come la consapevolezza, e riflettendo sulle proprie credenze e aspettative nelle relazioni. Tuttavia, affrontare la dipendenza affettiva in autonomia può essere complesso. Per questo sarebbe utile e consigliato approfondire il tema con l'aiuto di uno specialista, che possa accompagnarla in un percorso di crescita personale e relazionale.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Stefania Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Affrontare la dipendenza affettiva e le emozioni intense legate ad essa come gelosia, ansia e bisogno di controllo è molto difficile. Il primo passo, che hai già fatto riconoscendo il problema, è fondamentale per un cambiamento positivo. Costruire relazioni più serene e bilanciate richiede tempo, consapevolezza e se necessario, un supporto adeguato.
Potrebbe essere utile lavorare su te stesso e sull'autonomia emotiva. Confrontarti con un professionista potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stesso e il tuo modo di vivere le relazioni. Il cambiamento è possibile, un passo alla volta!
Dott.ssa Marisa Mula
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
BBuonasera, da ciò che porta potrebbe essere utile esplorare quali siano le azioni che intraprende per compensare l'ansia e la preoccupazione che sente, è perfettamente normale sentire gelosia, è un'emozione e come tale non può essere "bloccata" o evitata, che azioni intraprende in seguito a questa emozione? Perchè il controllo porta solo ad una rassicurazione temporanea ma si autoalimenta, in un circolo vizioso. Le consiglio di esplorare il suo vissuto al di là della coppia, nel come mai si incagli e faccia così fatica per un'emozione che tutti prima o poi sperimentiamo come la gelosia, questo naturalmente se ha il desiderio di esplorare il suo mondo interno, accompagnato dal professionista che troverà più adeguato per la sua persona.
Dott.ssa Fiordalisa Melodia
Psicologo clinico, Psicologo
Capaci
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Dalle sue parole mi sento di suggerirle di iniziare ad intraprendere un percorso terapeutico per approfondire ciò che lei ha definito dipendenza affettiva ed aiutarla a raggiungere i cambiamenti che la possano aiutare ad avere una relazione più serena. Resto a disposizione, cordialmente dr.ssa Melodia
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
io sono ESPERTA DI RELAZIONI DISFUNZIONALI, ho un approccio sistemico relazionale e mi sono formata da poco con la dott.ssa Canovi esperta di relazioni e dipendenza affettiva da decenni.
Un percorso la potrebbe aiutare a capire meglio il suo funzionamento e poter finalmente iniziare a coltivare il suo amor proprio.
A disposizione. Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Sardo
Psicoterapeuta, Psicologo
Cagliari
Per poter essere più consapevole e agire in modo differente rispetto a quello che lei dice di mettere in atto con la sua ragazza le posso consigliare un percorso di psicoterapia. Le tematiche di cui parla hanno origine spesso nei nostri primi legali significatici e nel tempo possono variare a seconda della storia individuale che ognuno di noi intraprende. Riuscire a capire, senza criticarsi, come mai ci muoviamo in un modo piuttosto che in un altro è il primo passo verso l'accettazione e una comprensione più vera di noi stessi che ci può portare a un cambiamento. Le auguro di poter iniziare un percorso al fine di vivere con più presenza ogni sua relazione in modo che possa essere un tempo costruttivo e non distruttivo. Certe dinamiche purtroppo tendiamo a reiterarle nelle diverse relazioni quindi la consapevolezza è davvero il primo passo.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La sua descrizione suggerisce una forte dipendenza affettiva, caratterizzata da ansia, gelosia e comportamenti di controllo. Questi tratti indicano una profonda insicurezza e un bisogno eccessivo di rassicurazione. La sua difficoltà a gestire l'ansia e la gelosia potrebbe derivare da esperienze passate o da una bassa autostima. La sua tendenza a controllare le azioni della sua ragazza e a irritarsi per piccoli ritardi potrebbe essere un tentativo di gestire l'ansia e il timore di essere abbandonato. Per superare questa dipendenza, è fondamentale lavorare sull'autostima, imparare a gestire l'ansia e sviluppare un senso di indipendenza emotiva. La terapia individuale potrebbe essere un valido supporto per affrontare queste dinamiche e costruire relazioni più sane e appaganti.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
la problematica da cui è accompagnato può essere risolta con l' ausilio della psicoterapia. Resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche online.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buongiorno, capisco quello che racconta ma credo sia importante definire meglio i confini della relazione in cui si trova e del suo funzionamento.
La psicoterapia potrebbe esserle certamente d’aiuto.
Dott.ssa Chiara Da Ronch
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Treviso
Gentile Anonimo, capisco quanto sia frustrante e stressante affrontare la dipendenza affettiva, soprattutto quando si traduce in ansia e comportamenti di controllo nelle relazioni. È positivo che tu stia cercando di affrontare questo problema. È importante notare che questi sentimenti di gelosia e ansia potrebbero non essere solo legati al rapporto attuale con la tua ragazza, ma potrebbero riflettere anche un problema più profondo di attaccamento.
Un approccio psicoterapeutico come l'EMDR potrebbe essere molto utile in questo caso. L'EMDR non solo può aiutarti a esplorare e comprendere le radici di questi sentimenti, magari legati a esperienze passate, ma può anche fornirti strumenti per gestire meglio l'ansia e migliorare la fiducia nelle relazioni. È un percorso che può portarti a superare queste dinamiche dannose e ad aumentare il benessere personale e nelle relazioni.
Se desideri esplorare di più su come l'EMDR potrebbe essere applicato al tuo caso specifico, potresti considerare di consultare con uno psicoterapeuta specializzato in questa tecnica.
Intanto in bocca al lupo nel tuo percorso di guarigione e di crescita personale :)
Dott.ssa Noretta Lazzeri
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Capisco quanto possa essere difficile affrontare la dipendenza affettiva, e il fatto che tu stia riconoscendo il problema è già un passo molto importante verso il cambiamento. L’ansia che provi, l’overthinking, e i comportamenti legati al controllo sono spesso sintomi di insicurezze e paure più profonde, che si possono radicare in esperienze passate o in una mancanza di autostima. Il fatto che tu voglia superare questo problema è un ottimo inizio, e non sei solo nel tuo percorso. Molte persone affrontano dinamiche simili nelle loro relazioni.
Alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a lavorare su te stesso e migliorare la situazione con la tua ragazza:
Autoconsapevolezza: Il fatto che tu stia riflettendo su questi comportamenti è il primo passo. Ogni volta che senti l'impulso di controllare o sentirti geloso, prova a fermarti un attimo e riflettere sul perché stai provando queste emozioni. Spesso sono reazioni istintive che si possono gestire meglio se le riconosci per quello che sono.Gestione dell'ansia: Quando l'ansia diventa schiacciante, cerca di praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione, o anche una passeggiata all'aria aperta. Questo può aiutarti a calmarti e a non reagire impulsivamente.
Costruire fiducia in te stesso: Il tuo bisogno di controllo spesso deriva da una sensazione di incertezza riguardo alla tua autostima. Lavorare su di essa, accettando te stesso per quello che sei e imparando a riconoscere il tuo valore indipendentemente dalla relazione, può essere una chiave fondamentale. Se senti che la tua fiducia in te stesso è bassa, potrebbe essere utile anche parlare con un terapeuta che possa aiutarti a esplorare e lavorare su questi aspetti.
Comunicazione sana: In una relazione, è importante avere una comunicazione aperta e onesta. Parla con la tua ragazza dei tuoi sentimenti in modo calmo, spiegando le tue preoccupazioni senza accusarla. Questo può aiutare a ridurre le incomprensioni e ad evitare che i litigi diventino più gravi.Stabilire confini: Può essere utile stabilire dei confini chiari e salutari per te stesso e per la relazione. Chiediti cosa ti fa sentire bene e cosa ti causa disagio, e cerca di rispettare questi limiti senza esagerare nel voler controllare tutto.
Supporto esterno: Se il problema persiste, potrebbe essere utile parlare con un professionista, come un terapeuta, che ti aiuti a lavorare sulle tue paure e insicurezze in modo più strutturato.
Ricorda che ogni piccolo passo che fai è un progresso. Superare la dipendenza affettiva richiede tempo, pazienza e, soprattutto, comprensione verso te stesso. Non essere troppo severo con te stesso quando le cose non vanno come vorresti, ma cerca di imparare da ogni esperienza.
Un saluto
Dott.ssa Noretta Lazzeri
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
Grazie per aver condiviso così apertamente le sue emozioni e i suoi pensieri, la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento.
La costante preoccupazione per il partner e il bisogno di controllarlo spesso derivano da insicurezze profonde. Queste insicurezze, che possiamo accumulare nel tempo, ci spingono talvolta a comportamenti di protezione, come il controllo, per evitare di essere feriti.
Sarebbe importante comprendere da dove nascono queste paure e lavorare per gestirle in modo più funzionale, così da costruire una relazione sana basata sulla fiducia reciproca.
Affrontare tali insicurezze è fondamentale anche affinché il partner possa sentirsi libero di essere sé stesso, senza temere di essere giudicato o monitorato.
Resto a disposizione Dott.ssa Elena Dati
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la sua consapevolezza di avere un problema di dipendenza affettiva e il desiderio di affrontarlo sono già passi molto importanti. Non è facile ammettere a se stessi di avere delle difficoltà nelle dinamiche relazionali, e il fatto che lei voglia lavorarci dimostra una grande maturità e volontà di migliorarsi. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, la dipendenza affettiva è spesso alimentata da pensieri automatici negativi e da schemi di comportamento che si ripetono, anche se razionalmente si riconosce che sono dannosi. L’ansia che prova quando la sua ragazza menziona altri ragazzi o non risponde subito ai messaggi è probabilmente legata a pensieri catastrofici, come “Se parla con altri, potrebbe preferire loro a me” o “Se non risponde subito, forse sta facendo qualcosa di nascosto”. Questi pensieri scatenano insicurezza, paura e la necessità di controllare, che a loro volta aumentano la tensione e i conflitti nella relazione. Un primo passo utile potrebbe essere quello di imparare a riconoscere questi pensieri senza lasciarsi sopraffare. Quando si rende conto di avere una reazione impulsiva, potrebbe provare a chiedersi: “Questa mia preoccupazione è basata su prove reali o su supposizioni?”, “Sto reagendo a una situazione reale o a un mio timore interno?”, “Se un amico fosse nella mia situazione, gli direi che deve preoccuparsi?”. Queste domande possono aiutarla a prendere distanza dai pensieri e a ridimensionarli. Dal punto di vista comportamentale, potrebbe essere utile lavorare su piccoli esercizi di esposizione per abituarsi a tollerare meglio l’incertezza e la paura dell’abbandono. Ad esempio, potrebbe provare a lasciare passare più tempo prima di controllare il telefono quando aspetta una risposta o a resistere all’impulso di chiedere spiegazioni quando si sente geloso. All’inizio potrebbe sembrare difficile, ma con il tempo il suo cervello imparerà che non è necessario reagire impulsivamente per sentirsi sicuro. Un altro aspetto importante è il modo in cui percepisce se stesso all’interno della relazione. Spesso, chi soffre di dipendenza affettiva tende a vedere il partner come una fonte primaria di sicurezza e valore personale. Tuttavia, è fondamentale lavorare sul proprio senso di autostima e indipendenza emotiva. Quali sono le cose che la fanno sentire bene con se stesso, al di fuori della relazione? Ci sono passioni, interessi o attività che può coltivare per sentirsi più realizzato? Più costruisce un’identità solida indipendentemente dalla sua ragazza, meno sentirà il bisogno di controllare e cercare continue conferme da lei. Non si tratta di cambiare da un giorno all’altro, ma di iniziare un percorso in cui impara a gestire le sue insicurezze in modo più sano. Se sente che il problema è troppo radicato, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo che possa aiutarlo a lavorare più in profondità su queste dinamiche. Il fatto che lei abbia il desiderio di migliorare dimostra che il cambiamento è possibile, e con il tempo e gli strumenti giusti, può riuscire a costruire una relazione più serena, basata sulla fiducia e sulla sicurezza interiore. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonsera, occorre un percorso di psicoterapia per comprendere e affrontare cosa c'è dietro la necessità di controllo e la gelosia. Può essere la paura che la relazione termini, oppure una bassa autostima.... Solo per citarne alcune. Credo che con la sola forza di volontà non si arrivi lontano.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, sarebbe opportuno intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Riconoscere la dipendenza affettiva e il desiderio di superarla è un primo passo fondamentale. L’ansia, la gelosia e il bisogno di controllo possono derivare da insicurezze profonde, spesso radicate nel timore dell’abbandono o nella paura di non essere abbastanza. Lavorare sulla fiducia in sé stesso e sulla regolazione emotiva è essenziale per costruire relazioni più sane. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le origini di questi schemi e a sviluppare strategie per gestire l’ansia e la paura della perdita. Si dia tempo e rimanga costante nel suo percorso di crescita personale.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, credo che il primo passo sia proprio quello di prendre consapevolezza di non riuscire a stare nella distanza, dubbio e incertezza. Comprendere da dove provenga la sua profonda fatica e prendersi cura di questi vissuti sarà per lei importante. Primariamente per sè e poi per la sua relazione. Imparare a stare nel rischio, nella sana distanza, nello spazio reciproco sarà fonte di crescita per lei e per la sua coppia. Valuti un percorso psicologico che possa dare un senso ed un significato a ciò che vive. Rimango a sua disposizione Cordiali saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Sara Di Ienno
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Caro Paziente,

Le dipendenze affettive sono purtroppo un fattore di rischio per lo sviluppo ed il mantenimento di relazioni disfunzionali o violente e per questo le sono grata per il suo desiderio di affrontare questo problema nell'ottica di come questo potrebbe impattare le chi le sta vicino.

Se lei si presentasse con questa richiesta presso lo studio di uno psicologo, con buona probabilità il collega partirebbe con assessment sul suo tipo particolare di dipendenza affettiva, tenendo conto di componenti come l'inabilità a separarsi dal partner in una situazione disfunzionale e l'eventuale presenza di comportamenti abusanti, considerando sia gli aspetti di tratto (tutte le relazioni della sua vita) che quelli di stato (la relazione attuale).
Negli step successivi lavorerebbe su diversi aspetti e per gradi. Tra questi vorrei menzionare almeno la psicoeducazione su cosa è una relazione sana (che sarebbe bello facesse parte di tutti i programmi scolastici), il riconoscimento dei pattern che portano alla dipendenza e al suo mantenimento, il rafforzamento della propria identità indipendentemente dalla relazione.

Spero che lei abbia la possibilità di iniziare a lavorare su alcuni di questi punti con un professionista che possa aiutarla, in modo da farne tesoro per questa relazione o, eventualmente, per tutte quelle che verranno.

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